Oggetto: Opere pubbliche - Lavori costruzione Diga B. - EAS - spese tecniche
ASSESSORATO REGIONALE DEI LAVORI PUBBLICI
DIPARTIMENTO LAVORI PUBBLICI
P A L E R M O
1 - Con nota 10 febbraio 2009, n. 8813 codesto Dipartimento sottopone allo scrivente l'interpretazione dell'art. 6 della l.r. n. 42/1988 giā oggetto del precedente parere 23 giungo 1999 n. 148.99.11, prot. 12754 col quale quest'Ufficio aveva ritenuto giustificate le perplessitā manifestate da codesto Assessorato in ordine all'incameramento da parte dell'EAS della somma di lire 6.598.074.000, per spese tecniche, previste nel quadro economico della spesa relativa ai lavori di costruzione della diga B... .
Col predetto parere l'Ufficio ha fornito un'interpretazione letterale dell'art. 6 della l.r. 16/11/1988, n. 42 per il quale " Dalla data di entrata in vigore della presente legge competono all'E.A.S. le spese tecniche previste dallo articolo 7 della legge regionale 29 aprile 1985, n. 21" attribuendo alla disposizione il significato che restano a carico dell'Ente medesimo le spese tecniche relative alle opere dallo stesso eseguite anche se non realizzate a carico del proprio bilancio.
L'EAS ha tuttavia opposto un rifiuto alla richiesta di restituzione della somma incamerata e codesto Assessorato ha pertanto ritenuto di chiedere all'Avvocatura distrettuale dello Stato un ulteriore parere che reso il 30 gennaio 2001 col n. 2870, č pervenuto ad opposta conclusione attribuendo, in sostanza, al termine "competono" il significato di spettanza delle somme previste in progetto per spese tecniche e non quello di attribuzione dell'onere della relativa spesa.
2. Le conclusioni dell'Avvocatura, che peraltro danno atto dell'ambigua espressione usata dal legislatore, appaiono condivisibili con riferimento, quantomeno, alla concreta fattispecie in cui l'EAS č stato incaricato dalla Regione di realizzare un'opera (grande derivazione di acque pubbliche di competenza statale ai sensi dell'art. 3, lett. h, del DPR n. 878/1950 e successive modifiche ed integrazioni ) con risorse messe a disposizione dallo Stato. Ora, la lettura proposta dall'Avvocatura risolve le perplessitā, pur emergenti dal precedente parere dell'Ufficio, in ordine all'applicabilitā della disposizione ad opere non realizzate dall'EAS a carico del proprio bilancio. La mancata attribuzione all'Ente delle spese tecniche relative a lavori finanziati dallo Stato si risolverebbe, in effetti, in un vantaggio per l'Amministrazione regionale che trova difficile giustificazione rispetto all'onere assunto dall'ente per l'esecuzione di un'opera che non rientra fra le sue ordinarie attribuzioni. L'art. 6 della l.r. n. 42/1988 andrebbe pertanto letto in relazione al fatto che il legislatore, nel mettere a disposizione risorse regionali per il ripiano della posizione finanziaria dell'EAS abbia voluto evitare che le stesse andassero a coprire le spese tecniche relative ad opere future che l'Ente avrebbe realizzato a carico del proprio bilancio.
Si sottopone all'attenzione di codesto Dipartimento la circostanza che ,per effetto dell'avviata liquidazione, gli eventuali saldi positivi dell'EAS, incrementati o meno delle somme in questione, confluiranno nel patrimonio regionale ai sensi dell'art. 1, comma 5/bis della l.r. 31-5-2004, n. 9.
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Ai sensi dell'art. 15, co. 2 del D.P.Reg. 16-6-1998, n. 12 lo scrivente acconsente sin d'ora all'accesso, presso codesto Assessorato, al presente parere da parte di eventuali soggetti richiedenti.
Si ricorda, poi, che in conformitā alla circolare presidenziale 8-9-1998, n. 16586/66.98.12, trascorsi 90 giorni dalla data di ricevimento del presente parere senza che codesta amministrazione ne comunichi la riservatezza, lo stesso potrā essere inserito nella banca dati FONS.
