Pos. II Prot. _______/193.04.11
OGGETTO: Ente pubblico e privato - Consorzio ASI - Beni - Cessioni.

ASSESSORATO REGIONALE INDUSTRIA
Dipartimento regionale industria
PALERMO




1. Con la lettera sopra indicata codesto Dipartimento sottopone all'Ufficio una problematica -sollevata dal Consorzio A.S.I. di xxxxxxx con nota 25 febbraio 2004, n. 526, e riproposta con nota 6 settembre 2004, n. 2190, entrambe indirizzate a codesta Amministrazione- concernente la possibilità di cedere, a titolo gratuito, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, aree nella disponibilità del Consorzio, individuate nella planimetria "B" allegata alla richiesta di parere, che saranno successivamente ricomprese nella circoscrizione territoriale dell'Autorità portuale di xxxxxxx.
Rappresenta codesto Assessorato che, in sede di conferenza di servizi tenutasi in data 9 luglio 2003, il Consorzio de quo si impegnava a trasferire, a titolo gratuito, aree di proprietà consortile al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; con successivo decreto 30 luglio 2003, la predetta Amministrazione statale ha individuato i limiti della circoscrizione territoriale dell'Autorità portuale di xxxxxxx prevedendo, che tale circoscrizione è costituita, tra l'altro, "dalle aree demaniali e gli antistanti specchi acquei", (art. 1 decreto citato) ed altresì, " a far data dalla loro acquisizione al pubblico demanio marittimo", dalle "aree ... attualmente nella disponibilità ... dell'ASI ... meglio individuate nel verbale della conferenza di servizi istruttoria del 9 luglio 2003" (art. 2 decreto cit.).
Ciò premesso vengono posti allo Scrivente i seguenti quesiti:
a) se il Consorzio A.S.I. di xxxxxxx possa cedere, a titolo gratuito, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti aree di cui attualmente è proprietario, così come individuate nella planimetria "B" e comprendenti " le banchine portuali, gli antistanti specchi acquei e le aree a tergo delle banchine ... nonché la strada di penetrazione il cui utilizzo resterebbe funzionale all'attività portuale che sarà sviluppata nelle banchine oggetto di cessione";
b) se la cessione a titolo gratuito delle aree di pertinenza del Consorzio A.S.I. di xxxxxxx debba essere autorizzata dall'Assessorato regionale dell'industria ovvero se rientri nelle competenze del Presidente della Regione o della Giunta regionale;
c) si chiede infine di "valutare la legittimità" del citato decreto ministeriale 30 luglio 2003 "nella parte in cui include aree di proprietà dell'A.S.I. nell'ambito della delimitazione territoriale dell'Autorità Portuale di xxxxxxxx".

2. Circa il quesito sub a), si osserva anzitutto, in via generale, che lo scopo istituzionale dei consorzi A.S.I. è quello di promuovere l'insediamento di piccole e medie imprese nel comprensorio consortile e, per il conseguimento di tale scopo, i consorzi provvedono, tra l'altro, ad acquisire e cedere terreni per la costruzione di stabilimenti industriali, nonché a progettare, eseguire e gestire opere infrastrutturali per la produzione dei servizi da fornire alle imprese dell'area consortile (art. 3 l.r. n. 1/1984).
L'acquisizione, anche mediante espropri, dei terreni necessari per l'insediamento o l'ampliamento delle iniziative industriali e la successiva vendita dei terreni stessi alle imprese richiedenti, sono dunque entrambe finalizzate alla promozione dello sviluppo industriale.
Ciò detto, si rileva ora che le osservazioni di cui sopra, circa il regime dei beni patrimoniali dei consorzi, acquistano pregnante rilievo in relazione alla fattispecie sottoposta allo Scrivente, ciò nella considerazione che la cessione di terreni di proprietà del consorzio ad un ente diverso dall'impresa industriale appare configurabile solo qualora sia comunque mantenibile la destinazione istituzionale dei terreni stessi.
In altri termini, le aree meglio individuate nella planimetria "B" e specificate in narrativa sub lett. a) -che, come afferma codesto Dipartimento nella richiesta di parere, "costituiscono beni di proprietà dell'A.S.I." di xxxxxxx- sono destinate a soddisfare, in considerazione delle finalità istituzionali per cui sono utilizzabili, un interesse pubblico che è quello della promozione dello sviluppo industriale; pertanto l'ammissibilità della cessione di tali aree al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai fini della costituzione della circoscrizione territoriale dell'Autorità portuale di xxxxxxx, è subordinata all'accertamento del rispetto dell'interesse pubblico sopra individuato.
Al riguardo viene in rilievo l'art. 6, comma 1, della legge 28 gennaio 1994, n. 84, recante "Riordino della legislazione in materia portuale", il quale, nell'elencare i compiti dell'Autorità portuale, individua, tra gli altri, anche quello di promozione delle attività industriali esercitate nei porti, che, ad avviso dello Scrivente, è certamente riconducibile allo scopo precipuo del consorzio A.S.I. di favorire gli insediamenti industriali.
Considerato quindi che i limiti della circoscrizione territoriale della Autorità portuale di xxxxxxx devono essere determinati per consentire alla stessa Autorità portuale lo svolgimento delle funzioni attribuitele dalla citata legge n. 84/1994, e tenuto presente altresì che tra tali funzioni vi sono compiti riconducibili alle finalità istituzionali del consorzio A.S.I., deve coerentemente concludersi che l'interesse pubblico coinvolto e qui rilevante (promozione dello sviluppo industriale) appare comunque rispettato anche nell'ipotesi della cessione di aree di pertinenza consortili al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e, cioè, ad un ente diverso dall'impresa industriale, ciò che consente di affermare l'ammissibilità della cessione di che trattasi.
Circa il titolo del trasferimento in parola, si osserva poi che, una volta configurata, sotto un profilo di carattere generale, l'ammissibilità della cessione nella fattispecie, non sembra vi siano ostacoli ad ammetterne la gratuità, laddove il vincolo di destinazione ad infrastrutture, finalizzato all'incentivazione dell'imprenditoria industriale, permanga, e tenuto altresì conto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non ha fatto valere, nella stessa sede, la demanialità delle predette aree che pure potrebbero considerarsi tali in virtù della loro allocazione.
Per quanto riguarda il secondo quesito, e cioè se la cessione delle aree di pertinenza del Consorzio A.S.I. di xxxxxxx debba essere autorizzata dall'Assessorato regionale dell'industria, si osserva che l'assenso di codesta Amministrazione al trasferimento in questione rientra, ad avviso dello Scrivente, nel potere di vigilanza e tutela che l'Assessore regionale per l'industria esercita, ai sensi della legge regionale n. 1/1984, in via generale, sui consorzi A.S.I., mentre appare da escludere, proprio in considerazione di tale potere di vigilanza, una competenza del Presidente della Regione o della Giunta regionale.
Infine circa il quesito sub c), si osserva anzitutto che il decreto ministeriale 30 luglio 2003 non appare lesivo delle attribuzioni regionali tenuto conto che non sembra riguardare beni appartenenti al demanio regionale ed altresì che lo stesso è stato adottato sulla base delle determinazioni assunte in sede di conferenza di servizi tenutasi con la partecipazione della Regione siciliana; si rileva inoltre che il predetto decreto non risulta altresì immediatamente lesivo nei confronti del Consorzio A.S.I. di xxxxxxx posto che ricomprende nella circoscrizione dell'Autorità portuale di xxxxxxx le aree, ivi indicate, nella disponibilità del predetto Consorzio, solo "a far data dalla loro acquisizione al pubblico demanio marittimo".


Ai sensi dell'art. 15, comma 2, del "Regolamento del diritto di accesso ai documenti dell'Amministrazione regionale", approvato con D.P.Reg. 16 giugno 1998, n. 12, lo scrivente comunica preventivamente di acconsentire all'accesso presso codesta Amministrazione al presente parere da parte di eventuali soggetti richiedenti.
Codesta Amministrazione vorrà a sua volta comunicare, entro novanta giorni dalla ricezione, l'eventuale possibilità che il parere stesso inerisca ad una lite, ovvero se intenda differirne l'accesso fino all'adozione di eventuali provvedimenti amministrativi cui la richiesta consulenza fosse preordinata. Decorso detto termine senza che sia pervenuta alcuna comunicazione in tal senso, si procederà, giusta delibera della Giunta regionale n. 229 dell'8 luglio 1998, all'inserimento del presente parere nella banca-dati "FoNS", ed alla conseguente diffusione.


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