Oggetto: Contratti della p.a. - Gestione opere civili per l'installazione del dissalatore di Porto Empedocle.
Allegati n...
PRESIDENZA DELLA REGIONE SICILIANA
UFFICIO DI GABINETTO
AGENZIA REGIONALE PER I RIFIUTI E LE ACQUE
LORO SEDI
1 - Con nota 9 maggio 2007, n. 5472 codesta Presidenza ha trasmesso a quest'Ufficio la nota dell'Agenzia in indirizzo 24 aprile 2007, n. 9020 che ha fatto propria una richiesta formulata dal comune di Agrigento in relazione alla possibilità che il gestore del dissalatore di Porto Empedocle curi gratuitamente anche la manutenzione e gestione degli impianti che forniscono l'acqua di mare restando a carico del comune di Agrigento i soli costi dell'energia elettrica e della manutenzione straordinaria.
Il 2-12-2005 il comune di Agrigento ha stipulato con la ditta aggiudicataria di pubblica gara il servizio di fornitura dell'acqua dissalata. L'impianto ha avviato la produzione nel febbraio 2007.
Alla data della richiesta di parere il comune ha in corso di espletamento autonoma gara per l'appalto della gestione e manutenzione delle opere civili di fornitura dell'acqua di mare. Nelle more dell'avvio di tale procedura concorsuale la stessa aggiudicataria della gestione del dissalatore aveva assunto tale servizio per tre mesi dietro corrispettivo di un prolungamento per tre mesi del proprio contratto originario triennale. Successivamente la stessa impresa ha formulato al comune la proposta di assumere a proprio carico economico la gestione e manutenzione ordinaria delle predette opere civili per tutta la durata del contratto originariamente aggiudicatole. Resterebbe a carico del comune il solo costo della fornitura di energia elettrica per il funzionamento della rete di distribuzione e la spesa per eventuale manutenzione straordinaria.
Sulla legittimità della predetta offerta il comune di Agrigento, con nota n. 18268 del 18 aprile 2007 ha chiesto , per il tramite dell'Agenzia, l'acquisizione del parere dello scrivente.
2 - Le motivazioni svolte dall'ATI a sostegno della richiesta di estensione gratuita del servizio di manutenzione ordinaria dell'impianto di adduzione ed erogazione dell'acqua di mare appaiono dal punto di vista tecnico condivisibili; infatti, l'intero ciclo di produzione dell'acqua dissalata, dal prelievo alla immissione nei serbatoi civici, non può che essere considerato unitariamente ancorchè le vicende collegate alle modalità di finanziamento delle opere ed impianti abbiano condotto ad una suddivisione degli appalti.
Sotto il profilo giuridico l'offerta estensione del servizio di gestione del dissalatore a quello della gestione e manutenzione delle opere civili può essere riguardata come estensione del contratto originario in relazione alla necessità di assicurare una unitaria gestione dell'impianto stesso.
Tale estensione, valutato il valore economico della sola manutenzione ordinaria rispetto alla fornitura dell'energia elettrica ed alla manutenzione straordinaria, potrebbe essere peraltro ricondotta nei limiti di una legittima richiesta del "quinto d'obbligo" rispetto al corrispettivo dell'appalto originario di oltre 10 milioni di euro.
La soluzione prospettata appare altresì funzionale affinché, alla scadenza dell'attuale contratto di gestione, possa essere espletata un'unica gara per gestione e manutenzione dell'intero impianto di dissalazione, comprensivo delle opere civili.
In tale contesto la gratuità del servizio aggiuntivo proposto dall'ATI non costituisce un elemento tale da pregiudicare la sua qualità potendo essere intuitivamente giustificata dall'esiguità dei relativi costi determinata dalla presenza dell'impresa sul posto con propri mezzi e personale dotato della necessaria esperienza professionale avendo la stessa valutato la convenienza economica di una complessiva manutenzione e gestione degli impianti.
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Ai sensi dell'art. 15, co. 2 del D.P.Reg. 16-6-1998, n. 12 lo scrivente acconsente sin d'ora all'accesso, presso codesto Assessorato, al presente parere da parte di eventuali soggetti richiedenti.
Si ricorda, poi, che in conformità alla circolare presidenziale 8-9-1998, n. 16586/66.98.12, trascorsi 90 giorni dalla data di ricevimento del presente parere senza che codesta amministrazione ne comunichi la riservatezza, lo stesso potrà essere inserito nella banca dati FONS.
