Oggetto: ESPROPRIAZIONI- Convenzione per l'affidamento in gestione di schemi acquedottistici e del servizio di erogazione di acqua per uso idropotabile. Opere realizzate dal soggetto concessionario. Competenza ad adottare la dichiarazione di pubblica utilità ed i successivi atti espropriativi.
Allegati n........................
ASSESSORATO REGIONALE DEI LAVORI PUBBLICI
Dipartimento lavori pubblici
Servizio risorse idriche
Regime delle acque PALERMO
1 - Con nota 16 -3 - 2006, n. 649, codesto Dipartimento chiede il parere dello Scrivente in ordine a due questioni:
a) l' individuazione dell'ente competente ad adottare la dichiarazione di pubblica utilità ed i conseguenti atti espropriativi necessari per la realizzazione di lavori relativi ad un acquedotto progettati e da realizzare da parte della Sicilacque spa ;
b) la possibilità, una volta individuata l'autoritorità titolare del potere espropriativo, di integrare la convenzione predetta prevedendo la delega alla Sicilacque spa del potere di adottare e dar corso agli atti del procedimento ablatorio.
Viene premesso che in base alla convenzione n. 10994 del 20-4-2004, stipulata con la Regione Siciliana e l'Ente Acquedotti Siciliani, la predetta società è stata individuata come concessionario per la gestione degli schemi acquedottistici e del servizio erogazione di acqua per uso idropotabile ma alla stessa, pur qualificata dalla convenzione "impresa pubblica" ai sensi dell'art.2 del decreto legislativo n. 158/1995, non sono stati trasferiti poteri inerenti all'adozione delle procedure espropriative.
2. Sul primo quesito va osservato che con l'entrata in vigore del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità di cui al DPR 8-6-2001, n. 327 e successive modifiche e integrazioni, recepito in Sicilia in forza dell'art.36 della l.r. n. 7/2002, si è pervenuti all'identificazione dell'autorità espropriante (cioè titolare del potere di adottare sia la dichiarazione di pubblica utilità che i successivi atti della procedura espropriativa) con quella competente alla realizzazione dell'opera (cfr. artt. 3 e 6 del T.U.). In tal modo il legislatore sembra aver dato rilievo al carattere di "strumentalità" del procedimento espropriativo rispetto allo scopo perseguito (cfr. Caringella ed altri in "L'espropriazione per pubblica utilità" ed. Giuffrè, anno 2003, pagg. 23 e 67).
Orbene, nella fattispecie il titolare del potere di esproprio deve essere individuato nella Regione (Assessorato dei lavori pubblici) sia perché ad essa compete la realizzazione delle infrastrutture in questione, affidate in gestione alla Sicilacque, sia perché l'art. 1, comma 5 bis della l.r. 31-5-2001, n. 9 dispone che a seguito della liquidazione dell'EAS il suo patrimonio indisponibile (quali devono ritenersi le infrastrutture da realizzare) sia trasferito alla stessa Regione.
3 Sul secondo quesito deve rilevarsi che nella fattispecie non si rinviene una disposizione di legge che deleghi al concessionario della costruzione e gestione della rete idrica l'adozione dei provvedimenti espropriativi né la convenzione stipulata con la Sicilacque spa prevede la delegazione dell'esecuzione di detti provvedimenti. Tale convenzione potrebbe tuttavia essere integrata delegando alla Sicilacque l' esecuzione degli atti espropriativi ai sensi e per gli effetti dell'art. 6, ottavo comma, del Testo Unico sulle espropriazioni.
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Ai sensi dell'art. 15, co. 2 del D.P.Reg. 16-6-1998, n. 12 lo scrivente acconsente sin d'ora all'accesso, presso codesto Assessorato, al presente parere da parte di eventuali soggetti richiedenti.
Si ricorda, poi, che in conformità alla circolare presidenziale 8-9-1998, n. 16586/66.98.12, trascorsi 90 giorni dalla data di ricevimento del presente parere senza che codesta amministrazione ne comunichi la riservatezza, lo stesso potrà essere inserito nella banca dati FONS.
