Pos.   3 Prot. N. 247.05.11 


Oggetto: Richiesta rettifica categoria di inquadramento a seguito di assunzione ex art. 4 l.r. n. 20/1999 e successive m. e i. - Possesso del diploma di Accademia di belle arti.





Allegati n...........................



PRESIDENZA DELLA REGIONE
DIPARTIMENTO DEL PERSONALE E DEI SERVIZI GENERALI, DI QUIESCENZA, PREVIDENZA ED ASSISTENZA DEL PERSONALE
                      PALERMO 
                           



1 -Con la nota 14-9-2005, n. 96131, cui si risponde, viene rappresentato che due dipendenti assunte in categoria C ai sensi dell'art. 4 della L.r. n. 20/1999, in possesso del diploma di secondo grado rilasciato dall'Accademia di belle arti, dopo aver appreso che ai sensi dell'art. 6 del D.L. 25-9-2002, n. 212 detto titolo di studio è stato equiparato alla laurea, hanno chiesto di essere reinquadrate nella superiore categoria D.
Codesto Dipartimento ritiene di non poter accogliere la richiesta in quanto ai sensi dell'art. 6, comma 3/bis del richiamato D.L. n.268/2000 l'equiparazione fra detto titolo e la laurea è stata prevista "ai fini dell'accesso ai pubblici concorsi" ( che devono necessariamente individuare il profilo d'assunzione ed il titolo di studio richiesto) e non sarebbe pertanto estensibile all'assunzione diretta prevista, in via eccezionale ed anche in sopranumero, dall'art. 4 della L.r. n. 20/1999.


2. Va considerato che l'assunzione nell'Amministrazione regionale, ancorchè disposta in via diretta ai sensi dell'art. 20 della l.r. n. 20/1999, non può prescindere dall'individuazione di una corrispondenza fra il titolo di studio posseduto dall'interessato e quello richiesto per l'accesso dall'esterno per il profilo da rivestire.
Orbene, ancorché per effetto della su richiamata normativa il diploma in questione sia stato equiparato alla laurea, occorre tuttavia verificare in concreto i termini di tale equiparazione con riferimento ad un titolo che dia accesso ad uno specifico posto nell'Amministrazione regionale. Infatti, come chiarito dalla Seconda Sezione del Consiglio di Stato con parere n. 2669/2003 del 15 dicembre 2004, nel nostro ordinamento vige un criterio di equipollenza formale dei titoli di studio basato o sull'approvazione di tabelle di equipollenza legale ( approvate, ai sensi dell'art. 17, comma 119, della l. 15-5-1997, n. 127, con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell'Università e della ricerca scientifica e tecnologica su conforme parere del CUN) o sulla base delle specifiche previsioni del bando di concorso a seguito di un apprezzamento dell'Amministrazione logico- discrezionale coerente col posto da ricoprire (cfr. altresì TAR Lazio, sez. II, 2-5-2005, n. 3225).
La difficoltà o impossibilità di accogliere le richieste delle due dipendenti appare pertanto legata al fatto che, pur ammettendo che nell'attuale ordinamento professionale (conseguente agli ultimi contratti collettivi per il personale del comparto) le soppresse qualifiche di dirigente tecnico dei beni culturali di cui all'art. 18 della l.r. n. 116/1980 siano state sostituite da corrispondenti profili professionali di categoria D, i titoli di accesso resterebbero i medesimi previsti da tale disposizione nella quale (salvo che per ingegneri ed architetti, pr i quali è richiesta la sola laurea) )non si rinviene un profilo per il quale sia sufficiente il semplice possesso di una laurea in materie artistiche o di beni culturali che possa essere equiparata al diploma di accademia di belle arti e che non sia seguita da ulteriore titolo di specializzazione (cfr. le qualifiche di esperto laureato e di storico dell'arte); né attualmente la contrattazione collettiva ha provveduto a disciplinare la materia.

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Ai sensi dell'art. 15, co. 2 del D.P.Reg. 16-6-1998, n. 12 lo scrivente acconsente sin d'ora all'accesso, presso codesto Assessorato, al presente parere da parte di eventuali soggetti richiedenti.
Si ricorda, poi, che in conformità alla circolare presidenziale 8-9-1998, n. 16586/66.98.12, trascorsi 90 giorni dalla data di ricevimento del presente parere senza che codesta amministrazione ne comunichi la riservatezza, lo stesso potrà essere inserito nella banca dati FONS.





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