REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - SABATO 16 GENNAIO 1999 - N. 3
SI PUBBLICA DI REGOLA IL SABATO

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Programmi di trasposizione e impostazione grafica di :
Avv.Michele Arcadipane

SOMMARIO

LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETO PRESIDENZIALE 16 novembre 1998.
Cessazione dalla carica del sindaco del comune di Caccamo e nomina del commissario straordinario  pag.


DECRETO PRESIDENZIALE 27 novembre 1998.
Cessazione dalla carica del sindaco e della giunta del comune di Montelepre, scioglimento del consiglio comunale e nomina del commissario straordinario  pag.

DECRETI ASSESSORIALI
Assessorato dell'agricoltura e delle foreste

DECRETO 5 novembre 1998.
Modifica del decreto 30 settembre 1994, concernente riconoscimento di allevamento contadino del coniglio selvatico e della lepre comune in Ravanusa.  pag.

Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione

DECRETO 13 ottobre 1998.
Approvazione del programma degli interventi proposti dalla Soprintendenza di Agrigento all'interno della Misura 2.4 del Programma operativo plurifondo della Sicilia 1994/99  pag.


DECRETO 10 novembre 1998.
Approvazione del programma di interventi relativo alla seconda e conclusiva fase del Programma operativo plurifondo della Sicilia, Misura 2.4  pag.

Assessorato della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca

DECRETO 11 novembre 1998.
Liquidazione coatta amministrativa della cooperativa Carico e Scarico Delta, con sede in Catania, e nomina del commissario liquidatore  pag. 11 


DECRETO 19 novembre 1998.
Liquidazione coatta amministrativa della cooperativa Movie a r.l., con sede in Palermo, e nomina del commissario liquidatore  pag. 11 

DECRETO 19 novembre 1998.
Liquidazione coatta amministrativa della cooperativa Green Ranch, con sede in Isnello, e nomina del commissario liquidatore  pag. 12 

Assessorato degli enti locali

DECRETO 12 novembre 1998.
Scioglimento del consiglio circoscrizionale di Aquino del comune di Monreale e nomina del commissario del nuovo consiglio circoscrizionale  pag. 12 


DECRETO 16 novembre 1998.
Approvazione del piano di riparto ed estinzione del Consorzio acquedotto Risalaimi, con sede in Palermo.
  pag. 12 

Assessorato dell'industria

DECRETO 2 dicembre 1998.
Proroga del termine di presentazione delle domande per l'ottenimento del contributo per la realizzazione delle opere di metanizzazione dei comuni siciliani.  pag. 14 

Assessorato del territorio e dell'ambiente

DECRETO 12 agosto 1998.
Individuazione di aree da destinare alla molluschicoltura  pag. 14 


DECRETO 30 ottobre 1998.
Approvazione del progetto per la costruzione di una chiesa con annesse opere di ministero pastorale nel comune di Pozzallo  pag. 15 


DECRETO 3 novembre 1998.
Approvazione di variante al piano regolatore generale del Consorzio A.S.I. del Calatino per l'inclusione di una quota parte dell'area "D" del programma di fabbricazione del comune di Scordia  pag. 17 


DECRETO 5 novembre 1998.
Revoca dei decreti 21 marzo 1991, 14 luglio 1993 e 4 luglio 1991, concernenti autorizzazione alla ditta Chemical Control s.r.l., con sede in Gela, allo smaltimento di rifiuti speciali, speciali ospedalieri e tossici e nocivi.  pag. 19 

DECRETO 5 novembre 1998.
Revoca dei decreti 14 settembre 1993, 24 giugno 1993 e 18 giugno 1993, concernenti autorizzazione alla ditta ECO.DEP di Morando Giovanni & C. s.n.c., con sede in Vittoria, allo smaltimento di rifiuti speciali, speciali ospedalieri e tossici e nocivi  pag. 19 


DECRETO 5 novembre 1998.
Revoca dei decreti 15 aprile 1993 e 23 febbraio 1994, concernenti autorizzazione alla ditta Seb-Sal di Scirè e Cannata s.n.c., con sede in Rosolini, allo smaltimento di rifiuti speciali e tossici e nocivi  pag. 20 


DECRETO 5 novembre 1998.
Revoca dei decreti 25 settembre 1993 e 8 agosto 1990, concernenti autorizzazione alla ditta Aprile Giovanni s.r.l., con sede in Augusta, allo smaltimento di rifiuti speciali e tossici e nocivi  pag. 21 


DECRETO 5 novembre 1998.
Revoca dei decreti 29 gennaio 1992, 14 gennaio 1994 e 23 aprile 1992, concernenti autorizzazione alla ditta Selmat s.r.l., con sede in Siracusa, allo smaltimento di rifiuti speciali, speciali ospedalieri e tossici e nocivi   pag. 22 


DECRETO 5 novembre 1998.
Revoca dei decreti 3 aprile 1992, 1 ottobre 1993 e 30 maggio 1994, concernenti autorizzazione alla ditta L'Altecoen s.r.l., con sede in Enna, per lo smaltimen-to di rifiuti speciali, speciali ospedalieri e tossici e no-civi  pag. 23 


DECRETO 9 novembre 1998.
Autorizzazione al Raggruppamento Costanzo per l'eliminazione di un passaggio a livello nel comune di Terme Vigliatore  pag. 24 


DECRETO 13 novembre 1998.
Autorizzazione del progetto di massima per l'ampliamento e ristrutturazione dell'aerostazione passeggeri dell'aereoporto Fontanarossa di Catania  pag. 25 

Assessorato del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti

DECRETO 2 novembre 1998.
Attribuzione delle percorrenze chilometriche effettive 1995 della S.A.I.S. S.p.A., con sede in Palermo, ad altre società  pag. 26 

DISPOSIZIONI E COMUNICATI

Presidenza:
Trasferimento di beni dal patrimonio indisponibile al patrimonio disponibile dell'Azienda siciliana trasporti.
  pag. 27 
Estinsione dell'opera pia Collegio di Maria di Regalbuto.   pag. 27 
Fusione dell'opera pia Nino Scandurra di Messina con l'opera pia Conservatori riuniti di Messina  pag. 27 
Fusione dell'opera pia Ospizio di beneficenza di Catania con l'opera pia Educandato Regina Elena e Conservatori raggruppati di Catania  pag. 27 
Nomina del sovrintendente dell'Ente autonomo regionale Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania.  pag. 27 
Nomina del commissario straordinario dell'Istituto superiore di giornalismo presso l'Università degli studi di Palermo  pag. 27 
Ripartizione territoriale dei fondi stanziati per le spese in conto capitale nello stato di previsione delle spese del bilancio della Regione per l'anno finanziario 1998 -Assessorato regionale degli enti locali - Adeguamento strutture socio-assistenziali  pag. 28 
Ripartizione territoriale dei fondi stanziati in conto capitale nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione per l'anno finanziario 1998 - cap. 87372 -Assessorato regionale del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti  pag. 28 

Trasferimento di opere ex Casmez all'Enel di Palermo.
  pag. 28 
Trasferimento dal patrimonio indisponibile al patrimonio disponibile della Regione siciliana dell'ex Enopolio diVittoria  pag. 28 
Trasferimento di opere dalla soppressa Cassa per il Mezzogiorno all'Enel di Palermo  pag. 28 
Recepimento di accordo decentrato relativo alla nuova articolazione dell'orario e a vari progetti da attuare nell'Ufficio legislativo e legale della Presidenza  pag. 28 

Assessorato dell'agricoltura e delle foreste:
Avviso di deposito di copie del Bollettino ufficiale per l'anno 1997  pag. 29 

Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione:
Nomina del commissario straordinario dell'Accademia di belle arti di Catania  pag. 29 
Sostituzione di un componente del consiglio di amministrazione del personale non docente degli Istituti regionali pareggiati  pag. 29 
Nomina di componenti del consiglio di istituto dell'Istituto professionale per ciechi Florio e Salamone di Palermo.   pag. 29 

Conferimento di incarico al commissario ad acta presso la Scuola magistrale ortofrenica regionale di Catania.
  pag. 29 

Nomina del presidente del consiglio di amministrazione del Conservatorio di musica V. Bellini di Palermo.
  pag. 29 

Assessorato del bilancio e delle finanze:
Trasformazione della forma giuridica da società cooperativa a r.l. in società per azioni della Banca popolare di Bronte, con sede in Bronte  pag. 29 

Assessorato della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca:
Sostituzione di un componente e nomina del segretario del Consiglio regionale della pesca  pag. 29 
Nomina del commissario straordinario della società cooperativa Lara a r.l., con sede in Partinico  pag. 29 
Revoca del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale della cooperativa Dipendenti acquedotto etneo, con sede in Catania  pag. 30 
Sostituzione del commissario liquidatore della società cooperativa La Favorita, con sede in Palermo  pag. 30 

Assessorato degli enti locali:
Riconoscimento di personalità giuridica all'opera pia Istituto Duca di Carcaci di Catania  pag. 30 

Riconoscimento di personalità giuridica all'opera pia Collegio di Maria SS. della Provvidenza di Aci S. Antonio.
  pag. 30 
Riconoscimento di personalità giuridica all'opera pia Asilo infantile S. Giuseppe di Trapani  pag. 30 

Assessorato dei lavori pubblici:
Approvazione di perizia dell'ufficio del Genio civile di Palermo per lavori urgenti nel comune di Termini Imerese.
  pag. 30 

Finanziamento per lavori di potenziamento ed automazione della rete acquedottistica nei territori dei comuni di Cammarata, Castronovo di Sicilia, Valledolmo e Vallelunga.
  pag. 30 
Rettifica parziale del decreto 4 settembre 1996, relativo ai lavori di ripristino della viabilità distrutta dalla colata lavica del marzo 1983 - Catania S.P. 92  pag. 30 
Concessione del finanziamento per la realizzazione di lavori stradali urgenti nel comune di Alcara Li Fusi  pag. 30 

Approvazione di perizia dell'ufficio del Genio civile di Palermo per lavori urgenti nel comune di Roccapalumba.
  pag. 30 
Approvazione di perizia dell'ufficio del Genio civile di Palermo per lavori urgenti nel comune di Palermo  pag. 30 

Conferma della pubblica utilità dei lavori da eseguire nel comune di Grotte e fissazione dei termini per l'inizio e il compimento delle procedure espropriative e dei lavori.
  pag. 31 
Autorizzazione all'ufficio del Genio civile per le opere marittime di Palermo per lavori urgenti nel comune di Caronia  pag. 31 
Autorizzazione all'ufficio del Genio civile per le opere marittime di Palermo per lavori urgenti nel comune di Piraino  pag. 31 
Autorizzazione all'ufficio del Genio civile per le opere marittime di Palermo ad effettuare lavori urgenti nel porto Sottomonastero del comune di Lipari  pag. 31 
Approvazione di perizia dell'ufficio del Genio civile di Enna relativa a lavori urgenti nel comune diEnna.  pag. 31 
Passaggio dal demanio al patrimonio disponibile della Regione di relitti d'alveo del torrente Galleri nel comune di Messina  pag. 31 
Rinnovo della dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dei lavori idrici ricadenti nei comuni di Barcellona e S. Lucia del Mela  pag. 31 

Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione:
Proroga dell'incarico conferito al commissario ad acta del Centro interaziendale per l'addestramento professionale nell'industria di Priolo  pag. 31 

Assessorato della sanità:
Trasferimento di sede del centro di solidarietà F.A.R.O. di Messina  pag. 31 
Autorizzazione alla ditta Ballone Vincenzo, con sede in Casteltermini, a detenere, per la successiva distribuzione, gas medicali per uso umano  pag. 31 

Assessorato del territorio e dell'ambiente:
Trasferimento di un'area demaniale marittima sita nel comune di Alcamo al patrimonio della Regione  pag. 32 
Nulla osta alla ditta Gala Ragusa S.p.A., con sede in Catania, per l'ampliamento dello stabilimento lattiero-caseario, sito in Ragusa  pag. 32 
Nulla osta all'ufficio del Genio civile di Ragusa per il progetto relativo a lavori urgenti nel comune di Scicli.  pag. 32 
Approvazione di variante al programma di fabbricazione del comune di Corleone  pag. 32 
Approvazione del progetto per il completamento e la sistemazione di un'area nel comune di Camporeale  pag. 32 
Approvazione di variante al programma di fabbricazione del comune di Gallodoro per la realizzazione di un centro diurno anziani  pag. 32 

Nulla osta al comune di Floresta per lavori stradali.
  pag. 32 
Nulla osta al comune di Palermo per il progetto relativo a lavori stradali  pag. 32 
Nulla osta alla ditta Gambino Antonio s.r.l., con sede in Carini, relativo ad uno stabilimento per la realizzazione di prodotti caseari  pag. 32 
Nulla osta alla ditta Lalacla s.a.s., con sede in S. Giuseppe Jato, per la realizzazione di un caseificio  pag. 32 
Annullamento del decreto 6 febbraio 1992, relativo alla localizzazione del nuovo impianto di depurazione della rete fognante del comune di Forza d'Agrò  pag. 32 

Assessorato del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti:
Conferimento di incarico di collaudo per lavori relativi alla pubblica illuminazione nel comune di Porto Empedocle  pag. 32 

Nomina del consiglio di amministrazione dell'Azienda autonoma provinciale per l'incremento turistico di Palermo.
  pag. 33 
Nomina del commissario ad acta dell'Azienda autonoma delle Terme di Sciacca  pag. 33 
Sostituzione di un componente del consiglio di amministrazione dell'Azienda autonoma provinciale per l'incremento turistico di Enna  pag. 33 
Integrazione del consiglio di amministrazione del-l'Azienda autonoma provinciale per l'incremento turistico di Palermo  pag. 33 
Nomina dei componenti del collegio dei revisori dell'Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Nicolosi/Etna Sud  pag. 33 
Sostituzione di un componente del collegio dei revisori dei conti dell'Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Catania/Acicastello  pag. 33 
Iscrizione dell'associazione turistica C.I.V.A.T.U.R.S., con sede di Erice, all'albo regionale del turismo sociale.  pag. 33 

CIRCOLARI
Assessorato del bilancio e delle finanze

CIRCOLARE 22 giugno 1998, n. 7.
Gestione del bilancio 1998 in termini di cassa.
  pag. 33 

Assessorato dei lavori pubblici

CIRCOLARE 5 novembre 1998, n. 8.
Adempimenti in ordine all'istruttoria delle istanze di sanatoria edilizia  pag. 34 

Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione

CIRCOLARE 17 novembre 1998, n. 325.
Piano straordinario di lavori di pubblica utilità, art. 26 della legge 24 giugno 1997, n. 196, decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 280 - Procedure di assegnazione dei giovani ai progetti  pag. 35 

Assessorato della sanità

CIRCOLARE 16 ottobre 1998, n. 974.
Modifiche ed integrazioni alla circolare n. 719 del 14 ottobre 1993, direttive per l'applicazione dell'art. 63 della legge regionale n. 10 del 12 gennaio 1993 - Piano per la sicurezza dei cantieri  pag. 37 


CIRCOLARE 9 novembre 1998, n. 977.
Chiarimenti interpretativi sulla circolare n. 974 del 16 ottobre 1998 "Modifiche ed integrazioni alla circolare n. 719 del 14 ottobre 1993: Direttive per l'applicazione dell'art. 63 della legge regionale n. 10 del 12 gennaio 1993 - Piano per la sicurezza dei cantieri".
  pag. 38 


CIRCOLARE 10 novembre 1998, n. 980.
Ulteriori modifiche ed integrazioni alle circolari 20 maggio 1996, n. 875 e 5 agosto 1997, n. 935, relativamente alle competenze dei servizi di medicina del lavoro delle Aziende USL della Regione  pag. 38 

SUPPLEMENTI ORDINARI

Supplemento ordinario n. 1:
Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione

DECRETO 16 novembre 1998.
Graduatoria dei progetti valutati, dei progetti finanziabili distinti per provincia e dei progetti esclusi relativi agli interventi formativi da realizzare con il contributo comunitario.

DECRETO 23 dicembre 1998.
Criteri e modalità per la redazione del Piano formativo 1998.
Supplemento ordinario n. 2:
Impiego dei fondi del bilancio regionale (art. 15, legge regionale 29 dicembre 1962, n. 28 e successive modifiche ed integrazioni).

SUPPLEMENTI STRAORDINARI

Supplemento straordinario n. 1:
Conto riassuntivo del tesoro e situazione del bilancio della Regione al 31 agosto 1998.
Supplemento straordinario n. 2:
Conto riassuntivo del tesoro e situazione del bilancio della Regione al 30 settembre 1998.

LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI






DECRETO PRESIDENZIALE 16 novembre 1998.
Cessazione dalla carica del sindaco del comune di Caccamo e nomina del commissario straordinario.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il vigente ordinamento amministrativo degli enti locali, approvato con legge regionale 15 marzo 1963, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni;
Viste la legge n. 142/90, le leggi regionali n. 48/91, n. 7/92, n. 26/93 e n. 35/97;
Visto il testo unico delle leggi per le elezioni dei consigli comunali nella Regione siciliana approvato con D.P.Reg. 20 agosto 1960, n. 3 e successive modifiche;
Rilevato che il sindaco di Caccamo eletto a suffragio diretto nelle consultazioni elettorali amministrative del 14 maggio 1995, ha rassegnato le proprie dimissioni in data 30 ottobre 1998 e, pertanto, le ipotesi di dimissioni dalla carica trovano specifica disciplina normativa nell'art. 16 della citata legge regionale n. 7/92;
Considerato che, ai sensi dell'art. 174 dell'O.R.E.L., come sostituito dall'art. 25 della legge regionale n. 7/92, le dimissioni del sindaco sono irrevocabili, definitive e non necessitano di presa d'atto e comportano, altresì, la cessazione della giunta municipale ai sensi del comma 11 dell'art. 12 della medesima legge;
Constatata l'intervenuta cessazione della carica per dimissioni del sindaco del comune di Caccamo e la necessità di procedere alla nomina di un commissario straordinario secondo le disposizioni dell'art. 16 della legge regionale n. 7/92, come modificato dagli artt. 42 e 50 della legge regionale n. 26/93 con le attribuzioni degli organi esecutivi;
Visti gli artt. 12 e 16 della citata legge regionale n. 7/92 e 55 del citato O.R.E.L., come richiamato nell'art. 16 di detta legge;
Su proposta dell'Assessore regionale per gli enti locali effettuata con nota n. 1844 dell'11 novembre 1998, che costituisce parte integrante del presente provvedimento;

Decreta:


Articolo unico

Per i motivi espressi in premessa, il sig. Di Cola Nicasio è cessato dalla carica di sindaco del comune di Caccamo per dimissioni.
Il dott. Calogero Ricciardo è nominato commissario straordinario del comune di Caccamo con le attribuzioni di sindaco e di giunta sino alla prima tornata elettorale utile.
Con successivo provvedimento verrà determinato il compenso spettante al commissario che graverà sul bilancio dell'ente locale interessato.
Palermo, 16 novembre 1998.
  DRAGO 
  MISURACA 

Allegato
Relazione dell'Assessore per gli enti locali

Al Presidente della Regione
PALERMO
Il segretario del comune di Caccamo, con nota n. 14848 del 3 novembre 1998, ha comunicato che il sindaco, dott. Nicasio Di Cola, eletto nelle consultazioni elettorali del 14 maggio 1995 ha rassegnato in data 30 ottobre 1998 le dimissioni dalla carica.
La circostanza segnalata trova specifica disciplina negli artt. 12, comma 11, e 16 della legge regionale n. 7/92 e non nel comma 1 dell'art. 11 della legge regionale n. 35/97, atteso che quest'ultima disposizione trova applicazione per procedure elettorali poste in essere successivamente all'entrata in vigore della medesima legge.
L'art. 18 della legge regionale n. 35/97, nell'emanare disposizioni transitorie, precisa che le prescrizioni della legge si applicano dalla data di scadenza naturale dei relativi organi, specificando poi al comma 2 che nelle more continuano ad applicarsi le disposizioni previgenti alla data della sua entrata in vigore.
Ne consegue che la specifica previsione abrogativa dell'art. 16 della legge regionale n. 7/92, sancita alla lett. d), 4° comma, dell'art. 15 della legge regionale n. 35/97, non trova concreta previsione.
D'altra parte, proprio per la disciplina transitoria dettata dal richiamato art. 18 della legge regionale n. 35/97 trova, invece, specifica applicazione l'art. 16 della legge regionale n. 7/92, per come successivamente modificata, ed in particolare le disposizioni del 1° e 3° comma che prevedono in ipotesi di dimissioni dell'organo monocratico l'applicazione della sanzione nei confronti dei soli organi esecutivi, l'inserimento dei medesimi nella prime tornata elettorale utile e la durata in carica del nuovo organo eletto rapportata al periodo di carica residuo del consiglio.
Tanto premesso, si sottopone per la firma della S.V. on.le Presidente l'allegato provvedimento di nomina del commissario straordinario del comune di Caccamo con le competenze di sindaco e giunta.
Si propone quale commissario straordinario il dott. Calogero Ricciardo.
Palermo, 11 novembre 1998.
  L'Assessore: MISURACA 

(98.47.2482)
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DECRETO PRESIDENZIALE 27 novembre 1998.
Cessazione dalla carica del sindaco e della giunta del comune di Montelepre, scioglimento del consiglio comunale e nomina del commissario straordinario.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il vigente ordinamento amministrativo degli enti locali, approvato con legge regionale 15 marzo 1963, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 15 settembre 1997, n. 35;
Vista la nota prot. n. 11433 del 2 novembre 1998, nonché la nota di integrazione prot. n. 12166 del 19 novembre 1998, con le quali il segretario del comune di Montelepre ha comunicato che l'organo consiliare nella seduta del 30 ottobre 1998 con delibera n. 88 ha approvato la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, avv. Giacomo Palazzolo, secondo le modalità stabilite dall'art. 10 della legge regionale n. 35/97;
Considerato che, ai sensi e per gli effetti dell'art. 10 della legge regionale n. 35/97, l'approvazione della mozione di sfiducia nei comuni aventi popolazione sino a 10.000 abitanti con la maggioranza dei due terzi i componenti il consiglio comunale, comporta la cessazione dalla carica del sindaco e della giunta, nonché lo scioglimento dello stesso organo consiliare, per cui si deve procedere alla nomina di un commissario straordinario che eserciti le funzioni di detti organi comunali sino alla prima tornata elettorale utile, secondo le procedure di cui all'art. 11 della predetta legge regionale n. 35/97;
Visti gli artt. 10 e 11 della citata legge regionale n. 35/97 e 55 dell'O.R.EE.LL.;
Su proposta dell'Assessore regionale per gli enti locali effettuata con nota prot. n. 2029 del 27 novembre 1998, che costituisce parte integrante del presente provvedimento;

Decreta:


Articolo unico

Per i motivi indicati in premessa, prendere atto della cessazione dalla carica del sindaco e della giunta del comune di Montelepre e del contestuale scioglimento del consiglio comunale ai sensi e per effetto dello stesso art. 10 della legge regionale n. 35/97.
Il dott. Giuseppe Costantino è nominato commissario straordinario del comune di Montelepre con le funzioni di sindaco, giunta e consiglio comunale, sino alla prima tornata elettorale utile.
Il compenso spettante al commissario verrà determinato con successivo provvedimento.
Palermo, 27 novembre 1998.
  CAPODICASA 
  BARBAGALLO 


Allegato
Relazione dell'Assessore per gli enti locali

Al Presidente della Regione
PALERMO
E' stato comunicato dal segretario del comune di Montelepre con nota prot. n. 11433 del 2 novembre 1998, successivamente integrata con nota prot. n. 12166 del 19 novembre 1998, che il consiglio comunale nella seduta del 30 ottobre 1998 con delibera n. 88 ha approvato la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, avv. Giacomo Palazzolo.
La circostanza segnalata trova disciplina nell'art. 10 della legge regionale n. 35/97, il quale prevede la cessazione dalla carica degli organi esecutivi, nonché lo scioglimento dell'organo consiliare, nel caso di approvazione di una mozione di sfiducia con la maggioranza, per i comuni aventi popolazione sino a 10.000 abitanti, dei due terzi dei componenti il consiglio comunale, per cui si deve procedere alla nomina di un commissario straordinario che eserciti le competenze di sindaco, giunta e consiglio comunale ai sensi e secondo le procedure di cui all'art. 11, comma 4, della citata legge regionale n. 35/97.
Ininfluente è da ritenere la mancata pronuncia da parte del presidente del consiglio comunale dell'esito della votazione, per non avere lo stesso concluso con le parole «il consiglio comunale approva la mozione di sfiducia al sindaco».
Al riguardo infatti con l'introdotto istituto della mozione di sfiducia da parte del legislatore siciliano, da come è dato desumere dalla formulazione del citato art. 10, ciò che assume rilevanza giuridica è la manifestazione di volontà del consiglio comunale secondo le modalità prescritte dalla medesima norma.
In considerazione, pertanto, a quanto comunicato dal segretario comunale è necessario procedere alla nomina, presso il comune di Montelepre, del commissario straordinario che eserciti le competenze di sindaco, giunta e consiglio comunale, sino alla prima tornata elettorale utile così come previsto dall'art. 11, punto 5, della legge regionale n. 35/97.
Tanto premesso, si propone alla S.V. on.le Presidente schema di decreto di cessazione dalla carica degli organi esecutivi e del contestuale scioglimento del consiglio comunale e nomina del commissario straordinario.
Si propone quale commissario straordinario il dott. Giuseppe Costantino.
Palermo, 27 novembre 1998.
  L'Assessore: BARBAGALLO 

(98.49.2637)
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DECRETI ASSESSORIALI




ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE


DECRETO 5 novembre 1998.
Modifica del decreto 30 settembre 1994, concernente riconoscimento di allevamento contadino del coniglio selvatico e della lepre comune in Ravanusa.
L'ASSESSORE PER L'AGRICOLTURA E LE FORESTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'art. 38 della predetta legge regionale n. 33/97;
Visto il proprio decreto n. 1897 del 30 settembre 1994 di riconoscimento di allevamento contadino all'iniziativa della sig.ra Cosentino Maria di Ravanusa tendente ad allevare allo stato naturale il coniglio selvatico e la lepre comune;
Vista la nota della Ripartizione faunistico-venatoria di Agrigento n. prot. 3040 del 1° ottobre 1998, con la quale viene trasmessa con parere favorevole la richiesta della stessa ditta Cosentino Maria di trasformazione della forma di allevamento dallo stato naturale alla semi-cattività e ciò al fine di consentire un più efficace controllo della selvaggina da allevare;
A' termini delle vigenti disposizioni;

Decreta:


Art. 1

A parziale modifica del decreto n. 1897 del 30 settembre 1994, di cui alle premesse, la forma di allevamento dell'allevamento contadino di cui allo stesso decreto è trasformata dallo stato naturale alla semi-cattività.

Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 5 novembre 1998.
  CUFFARO 

(98.47.2530)
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ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE


DECRETO 13 ottobre 1998.
Approvazione del programma degli interventi proposti dalla Soprintendenza di Agrigento all'interno della Misura 2.4 del Programma operativo plurifondo della Sicilia 1994/99.
L'ASSESSORE PER I BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge n. 1089/39;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20;
Visti i regolamenti CEE n. 2052/88, n. 4253/88, n. 4254/88, n. 4255/88, n. 4256/88, e loro successive modificazioni;
Vista la legge regionale 19 maggio 1988, n. 6;
Vista la decisione n. C (95) 2194 del 28 settembre 1995 relativa all'approvazione del POP Sicilia 1994/99;
Vista la deliberazione n. 519 del 7 dicembre 1995, approvata con D.P. 31 dicembre 1995 e registrato alla Corte dei conti il 13 febbraio 1996, reg. n. 1, fg. n. 69, relativa all'approvazione del Programma operativo plurifondo Sicilia 1994/99;
Vista, in particolare, la scheda tecnica di Misura 2.4 «Interventi per i beni culturali» pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana 13 gennaio 1996, n. 3, parte prima, in cui al punto 17 - descrizione degli interventi - viene dato particolare rilievo programmatico alla volontà di intervenire «per il recupero, la valorizzazione e la restituzione a fruibilità di beni culturali ad elevato potenziale turistico» con specifica attenzione all'area archeologica della Valle dei Templi;
Vista, altresì, la scheda tecnica di Misura 2.2. Interventi per lo sviluppo turistico in cui alla lett. "f" del punto 15 viene previsto un intervento coordinato con la Misura 2.4 beni culturali per la valorizzazione della valle secondo cui ad un intervento sullo specifico aspetto archeologico dell'Assessorato dei beni culturali ed ambientali doveva corrispondere un intervento del turismo per gli aspetti di più pertinente fruizione turistica;
Considerato che l'ammontare complessivo degli interventi era previsto per l'ammontare di 30 lit mld equamente diviso tra le due misure;
Vista la nota n. 427 del 31 dicembre 1996, con cui questo Assessorato, nel trasmettere il verbale dell'incontro operativo tenutosi in data 26 novembre 1996, comunica i nominativi dei due esperti designati a far parte della «commissione di studio»;
Visto il verbale di che trattasi da cui si evince la volontà delle Amministrazioni regionali (Assessorati turismo e beni culturali), provincia e comune di Agrigento di costituire una «commissione di studio» per l'elaborazione di un programma sulla valle;
Vista la circolare dei beni culturali 10 giugno 1997, n. 7 (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana 13 settembre 1997, n. 50) registrata alla Corte dei conti il 30 luglio 1997, reg. n. 1, fg. n. 183, con cui vengono date istruzioni circa la programmazione della "II fase" del programma con cui viene sottolineato il concetto, già espresso in sede di scheda tecnica di Misura, che l'Amministrazione dei beni culturali ed ambientali, al fine di pervenire ad una accelerazione della spesa attraverso la valorizzazione dei propri beni culturali, può procedere, nell'ambito della propria autonomia di programmazione, al finanziamento di un programma di opere i cui progetti siano elaborati a cura dei propri uffici tecnici;
Vista la nota n. 1092 del 25 ottobre 1997, con cui l'Assessorato del turismo sollecita l'attivazione della commissione e convoca un incontro operativo in data 29 ottobre 1997;
Vista la nota n. 1802 del 7 novembre 1997, con cui viene stilato il verbale dell'incontro di cui al punto precedente che prevede una tempistica di presentazione del programma di intervento da parte della commissione e dei relativi progetti da parte del comune e della provincia di Agrigento onde giungere nel giugno 1998 all'aggiudicazione delle gare d'appalto;
Vista la nota n. 1188 del 14 novembre 1998, con cui l'Assessorato del turismo comunica l'intenzione di ritenersi svincolato dall'impegno assunto in merito alla valle in caso di ritardo da parte della commissione e delle amministrazioni locali nella presentazione del programma;
Vista la nota n. 33071 del 3 dicembre 1997, con cui la Provincia regionale di Agrigento comunica l'avvenuto insediamento della "commissione" in data 20 novembre 1997 e l'impegno della stessa a consegnare il programma entro dicembre 1997;
Vista la nota n. 34104 dell'11 dicembre 1997, con cui la Provincia di Agrigento trasmette un generico programma di interventi riservandosi di dettagliare meglio, a breve, la tipologia degli stessi;
Considerato che non risulta essere stata effettuata alcuna trasmissione di progettazione di massima e/o esecutiva a seguito di detta riserva;
Vista la nota n. 1202 del 18 febbraio 1998, con cui la Soprintendenza di Agrigento trasmette un elenco di progetti per la valorizzazione e fruizione della valle elaborati dai propri uffici tecnici;
Vista la nota n. 647 del 16 marzo 1998, con cui la Presidenza della Regione rappresenta l'urgenza di ricevere un programma di spesa sulla valle in tempo utile per la seduta del Comitato di sorveglianza (6 e 7 aprile poi posticipata);
Vista la nota n. 860 del 17 aprile 1998, con cui l'Assessorato dei beni culturali ed ambientali comunica alla Presidenza della Regione la volontà di perseguire gli scopi, indicati in scheda tecnica programmatica di misura, di valorizzazione della valle finanziando la parte di opere esecutive avanzate nella proposta della Soprintendenza.
Quanto sopra onde evitare ipotesi di irrigidimento da parte dei partners comunitari e nazionali di fronte alla impossibilità di realizzare quanto previsto in scheda tecnica;
Considerato che detta volontà è stata ribadita in sede di incontro operativo promosso dall'Assessorato del turismo in data 7 aprile 1998;
Considerato l'ulteriore sollecito pervenuto dalla Presidenza della Regione con nota n. 1436 del 20 maggio 1998;
Vista la nota n. 1501 del 16 giugno 1998, con cui l'Assessorato dei beni culturali, preso atto delle esigenze rappresentate dalla Soprintendenza di Agrigento, trasmette alla Presidenza della Regione per il seguito di competenza della commissione interassessoriale, il programma di intervento, strettamente archeologico, sulla valle per l'ammontare complessivo di lire 7.765.545.000;
Vista la nota n. 1693 del 25 giugno 1998, con cui la Presidenza della Regione comunica l'approvazione della scheda tecnica;
Visto il verbale della seduta del 24 giugno 1998, dal quale si evince l'approvazione del programma stesso;
Considerato che l'Amministrazione dei beni culturali, coerentemente con quanto previsto in sede di scheda tecnica di Misura 2.4 e nella citata circolare n. 50/97, ha ritenuto opportuno semplificare le procedure della programmazione e di anticipazione della spesa proponendo alla Presidenza della Regione ed ai funzionari del Ministero del bilancio e della Commissione UE per le politiche regionali DGXVI un programma di spesa riguardante progetti redatti dai propri uffici tecnici su beni di proprietà demaniale e di grande rilevanza per la valorizzazione del patrimonio culturale regionale;
Visto il bilancio della Regione siciliana 1998/99;
Accertata la disponibilità delle risorse finanziarie all'interno della Misura 2.4 «Interventi per i beni culturali»;

Decreta:


Art. 1

Per quanto in premessa, è approvato il programma degli interventi, proposti dalla Soprintendenza di Agrigento e ammontante a L. 7.765.545.000 secondo quanto dettagliato con la citata assessoriale n. 1501 del 16 giugno 1998 facente parte integrante di questo decreto, all'interno della Misura 2.4 del Programma operativo plurifondo della Sicilia 1994/99.

Art. 2

In considerazione del carattere programmatico dell'elenco di opere di cui al precedente art. 1, tendente alla tutela e valorizzazione di beni culturali di rilevante importanza ed in coerenza con l'esigenza di velocizzare la spesa, l'Amministrazione dei beni culturali ed ambientali si riserva di stralciare dal programma quelle opere che, per motivi in atto non prevedibili, dovessero subire ritardi nelle procedure di avvio con possibile pregiudizio del buon fine della spesa.
Le somme relative a detti progetti rientreranno nel budget residuo disponibile per la II fase del Programma operativo plurifondo di prossima stesura ed andranno a finanziare opere con superiore capacità di spesa.
Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei conti per quanto di competenza ai sensi dell'art. 3 della legge n. 20/94.
Palermo, 13 ottobre 1998.
  CROCE 



Registrato alla Corte dei conti, Sezione controllo per la Regione siciliana, addì 27 novembre 1998.
Reg. n. 1, Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione, fg. n. 209.
Allegato A
NUMERO ED IMPORTO COMPLESSIVO DEI PROGETTI/ISTANZE AMMISSIBILI

 1)  Agibilità Oratorio Falaride, Co-
mitium e mosaici  per.  52/98 850.000.000 

 2)  Agibilità e fruizione Agrig. class.
(quart. ellen. romano)  per.  56/98 400.000.000 
 2)  Agibilità e fruizione Porta II  per.    8/98 300.000.000 

 3)  Tempio di Demetra - chiesa S.
Biagio  per.  53/98 500.000.000 
 4)  Antiquarium Casa Morello  per.  16/98 1.256.000.000 
 5)  Antiquarium Casa Sanfilippo  per.  26/98 1.639.545.000 
 6)  Biglietterie e accessi Valle II lotto  per.  11/98 220.000.000 

 7)  Collegamento Casa Magro e san-
tuario Demetra  per.  54/98 200.000.000 

 8)  Collegamento Porta II, Porta I e
Tempio di Giunone  per.    7/98 500.000.000 

 9)  Itinerario collegamento Casa Co-
gnata con Porta V  per.  10/98 600.000.000 

10)  Collegamento santuario Ctonie e
Porta II  per.    9/98 1.300.000.000 
  7.765.545.000 

(98.52.2813)
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DECRETO 10 novembre 1998.
Approvazione del programma di interventi relativo alla seconda e conclusiva fase del Programma operativo plurifondo della Sicilia, Misura 2.4.
L'ASSESSORE PER I BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge n. 1089/39;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20;
Visti i regolamenti CEE n. 2052/88, 4253/88, 4254/88, 4255/88, 4256/88 e loro successive modificazioni;
Vista la legge regionale 19 maggio 1988, n. 6;
Vista la decisione C(95) 2194 del 28 settembre 1995 relativa all'approvazione del POP Sicilia 94/99;
Vista la deliberazione n. 519 del 7 dicembre 1995, approvata con D.P. 31 dicembre 1995 e registrato alla Corte dei conti il 13 febbraio 1996, reg. 1, fg. 69, relativa all'approvazione del Programma operativo plurifondo Sicilia 94/99;
Vista, in particolare, la scheda tecnica di Misura 2.4 "Interventi per i beni culturali" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana 13 gennaio 1996, n. 3 parte prima;
Vista la delibera di Giunta regionale n. 324/96 ed il successivo D.P. n. 245 del 30 ottobre 1996, registrato alla Corte dei conti il 20 dicembre 1996, reg. 1, fg. 349, relativo alla "prima fase" del POP 94/99 per l'ammontare complessivo di lire 60.145.302.330.
Vista la circolare beni culturali 10 giugno 1997, n. 7 (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana 13 settembre 1997, n. 50), registrata alla Corte dei conti il 30 luglio 1997, reg. 1, fg. 183, con cui vengono date istruzioni circa la programmazione della II fase del programma;
Visto il decreto n. 5800 del 19 maggio 1988, con cui viene approvato il programma di spesa relativo alla cosidetta fase intermedia del P.O.P. per l'ammontare di lire 46.465.251.340;
Visto il decreto n. 6362 dell'1 luglio 1998, registrato alla Corte dei conti il 30 settembre 1998, reg. 1, fg. 126, relativo al finanziamento del progetto ex S.M. Ritiri in Piana degli Albanesi per l'ammontare di lire 1.500.000.000;
Visto il decreto n. 7559 del 13 ottobre 1998 in corso di registrazione alla Corte dei conti, con cui è stato approvato il programma di spesa relativo alla "Valle dei Templi" di Agrigento per l'ammontare di lire 7.765.545.000;
Rilevato che l'ammontare del budget finanziario previsto in bilancio per la Misura 2.4 è di lire 190.000.000.000 ma che lo stesso, è destinato ad un incremento, in considerazione dei risultati raggiunti e della buona propensione alla spesa della Misura, a seguito di rimodulazioni finanziarie;
Considerata l'esigenza di pervenire quanto più rapidamente possibile al definitivo impegno delle quote di bilancio relative al POP 1994/99, onde rispettare i termini del 31 dicembre 1999, per la stipula di tutti gli atti giuridicamente vincolanti, e del 31 dicembre 2001 per il collaudo delle opere, questa Amministrazione ha elaborato un programma "lungo" a scorrimento che consentirà l'impegno e la spesa di quelle quote di finanziamento comunitario che si dovessero liberare a seguito di rimodulazioni, approvate con deliberazione di Governo e con decisione del comitato di sorveglianza, o di economie effettuate a seguito di ribassi d'asta;
Vista la nota n. 2534 del 15 ottobre 1998 Gr. XV BC con cui questoAssessorato ha trasmesso alla Presidenza della Regione DRE Gruppo CEE il programma di spesa relativo alla fase conclusiva del POP1994/99 e che fa parte integrante di questo decreto;
Vista la nota n. 2950 del 9 novembre 1998, con cui la Presidenza della Regione comunica che nel corso della riunione della Commissione interassessoriale del 4 novembre 1998 è stato approvato il programma di spesa di cui trattasi;
Accertato, comunque, che in atto la disponibilità di risorse finanziarie della Misura 2.4 "Interventi per beni culturali" ammonta a lire 74.123.901.330 e che tale disponibilità consente il finanziamento immediato dei progetti di cui al citato elenco dal n. 1 al n. 22 compreso per un importo di lire 71.696.124.724 con l'accantonamento della rimanente somma di lire 2.427.776.606 per garantire la copertura finanziaria di eventuali maggiori spese determinate dalla trasformazione dei progetti di massima inseriti in programma esecutivi (art. 4, legge regionale n. 21/85, comma 9);

Decreta:


Art. 1

Per quanto in premessa, è approvato il programma di interventi, di cui all'allegato elenco facente parte integrante del presente decreto, relativo alla seconda e conclusiva fase del Programma operativo plurifondo della Sicilia 1994/99, Misura 2.4.

Art. 2

Detto programma prevede, tra gli altri, il finanziamento anche di progettazioni di massima che dovranno essere rese esecutive entro 60 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria del programma nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (cfr. circolare II fase).

Art. 3

In considerazione del carattere programmatico dell'elenco di opere di cui al precedente articolo 1, tendente alla tutela e valorizzazione di beni culturali di rilevante importanza ed in coerenza con l'esigenza di velocizzare la spesa, l'Amministrazione dei beni culturali ed ambientali si riserva di stralciare dal programma quelle opere che, per motivi in atto non prevedibili, dovessero subire ritardi nelle procedure di avvio con possibile pregiudizio del buon fine della spesa.
Le somme relative a detti progetti rientreranno nel budget disponibile del POP ed andranno a finanziarie i progetti immediatamente successivi.
Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei conti per quanto di competenza ai sensi dell'art. 3 della legge n. 20/94.
Palermo, 10 novembre 1998.
  CROCE 



Registrato alla Corte dei conti, Sezione controllo per la Regione siciliana, addì 27 novembre 1998.
Reg. n. 1, Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione, fg. n. 210.
Allegati
Il Programma operativo plurifondo 1994/99 ha previsto per la Misura 2.4 interventi per i beni culturali, un budget di 100 MECU che, fissato al cambio di lire 1.950, ammonta a 190 mld di lire. L'Amministrazione ha provveduto, con successivi bandi, a programmare in tre fasi la spesa di detto budget e ha, nella prima fase ed in quella cosidetta "intermedia", approvato progetti per lire 115.876.098.670; in questa terza ed ultima fase, dunque, si approvano progetti per lire 74.123.901.330.
Si prevede, comunque, che il budget di misura possa venire incrementato a seguito:
a)  delle rimodulazioni (comitato di sorveglianza luglio 1997 e deliberazione Giunta di governo n. 384 del 26 ottobre 1998) effettuate sul Programma complessivo, rimodulazioni che prendono atto dell'alto grado di attivazione della spesa della Misura in oggetto;
b)  delle somme risultanti dai ribassi d'asta e riutilizzabili all'interno dei capitoli di pertinenza;
c)  dell'adeguamento dell'ECU.
Il Programma a scorrimento consente di procedere immediatamente al finanziamento delle opere man mano che a dette operazioni di rimodulazione dovessero seguire variazioni in positivo degli stanziamenti sui capitoli di bilancio.
Il programma prevede il finanziamento di progetti esecutivi o di massima. Questi ultimi dovranno essere resi esecutivi entro 60 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana della graduatoria, onde evitare l'esclusione dal programma.
I progetti relativi ad Erice ex Carcere, Prizzi/Montagna dei Cavalli, Modica cave d'Ispica sono stati inseriti in programma nelle more della definitiva declaratoria circa il vincolo cui soggiacciono ed il progetto di Burgio Cappuccini nelle more del parere del CRBCA.
Eventuali pareri negativi comporteranno immediato stralcio dal programma.
Analogamente ed in considerazione dei tempi ristretti ormai rimanenti per l'attuazione dei progetti e delle scadenze improrogabili fissate dal Regolamento comunitario (31 dicembre 1999 per la stipula degli atti giuridicamente vincolanti e 31 dicembre 2001 per il completamento dei progetti e loro collaudazione), ed al fine di assicurare la migliore spesa dei fondi a disposizione l'Amministrazione procederà allo stralcio dal programma di tutti quei progetti il cui finanziamento dovesse comportare il rischio di non rispettare i succitati termini di completamento sia in considerazione del livello di progettazione sia della durata dei lavori prevista.
Ogni decisione in merito sarà comunicata all'ente interessato e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Entro 30 giorni dalla pubblicazione del presente programma verrà pubblicato l'elenco degli esclusi e delle motivazioni che ne hanno determinato l'esclusione.

  1 Agrigento Aragona Palazzo Principe Naselli L. 3.548.365.000 
  2 Caltanissetta Sutera Chiesa S. Paolino » 2.350.000.000 
  3 Catania Catania Castello Ursino » 6.930.000.000 
  4 Enna Piazza Armerina Palazzo vescovile » 5.260.000.000 
  5 Messina Santo Stefano Camastra Arena Glauco » 5.100.000.000 
  6 Messina Taormina Isolabella » 3.050.000.000 
  7 Palermo Palermo Castello Maredolce » 4.179.000.000 
  8 Palermo Caltavuturo Chiesa Casale » 1.946.983.724 
  9 Palermo Montejato Area Monte Jato » 3.075.000.000 
  10 Ragusa Acate Castello Acate-Biscari » 4.821.776.000 
  11 Siracusa Siracusa Megara-Hyblea » 3.045.000.000 
  12 Trapani Calatafimi Segesta » 2.000.000.000 
  13 Trapani Erice Ex Carcere » 4.000.000.000 
  14 Trapani Trapani Museo Pepoli » 1.800.000.000 
  15 Messina Alcara Li Fusi Monastero S. Andrea » 2.997.000.000 
  16 Messina Lipari Chiesa Addolorata » 2.732.000.000 
  17 Palermo Palermo Chiesa S. Eulalia » 5.000.000.000 
  18 Palermo Partinico Palazzo RAM » 4.873.000.000 
  19 Trapani Castelvetrano S. fr. Paola » 1.650.000.000 
  20 Messina Mistretta Chiesa madre S. Lucia » 1.738.000.000 
  21 Messina Taormina Teatro antico » 600.000.000 
  22 Messina Tindari Basilica romana » 1.000.000.000 
  23 Agrigento Burgio Convento Cappuccini » 5.750.000.000 
  24 Trapani Marsala Chiesa Purgatorio » 4.484.000.000 
  25 Palermo Palermo Chiesa Gancia 1° lotto » 2.950.000.000 
  26 Catania Trecastagni Ex convento francescani » 2.800.017.000 
  27 Agrigento Cianciana Chiesa Carmelo » 1.131.000.000 
  28 Messina Forza d'Agrò Convento Agostiniano » 4.570.000.000 
  29 Palermo Ganci Chiesa Madre » 1.190.152.000 
  30 Caltanissetta Mazzarino Area Dessueri » 459.000.000 
  31 Palermo Caccamo Chiesa S. Michele » 1.193.000.000 
  32 Catania Catania Portici piazza Mazzini » 2.360.000.000 
  33 Agrigento Agrigento Chiesa S. Alfonso » 5.704.940.000 
  34 Palermo Prizzi Mont. Cavalli » 5.100.000.000 
  35 Messina Mistretta SS. Trinità » 1.030.977.000 
  36 Trapani Partanna Castello Grifeo » 3.750.000.000 
  37 Agrigento Canicattì Chiesa S. Filippo e Giac. » 2.930.000.000 
  38 Palermo Palermo Museo Pitrè » 5.370.668.000 
  39 Enna Aidone Chiesa S. Lorenzo » 1.300.000.000 
  40 Siracusa Siracusa Castel Maniace » 3.000.000.000 
  41 Agrigento Palma di Montechiaro Chiesa sacra famiglia » 600.000.000 
  42 Catania Catania Chiesa Trinità » 2.700.000.000 
  43 Ragusa Modica Compl. S. Anna » 3.530.000.000 
  44 Trapani Partanna Villa Lentini » 3.912.866.513 
  45 Messina Alcara Li Fusi Chiesa M.SS. Assunta » 1.186.000.000 
  46 Caltanissetta Sutera Ed. Salamone » 4.500.000.000 
  47 Caltanissetta Mazzarino S. Maria La Neve » 1.150.000.000 
  48 Palermo Palermo Arsenale marina » 5.000.000.000 
  49 Catania Militello Val diCatania S. Maria la Vetere » 2.430.000.000 
  50 Enna Troina Chiesa del Carmine » 1.823.100.000 
  51 Messina Messina Op. arte cattedrale » 1.755.000.000 
  52 Palermo Termini Imerese Valor. Himera » 3.517.274.240 
  53 Ragusa Acate Convento Cappuccini » 3.337.000.000 
  54 Siracusa Siracusa Tonnara Panagia » 10.560.000.000 
  55 Messina Messina Museo impianti L. 4.890.069.000 
  56 Agrigento Favara Chiesa Carmelo » 850.000.000 
  57 Caltanissetta Gela Zona arch. scalo ferroviario » 931.745.000 
  58 Agrigento Burgio Convento S. M. Grazie » 4.880.000.000 
  59 Caltanissetta S. Cataldo Archeo. Vassallaggi » 150.000.000 
  60 Catania Catania Terme Romane » 280.000.000 
  61 Messina Messina Forte SS. Salvatore » 4.960.000.000 
  62 Palermo Marineo Archeo. La Montagnola » 1.958.659.039 
  63 Ragusa Ragusa Chiesa Ecce Homo » 2.370.000.000 
  64 Trapani Mazzara Parrocchia Cristo Re » 2.185.000.000 
  65 Agrigento Palma di Montechiaro Oratorio SS. Sacramento » 500.000.000 
  66 Caltanissetta Milena Archeo. Rocca Amorella » 100.000.000 
  67 Catania Grammichele Archeo. Occhiolà » 3.700.000.000 
  68 Enna Troina Santuario SS. S. Monaco » 5.645.371.526 
  69 Messina Acquedolci Archeo. Grotta S. Teodoro » 500.000.000 
  70 Palermo Corleone Chiesa S. Salvatore » 1.727.670.000 
  71 Ragusa Vittoria Teatro comunale » 330.000.000 
  72 Agrigento Casteltermini Chiesa SS. Cosmo e Damiano » 770.000.000 
  73 Caltanissetta Mazzarino Chiesa SS. Crocifisso Olmo » 1.273.000.000 
  74 Catania Paternò Archeo. Pietra Lunga » 1.270.000.000 
  75 Enna Aidone Edificio Boscarini » 1.500.000.000 
  76 Messina Tusa Archeo. Antica Halaesa » 300.000.000 
  77 Palermo Caccamo Chiesa SS. Sacramento » 300.000.000 
  78 Ragusa Modica Cava d'Ispica » 5.200.000.000 
  79 Enna Regalbuto Convento S. Antonio » 5.310.000.000 
  80 Messina Frazzanò Mon. Bas. S.F. Fragalà » 3.000.000.000 
  81 Palermo Marineo Castello Beccadelli » 2.000.000.000 
  82 Ragusa Modica Seminario vescovile » 931.000.000 
  83 Caltanissetta Mazzarino Chiesa S. Domenico » 1.150.000.000 
  84 Messina Tripi Necropoli Abacaenum » 450.000.000 
  85 Palermo Castelbuono Chiesa Piamento SAI » 190.000.000 
  86 Ragusa Modica Villa Polara » 3.453.000.000 
  87 Caltanissetta Mussomeli Archeo. contrada Raffe » 150.000.000 
  88 Messina Patti Antiquarium V. Romana » 1.000.000.000 
  89 Ragusa Vittoria Chiesa S. Antonio Abbate » 1.500.000.000 
  90 Caltanissetta Marianopoli Area archeologica » 200.000.000 
  91 Messina Villafranca Tirrena Castello Di Bauso » 2.900.000.000 
  92 Palermo Vicari Chiesa Spirito Santo » 521.690.432 
  93 Palermo Marineo Restauro Calvario » 830.000.000 
  94 Messina Messina Palazzo arcivescovile » 1.738.000.000 
  95 Messina S. Stefano Camastra Santuario S. Croce ex Monastero » 4.600.000.000 
  96 Palermo Misilmeri Restauro castello » 5.330.000.000 
  97 Messina Tortorici Ex F. Campane Trusso » 397.800.000 
  98 Palermo Contessa Entellina Castello Calatamauro » 4.100.000.000 
  99 Messina S. Marco d'Alunzio Restauro casa Filangeri » 3.180.000.000 
  100 Palermo Palermo Chiesa della Gancia, 2° lotto » 5.000.000.000 
  101 Messina Patti Fabbrica piazza Cavour » 2.100.000.000 
  102 Trapani Vita Maria SS. Tagliavia » 467.000.000 
  103 Palermo Gangi Chiesa SS. Salvatore » 725.432.654 
  104 Messina Taormina M.S. Villa Caronia » 957.556.000 
  105 Messina Gangi Santuario S. Santo » 700.170.000 
  106 Messina Messina Torre Faro e Fortino » 2.900.000.000 
  107 Palermo Petralia Sottana Chiesa e convento Cappuccini » 390.000.000 
  108 Messina Casalvecchio Siculo Monastero Bas. SS. Pietro e Paolo » 620.000.000 
  109 Palermo Gangi Chiesa e convento Cappuccini » 455.000.000 
  110 Messina Messina Villa De Pasquale » 8.000.000.000 
  111 Messina Messina Com. S. Maria diGesù sup. » 3.785.511.000 
  112 Messina S. Lucia del Mela Cattedrale » 2.000.000.000 
  113 Messina Caprileone Chiesa Annunziata » 2.300.000.000 
  114 Messina Nizza diSicilia Rist. palazzo De Luca » 3.250.000.000 
  115 Messina Novara di Sicilia Palazzo Stancanelli » 3.900.000.000 
  116 Messina Caprileone Chiesa S. Costantino » 650.000.000 
  117 Messina Piraino Chiesa madre S. Maria » 1.070.660.000 
  118 Messina S. Marco d'Alunzio Chiesa S. Basilio » 500.000.000 
  119 Messina Raccuja Castello di Branciforte » 1.939.707.000 
  120 Messina S. Fratello Chiostro convento S. M. Assunta » 230.483.000 
  121 Messina Lipari Chiesa Immacolata » 3.268.000.000 
  122 Messina S. Lucia del Mela Palazzo arcivescovile » 3.406.885.000 
  123 Messina S. Pier Niceto Chiesa S. Caterina L. 1.590.000.000 
  124 Messina Mongiuffi Melia Palazzo Cuzari » 2.445.766.000 
  125 Messina Ficarra Palazzo Baronale » 1.330.680.000 
  126 Messina Messina Centro culturale S. Luigi » 1.000.000.000 
  127 Messina Naso Ex macello chiostro M. » 2.442.425.000 
  128 Messina S. Fratello Chiesa SS. Crocifisso » 349.130.000 
  129 Messina Tusa Calvario » 1.070.000.000 
  130 Messina Saponara Chiesa SS.Nicolò e Pietro » 615.328.000 
  131 Messina Spadafora Chiesa S. Giuseppe » 845.500.000 
  L. 322.579.257.554 

(98.52.2812)
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ASSESSORATO DELLA COOPERAZIONE, DEL COMMERCIO, DELL'ARTIGIANATO E DELLA PESCA


DECRETO 11 novembre 1998.
Liquidazione coatta amministrativa della cooperativa Carico e Scarico Delta, con sede in Catania, e nomina del commissario liquidatore.
L'ASSESSORE PER LA COOPERAZIONE, IL COMMERCIO, L'ARTIGIANATO E LA PESCA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45;
Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2;
Vista la relazione del 10 febbraio 1997 dell'Ispettorato provinciale del lavoro di Catania relativo alla cooperativa Carico e Scarico Delta, con sede in Catania;
Visto il parere n. 2346 dell'11 maggio 1998, espresso dalla Commissione regionale cooperazione favorevole alla messa in liquidazione coatta amministrativa della cooperativa;
Visti gli artt. 2539 e seguenti del codice civile;

Decreta:


Art. 1

La cooperativa Carico e Scarico Delta, con sede in Catania, via XVIII Strada angolo IX Strada, costituita il 23 ottobre 1984, con atto omologato dal tribunale di Catania il 5 marzo 1985 ed iscritta al n. 17541 del registro delle società, B.U.S.C. n. 4301 del 18 aprile 1985, è sciolta e messa in liquidazione coatta amministrativa.

Art. 2

La dr.ssa Minuti Andreana, nata a S. Lucia del Mela il 13 giugno 1963 e ivi residente in via Umberto I, n. 66, è nominata, dalla data di notifica del presente decreto, commissario liquidatore della cooperativa di cui all'articolo precedente, con il compito di curare tutte le operazioni di liquidazione fino alla definitiva cancellazione della stessa dal registro delle società.

Art. 3

Il compenso spettante al commissario liquidatore per l'attività svolta sarà determinato in base ai criteri indicati nel decreto del Ministro del lavoro 28 gennaio 1992.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 11 novembre 1998.
  BENINATI 

(98.49.2644)
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DECRETO 19 novembre 1998.
Liquidazione coatta amministrativa della cooperativa Movie a r.l., con sede in Palermo, e nomina del commissario liquidatore.
L'ASSESSORE PER LA COOPERAZIONE, IL COMMERCIO, L'ARTIGIANATO E LA PESCA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45;
Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2;
Vista la richiesta di liquidazione coatta amministrativa presentata dal presidente della cooperativa Movie, con sede in Palermo;
Visto il parere n. 2376 reso il 25 giugno 1998 dalla Commissione regionale cooperazione favorevole alla sottoposizione del sodalizio alla procedura della liquidazione coatta amministrativa;
Visto l'art. 2540 c.c.;
Vista la nota prot. n. 1461 del 10 settembre 1998, con la quale l'Unione regionale siciliana cooperazione ha fatto pervenire la terna dei nominativi per la scelta del commissario liquidatore;

Decreta:


Art. 1

La cooperativa Movie a r.l., con sede in Palermo, via Filippo Patti, 38, costituita in data 23 dicembre 1982, iscritta presso il tribunale di Termini Imerese al n. 23683 nel registro delle società, il cui atto costitutivo è stato depositato per la pubblicazione nel B.U.S.C. col n. 1649, iscritta nel registro prefettizio alla sezione mista con D.P. n. 12269/3781 del 20 dicembre 1985, è sciolta e messa in liquidazione coatta amministrativa.

Art. 2

L'avv. Guagliardo Filippo, nato a Menfi il 4 marzo 1952 e residente a Palermo in via Tiziano, 1, è nominato, dalla data di notifica del presente decreto, commissario liquidatore della cooperativa Movie a r.l. con il compito di curare tutte le operazioni di liquidazione.

Art. 3

Il compenso spettante al commissario liquidatore per l'attività svolta sarà determinato in base ai criteri indicati nel decreto del Ministro del lavoro 28 gennaio 1992.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 19 novembre 1998.
  BENINATI 

(98.49.2673)
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DECRETO 19 novembre 1998.
Liquidazione coatta amministrativa della cooperativa Green Ranch, con sede in Isnello, e nomina del commissario liquidatore.
L'ASSESSORE PER LA COOPERAZIONE, IL COMMERCIO, L'ARTIGIANATO E LA PESCA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 26 giugno 1950, n. 45;
Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2;
Vista la nota prot. n. 3898 del 15 aprile 1998, con la quale il presidente della cooperativa Green Ranch a r.l. chiede lo scioglimento anticipato perché la cooperativa non è più in grado di raggiungere gli scopi proposti;
Considerato che la cooperativa non può essere sottoposta a scioglimento semplice viste le immobilizzazioni risultanti dall'ultimo bilancio;
Sentita la Commissione regionale per la cooperazione che, nella seduta dell'8 settembre 1998, con parere n. 2380, si è espressa favorevolmente allo scioglimento ed alla messa in liquidazione coatta amministrativa della società sopra richiamata;
Visto l'art. 2544 c.c.;
Visto l'elenco regionale dei commissari liquidatori di società cooperative e loro consorzi operanti in Sicilia;

Decreta:


Art. 1

La cooperativa Green Ranch, con sede in Isnello, costituita il 9 luglio 1984 con atto omologato dal tribunale di Palermo in data 20 luglio 1984, iscritta al n. 25508 del registro delle società e nel registro prefettizio alla sezione mista n. 3675 con D.P. n. 013111 del 12 giugno 1985 ric. B.U.S.C. n. 4931/207485, è sciolta e messa in liquidazione coatta amministrativa.

Art. 2

Il rag. Antonio Crivello, nato a Palermo il 12 giugno 1966 e residente in Palermo, via Bronte, 26, è nominato, dalla data di notifica del presente decreto, commissario liquidatore della cooperativa di cui all'articolo precedente, con il compito di curare tutte le operazioni di liquidazione fino alla definitiva cancellazione della stessa dal registro delle società.

Art. 3

Il compenso spettante al commissario liquidatore per l'attività svolta sarà determinato in base ai criteri indicati nel decreto del Ministro del lavoro 28 gennaio 1992.
Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 19 novembre 1998.
  BENINATI 

(98.49.2674)
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ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI


DECRETO 12 novembre 1998.
Scioglimento del consiglio circoscrizionale di Aquino del comune di Monreale e nomina del commissario del nuovo consiglio circoscrizionale.
L'ASSESSORE PER GLI ENTI LOCALI

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il vigente ordinamento amministrativo degli enti locali, approvato con legge regionale 15 marzo 1963, n. 16 e successive specifiche ed integrazioni;
Viste le leggi regionali n. 84/76, n. 48/91, n. 26/93 e n. 41/96;
Preso atto che il consiglio circoscrizionale di Aquino del comune di Monreale, eletto nella consultazione elettorale del 24 maggio 1998, non ha provveduto ad eleggere il presidente entro il termine stabilito dall'art. 15 del regolamento comunale dei consigli circoscrizionali, né ha provveduto a tale adempimento entro il più ampio termine stabilito dall'art. 34 della legge n. 142/90, così come recepito dalla legge regionale n. 48/91, con grave pregiudizio per il consiglio circoscrizionale, impossibilitato ad espletare le proprie funzioni;
Rilevato che, ai sensi del combinato disposto degli artt. 8 e 13 del vigente regolamento comunale dei consigli di circoscrizione, la mancata elezione del presidente comporta lo scioglimento dell'intero consiglio, da pronunciarsi a cura dell'Assessore regionale per gli enti locali, stante che tale ipotesi rientra nelle fattispecie previste e regolate dall'art. 9 della legge regionale n. 84/76;
Ritenuto, pertanto, necessario dovere avviare le procedure previste dalla predetta norma, in ordine alla dichiarazione di scioglimento del citato consiglio di circoscrizione ed alla contestuale nomina del commissario;
Preso atto che il consiglio comunale di Monreale con delibera n. 32 dell'11 agosto 1998 ha espresso parere favorevole relativamente alla proposta di scioglimento dell'organo in questione;
Vista la proposta di scioglimento prot. n. 21854 del 24 agosto 1998, formulata dal sindaco del comune di Monreale e la contestuale richiesta di nomina del commissario presso il consiglio circoscrizionale di Aquino;
Ritenuto, pertanto, dovere procedere alla dichiarazione di scioglimento del consiglio circoscrizionale di Aquino ed alla contestuale nomina del commissario presso il suddetto consiglio;

Decreta:


Articolo unico

Il consiglio di circoscrizione di Aquino del comune di Monreale è dichiarato sciolto.
Il sig. Parisi Castrenze, cittadino elettore della circoscrizione di Aquino, residente in Monreale, via Pasqualino, n. 13, è nominato commissario del consiglio di circoscrizione di Aquino con le attribuzioni di cui all'art. 9 della legge regionale n. 84 dell'11 dicembre 1976.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana come previsto dal già citato art. 9.
Palermo, 12 novembre 1998.
  MISURACA 

(98.47.2466)
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DECRETO 16 novembre 1998.
Approvazione del piano di riparto ed estinzione del Consorzio acquedotto Risalaimi, con sede in Palermo.
L'ASSESSORE PER GLI ENTI LOCALI

Visto lo Statuto della Regione;
Visto l'ordinamento amministrativo degli enti locali, approvato con legge regionale 15 marzo 1963, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge 8 giugno 1990, n. 142;
Viste le leggi regionali n. 48 dell'11 dicembre 1991, n. 26/93 e n. 38/94;
Visto il decreto prefettizio n. 20297 del 23 ottobre 1922, con il quale è stato costituito tra i comuni di Bagheria, Misilmeri, Santa Flavia, Ficarazzi e Villabate il Consorzio acquedottistico Risalaimi con il compito di approvvigionare i comuni consorziati con l'acqua proveniente dalla sorgente Risalaimi in territorio di Misilmeri;
Visto il decreto prefettizio n. 55197 del 2 ottobre 1928, con il quale il comune di Palermo è entrato a far parte del consorzio Risalaimi e ne ha assunto la funzione di comune capo consorzio;
Che in esecuzione della legge n. 142 dell'8 giugno 1990, recepita nella Regione siciliana con legge regionale n. 48 dell'11 dicembre 1991 e successive modifiche ed integrazioni, i consorzi di servizi tra enti locali sono stati posti a revisione, procedendo alla loro trasformazione in una delle forme organizzative gestionali previste dalla legge sulle autonomie locali ovvero alla loro estinzione;
Che a seguito dell'attività di vigilanza espletata da questo Assessorato si è acclarato che il consorzio Risalaimi non presentava i requisiti tecnici occorrenti per la trasformazione dell'ente, per cui si è reso necessario avviare la procedura di estinzione;
Che il CO.RE.CO. sezione provinciale di Palermo con deliberazione n. 4550/518 del 28 settembre 1992, ai sensi dell'art. 209 dell'O.R.E.L., si è espresso in senso favorevole alla cessazione del Consorzio;
Visto il decreto degli enti locali n. 165 dell'1 dicembre 1995, con il quale è stata decretata la cessazione del consorzio Risalaimi e contestualmente è stato nominato il commissario regionale per procedere alla liquidazione del consorzio;
Preso in esame il piano di riparto adottato con deliberazione commissariale n. 41 del 26 ottobre 1998, dal quale si rileva che il personale consortile in numero di 10 unità è stato trasferito ai comuni consorziati, che il consorzio non possiede beni immobili patrimoniali, che le opere di presa sono state consegnate in nome e per conto dei comuni consorziati all'A.M.A.P. di Palermo, che ha assunto la gestione delle entrate della sorgente, che i beni mobili sono stati consegnati anch'essi all'A.M.A.P. di Palermo, che eventuali sopravvenienze attive e passive dopo l'estinzione del consorzio saranno curate ed assolte dal comune di Palermo a mezzo dell'A.M.A.P., che l'archivio consortile è stato consegnato all'A.M.A.P. di Palermo in aderenza alla conferenza di servizi del 26 maggio 1998 e che le risultanze del conto consuntivo 1998 presentando residui attivi e passivi di importo eguale per ciascun comune consorziato sono state compensate e, quindi, annullate;
Che con deliberazione n. 39 del 15 ottobre 1998 si è proceduto al riparto dell'attività finanziaria ammontante a L. 74.428.336 nei confronti dei comuni consorziati in proporzione alle quote di compartecipazione;
Visto il parere favorevole espresso dal CO.RE.CO., sezione provinciale diPalermo, con decisione n. 1166 del 5 novembre 1998, ai sensi dell'art. 213 dell'O.R.E.L.;
Ritenuto, pertanto, necessario procedere all'approvazione del piano di riparto e alla conseguente estinzione del consorzio Risalaimi, con sede in Palermo, via Mariano Stabile, 118/B;
Visto il parere reso dal C.G.A. n. 706/94 del 12 dicembre 1994;

Decreta:


Art. 1

E' approvato il piano di riparto adottato dal commissario regionale con deliberazione n. 41 del 26 ottobre 1998 del Consorzio acquedotto Risalaimi, con sede in Palermo, in via Mariano Stabile, n. 118/B, secondo le risultanze dei punti seguenti:
a)  dare atto che il personale consortile in numero di dieci unità è stato suddiviso tra i comuni consorziati con deliberazione n. 51 del 23 luglio 1996 in proporzione alle quote di partecipazione e precisamente: comune di Palermo 5 unità, comune di Bagheria 3 unità, comune di Misilmeri 1 unità, comune di Santa Flavia 1 unità;
b)  dare atto che il consorzio non risulta intestatario di beni immobili patrimoniali come comunicato dal tecnico del consorzio con relazione del 18 maggio 1998, n. 221 e che le opere di presa della sorgente Risalaimi sono state consegnate, in nome e per conto dei comuni consorziati, all'A.M.A.P. di Palermo che ne ha assunto l'attività gestionale in sostituzione del consorzio;
c) dare atto che i beni mobili del consorzio Risalaimi, individuati nell'allegato A della deliberazione n. 21 del 12 giugno 1998, sono stati affidati in comunione pro-indiviso ai comuni consorziati in proporzione alle quote di partecipazione in premessa indicate e, in nome e per conto degli stessi comuni, consegnati anch'essi all'A.M.A.P. di Palermo che espleta convenzionalmente il servizio idrico in sostituzione del disciolto consorzio con vincolo di destinazione al servizio pubblico medesimo, così come convenuto tra le parti in sede di conferenza di servizi del 26 maggio 1998;
d) che con deliberazione n. 39 del 15 ottobre 1998 si è proceduto al riparto delle attività finanziarie derivanti dal fondo cassa esistente alla data di chiusura della tesoreria (30 settembre 1998), degli interessi maturati a tale data e del rimborso INPS acquisito in data 13 ottobre 1998 per un importo complessivo di L. 74.428.336 in proporzione alle quote di partecipazione: comune di Palermo L. 36.641.657, comune di Bagheria L. 20.897.195; comune di Misilmeri L. 6.870.311, comune di Santa Flavia L. 4.688.987, comune diVillabate L. 3.011.486, comune diFicarazzi L. 2.318.730;
e) che le risultanze del conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1998 presentando residui attivi e passivi nei confronti dei comuni consorziati eguali nel loro ammontare vengono compensate reciprocamente tra di loro e quindi annullate;
f)  che eventuali sopravvenienze finanziarie attive e passive dopo l'estinzione del consorzio saranno curate e assolte dal comune di Palermo a mezzo dell'A.M.A.P., la quale successivamente provvederà alla distribuzione delle somme tra i comuni consorziati in proporzione alle seguenti quote di partecipazione: comune di Palermo 64/130, comune di Bagheria 36,50/130, comune di Misilmeri 36,50/130, comune di Santa Flavia 8,19/130, comune diVillabate 5,26/130, comune di Ficarazzi 4,05/130;
g) che l'archivio consortile è stato consegnato, in aderenza a quanto convenuto tra i comuni consorziati nella conferenza di servizio del 26 maggio 1998, all'A.M.A.P. di Palermo che è subentrata all'attività del consorzio e che la documentazione consortile richiesta da terzi o da uffici finanziari dopo l'estinzione del Consorzio verrà curata dal comune di Palermo a mezzo dell'A.M.A.P., in qualità di comune capo del Consorzio.

Art. 2

Il Consorzio acquedotto Risalaimi, costituito con decreto prefettizio n. 20297 del 23 ottobre 1922, per come integrato con decreto prefettizio n. 55197 del 2 ottobre 1928, tra i comuni di Palermo, Bagheria, Misilmeri, Santa Flavia, Villabate e Ficarazzi, è estinto.

Art. 3

Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 16 novembre 1998.
  MISURACA 

(98.47.2532)
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ASSESSORATO DELL'INDUSTRIA


DECRETO 2 dicembre 1998.
Proroga del termine di presentazione delle domande per l'ottenimento del contributo per la realizzazione delle opere di metanizzazione dei comuni siciliani.
L'ASSESSORE PER L'INDUSTRIA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2;
Visto il Piano operativo plurifondo Sicilia 1994/99 nell'ambito del Q.C.S. 1994/99 Italia ob. 1;
Vista la Misura del P.O.P. 3.2 "Interventi nel settore dell'energia";
Vista, in particolare, la Misura 3.2.c "Metanizzazione";
Visto il decreto assessoriale n. 1551 del 16 settembre 1998, registrato alla Corte dei conti il 12 ottobre 1998, reg. n. 1, fg. n. 68, con cui è stata approvata la circolare relativa a criteri e modalità di concessione dei contributi per opere di metanizzazione dei comuni siciliani;
Considerato che i comuni hanno rappresentato la necessità di avere concessa una proroga dei termini, previsti dal comma 2° del punto VI della suddetta circolare, entro i quali far pervenire la domanda di finanziamento contenente anche la documentazione richiesta e cioè entro il 60° giorno dalla data di pubblicazione della circolare nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, avvenuta il 28 ottobre 1998;
Visto il decreto n. 2054 del 17 novembre 1998, che modifica il comma 3° del punto VI della citata circolare;
Considerato che la scadenza prevista (28 dicembre 1998) per la presentazione della domanda di finanziamento ricade in periodo natalizio;
Considerato che la Commissione europea ha ancora in corso di adozione la procedura di modifica del P.O.P. Sicilia 1994/99 per l'inserimento della Misura 3.2.c "Metanizzazione";
Ritenuto di dover procedere in merito;

Decreta:


Art. 1

A modifica di quanto previsto dal comma 2° del punto VI della circolare relativa a criteri e modalità di concessione dei contributi per opere di metanizzazione dei comuni siciliani, viene concessa la proroga di successivi giorni 30 del termine, entro cui presentare le domande di finanziamento e la relativa documentazione, e cioè sino al 27 gennaio 1999.

Art. 2

Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei conti ai sensi dell'art. 3, comma 1°, della legge 14 gennaio 1994, n. 20 e, successivamente, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 2 dicembre 1998.
  CASTIGLIONE 



Registrato alla Corte dei conti, Sezione controllo per la Regione siciliana, addì 5 gennaio 1999.
Reg. n. 1, Assessorato dell'industria, fg. 1.
(99.2.44)
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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 12 agosto 1998.
Individuazione di aree da destinare alla molluschicoltura.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 10 maggio 1976, n. 319 «Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento» e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 15 maggio 1986, n. 27 «Disciplina degli scarichi delle pubbliche fognature e degli scarichi degli insediamenti civili che non recapitano nelle pubbliche fognature» e modifiche della legge regionale 18 giugno 1977, n. 39 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 15 maggio 1991, n. 29 "Modifiche ed integrazioni della legge regionale 15 maggio 1986, n. 27, riguardante «Disciplina degli scarichi delle pubbliche fognature e degli scarichi degli insediamenti civili che non recapitano in pubbliche fognature»";
Vista la legge 10 gennaio 1995, n. 10 «Disposizioni in materia di lavori pubblici, nonché in tema di tutela dell'ambiente»;
Vista la legge 17 maggio 1995, n. 172 «Modifiche alle discipline degli scarichi delle pubbliche fognature e degli insediamenti civili che non recapitano in pubbliche fognature»;
Visto il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 131 di recepimento della direttiva n. 79/923/CE;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica n. 530 del 30 dicembre 1992 ed, in particolare, l'art. 4 dello stesso;
Considerato che il predetto decreto legislativo all'art. 4, comma 1, prevede che venga effettuata una prima designazione delle acque marine o salmastre destinate alla molluschicoltura;
Considerato prioritario definire le aree di mare in cui si ha la presenza naturale di banchi di molluschi;
Considerato, altresì, necessario prevedere che le aree individuate come prima designazione siano sottoposte all'accertamento di conformità relativamente al rispetto dei parametri previsti per le acque in cui vi sia naturale sviluppo o allevamento di molluschi;
Considerato che le funzioni previste dalla legge 21 gennaio 1994, n. 61, sono in mancanza di specifica norma regionale svolte dai laboratori provinciali d'igiene e profilassi;
Ritenuto che ricorrano le condizioni per procedere ad una prima identificazione delle acque destinate alla protezione dei molluschi;
Visto lo «Studio di fattibilità per lo sfruttamento commerciale dei banchi naturali di bivalvi (Mollusca-Lamellibranchia) dei fondali incoerenti delle coste meridionali della Sicilia» effettuato dall'Istituto di tecnologia della pesca e del pescato di Mazara del Vallo afferente al Consiglio nazionale delle ricerche;
Considerato che tale studio è stato finanziato dalla Regione siciliana ai sensi dell'art. 6 della legge regionale n. 26/87;
Considerato necessario ai fini di una organica identificazione di tutte le acque idonee, anche se solamente in via potenziale, alla molluschicoltura provvedere in via successiva all'organico coordinamento delle azioni di settore tra cui il D.P.R. n. 530/92;

Decreta:


Art. 1

Nelle more di una completa definizione delle aree da destinare alla molluschicoltura, sia per la protezione di banchi naturali ai fini di consentirne la vita e lo sviluppo, sia per lo sfruttamento commerciale che per l'allevamento, ai sensi dell'art. 4, comma 1, del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 131 di recepimento della direttiva n. 79/923/CE, sono individuate come acque da sottoporre a particolare tutela ai fini della protezione dei banchi naturali autoctoni quelle individuate all'allegato 1 al presente decreto.

Art. 2

Nei punti di campionamento individuati ai fini della determinazione dell'idoneità delle acque marine alla balneazione ai sensi del D.P.R. n. 470/92 e ricadenti entro le aree individuate nell'allegato 1 al presente decreto i laboratori d'igiene e profilassi integreranno i parametri chimici e biologici di cui al D.P.R. n. 470/92 con i parametri di cui al decreto legislativo n. 131/92.

Art. 3

L'Assessorato del territorio e dell'ambiente provvederà a riesaminare i programmi di attuazione delle reti fognanti nelle zone individuate all'allegato 1 allo scopo di predisporre eventuali programmi ulteriori di riduzione dell'inquinamento ai sensi dell'art. 4, comma 1, lett. d), del decreto legislativo n. 131/92.
Il presente decreto sarà inviato per la registrazione alla Corte dei conti ai sensi dell'art. 3, lett. c), della legge 14 gennaio 1994, n. 20 e, successivamente, inviato per la pubblicazione integrale nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 12 agosto 1998.
  LO GIUDICE 



Registrato alla Corte dei conti, Sezione controllo per la Regione siciliana, addì 19 ottobre 1998.
Reg. n. 1, Assessorato del territorio e dell'ambiente, fg. n. 75.

Allegato 1
REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

Acque di mare designate per la protezione dei banchi naturali di molluschi con particolare riferimento alla specie Donax trunculus:
-  Gela tratto di mare in corrispondenza del "pontile corto" individuato dalle coordinate dei punti terra nord 37°00'43" - est 14°19'82" e le coordinate nord 37°06'42" - est 14°04'82" e sino alla isobata di mt. 2 s.l.m.
-  Gela tratto di mare in corrispondenza della riviera Eubea individuato dalle coordinate dei punti a terra nord 36°53'80" - est 14°25'50" e nord 36°59'57" - est 14°20'73" e sino alla isobata di mt. 2 s.l.m.
(98.47.2496)
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DECRETO 30 ottobre 1998.
Approvazione del progetto per la costruzione di una chiesa con annesse opere di ministero pastorale nel comune di Pozzallo.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Viste le leggi nazionali e regionali regolanti la materia urbanistica ed in particolare il 5° comma dell'art. 1 della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto n. 1329 del 26 ottobre 1989, con il quale è stato approvato il piano regolatore generale del comune di Pozzallo;
Viste le note prot. n. 3605 del 20 febbraio 1998 e prot. n. 7867 del 23 aprile 1998, con le quali il comune di Pozzallo ha trasmesso a questo Assessorato, ai sensi del 5° comma dell'art. 1 della legge 3 gennaio 1978, n. 1, il progetto per la costruzione della chiesa con annesse opere di ministero pastorale in contrada Juvara;
Vista la deliberazione n. 98 del 6 dicembre 1996, con la quale il consiglio comunale del comune di Pozzallo ha approvato, in via preliminare, la localizzazione dell'opera pubblica inerente il progetto in argomento, riscontrata priva di vizi di legittimità dal CO.RE.CO. di Ragusa nella seduta del 20 febbraio 1997, prot. n. 1119/1253;
Vista la deliberazione n. 103 del 15 settembre 1997, con la quale il C.C. del comune di Pozzallo ha approvato, in via definitiva, il sito di localizzazione dell'opera pubblica, riscontrata priva di vizi di legittimità dal CO.RE.CO. centrale di Palermo nella seduta del 9 ottobre 1997, prot. n. 10491/10219;
Vista la deliberazione n. 9 del 12 febbraio 1998, con la quale il C.C. di Pozzallo ha deliberato di prendere atto che non sono pervenute osservazioni ed opposizioni al progetto di cui alla citata delibera n. 103 del 15 settembre 1997;
Visto il parere favorevole prot. n. 1205 del 18 luglio 1996, reso dall'unità sanitaria locale n. 24 di Modica, servizio igiene pubblica, con le seguenti condizioni:
-  Lo scarico proposto, potrà essere utilizzato solo nelle more dell'attivazione della rete fognaria.
-  La metodica di scarico proposta dovrà essere visionata da personale di questo servizio prima dell'interramento.
-  La realizzazione dello sbarramento ai liquidi dovrà essere attestata dal direttore dei lavori prima del rilascio dell'autorizzazione allo scarico.»;
Visto il parere favorevole della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali, sezioni beni paesaggistici, architettonici ed urbanistici di Ragusa del 16 luglio 1996, reso ai sensi dell'art. 7 della legge 29 giugno 1939, n. 1497 e legge n. 431/85 alle seguenti condizioni:
-  che venga eliminato il parcheggio ubicato a destra dell'ingresso, così come da correzione in rosso;
-  che venga estesa la pavimentazione al posto del parcheggio così come da correzione in rosso;
-  che vengano predisposti due ingressi uno per gli autoveicoli e l'altro pedonale in direzione perpendicolare alle scale di ingresso alla chiesa;
-  che la bretella di strada che immette alla chiesa venga realizzata in calcestruzzo chiaro additivato contornata ai lati e interrotta ogni mt. 8.00 da liste di pietra di calcare duro.»;
Visti gli atti relativi alla pubblicazione della variante al P.R.G. in argomento ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78, dai quali si evince che gli stessi sono stati depositati per la visione del pubblico, presso la segreteria generale del comune di Pozzallo dal 19 settembre 1997 al 9 ottobre 1997;
Vista la certificazione del 26 gennaio 1998, con la quale il segretario generale reggente del comune di Pozzallo attesta che durante il periodo di pubblicazione degli atti relativi ai lavori di costruzione di una chiesa con annesse opere di ministero pastorale in contrada Juvara, in variante al P.R.G., contro gli stessi non sono state presentate alla segreteria comunale né opposizioni da parte dei proprietari dei terreni né osservazioni da parte di chiunque;
Visti i seguenti atti acquisiti al comune:
-  parere istruttorio responsabile settore urbanistica del 20 maggio 1997;
-  tav. 4 - scala 1:5.000 del P.R.G.;
-  relazione dell'ordinario diocesano del 5 agosto 1996;
-  relazione di approvazione in linea tecnica datata 21 settembre 1998;
-  documentazione fotografica;
-  atto di vendita terreno;
Visti gli elaborati progettuali allegati alla delibera consiliare n. 103 del 15 settembre 1997 di seguito elencati:
 1)  tav.  1  - relazione tecnica illustrativa; 
 2)  tav.  2  - planimetria generale, scala 1:500; 
 3)  tav.  2A  - stato di fatto del comprensorio - scala 1:1.000; 
 4)  tav.  2bis  - planimetria generale (stato di fatto e di progetto alberature) - scala 1:500; 
 5)  tav.  3  - sistemazione area esterna - scala 1:200; 
 6)  tav.  4  - stralcio P.R.G. - scala 1:5.000; 
 7)  tav.  5  - pianta piano terra - scala 1:100; 
 8)  tav.  5a  - pianta piano terra quotata - scala 1:100; 
 9)  tav.  6  - pianta piano copertura - scala 1:100; 
10)  tav.  6a  - pianta piano interrato (a quota -3.00) - scala 1:100; 
11)  tav.  7  - prospetti AA, BB - scala 1:100; 
12)  tav.  8  - prospetti CC, DD - scala 1:100; 
13)  tav.  9  - sezioni - scala 1:100; 
14)  tav.  10  - particolare costruttivo n. 1 - scala 1:10; 
15)  tav.  11  - particolare costruttivo n. 2 - scala 1:10; 
16)  tav.  11a  - particolare costruttivo n. 3 - scala 1:10; 
17)  tav.  11b  - particolare costruttivo architrave e rivestimento facciata interna - scala 1:10; 
18)  tav.  11c  - particolare costruttivo facciata esterna ed infissi - scala 1:10; 
19)  tav.  11d  - particolare costruttivo pavimentazione interna - scala 1:10; 
20)  tav.  11e  - planimetria pavimentazione esterna - scala 1:200; 

Viste le note prot. n. 173/98 del 23 giugno 1998 e prot. n. 218/98 del 27 luglio 1998, con le quali il gruppo XXVII della D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso alla segreteria del C.R.U., per il parere di competenza, gli atti e gli elaborati relativi al progetto in argomento;
Visto il parere espresso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 08 del 24 settembre 1998, che parzialmente si trascrive:
«...Omissis...
Considerato che:
1)  Sotto il profilo procedurale, non si ha nulla da rilevare in quanto:
-  sono state osservate le prescrizioni di legge relative alla pubblicazione e al deposito della variante, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78;
-  la legittimità sulla regolarità delle adunanze consiliari, relative alle sedute deliberative di localizzazione ed adozione della variante sono state rispettivamente riscontrate positivamente dal CO.RE.CO. centrale ai sensi dell'art. 26 della legge regionale n. 71/78;
-  la Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Ragusa, con nota prot. n. 1987/U del 16 luglio 1996 ha reso parere favorevole con condizioni ai sensi dell'art. 7 della legge n. 1497/39;
-  il progetto è stato approvato in linea tecnica, dall'ufficio tecnico comunale giusta relazione di approvazione in data 21 settembre 1998;
2)  La chiesa con annesse opere di ministero pastorale, oltre che essere luogo privilegiato per la catechesi dei bambini, dei giovani e degli adulti, riveste anche una rilevante funzione sociale, nella formazione e nell'educazione degli stessi e in sé costituisce centro di promozione umana e di solidarietà sociale;
3)  La variante avente finalità specifica, circoscritta e strettamente connessa con l'attività pastorale della parrocchia, non incide sui criteri posti a base del vigente P.R.G. e desumibili dall'insieme dello stesso, riveste un notevole interesse pubblico.
Per quanto sopra premesso e considerato è del parere:
1)  di ritenere meritevole di approvazione il progetto relativo alla costruzione della chiesa con annesse opere di ministero pastorale in contrada Juvara, approvato dal comune di Pozzallo con deliberazione consiliare n. 103 del 15 settembre 1997, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1, comma 5° della legge n. 1/78;
2)  che vengano riservate nell'ambito delle aree di pertinenza del programmato progetto aree per parcheggi in misura non inferiore ad 1 metro quadrato per ogni 10 metri cubi di costruzione, ciò ai sensi e per gli effetti dell'art. 2, comma 2° della legge 24 marzo 1989, n. 122;
3)  che vengano garantite le opere di urbanizzazione primarie principali.»;
Ritenuto che la procedura seguita è regolare;
Ritenuto di poter condividere il superiore parere espresso dal Consiglio regionale dell'urbanistica;

Decreta:


Art. 1

E' approvato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1, comma 5°, della legge 3 gennaio 1978, n. 1, in conformità al parere espresso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 08 del 24 settembre 1998, e con le condizioni poste dall'unità sanitaria locale n. 24 di Modica e dalla Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Ragusa in premessa riportate, il progetto per la costruzione di una chiesa con annesse opere di ministero pastorale in contrada Juvara, in variante al piano regolatore generale del comune di Pozzallo.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto tutti gli elaborati elencati in premessa che vengono timbrati e vistati da questo Assessorato.

Art. 3

Il comune di Pozzallo resta onerato di tutti gli adempimenti conseguenziali al presente decreto che, con esclusione degli elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 30 ottobre 1998.
  LO GIUDICE 

(98.46.2405)
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DECRETO 3 novembre 1998.
Approvazione di variante al piano regolatore generale del Consorzio A.S.I. del Calatino per l'inclusione di una quota parte dell'area "D" del programma di fabbricazione del comune di Scordia.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 4 gennaio 1984, n. 1;
Vista la legge 2 febbraio 1974, n. 64;
Viste le note prot. n. 757 dell'1 aprile 1998 e n. 1277 del 3 giugno 1998, con le quali il Consorzio di sviluppo industriale del Calatino ha trasmesso a questo Assessorato, per l'approvazione di competenza gli atti ed elaborati relativi al progetto di variante al piano regolatore A.S.I. per inclusione di una quota parte dell'area "D" del programma di fabbricazione del comune di Scordia;
Visti i decreti n. 1581/88 del 19 settembre 1988 e n. 1389/90 del 15 dicembre 1990 con cui, rispettivamente, l'A.R.T.A. ha approvato il piano regolatore generale per lo sviluppo industriale di Caltagirone, stralciandone il polo di Grammichele e le varianti al citato piano regolatore A.S.I. di Caltagirone limitatamente alle modifiche apportate alle norme di attuazione, nonché alle previsioni progettuali della zona fieristica;
Visto il decreto n. 1151 del 19 settembre 1988, con il quale sono approvate le prescrizioni progettuali del piano regolatore generale per lo sviluppo industriale di Caltagirone con l'esclusione del polo di Grammichele;
Visto il decreto n. 148/D.R.U. del 18 marzo 1996, con cui è stata autorizzata la revisione del piano regolatore territoriale ad aree attrezzate del Consorzio per l'area di sviluppo industriale del Calatino, Caltagirone;
Vista la delibera n. 8 del 14 novembre 1997, con la quale il consiglio generale dell'A.S.I. di Caltagirone ha adottato la variante al piano regolatore territoriale;
Vista la delibera n. 104 del 20 ottobre 1997, con la quale la Provincia regionale di Catania, esprime parere di fattibilità al progetto di variante al piano regolatore territoriale dell'A.S.I. del Calatino limitatamente alle indicazioni e localizzazione nel territorio del comune di Scordia;
Vista la delibera n. 49 del 21 maggio 1996, riscontrata legittima dal CO.RE.CO. di Catania nella seduta del 13 agosto 1996 con decisione prot. n. 27582, con la quale il consiglio comunale di Scordia aderisce al Consorzio di sviluppo industriale del Calatino;
Vista la delibera n. 5 del 19 febbraio 1997, riscontrata legittima dal CO.RE.CO. di Catania nella seduta del 7 marzo 1997 con decisione prot. n. 4280, con cui il consiglio comunale di Scordia individua l'area da includere nell'A.S.I.;
Vista la delibera n. 77 del 9 maggio 1983, riscontrata legittima dalla C.P.C. di Catania nella seduta del 21 luglio 1983, prot. n. 43723, con cui il consiglio comunale di Scordia adotta il piano per insediamenti produttivi nella zona "D" del programma di fabbricazione;
Vista la delibera n. 104 del 17 ottobre 1985, riscontrata legittima dalla C.P.C. di Catania nella seduta del 17 dicembre 1985, prot. n. 66125, con la quale il consiglio comunale di Scordia approva il piano per insediamenti produttivi nella zona "D" del programma di fabbricazione;
Visti gli atti relativi alla pubblicazione di cui ai sensi dell'art. 3 della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71;
Vista la certificazione del 25 marzo 1998 a firma del direttore del Consorzio per l'area di sviluppo industriale del Calatino di deposito degli atti di progetto della variante di che trattasi e di mancata presentazione di osservazioni e/o opposizioni;
Vista la certificazione del 24 marzo 1998, a firma del segretario generale del comune di Scordia di deposito degli atti di progetto della variante di che trattasi e di mancata presentazione di osservazioni e/o opposizioni;
Vista la nota prot. n. 20722 del 14 ottobre 1997, con cui l'ufficio del Genio civile di Catania, esprime, ai sensi dell'art. 13 della legge 2 febbraio 1974, n. 64, parere favorevole di fattibilità delle previsioni di piano in relazione alle condizioni geomorfologiche del territorio;
Visti gli elaborati di progetto relativi alla variante di che trattasi;
Visto il parere reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 07 del 10 settembre 1998 che di seguito parzialmente si trascrive:
«...Omissis...
Premesso
Il Consorzio per l'area industriale del Calatino venne istituito con D.P.R.S. n. 1480 del 1964, e a tale consorzio aderiscono la Provincia regionale di Catania, la Camera di commercio di Catania, i comuni di Caltagirone, Grammichele, Licodia Eubea, Vizzini, Mazzarrone, Mineo, S. Michele di Ganzaria, Mirabella Imbaccari, Ramacca, Scordia e Palagonia.
Con decreto n. 1151/88 del 19 settembre 1988, è stato approvato il progetto di revisione generale del piano regolatore territoriale del Consorzio A.S.I. (con le inclusioni dei poli decentrati di Vizzini e di Mineo) e successivamente con decreto n. 1389 del 15 dicembre 1990 le modifiche alle norme di attuazione e le previsioni del polo decentrato di Grammichele. Con successivo decreto n. 148 del 18 marzo 1996, il Consorzio A.S.I. è stato autorizzato a redigere la revisione totale del P.R.T. stante l'approssimarsi della scadenza decennale delle previsioni urbanistiche.
Il comprensorio, ricadente nella Provincia regionale di Catania, comprende una superficie territoriale di circa 1.500 Kmq.
Rilevato
Il consorzio, nelle more della revisione del P.R.T., al fine di dare una immediata risposta alle esigenze e alle richieste degli imprenditori e del comune di Scordia, che ha manifestato un rilevante interesse aderendo al consorzio e mettendo a disposizione parte delle proprie infrastrutture industriali, è venuto nella determinazione di elaborare, nelle more della revisione generale urbanistica, una variante al P.R.T. vigente, che includa esclusivamente una quota di zona "D" infrastrutturata con i finanziamenti dell'ex CASMEZ, facendo salve le aree limitrofe oggetto di finanziamento da parte dell'Assessorato regionale dell'artigianato nell'ambito delle aree P.I.P. del comune di Scordia.
Pertanto il consorzio, con deliberazione di consiglio generale n. 8 del 14 novembre 1997, ha adottato il progetto di variante al piano regolatore territoriale del Consorzio A.S.I. di Caltagirone secondo le procedure di cui alla legge regionale 4 gennaio 1984, n. 1 e dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78.
La variante dell'A.S.I. si concretizza nel trasferimento all'A.S.I. di una quota parte della zona "D" del programma di fabbricazione del comune di Scordia, limitatamente alle aree che risultano già dotate di infrastrutture, essendo state già realizzate in attuazione del P.I.P. approvato e reso esecutivo dal comune di Scordia con delibera consiliare n. 104 del 17 ottobre 1985.
L'area oggetto di variante, è estesa mq. 375.000, con rapporto di copertura 0,30.
Considerato che:
1)  Sotto il profilo procedurale, non si ha nulla da osservare in quanto:
-  Sono state osservate le prescrizioni di legge relative alla pubblicazione e al deposito della variante, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78;
-  La compatibilità relativa alla riconferma della previsione urbanistica, contenuta nella variante in questione con le condizioni geomorfologiche dei luoghi, è stata accertata dall'ufficio del Genio civile di Catania, ai sensi dell'art. 13 della legge 2 febbraio 1974, n. 64 con parere favorevole;
2)  Il comune di Scordia, interessato dalla variante in questione, con delibera consiliare n. 49 del 21 maggio 1996 ha aderito al Consorzio per l'area di sviluppo industriale del Calatino, accettando le norme statutarie.
Con successiva delibera del consiglio comunale n. 5 del 19 febbraio 1997, ha individuato l'area del P.I.P. da ricomprendere nel P.R.T. ed aree attrezzate del Consorzio per l'area di sviluppo industriale del Calatino, ed autorizzato la cessione gratuita al consorzio di tutte le infrastrutture realizzate dall'amministrazione comunale ricadenti nell'ambito dell'area da cedere al medesimo consorzio;
3)  La variante proposta dal Consorzio A.S.I. risponde ad una specifica richiesta degli operatori economici, al fine di ottenere la piena proprietà, piuttosto che la concessione del diritto di superficie, così come avviene per le aree assoggettate al P.I.P., per un benefico effetto sull'economia dell'azienda;
4)  La variante proposta interessa aree dotate di infrastrutture già realizzate ed idonee per effetto del P.I.P., parzialmente attuato, ed è preordinata a incentivare le attività industriali esistenti.
La variante pur modificando il regime dei suoli, non comporta modifiche alle previsioni degli assetti urbanistici vigenti ed ai beni dei privati, in quanto restano immutati i vincoli di destinazione con efficacia pre-espropriativa.
Per quanto sopra premesso, rilevato e considerato è del parere che la variante al piano regolatore A.S.I. adottata dal Consorzio del Calatino con deliberazione di consiglio generale n. 8 del 14 novembre 1997, sia meritevole di approvazione, con l'osservanza delle norme di cui alla legge regionale n. 1/84 e successive modifiche ed integrazioni.»;
Ritenuto che la procedura seguita è conforme alla normativa in materia;
Ritenuto di potere condividere il superiore parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 7 del 10 settembre 1998;

Decreta:


Art. 1

E' approvata ai sensi e per gli effetti della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e dell'art. 19 della legge regionale 4 gennaio 1984, n. 1, in conformità al parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 7 del 10 settembre 1998, la variante al piano regolatore A.S.I. per inclusione di una quota dell'area "D" del programma di fabbricazione del comune di Scordia.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto i seguenti elaborati che vengono timbrati e vistati da questo Assessorato:
Elaborati progettuali della variante
 1)  relazione generale e norme di attuazione;
 2)  tav.    1  - inquadramento territoriale; 
 3)  tav.    2  - estratto del programma di fabbricazione del comune di Scordia; 
 4)  tav.    3  - stato di fatto su mappa catastale; 
 5)  tav.    4  - planimetria del piano su mappa catastale; 
 6)  tav.    5  - planimetria del piano su curve di livello; 
 7)  tav.    6  - planivolumetrico; 
 8)  tav.    7  - quantificazione delle aree di progetto; 
 9)  tav.    8  - suddivisione e destinazione degli isolati; 
10)  tav.    9  - infrastrutture rete idrica e fognante; 
11)  tav.  10  - infrastrutture rete elettrica e telefonica; 
12)  tav.  11  - profili stradali; 
13)  tav.  12  - sezioni tipo sedi stradali; 
14)  tav.  13  - profilo regolatore; 

15)  relazione tecnica integrativa datata 2 giugno 1998;
16)  tavola del programma di fabbricazione del comune di Scordia in scala 1:5.000;
17)  relazione illustrativa;
18)  norme tecniche di attuazione;
19)  studio ed indagine geologico-tecnica;
20)  piano particellare di esproprio;
21)  piano finanziario;
22)  stralcio del programma di fabbricazione;
23)  stato di fatto su mappa catastale;
24)  planimetria del piano su mappa catastale;
25)  planimetria del piano su curve di livello;
26)  planivolumetrico;
27)  quantificazione delle aree di progetto;
28)  suddivisione e destinazione degli isolati;
29)  infrastrutture rete idrica e fognante;
30)  infrastrutture rete elettrica e telefonica;
31)  profili stradali;
32)  sezione tipo delle sedi stradali;
33)  principali profili (allegato 12).

Art. 3

Il Consorzio per l'area di sviluppo industriale del Calatino ed il comune di Scordia sono onerati, ciascuno per le proprie competenze, dell'esecuzione del presente decreto che, con esclusione degli elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 3 novembre 1998.
  LO GIUDICE 

(98.46.2402)
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DECRETO 5 novembre 1998.
Revoca dei decreti 21 marzo 1991, 14 luglio 1993 e 4 luglio 1991, concernenti autorizzazione alla ditta Chemical Control s.r.l., con sede in Gela, allo smaltimento di rifiuti speciali, speciali ospedalieri e tossici e nocivi.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, recante «Attuazione delle direttive n. 91/156/CEE sui rifiuti, n. 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e n. 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio», così come modificato dal successivo decreto legislativo n. 389 dell'8 novembre 1997;
Visto, in particolare, il comma 15 dell'art. 30 del medesimo decreto legislativo, il quale, tra l'altro, per le attività di raccolta e trasporto di rifiuti prevede che:
-  le autorizzazioni rilasciate ai sensi del D.P.R. n. 915/82 in scadenza, sono prorogate, a cura delle amministrazioni che le hanno rilasciate, fino alla data di efficacia dell'iscrizione all'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti o a quella della decisione definitiva del provvedimento di diniego di iscrizione;
-  i provvedimenti di diffida, di variazione, di sospensione o di revoca sono adottati dalle stesse amministrazioni che hanno rilasciato l'autorizzazione;
Vista la delibera del comitato interministeriale del 27 luglio 1984 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge n. 70 del 25 gennaio 1994;
Visto il D.P.C.M. 21 marzo 1997, di approvazione del modello unico di dichiarazione in materia ambientale (M.U.D.);
Visto il proprio decreto n. 288 del 3 marzo 1989;
Visto il proprio decreto n. 451/18 del 29 giugno 1993;
Visto il proprio decreto n. 509/18 del 6 agosto 1996, che prevede la proroga della validità delle autorizzazioni rilasciate ai sensi dell'art. 6, lett. d), del D.P.R. n. 915/82, fino alla pronunzia positiva di iscrizione, ovvero di diniego, all'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti, a condizione che sia stata presentata domanda di iscrizione allo stesso albo;
Visto il decreto interministeriale n. 324 del 21 giugno 1991 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto ministeriale del 30 marzo 1994 di operatività dell'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti;
Considerato, altresì, che l'art. 57, comma 1, del citato decreto dispone che «le norme regolamentari e tecniche che disciplinano la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti restano in vigore sino all'adozione delle specifiche norme adottate in attuazione del presente decreto. A tal fine ogni riferimento ai rifiuti tossici e nocivi si deve intendere riferito ai rifiuti pericolosi»;
Visto il decreto n. 260/91 del 21 marzo 1991, con il quale questo Assessorato ha autorizzato la ditta Chemical Control s.r.l., con sede legale in Gela (CL), via Pola n. 1/3A, allo smaltimento dei rifiuti speciali previsti ai punti 1, 3 e 5, del IV comma dell'art. 2 del D.P.R. n. 915/82 nelle fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati, nell'ambito della Regione siciliana, per un periodo di anni tre;
Visto il decreto n. 491/18 del 14 luglio 1993, con il quale questo Assessorato ha autorizzato la ditta Chemical Control s.r.l., con sede legale in Gela (CL), via Pola n. 1/3A, allo smaltimento dei rifiuti speciali ospedalieri previsti al punto 2 del IV comma dell'art. 2 del D.P.R. n. 915/82, per le fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati, per un periodo di anni uno;
Visto il decreto n. 1075/91 del 4 luglio 1991, con il quale questo Assessorato ha autorizzato la ditta Chemical Control s.r.l., con sede legale in Gela (CL), via Pola n. 1/3A per il periodo di anni tre, allo smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi previsti ai punti che vanno da 1 a 28 dell'allegato al D.P.R. n. 915/82, nelle fasi di raccolta, trasporto e conferimento, nell'ambito della Regione siciliana, ad impianti autorizzati;
Vista la copia del decreto del Ministero dell'ambiente - albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti, Sezione regionale Sicilia - n. 0049 del 6 maggio 1998, con il quale sono state accettate le garanzie finanziarie prestate dalla ditta Chemical Control s.r.l. di Gela (CL) a favore del Ministero dell'ambiente a fronte dell'iscrizione all'albo delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti per le categorie 3 e 4 intervenuta in data 23 ottobre 1997;
Ritenuto, quindi, dover procedere alla revoca delle autorizzazioni rilasciate alla ditta sopracitata per l'esercizio delle attività di raccolta dei rifiuti, nonché, allo svincolo delle garanzie prestate a favore di questo Assessorato limitatamente all'attività di raccolta e trasporto dei rifiuti tossici e nocivi esercitata dalla stessa;
Per quanto sopra espresso;

Decreta:


Articolo unico

Sono revocati i decreti n. 260/91 del 21 marzo 1991, n. 491/18 del 14 luglio 1993 e n. 1075/91 del 4 luglio 1991, con i quali la ditta Chemical Control s.r.l., con sede legale in Gela (CL), via Pola n. 1/3A, è stata autorizzata, rispettivamente, allo smaltimento dei rifiuti speciali, speciali ospedalieri e tossici e nocivi per le fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati nell'ambito della Regione siciliana.
La ditta Chemical Control s.r.l. di Gela (CL) è, conseguentemente, svincolata per le garanzie finanziarie prestate, limitatamente all'attività di raccolta e trasporto di rifiuti tossici e nocivi, a favore di questo Assessorato con polizza fidejussoria n. 400334 rilasciata dalla Lloyd Internazionale Assicurazioni S.p.A., agenzia Principale di Augusta (SR).
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per esteso.
Palermo, 5 novembre 1998.
  LO GIUDICE 

(98.47.2501)
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DECRETO 5 novembre 1998.
Revoca dei decreti 14 settembre 1993, 24 giugno 1993 e 18 giugno 1993, concernenti autorizzazione alla ditta ECO.DEP di Morando Giovanni & C. s.n.c., con sede in Vittoria, allo smaltimento di rifiuti speciali, speciali ospedalieri e tossici e nocivi.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, recante «Attuazione delle direttive n. 91/156/CEE sui rifiuti, n. 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e n. 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio», così come modificato dal successivo decreto legislativo n. 389 dell'8 novembre 1997;
Visto, in particolare, il comma 15 dell'art. 30 del medesimo decreto legislativo, il quale, tra l'altro, per le attività di raccolta e trasporto di rifiuti prevede che:
-  le autorizzazioni rilasciate ai sensi del D.P.R. n. 915/82 in scadenza sono prorogate, a cura delle amministrazioni che le hanno rilasciate, fino alla data di efficacia dell'iscrizione all'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti o a quella della decisione definitiva del provvedimento di diniego di iscrizione;
-  i provvedimenti di diffida, di variazione, di sospensione o di revoca sono adottati dalle stesse amministrazioni che hanno rilasciato l'autorizzazione;
Vista la delibera del Comitato interministeriale del 27 luglio 1984 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge n. 70 del 25 gennaio 1994;
Visto il D.P.C.M. 21 marzo 1997, di approvazione del modello unico di dichiarazione in materia ambientale (M.U.D.);
Visto il proprio decreto n. 288 del 3 marzo 1989;
Visto il proprio decreto n. 451/18 del 29 giugno 1993;
Visto il proprio decreto n. 509/18 del 6 agosto 1996, che prevede la proroga della validità delle autorizzazioni rilasciate ai sensi dell'art. 6, lett. d), del D.P.R. n. 915/82, fino alla pronunzia positiva di iscrizione, ovvero di diniego, all'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti, a condizione che sia stata presentata domanda di iscrizione allo stesso albo;
Visto il decreto interministeriale n. 324 del 21 giugno 1991 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto ministeriale del 30 marzo 1994 di operatività dell'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti;
Considerato, altresì, che l'art. 57, comma 1, del citato decreto dispone che «le norme regolamentari e tecniche che disciplinano la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti restano in vigore sino all'adozione delle specifiche norme adottate in attuazione del presente decreto. A tal fine ogni riferimento ai rifiuti tossici e nocivi si deve intendere riferito ai rifiuti pericolosi»;
Visto il decreto n. 669/18 del 14 settembre 1993, con il quale questo Assessorato ha autorizzato la ditta ECO.DEP. di Morando Giovanni & C. s.n.c., con sede legale in Vittoria (RG), via Magenta n. 122, allo smaltimento dei rifiuti speciali previsti ai punti 1, 3, 4 e 5, del IV comma dell'art. 2 del D.P.R. n. 915/82 nelle fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati, nell'ambito della Regione siciliana, per un periodo di anni cinque;
Visto il decreto n. 437/18 del 24 giugno 1993, con il quale questo Assessorato ha autorizzato la ditta ECO.DEP. di Morando Giovanni & C. s.n.c., con sede legale in Vittoria (RG), via Magenta n. 122, allo smaltimento dei rifiuti speciali ospedalieri previsti al punto 2 del IV comma dell'art. 2 al D.P.R. n. 915/82, per le fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati, per un periodo di anni uno;
Visto il decreto n. 390/18 del 18 giugno 1993, con il quale questo Assessorato ha autorizzato la ditta ECO.DEP. di Morando Giovanni & C. s.n.c., con sede legale in Vittoria (RG), via Magenta n. 122 per il periodo di anni tre, allo smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi previsti ai punti che vanno da 1 a 28 dell'allegato al D.P.R. n. 915/82, nelle fasi di raccolta, trasporto e conferimento, nell'ambito della Regione siciliana, ad impianti autorizzati;
Vista la copia del decreto del Ministero dell'ambiente - albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti, Sezione regionale Sicilia - n. 0037 del 19 febbraio 1998, con il quale sono state accettate le garanzie finanziarie prestate a favore del Ministero dell'ambiente dalla ditta ECO.DEP. di Morando Giovanni & C. s.n.c. di Vittoria (RG) a fronte dell'iscrizione all'albo delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti per le categorie 3 e 4;
Ritenuto, quindi, dover procedere alla revoca delle autorizzazioni rilasciate alla ditta sopracitata per l'esercizio delle attività di raccolta dei rifiuti, nonché, allo svincolo delle garanzie prestate a favore di questo Assessorato limitatamente all'attività di raccolta e trasporto dei rifiuti tossici e nocivi esercitata dalla stessa;
Per quanto sopra espresso;

Decreta:


Articolo unico

Sono revocati i decreti n. 669/18 del 14 settembre 1993, n. 437/18 del 24 giugno 1993 e n. 390/18 del 18 giugno 1993, con i quali la ditta ECO.DEP. di Morando Giovanni & C. s.n.c., con sede legale in Vittoria (RG), via Magenta n. 122, è stata autorizzata, rispettivamente, allo smaltimento dei rifiuti speciali, speciali ospedalieri e tossici e nocivi per le fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati nell'ambito della Regione siciliana.
La ditta ECO.DEP. di Morando Giovanni & C. s.n.c. di Vittoria (RG) è, conseguentemente, svincolata per le garanzie finanziarie prestate, limitatamente all'attività di raccolta e trasporto di rifiuti tossici e nocivi, a favore di questo Assessorato con polizza fidejussoria n. 91/0010060442 del 5 aprile 1993, rilasciata dalla compagnia assicuratrice Polaris Assicurazioni S.p.A., agenzia di Modica (RG).
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per esteso.
Palermo, 5 novembre 1998.
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DECRETO 5 novembre 1998.
Revoca dei decreti 15 aprile 1993 e 23 febbraio 1994, concernenti autorizzazione alla ditta Seb-Sal di Scirè e Cannata s.n.c., con sede in Rosolini, allo smaltimento di rifiuti speciali e tossici e nocivi.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, recante «Attuazione delle direttive n. 91/156/CEE sui rifiuti, n. 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e n. 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio», così come modificato dal successivo decreto legislativo n. 389 dell'8 novembre 1997;
Visto, in particolare, il comma 15 dell'art. 30 del medesimo decreto legislativo, il quale, tra l'altro, per le attività di raccolta e trasporto di rifiuti prevede che:
-  le autorizzazioni rilasciate ai sensi del D.P.R. n. 915/82 in scadenza, sono prorogate, a cura delle amministrazioni che le hanno rilasciate, fino alla data di efficacia dell'iscrizione all'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti o a quella della decisione definitiva del provvedimento di diniego di iscrizione;
-  i provvedimenti di diffida, di variazione, di sospensione o di revoca sono adottati dalle stesse amministrazioni che hanno rilasciato l'autorizzazione;
Vista la delibera del comitato interministeriale del 27 luglio 1984 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge n. 70 del 25 gennaio 1994;
Visto il D.P.C.M. 21 marzo 1997, di approvazione del modello unico di dichiarazione in materia ambientale (M.U.D.);
Visto il proprio decreto n. 288 del 3 marzo 1989;
Visto il proprio decreto n. 451/18 del 29 giugno 1993;
Visto il proprio decreto n. 509/18 del 6 agosto 1996, che prevede la proroga della validità delle autorizzazioni rilasciate ai sensi dell'art. 6, lett. d), del D.P.R. n. 915/82, fino alla pronunzia positiva di iscrizione, ovvero di diniego, all'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti, a condizione che sia stata presentata domanda di iscrizione allo stesso albo;
Visto il decreto interministeriale n. 324 del 21 giugno 1991 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto ministeriale del 30 marzo 1994 di operatività dell'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti;
Considerato, altresì, che l'art. 57, comma 1, del citato decreto dispone che «le norme regolamentari e tecniche che disciplinano la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti restano in vigore sino all'adozione delle specifiche norme adottate in attuazione del presente decreto. A tal fine ogni riferimento ai rifiuti tossici e nocivi si deve intendere riferito ai rifiuti pericolosi»;
Visto il decreto n. 253/18 del 15 aprile 1993, con il quale questo Assessorato ha autorizzato la ditta Seb-Sal s.r.l., con sede legale in Rosolini (SR), via Barbarino La Ciura n. 3, allo smaltimento dei rifiuti speciali previsti ai punti 1, 3 e 5, del IV comma dell'art. 2 del D.P.R. n. 915/82 nelle fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati, nell'ambito della Regione siciliana, per un periodo di anni tre;
Visto il decreto n. 180/18 del 23 febbraio 1994, con il quale questo Assessorato ha autorizzato la ditta Seb-Sal s.r.l., con sede legale in Rosolini (SR), via Barbarino La Ciura n. 3, per il periodo di anni cinque, allo smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi previsti ai punti che vanno da 1 a 28 dell'allegato al D.P.R. n. 915/82, nelle fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati;
Vista la copia del decreto del Ministero dell'ambiente - albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti, Sezione regionale Sicilia - n. 0008 del 19 febbraio 1998, con il quale sono state accettate le garanzie finanziarie prestate a favore del Ministero del-l'ambiente dalla ditta Seb-Sal s.r.l. di Rosolini (SR) a fronte dell'iscrizione all'albo delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti per le categorie 3 e 4;
Ritenuto, quindi, dover procedere alla revoca delle autorizzazioni rilasciate alla ditta sopracitata per l'esercizio delle attività di raccolta dei rifiuti, nonché, allo svincolo delle garanzie prestate a favore di questo Assessorato limitatamente all'attività di raccolta e trasporto dei rifiuti tossici e nocivi esercitata dalla stessa;
Per quanto sopra espresso;

Decreta:


Articolo unico

Sono revocati i decreti n. 253/18 del 15 aprile 1993 e n. 180/18 del 23 febbraio 1994, con i quali la ditta Seb-Sal s.r.l., con sede legale in Rosolini (SR), via Barbarino La Ciura n. 3, è stata autorizzata, rispettivamente, allo smaltimento dei rifiuti speciali e allo smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi per le fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati.
La ditta Seb-Sal s.r.l. di Rosolini (SR) è, conseguentemente, svincolata per le garanzie finanziarie prestate, limitatamente all'attività di raccolta e trasporto di rifiuti tossici e nocivi, a favore di questo Assessorato con polizza fidejussoria n. 23-400798 rilasciata dalla compagnia assicuratrice Nuova Tirrena S.p.A., agenzia di Rosolini (SR).
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per esteso.
Palermo, 5 novembre 1998.
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DECRETO 5 novembre 1998.
Revoca dei decreti 25 settembre 1993 e 8 agosto 1990, concernenti autorizzazione alla ditta Aprile Giovanni s.r.l., con sede in Augusta, allo smaltimento di rifiuti speciali e tossici e nocivi.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, recante «Attuazione delle direttive n. 91/156/CEE sui rifiuti, n. 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e n. 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio», così come modificato dal successivo decreto legislativo n. 389 dell'8 novembre 1997;
Visto, in particolare, il comma 15 dell'art. 30 del medesimo decreto legislativo, il quale, tra l'altro, per le attività di raccolta e trasporto di rifiuti prevede che:
-  le autorizzazioni rilasciate ai sensi del D.P.R. n. 915/82 in scadenza, sono prorogate, a cura delle amministrazioni che le hanno rilasciate, fino alla data di efficacia dell'iscrizione all'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti o a quella della decisione definitiva del provvedimento di diniego di iscrizione;
-  i provvedimenti di diffida, di variazione, di sospensione o di revoca sono adottati dalle stesse amministrazioni che hanno rilasciato l'autorizzazione;
Vista la delibera del comitato interministeriale del 27 luglio 1984 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge n. 70 del 25 gennaio 1994;
Visto il D.P.C.M. 21 marzo 1997, di approvazione del modello unico di dichiarazione in materia ambientale (M.U.D.);
Visto il proprio decreto n. 288 del 3 marzo 1989;
Visto il proprio decreto n. 451/18 del 29 giugno 1993;
Visto il proprio decreto n. 509/18 del 6 agosto 1996, che prevede la proroga della validità delle autorizzazioni rilasciate ai sensi dell'art. 6, lett. d) del D.P.R. n. 915/82, fino alla pronunzia positiva di iscrizione, ovvero di diniego, all'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti, a condizione che sia stata presentata domanda di iscrizione allo stesso albo;
Visto il decreto interministeriale n. 324 del 21 giugno 1991 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto ministeriale del 30 marzo 1994 di operatività dell'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti;
Considerato, altresì, che l'art. 57, comma 1, del citato decreto dispone che «le norme regolamentari e tecniche che disciplinano la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti restano in vigore sino all'adozione delle specifiche norme adottate in attuazione del presente decreto. A tal fine ogni riferimento ai rifiuti tossici e nocivi si deve intendere riferito ai rifiuti pericolosi»;
Visto il decreto n. 706/18 del 25 settembre 1993, con il quale questo Assessorato ha autorizzato la ditta Aprile Giovanni s.r.l. (già Giovanni Aprile s.a.s.), con sede legale in Augusta (SR), via Epicarmo n. 401, allo smaltimento dei rifiuti speciali previsti ai punti 1, 3 e 5, del IV comma dell'art. 2 del D.P.R. n. 915/82 nelle fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati, nell'ambito della Regione siciliana, per un periodo di anni tre;
Visto il decreto n. 703/90 dell'8 agosto 1990, con il quale questo Assessorato ha autorizzato la ditta Aprile Giovanni s.r.l. (già Giovanni Aprile s.a.s.), con sede legale in Augusta (SR), via Epicarmo n. 401, per il periodo di anni tre, allo smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi previsti ai punti 1, 3, 6, 7, 9, 14, 15, 16, 17, 21 e 27 dell'allegato al D.P.R. n. 915/82, nelle fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati;
Vista la copia del decreto del Ministero dell'ambiente - albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti, Sezione regionale Sicilia - n. 0016 del 19 febbraio 1998, con il quale sono state accettate le garanzie finanziarie prestate a favore del Ministero dell'ambiente dalla ditta Aprile Giovanni s.r.l. (già Giovanni Aprile s.a.s.) di Augusta (SR) a fronte dell'iscrizione all'albo delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti per le categorie 3 e 4;
Ritenuto, quindi, dover procedere alla revoca delle autorizzazioni rilasciate alla ditta sopracitata per l'esercizio delle attività di raccolta dei rifiuti, nonché, allo svincolo delle garanzie prestate a favore di questo Assessorato limitatamente all'attività di raccolta e trasporto dei rifiuti tossici e nocivi esercitata dalla stessa;
Per quanto sopra espresso;

Decreta:


Articolo unico

Sono revocati i decreti n. 706/18 del 25 settembre 1993 e n. 703/90 dell'8 agosto 1990, con i quali la ditta Aprile Giovanni s.r.l. (già Giovanni Aprile s.a.s.), con sede legale in Augusta (SR), via Epicarmo n. 401, è stata autorizzata, rispettivamente, allo smaltimento dei rifiuti speciali e allo smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi per le fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati.
La ditta Aprile Giovanni s.r.l. (già Giovanni Aprile s.a.s.), con sede legale in Augusta (SR), via Epicarmo n. 401, è conseguentemente svincolata per le garanzie finanziarie prestate, limitatamente all'attività di raccolta e trasporto di rifiuti tossici e nocivi, a favore di questo Assessorato con polizza fidejussoria n. 888800506 del 13 maggio 1988 rilasciata dalla Assicurazioni generali S.p.A., agenzia principale di Siracusa.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per esteso.
Palermo, 5 novembre 1998.
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DECRETO 5 novembre 1998.
Revoca dei decreti 29 gennaio 1992, 14 gennaio 1994 e 23 aprile 1992, concernenti autorizzazione alla ditta Selmat s.r.l., con sede in Siracusa, allo smaltimento di rifiuti speciali, speciali ospedalieri e tossici e nocivi.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, recante «Attuazione delle direttive n. 91/156/CEE sui rifiuti, n. 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e n. 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio», così come modificato dal successivo decreto legislativo n. 389 dell'8 novembre 1997;
Visto, in particolare, il comma 15 dell'art. 30 del medesimo decreto legislativo, il quale, tra l'altro, per le attività di raccolta e trasporto di rifiuti prevede che:
-  le autorizzazioni rilasciate ai sensi del D.P.R. n. 915/82 in scadenza sono prorogate, a cura delle amministrazioni che le hanno rilasciate, fino alla data di efficacia dell'iscrizione all'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti o a quella della decisione definitiva del provvedimento di diniego di iscrizione;
-  i provvedimenti di diffida, di variazione, di sospensione o di revoca sono adottati dalle stesse amministrazioni che hanno rilasciato l'autorizzazione;
Vista la delibera del Comitato interministeriale del 27 luglio 1984 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge n. 70 del 25 gennaio 1994;
Visto il D.P.C.M. 21 marzo 1997, di approvazione del modello unico di dichiarazione in materia ambientale (M.U.D.);
Visto il proprio decreto n. 288 del 3 marzo 1989;
Visto il proprio decreto n. 451/18 del 29 giugno 1993;
Visto il proprio decreto n. 509/18 del 6 agosto 1996, che prevede la proroga della validità delle autorizzazioni rilasciate ai sensi dell'art. 6, lett. d), del D.P.R. n. 915/82, fino alla pronunzia positiva di iscrizione, ovvero di diniego, all'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti, a condizione che sia stata presentata domanda di iscrizione allo stesso albo;
Visto il decreto interministeriale n. 324 del 21 giugno 1991 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto ministeriale del 30 marzo 1994 di operatività dell'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti;
Considerato, altresì, che l'art. 57, comma 1, del citato decreto dispone che «le norme regolamentari e tecniche che disciplinano la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti restano in vigore sino all'adozione delle specifiche norme adottate in attuazione del presente decreto. A tal fine ogni riferimento ai rifiuti tossici e nocivi si deve intendere riferito ai rifiuti pericolosi»;
Visto il decreto n. 48/92 del 29 gennaio 1992, con il quale questo Assessorato ha autorizzato la ditta Selmat s.r.l., con sede legale in Siracusa, via Malfitano n. 18, allo smaltimento dei rifiuti speciali previsti ai punti 1, 3 e 5 del IV comma dell'art. 2 del D.P.R. n. 915/82 nelle fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati, nell'ambito della Regione siciliana, per un periodo di anni tre;
Visto il decreto n. 20/18 del 14 gennaio 1994, con il quale questo Assessorato ha autorizzato la ditta Selmat s.r.l., con sede legale in Siracusa, via Malfitano n. 18, allo smaltimento dei rifiuti speciali ospedalieri previsti al punto 2 del IV comma dell'art. 2 del D.P.R. n. 915/82, per le fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati, per un periodo di anni cinque;
Visto il decreto n. 520/92 del 23 aprile 1992, con il quale questo Assessorato ha autorizzato la ditta Selmat s.r.l., con sede legale in Siracusa, via Malfitano n. 18 per il periodo di anni tre, allo smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi previsti ai punti 13, 14, 18, 20 e 27 dell'allegato al D.P.R. n. 915/82, nelle fasi di raccolta, trasporto e conferimento, nell'ambito della Regione siciliana, ad impianti autorizzati;
Vista la copia del decreto del Ministero dell'ambiente - albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti, Sezione regionale Sicilia - n. 0023 del 19 febbraio 1998, con il quale sono state accettate le garanzie finanziarie prestate dalla ditta Selmat s.r.l. di Siracusa a favore del Ministero dell'ambiente a fronte dell'iscrizione all'albo delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti per le categorie 3 e 4;
Ritenuto, quindi, dover procedere alla revoca delle autorizzazioni rilasciate alla ditta sopracitata per l'esercizio delle attività di raccolta dei rifiuti, nonché, allo svincolo delle garanzie prestate a favore di questo Assessorato limitatamente all'attività di raccolta e trasporto dei rifiuti tossici e nocivi esercitata dalla stessa;
Per quanto sopra espresso;

Decreta:


Articolo unico

Sono revocati i decreti n. 48/92 del 29 gennaio 1992, n. 20/18 del 14 gennaio 1994 e n. 520/92 del 23 aprile 1992, con i quali la ditta Selmat s.r.l., con sede legale a Siracusa, via Malfitano n. 18, è stata autorizzata, rispettivamente, allo smaltimento dei rifiuti speciali, speciali ospedalieri e tossici e nocivi per le fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati nell'ambito della Regione siciliana.
La ditta Selmat s.r.l. di Siracusa è, conseguentemente, svincolata per le garanzie finanziarie prestate, limitatamente all'attività di raccolta e trasporto di rifiuti tossici e nocivi, a favore di questo Assessorato con polizza fidejussoria n. 1908 del 17 marzo 1992, rilasciata dalla Banca commerciale italiana, filiale di Siracusa.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per esteso.
Palermo, 5 novembre 1998.
  LO GIUDICE 

(98.47.2506)
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DECRETO 5 novembre 1998.
Revoca dei decreti 3 aprile 1992, 1 ottobre 1993 e 30 maggio 1994, concernenti autorizzazione alla ditta L'Altecoen s.r.l., con sede in Enna, per lo smaltimento di rifiuti speciali, speciali ed ospedalieri e tossici e nocivi.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, recante «Attuazione delle direttive n. 91/156/CEE sui rifiuti, n. 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e n. 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio», così come modificato dal successivo decreto legislativo n. 389 dell'8 novembre 1997;
Visto, in particolare, il comma 15 dell'art. 30 del medesimo decreto legislativo, il quale, tra l'altro, per le attività di raccolta e trasporto di rifiuti prevede che:
-  le autorizzazioni rilasciate ai sensi del D.P.R. n. 915/82 in scadenza sono prorogate, a cura delle amministrazioni che le hanno rilasciate, fino alla data di efficacia dell'iscrizione all'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti o a quella della decisione definitiva del provvedimento di diniego di iscrizione;
-  i provvedimenti di diffida, di variazione, di sospensione o di revoca sono adottati dalle stesse amministrazioni che hanno rilasciato l'autorizzazione;
Vista la delibera del Comitato interministeriale del 27 luglio 1984 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge n. 70 del 25 gennaio 1994;
Visto il D.P.C.M. 21 marzo 1997, di approvazione del modello unico di dichiarazione in materia ambientale (M.U.D.);
Visto il proprio decreto n. 288 del 3 marzo 1989;
Visto il proprio decreto n. 451/18 del 29 giugno 1993;
Visto il proprio decreto n. 509/18 del 6 agosto 1996, che prevede la proroga della validità delle autorizzazioni rilasciate ai sensi dell'art. 6, lett. d, del D.P.R. n. 915/82, fino alla pronunzia positiva di iscrizione, ovvero di diniego, all'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti, a condizione che sia stata presentata domanda di iscrizione allo stesso albo;
Visto il decreto interministeriale n. 324 del 21 giugno 1991 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto ministeriale del 30 marzo 1994 di operatività dell'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti;
Considerato, altresì, che l'art. 57, comma 1, del citato decreto dispone che «le norme regolamentari e tecniche che disciplinano la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti restano in vigore sino all'adozione delle specifiche norme adottate in attuazione del presente decreto. A tal fine ogni riferimento ai rifiuti tossici e nocivi si deve intendere riferito ai rifiuti pericolosi»;
Visto il decreto n. 447/92 del 3 aprile 1992, con il quale questo Assessorato ha autorizzato la ditta L'Altecoen s.r.l., con sede legale in Enna, via S. Agata n. 90, allo smaltimento dei rifiuti speciali previsti ai punti 1, 3, 4 e 5 del IV comma dell'art. 2 del D.P.R. n. 915/82 nelle fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati, nell'ambito della Regione siciliana, per un periodo di anni tre;
Visto il decreto n. 734/18 dell'1 ottobre 1993, con il quale questo Assessorato ha autorizzato la ditta L'Altecoen s.r.l., con sede legale in Enna, via S. Agata n. 90, allo smaltimento dei rifiuti speciali ospedalieri previsti al punto 2 del IV comma dell'art. 2 del D.P.R. n. 915/82, per le fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati, per un periodo di anni cinque;
Visto il decreto n. 563/18 del 30 maggio 1994, con il quale questo Assessorato ha autorizzato la ditta L'altecoen s.r.l., con sede legale in Enna, via S. Agata n. 90, per il periodo di anni cinque, allo smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi previsti ai punti 1, 2, 3, 6, 7, 9, 10, 13, 14, 15, 16, 17, 19, 21, 27 e 28 dell'allegato al D.P.R. n. 915/82, nelle fasi di raccolta, trasporto e conferimento, nell'ambito della Regione siciliana, ad impianti autorizzati;
Vista la copia del decreto del Ministero dell'ambiente - albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti, Sezione regionale Sicilia - n. 0058 dell'11 maggio 1998, con il quale sono state accettate le garanzie finanziarie prestate a favore del Ministero dell'ambiente dalla ditta L'Altecoen s.r.l. di Enna a fronte dell'iscrizione all'albo delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti per le categorie 3 e 4;
Ritenuto, quindi, dover procedere alla revoca delle autorizzazioni rilasciate alla ditta sopracitata per l'esercizio delle attività di raccolta dei rifiuti, nonché, allo svincolo delle garanzie prestate a favore di questo Assessorato limitatamente all'attività di raccolta e trasporto dei rifiuti tossici e nocivi esercitata dalla stessa;
Per quanto sopra espresso;

Decreta:


Articolo unico

Sono revocati i decreti n. 447/92 del 3 aprile 1992, n. 734/18 dell'1 ottobre 1993 e n. 563/18 del 30 maggio 1994, con i quali la ditta L'Altecoen s.r.l., con sede legale in Enna, via S. Agata n. 90, è stata autorizzata, rispettivamente, allo smaltimento dei rifiuti speciali, speciali ospedalieri e tossici e nocivi per le fasi di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti autorizzati nell'ambito della Regione siciliana.
La ditta L'Altecoen s.r.l. di Enna è, conseguentemente, svincolata per le garanzie finanziarie prestate, limitatamente all'attività di raccolta e trasporto di rifiuti tossici e nocivi, a favore di questo Assessorato con polizza fidejussoria n. 18866670/71573 dell'11 maggio 1994, rilasciata dalla compagnia assicuratrice Unipol S.p.A., agenzia di Enna.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per esteso.
Palermo, 5 novembre 1998.
  LO GIUDICE 

(98.47.2503)
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DECRETO 9 novembre 1998.
Autorizzazione al Raggruppamento Costanzo per l'eliminazione di un passaggio a livello nel comune di Terme Vigliatore.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Viste le leggi nazionali e regionali regolanti la materia urbanistica ed, in particolare, l'art. 7 della legge regionale 11 aprile 1961, n. 65, modificato dall'art. 6 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 15;
Vista la legge regionale 21 aprile 1995, n. 40;
Viste le note prot. n. 155 del 15 maggio 1997, n. 11725 del 5 novembre 1997, con le quali il Raggruppamento Costanzo ha trasmesso a questo Assessorato, per l'approvazione di competenza, ai sensi dell'art. 7 della legge regionale 11 aprile 1981, n. 65 modificato dall'art. 6 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 15, gli atti e gli elaborati relativi alla variante alla S.P. 110 Montalbanese per eliminare il passaggio a livello al Km. 175+481;
Vista la delibera n. 58 del 30 settembre 1997, esecutiva ai sensi dell'art. 12 della legge regionale 3 dicembre 1991, n. 44, con la quale il consiglio comunale di Terme Vigliatore ha respinto la proposta di variante alla S.P. 110 Montalbanese per eliminare il passaggio a livello al Km. 175+481;
Vista la nota prot. n. DL 178/98/G GB dell'1 giugno 1998, con il quale il Raggruppamento Costanzo ha trasmesso a questo Assessorato, segreteria C.R.U.; gli elaborati integrativi relativi alla variante della S.P. 110 Montalbanese per eliminare il passaggio a livello al Km. 175+481;
Visto il parere reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 676 del 2 luglio 1998 che di seguito parzialmente si trascrive:
«...Omissis...
Considerato
-  In data 15 maggio 1997, prot. n. 155 il Raggruppamento Costanzo ha trasmesso all'Assessorato del territorio e dell'ambiente, il progetto dei lavori per eliminare il P.L. al Km. 175+481 della S.P. 110 Montalbanese in variante al progetto approvato con decreto n. 1238/87 che interessano i territori comunali di Terme Vigliatore e Furnari.
-  In data 30 settembre 1997, con delibera n. 58, esecutiva il 22 ottobre 1997, il consiglio comunale di Terme Vigliatore respingeva la proposta di variante della S.P. 110 Montalbanese, per eliminare il passaggio a livello al Km. 175+481, mentre il tecnico comunale di Furnari esprimeva parere favorevole ai sensi dell'art. 154 della legge regionale n. 25/93, in quanto le opere risulterebbero conformi al P.R.G.
-  Con nota dell'1 giugno 1998 prot. n. DL 178/98 GGB il Raggruppamento Costanzo ha trasmesso alla segreteria del C.R.U. elaborati integrativi relativi alla variante della S.P. 110 Montalbanese per eliminare il P.L. al Km. 175+481.
-  Si prende atto del contenuto degli elaborati integrativi contenente la proposta di una modesta variazione di tracciato dal punto di vista planivolumetrico per evitare l'interruzione del transito durante l'esecuzione dei lavori, ma la nuova proposta non può essere presa in considerazione in quanto la stessa non ha eseguito il prescritto iter autorizzativo.
-  L'eliminazione del passaggio a livello sulla S.P. 110 montalbanese, in località Vallone Storto, interessa la tratta Acquedolci-Patti-Terme Vigliatore della linea ferroviaria Palermo-Messina.
-  Il sottovia previsto per l'eliminazione del P.L. sarà costruito fuori opera e, successivamente, collocato sotto il rilevato ferroviario con il metodo d'infissione per traslazione, al fine di non interrompere l'esercizio ferroviario.
-  La strada provinciale 110, interessata dai lavori, è di notevole importanza, costituendo una delle due strade di collegamento esistenti tra la S.S. 113 ed il comune di Furnari.
Per tutto quanto precede, è del parere che le opere relative alla variante alla S.P. 110 Montalbanese, per eliminare il passaggio a livello al Km. 175+481 nel comune di Terme Vigliatore, proposte dal Raggruppamento Costanzo, ai sensi dell'art. 7 della legge regionale n. 65 dell'11 aprile 1981, sono condivisibili in quanto compatibili con l'assetto territoriale alle condizioni e nel rispetto dei considerata che precedono»;
Ritenuto di potere condividere il superiore parere reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 676 del 2 luglio 1998;

Decreta:


Art. 1

E' autorizzata, ai sensi dell'art. 7 della legge regionale 11 aprile 1981, n. 65, modificato dall'art. 6 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 15 della legge regionale 21 aprile 1995, n. 40, con le condizioni rese dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 676 del 2 luglio 1998, la variante alla S.P. 110 Montalbanese per eliminare il passaggio a livello al Km. 175+481 nel comune di Terme Vigliatore.

Art. 2

Il Raggruppamento Costanzo resta onerato a richiedere prima dell'inizio dei lavori ogni eventuale ulteriore autorizzazione delle opere di che trattasi.

Art. 3

Fanno parte integrante del presente decreto i seguenti elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
1)  tav. 6062/1a - esecutivi di cantiere, planimetria, profili, muri, sezioni trasversali;
2)  tav. 1 - progetto di fattibilità, variante plano-altimetrico a seguito sopralluogo commissione CRU del 27 maggio 1997;
3)  tav. 2 - relazione descrittiva.

Art. 4

Il Raggruppamento Costanzo e il comune di Terme Vigliatore sono onerati, ciascuno per le proprie competenze, di tutti gli adempimenti conseguenziali al presente decreto che, con esclusione degli elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 9 novembre 1998.
  LO GIUDICE 

(98.47.2497)
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DECRETO 13 novembre 1998.
Autorizzazione del progetto di massima per l'ampliamento e ristrutturazione dell'aerostazione passeggeri del-l'aereoporto Fontanarossa di Catania.
L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Viste le leggi nazionali e regionali regolanti la materia urbanistica ed, in particolare, l'art. 7 della legge regionale 11 aprile 1981, n. 65, modificato dall'art.6 legge regionale 30 aprile 1991, n.15;
Vista l'istanza prot. n. 209925 dell'1 dicembre 1992, con cui il Ministero dei trasporti, Direzione generale dell'aviazione civile, ufficio 21 "Servizio aeroporti", ha chiesto, ai sensi dell'art.7 della legge regionale n. 65/81, modificato dall'art. 6 della legge regionale n. 15/91, l'autorizzazione del progetto di massima dell'ampliamento e ristrutturazione dell'aerostazione passeggeri dell'aeroporto Fontanarossa di Catania, in variante al P.R.G. vigente nel comune;
Visto il D.P.R.S. n.166 del 17 settembre 1969, con il quale è stato approvato il piano regolatore generale del comune di Catania, i cui vincoli sono già decaduti;
Vista la delibera n. 1122 del 22 aprile 1993 del commissario straordinario presso il comune di Catania, vistata dal CO.RE.CO. di Catania con decisione n. 20720 del 14 maggio 1993;
Vista la nota prot. n.24 del 31 gennaio 1994, con la quale il gruppo XXVIII/D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica per il parere di competenza gli atti e gli elaborati relativi alle variante al P.R.G. di che trattasi;
Visto il voto n. 290 del 22 febbraio 1996, con il quale il Consiglio regionale dell'urbanistica ha restituito la pratica al gruppo XXVIII di questo Assessorato, ritenendo di non potere esprimere il parere di merito, considerata la mancanza di elaborati tecnici integrativi;
Vista la nota assessoriale prot. n. 10297/u del 12 agosto 1996, con la quale sono stati richiesti all'ente proponente gli elaborati tecnici integrativi richiesti dal C.R.U.;
Vista la deliberazione n.79 del 17 settembre 1996, legittimata dal CO.RE.CO. sezione provinciale di Catania prot. n. 32350 nella seduta del 4 ottobre 1996, con la quale il consiglio comunale di Catania ha espresso parere favorevole, limitatamente all'edificio dell'aerostazione, le connesse attrezzature tecniche e le strutture di pertinenza "lato aria" (piazzali per aeromobili, etc...), mentre ha espresso parere sfavorevole per quanto riguarda il sistema dei parcheggi e la proposta di estenzione del perimetro aeroportuale, per le parti in cui tale perimetro invade il campo sportivo comunale ed una parte dell'agglomerato abusivo denominato "S.Maria Goretti";
Vista la nota prot. n.84 del 15 febbraio 1997, con la quale il gruppo XXVIII/D.R.U. di questo Assessorato ha ritrasmesso alla segreteria del C.R.U. per il parere di competenza gli atti e gli elaborati relativi alla variante al P.R.G. di che trattasi;
Visti gli elaborati progettuali, consistenti in:
 1)  tav.  A1  - planimetria dello Stato di fatto; 
 2)  tav.  A2  - planimetria di progetto; 
 3)  tav.  A3  - planimetria di progetto; 
 4)  tav.  A4  - planimetria con fasi di attuazione; 
 5)  tav.  A5  - prima fase di attuazione; 
 6)  tav.  A6  - pianta coperture e veduta prospettica; 
 7)  tav.  A7  - pianta piano interrato (-3,50); 
 8)  tav.  A8  - pianta piano terra (+0,70) sezione, prospetto; 
 9)  tav.  A9  - pianta piano primo (+5,20) sezione, prospetto; 
10)  tav.  A10  - pianta piano secondo (+9,70) sezione, prospetto; 
11)  tav.  A11  - aerostazione: pianta piano interrato (-3,50) "A"; 
12)  tav.  A12  - aerostazione: pianta piano interrato (-3,50) "B"; 
13)  tav.  A13  - aerostazione: pianta piano terra (+0,70) "A"; 
14)  tav.  A14  - aerostazione: pianta piano terra (+0,70) "B"; 
15)  tav.  A15  - aerostazione: pianta piano primo (+5,20) "A"; 
16)  tav.  A16  - aerostazione: pianta piano primo (+5,20) "B"; 
17)  tav.  A17  - aerostazione: pianta piano secondo (+9,70) "A"; 
18)  tav.  A18  - aerostazione: pianta piano secondo (+9,70) "B"; 
19)  tav.  A19  - aerostazione: prospetti, planimetrie; 
20)  tav.  A20  - aerostazione: sezioni, planimetrie; 
21)  tav.  A21  - stralcio pianta hall partenze, prospetto, sezione; 
22)  tav.  A22  - stralcio pianta molo prospetto, sezione; 
23)  tav.  A23  - parcheggio multipiano, pianta livello terra, prospetti; 
24)  tav.  A24  - parcheggio multipiano, pianta secondo livello; 
25)  tav.  A25  - centrale impianti, piante prospetti, sezioni; 
26)  tav.  A26  - relazione generale; 
27)  tav.  A27  - planimetria in scala 1:5.000; 

Vista la nota prot. n. 204331 del 20 maggio 1998, con la quale il Ministero dei trasporti e della navigazione, in riferimento ed a seguito della nota n.1983 del 6 maggio 1998 della D.C.A. di Catania, con la quale veniva illustrato l'esito della riunione tenutasi presso la Regione siciliana in data 23 aprile 1998, ha richiesto a questo Assessorato di "esprimere il parere di competenza sul progetto di che trattasi nella considerazione dello stralcio dell'edificio multipiano";
Visto il parere espresso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n.673 del 2 luglio 1998, che parzialmente si trascrive:
«(Omissis)
Considerato che:
-  l'ampliamento dell'aerostazione passeggeri dell'aeroporto di Catania riveste carattere di pubblica utilità e rilevante interesse nazionale;
-  sia il Ministero dei trasporti che il comune di Catania concordano sul potenziamento dell'aeroporto, ormai improcrastinabile in considerazione del crescente volume di traffico che impegna l'esistente aerostazione passeggeri, già oggi insufficiente;
- il progetto proposto dal Ministero dei trasporti appare in linea di massima condivisibile con esclusione del parcheggio multipiano per il quale si condividono le riserve espresse dal comune di Catania, rimanendo comunque prevalente la necessità di realizzare l'opera;
-  relativamente alla sistemazione dei parcheggi il Ministero dei trasporti concorda sulla opportunità di stralciare il parcheggio multipiano dal progetto esecutivo in corso di redazione, ma dalla nota n.20433/98 non emerge con chiarezza la soluzione che si prevede di adottare per dotare provvisoriamente la nuova aerostazione di nuovi parcheggi;
- il sistema definitivo dei parcheggi dovrà essere, quindi, ristudiato e sottoposto alle approvazioni di legge e/o recepite dagli strumenti urbanistici in corso di formazione;
-prima di procedere alla fase esecutiva dell'opera dovranno essere adeguatamente chiariti gli aspetti geologici dell'intervento estesi a tutto il territorio interessato;
Per quanto sopra visto, premesso e considerato, è del parere di ritenere meritevole di autorizzazione il progetto di massima dell'ampliamento e ristrutturazione dell'aerostazione passeggeri dell'aeroporto Fontanarossa di Catania, ai sensi dell'art. 7 della legge regionale n.65/81 e dell'art. 6 della legge regionale n.15/91, nel rispetto dei superiori considerata, dato il rilevante interesse pubblico alla realizzazione dell'opera»;
Ritenuto di poter condividere il superiore parere espresso dal Consiglio regionale dell'urbanistica;

Decreta:


Art. 1

E' autorizzato, ai sensi dell'art. 7 della legge regionale 11 aprile 1981, n.65 così come modificato dall'art.6 della legge regionale 30 aprile 1991, n.15 ed in conformità al parere espresso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n.673 del 2 luglio 1998 di cui in premessa, il progetto di massima dell'ampliamento e ristrutturazione dell'aerostazione passeggeri dell'aeroporto Fontanarossa di Catania.

Art.2

Il Ministero dei trasporti resta onerato a richiedere, prima dell'inizio dei lavori, ogni eventuale ulteriore autorizzazione o nulla osta necessari per l'esecuzione delle opere di che trattasi.

Art.3

Fanno parte integrante del presente decreto gli elaborati indicati in premessa, che vengono timbrati e vistati da questo Assessorato.

Art.4

Il Ministero dei trasporti ed il comune di Catania sono onerati ciascuno per la propria competenza, di tutti gli adempimenti conseguenziali al presente decreto che, con esclusione degli elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 13 novembre 1998.
  LO GIUDICE 

(98.47.2495)
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ASSESSORATO DEL TURISMO, DELLE COMUNICAZIONI E DEI TRASPORTI


DECRETO 2 novembre 1998.
Attribuzione delle percorrenze chilometriche effettive 1995 della S.A.I.S. S.p.A., con sede in Palermo, ad altre società.
L'ASSESSORE PER IL TURISMO, LE COMUNICAZIONI ED I TRASPORTI

Vista la legge regionale 14 giugno 1983, n. 68 e successive modificazioni;
Vista la legge regionale 27 maggio 1997, n. 16, art. 18, commi 3° e 4°;
Visto il decreto n. 457/3Tr del 2 ottobre 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 58, parte prima, del 18 ottobre 1997;
Considerato che nel predetto decreto risulta attribuita alla S.A.I.S. S.p.A. di Enna la percorrenza complessiva di km. 18.837.478;
Visto il decreto n. 592/Tr dell'8 ottobre 1996, con il quale è stata approvata, in via definitiva, la scissione della S.A.I.S. S.p.A., con sede in Palermo nelle appresso indicate società:
-  S.A.I.S. Autolinee S.p.A., con sede in Enna;
-  S.A.I.S. Viaggi S.p.A., con sede in Enna;
-  S.A.I.S. Trasporti S.p.A., con sede in Palermo;
Vista la dichiarazione in data 6 novembre 1997, prodotta congiuntamente dalle tre nuove società con la quale, per le finalità di cui alla legge regionale 27 maggio 1997, n. 16, art. 18, commi 3° e 4°, vengono specificate le percorrenze chilometriche da attribuire alle stesse;
Considerato, altresì, che tali dati sono già stati utilizzati per la determinazione del consuntivo 1996;
Ritenuto, pertanto, di potere procedere alla specifica dei dati chilometrici, così come indicato nella dichiarazione summenzionata;

Decreta:


Art. 1

Per i motivi in premessa citati, le percorrenze effettive 1995, attribuite alla S.A.I.S. - servizi automobilistici ing. Scelfo S.p.A., con sede in Palermo, con decreto n. 457/3Tr del 2 ottobre 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 58, parte prima, del 18 ottobre 1997, vengono attribuite alle società appresso indicate nei termini di cui alla dichiarazione datata 6 novembre 1997, così come sotto specificato:
S.A.I.S. Autolinee S.p.A., con sede in Enna
-  urbano      km. 318.698 
-  suburbano      km.
-  extraurbano      km. 6.341.891 
  Totale     km. 6.660.589 

S.A.I.S. Viaggi S.p.A., con sede in Enna
-  urbano      km.
-  suburbano      km.
-  extraurbano      km. 6.338.042 
  Totale     km. 6.338.042 

S.A.I.S. Trasporti S.p.A., con sede in Palermo
-  urbano      km.
-  suburbano      km. 223.518 
-  extraurbano      km. 5.615.329 
  Totale     km. 5.838.847 


Art. 2

Per gli stessi motivi la S.A.I.S. - servizi automobilistici ing. Scelfo S.p.A., con sede in Palermo, è eliminata dall'elenco delle aziende beneficiarie dei contributi di esercizio ex legge regionale n. 68/83 di cui al decreto n. 457/3Tr del 2 ottobre 1997.

Art. 3

I dati chilometrici di cui al precedente art. 1, costituiranno, ai sensi del comma 3°, art. 18, legge regionale n. 16/97, i limiti di percorrenza effettiva entro cui le aziende potranno beneficiare dei contributi di esercizio ex legge regionale n. 68/83.
Il presente decreto verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 2 novembre 1998.
  STRANO 

(98.47.2470)
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DISPOSIZIONI E COMUNICATI





PRESIDENZA

Trasferimento di beni dal patrimonio indisponibile al patrimonio disponibile dell'Azienda siciliana trasporti.
Con decreto presidenziale n. 5055 dell'8 ottobre 1998, vistato alla Ragioneria centrale della Presidenza al n. 4516 del 29 ottobre 1998, è stato autorizzato il trasferimento dal patrimonio indisponibile al patrimonio disponibile dell'Azienda siciliana trasporti di n. 9 autovetture descritte nell'elenco allegato alla deliberazione n. 58 in verbale n. 17, adottata dal consiglio di amministrazione della Azienda nella seduta del 21 luglio 1998.
(98.46.2448)
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Estinsione dell'opera pia Collegio di Maria di Regalbuto.
Con decreto presidenziale n. 329 del 30 ottobre 1998, registrato alla Ragioneria centrale per la Presidenza della Regione in data 12 novembre 1998 al n.4735, l'opera pia Collegio di Maria di Regalbuto è stata dichiarata estinta.
Il residuo patrimonio dell'opera pia estinta è devoluto al comune di Regalbuto, con il vincolo di mantenerne la destinazione originaria e, comunque, per essere destinato a finalità socio-assistenziali.
(98.48.2597)
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Fusione dell'opera pia Nino Scandurra di Messina con l'opera pia Conservatori riuniti di Messina.
Con decreto presidenziale n.330 del 30 ottobre 1998, registrato alla Ragioneria centrale per la Presidenza della Regione il 12 novembre 1998 al n.4731, l'opera pia Nino Scandurra di Messina è stata dichiarata fusa con l'opera pia Conservatori riuniti anch'essa diMessina.
Tutti i beni mobili ed immobili già di proprietà delle singole opere pie vengono intestati alla nuova opera pia nata dalla predetta fusione.
(98.48.2598)
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Fusione dell'opera pia Ospizio di beneficenza di Catania con l'opera pia Educandato Regina Elena e Conservatori raggruppati di Catania.
Con decreto presidenziale n. 331 del 30 ottobre 1998, registrato alla Ragioneria centrale per la Presidenza della Regione il 12 novembre 1998 al n.4732, l'opera pia Ospizio di beneficenza di Catania è stata dichiarata fusa con l'opera pia Educandato Regina Elena e Conservatori raggruppati anch'essa di Catania.
Tutti i beni mobili ed immobili, già di proprietà delle singole opere pie, vengono intestati alla nuova opera pia nata dalla predetta fusione.
(98.48.2599)
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Nomina del sovrintendente dell'Ente autonomo regionale Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania.
Con D.P.Reg. n. 372/Gr. XV/S.G. del 16 novembre 1998 il dott. Alberto Bombace è nominato sovrintendente dell'Ente autonomo regionale Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania per la durata di un quadriennio.
Il predetto fa parte del consiglio di amministrazione dell'Ente autonomo regionale Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania ai sensi dell'art. 9, 1° comma, della legge regionale n. 19/86.
(98.47.2514)
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Nomina del commissario straordinario dell'Istituto superiore di giornalismo presso l'Università degli studi di Palermo.

Con D.P.Reg. n.376/Gr. XV/S.G. del 20 novembre 1998, il dott. Gianni Contino, giornalista pubblicista, nato a Modica il 27 settembre 1947, è nominato commissario straordinario dell'Istituto superiore di giornalismo, con sede in Palermo, per un periodo di mesi sei.
(98.48.2570)
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Ripartizione territoriale dei fondi stanziati per le spese in conto capitale nello stato di previsione delle spese del bilancio della Regione per l'anno finanziario 1998 -Assessorato regionale degli enti locali - Adeguamento strutture socio-assistenziali.
Con deliberazione n. 371 del 23 ottobre 1998, la Giunta regionale ha approvato la ripartizione territoriale dei fondi stanziati per le spese in conto capitale nello stato di previsione delle spese del bilancio della Regione per l'anno finanziario 1998 - Assessorato regionale degli enti locali - Adeguamento strutture socio-assistenziali, secondo la proposta contenuta nella nota n. 2091 del 28 settembre 1998.
L'art. 4 della legge regionale n. 33 dell'8 novembre 1988 autorizza la concessione di contributi in conto capitale in misura non superiore al 50% della spesa ammessa in favore di enti assistenziali, pubblici e privati, per programmi di adeguamento degli edifici agli standards regionali.
Detti programmi si realizzano mediante opere di ristrutturazione, completamento, ampliamento degli edifici esistenti sia per servizi aperti che residenziali, oltre che mediante l'installazione di impianti e l'acquisto di attrezzature e beni strumentali.
Sono escluse le opere di sola manutenzione ordinaria o straordinaria ove non connesse ai superiori obiettivi.
I criteri e le modalità d'accesso al contributo regionale sono stati già predeterminati con decreto n. 3 del 13 luglio 1989, sentita la competente Commissione legislativa; adempimento, questo, richiesto dallo stesso art. 4 della legge regionale n. 33/88, comma 2.
L'esiguità dello stanziamento di bilancio (1.000 milioni) per il capitolo 58905 non consente una ripartizione territoriale su base provinciale di tale risorsa tenuto conto della popolazione residente, come di consueto viene operato per gli omologhi interventi in conto capitale, stante il rischio di una eccessiva parcellizzazione dell'intervento senza il raggiungimento degli obiettivi prefissati.Da ciò la necessità di pervenire con sufficiente flessibilità all'individuazione delle istanze accoglibili, avuto riguardo alla natura ed essenzialità delle opere progettate, alla tipologia dei servizi prestati ed all'utenza assistibile, con priorità per le strutture volte all'accoglienza di soggetti con ridotta autosufficienza od esposti a rischio di esclusione sociale (anziani, disabili, dimessi O.P., ragazze madri e donne con minori, etc.).
In presenza di più istanze provenienti dai diversi ambiti territoriali, sarà altresì cura dell'Assessorato regionale degli enti locali valutare l'accesso ai contributi con priorità per gli enti situati in aree ad alto rischio sociale ovvero con maggiore carenza di strutture assistenziali.
(98.46.2462)
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Ripartizione territoriale dei fondi stanziati in conto capitale nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione per l'anno finanziario 1998 - cap. 87372 -Assessorato regionale del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti.
Con deliberazione n. 386 del 26 ottobre 1998, la Giunta regionale ha approvato la ripartizione territoriale dei fondi stanziati in conto capitale nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione per l'anno finanziario 1998 - cap. 87372 - Assessorato regionale del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti secondo la proposta contenuta nella nota n. 4079/Gr. VIII del 21 ottobre 1998.
Per i fondi stanziati nello stato di previsione della spesa del bilancio regionale per l'esercizio finanziario 1998, per gli interventi di cui al capitolo 87372 "Spese per il finanziamento di opere urgenti di valorizzazione turistica del territorio con priorità alle opere di completamento e con esclusione delle opere viarie non ancora iniziate", si procederà alla ripartizione territoriale secondo le percentuali determinate dall'Assessorato regionale bilancio e finanze:
-  Agrigento 10,2;
-  Caltanissetta 8,2;
-  Catania 17,3;
-  Enna 7,9;
-  Messina 12,4;
-  Palermo 18,8;
-  Ragusa 7;
-  Siracusa 8,9;
-  Trapani 9,3.
Ripartizione territoriale dei fondi stanziati sul capitolo 87372 pari a L. 11.000 milioni:
-  Agrigento L. 1.122.000.000;
-  Caltanissetta 902.000.000;
-  Catania 1.903.000.000;
-  Enna 869.000.000;
-  Messina 1.364.000.000;
-  Palermo 2.068.000.000;
-  Ragusa 770.000.000;
-  Siracusa 979.000.000;
-  Trapani 1.023.000.000.
La ripartizione territoriale così come sopra determinata costituirà, in conformità al 6° comma dell'art. 4 della legge regionale n. 21/85, uno dei criteri generali di selezione delle istanze pervenute a seguito del comunicato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 17 del 4 aprile 1998 per la predisposizione del programma di spesa per l'impiego dei fondi stanziati sul capitolo 87372 del bilancio della Regione siciliana.
Naturalmente, ove per carenze progettuali, le risultanze istruttorie non risultassero, però, perfettamente rispondenti con la ripartizione territoriale che si propone, le somme non attribuibili ad ogni singola provincia verranno utilizzate per rimodulare la presente elaborazione garantendo, al contempo, una piena utilizzazione dello stanziamento previsto compatibilmente ad un'equa ripartizione territoriale della spesa.
(98.46.2451)
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Trasferimento di opere ex Casmez all'Enel di Palermo.
Con decreto n. 407/IV DR4 del 17 novembre 1998 l'Assessore alla Presidenza della Regione siciliana, ai sensi e per gli effetti dell'art.139 del T.U. delle leggi sugli interventi nel Mezzogiorno, approvato con D.P.R. del 6 marzo 1978, n. 218, ha disposto il trasferimento delle opere ex Casmez: progg. nn. 11550, 11555, 13368, 702, 756, 940, 2979 e 11208 all'Enel di Palermo che provvederà all'iscrizione nel proprio patrimonio assumendone l'onere della gestione e della manutenzione secondo le competenze attribuitegli dalla legislazione vigente.
(98.48.2586)
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Trasferimento dal patrimonio indisponibile al patrimonio disponibile della Regione siciliana dell'ex Enopolio diVittoria.
Con decreto 20 maggio 1998, n. 2727 l'Assessore alla Presidenza ha disposto il passaggio dal patrimonio indisponibile al patrimonio disponibile della Regione siciliana dell'immobile sito in Vittoria, località Terre Pupi, il quale insiste sulla part. n. 257 alla partita n. 13863 (N.C.E.U.) foglio di mappa n. 67 del comune di Vittoria.
(98.46.2452)
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Trasferimento di opere dalla soppressa Cassa per il Mezzogiorno all'Enel di Palermo.
Con decreto n. 378/IV DR4 del 12 novembre 1998 l'Assessore alla Presidenza della Regione siciliana, ai sensi e per gli effetti dell'art. 139 del testo unico delle leggi sugli interventi nel Mezzogiorno D.P.R. del 6 marzo 1978, n. 218 ha disposto il trasferimento delle opere ex Casmez, progg. nn. 2811, 943, 11504, 352/02, 352/03, all'Enel di Palermo che provvederà all'iscrizione nel proprio patrimonio, conservandone la destinazione d'uso originaria ed assumendone l'onere della gestione e della manutenzione secondo le competenze attribuitegli dalla legislazione vigente.
(98.47.2533)
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Recepimento di accordo decentrato relativo alla nuova articolazione dell'orario e a vari progetti da attuare nell'Ufficio legislativo e legale della Presidenza.
Con D.P.Reg. 21 dicembre 1998, n. 79/U.L.L., vistato dalla Ragioneria centrale della Presidenza della Regione il 30 dicembre 1998 al n. 5256, è stato approvato l'accordo di cui al verbale del 16 dicembre 1998, intervenuto tra il Direttore dell'Ufficio legislativo e legale e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL-FIST, UIL-Enti locali, RBD-CUB, FIADEL-CISAL, FAILEA-FALCEV, CONFAIL-Segreteria regionale, allegato al presente decreto, relativo:
-  al contingente di personale in servizio alla Gazzetta Ufficiale da esonerare dallo sciopero ex artt. 1 e 2, D.P.Reg. 30 gennaio 1993, D.P.Reg. n. 11/95 ed ulteriori proroghe, allegata sub "A";
-  alla modifica dei precedenti accordi decentrati approvati con DD.PP.Reg. 8 novembre 1996, n. 51/U.L.L. e 28 novembre 1997, n. 77/U.L.L. relativamente all'articolazione dell'orario di lavoro da attuare nell'Ufficio legislativo e legale, allegata sub "B";
-  alla modifica agli accordi decentrati approvati con DD.PP.Reg. 29 gennaio 1998, n. 3/U.L.L. e 4 agosto 1998, n. 48/U.L.L. in ordine al progetto di produttività "Cassazionisti", allegata sub "C";
-  al progetto di produttività strutturale ex art. 18, D.P.Reg. n. 11/95, come modificato dall'art. 4, D.P.Reg. n. 38/97, da attuarsi nell'Ufficio legislativo e legale nell'anno 1999, allegata sub "D".
(99.2.43)
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ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE

Avviso di deposito di copie del Bollettino ufficiale per l'anno 1997.
L'Assessore per l'agricoltura e le foreste comunica che presso la Presidenza della Regione e dell'Assemblea regionale siciliana sono state depositate le copie del Bollettino ufficiale per l'anno 1997, redatto a norma dell'art. 34 della legge regionale n. 58/83, che trovasi in corso di stampa.
Copia del predetto bollettino è, altresì, consultabile presso questo Assessorato, Direzione regionale per gli interventi strutturali, promozionali e socio-economici in agricoltura, viale Regione siciliana.
(98.47.2471)
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ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Nomina del commissario straordinario dell'Accademia di belle arti di Catania.
Con decreto n. 865 del 4 novembre 1998 dell'Assessore per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione, nelle more della ricostituzione del consiglio di amministrazione dell'Accademia di belle arti diCatania, il dr. Giorgio Castellana - dirigente superiore del ruolo amministrativo in servizio presso la Direzione istruzione dell'Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione, è stato nominato commissario straordinario dell'Accademia di belle arti di Catania.
Il dott. Giorgio Castellana avrà il compito di provvedere all'ordinaria amministrazione dell'Accademia.
(98.46.2425)
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Sostituzione di un componente del consiglio di amministrazione del personale non docente degli Istituti regionali pareggiati.
Con decreto n. 874 del 5 novembre 1998 dell'Assessore per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione, vistato alla Ragioneria centrale l'11 novembre 1998 al n. 2051, il sig. Di Fiore Casimiro, collaboratore scolastico di ruolo presso l'Istituto professionale per ciechi Florio e Salamone di Palermo, è stato nominato componente del consiglio di amministrazione del personale non docente degli Istituti regionali pareggiati, in sostituzione del sig. Tornambè Giuseppe, ex responsabile amministrativo dell'Isti tuto regionale d'arte di Mazara del Vallo, collocato in quiescenza dall'1 settembre 1998.
(98.48.2584)
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Nomina di componenti del consiglio di istituto dell'Istituto professionale per ciechi Florio e Salamone di Palermo.
Con decreto n. 946 del 16 novembre 1998 dell'Assessore per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione, i sigg. Naccari Valentina, Meli Rosario e Ammirata Silvana sono stati nominati componenti del consiglio di istituto dell'Istituto professionale per ciechi Florio e Salamone di Palermo in rappresentanza della componente alunni dello stesso consiglio.
(98.48.2559)
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Conferimento di incarico al commissario ad acta presso la Scuola magistrale ortofrenica regionale di Catania.
Con decreto n. 976 del 17 novembre 1998 dell'Assessore per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione, ad integrazione del decreto n. 772 del 16 ottobre 1998, al dott. Giuseppe Librizzi, commissario ad acta della Scuola magistrale ortofrenica regionale di Catania, si dà incarico di attivare, previa verifica della sussistenza delle necessarie condizioni, il terzo anno del corso di psicomotricità.
(98.48.2549)
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Nomina del presidente del consiglio di amministrazione del Conservatorio di musica V. Bellini di Palermo.
Con decreto n. 977 del 23 novembre 1998 dell'Assessore per i beni culturali, ambientali e per la pubblica istruzione, l'on.le Cicero Antonino, nato a Mussomeli il 18 agosto 1938 è stato nominato presidente del consiglio di amministrazione del Conservatorio di musica V. Bellini di Palermo, in sostituzione del dott. Alessi Alberto, per la durata del mandato conferito con decreto n. 841 del 30 ottobre 1997.
(98.48.2593)
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ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE

Trasformazione della forma giuridica da società cooperativa a r.l. in società per azioni della Banca popolare di Bronte, con sede in Bronte.
Con decreto n. 320/98-9/F dell'11 novembre 1998 dell'Assessore per il bilancio e le finanze, è stata autorizzata ai sensi degli artt. 31 e 56 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, la trasformazione della forma giuridica da società cooperativa a r.l. in società per azioni della Banca popolare di Bronte, con sede in Bronte (CT), e l'adozione del nuovo statuto sociale composto da n. 33 articoli, che in allegato costituisce parte integrante del citato provvedimento.
(98.47.2528)
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ASSESSORATO DELLA COOPERAZIONE, DEL COMMERCIO, DELL'ARTIGIANATO E DELLA PESCA

Sostituzione di un componente e nomina del segretario del Consiglio regionale della pesca.
Con decreto n. 2313/II/I del 27 ottobre 1998, vistato dalla Ragioneria centrale il 5 novembre 1998, l'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca, ha nominato l'ing. Ferdinando Esposito, nato a Napoli il 9 agosto 1959 ed il sig. Rosolino Covais, assistente amministrativo presso l'Assessorato della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca, rispettivamente componente del Consiglio regionale della pesca, in rappresentanza del Registro italiano navale, in sostituzione dell'ing. Oronzo Rotundo, e segretario del predetto Consiglio, a far data dalla notifica del predetto decreto.
(98.48.2579)
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Nomina del commissario straordinario della società cooperativa Lara a r.l., con sede in Partinico.
Con decreto n. 2419 del 5 novembre 1998 dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca, è stato nominato, quale commissario straordinario della società cooperativa a r.l. Lara, con sede in Petrosino, il rag. Salvatore Marino, nato in Paceco il 4 luglio 1966 e residente in Trapani, via Santa Ninfa n. 2.
(98.47.2484)
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Revoca del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale della cooperativa Dipendenti acquedotto etneo, con sede in Catania.
Con decreto n. 2422 del 6 novembre 1998 dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca, vengono revocati il consiglio di amministrazione ed il collegio sindacale della cooperativa Dipendenti acquedotto etneo, con sede in Catania, e viene nominato commissario straordinario fino al 31 marzo 1999 il dott. Giovanni Confalone, nato a Siracusa il 19 dicembre 1948 ed ivi residente in via Arsenale nn. 44, 46.
(98.47.2483)
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Sostituzione del commissario liquidatore della società cooperativa La Favorita, con sede in Palermo.
Con decreto dell'Assessore per la cooperazione, il commercio, l'artigianato e la pesca n. 2528/I/VI dell'11 novembre 1998, la dr.ssa Dorotea Li Vigni, nata a Palermo il 15 ottobre 1968 e residente in Palermo, domiciliata in via U. Giordano n. 65, è nominata commissario liquidatore della società cooperativa La Favorita, con sede nel comune di Palermo, in sostituzione del commissario liquidatore, dott. Giuseppe Costantino.
(98.48.2589)
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ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI

Riconoscimento di personalità giuridica all'opera pia Istituto Duca di Carcaci di Catania.
Con decreto n. 2512/IX/AA.SS. del 30 ottobre 1998, vistato dalla Ragioneria centrale dell'Assessorato enti locali con visto n. 1257 dell'11 novembre 1998, l'Assessore per gli enti locali ha riconosciuto la personalità giuridica di diritto privato, ai sensi del 1° comma dell'art. 30 della legge regionale 9 maggio 1986, n. 22, nonché dell'art. 12 del C.C., con il relativo statuto esistente, della pia opera Istituto Duca di Carcaci di Catania.
(98.48.2582)
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Riconoscimento di personalità giuridica all'opera pia Collegio di Maria SS. della Provvidenza di Aci S. Antonio.
Con decreto n. 2513/IX/AA.SS. del 30 ottobre 1998, vistato dalla Ragioneria centrale dell'Assessorato enti locali con visto n. 1258 dell'11 novembre 1998, l'Assessore per gli enti locali ha riconosciuto la personalità giuridica di diritto privato, ai sensi del 1° comma dell'art. 30 della legge regionale 9 maggio 1986, n. 22, nonché dell'art. 12 del C.C., con il relativo statuto esistente, dell'opera pia Collegio di Maria SS. della Provvidenza di Aci S. Antonio (provincia di Catania).
(98.48.2581)
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Riconoscimento di personalità giuridica all'opera pia Asilo infantile S. Giuseppe di Trapani.
Con decreto n. 2514/IX/AA.SS. del 30 ottobre 1998, vistato dalla Ragioneria centrale dell'Assessorato degli enti locali con visto n. 1259 dell'11 novembre 1998, l'Assessore per gli enti locali ha riconosciuto la personalità giuridica di diritto privato, ai sensi del 1° comma dell'art. 30 della legge regionale 9 maggio 1986, n. 22, nonché dell'art. 12 del C.C., con il relativo statuto esistente, dell'opera pia Asilo infantile S. Giuseppe di Trapani.
(98.48.2583)
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ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI

Approvazione di perizia dell'ufficio del Genio civile di Palermo per lavori urgenti nel comune di Termini Imerese.
Con decreto n. 1685 del 15 ottobre 1998 l'Assessore per i lavori pubblici ha approvato la perizia 7 settembre 1998 redatta dall'ufficio del Genio civile di Palermo ai sensi dell'art. 70 del regolamento n. 350/1895 e relativa ai lavori di somma urgenza per il consolidamento e recupero dissesto in località Tenaglia interessante l'acquedotto comunale Brocato a servizio dell'abitato nel comune di Termini Imerese ed ha disposto il finanziamento di L. 530.464.160, sul capitolo 70301, esercizio 1998.
(98.47.2523)
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Finanziamento per lavori di potenziamento ed automazione della rete acquedottistica nei territori dei comuni di Cammarata, Castronovo di Sicilia, Valledolmo e Vallelunga.
Con decreto n. 1768 del 22 ottobre 1998 l'Assessore per i lavori pubblici ha concesso il finanziamento di L. 25.322.774.000 sui capitoli 69936, 69937 e 69938 - esercizi finanziari 1998 e 1999 - per l'esecuzione dei lavori di potenziamento ed automazione della rete acquedottistica consortile distretto nord est, territori di Cammarata (AG), Castronovo di Sicilia (PA), Valledolmo (PA) e Vallelunga (CL).
(98.47.2526)
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Rettifica parziale del decreto 4 settembre 1996, relativo ai lavori di ripristino della viabilità distrutta dalla colata lavica del marzo 1983 - Catania S.P. 92.
Con decreto dell'Assessore per i lavori pubblici n. 1784/14° del 23 ottobre 1998, è disposta la rettifica parziale del precedente decreto n. 1503 del 4 settembre 1996, limitatamente ai dati relativi della particella oggi 160/b (ex 42), articolo 5191, foglio 2, superficie espropriata mq. 444.
(98.47.2473)
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Concessione del finanziamento per la realizzazione di lavori stradali urgenti nel comune di Alcara Li Fusi.
Con decreto n. 1786/13 del 27 ottobre 1998, l'Assessore per i lavori pubblici ha disposto il finanziamento di L. 300.000.000 sul cap. 70473, esercizio 1998 (fondi di cui alla legge n. 471/94) per l'esecuzione dei lavori urgenti di ripristino della strada esterna Alcara-Longi nel comune di Alcara Li Fusi.
(98.48.2577)
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Approvazione di perizia dell'ufficio del Genio civile di Palermo per lavori urgenti nel comune di Roccapalumba.
Con decreto n. 1872 del 2 novembre 1998 l'Assessore per i lavori pubblici ha approvato la perizia in data 29 aprile 1998 redatta dall'ufficio del Genio civile di Palermo ai sensi dell'art. 69 del regolamento n. 350/1895 e relativa ai lavori urgenti per il consolidamento di un tratto della via Gatto nel comune di Roccapalumba ed ha disposto il finanziamento di L. 302.874.640 sul capitolo 70315, esercizio 1998.
(98.47.2525)
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Approvazione di perizia dell'ufficio del Genio civile di Palermo per lavori urgenti nel comune di Palermo.
Con decreto n. 1882 del 2 novembre 1998 l'Assessore per i lavori pubblici ha approvato la perizia di variante e suppletiva redatta dall'ufficio del Genio civile di Palermo, ai sensi dell'art. 71 del regolamento n. 350/1895 e relativa ai lavori di somma urgenza per la bonifica e consolidamento di prima fase del costone in località Piano Mollica incombente sulla galleria Isola delle Femmine, Km. 2+400 dell'autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo, nonché sulla sede ferroviaria Palermo-Trapani nel comune di Palermo ed ha disposto l'ulteriore finanziamento di L. 109.590.200 sul capitolo 70314, esercizio 1998.
(98.47.2518)
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Conferma della pubblica utilità dei lavori da eseguire nel comune di Grotte e fissazione dei termini per l'inizio e il compimento delle procedure espropriative e dei lavori.
Con decreto n. 1885 del 2 novembre 1998, l'Assessore per i lavori pubblici ha confermato la pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dei lavori urgenti strettamente necessari per la salvaguardia dei fabbricati in località Madonna delle Grazie nel comune di Grotte, finanziato con decreto assessoriale n. 2414 del 24 novembre 1997, ed ha fissato i termini per l'inizio e il compimento dei lavori e l'inizio e il completamento delle procedure espropriative.
Ilavori dovranno avere effettivo inizio entro anni uno dalla data del suddetto decreto e compiersi entro anni cinque dalla stessa data.
Le procedure espropriative dovranno avere inizio entro anni uno dalla data del suddetto decreto e compiersi entro anni cinque dalla stessa data.
(98.48.2554)
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Autorizzazione all'ufficio del Genio civile per le opere marittime di Palermo per lavori urgenti nel comune di Caronia.
Con decreto n. 1891/4 del 2 novembre 1998 dell'Assessore per i lavori pubblici è stato autorizzato l'ufficio del Genio civile per le opere marittime di Palermo ad effettuare i lavori di urgenza per la realizzazione di una scogliera a protezione dell'abitato in località Chiappa nel comune di Caronia, dell'importo di L. 300.000.000.
(98.47.2467)
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Autorizzazione all'ufficio del Genio civile per le opere marittime di Palermo per lavori urgenti nel comune di Piraino.
Con decreto n. 1892/4 del 3 novembre 1998 dell'Assessore per i lavori pubblici è stato autorizzato l'ufficio del Genio civile per le opere marittime di Palermo ad effettuare i lavori di urgenza per il rifiorimento di n. 2 scogliere poste a difesa del complesso Piraino Mare in località Gliaca nel comune di Piraino, dell'importo di L. 520.000.000.
(98.47.2468)
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Autorizzazione all'ufficio del Genio civile per le opere marittime di Palermo ad effettuare lavori urgenti nel porto Sottomonastero del comune di Lipari.
Con decreto dell'Assessore per i lavori pubblici n. 1893/4 del 3 novembre 1998 è stato autorizzato l'ufficio del Genio civile per le opere marittime di Palermo ad effettuare i lavori di urgenza per il ripristino e completamento dell'impianto antincendio e opere di arredo del porto Sottomonastero nel comune di Lipari, dell'importo di L. 500.000.000.
(98.47.2475)
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Approvazione di perizia dell'ufficio del Genio civile di Enna relativa a lavori urgenti nel comune diEnna.
Con decreto n. 1979 del 9 novembre 1998 l'Assessore per i lavori pubblici ha approvato la perizia dell'importo di L. 440.000.000 redatta dall'ufficio del Genio civile di Enna, relativa ai lavori di urgenza a protezione del vicoloFurio per la caduta massi dal sovrastante costone roccioso, nell'abitato del comune diEnna - cap. 70315, esercizio finanziario 1998).
(98.48.2578)
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Passaggio dal demanio al patrimonio disponibile della Regione di relitti d'alveo del torrente Galleri nel comune di Messina.
Con decreto n. 1986/6 del 10 novembre 1998 dell'Assessore per i lavori pubblici di concerto con l'Assessore alla Presidenza è stato disposto il passaggio dal demanio al patrimonio della Regione dei relitti d'alveo del torrente Galleri individuati nel foglio di mappa n. 161, particelle 892 e 894 e foglio di mappa n. 157, particelle 1606, 1607, 1608, 1611 e 1612, del comune di Messina della superficie complessiva di mq. 5.656.
(98.47.2524)
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Rinnovo della dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dei lavori idrici ricadenti nei comuni di Barcellona e S. Lucia del Mela.
Con decreto n. 22/8 del 18 novembre 1998 l'Assessore per i lavori pubblici ha rinnovato la pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dei lavori di rinnovamento e sistemazione dell'acquedotto della sorgente Mela, ricadenti nei comuni di Barcellona e S. Lucia del Mela, già finanziati con decreto n. 1364 del 13 luglio 1991 al comune di Milazzo.
(98.48.2596)
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ASSESSORATO DEL LAVORO, DELLA PREVIDENZA SOCIALE, DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DELL'EMIGRAZIONE

Proroga dell'incarico conferito al commissario ad acta del Centro interaziendale per l'addestramento professionale nell'industria di Priolo.
Con decreto dell'Assessore per il lavoro, la previdenza sociale, la formazione professionale e l'emigrazione n. 688/98/V/F.P. del 10 novembre 1998, si è provveduto a prorogare l'incarico di commissario ad acta del Centro CIAPI al dott. Fileti Carmelo.
Il suddetto rimarrà in carica fino alla data di scadenza e, pertanto, fino al 30 dicembre 1998.
(98.47.2465)
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ASSESSORATO DELLA SANITA'

Trasferimento di sede del centro di solidarietà F.A.R.O. di Messina.
Con decreto dell'Assessore per la sanità del 6 novembre 1998, n. 26971, il centro di solidarietà F.A.R.O. con sede in Messina è stato autorizzato al trasferimento della comunità (di tipo semi-residenziale) di Messina - già iscritta all'albo regionale degli enti ausiliari ai sensi della legge regionale 21 agosto 1984, n. 64 con il decreto n. 87101 del 15 novembre 1990 - dalla sede di via Chiesa dei Marinai n. 13 a quella ubicata nello stesso comune, in via S. Jachiddu, nei locali del piano sottostrada ed al piano terreno.
(98.46.2450)
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Autorizzazione alla ditta Ballone Vincenzo, con sede in Casteltermini, a detenere, per la successiva distribuzione, gas medicali per uso umano.
Con decreto n. 27250 del 13 novembre 1998 l'Assessore per la sanità ha autorizzato la ditta Ballone Vincenzo, con sede legale e magazzino in Casteltermini (AG) via Jan Palak n.10, a detenere, per la successiva distribuzione, gas medicali (ossigeno, ossigeno liquido confezionato e protossido di azoto) per uso umano ai sensi dell'art. 14 del decreto legislativo n. 538/92, nel territorio del comune diCasteltermini (AG).
(98.48.2566)
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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

Trasferimento di un'area demaniale marittima sita nel comune di Alcamo al patrimonio della Regione.
Con decreto interassessoriale n. 403/13 del 12 agosto 1998 dell'Assessore per il territorio e l'ambiente, di concerto con l'Assessore alla Presidenza, la porzione di area demaniale marittima di mq. 96,90 sita in località Alcamo Marina del comune di Alcamo, antistante le particelle n. 347 e 14 del foglio di mappa n. 1 del predetto comune e ricadente nella particella 920 del citato foglio di mappa, meglio individuata dalla planimetria vistata dall'ufficio del Genio civile per le OO.MM. di Palermo, è esclusa dal demanio marittimo e viene a far parte dei beni patrimoniali della Regione.
(98.48.2545)
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Nulla osta alla ditta Gala Ragusa S.p.A., con sede in Catania, per l'ampliamento dello stabilimento lattiero-caseario, sito in Ragusa.
L'Assessore per il territorio e l'ambiente, con decreto n. 657/9 del 13 novembre 1998, ha concesso il nulla osta all'impianto, ai sensi dell'art. 5 della legge regionale 29 dicembre 1981, n. 181, con prescrizioni, alla ditta Gala Ragusa S.p.A., con sede in Catania, contrada Torrazze, strada comunale Blanco Primosole, per l'ampliamento dello stabilimento lattiero-caseario, sito in Ragusa, contrada Mugno, zona industriale, II fase.
(98.47.2538)
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Nulla osta all'ufficio del Genio civile di Ragusa per il progetto relativo a lavori urgenti nel comune di Scicli.
L'Assessore per il territorio e l'ambiente, con decreto n. 658/VIA del 13 novembre 1998, ha concesso il nulla osta, con prescrizioni, ai sensi dell'art. 30 della legge regionale 12 gennaio 1993, n. 10 e successive modifiche ed integrazioni, all'ufficio del Genio civile di Ragusa per il progetto dei lavori urgenti per il ripristino e l'asportazione o risistemazione in sito del materiale alluvionale nel torrente Modica-Scicli in contrada Fontanelle da realizzarsi nel comune di Scicli (RG).
(98.48.2546)
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Approvazione di variante al programma di fabbricazione del comune di Corleone.
L'Assessore per il territorio e l'ambiente, con decreto n. 573/D.R.U. del 16 novembre 1998, ha approvato, ai sensi e per gli effetti della vigente legislazione urbanistica, la variante al vigente programma di fabbricazione del comune di Corleone, adottata con deliberazione consiliare n. 86 dell'1 luglio 1997, relativa al cambio di destinazione d'uso in contrada Frattina da verde agricolo ad area produttiva artigianale ed industriale.
(98.47.2507)
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Approvazione del progetto per il completamento e la sistemazione di un'area nel comune di Camporeale.
L'Assessore per il territorio e l'ambiente, con decreto n. 575/DRU del 16 novembre 1998, ha approvato il progetto per il completamento e la sistemazione dell'area tra le vieCorpora, Gentile, Maenza,Vaccaro e Falco in variante al piano particolareggiato del comune di Camporeale, adottato con deliberazione del consiglio comunale n. 32 del 25 giugno 1998.
(98.48.2560)
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Approvazione di variante al programma di fabbricazione del comune di Gallodoro per la realizzazione di un centro diurno anziani.
Con decreto n. 578 del 16 novembre 1998 dell'Assessore per il territorio e l'ambiente è stata approvata la variante al programma di fabbricazione del comune di Gallodoro per la realizzazione di un centro diurno anziani, adottata con D.C. n. 50 del 30 settembre 1997.
(98.47.2498)
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Nulla osta al comune di Floresta per lavori stradali.
L'Assessore per il territorio e l'ambiente, con decreto n. 601/VIA del 2 novembre 1998, ha concesso il nulla osta, con prescrizioni, al comune di Floresta (ME), ai sensi dell'art. 30 della legge regionale n. 10/93 e successive modifiche ed integrazioni, per il progetto dei lavori di completamento della strada esterna di collegamento dell'abitato con la S.S. 116 per lo smaltimento del traffico nel comune di Floresta (ME).
(98.47.2499)
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Nulla osta al comune di Palermo per il progetto relativo a lavori stradali.
L'Assessore per il territorio e l'ambiente, con decreto n. 608/VIA del 4 novembre 1998, ha concesso il nulla osta, con prescrizioni, al comune di Palermo, ai sensi dell'art. 30 della legge regionale n. 10/93 e successive modifiche ed integrazioni, per il progetto del prolungamento di via F. Di Maria e via Quarto dei Mille su via Cappuccini.
(98.47.2536)
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Nulla osta alla ditta Gambino Antonio s.r.l., con sede in Carini, relativo ad uno stabilimento per la realizzazione di prodotti caseari.
L'Assessore per il territorio e l'ambiente, con decreto n. 656/9 del 13 novembre 1998, ha concesso alla ditta Gambino Antonio s.r.l., con sede in Carini, via Sant'Anna n. 24, il nulla osta con prescrizioni - in sanatoria - ai sensi dell'art. 5 della legge regionale n. 181/81, relativo allo stabilimento per la realizzazione di prodotti caseari, almeno in parte realizzato, in contrada Foresta nell'ambito della zona A.S.I. del comune di Carini.
(98.47.2537)
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Nulla osta alla ditta Lalacla s.a.s., con sede in S. Giuseppe Jato, per la realizzazione di un caseificio.
L'Assessore per il territorio e l'ambiente, con decreto n. 659/9 del 16 novembre 1998, ha concesso il nulla osta all'impianto, ai sensi dell'art. 5 della legge regionale 29 dicembre 1981, n. 181, con prescrizioni, alla ditta Lalacla s.a.s., con sede in San Giuseppe Jato, via Mortilli, 46 per la realizzazione di un caseificio, sito in contrada Traversa del comune di San Giuseppe Jato.
(98.48.2591)
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Annullamento del decreto 6 febbraio 1992, relativo alla localizzazione del nuovo impianto di depurazione della rete fognante del comune di Forza d'Agrò.
L'Assessore per il territorio e l'ambiente, con decreto n. 599/DRU del 18 novembre 1998, ha annullato il decreto n. 72/92 del 6 febbraio 1992, recante la localizzazione del nuovo impianto di depurazione della rete fognante del comune di Forza d'Agrò.
(98.48.2542)
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ASSESSORATO DEL TURISMO, DELLE COMUNICAZIONI E DEI TRASPORTI

Conferimento di incarico di collaudo per lavori relativi alla pubblica illuminazione nel comune di Porto Empedocle.
L'ing. Pietro Leone, via Limbia n. 15 - Monforte San Giorgio, con nota dell'Assessore per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti n. 3350 del 4 agosto 1998, ha ricevuto l'incarico di procedere al collaudo tecnico-amministrativo finale dei lavori, finanziati dall'Assessorato regionale del turismo giusto decreto n. 1851/8 del 14 novembre 1991, relativi alla costruzione di impianto di pubblica illuminazione delle vie di accesso al centro abitato e potenziamento ed ampliamento dell'impianto esistente nelle vie cittadine, altopiano Lanterna e via Inficherna, 1° stralcio, nel comune di Porto Empedocle.
(98.46.2458)
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Nomina del consiglio di amministrazione dell'Azienda autonoma provinciale per l'incremento turistico di Palermo.
Con decreto n. 1485/VII del 9 novembre 1998 l'Assessore per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti ha nominato il consiglio di amministrazione dell'Azienda autonoma provinciale per l'incremento turistico di Palermo come appresso:
-  legale rappresentante dell'Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Palermo e Monreale;
-  legale rappresentante dell'Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Cefalù;
-  sindaco del comune di Palermo;
-  sindaco del comune di Roccamena;
-  presidente della Camera di commercio, industria ed artigianato;
-  presidente della commissione provinciale per l'artigianato.
Esperti
-  Maria Rita Puleo;
-  Lilian Turec;
-  Antonio Ceraolo.
(98.47.2521)
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Nomina del commissario ad acta dell'Azienda autonoma delle Terme di Sciacca.
Con decreto n. 1495/VII del 10 novembre 1998, l'Assessore per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti ha nominato il dott. Coniglio Giacomo, commissario ad acta dell'Azienda autonoma delle Terme di Sciacca.
(98.47.2485)
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Sostituzione di un componente del consiglio di amministrazione dell'Azienda autonoma provinciale per l'incremento turistico di Enna.
Con decreto n. 1496/VII del 10 novembre 1998, l'Assessore per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti ha nominato il sig. Pappalardo Antonino quale esperto in seno al consiglio di amministrazione dell'Azienda autonoma provinciale per l'incremento turistico di Enna, in sostituzione del sig. Mangano Paolo, dimissionario.
(98.47.2486)
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Integrazione del consiglio di amministrazione del-l'Azienda autonoma provinciale per l'incremento turistico di Palermo.
Con decreto n. 1545/VII del 12 novembre 1998, l'Assessore per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti ha integrato il consiglio di amministrazione dell'Azienda autonoma provinciale per l'incremento turistico di Palermo nominando il sindaco del comune montano di Gratteri.
(98.48.2556)
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Nomina dei componenti del collegio dei revisori dell'Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Nicolosi/Etna Sud.
Con decreto n. 1586/VII turismo del 16 novembre 1998, l'Assessore per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti ha nominato il collegio dei revisori dei conti dell'Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Nicolosi/Etna Sud, che è così costituito:
-  dott. Anzà Roberto, designato dall'Assessore per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti;
-  dott. Valli Marcello, designato dall'Assessore per gli enti locali;
-  rag. Conti Vincenzo, designato dall'Assessore per il bilancio e le finanze.
(98.47.2534)
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Sostituzione di un componente del collegio dei revisori dei conti dell'Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Catania/Acicastello.
Con decreto n. 1587/VII turismo del 16 novembre 1998, l'Assessore per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti ha integrato il collegio dei revisori dei conti dell'Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Catania/Acicastello nominando il sig. Lazzaro Francesco in sostituzione del dott. Gueli Domenico, dimissionario.
(98.47.2535)
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Iscrizione dell'associazione turistica C.I.V.A.T.U.R.S., con sede di Erice, all'albo regionale del turismo sociale.
Con decreto dell'Assessore per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti n. 1588/VII Tur. del 16 novembre 1998, l'associazione turistica C.I.V.A.T.U.R.S., con sede in Erice (TP), via Sardegna n. 55, è stata iscritta all'albo regionale del turismo sociale ed è autorizzata all'esercizio dell'attività relativa ai propri compiti istituzionali.
Per l'associazione in indirizzo la presente ha effetto di notifica.
(98.48.2552)
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CIRCOLARI




ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE


CIRCOLARE 22 giugno 1998, n. 7.
Gestione del bilancio 1998 in termini di cassa.
Alle Ragionerie centrali
Alla Presidenza della Regione - Segreteria generale
Agli Assessorati regionali
Alla Direzione regionale finanza e credito
Ai Gruppi di lavoro della Direzione bilancio e tesoro
e, p.c.  Alla Corte dei conti - Sezione di controllo
Al Banco di Sicilia S.p.A. Ufficio centrale di cassa regionale
Al Banco di Sicilia S.p.A. - Divisione Sicilcassa Ufficio di cassa regionale
Ai sensi dell'art. 5 della legge regionale 30 marzo 1998, n. 5, come modificato dall'art. 20 della legge regionale 8 maggio 1998, n. 7, al bilancio di previsione della Regione per l'anno 1998, è allegato il quadro sintetico delle previsioni di cassa articolato, riguardo alle entrate, per titoli e categorie mentre, per la spesa, per titoli ed amministrazioni.
Per la prima volta al bilancio di competenza della Regione si accompagna un quadro previsionale di cassa che è introdotto, come si evince dai lavori preparatori della citata legge regionale n. 5/98, con il precipuo scopo di equilibrare, nelle more della riforma del bilancio, i flussi reali di cassa.
Le previsioni di cassa relative alle spese, come in precedenza cennato, distinte per spese correnti ed in conto capitale e per singole amministrazioni, costituiscono il limite per le autorizzazioni di pagamento.
Ciascuna amministrazione procederà, pertanto, all'erogazione delle spese assicurando in via prioritaria il pagamento di spese per gli organi, di stipendi, pensioni ed altri assegni fissi al personale, d'altre spese aventi natura obbligatoria, d'interessi e quote d'ammortamento di mutui, di competenze accessorie al personale, di spese connesse a finanziamenti statali e comunitari, di spese di funzionamento dei servizi, di trasferimenti connessi a spese di personale e di funzionamento di enti ed aziende, di spese per calamità naturali, d'annualità relative a limiti d'impegno, nonché di residui perenti reiscritti in bilancio.
Eventuali notizie in ordine alla verifica dei limiti di plafond di cassa potranno essere richieste dagli Assessorati alle rispettive Ragionerie centrali.
Relativamente alle spese correnti ed entro il limite delle previsioni di cassa di ciascuna Amministrazione, i pagamenti debbono essere di norma disposti per importi non superiori a un dodicesimo per ciascun mese dell'esercizio; tale limitazione non opera per i pagamenti disposti a valere sui capitoli di spesa concernenti l'Assemblea, la Giunta e il Presidente regionale.
Poiché, per effetto del trasporto dell'esercizio 1997 e dell'emissione di ordini di accreditamento nel corrente esercizio, alcune amministrazioni hanno già superato il plafond di cassa assegnato, si rende necessario che gli OO.AA. emessi per importi che verosimilmente non si tradurranno in pagamenti effettivi nel corso dell'anno, vengano opportunamente ridotti mediante modello 28 C.G. al fine di consentire l'erogazione di altre spese ritenute necessarie.
Nelle more della riduzione degli OO.AA. (sia emessi nel corso dell'anno che trasportati dall'anno precedente) alle somme ritenute necessarie, al fine di consentire l'emissione di nuovi titoli di spesa per pagamenti dovuti, gli ordini di accreditamento inerenti le spese in conto capitale verranno considerati al sistema informativo, ai fini della sola previsione di cassa, per un importo pari al 60% di quello emesso o trasportato.
Tale percentuale è superiore al tasso medio di attivazione dei pagamenti, effettuati nell'anno 1997, a fronte degli OO.AA. contabilizzati nel corso dell'esercizio medesimo.
Per le spese in conto capitale riconducibili alla realizzazione di opere, si ritiene opportuno limitare i trasferimenti di fondi alle somme che si prevede di pagare effettivamente nel corso dell'anno, sempre nei limiti del quadro sintetico delle previsioni di cassa allegato al bilancio della Regione.
Le Amministrazioni provvederanno autonomamente, ex comma 4, art. 5, della legge regionale 30 marzo 1998, n. 5, ad effettuare mensilmente alle competenti Commissioni parlamentari la comunicazione dei pagamenti disposti.
Nel quadro previsionale di cassa è previsto un fondo di riserva, per il 1998 pari a lire 1.840.000 milioni, da utilizzare, su proposta dell'Assessore del ramo di amministrazione e con decreto di variazione dell'Assessore regionale per il bilancio e le finanze, per il pagamento dei residui perenti reiscritti in bilancio nonché per l'eventuale integrazione, da indicare separatamente dalla prima, delle dotazioni di cassa di ciascuna amministrazione in relazione ad indifferibili necessità.
Relativamente alle citate proposte degli Assessori, in particolare modo per quelle occorrenti per il pagamento dei residui perenti reiscritti in bilancio, si evidenzia l'opportunità di effettuarle con cadenza mensile, salvo urgenti necessità.
Le Amministrazioni provvederanno, altresì, ad effettuare, contestualmente alla proposta di utilizzazione del fondo di riserva di cassa, la comunicazione alle competenti Commissioni parlamentari prevista dal comma 3, art. 5, della legge regionale 30 marzo 1998, n. 5.
Si confida nell'attenta osservanza delle presenti direttive.
  L'Assessore: TRICOLI 

(98.49.2660)
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ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI


CIRCOLARE 5 novembre 1998, n. 8.
Adempimenti in ordine all'istruttoria delle istanze di sanatoria edilizia.
Agli ingegneri capo degli uffici del Genio civile
Ai sindaci dei comuni della Regione
Con la presente si intendono fornire alcuni chiarimenti in materia di sanatoria edilizia, al fine di coordinare l'operato degli uffici del Genio civile con quelli degli uffici tecnici dei comuni dell'Isola.
Il comma 17 dell'art. 39 della legge 23 dicembre 1994 «Misure di razionalizzazione della finanza pubblica» pubblicata nel supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30 dicembre 1994, serie generale, stabilisce che ai fini della determinazione delle norme tecniche per l'adeguamento antisismico dei fabbricati oggetto di sanatoria edilizia, si applicano le norme di cui alla legge 20 febbraio 1974, n. 64, dei successivi decreti di attuazione, delle ordinanze, nonché dei decreti del Ministero dei lavori pubblici.
In deroga ad ogni altra disposizione, il progetto di adeguamento per le costruzioni sottoposte a vincolo sismico può essere predisposto secondo le prescrizioni relative al miglioramento ed all'adeguamento degli edifici esistenti, di cui al punto C.9 delle norme tecniche per la costruzione in zone sismiche, allegate al D.M.LL.PP. 24 gennaio 1986.
A tal fine la certificazione di cui al punto b) del terzo comma dell'art. 35 della legge 28 febbraio 1985, n. 47 e ripreso nel punto b) dell'art. 28, 3° comma della legge regionale n. 37/85 deve essere integrata da idonei accertamenti e verifiche.
Si richiama l'attenzione degli uffici in indirizzo sul capitolo 7 della circolare n. 2241/UL del 17 giugno 1995, che ribadisce che l'art. 32 della legge n. 47/85 pone, innanzitutto, il principio generale che il rilascio della concessione edilizia in sanatoria è subordinato al parere favorevole delle Amministrazioni regionali e statali preposte alla tutela del vincolo stesso.
La prima categoria cui la norma fa riferimento è quella delle opere realizzate in difformità alla normativa antisismica e la condizione è che l'edificio sia staticamente idoneo o che lo divenga a seguito di un intervento di adeguamento strutturale.
Al punto B5 del D.M. 11 marzo 1988 è specificato che la relazione geologica è prescritta per le aree dichiarate sismiche o sottoposte a vincoli particolari e che la caratterizzazione geotecnica e la ricostruzione geologica devono essere reciprocamente coerenti.
A tale riguardo la relazione geotecnica deve fare esplicito riferimento alla relazione geologica e viceversa.
A rafforzare la tesi dell'obbligo della relazione geologica per le istanze di sanatoria edilizia, il legislatore interviene con il D.M. 24 gennaio 1986, ove al punto B.7. Verifiche - stabilisce che tutte le costruzioni in zone dichiarate sismiche, oltre ad essere verificate secondo le prescrizioni contenute nelle norme vigenti per le zone non sismiche, debbono soddisfare le verifiche sismiche.
Da ciò scaturisce l'obbligo dello studio geologico e geotecnico, allegato agli elaborati di verifica, per l'emissione delle certificazioni di idoneità statica delle opere abusive eseguite, che si basano necessariamente sulle verifiche strutturali.
Si invitano pertanto gli uffici in indirizzo di dare adeguata informazione alle proprie sezioni di competenza, onde assicurare la completa e tempestiva applicazione dei chiarimenti sopra enunciati.
  L'Assessore: MANZULLO 

(98.47.2541)
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ASSESSORATO DEL LAVORO, DELLA PREVIDENZA SOCIALE, DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DELL'EMIGRAZIONE


CIRCOLARE 17 novembre 1998, n. 325.
Piano straordinario di lavori di pubblica utilità, art. 26 della legge 24 giugno 1997, n. 196, decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 280 - Procedure di assegnazione dei giovani ai progetti.
All'Ufficio regionale del lavoro e della massima occupazione
Agli Uffici provinciali del lavoro e della massima occupazione
e, p.c.  All'Agenzia regionale per l'impiego e la formazione professionale 

Al Coordinamento regionale delle misure di politica attiva del lavoro
Alla Direzione lavoro Gruppo X/L
All'Ispettorato regionale del lavoro
Agli Ispettorati provinciali del lavoro
Pervengono numerosi quesiti circa l'assegnazione al piano in oggetto segnato. Sulla scorta delle determinazioni assunte dalla Commissione regionale per l'impiego nelle sedute del 22 ottobre 1998 e del 17 novembre 1998, si emanano le seguenti direttive.
1.  Criteri di assegnazione dei giovani ai progetti - Competenza della Commissione regionale per l'impiego
L'art. 4, comma 6, del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 280, dispone che per la Regione siciliana, l'avviamento dei giovani nei progetti inerenti il piano straordinario di lavori di pubblica utilità «avverrà secondo i criteri stabiliti dalla Commissione regionale per l'impiego».
La Commissione regionale per l'impiego, con l'art. 5 della deliberazione n. 204 dell'8 maggio 1998, ha disposto che trovano applicazione, «ai fini dell'assegnazione dei lavoratori ai progetti, i criteri e le priorità stabilite con la propria deliberazione n. 30 dell'11 aprile 1997, divulgata con la circolare assessoriale 22 aprile 1997, n. 261, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 25 del 17 maggio 1997, così come integrata dal punto 1 della circolare assessoriale 16 maggio 1997, n. 266, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 30 del 21 giugno 1997».
Precedentemente la circolare assessoriale 30 settembre 1997, n. 278, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 55 del 7 ottobre 1997, sulla scorta delle determinazioni adottate dalla Commissione regionale per l'impiego nella seduta del 30 settembre 1997, ha conformemente rinviato ai criteri precedentemente determinati per i lavori socialmente utili ed in particolare facendo riferimento alla circolare assessoriale 16 settembre 1997, n. 275, pubblicata nel supplemento ordinario n. 3 alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 52 del 20 settembre 1997.
Quest'ultima direttiva, al punto 9, dispone che «per l'assegnazione ai progetti gestiti dagli enti di cui alle lett. a), b), d), e), f), e h) (tutti gli enti legittimati a promuovere progetti di l.s.u. tranne le cooperative sociali e le cooperative di disoccupati) del punto 5 della circolare assessoriale 25 marzo 1997, n. 255/97, si procederà sulla scorta dei criteri determinati dalla deliberazione della Commissione regionale per l'impiego n. 30 dell'11 aprile 1997 e cioè assegnando i lavoratori appartenenti alla categoria prevista in progetto che siano in possesso di capacità compatibili con i requisiti richiesti, secondo il seguente ordine di priorità:
1)  residenza nel comune ove si svolgono i lavori socialmente utili, e, in subordine residenza nell'ambito della sezione circoscrizionale per l'impiego che comprende il comune;
2)  maggiore carico familiare;
3)  età più elevata;
4)  anzianità di iscrizione nella prima classe delle liste di collocamento.
Dovrà, altresì, tenersi conto della riserva in favore degli ex carcerati e dei soggetti dimessi da comunità o centri di cura e recupero di tossicodipendenti o soggetti da alcolismo di cui alla deliberazione della Commissione regionale per l'impiego n. 58 del 4 giugno 1997.
Per l'assegnazione ai progetti gestiti dagli enti di cui alla lett. c) (cooperative sociali) del punto 5 della circolare assessoriale 25 marzo 1997, n. 255/97, si potrà prevedere che l'assegnazione avvenga su richiesta nominativa (cfr. art. 1, comma 18, della legge 28 novembre 1996, n. 608, e circolare assessoriale 16 maggio 1997, n. 266/97, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 30 del 21 giugno 1997).
Per l'assegnazione ai progetti gestiti dagli enti di cui alla lett. g) (cooperative costituite esclusivamente da disoccupati) del punto 5 della circolare assessoriale 25 marzo 1997, n. 255/97, viene conferita priorità ai soci della cooperativa attuante, al fine di promuovere la stabilizzazione dell'attività dopo la conclusione del progetto e conseguentemente agevolare concrete misure di autoimpiego e inserimento professionale dei lavoratori in chiave produttiva e non assistenzialistica. Nell'osservanza dei limiti numerici delle unità impegnate nei progetti di lavori socialmente utili proposti dalle predette cooperative, è consentito alle cooperative medesime anche l'opzione dell'avviamento, totale o parziale, dei lavoratori mediante i criteri di assegnazione numerica di cui alla deliberazione della Commissione regionale per l'impiego n. 30 dell'11 aprile 1997 (cfr. circolare assessoriale 16 maggio 1997, n. 266/97, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 30 del 21 giugno 1997).
In tal caso, prima della pubblicazione dei progetti, le cooperative di disoccupati interessate provvederanno a raccogliere le disponibilità dei propri soci, rimettendo le stesse alla S.C.I.C.A. competente che provvederà ad assegnare gli stessi soggetti interessati. Ove i soci che hanno espresso la disponibilità siano in numero superiore si terrà conto delle priorità di cui alla deliberazione della C.R.I. n. 30 dell'11 aprile 1997. Soltanto nel caso che dovessero restare disponibilità d'impiego nei progetti, si provvederà a pubblicare gli stessi limitatamente alle residue disponibilità».
Occorre rimarcare che la Commissione regionale per l'impiego, nella seduta del 16 maggio 1997, si è determinata a conferire priorità ai soci della cooperativa attuante in adesione all'ordine del giorno approvato dall'Assemblea regionale siciliana nel corso della seduta n. 80 del 14 maggio 1997 (cfr. circolare assessoriale 16 maggio 1997, n. 266/97).
2.  Problematiche applicative
Preliminarmente va chiarito che non trovano applicazione al piano straordinario di lavori di pubblica utilità di cui al decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 280, il decreto legislativo 1 dicembre 1997, n. 468, e la legge regionale 23 gennaio 1998, n. 3.
Infatti, il terzo comma dell'art. 3 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 280, per le modalità di attuazione dei progetti di lavori di pubblica utilità, all'art. 1 del decreto legge 1 ottobre 1996, n. 510, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 novembre 1996, n. 608.
Per l'assegnazione ai progetti del piano straordinario de quo non trovano ovviamente applicazione i termini temporali di cui al punto 9 della circolare assessoriale 16 settembre 1997, n. 275, pubblicata nel supplemento ordinario n. 3 alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 52 del 20 settembre 1997 (27 settembre 1997).
Parimenti va precisato che il termine per l'attivazione dei progetti non è da ritenersi perentorio. Gli uffici provinciali del lavoro vorranno segnalare, con ogni immediatezza, i progetti che risultano ancora inattivati.
Relativamente ai progetti promossi dalle cooperative costituite da disoccupati, la Commissione regionale per l'impiego si è espressa, nella seduta del 22 ottobre 1998, «come precedentemente deliberato in tema di progetti ex circolare n. 255/97, nonché conformemente all'ordine del giorno a suo tempo deliberato dall'Assemblea regionale siciliana. Ciò tenuto conto che, mentre per la predetta circolare era consentito alle cooperative di disoccupati di presentare un solo progetto per un massimo di n. 30 disoccupati da utilizzare, per il piano straordinario dei lavori di pubblica nessuna norma regolamenta il numero di soci disoccupati di cui tenere conto in sede di progettazione né tanto meno in sede di avviamento. Viene precisato, altresì, che il predetto limite di n. 30 unità per ogni progetto attiene all'ambito di legittimazione alla presentazione di progetti di l.s.u. ex circolare assessoriale n. 255/97 e non già alle modalità di assegnazione ai progetti.».
In dipendenza di ciò, la predetta Commissione ha precisato che nell'ambito del piano straordinario di lavori di pubblica utilità:
-  non sussiste alcun limite numerico per la priorità prevista in favore dei soci della cooperativa attuante;
-  non viene specificata la data entro la quale bisognava essere soci al fine di godere della priorità nell'assegnazione e, pertanto, detta priorità non va limitata ai soci ammessi in data antecedente alla presentazione del progetto.
Relativamente alle cooperative sociali, la Commissione regionale per l'impiego si è determinata di consentire che le stesse possano operare la richiesta nominativa, ai sensi dell'art. 1, comma 18, della legge n. 608/96, anche se tale procedura non sia espressamente prevista in progetto.
3.  Destinatari del piano - Requisiti
Con circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 119/97 del 10 settembre 1997, recepita nella Regione siciliana con circolare assessoriale 30 settembre 1997, n. 278, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 55 del 7 ottobre 1997, sono state emanate direttive inerenti il piano in oggetto.
Occorre qui ricordare che il piano straordinario è rivolto a giovani in cerca di prima occupazione con età compresa tra i 21 e 32 anni iscritti da più di trenta mesi nella prima classe delle liste di collocamento, ossia a giovani che risultano iscritti nelle liste di collocamento alla classe, individuata al fine delle rilevazioni statistiche, come 1B cioè «disoccupati in cerca di prima occupazione». Solo nel caso in cui il numero dei giovani iscritti alla classe 1B sia inferiore a quello necessario per l'attivazione di lavori di pubblica utilità si potrà attingere per gli avviamenti alla classe 1A delle liste di collocamento, cioè «disoccupati a seguito di cessazione del precedente rapporto di lavoro».
Appare pacifico, quindi, che in caso di cooperative costituite esclusivamente da disoccupati, vanno assegnati soltanto i soci disoccupati in cerca di prima occupazione (classe 1B). Ove non sussistano, parzialmente o totalmente, soci in possesso dei predetti requisiti, verrà pubblicato il bando per il numero dei giovani non assegnati ai soggetti prioritari.
In caso di carenza di disponibilità fra i giovani iscritti alla classe 1B, i soci delle cooperative attuanti, in possesso dei requisiti, avranno priorità rispetto agli altri giovani iscritti alla classe 1A.
E', poi, pleonastico ricordare che anche i soci della cooperativa attuante debbono essere in possesso dei requisiti professionali previsti dal progetto (titoli di studio o attestati di qualifica aventi valore legale) di cui all'art. 4, comma 6, del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 280.
Appare utile ricordare che, essendo il piano straordinario diretto alle regioni meridionali e alle province con un tasso di disoccupazione superiore alla media nazionale, i giovani inoccupati da inserire nei lavori di pubblica utilità e nelle borse di lavoro devono risiedere nei territori indicati nell'art. 1 del decreto legislativo n. 280/97.
Si sottolinea, in particolare, il fatto che i giovani che partecipano ai lavori di pubblica utilità e alle borse di lavoro non vengono cancellati dalle liste di collocamento e vengono iscritti alle liste di mobilità ai sensi della legge 28 novembre 1996, n. 608, così come modificata dall'art. 21 della legge 24 giugno 1997, n. 196.
Riassumendo tutti i giovani da impegnare nel piano debbono possedere i seguenti requisiti:
-  età ricompresa tra i 21 e i 32 anni alla data del 31 ottobre 1997;
-  iscrizione da più di trenta mesi alla prima classe delle liste di collocamento alla data del 31 ottobre 1997;
-  residenza nei territori indicati nell'art. 1 del decreto legislativo n. 280/97;
-  possesso dei requisiti professionali previsti dal progetto (titoli di studio o attestati di qualifica aventi valore legale) di cui all'art. 4, comma 6, del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 280.
4.  Assegnazione di soggetti fruitori di altre misure
In merito all'assegnazione nei progetti in parola ai giovani fruitori di altre misure che non comportino l'instaurazione di rapporto di lavoro (piani di inserimento professionale, lavori socialmente utili, borse di lavoro, cantieri di lavoro ecc.) va precisato che la stessa risulta possibile, pur sussistendo incompatibilità per l'impiego in più di una misura. Pertanto, il giovane assegnato al piano, ove fruisca di altra misura, dovrà immediatamente optare per quella in cui intenda essere utilizzato.
Al riguardo va specificato che nessuna disposizione normativa o direttiva dispone la non assegnabilità dei giovani fruitori di altra misura. Conseguentemente, risulterebbe illegittima ogni altra diversa interpretazione.
  L'Assessore: BRIGUGLIO 

(98.47.2516)
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ASSESSORATO DELLA SANITA'


CIRCOLARE 16 ottobre 1998, n. 974.
Modifiche ed integrazioni alla circolare n. 719 del 14 ottobre 1993, direttive per l'applicazione dell'art. 63 della legge regionale n. 10 del 12 gennaio 1993 - Piano per la sicurezza dei cantieri.
Ai responsabili dei servizi di medicina del lavoro delle AUSL della Regione
e, p.c.  Ai Direttori generali delle AUSL della Regione 

All'Ispettorato regionale del lavoro della Regione siciliana
All'Assessorato regionale dei lavori pubblici
Alle Associazioni imprenditoriali della Regione siciliana
Alle Organizzazioni sindacali della Regione siciliana
Ai Sindaci dei Comuni della Regione siciliana
Ai Presidenti delle Province della Regione siciliana
Agli Ordini professionali degli ingegneri della Regione siciliana
Agli Ordini professionali degli architetti della Regione siciliana
Ai Collegi dei geometri della Regione siciliana
Al Ministero della sanità Dipartimento della prevenzione
Al Ministero del lavoro D.G.RR.LL. div. VII
Questo Assessorato il 14 ottobre 1993 ha emanato la circolare n. 719 "Direttive relative all'applicazione dell'art. 63 della legge regionale n. 10 del 12 gennaio 1993 - Piano per la sicurezza dei cantieri" con l'obiettivo di pervenire ad una modalità unica di applicazione di quanto disposto al comma 9 dell'art. 63 al fine di omogeneizzare il comportamento dei servizi di medicina del lavoro delle UU.SS.LL. relativamente alla predisposizione e presentazione in caso di lavori pubblici del piano di sicurezza.
L'entrata in vigore il 24 marzo 1997 del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494 "Attuazione della direttiva n. 92/57/CEE, concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei e mobili" ha sostanzialmente modificato la normativa preesistente, determinando altresì dei problemi di compatibilità con le norme preesistenti.
Il campo di applicazione del decreto legislativo n. 494/96 riguarda i cantieri temporanei e mobili definiti all'art. 2, comma 1, lettera a) e, quindi, non tutti i cantieri ma bensì quelli previsti specificatamente dalla norma.
Il medesimo decreto legislativo individua nel committente, definito come il soggetto per conto del quale l'intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione (art. 2, comma 1, lettera b), il soggetto pubblico o privato sul quale ricadono gli obblighi previsti dal decreto legislativo n. 494/96.
Tra gli obblighi del committente all'art. 3 viene previsto, qualora siano presenti le condizioni previste alle lettere a), b), c), d), e), del comma 3, quello di designare contestualmente all'affidamento dell'incarico di progettazione, il coordinatore della progettazione (come definito all'art. 2, comma 1, lettera e), nonché il coordinatore per l'esecuzione dei lavori (come definito all'art. 2, comma 1, lettera f) prima di affidare i lavori.
Il coordinatore per la progettazione ha principalmente il compito di redigere il piano di sicurezza e coordinamento e, ove esistano le condizioni previste dall'art. 13, anche il piano generale di sicurezza (art. 4 del decreto legislativo n. 494/96); il coordinatore per l'esecuzione ha numerosi compiti che sostanzialmente discendono dall'obbligo di mettere in atto quanto previsto dal piano di sicurezza e coordinamento e dal piano generale di sicurezza (art. 5 del decreto legislativo n. 494/96).
Gli artt. 12 e 13 del decreto legislativo n. 494/96 descrivono poi obiettivi e contenuti del piano di sicurezza e coordinamento e del piano generale di sicurezza; va segnalato il fatto che non è prevista la trasmissione dei due piani all'organo di vigilanza competente per territorio.
Questo Assessorato ha posto all'Ufficio legislativo e legale della Regione siciliana apposito quesito relativo al fatto se, con l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 494/96 per i cantieri di appalti pubblici rientranti nel campo di applicazione del decreto legislativo n. 494/96, fosse superato quanto disposto dall'art. 63 della legge regionale n. 10/93 e cioè la redazione da parte delle singole imprese del piano di sicurezza e la sua trasmissione all'organo di vigilanza e se per i cantieri di appalti pubblici non rientranti nel campo di applicazione del decreto legislativo n. 494/96 rimanesse vigente quanto previsto dall'art. 63 della legge regionale n. 10/93.
L'opportunità di porre tale quesito derivava anche da quanto contenuto nella circolare n. 41/97 del Ministero del lavoro, nella quale, a proposito dell'art. 18, comma 8, della legge n. 55/90 (che prevede la predisposizione del piano di sicurezza da parte delle imprese) si afferma che "tale articolo deve ritenersi non più applicabile, poiché le disposizioni del decreto legislativo n. 494/96 regolamentano in maniera diversa la stessa materia".
Nel parere reso dall'Ufficio legislativo e legale della Regione siciliana al quesito posto da questo Assessorato viene affermato quanto segue: «...le disposizioni contenute nel decreto legislativo n. 494/96 vincolano la Regione siciliana sia nell'eventualità che intenda emanare proprie norme attuative della direttiva de qua, sia nel momento attuale in cui, stante l'inerzia della stessa, la normativa statale di attuazione assolve all'obbligo comunitario di adattamento dell'ordinamento interno alla prescrizione dell'ente sovranazionale.
L'obbligo di dare applicazione alla normativa contenuta nel decreto legislativo n. 494/96 anche sul territorio regionale comporta la conseguente disapplicazione delle disposizioni contenute nell'art. 63 della legge regionale n. 10/93, che dettano una disciplina della materia della sicurezza dei cantieri contrastante (principalmente per quanto riguarda i soggetti su cui grava l'obbligo della predisposizione del piano e la previsione di oneri a carico delle UU.SS.LL.) con quelle di cui al sopracitato decreto legislativo di attuazione della normativa comunitaria.
Poiché però l'ambito di applicazione del decreto è limitato, ai sensi dell'art. 1, ai soli cantieri temporanei o mobili quali definiti dall'art. 2, comma 1, lett. a), deve ritenersi che le prescrizioni del predetto art. 63 della legge regionale n. 10/93, avente invece una portata più generale, continuano ad essere operanti al fine di garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori in quei cantieri di lavoro che non rientrano nel campo di applicazione del decreto legislativo de quo".
Per quanto sopra, a modifica di quanto contenuto nella circolare di questo Assessorato n. 719 del 14 ottobre 1993 "Direttive relative all'applicazione dell'art. 63 della legge regionale n. 10 del 12 gennaio 1993: Piano per la sicurezza dei cantieri" viene disposto quanto segue:
-  nel caso di cantieri temporanei o mobili (come definiti all'art. 2, comma 1, lett. a del decreto legislativo n. 494/96) di opere pubbliche rientranti nel campo di applicazione del decreto legislativo n. 494/96, non vige, a carico dell'impresa o imprese, quanto disposto dall'art. 63 della legge regionale n. 10/93 e cioè l'obbligo della redazione del piano di sicurezza e la sua trasmissione all'organo di vigilanza;
-  nel caso di cantieri di opere pubbliche non rientranti nel campo di applicazione del decreto legislativo n. 494/96 rimane vigente quanto previsto dall'art. 63 della legge regionale n. 10/93 e dalla circolare n. 719/93;
-  in ambedue i casi i datori di lavoro sono tenuti al rispetto di tutti gli adempimenti previsti dal decreto legislativo n. 626/94 come modificato dal decreto legislativo n. 242/96.
In merito alla competenza territoriale relativa alla presentazione dei piani di sicurezza ed alla notifica di cui all'art.11 del decreto legislativo n. 494/96, si ricorda quanto disposto dalle circolari regionali sanità n. 875 del 20 maggio 1996 e n. 935 del 5 agosto 1997.
I responsabili dei servizi di medicina del lavoro delle AUSL della Regione sono invitati a dare diffusione delle presenti direttive a tutti i soggetti interessati.
  L'Assessore: LEONTINI 

(98.47.2489)
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CIRCOLARE 9 novembre 1998, n. 977.
Chiarimenti interpretativi sulla circolare n. 974 del 16 ottobre 1998 "Modifiche ed integrazioni alla circolare n. 719 del 14 ottobre 1993: Direttive per l'applicazione dell'art. 63 della legge regionale n. 10 del 12 gennaio 1993 - Piano per la sicurezza dei cantieri".
Ai responsabili dei servizi di medicina del lavoro delle AUSL della Regione
e, p.c.  Ai Direttori generali delle AUSL della Regione 

All'Ispettorato regionale del lavoro della Regione siciliana
All'Assessorato regionale dei lavori pubblici
Alle Associazioni imprenditoriali della Regione siciliana
Alle Organizzazioni sindacali della Regione siciliana
Ai Sindaci dei Comuni della Regione siciliana
Ai Presidenti delle Province della Regione siciliana
Agli Ordini professionali degli ingegneri della Regione siciliana
Agli Ordini professionali degli architetti della Regione siciliana
Ai Collegi dei geometri della Regione siciliana
Al Ministero della sanità Dipartimento della prevenzione
Al Ministero del lavoro D.G.RR.LL. div. VII
Questo Assessorato il 16 ottobre 1998 ha emanato la circolare n. 974 dal titolo "Modifiche ed integrazioni alla circolare n. 719 del 14 ottobre 1993: Direttive per l'applicazione dell'art. 63 della legge regionale n. 10 del 12 gennaio 1993 - Piano per la sicurezza dei cantieri".
In essa vengono emanate direttive sulla problematica della presentazione dei piani di sicurezza di cui all'art. 63 della legge regionale n. 10/93 nel caso di cantieri di appalti pubblici alla luce dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 494/96.
Al fine di fornire chiarimenti utili ad evitare distorsioni nell'applicazione di quanto previsto dal decreto legislativo n. 494/96 che potrebbero derivare dalla lettura di quanto disposto dalla circolare n. 974/98, si precisa che l'obbligo della redazione del piano di sicurezza e la sua trasmissione all'organo di vigilanza, ai sensi dell'art. 63 della legge regionale n. 10/93, non vige per i cantieri temporanei o mobili di opere pubbliche rientranti nel campo di applicazione dell'art. 3, commi 3 e 4, del decreto legislativo n. 494/96. Ciò in analogia a quanto disposto dalla circolare del Ministero del lavoro del 5 marzo 1998, n. 30 "Ulteriori chiarimenti interpretativi del decreto legislativo n. 494/96 e del decreto legislativo n. 626/94".
Al di fuori di detta ipotesi ovviamente rimane vigente quanto previsto dall'art. 63 della legge regionale n. 10/93 e dalla circolare n. 719/93, sull'obbligo della redazione del piano di sicurezza e della sua trasmissione all'organo di vigilanza.
I responsabili dei servizi di medicina del lavoro delle AUSL della Regione sono invitati a dare diffusione delle presenti direttive a tutti i soggetti interessati.
  L'Assessore: LEONTINI 

(98.47.2489)
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CIRCOLARE 10 novembre 1998, n. 980.
Ulteriori modifiche ed integrazioni alle circolari 20 maggio 1996, n. 875 e 5 agosto 1997, n. 935, relativamente alle competenze dei servizi di medicina del lavoro delle Aziende USL della Regione.
Ai Direttori generali delle AUSL della Regione siciliana
e, p.c.  Ai Direttori sanitari delle AUSL della Regione siciliana 

Ai capi dei settori 1° e 6° delle AUSL della Regione siciliana
Ai responsabili dei servizi di medicina del lavoro della AUSL della Regione siciliana
Questo Assessorato in data 20 maggio 1996 ha emanato la circolare n. 875: Linee guida per il settore 1° ed il settore 6° di cui all'art. 7 della legge regionale 3 novembre 1993, n. 30" nella quale venivano date indicazioni anche sull'organizzazione e sulle competenze territoriali dei servizi di medicina del lavoro delle AUSL della Regione.
Successivamente con la circolare n. 935 del 5 agosto 1997 venivano apportate modificazioni ed integrazioni alla circolare n. 875/96 a seguito della piena attivazione dei servizi di medicina del lavoro delle AUSL n. 1 e n. 9.
A seguito della recente attivazione del servizio di medicina del lavoro dell'AUSL n. 4 diEnna e della richiesta da parte dell'AUSL n.1 di Agrigento di poter effettuare alcune attività ex ENPI quali le verifiche degli impianti di messa a terra, dispositivi contro le scariche atmosferiche, verifiche degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosioni ed incendi, apparecchi di sollevamento, in atto espletate dal servizio di medicina del lavoro dell'AUSL n. 2, verificata la situazione del personale e a seguito delle riunioni tenutesi con i responsabili dei servizi di medicina del lavoro delle AUSL interessate nei giorni 23 ottobre 1998 e 5 novembre 1998, vengono apportate le modifiche ed integrazioni che seguono alle circolari n. 875/96 e n. 935/97 per la parte riguardante i servizi di medicina del lavoro.
Relativamente agli aspetti organizzativi dei servizi di medicina del lavoro, a modifica di quanto contenuto nelle circolari n. 875/96 e n. 935/97, si dispone quanto segue:
-  le attività ex Ispettorato del lavoro sul territorio regionale saranno svolte dai servizi di medicina del lavoro delle AUSL con le seguenti competenze territoriali:
-  AUSL  n.  1  Agrigento: provincia di Agrigento;
-  AUSL  n.  2  Caltanissetta: provincia di Caltanissetta;
-  AUSL  n.  3  Catania: provincia di Catania;
-  AUSL  n.  4  Enna: provincia di Enna;
-  AUSL  n.  5  Messina: provincia di Messina;
-  AUSL  n.  6  Palermo: provincia di Palermo;
-  AUSL  n.  7  Ragusa: provincia di Ragusa;
-  AUSL  n.  8  Siracusa: provincia di Siracusa;
-  AUSL  n.  9  Trapani: provincia di Trapani;
-  le attività ex ENPI (verifiche impianti messa a terra, apparecchi di sollevamento, ascensori, ecc.) sul territorio regionale saranno svolte dai servizi di medicina del lavoro con le seguenti competenze territoriali:
-  AUSL  n.  1  Agrigento: provincia di Agrigento per le verifiche degli impianti di messa a terra, dispositivi contro le scariche atmosferiche, verifiche degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosioni ed incendi, apparecchi di sollevamento;
-  AUSL  n.  2  Caltanissetta: provincia di Caltanissetta;
-  AUSL  n.  3  Catania: provincie di Catania ed Enna;
-  AUSL  n.  5  Messina: provincia di Messina;
-  AUSL  n.  6  Palermo: provincie di Palermo Trapani; la provincia di Agrigento per le rimanenti attività ex ENPI non assegnate alla AUSL n. 1;
-  AUSL  n.  8  Siracusa: provincie di Siracusa e Ragusa.
Viene abrogato quanto disposto nella circolare n. 875/96 sull'utilizzo dei medici della medicina dei servizi - branca medicina del lavoro della AUSL n. 4 diEnna; gli stessi saranno utilizzati nel servizio di medicina del lavoro dell'AUSL n. 4 per lo svolgimento delle attività di istituto ovvero potranno essere utilizzati come medici competenti dell'azienda se in possesso dei requisiti di legge.
Nelle more dell'attribuzione della qualifica di ufficiale di P.G. al personale della AUSL n. 4, considerato il fatto che il possesso di tale qualifica risulta fondamentale per lo svolgimento delle attività di vigilanza sui luoghi di lavoro, il servizio di medicina del lavoro dell'AUSL n. 4 potrà richiedere il supporto degli ufficiali di P.G. dell'AUSL n. 3 per lo svolgimento delle attività di vigilanza, previo accordo sulle modalità tra i direttori generali delle AUSL n. 3 e 4.
Viene confermato quanto contenuto nelle circolari n. 875/96 e 935/97 relativamente ai servizi di medicina del lavoro se non specificatamente abrogato o sostituito.
  L'Assessore: LEONTINI 

(98.47.2488)


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FRANCESCO CASTALDI: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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Stampa della Tipografia Pezzino & F.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane

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