REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
SUPPLEMENTO ORDINARIO N.1
PALERMO - VENERDÌ 18 DICEMBRE 2009 - N. 58
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE


DECRETO 5 novembre 2009.
Disposizioni attuative specifiche della misura 226 "Ricostituzione del potenziale forestale ed introduzione di interventi preventivi" - Programma di sviluppo rurale 2007/2013.

I DIRIGENTI GENERALI DEL DIPARTIMENTO REGIONALE FORESTE E DEL DIPARTIMENTO REGIONALE AZIENDA FORESTE DEMANIALI

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del governo e dell'amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale n. 10 del 15 maggio 2000 e successive modifiche;
Vista la legge regionale n. 19 del 16 dicembre 2008;
Visto il regolamento CE n. 1290/2005 del Consiglio del 21 giugno 2005, relativo al finanziamento della politica agricola comune;
Visto il regolamento CE n. 1698/2005 del Consiglio del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il regolamento CE n. 1320/2006 della Commissione del 5 settembre 2006, recante disposizioni per la transizione al regime di sostegno allo sviluppo rurale istituito dal regolamento CE n. 1698/2005 del Consiglio;
Visto il regolamento CE n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006, recante disposizioni di applicazione del regolamento CE n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
Visto regolamento CE n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l'attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il regolamento CE n. 796/2004 della Commissione del 21 aprile 2004, recante modalità di applicazione della condizionalità, della modulazione e del sistema integrato di gestione e controllo di cui al regolamento CE n. 1782/2003, che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto nell'ambito della politica agricola comune ed istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori;
Visto il regolamento CE n. 1848/2006 della Commissione del 14 dicembre 2006, relativo alle irregolarità e al recupero delle somme indebitamente pagate nell'ambito del finanziamento della PAC nonché all'instaurazione di un sistema di informazione in questo settore e che abroga il regolamento n. 595/91 del Consiglio;
Visto il D.P.R. n. 503 dell'1 dicembre 1999, recante norme per l'istituzione della carta dell'agricoltore e del pescatore e dell'anagrafe delle aziende agricole, in attuazione dell'art. 14, comma 3, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173;
Visto il regolamento CE n. 883/2006 della Commissione del 21 giugno 2006, recante modalità d'applicazione del regolamento CE n. 1290/2005 del Consiglio, per quanto riguarda la tenuta dei conti degli organismi pagatori, le dichiarazioni delle spese e delle entrate e le condizioni di rimborso delle spese nell'ambito del FEAGA e del FEASR;
Visto il regolamento CE n. 885/2006 della Commissione del 21 giugno 2006, recante modalità di applicazione del regolamento CE n. 1290/2005 del Consiglio per quanto riguarda il riconoscimento degli organismi pagatori e di altri organismi e la liquidazione dei conti del FEAGA e del FEASR;
Vista la decisione C (2008) 735 del 18 febbraio 2008, con la quale la Commissione europea ha approvato il programma di sviluppo rurale (PSR) della Sicilia per il periodo 2007/2013;
Considerato che è attribuita al dirigente generale del dipartimento interventi strutturali la qualifica di autorità di gestione del programma medesimo;
Visto il decreto presidenziale n. 1182 del 20 febbraio 2009, con il quale è stato conferito alla dott.ssa Rosaria Barresi l'incarico di dirigente generale del dipartimento interventi strutturali;
Visto il decreto presidenziale n. 1180 del 20 febbraio 2009, con il quale è stato conferito all'arch. Pietro Tolomeo l'incarico di dirigente generale del dipartimento foreste;
Visto il decreto presidenziale n. 1194 del 20 febbraio 2009, con il quale è stato conferito al dr. Fulvio Bellomo l'incarico di dirigente generale del dipartimento azienda foreste demaniali;
Visti i decreti legislativi 27 maggio 1999, n. 165 e 15 giugno 2000, n. 188, che attribuiscono all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), con sede in Roma, la qualifica di organismo pagatore delle disposizioni comunitarie a carico del FEAGA e del FEASR;
Visto l'art. 60 della legge regionale 14 aprile 2006, n. 14, che istituisce l'Agenzia della Regione siciliana per le erogazioni in agricoltura - ARSEA;
Considerato che, nelle more della costituzione e riconoscimento dell'ARSEA quale organismo pagatore, in conformità alle norme citate, le relative funzioni sono svolte dall'AGEA;
Visto il protocollo d'intesa stipulato in Palermo, in data 13 novembre 2008 tra l'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste e AGEA (agenzia per le erogazioni in agricoltura) avente ad oggetto la delega da parte di AGEA alla Regione siciliana per l'esecuzione di alcune fasi delle proprie funzioni di autorizzazione dei pagamenti nell'ambito del PSR della Sicilia per il periodo 2007/2013;
Visto il decreto n. 9 del 9 gennaio 2009 del dirigente generale del dipartimento interventi strutturali, che approva il protocollo d'intesa stipulato in Palermo, in data 13 novembre 2008 tra l'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste e AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) avente ad oggetto la delega da parte di AGEA alla Regione siciliana per l'esecuzione di alcune fasi delle proprie funzioni di autorizzazione dei pagamenti nell'ambito del PSR della Sicilia per il periodo 2007/2013;
Visto il decreto del dirigente generale del dipartimento interventi strutturali n. 2763 del 16 dicembre 2008 di approvazione del "Manuale delle procedure per la determinazione delle riduzioni, delle esclusioni e delle sanzioni" per le iniziative previste dal programma di sviluppo rurale (PSR) della Sicilia per il periodo 2007/2013;
Visto il decreto del dirigente generale del dipartimento interventi strutturali n. 880 del 27 maggio 2006 di approvazione delle "Disposizioni attuative e procedurali misure a investimento" del programma di sviluppo rurale (PSR) della Sicilia per il periodo 2007/2013;
Preso atto che la misura 226 "Ricostituzione del potenziale forestale ed introduzione di interventi preventivi" prevista dal programma di sviluppo rurale (PSR) della Sicilia per il periodo 2007/2013, rientra nel raggruppamento omogeneo di cui al titolo II del regolamento n. 1975/2006, definito "Misure a investimento";
Ritenuto di dovere predisporre, in conformità alle disposizioni di cui all'art. 2 del succitato decreto n. 880 del 27 maggio 2006, un documento specifico che definisca obiettivi e tipologia dei beneficiari; entità degli aiuti/contributi; criteri di selezione e priorità; operazioni ammissibili; condizioni di ammissibilità; limiti e divieti; localizzazione degli interventi; nonché le procedure amministrative specifiche per la presentazione, il trattamento e la gestione delle domande relative all'attuazione della misura 226 "Ricostituzione del potenziale forestale ed introduzione di interventi preventivi" prevista dal programma di sviluppo rurale (PSR) della Sicilia per il periodo 2007/2013, secondo l'allegato A "Disposizioni attuative specifiche della misura 226 - Ricostituzione del potenziale forestale ed introduzione di interventi preventivi", che è parte integrante e sostanziale del presente decreto;
Considerato che le risorse finanziarie complessive della misura sono state ripartite tra i dipartimenti foreste e azienda foreste demaniali e che, pertanto, l'approvazione delle disposizioni attuative specifiche della misura 226 va effettuata congiuntamente dai dirigenti generali delle due strutture;
A termine delle vigenti disposizioni di legge;

Decretano:


Articolo unico

Sono approvate le "Disposizioni attuative specifiche della misura 226 - Ricostituzione del potenziale forestale ed introduzione di interventi preventivi" di cui all'allegato A del presente atto, per costituirne parte integrante e sostanziale, contenente le disposizioni specifiche necessarie allo svolgimento dei procedimenti di presentazione, trattamento e gestione delle domande di aiuto e pagamento relative all'attuazione della misura 226 "Ricostituzione del potenziale forestale ed introduzione di interventi preventivi" prevista dal programma di sviluppo rurale (PSR) della Sicilia per il periodo 2007/2013.
Il presente provvedimento sarà trasmesso alla Corte dei conti per il prescritto controllo preventivo di legittimità e successivamente inviato alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione.
Palermo, 5 novembre 2009.
  TOLOMEO BELLOMO 



Registrato alla Corte dei conti, sezione controllo per la Regione siciliana, addì 27 novembre 2009, reg. n. 2, Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, fg. n. 157.
Allegato A
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE REGIONE SICILIA 2007/2013, REGOLAMENTO CE N. 1698/2005
DISPOSIZIONI ATTUATIVE
Parte specifica
Misura 226 "Ricostituzione del potenziale forestale ed introduzione di interventi preventivi"

1.  PREMESSA
La misura 226 "Ricostituzione del potenziale forestale ed introduzione di interventi preventivi" è attuata sulla base del programma di sviluppo rurale della Regione Sicilia, PSR Sicilia 2007/2013 approvato dalla Commissione europea con decisione CE n. (2008) 735 del 18 febbraio 2008 e adottato dalla Giunta regionale con delibera n. 48 del 19 febbraio 2008. Le presenti disposizioni disciplinano gli aspetti specifici della misura, pertanto, per quanto non previsto, si rimanda alle "Disposizioni attuative e procedurali" misure ad investimento, parte generale, PSR Sicilia 2007/2013 emanate dall'autorità di gestione e consultabili sui siti: www.psrsicilia.it e http//www.regione.sicilia.it/agricolturaeforeste/assessorato.
La misura prevede la concessione di aiuti destinati alla protezione delle foreste dagli incendi, alla difesa dal dissesto idrogeologico e al rimboschimento delle aree danneggiate da disastri naturali o da incendi con specie più resistenti a tali avversità.
I principali presupposti normativi a base del presente bando sono i seguenti:
-  regolamento CE n. 1290/2005 del Consiglio del 21 giugno 2005;
-  regolamento CE n. 1698/2005 del Consiglio del 20 settembre 2005 e successive modifiche ed integrazioni;
-  regolamento CE n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 e successive modifiche ed integrazioni;
-  regolamento CE n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006;
-  PSR Sicilia 2007/2013;
-  decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali n. 1205 del 20 marzo 2008;
-  leggi regionali nn. 16/1966, 14/2006 e successive modifiche ed integrazioni;
-  piano forestale regionale vigente;
-  prescrizioni di massima e di polizia forestale;
-  piano antincendio boschivo vigente;
-  piano di distretto idrografico vigente.
2.  DOTAZIONE FINANZIARIA
La dotazione finanziaria pubblica della misura per l'intero periodo di programmazione è pari ad E 30.000.000,00, salvo ulteriori assegnazioni successive.
3.  OBIETTIVI DELLA MISURA
Gli obiettivi della misura sono la riduzione del rischio idrogeologico, di desertificazione e di incendio, l'incremento della biodiversità e il miglioramento del ciclo globale del carbonio. Tali obiettivi sono perseguiti attraverso investimenti intesi a attivare negli ecosistemi forestali azioni idonee a prevenire calamità naturali ed incendi e a migliorare la funzionalità degli ecosistemi forestali danneggiati da tali eventi.
La misura prevede due tipologie di intervento:
a)  azioni preventive di contrasto per la protezione delle foreste dagli incendi e la difesa dal dissesto idrogeologico e dall'erosione;
b)  rimboschimento di aree danneggiate da disastri naturali o da incendi con specie più resistenti a tali avversità.
4.  BENEFICIARI
Soggetti privati, singoli o associati.
Comuni singoli o loro associazioni.
Regione siciliana e altre amministrazioni pubbliche.
5.  REQUISITI DI ACCESSO E CONDIZIONI DI AMMISSIBILITA'
La presentazione della domanda di aiuto, sia in forma telematica che cartacea, deve avvenire entro i termini stabiliti dal bando, pena l'inammissibilità della stessa. Anche l'Amministrazione regionale per quanto attiene gli interventi da essa realizzati dovrà compilare la domanda sia in forma telematica che in forma cartacea.
Requisiti del progetto
1)  E' condizione obbligatoria, ai fini dell'ammissibilità della domanda, la presentazione del progetto esecutivo, munito di tutte le autorizzazioni, pareri e nulla osta necessari per la sua immediata cantierabilità.
2)  Il progetto dell'intervento va firmato da un tecnico dotato di specifica competenza professionale ed adeguata abilitazione ai sensi delle norme vigenti e deve essere sottoscritto dal richiedente. Il progetto, e tutta la documentazione tecnica, devono essere datati e convalidati da timbro e firma del professionista incaricato.
3)  Le specie utilizzate negli imboschimenti a fini protettivi e nelle ricostituzioni boschive devono essere autoctone, tipiche dell'ecosistema interessato e di provenienza il più possibile locale, idonee in rapporto alle condizioni stazionali, non invasive e adatte alle caratteristiche pedo climatiche dell'area di intervento. Nei casi in cui le caratteristiche pedologiche dei siti di impianto non siano in tutto o in parte favorevoli per l'insediamento di latifoglie nobili si potrà procedere alla consociazione con specie arbustive della flora autoctona costituenti in natura il corteggio floristico della specie arborea prescelta; nei terreni peggiori, per presenza ad esempio di elevata argillosità o di rocce affioranti, si potranno utilizzare specie colonizzatrici (come il pino d'aleppo) nella misura massima del 50% da eliminare nella fase di perticaia. In questi casi il progetto deve contenere nel piano di manutenzione i tempi e le modalità della riconversione.
4)  L'intervento deve essere compatibile con gli strumenti di pianificazione territoriale (piano del parco, piano di bacino, con il piano forestale regionale, con il piano antincendio boschivo e, nel caso di interventi realizzati in siti Natura 2000 designati ai sensi delle direttive nn. 79/409/CE e 92/43/CEE e nelle aree naturali protette, con gli obiettivi indicati e o previsti dai piani di gestione dei siti interessati).
5)  L'intervento deve essere rispondente agli obiettivi della misura.
6)  Per gli investimenti realizzati da amministrazioni pubbliche deve essere garantito il rispetto della normativa regionale dei lavori pubblici e del decreto legislativo n. 163/2006 "Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture in attuazione delle direttive nn. 2004/17/CE e 2004/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio", come aggiornato per ultimo dal decreto legislativo n. 113/2007. Le procedure di conferimento di incarichi professionali di progettazione, direzione lavori e collaudo vanno esperite con procedure di evidenza pubblica in attuazione della sentenza della Corte di giustizia europea del 21 febbraio 2008 (causa n. C-412/2004).
7)  Gli interventi di ricostituzione boschiva e/o di sostituzione devono essere realizzati esclusivamente con materiale di propagazione proveniente da vivai autorizzati ai sensi del decreto legislativo 10 novembre 2003, n. 386 e del decreto n. 14/2007 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 13 del 23 marzo 2007, provvisto di certificato di provenienza o di identità clonale. Per gli impianti da realizzare in aree del demanio forestale o comunque gestite, nonché nelle riserve naturali orientate affidate in gestione, il dipartimento azienda foreste demaniali potrà impiegare il materiale di propagazione proveniente dai propri vivai forestali. Nella scelta delle specie si dovrà rispettare l'adattabilità alla fascia fitoclimatica d'intervento con il supporto di un'adeguata analisi stazionale (geomorfologia, pedologica, climatica, vegetazionale e storica).
Non possono fruire delle agevolazioni previste dalla misura i soggetti "inaffidabili" così come definiti nelle "Disposizioni attuative e procedurali", misure a investimento, parte generale, PSR Sicilia 2007/2013.
Lo stesso beneficiario (se privato o comune) non può presentare più di una domanda per ciascuna sottofase; eventuali domande successive possono essere prese in considerazione solo dopo il positivo collaudo degli interventi precedenti.
6.  INVESTIMENTI AMMISSIBILI
Sono previste le seguenti tipologie d'intervento:
Tipologia A: Azioni preventive di contrasto per
a.1)  Protezione delle foreste dagli incendi attraverso
-  l'installazione o il miglioramento di strutture o infrastrutture di protezione (fasce tagliafuoco, punti d'acqua, torrette di avvistamento ecc.);
-  l'adozione di adeguate pratiche selvicolturali di prevenzione (latifogliamento, spalcature, diradamento, decespugliamento ecc.);
-  il potenziamento degli impianti di comunicazione e/o di videocontrollo;
a.2)  Difesa dal dissesto idrogeologico e dai fenomeni di erosione mediante
-  realizzazione o manutenzione di sistemazioni idraulico-forestali;
-  sistemazioni di versanti con tecniche di ingegneria naturalistica;
-  ripristino di sezioni idrauliche;
Tipologia B: Rimboschimento di aree danneggiate da disastri naturali o da incendi con specie più resistenti a tali avversità
Gli interventi di cui alla tipologia a.1) sono ammissibili solamente nelle aree individuate a medio ed alto rischio di incendio nel Piano regionale di protezione delle foreste contro gli incendi boschivi.
Gli interventi di cui alla tipologia a.2) sono ammissibili in tutto il territorio regionale ma sarà data precedenza a quelli che ricadono nei bacini montani o parzialmente montani a rischio idrogeologico elevato e/o molto elevato, e a quelli esposti a fenomeni di erosione o a rischio desertificazione, individuati come prioritari nel Piano forestale regionale ovvero nei pertinenti documenti programmatori regionali approvati.
Gli interventi di cui alla tipologia B) sono ammissibili in tutto il territorio regionale.
Nell'ambito della medesima domanda possono essere richiesti aiuti per una o ambedue le tipologie di intervento.
Lo stesso beneficiario non può presentare più di una domanda per ciascuna sottofase; eventuali domande successive possono essere prese in considerazione solo dopo il positivo collaudo degli interventi precedenti.
7.  SPESE AMMISSIBILI
Le categorie di investimento previste dalla misura sono:
-  spese relative agli investimenti di cui alle tipologie A e B;
-  spese generali.
I lavori possono essere eseguiti sia con affidamento a terzi che in amministrazione diretta. In quest'ultimo caso ci si dovrà attenere a quanto stabilito nelle "disposizioni attuative e procedurali parte generale". Gli enti pubblici sono tenuti al rispetto della normativa sui lavori pubblici vigente.
L'ammissibilità delle spese decorre dalla data di presentazione della domanda di sostegno, fatta eccezione per le spese propedeutiche alla presentazione della stessa (progettazione, acquisizione di autorizzazioni, visure catastali ecc.) in conformità a quanto riportato nelle D.A.P.
Pertanto i beneficiari possono avviare l'esecuzione dei lavori, prima dell'istruttoria e dell'emissione del provvedimento concessorio, a loro rischio e senza che ciò comporti alcun impegno da parte dell'Amministrazione, previa comunicazione scritta all'Ispettorato ripartimentale delle foreste competente per territorio.
Sono riconosciuti ammissibili i costi effettivamente sostenuti per la realizzazione degli interventi nonché, limitatamente alla realizzazione di fasce parafuoco, anche i costi per i successivi interventi manutentori per un periodo massimo di 5 anni.
I costi unitari standard sono quelli indicati nei prezziari regionali vigenti in materia; le voci di spesa in essi non comprese dovranno essere supportate da una specifica analisi e verranno ritenute ammissibili se approvate dall'Amministrazione.
7.1  Spese relative agli investimenti di cui alla tipologia A)
7.1.1  Operazioni finanziabili
a.1.1  Creazione e/o miglioramento di strutture o infrastrutture di protezione
1)  Realizzazione di punti di approvvigionamento idrico (invasi, serbatoi, vasche ecc.).
2)  Realizzazione o adeguamento di torrette per il controllo del territorio (sistemazione area, acquisto e posa in opera di torrette preferibilmente in legno lamellare o adeguamento strutture preesistenti, eventuali opere accessorie).
3)  Realizzazioni di elisuperfici.
4)  Realizzazione e/o adeguamento funzionale della viabilità forestale di interesse AIB (realizzazione, stabilizzazione e/o adeguamento del fondo stradale e delle scarpate; realizzazione o ripristino di opere di regimazione delle acque, piazzole di scambio, segnaletica ecc.).
5)  Realizzazione e/o manutenzione di viali parafuoco (dimensionati e disposti in funzione delle caratteristiche vegetazionali e stazionali).
6)  Acquisto di automezzi e attrezzature per migliorare l'efficacia e l'efficienza della prevenzione e del controllo degli incendi.
7)  Adeguamento tecnologico e strutturale delle sale operative regionali e provinciali.
Gli interventi di cui ai punti 2), 3), 6) e 7) sono riservati all'Amministrazione regionale.
a.1.2  Interventi selvicolturali finalizzati alla riduzione del rischio di incendio
Gli interventi di prevenzione selvicolturale devono tendere al contenimento dei danni causati dal fuoco sia attraverso la diminuzione del materiale combustibile che al miglioramento delle condizioni di resistenza del soprassuolo boschivo.
In particolare sono ammissibili le seguenti tipologie di intervento:
1)  decespugliamento selettivo del sottobosco nelle zone più esposte;
2)  tagli fitosanitari, taglio ed asportazione delle piante o dei rami secchi o deperienti;
3)  esecuzione di sfolli o diradamenti soprattutto negli impianti monospecifici di conifere al fine di favorirne il graduale latifogliamento;
4)  diversificazione della flora nei popolamenti puri o a prevalenza di conifere o latifoglie alloctone, tramite l'impianto o la semina di latifoglie autoctone;
5)  eventuali opere accessorie (come recinzioni, stradelle di servizio ecc.) e cure colturali.
Tutta la biomassa di risulta deve essere allontanata e portata in discarica o triturata e dispersa al suolo.
Nel caso di realizzazione di impianti, sono ammissibili tutte le operazioni necessarie alla sua esecuzione:
-  decespugliamento selettivo;
-  eventuale formazione di piazzole o altri interventi localizzati di sistemazione del terreno e per la raccolta e allontanamento delle acque superficiali in eccesso;
-  lavorazione del terreno e/o apertura di buche;
-  messa a dimora delle piantine e/o semina;
-  messa a dimora di tutori e/o di shelter o altre protezioni individuali;
-  eventuale pacciamatura da effettuare esclusivamente con materiale vegetale;
-  eventuale irrigazione di soccorso all'impianto;
-  eventuali opere accessorie (il cui costo deve essere contenuto entro il 35% del costo delle opere principali).
In questo caso dovrà essere allegato al progetto anche il piano di coltura e/o di manutenzione dell'impianto in cui vengano previsti i principali interventi colturali necessari ad assicurare il raggiungimento dell'obiettivo.
a.1.3  Potenziamento degli impianti per la comunicazione ed il videocontrollo (riservato esclusivamente all'amministrazione forestale)
1)  Acquisto di attrezzature, impianti e tecnologia per la riconversione in digitale del sistema 1515.
2)  Potenziamento rete radio TBT.
3)  Potenziamento delle dotazioni informatiche per la gestione dell'emergenza incendi e il rilevamento delle aree bruciate.
4)  Acquisto ed installazione di attrezzatura per il videocontrollo di aree ad alto pregio naturalistico.
a.2  Difesa dal dissesto idrogeologico e dai fenomeni di erosione
Sono finanziabili tutti gli interventi finalizzati alla captazione, drenaggio e controllo del deflusso delle acque superficiali e al consolidamento della stabilità dei terreni per la prevenzione del rischio idrogeologico.
Tutti gli interventi di sistemazione devono essere realizzati con tecniche che minimizzano l'impatto sull'ambiente e sul paesaggio e che privilegino, quando tecnicamente possibile, l'utilizzo di materiali naturali (fibre naturali, pietra, legname).
Sono ammissibili gli interventi di:
1)  sistemazione idraulico-forestale;
2)  esecuzione ex novo o manutenzione straordinaria di drenaggi, gradinate, cordonate, graticciate, inerbimenti, fascinate, viminate, palificate semplici o doppie, muretti in pietra e altre sistemazioni trasversali dei solchi di erosione, fossi di guardia e canalette;
3)  messa a dimora e o semina di specie erbacce, arboree e/o arbustive;
4)  interventi di controllo dell'erosione superficiale lungo la viabilità forestale;
5)  miglioramento delle caratteristiche della viabilità minore esistente a fondo naturale (strade o piste forestali, sentieri, mulattiere), al fine di evitarne la trasformazione in vie preferenziali di scorrimento delle acque superficiali (realizzazione o adeguamento funzionale di cunette, taglia-acqua e altre opere consimili; tombini o attraversamenti in corrispondenza di impluvi o fossetti e delle opere ad essi connesse per la canalizzazione e la stabilità delle scarpate e delle sponde interessate e la loro messa in sicurezza (staccionate, coperture, ecc.);
6)  ripristino di sezioni idrauliche mediante interventi in alveo per il controllo dell'erosione e il mantenimento del reticolo idrografico minore (briglie, pennelli, gabbionate); stabilizzazione delle sponde con tecniche di ingegneria naturalistica, compreso allontanamento e distruzione del materiale di risulta; asportazione e allontanamento al di fuori del letto di massima piena di materiali trasportati dalle acque ed accumulati all'interno degli alvei e/o che possono ostruire il regolare deflusso delle acque.
7.2  Spese relative agli investimenti di cui alla tipologia B
Sono ammissibili per questa tipologia tutte le spese necessarie per la ricostituzione boschiva delle aree danneggiate da incendi o altri disastri naturali ed in particolare:
-  eliminazione di eventuali residui morti della vegetazione precedente;
-  scasso/aratura profonda o apertura di buche di idonee dimensioni;
-  acquisto, trasporto e messa a dimora di piantine di anni 1 o 2 a radice nuda o in fitocella;
-  cure colturali alle piantine compresa eventuale irrigazione di soccorso;
-  risarcimenti, nella misura massima del 30% delle piante messe a dimora, da effettuarsi nell'anno successivo all'impianto;
-  opere accessorie (stradelle di servizio, punti d'acqua, recinzione, viali parafuoco ecc.) nel limite del 35% del costo totale dell'intervento);
-  quant'altro necessario per la buona riuscita dell'impianto.
Il costo delle opere deve essere compreso entro i limiti finanziari di E 7.500,00 ad ettaro in caso di realizzazione in economia, E 9.300,00 ad ettaro in caso di realizzazione in appalto (aumentati del 30% nel caso di realizzazioni nelle isole minori).
Per la realizzazione degli impianti vanno seguite le prescrizioni tecniche riportate nel documento di indirizzo A) del Piano forestale regionale e nel piano colturale; le specie da impiantare sono quelle indicate nello stesso documento. L'utilizzo di specie diverse deve preventivamente essere autorizzato.
Il sesto di impianto deve rispettare le esigenze della specie o delle specie prescelte e le finalità dell'intervento, assicurando, comunque, una idonea copertura del suolo.
L'impianto polispecifico va realizzato con specie arboree e arbustive, rispettivamente nella percentuale indicativa del 65% e del 35%.
8.  SPESE GENERALI
Le spese generali possono essere ammesse a contributo sino alla percentuale massima del 12% dell'importo dei lavori.
Sono ammesse tra le spese generali:
-  le spese per la redazione del progetto, comprese quelle per relazioni tecniche specialistiche, per indagini (profilo pedologico, analisi chimico fisica del terreno etc.) e per l'acquisizione delle autorizzazioni necessarie;
-  le spese per la direzione dei lavori, il coordinamento della sicurezza ed il collaudo;
-  le spese di tenuta del conto corrente dedicato, delle eventuali polizze fidejussorie e le spese inerenti l'obbligo di informare il pubblico sugli interventi finanziati dal FEASR (targhe etc.).
9.  ALTRE SPESE AMMISSIBILI
-  Interessi passivi, solo nel caso in cui l'aiuto sarà erogato in forma diversa da quella in conto capitale.
-  I.V.A. nel caso in cui la stessa non sia recuperabile e realmente e definitivamente sostenuta dai beneficiari.
-  Contributi in natura.
Per quanto non previsto si rimanda alle "Disposizioni attuative e procedurali", misure a investimento, parte generale, PSR Sicilia 2007/2013, capitolo 7 "Criteri per l'ammissibilità delle spese".
10.  INVESTIMENTI E SPESE NON AMMISSIBILI
Il sostegno non è concesso per interventi su terreni interessati dagli aiuti del regolamento CEE n. 2080/1992 o dalla misura H del PSR 2000/2006 per i quali persistono gli obblighi al mantenimento degli impegni.
Non sono ammissibili spese in natura.
11.  LOCALIZZAZIONE
Gli interventi di cui alla tipologia a.1) sono ammissibili solamente nelle aree individuate a medio ed alto rischio di incendio nel Piano regionale di protezione delle foreste contro gli incendi boschivi.
Gli interventi di cui alla tipologia a.2) sono ammissibili in tutto il territorio regionale ma sarà data precedenza a quelli che ricadono nei bacini montani o parzialmente montani a rischio idrogeologico elevato e/o molto elevato, e a quelli esposti a fenomeni di erosione o a rischio desertificazione, individuati come prioritari nel Piano forestale regionale ovvero nei pertinenti documenti programmatori regionali approvati.
Gli interventi di cui alla tipologia B) sono ammissibili in tutto il territorio regionale.
12.  CRITERI DI SELEZIONE E PRIORITA'
La selezione delle domande per la misura avverrà nel rispetto delle priorità territoriali previste nel PSR Sicilia 2007/2013 e secondo i seguenti criteri, definiti dall'amministrazione e approvati dal comitato di sorveglianza, ai sensi dell'art. 78 del regolamento CE n. 1698/2005.
Verranno predisposte due graduatorie distinte per gli enti pubblici e per i privati differenziate per la tipologia A e la tipologia B.
Per quanto attiene agli interventi realizzati direttamente dall'Amministrazione regionale, questi verranno individuati attraverso l'approvazione di un programma di opere, adottando criteri di selezione specifici della linea di intervento prescelta, nell'ambito del programma triennale delle opere pubbliche.
12.1  Qualificazione del soggetto proponente (peso max 10)
-  Associazioni di privati per terreni contigui tra loro, o per terreni contigui al medesimo complesso boschivo      10  

12.2  Caratteristiche dell'azienda (peso max 20)
-  Superficie dell'intervento (1 punto per ogni ha. oltre i 15 ha.)      15  
-  Superficie fisicamente accorpata      5  

12.3  Qualità e coerenza del progetto (peso max 10)
-  Progetti che prevedono interventi innovativi (tipo bio-ingegneria)       10  

12.4  Territoriali (peso max 60)
12.4.1  Per gli interventi finalizzati alla prevenzione dagli incendi boschivi ricadenti in:
-  aree a rischio incendio molto alto      40 
-  aree a rischio incendio alto       30 
-  aree naturali protette       20  

12.4.2  Per gli interventi finalizzati alla difesa dal dissesto idrogeologico e dai fenomeni di erosione ricadenti in:
-  bacini montani o parzialmente montani esposti a fenomeni di erosione, a rischio di desertificazione o a rischio idrogeologico:
1)  molto elevato      20 
2)  elevato      15 
-  aree naturali protette      15 

12.4.3  Per gli interventi di ricostituzione dei boschi danneggiati da incendi ricadenti in:
-  in zone A di aree naturali protette, zone SIC e ZPS      30  
-  in zone B di aree naturali protette       15 

In caso di interventi che prevedono l'attivazione di tutte e due le linee di intervento il punteggio assegnato sarà quello della linea prevalente.
Per l'attribuzione del punteggio per il criterio territoriale si terrà conto della maggiore percentuale di superficie impegnata ricadente nell'area interessata.
La cartografia di riferimento è disponibile nel portale SIAN o sul portale del PSR.
In caso di parità di punteggio verrà osservato l'ordine di preferenza in base al seguente criterio:
-  soggetti associati;
-  maggiore superficie di intervento.
13.  TIPOLOGIA DI AIUTO E MODALITA' DI FINANZIAMENTO
Gli aiuti saranno erogati sotto forma di contributi in conto capitale e/o in conto interessi, o in forma combinata con le modalità indicate nelle "Disposizioni attuative e procedurali", misure a investimento, parte generale, PSR Sicilia 2007/2013, capitolo 5 "Fondo di garanzia e procedura conto interessi".
L'aiuto concesso a titolo della misura prevede i seguenti sostegni:
-  copertura dei costi realmente sostenuti per la realizzazione degli interventi;
-  copertura dei costi realmente sostenuti per la successiva eventuale manutenzione dei viali parafuoco per un periodo massimo di anni cinque.
14.  INTENSITA' DELL'AIUTO E MASSIMALI DI SPESA
Il sostegno è concesso fino al 100% delle spese ammissibili. Ai fini della determinazione e liquidazione del sostegno saranno considerate ammissibili le spese effettivamente sostenute dal beneficiario finale comprovate da fatture quietanzate o da documenti contabili aventi forza probante equivalente.
Per ciascuna domanda di aiuto presentata da privati singoli non si potrà superare l'importo di E 250.000,00 di aiuto pubblico elevabile ad E 500.000,00 per le domande presentate da privati associati o da comuni e o loro associazioni.
15.  IMPEGNI ED OBBLIGHI DEL BENEFICIARIO
Per poter accedere ai benefici il richiedente deve sottoscrivere il rispetto dei seguenti impegni:
-  realizzare l'intervento nei modi e nei termini previsti dal progetto presentato ed approvato;
-  collaborare per consentire alle competenti autorità l'espletamento delle attività istruttorie, di controllo e di monitoraggio, ed, in particolare, a fornire ogni documento richiesto nonché a consentire le ispezioni al personale incaricato;
-  comunicare, tempestivamente e per iscritto, le eventuali variazioni della posizione di beneficiario ed eventuali variazioni di quanto dichiarato in domanda;
-  conservare la documentazione amministrativo-contabile relativa all'intervento per tutta la durata dell'impegno;
-  non destinare ad altro uso, per tutta la durata dell'impegno (anni 5 a partire dalla data di fine lavori), la superficie impiantata ed accertata in sede di verifica finale;
-  gestire l'impianto conformemente alle indicazioni contenute nel piano di coltura redatto dal tecnico, sottoscritto dal beneficiario e approvato dall'Amministrazione;
-  effettuare nei primi cinque anni dopo l'impianto le operazioni colturali previste dal cronoprogramma di manutenzione;
-  eseguire gli interventi colturali riconducibili alla ordinaria e razionale manutenzione dell'imboschimento e alla prevenzione dagli incendi boschivi;
-  non eseguire tagli di ceduazione, sfolli e diradamenti non autorizzati;
-  non esercitare il pascolo sui terreni imboschiti se non espressamente autorizzato.
16.  MODALITA' DI ATTIVAZIONE E ACCESSO ALLA MISURA
La misura è attivata tramite procedura valutativa a "bando aperto" in conformità alle "Disposizioni attuative e procedurali", misure a investimento, parte generale, PSR Sicilia 2007/2013.
Nel "bando aperto" viene applicato il meccanismo procedurale c.d. di "stop and go" che prevede, nell'ambito dell'intero periodo stabilito per la presentazione delle domande, l'individuazione di sottofasi temporali con frequenza periodica per la raccolta delle domande (sottofasi ricettive), intercalate da sottofasi "istruttorie" che prevedono l'avvio del procedimento amministrativo di cui al successivo paragrafo.
Per quanto attiene gli interventi di cui è beneficiaria la stessa Amministrazione regionale la misura verrà attivata mediante l'emanazione di un atto di indirizzo e la successiva approvazione, da parte del dirigente generale, del relativo programma di interventi.
17.  DOMANDA DI AIUTO E DOCUMENTAZIONE RICHIESTA
Per l'adesione al presente regime di aiuti dovrà essere presentata apposita istanza on-line e cartacea con le modalità indicate nelle "Disposizioni attuative e procedurali", misure a investimento, parte generale, PSR Sicilia 2007/2013.
La domanda di aiuto cartacea, che è costituita dalla stampa della domanda rilasciata dal portale SIAN, sottoscritta dal soggetto richiedente o dal legale rappresentante, deve essere presentata entro 15 giorni dalla presentazione on-line, presso gli Ispettorati ripartimentali delle foreste (IRF) competenti per territorio, completa di tutta la documentazione richiesta, in duplice copia, pena l'inammissibilità della stessa.
Nel caso di istanze che prevedano la realizzazione di interventi ricadenti in diverse province, la domanda deve essere presentata presso l'IRF ove ricade più del 50% della superficie aziendale.
La domanda può essere presentata a mezzo raccomandata, corriere autorizzato o a mano. Solo nel caso di domande presentate tramite il servizio poste italiane con raccomandata, per il rispetto dei termini di presentazione fa fede il timbro postale di spedizione.
La domanda consegnata a mano o tramite corriere autorizzato potrà essere accettata fino alle ore 13,00 del 15° giorno successivo all'inoltro telematico. Pertanto, la domanda inviata a mezzo raccomandata o consegnate a mano o tramite corriere autorizzato successivamente, oltre il termine di scadenza previsto, non sarà presa in considerazione e sarà considerata irricevibile; non sarà altresì, presa in considerazione l'istanza trasmessa prima dei termini prescritti.
Nel caso dell'Amministrazione regionale la documentazione cartacea deve essere presentata presso la sede del dipartimento regionale competente.
In qualsiasi fase del ricevimento, sui documenti trasmessi dalle ditte che hanno presentato domanda di aiuto e/o di pagamento, dovrà essere apposto il numero di protocollo e la data di ricevimento su ogni singolo allegato.
Tutta la documentazione prodotta a corredo dell'istanza deve essere in corso di validità ed i requisiti di accesso devono essere posseduti alla data di presentazione della stessa.
17.1  Documentazione richiesta
Il progetto e la relativa documentazione tecnica dovranno essere redatti, datati, timbrati e sottoscritti da tecnici abilitati nei limiti delle rispettive competenze professionali, nonché dal soggetto richiedente.
Il progetto presentato deve essere esecutivo e quindi prontamente cantierabile, pertanto, alla domanda dovrà essere allegata tutta la documentazione, in duplice copia, necessaria per la immediata esecuzione delle opere, ivi compresa quella comprovante l'attribuzione del punteggio. In particolare, dovrà essere allegata, pena l'inammissibilità della stessa, la seguente documentazione:
1)  copia fotostatica del documento di identità in corso di validità;
2)  elenco numerato degli allegati;
3)  titolo di possesso dei terreni su cui ricade l'intervento. Nei casi di affitto e/o comodato (sia per i terreni che per i fabbricati costituenti l'azienda) la data di scadenza dei relativi contratti, registrati nei modi di legge, deve essere di almeno 7 anni dalla data di presentazione della domanda. Nel contratto di comodato deve essere previsto anche una clausola di irrevocabilità del contratto stesso, in deroga all'art. 1809, comma 2 e art. 1810 del codice civile, per la durata del vincolo predetto. Sono esclusi i contratti di affitto o comodato in forma verbale. Si precisa, altresì, che nei casi di affitto o comodato, qualora non previsti dal contratto stesso, deve essere allegata alla domanda apposita dichiarazione, autenticata nei modi di legge, da parte del proprietario che autorizza la realizzazione di opere di imboschimento e si assume anche in proprio gli impegni derivanti. Nei casi di proprietà indivisa dovrà essere comprovata la titolarità unica della gestione ai fini del presente regime di aiuti;
4)  scheda di auto-attribuzione del punteggio;
5)  relazione tecnica dalla quale risultino motivate le scelte d'intervento; la stessa dovrà approfondire i seguenti aspetti (organizzati in appositi paragrafi):
a)  localizzazione topografica e catastale dell'area;
b)  gli obiettivi che si intendono perseguire;
c)  il beneficio ambientale derivato dall'intervento attraverso la valutazione degli effetti sulle componenti ambientali suolo, acqua e biodiversità;
d)  i principali aspetti che caratterizzano l'area sotto il profilo geomorfologico, vegetazionale, geopedologico e climatico;
e)  i vincoli paesaggistici, urbanistici, ambientali e forestali eventualmente insistenti nell'area;
f)  la coerenza dell'intervento con la pianificazione urbanistico/territoriale e ambientale e, nel caso di interventi realizzati in siti Natura 2000 designati ai sensi delle direttive nn. 79/409/CE e 92/43/CE e nelle aree naturali protette, la compatibilità con gli obiettivi di gestione dei siti interessati;
g)  la conformità dell'intervento ai principi e/o disposizioni del piano forestale regionale, del piano antincendio boschivi (A.I.B.) in vigore e dell'eventuale piano di gestione;
h)  la descrizione degli interventi e loro quantificazione fisica ed economica;
i)  per gli interventi selvicolturali di cui alla tipologia a.1.2) la composizione dentrometrica del soprassuolo; l'età e la forma di governo e trattamento in atto; intensità e tecnica di intervento; computo e composizione del materiale di risulta e suo smaltimento;
j)  per gli interventi di ricostituzione boschiva di cui alla tipologia b): la descrizione analitica delle specie forestali da utilizzare, il sesto di impianto, il numero di piante per ettaro e lo schema di impianto. La scelta delle specie dovrà essere motivata in relazione alle risultanze emerse dallo studio ambientale della stazione d'impianto ed eventualmente suffragata da analisi chimico-fisica del terreno;
k)  per gli investimenti che prevedono acquisto di mezzi ed attrezzature: descrizione analitica degli stessi; motivazioni delle scelte tecnologiche adottate; risultati attesi in termini di miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia del servizio;
6)  corografia scala 1:25.000, con l'ubicazione dell'area interessata dall'intervento proposto;
7)  carta tecnica regionale (C.T.R.) a scala 1:10.000 con l'indicazione dei confini aziendali e dell'area oggetto dell'intervento;
8)  planimetria catastale stato attuale delle superfici interessate in scala 1:2.000/1:4.000;
9)  planimetria catastale stato futuro nella medesima scala di cui al punto precedente, con l'indicazione degli interventi previsti. Nel caso in cui le particelle siano interessate solo parzialmente dall'intervento dovranno essere individuate, con apposite misurazioni sul terreno, le esatte superfici di impianto; dovranno altresì essere esattamente rilevate e riportate in planimetria tutte le tare insistenti sull'area interessata all'imboschimento;
10)  carta dei vincoli in scala 1:25.000/10.000;
11)  elaborati grafici riportanti i particolari costruttivi (disegni, profili, sezioni ecc.);
12)  elenco prezzi (per gli enti pubblici);
13)  computo metrico estimativo, differenziato per singole linee di intervento, riferito al "prezziario regionale opere e/o lavori per interventi sulle aziende agricole", vigente al momento della presentazione delle istanze; gli enti pubblici faranno riferimento al vigente "Prezziario regionale dei lavori pubblici". Per quanto attiene le voci non presenti nel prezziario dei lavori pubblici saranno utilizzate le voci del prezziario dell'agricoltura aumentate del 24%. L'Amministrazione regionale potrà elaborare specifiche analisi in relazione alle esigenze stazionali;
14)  cronoprogramma dei lavori di impianto (massimo 24 mesi);
15)  certificato della Camera di commercio con dicitura antimafia;
16)  documentazione fotografica dell'area oggetto di intervento con riferimenti riconoscibili anche dopo l'esecuzione dei lavori;
17)  eventuali preventivi dei mezzi e delle attrezzature da acquistare.
Inoltre per la tipologia B:
18)  dichiarazione attestante che l'area d'intervento è stata percorsa dal fuoco in un periodo antecedente di almeno 5 anni, rispetto alla data di presentazione della domanda o, in alternativa, autorizzazione all'esecuzione degli interventi (ai sensi della legge regionale n. 14/2006).
17.2  Documentazione per le società/associazioni/cooperative
1)  Atto costitutivo e statuto sociale, con estremi di omologazione, per le società e cooperative agricole.
2)  Certificazione rilasciata dalla Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura competente con l'indicazione delle cariche sociali e l'attestazione antimafia.
3)  Elenco soci a firma del rappresentante legale.
4)  Delibera dell'organo competente della cooperativa/società/associazione che approva l'iniziativa proposta e delega il rappresentante legale a presentare domanda di contributo.
5)  Dichiarazione a firma del legale rappresentante che attesti:
a)  che per le opere di cui si chiedono gli aiuti non sono state chieste né saranno richieste altre agevolazioni ad enti pubblici regionali, nazionali e comunitari;
b)  che si assume l'impegno nei cinque anni successivi alla fine lavori non cambiare la destinazione d'uso dei beni mobili ed immobili oggetto di finanziamento e a non alienarli.
6)  Delibera dell'organo competente con la quale si autorizza il legale rappresentante ad assumere l'impegno finanziario di spesa per la parte non coperta dall'aiuto pubblico, e nel caso in cui la struttura richiedente non disponga di risorse proprie, a richiedere ad un istituto di credito la concessione di fidi o di altre forme di garanzia ai fini della realizzazione degli investimenti oggetto della domanda di aiuto.
7)  Certificato del tribunale di data recente, e comunque, non anteriore a tre mesi, dal quale risulti che l'ente si trova nel pieno e libero esercizio dei propri diritti.
17.3  Documentazione per gli enti pubblici
1)  Atto di nomina del RUP.
2)  Atto di incarico per la progettazione con indicate le procedure eseguite per l'appalto del servizio.
3)  Atto di validazione ai sensi del D.P.R. n. 554/99.
4)  Approvazione tecnica ai sensi dell'art. 7/bis della legge n. 109/94 coordinata dalla legge regionale n. 7/2002 e successive modifiche ed integrazioni.
5)  Delibera dell'organo competente con cui si approva l'iniziativa e si assumono gli impegni derivanti.
6)  Dichiarazione attestante che l'opera è stata inserita nel programma triennale delle opere pubbliche.
7)  Dichiarazione attestante che l'ente non si trova in dissesto finanziario o, in caso contrario, che è stato approvato il piano di risanamento finanziario e l'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato.
 8)  Atto di impegno alla manutenzione.
 9)  Piano di sicurezza e coordinamento.
10)  Schema di contratto e capitolato speciale d'appalto.
17.4  Documentazione da presentare ove pertinente e necessaria
1)  Autorizzazioni del Genio civile ove richieste.
2)  Gli elaborati necessari per la valutazione o verifica di impatto ambientale, per la valutazione di incidenza e/o per il rilascio del nulla osta da parte degli enti parco o degli enti gestori delle riserve o dagli altri enti preposti alla vigilanza dei vincoli.
3)  Programma delle manutenzioni dei viali parafuoco.
4)  Ogni altra documentazione necessaria all'iter autorizzativo del progetto.
18.  PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO
Il dirigente responsabile del servizio, Ispettorato ripartimentale delle foreste competente per territorio procederà alla nomina del responsabile del procedimento che provvederà alla definizione delle fasi relative alla ricevibilità, ammissibilità e valutazione secondo le procedure descritte nelle "Disposizioni attuative e procedurali", misure a investimento, parte generale, PSR Sicilia 2007/2013.
Nel termine di 90 giorni dalla ricezione delle domande ciascun IRF completerà le procedure di propria competenza con l'emanazione dei seguenti elenchi provvisori, approvati dal responsabile dell'ufficio:
1)  elenco istanze ammissibili privati (singoli e associati) tipologia a);
2)  elenco istanze ammissibili privati (singoli e associati) tipologia b);
3)  elenco istanze ammissibili enti pubblici (singoli e associati) tipologia a);
4)  elenco istanze ammissibili enti pubblici (singoli e associati) tipologia b);
5)  elenco delle istanze non ricevibili o non ammissibili con le motivazioni dell'esclusione.
Gli elenchi (sia in formato file che cartaceo) unitamente ad una copia dell'istanza con la documentazione tecnica ed amministrativa ed ai verbali istruttori, dovranno essere trasmessi al dipartimento foreste, servizi tecnici, che provvederà alla definizione della graduatoria regionale in conformità a quanto previsto dalle "Disposizioni attuative e procedurali", misure a investimento, parte generale, PSR Sicilia 2007/2013.
Entro i 60 giorni successivi alla pubblicazione della graduatoria definitiva verranno emessi, a cura del responsabile di misura, gli atti giuridicamente vincolanti a favore delle iniziative utilmente inserite in graduatoria e fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili per tipologia di beneficiario e sottofase.
Per il dipartimento regionale A.FF.DD. l'ammissibilità e la valutazione dei progetti sarà a carico dell'ufficio responsabile dell'attuazione della misura.
Per i progetti di valenza regionale del dipartimento foreste le fasi istruttorie saranno curate dal servizio "servizi tecnici".
19.  DOMANDE DI PAGAMENTO
Per la domanda di pagamento si rimanda a quanto stabilito al capitolo 3° delle disposizioni attuative e procedurali misure a investimento parte generale ed a quanto stabilito nell'atto di concessione dell'aiuto.
19.1  Anticipazioni e SAL
Ai beneficiari, a seguito di specifica richiesta, possono essere concesse anticipazioni fino al massimo del 20% delle spese ammissibili per investimenti previa stipula di una polizza di fidejussione bancaria o assicurativa pari al 110% dell'importo richiesto.
La domanda di pagamento dell'anticipazione, presentata nei modi previsti al capitolo 3.2 delle disposizioni attuative e procedurali parte generale dovrà essere fatta pervenire, in formato cartaceo, entro giorni 30 dalla comunicazione di inizio lavori presso l'Ispettorato ripartimentale delle foreste competente per territorio corredata dalla documentazione richiesta, pena la irricevibilità della stessa.
Analogamente possono essere liquidati degli stati di avanzamento lavori (SAL) fino ad un massimo dell'80% del contributo concesso e previa verifica sul 100% delle richieste.
Le richieste di pagamento dei SAL dovranno essere accompagnate dalla seguente documentazione:
-  relazione descrittiva degli interventi realizzati;
-  copia delle fatture quietanzate comprovanti le spese sostenute o rendiconto analitico dei mezzi propri impiegati in caso di esecuzione in economia;
-  computo metrico di quanto realizzato e per il quale si chiede la liquidazione.
L'erogazione dell'anticipazione e dei SAL avverrà con le modalità previste dalle "Disposizioni attuative e procedurali", misure a investimento, parte generale, PSR Sicilia 2007/2013.
Entro giorni 30 dalla ricezione della domanda di pagamento l'IRF, eseguita l'istruttoria di propria competenza, inoltrerà al dipartimento foreste, servizi tecnici copia della stessa, con la documentazione allegata ed il verbale istruttorio, per i successivi atti di competenza.
Per il dipartimento regionale azienda foreste demaniali le domande di pagamento verranno inoltrate dal responsabile del procedimento al servizio di attuazione della misura che eseguirà la relativa istruttoria.
19.2  Domanda di pagamento saldo finale
Nei termini prescritti dal decreto di finanziamento, salvo proroghe autorizzate, la ditta dovrà presentare sul portale SIAN in forma telematica e all'IRF competente in forma cartacea, la domanda di pagamento del saldo finale.
Alla domanda di pagamento dovrà essere allegata la seguente documentazione in doppia copia:
1)  relazione tecnica finale redatta dal direttore dei lavori;
2)  certificato di regolare esecuzione;
3)  computo metrico consuntivo delle spese sostenute;
4)  documentazione comprovante la spesa: copia delle fatture o altri documenti contabili provvisti delle relative dichiarazioni liberatorie rese dai fornitori/creditori e documentazione comprovante il pagamento delle stesse (mandati, bonifici o assegni ecc.); in caso di pagamenti in natura, impiego di mezzi e attrezzatura aziendale e di personale interno, va prodotta la relativa documentazione dimostrativa;
5)  eventuale estratto del c/c dedicato all'investimento;
6)  certificazione di provenienza o identità clonale e passaporto del materiale vivaistico impiegato rilasciati esclusivamente da vivai autorizzati secondo la vigente normativa (D.L. n. 386/2003 e decreto n. 14/2007) per la tipologia b);
7)  planimetria catastale dell'impianto realizzato con l'esatta indicazione delle specie impiantate e delle eventuali opere connesse realizzate;
8)  certificazione antimafia nel caso ricorrano gli estremi.
9)  DURC.
Gli enti pubblici sono tenuti a presentare, inoltre, l'atto amministrativo che approva la contabilità finale dei lavori ed il certificato di collaudo, nonché l'atto di impegno ad effettuare le cure colturali previste nel piano di coltura.
Entro 15 giorni dalla ricezione della domanda l'IRF dovrà inoltrare copia della stessa al dipartimento foreste, servizi tecnici che provvederà alla predisposizione degli atti per la nomina del collaudatore o del funzionario incaricato dell'accertamento dell'avvenuta esecuzione delle opere.
Il pagamento del saldo finale è subordinato al positivo accertamento, da parte di un collaudatore per gli enti pubblici o di un funzionario dell'amministrazione per i privati, della corretta esecuzione dei lavori; in fase di collaudo, oltre agli accertamenti di rito, dovrà essere eventualmente verificata, con idonea strumentazione, l'esatta superficie impegnata come viale parafuoco. La superficie così determinata costituirà la base per il pagamento delle relative spese di manutenzione.
Il certificato di collaudo o l'accertamento finale verrà approvato con provvedimento del responsabile di misura e trasmesso all'AGEA per la successiva liquidazione.
Per gli interventi attuati dagli U.P.A. gli uffici responsabili trasmetteranno al dipartimento A.FF.DD. la domanda cartacea con la documentazione allegata; sarà cura del servizio di attuazione dello stesso dipartimento predisporre gli atti per la nomina del collaudatore approvare il certificato di collaudo e trasmettere gli elenchi di pagamento all'AGEA per la liquidazione.
19.3  Domanda di pagamento manutenzione viali parafuoco
I beneficiari degli interventi che hanno avuto riconosciuta e liquidata la spesa per la realizzazione di viali parafuoco, possono richiedere il pagamento delle spese realmente sostenute per la manutenzione degli stessi viali (nei limiti dell'importo unitario previsto dal prezzario agricoltura) per un massimo di cinque anni successivi al collaudo delle opere.
Le domande di pagamento del premio devono essere compilate e rilasciate sul portale del SIAN entro il termine stabilito con circolare AGEA per l'anno di riferimento. La stampa cartacea della domanda deve pervenire all'IRF competente entro i 30 giorni successivi. Le domande presentate entro i 25 giorni successivi al predetto termine verranno accettate con una riduzione dell'1% dell'importo dell'aiuto per ogni giorno feriale di ritardo. Non sono ricevibili le domande rilasciate oltre tali termini.
Alla domanda di pagamento, debitamente firmata dal beneficiario, dovrà essere allegata la seguente documentazione:
-  relazione a firma del beneficiario e del direttore dei lavori in cui si descrivono le operazioni effettuate, il periodo di esecuzione ed i costi sostenuti (computati dettagliatamente e contenuti entro i limiti previsti dal prezzario agricoltura);
-  documentazione attestante la spesa sostenuta (copia delle fatture o altri documenti equipollenti provvisti delle relative dichiarazioni liberatorie rese dai fornitori/creditori);
-  dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nella quale il richiedente attesta che l'intervento principale (di rimboschimento) è ancora perfettamente efficiente.
L'IRF, effettuati i dovuti controlli, trasmette l'elenco delle istanze liquidabili al dipartimento foreste per il successivo inoltro all'AGEA.
20.  CONTROLLI E SANZIONI
L'Amministrazione si riserva la facoltà di disporre accertamenti sui lavori inerenti la realizzazione delle opere finanziate, anche in corso d'opera per verificare l'andamento degli stessi secondo il cronoprogramma previsto, e le spese effettivamente sostenute ai fini della rendicontazione.
L'Amministrazione, procederà, un volta realizzata l'opera, ai controlli previsti dall'art. 30 del regolamento CE n. 1975/2006 (controlli ex post).
In applicazione degli artt. 16, 17 e 18 del regolamento comunitario n. 1975/2006 in caso di mancato rispetto degli impegni, cui è subordinata la concessione dell'aiuto, si procederà alla riduzione ed alla esclusione dello stesso, proporzionalmente alla irregolarità commessa, secondo la classificazione dell'inadempienza constatata in conformità a quanto indicato nel D.M. n. 1205 del 20 marzo 2008 recante "Disposizioni in materia di violazioni riscontrate nell'ambito nel regolamento CE n. 1782/2003 del Consiglio del 29 settembre 2003 sulla PAC e del regolamento CE n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del FEASR" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 76 del 31 marzo 2008.
Relativamente alle procedure per la quantificazione delle riduzioni e delle esclusioni, nonché alle modalità di calcolo per l'applicazione delle sanzioni, relative alle infrazioni commesse per il mancato rispetto degli impegni assunti dal beneficiario, nelle more dell'adozione di apposito provvedimento che disciplina la griglia da applicare alle misure, sottomisure e azioni dell'asse 2, si applicano le norme comunitarie e nazionali nonché le disposizioni contenute nel decreto n. 2763 del 16 dicembre 2008 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 13 del 27 marzo 2009.
21.  DISPOSIZIONI FINALI
Per quanto non previsto nelle presenti disposizioni si farà riferimento al PSR Sicilia 2007/2013, alle "Disposizioni attuative e procedurali delle misura a investimento" parte generale emanate dall'autorità di gestione, nonché alle norme comunitarie, nazionali e regionali vigenti.
L'amministrazione si riserva successivamente, ove necessario, di impartire ulteriori disposizioni ed istruzioni.
(2009.47.3056)084
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
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