REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 4 SETTEMBRE 2009 - N. 41
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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CIRCOLARI

ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE


CIRCOLARE 13 agosto 2009, n. 12.
Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012.

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE
AGLI ASSESSORI REGIONALI
AGLI UFFICI DI GABINETTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE E DEGLI ASSESSORI REGIONALI
ALLA SEGRETERIA GENERALE
AI DIPARTIMENTI REGIONALI
AGLI UFFICI SPECIALI
ALL'AGENZIA REGIONALE RIFIUTI E ACQUE
ALLE RAGIONERIE CENTRALI
e, p.c.  ALLA CORTE DEI CONTI 

ALL'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA COMMISSIONE BILANCIO E PROGRAMMAZIONE
ALL'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA SERVIZIO BILANCIO
Premessa
Con la presente circolare si forniscono i criteri generali che dovranno seguire le singole amministrazioni per effettuare le loro proposte per la predisposizione del bilancio di previsione per l'anno 2010 e per il triennio 2010-2012 che, ai sensi della vigente normativa, il governo della Regione dovrà presentare all'Assemblea regionale entro il primo giorno non festivo del mese di ottobre p.v.
Il progetto di bilancio (c.d. "bozzone") sottoposto alla attività propositiva dei singoli rami di amministrazione è stato predisposto secondo l'impostazione prevista dall'art. 1 della legge regionale n. 47/77 e successive modifiche ed integrazioni e sulla base dell'attuale assetto organizzativo dell'Amministrazione regionale.
In merito, si precisa sin da adesso che successivamente all'attuazione del titolo II (artt. 4 e seguenti) della legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19, che introduce il nuovo assetto organizzativo dell'Amministrazione regionale a decorrere dall'1 gennaio 2010 e previa emanazione del decreto del Presidente della Regione (entro il 30 ottobre) previsto dal comma 3 dell'art. 10 della legge medesima che dovrà specificare "le funzioni ed i compiti dei dipartimenti di cui all'art. 8 (della medesima legge regionale n. 10/2008) nonché l'articolazione delle relative strutture intermedie", anche il bilancio della Regione subirà conseguentemente delle modifiche al fine di rendere lo stesso coerente con la nuova organizzazione amministrativa.
Ciò non interferirà, al momento, con l'attività propositiva delle amministrazioni che dovrà svolgersi secondo l'attuale articolazione della struttura organizzativa regionale, atteso che sarà cura di questa ragioneria generale elaborare, nel mese di settembre p.v., lo schema di bilancio in oggetto in modo coerente al nuovo assetto organizzativo previsto dalla citata disposizione.
Tuttavia, si chiede agli attuali rami dell'Amministrazione regionale interessati dalle predette disposizioni di legge, di tenere conto, in questa fase, del nuovo assetto organizzativo mettendo in risalto con apposite evidenze le eventuali proposte che potrebbero investire nel prossimo futuro altri settori dell'Amministrazione regionale.
Ciò premesso, si ritiene necessario, prima di fornire le indicazioni di routine utili ad un migliore espletamento degli adempimenti connessi all'elaborazione del progetto di bilancio 2010 e per il triennio 2010-2012, fare un breve cenno in ordine all'attuale situazione finanziaria della Regione.
Si segnala, infatti, il perdurare di un andamento deficitario della gestione finanziaria di competenza della Regione che richiede, oltre che il reperimento di risorse aggiuntive e certe per far fronte ad un volume di spese sempre crescente, l'adozione di immediate ed efficaci misure di contenimento della spesa regionale in modo di ricondurre la stessa a livelli sostenibili con le effettive risorse disponibili.
Anche per l'anno in corso, per azzerare il deficit tendenziale delineato nel DPEF regionale n. 2009/2013, sono state previste maggiori risorse finanziarie di natura essenzialmente straordinaria, a carattere non strutturale. Il legislatore regionale consapevole degli eventuali limiti strutturali della manovra 2009 ha ritenuto opportuno rafforzare, con l'art. 4 della legge finanziaria n. 6 del 14 maggio 2009, n. 6, il monitoraggio, già introdotto nell'ordinamento regionale dall'art. 27 della legge regionale n. 23/2002, degli andamenti di finanzia pubblica regionale prevedendo, in presenza di rilevanti scostamenti tra entrate e spese, la limitazione, con provvedimento del Presidente della Regione, all'assunzione degli impegni di spesa anche se autorizzati in forza di precedenti leggi regionali (vedi circolare della ragioneria generale n. 11 del 25 giugno 2009).
E' del tutto evidente che al fine di non aggravare ulteriormente la situazione finanziaria della Regione si impone, dunque, una severa manovra di contenimento della spesa, anche al fine del rispetto dei limiti imposti dalla normativa nazionale in materia di "Patto di stabilità interno" (art. 77-ter del decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133).
Alla luce delle suddette necessarie premesse, si forniscono le seguenti indicazioni di dettaglio relative alla costruzione del bilancio della Regione per l'anno 2010 ed il triennio 2010-2012.
In ossequio al principio di cui al comma 3 dell'art. 81 della Costituzione, il progetto di bilancio per il prossimo anno e per il triennio 2010-2012 si fonda sul principio della legislazione vigente; lo stesso risente, tuttavia, delle sopra richiamate criticità strutturali evidenziate dalla manovra finanziaria per l'anno 2009, che rendono difficile l'adozione di misure idonee a conciliare i livelli e la composizione della spesa con le risorse acquisibili dalla Regione.
Pertanto, codeste amministrazioni regionali dovranno, fin dalla fase di prima elaborazione della manovra finanziaria per il prossimo esercizio, individuare misure di contenimento della spesa regionale previste nel bilancio della Regione in base alla vigente legislazione riconducendo, per le considerazioni sopra esposte, i livelli di spesa a carico dei fondi regionali ai pagamenti di competenza effettuati nel 2008 ed evitare, nel prossimo esercizio, eventuali blocchi della spesa previsti dall'attuale legislazione regionale (vedi art. 27 della legge regionale n. 23/2003).
Si traccia brevemente ed in linea generale il percorso metodologico seguito nell'elaborazione delle previsioni di entrata e di spesa contenute nell'allegato "bozzone", redatto in base all'attuale quadro normativo.
Criteri utilizzati per la predisposizione del "bozzone"
Per le entrate:
1)  le previsioni delle entrate tributarie ed extratributarie riportano, per ciascun anno del biennio 2010-2011, per effetto del cosiddetto scivolamento, l'importo della previsione risultante, per i medesimi anni, dal bilancio di previsione per il triennio 2009-2011. In alcuni casi si è, tuttavia, tenuto conto degli andamenti precedenti e delle risultanze conseguite alla chiusura dell'esercizio finanziario 2008.
Per le spese:
1)  per i capitoli c.d. "liberi" ovvero per quelli finanziati con fondi regionali i cui stanziamenti non sono predeterminati da specifiche norme, nonché per le spese obbligatorie, è stato riportato, in linea di massima, per il triennio 2010-2012, l'importo della previsione risultante, per gli anni 2010-2011, dal bilancio di previsione per il triennio 2009-2011, ad eccezione dei capitoli relativi al trattamento economico fondamentale ed accessorio del personale regionale di cui si specifica ai punti successivi;
2)  i capitoli relativi al trattamento economico fondamentale riportano per ciascun anno del triennio, limitatamente agli artt. 1 e 2 relativi ai capitoli del personale a tempo indeterminato e all'art. 1 dei capitoli riferiti al personale a tempo determinato, lo stanziamento iniziale dell'anno 2009 aggiornato con le variazioni discendenti da eventuali richieste avanzate dalle rispettive amministrazioni di competenza ai sensi dell'art. 7 della legge 5 agosto 1978, n. 468 e con le variazioni derivanti dall'applicazione degli artt. 84 e 85 del contratto collettivo regionale di lavoro 2002-2005 del comparto non dirigenziale e degli accordi integrativi regionali dell'1 e 3 dicembre 2008, relativi alla progressione economica orizzontale (decreto del ragioniere generale n. 1064/2009).
Con riguardo all'incremento da operare in relazione all'indennità di vacanza contrattuale, si invitano codesti centri di responsabilità in sede di elaborazione delle proposte, a quantificare le relative somme per gli anni 2010-2012 conformemente alle indicazioni fornite dal competente dipartimento regionale del personale con la nota prot. n. 109065 del 19 giugno u.s., concernente in comparto dirigenziale;
3)  i capitoli riferiti al trattamento accessorio del personale non dirigenziale (FAMP) recano nella fase di bozzone uno stanziamento per memoria in quanto il relativo fondo sarà ripartito nel corso dell'anno 2010 con le modalità di cui all'art. 89 dell'ultimo contratto collettivo regionale di lavoro; in relazione, invece, ai capitoli inerenti agli uffici di Gabinetto ed alle stazioni uniche appaltanti, sono stati riportati nel triennio gli importi previsti per l'anno 2009, eventualmente aggiornati con le variazioni intervenute del corso del medesimo anno;
4)  anche i capitoli riferiti al trattamento accessorio del personale dirigenziale risultano azzerati, in quanto, solo a seguito dell'attuazione del titolo II della legge regionale n. 19/2008, si provvederà a ripartire tra i singoli centri di responsabilità il fondo per il finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato, dopo l'emanazione del decreto del Presidente della Regione, previsto dal comma 3 dell'art. 10 della legge medesima che, come sopra richiamato, dovrà specificare "le funzioni ed i compiti dei dipartimenti di cui all'art. 8 (della medesima legge regionale n. 10/2008) nonché l'articolazione delle relative strutture intermedie";
5)  gli stanziamenti dei capitoli relativi agli "oneri sociali" e "all'imposta sulle attività produttive (IRAP)" sono stati adeguati in relazione alle variazioni apportate sui capitoli relativi al trattamento fondamentale ed accessorio del personale di cui sopra;
6)  sui capitoli relativi a previsioni di spesa su cui opera la procedura degli assensi è stato stimato uno stanziamento che comunque garantisce l'ammontare degli impegni pluriennali già assunti;
7)  per i capitoli riguardanti oneri predeterminati da specifiche leggi di spesa, sono stati indicati gli importi autorizzati dalle specifiche norme; analogamente si è provveduto per tutti i capitoli la cui spesa risulta autorizzata per gli anni 2010 e 2011 da leggi pubblicate nel corrente anno 2009;
8)  per i capitoli relativi a limiti di impegno (note D), le previsioni tengono conto degli effetti dell'art. 3 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6 (L.F. 2009); pertanto, gli stanziamenti annui per il triennio 2010-2012 risultano pari al minor valore tra lo stanziamento dell'anno 2009 (eventualmente incrementato a seguito di variazioni di bilancio effettuate ai sensi del comma 2 del citato art. 3) e quello degli impegni contabilizzati per l'anno di riferimento (c.d "rate consolidate"). Per i limiti di impegno decorrenti dall'anno 2009, o successivi, vengono mantenuti gli importi previsti dalle relative leggi autorizzative;
9)  in relazione ai capitoli relativi ad assegnazioni extraregionali di cui non si ha, al momento, certezza della relativa assegnazione (es. APQ, progetti relativi a programmi di cooperazione territoriale, ecc...) si è provveduto alla loro soppressione;
10)  per quanto riguarda la previsione delle somme relative ai fondi strutturali, per i programmi operativi 2007-2013, quali il FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) e il FSE (Fondo sociale europeo) di cui al regolamento CE n. 1083/2006, nonché il FEP (Fondo europeo per la pesca) di cui al regolamento CE n. 1198/2006 e il FEASR di cui al regolamento CE n. 1698/2005, si rende necessaria una differente disamina.
-  FESR: con la previsione 2009-2011 si era provveduto ad iscrivere nel triennio il 70% delle somme del programma operativo, in attuazione della delibera della (Giunta di governo n. 83 del 6 marzo 2009, nell'attuale previsione 2010-2012 le annualità 2010 e 2011 rimangono invariate ed iscritte ai vari capitoli operativi, mentre l'annualità 2012 viene iscritta e accantonata al capitolo di fondo 613946, e verrà successivamente riversata nei competenti capitoli di spesa, nell'anno di competenza deputato, e secondo indicazione dell'autorità di gestione.
-  FSE: nella previsione 2010-2012, per le annualità 2010 e 2011 vengono mantenuti gli importi della previsione del triennio 2009-2011, mentre l'annualità 2012 viene iscritta e accantonata al capitolo di fondo 613943 e verrà successivamente riversata nei vari capitoli di spesa nell'anno di competenza deputato, e secondo indicazione dell'autorità di gestione.
-  FEP: le annualità della previsione 2010-2012, vengono iscritte al capitolo unico 746826, secondo le annualità del programma.
-  FEASR: le annualità 2010 e 2011, sono iscritte al capitolo unico 543902 sulla scorta delle indicazioni a suo tempo fornite dall'autorità di gestione.
Si evidenzia, infine, che in conformità a quanto disposto dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 257 del 14 luglio 2009, concernente la revoca degli uffici speciali non istituiti da disposizioni legislative, sono state soppresse le unità previsionali di base intestate ai soppressi uffici speciali e, nel caso in cui gli stessi risultino operativi nel corrente anno, sono state trasferite le relative disponibilità presso i dipartimenti regionali competenti per materia.
Indicazioni per la formulazione delle proposte di previsione
Si esplicitano le seguenti indicazioni di natura tecnica per la formulazione delle previsioni di bilancio per il 2010 e per il biennio successivo che, come già rappresentato, richiedono quale necessario presupposto la previsione rigorosa delle dotazioni di bilancio, anche al fine del rispetto delle direttive di contenimento della spesa più volte impartite dalla scrivente amministrazione in precedenti analoghe occasioni, cui si rinvia anche per una più ampia esplicitazione delle prescrizioni che seguono (vedi precedenti circolari consultabili presso il sito internet della Regione siciliana). In merito si ribadisce la necessità che tutte le spese finanziate con fondi regionali siano ricondotte ai livelli dei pagamenti di competenza effettuati nell'esercizio 2008, ciò al fine di ricondurle alle effettive risorse acquisibili.
Con particolare riferimento ai vincoli imposti dal patto di stabilità interno si richiamano le indicazioni fornite da questa ragioneria generale della Regione, in ultimo, con la nota prot. n. 35150 del 23 giugno 2009, concernente il patto di stabilità per il corrente anno 2009.
A)  Entrata
1)  I vari centri di responsabilità, ai quali sono intestati i cespiti di entrata, dovranno provvedere a rivedere le previsioni di bilancio in relazione alla natura dei singoli cespiti e, per le entrate tributarie, in relazione al nuovo quadro macroeconomico e legislativo di riferimento, tenendo conto della più recente evoluzione nel periodo osservato dell'effettivo gettito di ciascuna entrata erariale.
2)  Particolare attenzione dovrà essere posta nell'individuazione delle assegnazioni dello Stato, dell'Unione europea e di altri enti, avendo cura di indicare tutte le somme a qualunque titolo assegnate alla Regione siciliana per le quali sorgerà il "diritto a riscuotere" nel periodo di riferimento delle previsioni di bilancio, precisando l'anno di competenza.
3)  Con riferimento ai singoli cespiti si invitano i singoli centri di responsabilità a fornire eventuali informazioni in ordine alle modalità di gestione, al fine anche di adeguare le informazioni contenute nel quadro di classificazione delle entrate per agevolare le imputazioni delle entrate ai pertinenti capitoli.
B)  Spesa
1)  Per quanto già rappresentato in premessa circa la maggiore difficoltà, rispetto al precedente esercizio, di reperire risorse aggiuntive indispensabili per il raggiungimento del necessario equilibrio finanziario, si impone l'adozione da parte di ciascun centro di responsabilità di politiche mirate al contenimento degli attuali livelli di spesa, con particolare riferimento alle spese di funzionamento ed alle spese per l'erogazione di servizi a qualsiasi titolo richiesti dalla Regione, le quali dovranno essere ridimensionate nel loro ammontare. Per tutte le altre spese rientranti comunque nella categoria dei "consumi intermedi", quali spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, manifestazioni, pubblicità e rappresentanza, conferimento di incarichi esterni, rapporti di collaborazione e commissioni nonché quelle riferite all'erogazione, in genere, di servizi, si impongono comportamenti coerenti con l'accennato quadro finanziario e di conseguenza si invitano i vari responsabili dei centri di costo ad effettuare una attenta analisi e revisione delle stesse tendente al contenimento delle spese in questione. In particolare si segnala la necessità di tener conto, già dalla elaborazione del bilancio di bilancio, delle riduzioni di spesa derivanti dalle "misure finalizzate alla razionalizzazione dell'utilizzo delle dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoro nell'automazione d'ufficio, nonché delle autovetture di servizio" da individuare in appositi piani triennali, in conformità alle norme contenute nella legge 24 dicembre 2007, n. 244 e richiamate dall'art. 5 della legge regionale n. 6/2009, nonché nella circolare della scrivente n. 11 del 25 luglio 2009.
2)  Per tutti gli altri c.d. "capitoli liberi", i cui importi sono determinati annualmente con la legge di approvazione del bilancio, nel mantenere gli importi già previsti per gli anni decorsi, l'attività propositiva e discrezionale dei dirigenti responsabili della gestione della spesa, nell'ambito degli obiettivi concretamente perseguibili, potrà esercitarsi attraverso il potere compensativo da attuarsi tra gli stanziamenti risultanti nella fase di bozzone. In tale tipologia rientrano, per effetto dell'art. 57 della legge finanziaria n. 2/2007, anche i trasferimenti in favore di enti, agenzie regionali, organismi strumentali e teatri di cui all'elenco allegato alla medesima legge; al riguardo si evidenzia che le norme richiamate dal citato art. 5 della legge regionale n. 6/2008 si estendono anche agli enti regionali.
3)  Le spese, sia di parte corrente che di conto capitale, per trasferimenti autorizzati con la tabella H della legge finanziaria n. 1/2008 o con specifiche disposizioni legislative, dovranno essere riconsiderate nel loro ammontare qualora le amministrazioni di riferimento, nella loro attività di vigilanza, riscontrassero il mancato adempimento delle vigenti disposizioni o la presenza di avanzi di gestione utilizzabili accertati con i rispettivi conti consuntivi del precedente anno, così come prescritto dall'art. 32, comma 5, della legge regionale 7 marzo 1997, n. 6 e successive modifiche ed integrazioni. Le eventuali proposte di riduzione dei trasferimenti saranno considerate nel prossimo disegno di legge finanziaria. Per tutti gli enti soggetti al regime di tesoreria unica regionale, si invitano le amministrazioni a proporre eventuali tagli ai contributi erogati laddove si registrino ampie e ripetute disponibilità nei relativi conti correnti di tesoreria.
4)  Per le spese relative al trattamento economico fondamentale del personale regionale, si conferma la necessità che ogni ramo di amministrazione formuli le previsioni di spesa per articoli, distintamente per il personale con qualifica dirigenziale e per il comparto non dirigenziale, sia per i capitoli riferiti al personale a tempo indeterminato che per quelli con contratto a tempo determinato, considerando l'andamento delle retribuzioni in relazione all'applicazione degli ultimi trattamenti contrattuali già effettuati dalla scrivente e stimando le competenze fondamentali da corrispondere sino alla chiusura dell'esercizio in corso.
5)  Per gli oneri sociali, l'IRAP e per tutti gli altri oneri del personale in servizio e per quello in quiescenza, si demanda ad ogni singola amministrazione competente il compito di valutare la congruità della stima effettuata dalla scrivente tenuto conto della normativa vigente, dell'organico esistente, del personale in quiescenza e di quello che presumibilmente verrà posto in quiescenza nel prossimo triennio, specificando le singole componenti considerate per la quantificazione degli stanziamenti dei capitoli di rispettiva pertinenza. In merito si invitano le varie amministrazioni ad allegare alle proprie proposte un dettagliato prospetto dal quale si evincono tutti gli elementi utili alla corretta quantificazione dei predetti oneri.
6)  Con riferimento ai capitoli relativi ai limiti poliennali d'impegno codeste amministrazioni dovranno provvedere ad aggiornare gli importi degli stanziamenti indicati nel bozzone, verificando la corretta applicazione dell'art. 3 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 6, e tenendo conto delle eventuali ulteriori variazioni di bilancio effettuate ai sensi del comma 2 del medesimo articolo (cfr. in merito la recente circolare n. 11/2009 della scrivente ragioneria generale della Regione) e, in relazione alle autorizzazioni disposte con leggi del corrente anno, considerando gli impegni definitivi assunti.
7)  Con riguardo ai programmi di iniziativa statale o comunitaria per il periodo di programmazione 2007-2013, al fine di una più precisa quantificazione dei relativi fondi destinati alla spesa per il cofinanziamento regionale (capitoli 613924 e 613919), si chiede alle amministrazioni che intendono aderire a progetti che prevedano anche il cofinanziamento regionale, di comunicare preventivamente i relativi importi ed il relativo cronoprogramma.
8)  Così come già introdotto nel paragrafo relativo ai criteri utilizzati per la previsione, la formulazione delle proposte per la previsione 2010-2012, riguardanti i programmi operativi FESR, FSE, e FEASR dei Fondi strutturali, dovranno pervenire dalle autorità di gestione e interesseranno soprattutto le annualità 2012 dei vari programmi, che sono state accantonate nei fondi specifici loro destinati in attesa delle proposte delle Adg. Per quanto attiene il programma FEP lo stesso è stato iscritto come da programma, ivi compresa l'annualità 2012.
Cassa
Ai fini della stesura del quadro sintetico di cassa per l'anno 2010 di cui all'art. 1 della legge regionale n. 47/77 e successive modifiche ed integrazioni, si invita ciascun centro di responsabilità a fornire indicazioni, adeguatamente giustificate ed in coerenza con le disposizioni di cui alla circolare di questa ragioneria generale n. 4 del 19 marzo 2004, relativa alla programmazione annuale delle dotazioni di cassa, circa l'ammontare delle entrate che si prevede di riscuotere e il fabbisogno necessario per far fronte ai pagamenti da dovere disporre nell'anno di riferimento, distinti, come previsto nel quadro di cassa medesimo, tra interventi regionali ed interventi comunitari, statali e connessi cofinanziamenti.
Tali indicazioni rappresentano la base di partenza per effettuare sin da adesso una accorta programmazione sia dei pagamenti, nel rispetto delle priorità previste nella medesima circolare, che delle riscossioni, tenuto conto che le previsioni di bilancio in termini di cassa comportano riflessi sulla gestione della liquidità regionale.
Si ricorda, ancora una volta, la rilevanza determinante delle previsioni di cassa di ogni singolo centro di responsabilità ai fini del rispetto del patto di stabilità interno che la Regione è tenuta ad osservare ai sensi dell'art. 77-ter del decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e dell'art. 7-quater del decreto legge n. 5 del 10 febbraio 2009, convertito dalla legge 9 aprile 2009, n. 33. A tal proposito, si ritiene utile richiamare l'attenzione delle amministrazioni alle direttive impartite da questa ragioneria generale della Regione con nota prot. n. 35150 del 23 giugno 2009.
Nomenclatore degli atti
Tenuto conto della rilevanza che assumono i riferimenti normativi a sostegno dei vari capitoli di entrata e di spesa, si invitano le amministrazioni alla verifica degli stessi e a fornire eventualmente indicazioni per l'aggiornamento delle varie disposizioni riportate in calce ad ogni singolo capitolo.
Legge finanziaria
Si ribadisce che con la manovra finanziaria per il triennio di riferimento, al fine del ripianamento del disavanzo tendenziale, ogni amministrazione e invitata a promuovere modifiche normative che possano condurre a ridimensionare gli effetti finanziari delle principali leggi di spesa dei settori di rispettiva competenza ed iniziative legislative mirate all'acquisizione di nuove e/o maggiori entrate a carattere permanente.

* * *

In attuazione del titolo II della citata legge regionale n. 19/2008 la presente circolare viene trasmessa all'Agenzia regionale rifiuti e acque la quale è invitata, attenendosi scrupolosamente a quanto sopra esposto, a trasmettere le proprie proposte di bilancio.
Si confida nella scrupolosa osservanza delle presenti indicazioni nonché nel rispetto del calendario degli adempimenti che prevede, al fine del rispetto dei termini di scadenza previsti dalla legge, la trasmissione da parte delle amministrazioni in indirizzo alle rispettive ragionerie centrali, entro e non oltre il giorno 4 settembre 2009 delle relative proposte di previsione preventivamente validate dal competente vertice politico, corredate da una dettagliata relazione illustrativa che comprenda eventuali iniziative legislative da inserire nel disegno di legge finanziaria 2009. Le ragionerie centrali avranno cura di far pervenire le predette proposte al servizio bilancio di questa ragioneria generale, con le valutazioni ed osservazioni di propria pertinenza, entro il giorno 10 settembre 2009.
In attuazione delle norme del codice dell'amministrazione digitale del 7 marzo 2005, n. 82 e successive modifiche ed integrazioni al fine di semplificare ed accelerare i procedimenti amministrativi, si fa presente che il progetto di bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2010 e per il triennio 2010-2012 (c.d. bozzone) è trasmesso alle competenti amministrazioni, unitamente alla presente, sia tramite il tradizionale mezzo posta sia per via telematica, in formato PDF.
La presente circolare sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e inserita nel sito internet ufficiale della Regione siciliana; potrà inoltre essere inserita nella banca dati FONS.
  L'Assessore: DI MAURO 

(2009.33.2224)017
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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