REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÝ 10 LUGLIO 2009 - N. 32
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DISPOSIZIONI E COMUNICATI

ASSESSORATO DEL LAVORO, DELLA PREVIDENZA SOCIALE, DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DELL'EMIGRAZIONE

ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE


Avviso n. 1 del 26 giugno 2009. Avviso pubblico interdipartimentale relativo alla realizzazione di un progetto integrato per lo sviluppo del sistema regionale di orientamento nel primo ciclo di istruzione e formazione. Fondi strutturali - regolamenti CE n. 1083/2006 e n. 1828/2006. Annualità 2009/2012.

Riferimenti legislativi normativi
Il presente avviso viene emanato nell'ambito del quadro normativo previsto dalle seguenti disposizioni:
Riferimenti legislativi e normativi comunitari, nazionali e regionali
Regolamento CE n. 1081/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, relativo al Fondo sociale europeo e recante abrogazione del regolamento CE n. 1784/99;
Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio 2006, recante le disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento CE n. 1260/99;
Regolamento CE n. 1828/2006 della Commissione dell'8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e del regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale.
Rettifica del regolamento CE n. 1828/2006 della Commissione, dell'8 dicembre 2006, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e del regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale.
Regolamento CE n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il regolamento CE n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria.
Regolamento CE n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria).
Decisione comunitaria di approvazione del Quadro strategico nazionale n. C(2007), 3329 del 13 luglio 2007.
Decisione della Commissione europea di adozione del Programma operativo regionale Sicilia per il Fondo sociale europeo 2007/2013 C(2007) 6722 del 18 dicembre 2007;
Deliberazione del C.I.P.E. n. 36 del 15 giugno 2007 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 241 del 16 ottobre 2007) concernente "Definizione dei criteri di cofinanziamento nazionale degli interventi socio strutturali comunitari per il periodo di programmazione 2007/2013".
Criteri di selezione delle operazioni a valere sul FSE per il periodo 2007/2013 approvato dal comitato di sorveglianza il 13 marzo 2008 del Programma operativo regionale Sicilia per il Fondo sociale europeo 2007/2013.
Decreto del Presidente della Repubblica del 3 ottobre 2008 "Regolamento di esecuzione del regolamento CE n. 1083/2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione" in attesa di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Documento di attuazione strategica per il 2009/2010 del Programma operativo convergenza 2007/2013 della Regione siciliana approvato con delibera n. 164 dell'8 maggio 2009 dalla Giunta regionale.
Vademecum per l'attuazione del P.O.R. FSE 2007/2013 - C (2007) 6722 del 18 dicembre 2007 predisposto dall'autorità di gestione del P.O.R. FSE.
Vademecum per l'ammissibilità della spesa predisposto dall'autorità di gestione del P.O.R. FSE 2007/2013.
Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 "Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive nn. 2004/17/CE e 2004/18/CE";
Par. n. 90/2004 reso con nota prot. n. 2004/7931 "Contributi e finanziamenti. P.O.R. 2000/2006. Avviso pubblico per la manifestazione di interesse alla realizzazione della misura 6.08 A. - Contrasto alla devianza sociale, alla violenza e alla criminalità".
Par. n. 303/2006 reso con nota prot. n. 2006/21320 "Sportelli multifunzionali - Affidamento appalti di servizi - Normativa applicabile".
Riferimenti legislativi normativi in materia di mercato del lavoro
Legge 15 marzo 1997, n. 59 di delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa.
Decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469 - Conferimento alle regioni e agli enti locali di funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro, a norma dell'art. 1 della legge 15 marzo 1997, n. 59 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale s.g. n. 5 dell'8 gennaio 1998), che ha permesso che si delineasse una "nuova" organizzazione delle forme di gestione del mercato del lavoro nazionale.
Decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181, recante "Disposizioni per agevolare l'incontro fra domanda ed offerta di lavoro, in attuazione dell'art. 45, comma 1, lett. a), della legge 17 maggio 1999, n. 144", modificato e corretto dal decreto legislativo 19 dicembre 2002, n. 297, recante "Disposizioni modificative e correttive del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181, recante norme per agevolare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, in attuazione dell'art. 45, comma 1, lett. a) della legge 17 maggio 1999, n. 144".
Decreto ministeriale 25 maggio 2001, n. 166 - Norme per l'accreditamento delle strutture formative e orientative. Definizione dell'oggetto di accreditamento, requisiti minimi, processi e procedimenti che portano al rilascio dell'accreditamento. Delega alle Regioni per la definizione delle modalità e l'organizzazione dei controlli, dell'individuazione di ulteriori criteri, procedure aggiuntive e requisiti (questi ultimi da segnalare al Ministero).
Legge n. 30 del 14 febbraio 2003 - Legge delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro. Riforma del mercato del lavoro.
Decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 - Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30, che istituisce la borsa continua nazionale del lavoro e il sistema informativo del lavoro.
Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007) che ha introdotto alcuni significativi correttivi alla disciplina del collocamento, in particolare per quanto attiene al sistema delle comunicazioni obbligatorie che i datori di lavoro sono tenuti ad effettuare nel caso di instaurazione, trasformazione e cessazione del rapporto di lavoro.
Modello idealtipico organizzativo ed operativo di una sede orientativa. Coerente con i requisiti di quadro generale previsti dal decreto ministeriale 25 maggio 2001, n. 166. Realizzato dal gruppo di lavoro istituito con decreto n. 2286 del 30 novembre 2004 e coordinato dall'Agenzia regionale per l'impiego.
Art. 12 della legge regionale 26 novembre 2000, n. 24 - Disposizioni per l'inserimento lavorativo dei soggetti utilizzati nei lavori socialmente utili. Norme urgenti in materia di lavoro ed istituzione del Fondo regionale per l'occupazione dei disabili, che stabilisce: "Nelle more della riforma dei servizi per l'impiego e della formazione professionale, l'Agenzia regionale per l'impiego e la formazione professionale è autorizzata a stipulare convenzioni con gli enti ed organismi previsti dall'art. 4 della legge regionale 6 marzo 1976, n. 24 e successive modifiche ed integrazioni, nell'ambito dei piani finanziati, per l'attivazione di misure di politica attiva del lavoro".
D.A. n. 3/FP/Ser.Gest. del 30 aprile 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 22 del 16 maggio 2003 "Disposizioni per l'accreditamento delle sedi formative e orientative nella Regione siciliana".
D.A. n. 6/FP/Serv. gest. del 16 giugno 2003, recante rettifiche all'allegato A del citato decreto n. 3/2003.
Circolare n. 6/03/FP del 13 giugno 2003 contenente chiarimenti in ordine alle disposizioni recate dal predetto decreto n. 3/2003.
Decreto 13 aprile 2006 "Disposizioni 2006 per l'accreditamento delle sedi orientative e formative degli organismi operanti nel territorio della Regione siciliana".
Art. 39 della legge regionale 5 novembre 2004, n. 15 che cambia le sezioni circoscrizionali per l'impiego e le sezioni circoscrizionali per il collocamento in agricoltura, cambiano denominazione in centri per l'impiego e stabilisce che possono avvalersi, per l'esercizio delle proprie funzioni, degli enti ed organismi indicati all'art. 12 della legge regionale 26 novembre 2000, n. 24.
Decreto interministeriale del 30 ottobre 2007 e successive modifiche e integrazioni inerente le comunicazioni obbligatorie telematiche dovute dai datori di lavoro pubblici e privati ai servizi competenti.
Decreto n. 2180/Serv.Gest./UOB IV/03/FP del 23 luglio 2003, con il quale è stata approvata la nuova regolamentazione delle modalità di presentazione, di svolgimento e di certificazione delle attività formative autofinanziate nella Regione siciliana.
Riferimenti legislativi e normativi in materia di istruzione
Legge n. 53 del 28 marzo 2003 "Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale" d'istituzione del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione.
Definisce le caratteristiche dell'ordinamento scolastico articolato in primo ciclo e secondo ciclo. Modifica l'età di accesso alla scuola dell'infanzia ed alla scuola primaria, stabilisce il diritto-dovere all'istruzione e formazione per almeno 12 anni o fino al conseguimento di una qualifica; introduce il sistema dell'alternanza scuola-lavoro.
Decreto Ministero dell'istruzione 9 settembre 2004 (istituzione del Comitato nazionale per l'orientamento). Costituzione di un comitato nazionale per l'orientamento, presieduto dal Ministro dell'istruzione, dell'Università e della ricerca o da un suo delegato, con compiti di studio, analisi, progettazione e consulenza tecnico-scientifica.
Decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76 "Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all'istruzione e alla formazione, a norma dell'art. 2, comma 1, lett. c, della legge 28 marzo 2003, n. 53".
Legge n. 296/2006 (comma 622). Legge finanziaria 2007. L'istruzione impartita per almeno dieci anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età.
L'età per l'accesso al lavoro è conseguentemente elevata da quindici a sedici anni. Riforma alcune parti della legge n. 53/2003 (riforma Moratti).
Regolamento relativo all'obbligo di istruzione di cui alla legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, comma 622 adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139.
Decreto ministeriale 29 novembre 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 45 del 22 febbraio 2008 - concernente le modalità di adempimento dell'obbligo di istruzione, in via transitoria, nei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale.
Protocollo di intesa del 18 settembre 2003, sottoscritto tra Ministero della pubblica istruzione, Ministero del lavoro e della Previdenza sociale, Regione Piemonte e Province piemontesi, approvato con DGR n. 48-5286 del 12 febbraio 2007, relativo al piano triennale per la realizzazione, dall'anno scolastico 2007-2008, di interventi per innalzare i livelli di istruzione e formazione dei giovani e degli adulti.
Accordo del 22 ottobre 2003 tra la Regione siciliana - il dirigente generale del dipartimento pubblica istruzione, il dirigente generale del dipartimento formazione professionale, il dirigente generale del dipartimento Agenzia per l'impiego ed il direttore generale dell'ufficio scolastico regionale per la Sicilia del Ministero della pubblica istruzione - per la realizzazione del protocollo d'intesa del 18 settembre 2003.
Accordo del 26 gennaio 2007 tra il Presidente della Regione, il dirigente generale del dipartimento pubblica istruzione, il dirigente generale del dipartimento formazione professionale, il dirigente generale del dipartimento Agenzia per l'impiego ed il direttore generale dell'ufficio scolastico regionale per la Sicilia del Ministero della Pubblica istruzione - dispositivo amministrativo.
Direttiva ministeriale n. 487 del 6 agosto 1997, emanata dal Ministero della pubblica istruzione, inerente l'orientamento scolastico, universitario e professionale degli studenti.
Premessa
Le riforme normative introdotte recentemente hanno prodotto importanti mutamenti nel mercato del lavoro (legge n. 30 del 14 febbraio 2003) e nel sistema di istruzione (legge n. 53 del 28 marzo 2003) e determinato l'esigenza di rafforzare le modalità di interazione/integrazione fra i soggetti operanti nei sistemi dell'istruzione e della formazione professionale.
In particolare la legge n. 53/2003, con l'istituzione del "diritto-dovere" all'istruzione e alla formazione per almeno dodici anni o, in ogni caso, fino al conseguimento di una qualifica, entro i diciotto anni di età, all'interno del sistema di istruzione e formazione professionale, necessita, per il suo adempimento, dell'attivazione di servizi di orientamento, rimotivazione e sostegno individuale e/o di gruppo per i giovani che devono compiere una scelta formativa e/o che hanno abbandonato la scuola, la formazione o l'apprendistato.
Il comma 2 dell'art. 4 del decreto legislativo n. 76/2005 prevede "Nell'ambito della programmazione regionale e nel rispetto del quadro normativo delle singole regioni, le scuole secondarie di primo grado possono organizzare, in raccordo con le istituzioni del sistema educativo di istruzione e formazione del secondo ciclo ed i servizi territoriali previsti dalle regioni stesse, iniziative di orientamento e azioni formative volte a garantire il conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione, anche ad integrazione con altri sistemi".
Il decreto ministeriale 29 novembre 2007 dà attuazione a quanto previsto dall'art. 1, comma 624, della legge finanziaria 2007, al fine di consentire ai giovani l'adempimento dell'obbligo di istruzione in via transitoria anche nei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di durata triennale, di cui all'art. 28, comma 1 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
Il decreto introduce nuovi criteri generali per l'accreditamento delle strutture formative da parte delle Regioni, per assicurare agli studenti ed alle famiglie livelli di prestazioni omogenei su tutto il territorio nazionale e per assicurare l'acquisizione dei saperi e delle competenze previsti dal regolamento sull'obbligo di istruzione (decreto ministeriale n. 139/2007).
Il decreto prevede, inoltre, la possibilità per le Regioni di stipulare intese con il Ministero per la realizzazione di percorsi e progetti sperimentali, che devono essere realizzati da strutture formative accreditate, per prevenire e contrastare la dispersione scolastica nonché per favorire il successo formativo dei giovani.
La sperimentazione è stata attivata nella Regione siciliana a seguito dell'accordo del 26 gennaio 2007, per la realizzazione del protocollo d'intesa fra la Regione siciliana, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR) e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (MPLS), firmato in data 18 settembre 2003, a seguito dell'emanazione della circolare n.19 del 24 dicembre 2008, con la quale sono state fornite le indicazioni procedurali per l'avvio dei percorsi sperimentali triennali di istruzione e formazione professionale di tipologia B per l'anno scolastico 2008-2009. Piano approvato dal dipartimento pubblica istruzione con il decreto n. 1461 del 5 marzo 2009.
L'art. 6 "Misure di accompagnamento" del già citato Accordo del 26 gennaio 2007, che stabilisce che "Per promuovere e garantire il successo formativo degli allievi, ciascun progetto deve prevedere misure di accompagnamento, con particolare riferimento alla prima accoglienza, all'acquisizione da parte degli allievi della piena consapevolezza del percorso da intraprendere, alla personalizzazione dei percorsi ed eventuale riadattamento degli stessi, al tutoraggio, all'orientamento, al monitoraggio degli interventi".
La lett. b) del citato art. 6 dell'Accordo del 26 gennaio 2007, stabilisce che le misure di accompagnamento devono essere svolte dalla ..."rete di servizi territoriali di informazione, accoglienza ed orientamento, i cui terminali sono rappresentati dai cosiddetti "Sportelli multifunzionali", coordinati in ambito provinciale dai servizi uffici provinciali del lavoro ed in ambito sub-provinciale dai centri per l'impiego, da denominare "Sportelli scuola all'interno degli istituti scolastici siciliani (anche attraverso un sistema articolato di recapiti), che la Regione siciliana, attraverso l'Agenzia regionale per l'impiego e la formazione professionale, individuerà d'intesa con i soggetti firmatari del presente Accordo. Il numero e la collocazione degli "sportelli scuola" individuati dovrà garantire, per quanto possibile, la massima diffusione del servizio di orientamento e tutoring".
La successiva sperimentazione sin qui avviata a partire dall'anno 2007 di "Azioni in raccordo con le istituzioni scolastiche siciliane" attraverso l'attivazione di progetti "Sportelli-scuola", nell'ambito dei Servizi formativi finanziati già in essere dall'anno 2007 di cui al decreto n. 125 del 28 febbraio 2007 che hanno permesso, in applicazione dell'Accordo del 26 gennaio 2007, la realizzazione - previa intesa con le istituzioni scolastiche - di misure di accompagnamento che si sono concretizzate in servizi di orientamento e di tutoring in favore degli allievi.
I risultati della sperimentazione sopra menzionata per l'anno scolastico 2007-2008, che sono riportati nella nota del servizio IV di questa agenzia, prot. n. 789 del 28 ottobre 2008, evidenziano il numero dei servizi formativi - articolati in sportelli multifunzionali - che hanno posto in essere misure di accompagnamento in raccordo con le istituzioni scolastiche, nonché la tipologia delle misure erogate.
Le attività già poste in essere, con l'attuazione dei progetti "Sportelli-scuola", costituiscono l'occasione per sviluppare e perfezionare il sistema degli interventi di orientamento rivolti a prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa.
L'orientamento oggi, che assume una accezione molto diversa dalla direttiva ministeriale n. 487 del 6 agosto 1997, emanata dal Ministero della pubblica istruzione (orientamento scolastico, universitario e professionale) precisa molto bene il senso con cui intendere il termine orientamento nella scuola.
"L'orientamento è inteso come azione formativa mirante a mettere in grado i giovani di orientarsi in una società complessa, di decidere il proprio futuro (progetto esistenziale) e di partecipare attivamente negli ambienti scelti. Spetta alle singole strutture educative/formative definire in modo preciso queste capacità.
In ogni caso l'orientamento diventa una componente strutturale dei processi educativi e non più un'attività laterale mirata, spesso, a risolvere situazioni patologiche. Per questo occorre introdurre profonde modificazioni nella didattica disciplinare". (dalla direttiva ministeriale n. 487 del 6 agosto 1997).
In questa direttiva il concetto di orientamento supera le accezioni con cui negli ultimi trent'anni esso è stato inteso, come pure sono superati i vari approcci metodologici del "fare orientamento" a scuola. Non più, o meglio non solo, informazioni (sulla prosecuzione degli studi; sugli sbocchi occupazionali ecc.), né test attitudinali (approccio clinico) per scoprire eventuali attitudini e/o interessi personali verso indirizzi di studio o percorsi di lavoro, né ricerche d'ambiente finalizzate a riconoscere, in chiave previsionale, i trend di sviluppo di professioni e/o del mercato del lavoro.
La vera sfida dell'orientamento oggi non è quella di liberare l'Uomo dalla complessità, ma è di proporgli una nuova fierezza dell'essere uomo e una nuova responsabilità dell'essere uomo.
La formazione orientativa costituisce - nella dimensione culturale ed economica dell'Unione europea - una fondamentale componente strutturale del percorso formativo di ogni persona lungo tutto l'arco della vita e si traduce, sul piano operativo, in un insieme di attività mirate a far acquisire conoscenze e competenze, accanto a riferimenti valoriali condivisi e codificati in documenti riconosciuti come fondanti la convivenza civile e sociale, come sono la Carta costituzionale, la dichiarazione dei diritti dell'uomo, la Carta dei diritti dell'infanzia, che servono alla persona, al cittadino, al lavoratore, al professionista per vivere, agire e assumere responsabilità in una società complessa qual'è quella attuale.
La specificità curricolare e metodologica della scuola secondaria di 1Ý grado si definisce anche in rapporto alle esigenze psicologiche e alle potenzialità dei ragazzi e delle ragazze dagli 11 ai 14 anni di età.
Obiettivo del presente avviso è dunque quello di assicurare continuità alle iniziative avviate, mantenendo, al tempo stesso, ben presenti i mutamenti introdotti nel mercato del lavoro e nel sistema dell'Istruzione e della formazione dalla normativa vigente, e porre l'attenzione all'attuazione di azioni innovative volte a fronteggiare la dispersione e favorire l'occupabilità, con la realizzazione di attività di orientamento durante le fasi "tipiche" di transizione che vanno dall'istruzione alla formazione fino all'accompagnamento dei giovani all'inserimento nel mondo del lavoro.
Le iniziative nel campo dell'istruzione e della formazione svolgono un ruolo importante nel prevenire la disoccupazione e nel far fronte agli effetti dei cambiamenti strutturali e dovrebbero essere dirette a promuovere il successo scolastico. Gli individui devono poter sviluppare un sempre crescente senso di responsabilità riguardo alla propria istruzione, formazione e sviluppo personale e a questo proposito dovrebbero essere disponibili appropriati mezzi di orientamento e di consulenza.
L'orientamento deve diventare un servizio accessibile a tutti in modo permanente, senza più distinzioni tra orientamento scolastico, professionale e personale, deve essere rivolto alla domanda e non all'offerta, deve focalizzare l'interesse sui bisogni e sulle esigenze delle persone.
In particolare per quanto riguarda l'orientamento ai percorsi di studio, un'area di particolare impegno appare individuabile nel passaggio dagli studi di base all'istruzione secondaria superiore, momento in cui spesso si creano le premesse per il successo o l'insuccesso scolastico e, quindi, in molti casi, per l'abbandono precoce degli studi.
La conoscenza del panorama di offerta educativa presente sul territorio è un aspetto fondamentale, che ha visto la Regione impegnata in una consistente azione di informazione sui percorsi di studio possibili, compresi "i percorsi integrati di istruzione e formazione professionale", realizzati a partire dall'anno scolastico 2007-2008 come sperimentazione della riforma della scuola secondaria di secondo grado introdotta dalla legge n. 53/2003 e da considerarsi oggi come parte effettiva e definitiva nel processo di attuazione della riforma stessa.
Appare, pertanto, di particolare importanza realizzare una rete tra il sistema di istruzione, della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro, che metta al centro di ogni azione la persona e realizzi servizi ed attività integrati sul territorio.
In tal senso si intendono avviare azioni per lo sviluppo di un sistema regionale integrato di orientamento, a partire dall'anno scolastico 2009-2010, e per un triennio, dedicati agli studenti del primo ciclo di istruzione mediante azioni di sostegno nel passaggio dalla scuola secondaria di I grado alla scuola secondaria di II grado e formazione professionale, dall'altra sperimentare percorsi strutturati attraverso laboratori di rinforzo della scelta volti a sostenerli nel percorso scolastico/formativo, e laboratori di contatto con il mondo del lavoro volti alla definizione di un proprio progetto personale/professionale, dall'altra ancora avviare azioni atte al coinvolgimento delle famiglie degli studenti ed azioni di informazione rivolte ai docenti ed agli operatori per il rinforzo delle competenze.
Particolare rilevanza assumono, nel contesto dello sviluppo di un sistema regionale integrato di orientamento, le azioni di assistenza volte alla creazione e gestione di un "portale dell'orientamento", di pubblicazioni (magazine periodico) e di una "guida"che sarà distribuita a tutti gli attori del territorio ed alla realizzazione di scambio buone prassi.
1. Finalità
Finalità generale del presente avviso è rafforzare e generalizzare l'efficacia dell'obbligo formativo e del diritto/dovere all'istruzione, attraverso la realizzazione di un progetto integrato per lo sviluppo del sistema regionale di orientamento nel primo ciclo di istruzione e formazione finalizzato alla lotta alla dispersione scolastica e alla prevenzione degli abbandoni dei percorsi dell'istruzione.
La dispersione scolastica è un fenomeno complesso, identificabile non solo nell'abbandono del percorso d'istruzione, ma anche nella demotivazione, nel disagio relazionale e nel mancato soddisfacimento dei bisogni formativi degli studenti e per affrontarlo si rendono necessarie strategie d'intervento caratterizzate da un approccio preventivo e sistemico, basate sulla valorizzazione dell'orientamento, quale strumento in grado di rimotivare gli studenti e accompagnarli nel processo di crescita personale e professionale.
Sulla base di tali premesse e sulla scorta delle positive esperienze realizzate nel nostro territorio e delle buone prassi acquisite, il presente avviso promuove la realizzazione di servizi di orientamento dedicati alla prevenzione della dispersione scolastica, proponendo un'architettura di riferimento costituita da un insieme integrato di interventi ed azioni volte allo sviluppo di un sistema regionale integrato di orientamento, che tenga conto della vocazione didattica di ciascuna istituzione scolastica da coinvolgere e della specificità del target prescelto di studenti, con i seguenti obiettivi specifici:
-  concorrere a qualificare ulteriormente il sistema scolastico quale ambito educativo capace di sostenere e promuovere percorsi e azioni efficaci di rimotivazione ed orientamento formativo, in collaborazione ed in rete con il sistema sociale, economico e produttivo locale, in particolare con quanti operano nel campo della dispersione scolastica e formativa;
-  favorire l'integrazione socio-culturale degli studenti a rischio di abbandono del percorso scolastico e stimolare in essi la capacità di effettuare in maniera autonoma scelte consapevoli e responsabili;
-  recuperare carenze cognitive, espressive e metodologiche degli studenti e sviluppare competenze trasversali e sociali;
-  agevolare la permanenza nella scuola degli studenti a rischio di abbandono per fattori legati al disagio economico delle famiglie di appartenenza;
-  potenziare le competenze metodologiche di docenti ed operatori;
-  promuovere il coinvolgimento attivo delle famiglie nei processi di crescita professionale dei propri figli;
-  promuovere intese con il tessuto produttivo del territorio.
2.  Ambito di intervento
Il presente avviso intende finanziare la realizzazione di un progetto integrato, a valere sulle risorse del PO FSE 2007-2013, comprendente gli interventi di seguito indicati, da attuare nel rispetto dei requisiti specificati al punto 3 del presente avviso.
a)  Aiuti alle persone
a1)  Azioni di accoglienza, orientamento e counselling per studenti dell'ultimo anno delle scuole secondarie di primo grado.
a2)  Laboratori orientativi e formativi per promuovere e sostenere il successo formativo degli studenti.
a3)  Azioni integrate con la realtà economica e produttiva locale per promuovere negli studenti la conoscenza del mondo del lavoro.
Percentuale di ripartizione del budget 70%.
b) Assistenza a strutture e sistemi
b1)  Azioni di informazione breve per docenti ed operatori finalizzate a potenziare le competenze metodologiche necessarie per l'attuazione degli interventi previsti dal progetto.
Percentuale di ripartizione del budget 5%.
b2)  Realizzazione e gestione di un "portale dell'orientamento".
b3)  Realizzazione di un magazine.
b4)  Realizzazione di una "guida cartacea".
b5)  Azioni di scambio buone prassi.
b6)  Azioni di comunicazione e informazione.
Percentuale di ripartizione del budget 20%.
c) Misure di accompagnamento
c1)  Azioni di coinvolgimento delle famiglie rispetto a finalità, obiettivi e modalità di realizzazione del progetto e per la condivisione dei progetti di crescita professionale dei propri figli.
Percentuale di ripartizione del budget 5%.
3.  Descrizione degli interventi
a1)  Azioni di accoglienza, orientamento e counselling per studenti dell'ultimo anno delle scuole secondarie di primo grado
Le azioni previste all'interno di tale tipologia di intervento dovranno consistere in:
-  accoglienza, contatto, accertamento, disponibilità alla frequenza ad azioni di orientamento e/o percorsi di istruzione o formazione o all'occupazione da parte degli allievi;
-  orientamento per accompagnare il passaggio degli studenti dal primo al secondo ciclo di istruzione, alla formazione professionale ed all'apprendistato;
-  colloqui orientativi con l'obiettivo di migliorare la conoscenza di sé e delle proprie risorse per la definizione della progettualità individuale;
-  bilancio di competenze attitudinali individuali con l'obiettivo di acquisire maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e delle opportunità del contesto di appartenenza. Potenziare la capacità di scelta consapevole. Tale azione consente l'esplorazione rispetto al Sè; auto ed eterovalutazione; esplorazione/conoscenza delle opportunità esterne; progetto (scelta di un percorso individuale);
-  bilancio di competenze attitudinale di gruppo con l'obiettivo di acquisire maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e delle opportunità del contesto di appartenenza. Potenziare la capacità di scelta consapevole. Tale azione consente l'esplorazione rispetto al sé; auto ed eterovalutazione; esplorazione/conoscenza delle opportunità esterne; progetto (scelta di un percorso individuale);
-  bilancio di competenze attitudinali di gruppo con l'obiettivo di acquisire maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e delle opportunità del contesto di appartenenza. Potenziare la capacità di scelta consapevole. Tale azione consente l'esplorazione rispetto al sé; auto ed eterovalutazione; esplorazione/conoscenza delle opportunità esterne; progetto (scelta di un percorso individuale).
-  counselling di gruppo per l'emersione delle problematicità sociali, relazionali e formative;
-  counselling individuale a fronte di problematicità personali e familiari, con particolare riguardo a situazioni di disabilità psico-fisica ed alle esigenze degli studenti stranieri.
Lo svolgimento di tali azioni dovrà avvenire in maniera integrata tra il soggetto attuatore ed i centri per l'impiego e, nel caso di situazioni di svantaggio particolare (sociale o psico-fisico), dovranno essere coinvolte le strutture che sul territorio erogano servizi a tali specifici target (es. Azienda sanitaria locale, servizi sociali, organizzazioni del terzo settore, ecc.).
a2)  Laboratori orientativi e formativi per promuovere e sostenere il successo formativo degli studenti
Tale intervento è finalizzato ad attivare momenti di apprendimento e studio alternativi a quelli tradizionali, caratterizzati da strategie didattiche innovative, che dovranno essere realizzati nella forma di:
-  laboratori orientativi, per sviluppare negli studenti capacità di auto-valutazione, conoscenza del Sè e confronto delle proprie attitudini e competenze con quelle connesse al profilo educativo dell'indirizzo scolastico intrapreso e ad acquisire metodologie per un apprendimento significativo e gratificante;
-  laboratori formativi, per recuperare eventuali carenze cognitive, espressive, logiche e di apprendimento, con una particolare attenzione a rafforzare la capacità alla scelta, allo sviluppo delle competenze trasversali e di cittadinanza attiva necessarie ad un positivo inserimento nel mondo del lavoro e, più in generale, all'esercizio del diritto di cittadinanza. Gli interventi dovranno puntare a consolidare anche la cultura della legalità e della lotta al lavoro nero e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
La progettazione didattica pu= essere articolata in modo tale da permettere agli studenti di frequentare più laboratori. In ogni caso la durata massima di ciascun laboratorio è pari a 5 ore.
a3)  Azioni integrate con la realtà economica e produttiva locale per promuovere negli studenti la conoscenza del mondo del lavoro
Tale tipologia di intervento è finalizzata a mettere gli studenti in diretto contatto con la realtà economica e produttiva locale, attraverso la costituzione di un "Patto locale per l'orientamento" presentando gli sbocchi professionali connessi all'indirizzo di studio intrapreso e ad approfondire le opportunità di realizzazione professionale degli studenti a rischio di dispersione, in relazione al contesto territoriale di riferimento.
Le azioni potranno consistere, per esempio, in:
-  tirocini brevi (durata massima 100 ore);
-  visite guidate;
-  cicli di testimonianze di rappresentanti della realtà economica e produttiva;
-  simulazioni per la creazione d'impresa.
b1)  Azioni di informazione breve per docenti e di formazione per operatori finalizzate a potenziare le competenze metodologiche necessarie per l'attuazione degli interventi previsti dal progetto
Finalità di tale intervento è approfondire le competenze professionali di docenti ed operatori necessarie per porre in essere le azioni connesse alla realizzazione del progetto.
L'intervento dovrà prevedere la realizzazione di percorsi formativi in FaD finalizzati all'aggiornamento delle competenze del personale degli "sportelli di orientamento" attivati nell'ambito del progetto con specifico riferimento all'orientamento nel primo ciclo di istruzione e formazione.
Le attività di formazione dovranno coinvolgere gli addetti all'erogazione dei servizi e dovranno essere differenziati in funzione del ruolo professionale specifico all'interno dello sportello, secondo il "Modello idealtipico organizzativo ed operativo di una sede orientativa" elaborato a livello regionale.
Nell'ambito dell'intervento dovranno, inoltre, essere realizzate delle attività di informazione rivolte ai docenti che potranno prevedere:
-  la realizzazione di incontri informativi inerenti le seguenti tematiche:
-  la recente riforma, il mercato del lavoro, il processo e le metodologie orientative; gli strumenti di analisi delle situazioni di potenziale disagio degli studenti;
-  la didattica orientativa e l'individuazione di metodologie di insegnamento adeguate all'esercizio della funzione di tutoring e counselling;
-  le metodologie e gli strumenti valutativi, con particolare riguardo alla costruzione del portfolio delle competenze, quale documentazione che accompagna il processo formativo dello studente;
-  il confronto e la proposta del ventaglio delle opportunità orientative per il diritto/dovere offerte dal territorio provinciale di cui pu= usufruire ogni istituto;
-  la raccolta delle specifiche richieste per ogni singola scuola, classe, persona.
b2) Realizzazione e gestione di un "Portale dell'orientamento"
Il portale assolve alla necessità di riorganizzare i contenuti orientativi dei materiali a disposizione degli utenti e di tutti gli attori del territorio. Il sito dovrà offrire informazioni sugli scenari di crescita ed occupazionali che si aprono ai giovani e le informazioni sulle opportunità presenti sul territorio. Il portale dell'orientamento troverà collocazione nella costituenda piattaforma telematica del lavoro.
Il sito offre informazioni sugli scenari di crescita ed occupazionali che si aprono ai giovani e le informazioni sulle opportunità presenti sul territorio. Le informazioni sono adattate a diverse tipologie di utenza, suddivise in Under 15, Under 18, insegnanti, operatori e impresa, e consentono ai visitatori l'interazione dinamica.
I contenuti del portale dovranno essere proposti al tavolo tecnico e successivamente approvati dall'organo regionale di monitoraggio e valutazione, di cui all'art. 7 dell'accordo del 22 ottobre 2003.
b3)  Realizzazione di un magazine
Il magazine è una pubblicazione periodica (trimestrale) monotematica in grado di approfondire temi di attualità in ambito orientativo di volta in volta proposti al tavolo tecnico e successivamente approvati dall'organo regionale di monitoraggio e valutazione, di cui all'art. 7 dell'accordo del 22 ottobre 2003. Il magazine potrà essere scaricato, stampato e distribuito nelle scuole. La larga diffusione dello strumento impone uno stile leggero, nel tentativo di coinvolgere i giovani ma anche di essere strumento significativo per le famiglie.
b4) Realizzazione di una guida cartacea
La guida, che sarà distribuita a tutti i ragazzi che frequentano il terzo anno della scuola secondaria di primo grado, conterrà informazioni circa l'offerta formativa degli istituti superiori e delle agenzie di formazione.
Tale pubblicazione sarà accompagnata da una miniguida destinata ad insegnanti e operatori dell'orientamento e conterrà i criteri elementari del processo di scelta con cenni normativi per arrivare ad un'informazione a largo raggio sulle opportunità presenti in tutta la Regione. La miniguida dovrà ricomprendere un indirizzario completo di tutti gli istituti, organizzato per bacino territoriale di centro per l'impiego e corredato con date ed orari di presentazioni serali e giornate di scuola aperta. La miniguida, oltre ad essere diffusa in modo capillare nelle scuole, potrà essere offerta come inserto di pubblicazione a carattere locale.
I contenuti saranno proposti al tavolo tecnico e successivamente approvati dall'organo regionale di monitoraggio e valutazione, di cui all'art. 7 dell'accordo del 22 ottobre 2003.
b5)  Azioni di scambio buone prassi
L'attività congiunta di analisi e scambio di strumenti e buone prassi tra scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado, agenzie formative, servizi sociali e Centro per l'impiego dovrà essere finalizzata a sostenere nella scelta scolastica e professionale studenti, incluso quelli con disabilità.
Le attività congiunte di analisi si rivelano utili al fine di conoscere questa realtà individuando bisogni specifici, priorità e risorse (dati quanti-qualitativi, scambio di esperienze e buone prassi funzionali alla programmazione degli interventi o di nuovi progetti). Per tale ragione, al fine di collegare i vari attori sul territorio provinciale, gli strumenti e lo scambio le buone prassi, dovranno essere realizzati momenti informativi e/o incontri specialistici.
L'organizzazione di una manifestazione potrebbe essere un esempio, che deve perseguire l'obiettivo di attivare canali informativi corretti ed efficaci tra strutture formative e ragazzi, e pensata come spazio di servizio per i ragazzi in uscita dalle scuole medie inferiori e le loro famiglie che entro il mese di dicembre di ogni anno dovranno scegliere la scuola superiore da frequentare e quindi compiere la prima vera scelta da persona adulta della loro vita. La manifestazione dovrebbe essere articolata come:
-  un viaggio per conoscere le specificità dei diversi percorsi formativi;
-  uno spazio aperto a genitori e ragazzi per raccogliere informazioni, dati, elementi per una scelta consapevole;
-  un'opportunità per capire meglio che cosa fare del proprio futuro;
-  un'occasione per approfondire tematiche di attualità in brevi seminari e workshop.
b6)  Azioni di comunicazione e informazione
L'intervento consiste nell'utilizzo integrato di mezzi di comunicazione destinati ai giovani che consentono loro di ricevere, in prima istanza, informazioni dettagliate in merito al prosieguo del percorso scolastico, ma anche, maggiori notizie sul mercato del lavoro attuale e futuro e più informazioni in merito alla possibilità di inserimento nel contesto lavorativo territoriale.
Si evidenzia, quindi, la necessità di attivare strumenti in grado di diffondere informazioni complete, chiare e capillari a sostegno delle scelte dei giovani e delle politiche di orientamento. I contenuti saranno proposti al tavolo tecnico e successivamente approvati dall'organo regionale di monitoraggio e valutazione, di cui all'art. 7 dell'accordo del 22 ottobre 2003.
In tale intervento potranno essere realizzate azioni che dovranno essere diffuse attraverso una programmazione su mezzi di comunicazione maggiormente seguiti dal pubblico giovanile. L'intervento, ad esempio, potrà realizzarsi attraverso la realizzazione di:
-  campagne periodiche su televisioni regionali che dovranno essere attuate attraverso la realizzazione e diffusione di magazine di approfondimento e spot televisivi ideati e realizzati per un audience giovanile da trasmettere in fasce orarie seguite maggiormente dai giovani;
-  campagne periodiche su radio regionali che dovranno essere effettuate attraverso la realizzazione e diffusione di comunicati radiofonici di varia durata da trasmettere in fasce orarie seguite maggiormente dai giovani;
-  campagne periodiche su internet che dovranno essere attuate attraverso la realizzazione e pubblicazione di banner e clip video. La programmazione della campagna dovrà tenere conto delle caratteristiche del mezzo internet il quale risulta essere maggiormente diffuso fra le giovani generazioni che utilizzano la rete in maniera regolare e continua per attività di studio, di approfondimento e, soprattutto, di relazione e svago. Tutte le pubblicazioni su internet dovranno re-indirizzare al portale dell'orientamento;
-  campagne periodiche su giornali e riviste che dovranno essere effettuate attraverso la realizzazione e pubblicazione di inserti pubblicitari e redazionali su riviste lette prevalentemente da un pubblico giovanile;
-  realizzazione di punti informativi infopoint che verranno allestiti in occasione degli eventi di grande richiamo e in luoghi di forte presenza di pubblico giovanile: assicureranno la massima visibilità all'iniziativa e saranno funzionali alla fornitura di utili informazioni;
-  sponsorizzazione di manifestazioni sportive, musicali e culturali rivolte al pubblico giovanile. Nell'evento sponsorizzato si dovrà assicurare la massima visibilità alle politiche di orientamento promosse dalla Regione siciliana e, altresì, si dovranno riservare delle apposite finestre informative sia durante lo svolgimento della manifestazione che nei materiali di comunicazione della stessa (depliant, manifesti, ecc).
c1)  Azioni di coinvolgimento delle famiglie rispetto a finalità, obiettivi e modalità di realizzazione del progetto e per la condivisione dei progetti di crescita professionale dei propri figli
In tale tipologia di intervento potranno essere realizzate azioni, individuali e/o di gruppo, finalizzate al coinvolgimento delle famiglie degli studenti destinatari del progetto con l'obiettivo di massimizzare l'efficacia e la ricaduta delle azioni proposte dal servizio di orientamento sul processo di rimotivazione e crescita dei propri figli.
Tali momenti di confronto con le famiglie consentiranno anche di fornire degli approfondimenti sul piano dell'offerta formativa della scuola e sulle opportunità occupazionali del territorio di riferimento.
Le azioni dovranno avere caratteristiche tali da essere complementari e non sovrapporsi ad altre iniziative che verranno proposte dalle scuole e da enti che operano nel campo del disagio.
Le attività rivolte ai genitori degli studenti devono prevedere la possibilità di:
-  partecipare ad incontri informativi inerenti la recente riforma;
-  partecipare ad incontri informativi relativi al mercato del lavoro;
-  partecipare ad incontri informativi sul processo e metodologie orientative; usufruire di una consulenza individualizzata.
4.  Destinatari
I destinatari finali delle azioni sono di quattro tipologie:
-  gli studenti iscritti alla classe seconda e terza della scuola secondaria di primo grado che devono effettuare la scelta per il passaggio al secondo ciclo di istruzione o ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione;
-  gli studenti iscritti alla classe seconda e terza della scuola secondaria di primo grado in dispersione o a rischio di dispersione scolastico-formativa o che vogliono cambiare/scegliere il proprio percorso formativo e/o in situazione di disagio sociale;
-  le famiglie dei destinatari coinvolti;
-  gli insegnanti/orientatori per il rafforzamento delle competenze.
5.  Requisiti dei soggetti attuatori
Sono ammessi a presentare progetti in qualità di proponenti organismi di formazione/orientamento accreditati ai sensi della vigente normativa, singolarmente o in forma associata.
Non è ammesso che un soggetto partecipi singolarmente e quale componente di un'associazione/consorzio, nè come facente parte di più associazioni/consorzi, pena l'esclusione del soggetto e delle associazioni/consorzi cui partecipa.
Nel caso di associazioni temporanee di scopo o consorzi ordinari non ancora costituiti, la proposta progettuale deve essere sottoscritta da tutti i soggetti raggruppandi e contenere l'impegno che, in caso di ammissione a finanziamento dell'intervento, i medesimi soggetti conferiranno mandato collettivo speciale con rappresentanza ad uno di essi, da indicare in sede progettuale quale mandatario, entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione a finanziamento da parte dell'Amministrazione regionale.
La mancata presentazione all'Amministrazione regionale dell'atto di costituzione, entro i termini sopra indicati, comporterà ipso iure la decadenza del finanziamento.
Inoltre, il progetto deve specificare le attività che saranno eseguite dai singoli soggetti associati o consorziati.
I consorzi stabili sono tenuti ad indicare in sede progettuale il soggetto e/o i soggetti consorziati a cui sarà affidata la realizzazione del progetto.
I requisiti minimi che i soggetti proponenti devono possedere, a pena di esclusione, sono i seguenti:
1) essere iscritti, per i soggetti obbligati, al repertorio economico amministrativo tenuto dalla competente Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
2)  avere sede operativa accreditata per l'orientamento ai sensi della normativa vigente nel territorio della Regione siciliana;
3)  essere costituiti alla data di pubblicazione del presente avviso pubblico da almeno cinque anni;
4)  avere realizzato nel triennio 2006-2007-2008 un volume d'attività complessivo non inferiore ad _ 75.000.000,00;
5)  avere realizzato nel triennio 2006-2007-2008 interventi di orientamento di durata almeno annuale mediante la gestione di una rete di sportelli a copertura dell'intero territorio regionale organizzati secondo il modello idealtipico organizzativo ed operativo di una sede orientativa realizzato, coerentemente con i requisiti di quadro generale previsti dal decreto ministeriale 25 maggio 2001, n. 166, dal gruppo di lavoro istituito con decreto assessoriale n. 2286 del 30 novembre 2004 e coordinato dall'Agenzia regionale per l'impiego;
6)  avere realizzato nel triennio 2006-2007-2008 interventi di promozione, sensibilizzazione, informazione e diffusione a supporto di progetti di formazione/orientamento;
7)  avere almeno n. 18 sedi operative accreditate disponibili per la realizzazione delle attività previste nell'ambito dell'intervento proposto dislocate su tutto il territorio regionale;
8)  avere realizzato nelle annualità 2006-2007, 2007-2008 e 2008-2009 interventi ricadenti nell'obiettivo diritto/dovere alla formazione (DF).
In caso di associazioni temporanee di scopo o di consorzi ordinari di concorrenti:
-  i requisiti di cui ai punti 1, 2 e 3 devono essere posseduti da tutti i soggetti costituenti l'associazione o il consorzio;
-  il requisito di cui al punto 4 deve essere posseduto almeno per il 50% dal mandatario e per la restante percentuale cumulativamente dalle mandanti, fermo restando che la percentuale di possesso del requisito da parte di ciascun soggetto non sia inferiore alla percentuale dei servizi che saranno svolti dal medesimo secondo quanto dichiarato in sede progettuale;
-  i requisiti di cui ai punti 5 e 6 devono essere posseduti dal mandatario dell'associazione o del consorzio;
-  i requisiti di cui ai punti 7 e 8 devono essere posseduti dall'associazione o dal consorzio nel suo complesso.
I soggetti proponenti dovranno dimostrare - attraverso lo strumento della convenzione - forme di collaborazione con istituti scolastici, tessuto produttivo locale - aventi sede nella Regione siciliana e centri per l'impiego competenti per territorio.
6.  Risorse disponibili
L'ammontare delle risorse pubbliche per il periodo 2009-2012 destinate al progetto integrato di cui al presente avviso è complessivamente pari a _ 75.000.000,00 a valere sul PO FSE 2007-2013 categorie di spesa 65, 72 e 80.
L'Amministrazione si riserva di affidare al soggetto attuatore la ripetizione dell'intervento affidato con il presente avviso per un ulteriore periodo fino a un massimo di tre anni compatibilmente con le risorse disponibili.
Tale facoltà non costituisce impegno vincolante per l'Amministrazione che la eserciterà a suo insindacabile giudizio, senza che il soggetto attuatore abbia nulla da pretendere al riguardo, obbligandosi a rinunciare, sin da ora, ad avanzare - nel caso in cui l'Amministrazione non intenda procedere alla suddetta ripetizione dell'intervento - sia il diritto di ripetere l'intervento per un ulteriore periodo, sia pretese economiche o indennizzi di sorta.
7.  Copertura geografica
Territorio della Regione siciliana.
8.  Requisiti dei progetti e modalità di realizzazione degli interventi
I requisiti minimi che le proposte progettuali devono possedere, a pena di esclusione, sono i seguenti:
1)  contemplare tutte le tipologie di azioni previste dal punto 2 e secondo le indicazioni contenute nel punto 3;
2)  coprire tutto il territorio regionale;
3)  avere durata triennale.
Di seguito sono indicati i requisiti specifici per ciascuna tipologia di intervento.
Sede di svolgimento - Le azioni a1, a2, a3, b1, c1 sopra indicate, che avranno una durata triennale, dovranno essere realizzate presso tutte le istituzioni scolastiche (scuole medie inferiori e istituti comprensivi) aventi sede nella Regione siciliana, attraverso l'attivazione e la gestione di una rete costituita da almeno n. 65 sportelli di orientamento (ivi compresi n. 2 centri di direzione e coordinamento regionali) ubicati sull'intero territorio regionale in funzione della dislocazione dei Spi e in proporzione alla popolazione studentesca destinataria dei servizi di orientamento costituita dagli alunni delle scuole medie inferiori e istituti comprensivi.
Gli sportelli dovranno garantire l'adozione di standard di qualità nel rispetto del decreto ministeriale n. 166 del 25 maggio 2001, che reca disposizioni in materia di accreditamento dei soggetti attuatori nel sistema di formazione professionale, ed essere rispettosi del modello idealtipico organizzativo ed operativo di una sede orientativa, elaborato a cura del gruppo di lavoro istituito con il decreto del 30 novembre 2004, n. 2286, nel rispetto del citato decreto ministeriale n. 166 del 25 maggio 2001 e sulla base delle risultanze del progetto "Accreditamento delle sedi orientative. Sperimentazione nelle regioni obiettivo 1" della misura II 1 azione B sub azione 1 del PON Azioni di sistema obiettivo 1, coordinato dall'ISFOL, e disponibile nel sito ufficiale della Regione siciliana all'indirizzo: www.regione.sicilia.it/lavoro.
Le azioni b2, b3, b4, b5, b6 sopra indicate, che avranno una durata triennale, dovranno consentire di costituire un sistema regionale integrato di orientamento, a consolidare ed ampliare la rete degli attori, attraverso strumenti di comunicazione.
Selezione del personale - Il personale da impiegare negli sportelli di orientamento dovrà essere in possesso dei requisiti previsti dal modello idealtipico organizzativo ed operativo di una sede orientativa, elaborato a cura del gruppo di lavoro istituito con il decreto del 30 novembre 2004, n. 2286, nel rispetto del decreto ministeriale n. 166 del 25 maggio 2001, e selezionato e inquadrato coerentemente ai criteri e alle priorità stabilite dall'accordo sindacale del 17 giugno 2009.
Periodo di svolgimento - Il progetto dovrà essere articolato in funzione della realtà regionale di riferimento e della specificità del target (studenti, famiglie, docenti, operatori di orientamento, etc.). Il progetto, che sarà avviato in coincidenza dellscolastico 2009-2010, dovrà essere concluso entro l'anno scolastico 2011-2012.
Architettura progettuale - Il progetto dovrà prevedere un piano finanziario analitico per ogni tipologia di intervento proposta e un piano finanziario complessivo di tutti gli interventi. Il progetto e il relativo piano finanziario dovranno specificare le attività che saranno eseguite dai singoli soggetti associati o consorziati.
Il progetto dovrà essere accompagnato da un'attività di monitoraggio e di valutazione in tutte le fasi progettuali (ex ante - in itinere ed ex post), così come previsto dal vademecum per l'attuazione del P.O.R. FSE 2007-2013.
Sistema di relazioni - Al fine di garantire il massimo collegamento tra sistema scolastico e sistema sociale, economico e produttivo, viene incentivata l'integrazione con gli attori e i soggetti chiave a livello locale (enti locali, centri per l'impiego, associazioni di categoria, imprese, sindacati, operatori sociali, aziende sanitarie locali, ecc.).
Il progetto dovrà prevedere la formale adesione di tali soggetti, attraverso la sottoscrizione del patto locale dell'orientamento che descriva le attività e compiti a carico di ciascuno.
Modalità di gestione - Al fine di garantire l'efficace coordinamento delle azioni da realizzare, nell'ambito del progetto dovranno essere previsti e puntualmente descritti organi di gestione, monitoraggio e valutazione.
Il soggetto attuatore, a pena di inammissibilità della spesa, dovrà realizzare le attività previste dal progetto approvato, attenendosi puntualmente e tassativamente alle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali vigenti, ed, in particolare, al vademecum per l'attuazione del P.O.R. FSE 2007-2013 - C (2007) 6722 del 18 dicembre 2007 - predisposto dall'autorità di gestione del P.O.R. FSE, nonché rispettare le procedure di evidenza pubblica, previste dalla normativa vigente in materia di appalti, per gli eventuali affidamenti a valle che potranno essere operati per tutte le tipologie di beni/servizi non esclusi dal campo di applicazione del decreto legislativo n. 163/2006.
Successivamente all'avvio del progetto, la Regione istituirà un tavolo tecnico con la partecipazione dei dipartimenti responsabili del presente avviso, dell'Osservatorio regionale sulla dispersione scolastica in Sicilia e del partenariato sociale che permetta di meglio conoscere le dimensioni e studiare cause e caratteristiche del fenomeno della dispersione, per poi coordinare, ai diversi livelli, i possibili interventi di prevenzione e riduzione del fenomeno.
Tale strumento sarà inoltre funzionale alla programmazione futura e permetterà di attivate interventi mirati.
In particolare, il tavolo tecnico sarà preposto a:
-  assicurare la messa a punto e la sperimentazione di metodologie di intervento a assicurare il diritto alla frequenza scolastica e garantire la qualità dell'istruzione, in raccordo con le politiche a livello regionale, nazionale e comunitario;
-  assicurare un monitoraggio costante a livello regionale sul fenomeno della dispersione scolastica;
-  individuare modalità di prosecuzione degli interventi di prevenzione e riduzione del fenomeno, una volta esauriti i termini della convenzione, garantendone la trasferibilità e la riproducibilità.
Il tavolo tecnico relazionerà, ogni sei mesi, all'organo regionale di monitoraggio e valutazione, di cui all'art. 7 dell'Accordo del 22 ottobre 2003, e al partenariato sociale.
9. Voci di spesa e costi ammissibili
Le voci di spesa ammissibili ed i relativi massimali, così come gli aspetti gestionali e rendicontativi, sono indicati, rispettivamente nel vademecum per l'ammissibilità della spesa e nel vademecum per l'attuazione del P.O.R. FSE 2007-2013 predisposti dall'autorità di gestione del P.O.R. FSE 2007-2013.
I costi imputabili al progetto devono ispirarsi a principi di economia e sana gestione finanziaria, nel rispetto del rapporto costi/benefici.
10.  Documentazione e modalità di presentazione dei progetti
Per la presentazione del progetto occorre la seguente documentazione:
1)  domanda di finanziamento in bollo (_ 14,62) (modello 1), regolarmente sottoscritta, compilata in ogni sua parte;
2)  apposito formulario di progetto (modello 2), in duplice copia cartacea e su supporto informatico, compilato in ogni sua parte, secondo le specifiche indicazioni contenute nel modello stesso.
Le domande, i formulari e le dichiarazioni ad essi allegati devono essere sottoscritti ai sensi dell'art. 38 del T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, approvato con D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 e successive modifiche ed integrazioni, ossia occorre allegare copia chiara e leggibile di un documento di identità in corso di validità di ciascun soggetto firmatario.
Il progetto dovrà essere accompagnato da un'apposita domanda di finanziamento ed essere inserito in un'unica busta riportante la dicitura "Proposta progettuale per lo sviluppo del sistema regionale integrato di orientamento nel primo ciclo di istruzione e formazione".
La documentazione di cui sopra dovrà pervenire, esclusivamente a mezzo raccomandata A/R, indirizzata all'Assessorato regionale del lavoro - Agenzia regionale per l'impiego - servizio I, via Imperatore Federico n. 52 - 90143 Palermo, entro il termine perentorio di 45 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso pubblico nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Ai fini dell'osservanza del suddetto termine, faranno fede la data e l'ora di ricezione del plico, come attestate dal ricevente.
Non saranno in nessun caso presi in considerazione i plichi pervenuti oltre il termine, anche se spediti prima della data sopraindicata.
Resta inteso che il recapito del plico rimane ad esclusivo onere e rischio del mittente, ove, per qualsiasi motivo, anche di forza maggiore, il plico stesso non giungesse a destinazione entro il tempo utile.
11.  Ammissibilità e valutazione
I progetti saranno ritenuti ammissibili se:
-  pervenuti entro la data di scadenza e con le modalità indicate al punto 10 del presente avviso;
-  presentati da soggetto ammissibile ai sensi del punto 5 del presente avviso pubblico;
-  compilati sull'apposito formulario e corredati della domanda di finanziamento, regolarmente sottoscritti, secondo le modalità indicate al precedente punto; coerenti con la tipologia di azioni di riferimento, con le finalità e gli obiettivi del presente avviso e, in generale, con le linee di programmazione regionale;
-  completi in ogni loro parte e corredati dalla documentazione richiesta;
-  comprendenti tutte le azioni di cui al punto 2 del presente avviso pubblico e secondo le modalità attuative e i requisiti minimi indicati ai punti 3 e 5 del presente avviso pubblico.
L'istruttoria di ammissibilità dei progetti viene eseguita a cura del servizio competente dell'Assessorato regionale del lavoro - Agenzia regionale per l'impiego - Servizio I.
Le proposte ammissibili sono sottoposte a successiva istruttoria di valutazione tecnica.
La valutazione, ex art. 24 della legge regionale n. 30/97, come modificato dall'art. 47 della legge regionale n. 15/2004, è effettuata da un nucleo di valutazione composto da non più di quattro esperti esterni all'Amministrazione e tre funzionari direttivi interni all'Amministrazione nominato con decreto dell'Assessore regionale del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione, attingendo alle longlist di valutatori approvate dall'Amministrazione regionale.
E' facoltà del nucleo di valutazione richiedere chiarimenti e/o integrazioni sui progetti.
A completamento della fase di verifica di ammissibilità e di valutazione di merito saranno predisposti:
-  elenco dei progetti non ammessi a valutazione;
-  graduatoria di merito.
La valutazione dei progetti avverrà sulla base dei seguenti criteri generali, che saranno successivamente declinati in indicatori dal Nucleo tecnico di valutazione:

Criterio  Punteggio 
a)  Qualificazione del soggetto proponente (esperienza del soggetto proponente nella gestione di progetti nell'ambito del settore dell'iniziativa proposta, disponibilità di strutture/risorse, forme di collaborazione)  30 punti 
b)  Qualità del progetto (completezza dell'analisi di contesto, rispondenza delle finalità che si intendono perseguire rispetto alle esigenze del territorio e agli obiettivi del presente avviso pubblico, coerenza interna fra gli obiettivi del progetto, i contenuti, le modalità, gli strumenti e le risorse, modello teorico-metodologico e organizzativo, risorse umane impiegate, impianto di valutazione, verifica e monitoraggio, e ogni altro elemento mirato a dimostrare la qualità del progetto in termini di efficienza ed efficacia)  25 punti 
c)  Qualità delle azioni di comunicazione del progetto, con riferimento alle modalità previste per la sensibilizzazione, l'informazione e la promozione dei servizi attivati nell'ambito dell'intervento  15 punti  
d)  Qualità e quantità dei risultati che si prevede di conseguire tramite il progetto, in termini di servizi e di attività a regime  10 punti  
e)  Modalità di gestione del progetto (modello organizzativo gestionale, competenza ed esperienza del gruppo di lavoro)  10 punti  
f)  Congruità economica del progetto, in relazione alla fattibilità tecnico-economica e al rapporto costi-benefici  10 punti  
Totale  100 punti 

12.  Approvazione graduatoria
La Regione provvede alla pubblicazione della graduatoria all'indirizzo web: www.regione.sicilia.it e provvede, altresì, a comunicare la conclusione dell'attività di valutazione ai soggetti proponenti anche mediante avviso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Sarà ammesso a finanziamento il progetto che otterrà il punteggio massimo. A parità di punteggio sarà finanziato il progetto che avrà conseguito un punteggio maggiore sul totale dei criteri a), b) e c).
13.  Avvio del progetto
Pena la revoca del finanziamento, il soggetto attuatore deve dare avvio alle attività entro il termine indicato nel provvedimento di notifica dell'ammissione al finanziamento.
Per data di avvio del progetto si intende quella in cui avrà inizio la prima azione prevista dal progetto medesimo.
Il progetto dovrà svolgersi secondo le disposizioni impartite con il vademecum per l'attuazione del P.O.R. FSE 2007-2013 e concludersi entro i termini che saranno fissati nell'atto di notifica.
14.  Diritti sui prodotti delle attività
I prodotti di qualsiasi natura che dovessero costituire risultato, principale o meno, del progetto finanziato sono da considerarsi prodotti dell'ingegno e di proprietà dell'Amministrazione regionale e non possono essere commercializzati dal soggetto attuatore del progetto stesso. Alla conclusione delle attività, copia di tali prodotti dovrà essere consegnata all'Amministrazione regionale.
15. Informazione e pubblicità
Il soggetto attuatore deve attenersi al regolamento comunitario vigente in tema di informazione e pubblicità degli interventi dei Fondi strutturali (reg. CE n. 1828 del 2006) ed alle disposizioni impartite nel vademecum per l'attuazione del P.O.R. FSE 2007-2013 redatto dall'autorità di gestione del P.O.R. FSE. E' inoltre obbligatorio citare la Regione siciliana in ogni iniziativa pubblicitaria o di informazione.
16.  Tutela della privacy
I dati dei quali l'Assessorato regionale del lavoro - Agenzia regionale per l'impiego e la formazione professionale - entra in possesso a seguito del presente avviso pubblico verranno trattati nel rispetto della disciplina prevista dal decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 (codice in materia di protezione dei dati personali) e successive modifiche.
17.  Responsabile del procedimento
Ai sensi della legge regionale n. 10/91, si informa che la struttura amministrativa responsabile è il servizio I "Servizio per l'impiego, incontro domanda/offerta di lavoro" dell'Agenzia regionale per l'impiego e per la formazione professionale, via Imperatore Federico n. 52 - 90143 Palermo - responsabile del procedimento: arch. Baldassare Di Dia.
Per quanto non previsto, si rinvia alla normativa vigente ed alle modalità in uso per le attività cofinanziate dal fondo sociale europeo ed, in particolare, al documento vademecum per l'attuazione del P.O.R. FSE 2007-2013 redatto dall'autorità di gestione del P.O.R. FSE.
L'Amministrazione si riserva, ove necessario, di impartire ulteriori istruzioni.
18.  Informazioni sull'avviso pubblico
Il presente avviso pubblico e la relativa modulistica saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, nel sito ufficiale del P.O.R. all'indirizzo www.euroinfosicilia.it/ e all'indirizzo: www.regione.sicilia.it/lavoro "l'Agenzia informa". Per ogni utile informazione gli interessati potranno rivolgersi a: Servizio I "Servizio per l, incontro domanda/offerta di lavoro" dell'Agenzia regionale per l'impiego e per la formazione professionale, via Imperatore Federico n. 52 - 90143 Palermo - 091-7070415 per tutto ci= che concerne i contenuti dell'avviso pubblico e la compilazione dei modelli in esso richiamati.
L'Assessore regionale per il lavoro: Gentile
Il dirigente generale del dipartimento regionale pubblica istruzione: Monterosso


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(2009.29.1796)132



MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
Alessandro De Luca
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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