REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 12 GIUGNO 2009 - N. 27
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DISPOSIZIONI E COMUNICATI

ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE


   

Avviso per sostenere il successo scolastico degli studenti stranieri valorizzando l'interculturalità nelle scuole. Programma operativo obiettivo convergenza 2007-2013, Fondo sociale europeo, Regione siciliana. Asse IV - Capitale umano.

1.  CONTESTO DI RIFERIMENTO
1.1.  L'educazione interculturale come orizzonte dell'offerta formativa
In coerenza con gli orientamenti emersi nel corso dell'anno europeo del dialogo interculturale (AEDI) 2008, istituito dalla decisione n. 1983/2006/EC del Parlamento europeo e del Consiglio, con il presente avviso la Regione siciliana intende promuovere azioni volte a sostenere una maggiore integrazione scolastica e sociale degli studenti stranieri e/o figli di immigrati e delle loro famiglie, e per valorizzare la diversità, aumentare la comprensione delle altre culture e sviluppare competenze e migliori prassi sociali.
La presenza nelle scuole di studenti provenienti da diversi paesi diventa un'opportunità per rimodellare il sistema dell'istruzione al fine di creare reciproca conoscenza e comprensione tra popoli e culture diverse. Si ritiene dunque necessario promuovere azioni di educazione interculturale volte a migliorare una maggiore integrazione di studenti stranieri e/o figli di immigrati nelle scuole e a favorirne il successo scolastico, con particolare riguardo alle attività di mediazione linguistico-culturale e all'apprendimento dell'italiano come seconda lingua. L'educazione interculturale, infatti, è un progetto educativo che interessa trasversalmente tutte le discipline insegnate nella scuola, non riguarda solo alcuni campi di esperienza o ambiti disciplinari, ma costituisce una dimensione dell'insegnamento che accompagna l'intero percorso formativo ed orientativo. L'educazione interculturale si sviluppa quindi in un impegno progettuale e organizzativo fondato sulla collaborazione e sulla partecipazione (linee guida MIUR). Attraverso questo approccio si intende raccordare il percorso scolastico alle esperienze dei giovani e sostenere itinerari di inclusione scolastica e sociale anche nell'ottica di un approccio preventivo al contrasto di ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro.
D'altra parte in Sicilia gli allievi con cittadinanza non italiana e/o appartenenti a comunità nomadi iscritti a scuola sono 11.974 (su un totale regionale di 910.024, tra italiani e stranieri, nell'anno scolastico 2006/07) e incidono per l'1,3% circa sul totale degli iscritti nella regione (1).
Gli allievi con cittadinanza non italiana e/o appartenenti a comunità nomadi si concentrano maggiormente nella scuola primaria (1,7 stranieri ogni 100 italiani), seguono le scuole secondarie di I grado (1,6 stranieri ogni 100 italiani) e di II grado (0,8 stranieri ogni 100 italiani) e la scuola dell'infanzia (1,4 stranieri ogni 100 italiani). Si registra inoltre una prevalente incidenza nelle province di Palermo e Catania che assorbono complessivamente circa il 45% degli alunni stranieri del territorio regionale.
2.  NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Per il presente avviso si fa riferimento alla normativa ed alle disposizioni per l'attuazione programmatica sottoelencate.
Normativa comunitaria:
-  regolamento CE n. 1081/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, relativo al Fondo sociale europeo e recante abrogazione del regolamento CE n. 1784/1999;
-  regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento CE n. 1260/1999;
-  regolamento CE n. 1828/2006 della Commissione dell'8 dicembre 2006, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e del regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale;
-  decisione comunitaria di approvazione del Quadro strategico nazionale CE n. 3329 del 13 luglio 2007;
-  Programma operativo del F.S.E. obiettivo convergenza 2007- 2013 della Regione siciliana approvato con decisione della Commissione europea CE n. 6722 del 17 dicembre 2007;
Normativa nazionale:
-  legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi" come modificata ed integrata dalla legge 11 febbraio 2005 n. 15 (Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 42 del 21 febbraio 2005) e dal D.L. 14 marzo 2005, n. 35, convertito con modificazioni dalla legge del 14 maggio 2005, n. 80;
-  D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa";
-  D.P.R. n. 196 del 3 ottobre 2008, (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 294 del 17 dicembre 2008) "Regolamento di esecuzione del regolamento CE n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione";
-  vademecum per l'ammissibilità della spesa al F.S.E. PO 2007/2013 in fase di adozione da parte del Ministero della salute;
-  D.I. n. 44 dell'1 febbraio 2001 "Regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativo/contabile delle Istituzioni scolastiche".
Normative e atti regionali:
-  legge regionale n. 10 del 30 aprile 1991 "Disposizioni per i provvedimenti amministrativi, il diritto di accesso ai documenti amministrativi e la migliore funzionalità dell'attività amministrativa";
-  decreto del Presidente della Regione siciliana n. 12 del 16 giugno 2008 "regolamento del diritto d'accesso ai documenti dell'Amministrazione regionale";
-  D.D.G. n. 2180/Serv.Gest./UOB IV/03/FP del 23 luglio 2003, con il quale è stata approvata la nuova regolamentazione delle modalità di presentazione, di svolgimento e di certificazione delle attività formative autofinanziate nella Regione siciliana;
-  documento di attuazione strategica per il 2009-2010 del Programma operativo convergenza 2007/2013 della Regione siciliana, approvato con delibera 164 dell'8 maggio 2009 dalla Giunta regionale;
-  vademecum per gli operatori in attuazione del Programma operativo Regione siciliana F.S.E., 2007/2013 approvato con decreto n. 520 dell'11 maggio 2009;
-  criteri di selezione delle operazioni a valere sul F.S.E. per il periodo 2007-2013.
3.  OBIETTIVI
La finalità di questa operazione è quella di migliorare l'integrazione di studenti figli di immigrati nelle scuole di ogni ordine e grado pubbliche statali e non statali presenti nella Regione Sicilia.
Le attività previste in questo avviso sono individuate nell'ambito delle risorse dell'asse IV - Capitale umano del P.O.R. F.S.E. 2007/2013 della Regione siciliana e sono rivolte a conseguire i seguenti obiettivi specifici ed operativi:
3.1.  Obiettivo specifico
-  I1) Aumentare la partecipazione all'apprendimento permanente, anche attraverso provvedimenti intesi a ridurre l'abbandono scolastico e le disparità di genere rispetto alle materie.
3.2.  Obiettivo operativo
-  I1)1 Attuare strategie preventive contro la dispersione scolastica e per il recupero dei drop-out ai percorsi di istruzione e formazione professionale. L'avviso rappresenta altresì la declinazione dell'operazione "Sostenere il successo scolastico degli studenti stranieri valorizzando l'interculturalità nelle scuole".
In particolare, la finalità perseguita dal presente avviso è quella di garantire agli allievi stranieri presenti sul territorio regionale pari condizioni di accesso al sapere e di rafforzare l'educazione interculturale per tutti gli alunni.
Il presente avviso intende:
-  fornire agli alunni stranieri strumenti e competenze atte a garantire sufficiente autonomia nella comunicazione (sviluppo del lessico e della strumentalità linguistica di base) e a promuovere la convivenza tra tutti gli studenti (italiani e di origine migrante) valorizzandone le diverse identità;
-  creare le condizioni nelle scuole e nei servizi, nei luoghi di vita, nelle istituzioni, negli operatori affinché si rendano possibili l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri e delle loro famiglie e promuovere l'incontro e il confronto tra le culture;
-  fornire ai minori stranieri e alle loro famiglie strumenti di conoscenza e informazione per potersi orientare e inserire nella società italiana;
-  contribuire alla formazione di un'educazione attenta ai principi di cittadinanza, di accettazione e valorizzazione della diversità culturale, e più in generale a quella di piena inclusione di tutti gli studenti (italiani e stranieri) coinvolti nel progetto;
-  sperimentare di interazione di matrice interculturale;
-  assumere la diversità come paradigma dell'identità stessa della scuola nel pluralismo, come l'occasione per aprire l'intero sistema a tutte le differenze di provenienza, genere, livello sociale, storia scolastica.
Le attività previste in questo avviso rientrano nella categoria di spesa 73 del regolamento CE n. 1083/06 e sono rivolte a conseguire l'obiettivo specifico I1) aumentare la partecipazione all'apprendimento permanente, anche attraverso provvedimenti intesi a ridurre l'abbandono scolastico e le disparità di genere rispetto alle materie, dell'asse IV - Capitale umano del P.O.R. F.S.E. 2007/2013 della Regione siciliana.
4.  OGGETTO DELL'INTERVENTO
Le "linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri" dell'1 marzo 2006 del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, riconoscono nella scuola il luogo centrale per la costruzione e la condivisione di regole comuni, in quanto essa può agire attivando una pratica di vita quotidiana che si richiama al rispetto delle forme democratiche di convivenza e, soprattutto, può trasmettere le conoscenze storiche, sociali, giuridiche ed economiche che costituiscono saperi indispensabili nella formazione della cittadinanza societaria.
In questo senso, l'educazione interculturale rifiuta sia la logica dell'assimilazione, sia la costruzione e il rafforzamento di comunità etniche chiuse ed è orientata a favorire il confronto, il dialogo, il reciproco arricchimento entro la convivenza delle differenze.
L'educazione interculturale deve essere realizzata attraverso lo sviluppo della dimensione laboratoriale, la valorizzazione delle lingue e culture di origine, la rilettura delle pratiche didattiche e dei curricula in chiave interculturale e trasversale, ldelle lingue comunitarie per gli apprendimenti disciplinari, il coinvolgimento delle famiglie.
In particolare, i progetti devono riguardare le seguenti tre tipologie di azioni:
1) azione A: attività di educazione interculturale;
2) azione B: apprendimento della lingua italiana quale seconda lingua (L2);
3) azione C: mediazione linguistico culturale.
Si specifica che ciascun progetto dovrà prevedere obbligatoriamente tutte e tre le tipologie di azione: A "attività di educazione interculturale", B "apprendimento della lingua italiana" e C "mediazione linguistico-culturale".
Le suddette azioni dovranno, sempre a pena di esclusione, rispondere alle caratteristiche progettuali di seguito specificate:
Azione A - Attività di educazione interculturale
L'attività di educazione interculturale deve essere rivolta a tutti gli alunni ed ha lo scopo di rafforzare le competenze interculturali di tutti, sia degli studenti italiani che di quelli stranieri. L'azione deve essere svolta per un numero minimo di ore pari a 25 per ciascun gruppo/classe. La metodologia didattica da applicare deve essere di tipo esperienziale e interattivo e deve prevedere l'uso di tecnologie avanzate e di strumenti audiovisivi specifici.
Nell'ambito della programmazione dell'azione devono essere indicati i tempi di realizzazione e le fasi di attuazione riferiti ai diversi momenti dell'anno scolastico.
Le attività possono riguardare:
-  facilitazione della comunicazione interculturale, prevenzione del razzismo e della formazione di stereotipi e pregiudizi, riflessioni sull'etnocentrismo e sulla comprensione delle diversità culturali;
-  conoscenza di contesti storici e socio-culturali, linguaggi e modalità espressive di culture diverse;
-  riflessioni sulla globalizzazione, i rapporti nord sud, i diversi modelli di sviluppo, povertà e ricchezza, consumi, energia, ambiente;
-  pace, non violenza, diritti umani.
Nell'ambito dell'azione A e in via propedeutica alle attività di educazione interculturale rivolte a tutti gli alunni, possono essere previsti incontri seminariali su aspetti specifici dell'educazione interculturale con esperti esterni all'istituzione scolastica, o alle istituzioni scolastiche in caso di progetti di rete (docenti e operatori scolastici) della scuola, e/o scuole, nel caso di rete/i impegnata/e nelle attività progettuali, associazioni interculturali.
Le attività dovranno essere strutturate nell'ottica per cui l'educazione interculturale non è una disciplina aggiuntiva, ma una dimensione trasversale e uno sfondo che accomuna tutti i docenti e gli operatori scolastici. Gli incontri potranno essere articolati in seminari tematici, focus group, tavoli di discussione e di lavoro.
A titolo puramente esemplificativo, si indicano alcune tematiche di interesse:
-  area amministrativa: iscrizione, documentazione sanitaria e documentazione scolastica, normativa di riferimento;
-  area comunicativo relazionale: gestione dell'accoglienza, comunicazione scuola/famiglia, servizi e supporti del territorio;
-  area educativo didattica: inserimento e integrazione nella classe, elaborazione di percorsi didattici individualizzati di recupero e di rinforzo.

Azione B - Apprendimento della lingua italiana quale seconda lingua (L2)
L'azione, finalizzata all'apprendimento dell'italiano come seconda lingua, è riservata a gruppi (anche di studenti iscritti in più scuole per i progetti in rete) formati da non meno di 8 e non più di 15 allievi di nazionalità diverse. Possono essere preventivamente autorizzate deroghe nei casi di istituzioni scolastiche di piccole dimensioni particolarmente decentrate o situate in zone a rischio. L'azione deve avere un numero minimo di ore pari a 40 per ciascun gruppo. La composizione dei gruppi deve essere stabilita dai docenti delle classi nelle quali gli alunni stranieri sono iscritti.
L'azione può essere programmata sia per attivare percorsi di studio dell'italiano come lingua per comunicare (ItalBase), che dell'italiano come lingua dello studio (ItalStudio) che tengano conto del quadro comune europeo di riferimento. In ogni caso, il percorso di apprendimento deve essere strutturato prevedendo una prima fase intensiva e successivi momenti di sostegno e rinforzo; l'insegnamento della L2 può essere rivolto anche ad alunni che dovessero iscriversi nel corso dell'anno scolastico.
La metodologia didattica deve prevedere attività di laboratorio linguistico con specifici percorsi e strumenti per l'insegnamento intensivo dell'italiano. La programmazione deve partire dall'analisi dei bisogni reali degli alunni stranieri, deve prevedere azioni e strumenti di monitoraggio dell'apprendimento, deve indicare i tempi di realizzazione e gli strumenti didattici che si prevede di utilizzare.
Per l'insegnamento della lingua italiana devono essere utilizzati docenti abilitati per l'insegnamento della lingua italiana quale seconda lingua o, in alternativa, docenti dell'area linguistico-umanistica. In ogni caso, in fase di programmazione didattica, tutti i docenti della classe, di qualsivoglia disciplina, devono essere informati e coinvolti.
I corsi possono svolgersi sia in orario extra scolastico sia in orario scolastico articolandone la programmazione in modo che gli alunni stranieri possano continuare a seguire le attività didattiche della classe di appartenenza, soprattutto quelle riferibili ai saperi fondamentali.
L'azione deve indicare le modalità di coinvolgimento dei genitori degli alunni immigrati nel percorso di apprendimento della lingua italiana anche prevedendo occasioni di partecipazione alle attività indicate nelle azioni A e B: testimonianze, documentazione della cultura del Paese e della cultura di origine, scambio di esperienze.
Azione C - Mediazione linguistico-culturale
L'azione è finalizzata all'accoglienza degli studenti stranieri e delle loro famiglie secondo tempi e modalità adeguati alle caratteristiche dell'utenza, con particolare riferimento all'età e alle diversità linguistiche e culturali. Le attività di mediazione linguistico - culturale devono essere adeguatamente integrate con le altre azioni del progetto, ed in particolare, con l'azione A "attività di educazione interculturale" e con l'azione B "apprendimento della lingua italiana quale seconda lingua". Per le attività di mediazione linguistica e culturale possono essere utilizzati insegnanti dell'Istituto, ovvero mediatori linguistico-culturali con adeguata esperienza e formazione.
Il mediatore interculturale deve essere in grado di svolgere attività di mediazione tra gli allievi stranieri e le loro famiglie, la scuola e il territorio, promuovendo, sostenendo e accompagnando le parti:
-  nella rimozione delle barriere culturali e linguistiche;
-  nella promozione sul territorio e nella scuola della cultura di accoglienza e dell'integrazione scolastica e socio-economica;
-  nella conoscenza e nella pratica dei diritti e dei doveri vigenti in Italia, in particolare nell'accesso e nella fruizione dei servizi pubblici e privati;
-  nel supporto alla risoluzione di conflitti tra scuola e famiglia, tra norme e regole differenti.
Il mediatore interculturale è solitamente di origine migrante o è comunque una persona che, per esperienze di migrazione o di prolungata residenza all'estero, conosce i codici linguistici e culturali della popolazione migrante di riferimento.
Nel caso di partecipazione di allievi affetti da disabilità certificata ai sensi dell'art. 4 della legge n. 104 del 5 febbraio 1992 e s.m.i. debbono essere previste figure di sostegno e formulati piani di formazione individualizzati. La partecipazione dei disabili deve essere garantita da condizioni di accoglienza, di accessibilità e da strumentazione adeguata per assicurare la piena integrazione e personalizzazione dell'intervento.
5.  REQUISITI DI PROGETTO
Nell'ambito del progetto presentato, l'istituzione scolastica proponente deve prevedere la definizione di un "Protocollo di accoglienza" da inserire nel piano dell'offerta formativa. Il protocollo di accoglienza deve risultare condiviso e formalmente acquisito dalla istituzione scolastica proponente attraverso delibere del collegio dei docenti e del consiglio di istituto in corso di validità.
In caso di rete con altre istituzioni scolastiche, il protocollo deve essere condiviso e formalmente acquisito nei P.O.F. di tutte le scuole componenti il raggruppamento.
Il progetto dovrà inoltre indicare e programmare l'attività di autovalutazione e monitoraggio qualitativo e quantitativo in itinere e finale delle azioni realizzate e dei risultati conseguiti, sulla base di apposite metodologie e strumenti operativi da indicare specificamente.
Il progetto dovrà prevedere la realizzazione anche di un Report di autovalutazione finale.
6.  DESTINATARI DELLE AZIONI
In relazione al presente avviso, a pena di inammissibilità, si considerano soggetti destinatari degli interventi:
-  gli studenti con cittadinanza non italiana, apolidi, richiedenti asilo e rifugiati iscritti ad un'istituzione scolastica pubblica, statale o non statale, di ogni ordine e grado presente sul territorio regionale e loro famiglie;
-  gli studenti figli di immigrati, adottati o ricongiunti aventi cittadinanza italiana e loro famiglie;
-  gli studenti appartenenti a comunità nomadi di cittadinanza italiana, stranieri o apolidi e loro famiglie.
Limitatamente all'azione A - Attività di educazione interculturale -  si specifica che sono destinatari dell'intervento anche gli studenti italiani diversi dalle categorie sopra indicate, purché coinvolti attivamente nel progetto.
7.  CARATTERISTICHE DEL SOGGETTO PROPONENTE
7.1. Soggetti proponenti
A pena di esclusione possono presentare proposte:
a) le scuole pubbliche statali e non statali di ogni ordine e grado (scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado) aventi sede nella Regione Sicilia che abbiano un tasso di iscrizione di studenti non italiani negli ultimi 2 anni non inferiore al 2% sul totale degli studenti di cui al precedente punto 6 indipendentemente dalla data del loro inserimento nel sistema scolastico. Nel caso di costituzione di rete, ai sensi del successivo articolo 7.2, il tasso di iscrizione degli studenti italiani negli ultimi 2 anni deve essere almeno pari al 2%, calcolato come media aritmetica delle percentuali dei singoli istituti scolastici facente parte della rete.
Tali soggetti possono partecipare al presente avviso in forma singola o in forma associata (creando una rete, come specificato all'articolo 7.2).
Tali reti potranno, altresì, essere composte da una o più scuole di cui al precedente punto a), una in qualità di capofila, e da enti/associazioni del terzo settore che operano nel campo dell'assistenza e dell'integrazione della popolazione di origine migrante o nomade e/o organismi formativi che gestiscono percorsi triennali sperimentali per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione e per i quali abbiano sottoscritto una convenzione con una o più scuole componenti la rete medesima e che risultino accreditati ai sensi del D.A. n. 03/FP/SERV.GEST. del 30 aprile 2003 e successive modifiche ed integrazioni "Disposizioni per l'accreditamento delle sedi formative e orientative nella Regione siciliana", e ai sensi del D.A. n. 1037 del 13 aprile 2006 o non ancora accreditati purché abbiano già presentato istanza di accreditamento, ai sensi del D.A. n. 03/FP/ SERV.GEST. del 30 aprile 2003 e successive modifiche ed integrazioni e ai sensi del D.A. n. 1037 del 13 aprile 2006. In questo caso la valutazione della richiesta di accreditamento sarà effettuata entro 60 giorni successivi alla data di scadenza del presente avviso, fermo restando che la richiesta di chiarimenti o integrazioni da parte della Regione siciliana comporta la sospensione dei termini per la valutazione.
I soggetti che si candidano a realizzare le attività finanziate con le risorse del presente avviso dovranno aver ottemperato agli obblighi previsti dall'art. 17 della legge n. 68/99 "Norme per il diritto al lavoro dei disabili", se rientrano nelle condizioni previste dalla suddetta normativa.
7.2. Soggetti costituenti una rete
Nel caso di presentazione di azioni da parte di più soggetti che si riuniscono in una forma di partenariato, tramite la costituzione di una rete, gli stessi dovranno dichiarare l'intenzione di costituirsi in rete attraverso la sottoscrizione di un accordo (allegato 5), indicando specificamente i ruoli, le competenze e la suddivisione finanziaria esatta espressa in euro, dei singoli soggetti nell'ambito della realizzazione dell'intervento proposto.
L'accordo di rete deve essere presentato unitamente al formulario.
La formalizzazione di tale tipo di collaborazione dovrà essere presentata contestualmente al progetto.
La non presentazione del suddetto atto sarà causa di inammissibilità.
Si specifica che, a pena di esclusione, non è ammessa la presentazione di più proposte da parte di un medesimo soggetto sia in forma singola che in forma associata.
8.  GRUPPO MINIMO DI LAVORO
I soggetti proponenti, oltre al personale docente e di direzione/coordinamento, dovranno prevedere, a pena di esclusione, un gruppo di lavoro articolato in modo tale che, in coerenza con i contenuti della proposta progettuale presentata, includa almeno 2 dei seguenti profili professionali:
-  un esperto, in materia di educazione interculturale;
-  un esperto di esperienza in materia di valutazione e monitoraggio;
-  un/a mediatore interculturale di esperienza
-  uno/a psicologo o pedagogista.
9.  DELEGA A ENTI TERZI
E' vietata la delega a enti terzi per la gestione e/o realizzazione delle attività progettuali.
10.  PRIORITA'
Le operazioni a valere sul presente avviso dovranno tenere conto delle priorità e delle linee strategiche generali previste dal P.O.R. F.S.E. 2007/2013.
In particolare:
Interventi nelle periferie delle città o nelle aree urbane ad alta densità di immigrati, aree rurali o a rischio di marginalità sociale:
viene attribuito un punteggio premiale ai progetti ricadenti in contesti territoriali particolarmente interessati da problematiche di marginalità sociale e/o ad alta densità di immigrati come individuati dal contratto regionale integrativo per il comparto della scuola del 19 dicembre 2007.
11.  DURATA DEGLI INTERVENTI
Le attività proposte nel progetto devono svilupparsi nell'anno scolastico 2009/10.
L'intervento potrà avere una durata massima di 10 mesi.
12.  RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI
Le risorse attribuite al presente avviso sono interamente assicurate dal Programma operativo Fondo sociale europeo obiettivo convergenza - 2007/2013 della Regione siciliana, Asse IV - Capitale umano, obiettivo specifico I1) Aumentare la partecipazione allpermanente, anche attraverso provvedimenti intesi a ridurre l'abbandono scolastico e le disparità di genere rispetto alle materie (categoria di spesa 73) assegnate per l'operazione contenuta nel documento di attuazione strategica 2009-2010 del Programma operativo regionale relativo al Fondo sociale europeo 2007/2013, denominata: "Sostenere il successo scolastico degli studenti stranieri valorizzando l'interculturalità nelle scuole", ed ammontano a e 20.000.000,00.
13.  COSTO MASSIMO AMMESSO
A pena di inammissibilità l'importo massimo di finanziamento pubblico sarà pari a e 60.000,00 per progetti presentati singolarmente da una scuola, che possono elevarsi alla soglia massima pari ad e 150.000,00 per progetti presentati da una "rete" di scuole così come indicato al precedente articolo 7.1.
I progetti non potranno concludersi con una spesa inferiore all'80% dell'importo finanziato. In caso contrario, si procederà al recupero delle somme erogate.
14.  VOCI DI SPESA E PARAMETRI AMMISSIBILI
In base alle disposizioni regolamentari dei Fondi strutturali l'ammissibilità della spesa viene identificata rispetto ai seguenti i principi generali:
-  riferirsi temporalmente al periodo di vigenza del finanziamento del P.O.R. e nello specifico essere sostenuta tra l'1 gennaio 2007 e il 31 dicembre 2015;
-  essere pertinente e imputabile, direttamente o indirettamente, alle operazioni eseguite dai beneficiari, ovvero riferirsi ad operazioni o progetti riconducibili alle attività ammissibili del F.S.E. codificate nell'art. 3 del regolamento n. 1081/2006;
-  essere reale, effettivamente sostenuta e contabilizzata, ovvero le spese devono essere state effettivamente pagate dai beneficiari nell'attuazione delle operazioni e aver dato luogo a registrazioni contabili in conformità con le disposizioni normative, ai principi contabili nonché alle specifiche prescrizioni in materia impartite dall'AdG;
-  essere giustificata da fatture quietanzate o da documenti contabili di valore probatorio equivalente, salvo il caso previsto all'art. 11, comma 3, del regolamento del F.S.E..
Si avverte che vanno assunti a riferimento per le diverse voci di costo presentate di seguito esclusivamente i parametri riportati in questo avviso, anche nel caso in cui questi dovessero divergere da quelli indicati come riferimento generale nel vademecum per gli operatori in attuazione del Programma operativo regionale F.S.E. 2007/2013.
Assunti i principi suddetti per l'attuazione delle attività previste dal presente avviso si identificano le seguenti macrocategorie di spesa ammissibili:
A) Costi diretti
-  A1 Preparazione
-  A2 Realizzazione
-  A3 Diffusione risultati
-  A4 Direzione e controllo interno
B) Costi indiretti
Di seguito vengono presentate le voci di costo che concorrono alle macrocategorie di spesa ammissibili. Si rimanda comunque per una più puntuale definizione delle singole fattispecie che concorrono alla determinazione delle voci di spesa, a quanto riportato nel vademecum per gli operatori in attuazione del Programma operativo regionale Sicilia F.S.E., 2007/2013.
A1) Preparazione
Con specifico riferimento al presente avviso rientrano in questa macrocategoria le seguenti voci di spesa:
-  pubblicizzazione e promozione del progetto
-  elaborazione materiale didattico.
Si avverte che per questa macrocategoria di spese ammissibili viene riconosciuto un rimborso di costi sostenuti non superiore al 10% del totale dei costi presentati a valere della successiva macrocategoria di spese A.2.
Pubblicizzazione e promozione del progetto
Sono ammissibili i costi relativi alla pubblicizzazione e promozione del progetto.
Elaborazione materiale didattico
Sono ammissibili i costi riferiti alle spese relative alle attività intellettuali sostenute per la predisposizione dei testi e delle dispense didattiche, nonché dei materiali necessari allo svolgimento di esercitazioni pratiche da fornire gratuitamente ai partecipanti nel corso dell'attività formativa. I materiali devono essere di nuova edizione e specificamente predisposti per il corso.
Il costo massimo riconosciuto per il personale esterno impegnato per l'elaborazione dispense ed altro materiale didattico, è il seguente:
Fascia A: massimale di costo = max. e 100/ora. Afferiscono a questa fascia docenti universitari, dirigenti di ricerca; ricercatori degli enti e dei centri di ricerca con una esperienza almeno superiore al quinquennio; dirigenti di azienda con esperienza almeno superiore al quinquennio; professionisti ed esperti nel campo della valutazione o della formazione con esperienza superiore al quinquennio.
Fascia B: massimale di costo = max. e 70/ora. Afferiscono a questa fascia ricercatori universitari o degli enti e centri di ricerca con esperienza almeno triennale; dirigenti di azienda ed imprenditori con esperienza superiore al triennio; professionisti ed esperti nel campo dell'amministrazione, o della valutazione o della formazione con esperienza superiore al triennio.
Fascia C: massimale di costo = max. e 50/ora. Afferiscono a questa fascia ricercatori, imprenditori e professionisti nel campo dell'amministrazione o della valutazione o della formazione con esperienza inferiore a tre anni.
Per il personale interno vengono riconosciuti i costi derivati dall'applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento.
A2) Realizzazione
Nel caso del presente avviso fanno riferimento a questa macrocategoria le seguenti voci di spesa:
-  erogazione delle azioni (docenti/tutor/esperto/i di cui al punto 8);
-  utilizzo locali e attrezzature per l'attività programmata;
-  utilizzo materiali di consumo per l'attività programmata.
I massimali di costo per le voci suddette sono i seguenti:
Erogazione delle azioni
Per docenti collaboratori la retribuzione è articolata in base all'esperienza e al livello professionale nelle seguenti fasce:
-  Fascia A: costo massimo orario ammissibile: e 100,00/ora al lordo di IRPEF, al netto di IVA della quota contributo previdenziale obbligatorio. Fanno parte di questa categoria:
-  docenti universitari di ruolo (ordinari, associati), ricercatori senior, dirigenti di ricerca (con esperienza professionale quinquennale);
-  dirigenti d'azienda, imprenditori, esperti settore senior (con esperienza professionale almeno pluriennale - superiore a cinque anni - nel profilo/categoria di riferimento);
-  professionisti, esperti senior di orientamento, di formazione e di didattica (con esperienza professionale quinquennale - nel profilo/categoria di riferimento).
-  Fascia B: costo massimo orario ammissibile: e 70,00/ora al lordo di IRPEF, al netto di IVA e della quota contributo previdenziale obbligatorio. Fanno parte di questa categoria:
-  ricercatori universitari di primo livello; ricercatori (con esperienza triennale di docenza e/o di conduzione/gestione progetti nel settore di interesse).
-  Fascia C: massimale di costo = max. e 50,00/ora al lordo di IRPEF, al netto di IVA e della quota contributo previdenziale obbligatorio. Riferiscono a questa fascia ricercatori, imprenditori e professionisti nel campo dell'amministrazione o della valutazione o della formazione con esperienza inferiore a tre anni.
Per il compenso del personale interno vengono riconosciuti i costi derivati dall'applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento.
Per tutor collaboratori il costo massimo orario ammissibile è di e 30,00 al lordo di IRPEF e al netto di IVA e della quota contributo previdenziale obbligatorio. Per il compenso del personale interno vengono riconosciuti i costi derivati dall'applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento.
Per le figure professionali esterne alla scuola (di cui al punto 8 del presente avviso) si riconosce un costo massimo orario ammissibile di e 50,00 al lordo di IRPEF e al netto di IVA e della quota contributo previdenziale obbligatorio. Nel caso di personale interno incaricato di queste funzioni in quanto in possesso delle professionalità richieste vengono riconosciuti i costi derivati dall'applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento.
Sono ammissibili le spese di viaggio, vitto e alloggio del personale docente che svolgerà interventi formativi "una tantum" e solo se dimostrata come necessaria la sua partecipazione, ai fini del buon esito dell'intervento formativo complessivo.
Si riconoscono le spese apertura posizioni INAIL e/o alla stipula di polizze assicurative infortuni.

Utilizzo attrezzature per l'attività programmata e utilizzo locali per l'attività programmata.
Sono ammissibili i costi riferiti alle seguenti voci:
-  acquisto di materiale nuovo. In caso di acquisto di bene nuovo (materiale non inventariabile), l'ente beneficiario dovrà preliminarmente acquisire almeno tre preventivi comparabili da parte di fornitori specializzati contenenti: qualità e quantità dei beni che si intendono acquistare, prezzo unitario degli stessi beni e prezzo complessivo.
I beni acquistati costituiscono patrimonio del soggetto attuatore. Essi, però, dovranno essere assicurati contro i rischi di furto e incendio, per un periodo non inferiore a quello previsto dalle norme vigenti per l'ammortamento. Le relative polizze, i cui premi saranno aggiornati di anno in anno con riferimento all'effettivo valore del bene, dovranno indicare come beneficiario l'Assessorato regionale del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione - dipartimento formazione professionale, in quanto AdG. In caso di sostituzione per ammodernamento dei beni acquistati, le attrezzature e gli arredi che siano ancora in buono stato dovranno essere ceduti in comodato d'uso gratuito ad Istituzioni scolastiche pubbliche o ad altri organismi non aventi scopo di lucro. In caso contrario, ne dovrà essere certificato il fuori uso;
-  acquisto di materiale usato: è ammesso il costo d'acquisto di un bene usato (materiale non inventariabile) accompagnato da una dichiarazione del venditore attestante l'origine esatta del materiale, la perfetta funzionalità e attestante che lo stesso non ha beneficiato di un contributo nazionale o comunitario negli ultimi sette anni. La tipologia del materiale dovrà essere coerente con le esigenze del progetto ed il relativo prezzo non deve essere superiore al valore di mercato e deve essere inferiore al costo di materiale analogo nuovo;
-  affitto: sono ammessi i costi delle attrezzature impiegate sia integralmente che in quota parte per le attività connesse allo svolgimento del corso. La tipologia di attrezzature dovrà essere congrua con le esigenze del corso ed il costo relativo dovrà essere compatibile con i prezzi di mercato;
-  leasing: ammissibile a condizione che risulti comprovata la sua convenienza economica in rapporto ad altre forme contrattuali di utilizzo del bene (es. locazione semplice del bene o noleggio) o in rapporto all'acquisizione in proprietà del bene stesso, qualora ne sia consentito l'acquisto.
Pertanto, l'ente beneficiario dovrà preliminarmente acquisire almeno tre preventivi da parte di fornitori specializzati contenenti: la durata del contratto; il canone mensile dello stesso; il raffronto con contratto di locazione semplice/noleggio dello stesso bene per lo stesso periodo contrattuale; il raffronto con il prezzo di acquisto a valore corrente di mercato del bene stesso. Sono esclusi dal riconoscimento gli oneri amministrativi, bancari e fiscali legati al contratto di leasing.
Nei casi consentiti di acquisizione delle attrezzature tramite leasing, deve esserne mantenuta la destinazione d'uso per almeno cinque anni;
-  ammortamento: è consentito per i beni e le attrezzature che costituiscono immobilizzazione. Le immobilizzazioni, costituite da beni a fecondità ripetuta, comprendono sia beni materiali che immateriali.
L'ammortamento dei suddetti beni costituisce spesa ammissibile a condizione che:
-  i beni oggetto di ammortamento non abbiano già usufruito di contributi pubblici;
-  il costo dell'ammortamento venga calcolato secondo le norme fiscali vigenti (D.P.R. n. 600/1973 e D.P.R. n. 917/1986), in base ai coefficienti emanati dal Ministero dell'economia e delle finanze;
-  il costo di ammortamento sia direttamente riferito al periodo dell'attività progettuale;
-  il bene sia inserito nel libro dei cespiti.
Qualora si tratti di attrezzature ammortizzabili di valore inferiore a e 516,00, il soggetto attuatore, che in base all'art. 67 del D.P.R. n. 917/86 deduce integralmente il costo dal proprio reddito, potrà portare a rendiconto la quota parte, in dodicesimi, del costo riferito al periodo di utilizzo del bene in relazione alla specifica attività progettuale cofinanziata;
-  manutenzione di beni: sono ammesse le spese necessarie per mantenere efficiente l'utilizzo delle attrezzature, qualora non previste già nel contratto di affitto delle medesime; le attività di manutenzione dovranno essere svolte da personale specializzato sia esso interno che esterno all'operatore.
Utilizzo materiali di consumo per l'attività programmata
Sono inoltre ammissibili i costi reali dei beni e servizi la cui tipologia sia stata analiticamente descritta nella proposta formativa, quali:
-  materiale didattico ad uso collettivo: le spese per l'acquisto di materiale in dotazione collettiva (si sottolinea che il software non può essere considerato come materiale didattico);
-  materiale didattico individuale: le spese effettuate per l'acquisto di materiale di cancelleria e materiale didattico propriamente detto (dispense, libri, ecc.) che alla fine del corso rimangono in dotazione dell'allievo;
-  materiale di consumo per le esercitazioni.
A3) Diffusione dei risultati
Sono ammissibili i costi riferiti ad avvisi pubblici con chiara finalizzazione al reclutamento dei destinatari. E' obbligo dell'organismo gestore indicare nel materiale di diffusione il titolo del progetto come riportato nell'atto di adesione.
Sono ammissibili, altresì, i costi per l'organizzazione e gestione di seminari, work shop, eventi di promozione dei risultati progettuali ed eventi strumentali e/o propedeutici alla realizzazione di singole azioni progettuali. Rispetto a tale voce di spesa non saranno ammissibili spese nella misura superiore al 5% del totale della voce A.2.
Gli esiti delle operazioni realizzate possono essere diffusi attraverso appositi incontri e seminari di durata non superiore a otto ore.
A4) Direzione e controllo interno
Nell'ambito della presente voce analitica di spesa si collocano le attività connesse all'azione di direzione, coordinamento, segreteria e amministrazione necessaria per la realizzazione ed il controllo dell'operazione.
Le funzioni di direzione devono essere svolte dal beneficiario in proprio, con personale parasubordinato o dipendente: in tal caso è ammissibile il costo derivato dall'applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento.
Le funzioni di coordinamento dell'operazione devono essere svolte dal beneficiario in proprio, con personale parasubordinato o dipendente: in tal caso è ammissibile il costo derivato dall'applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento.
Qualora le attività siano realizzate in proprio mediante il ricorso a prestazioni professionali esterne individuali, i costi orari massimi saranno quelli individuati nel vademecum per gli operatori in attuazione del Programma operativo regionale Sicilia F.S.E., 2007/2013.
Nelle attività di segreteria ed amministrazione rientrano in dettaglio:
-  le attività di carattere organizzativo e tecnico necessarie per il buon funzionamento dell'operazione;
-  gli adempimenti di carattere amministrativo/finanziario connessi al funzionamento del sistema di monitoraggio;
-  gli adempimenti di carattere amministrativo/finanziario connessi alle attività di rendicontazione e controllo.
Le attività di cui alla presente voce analitica di spesa devono essere realizzate dal beneficiario in proprio attraverso proprio personale parasubordinato o dipendente: in quest'ultimo caso è previsto un compenso orario massimo pari a e 30,00/ora.
Per il personale interno vengono riconosciuti i costi derivati dall'applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento.
Rientrano all'interno di questa voce analitica di spesa anche i costi amministrativi, in senso ampio, necessari alla realizzazione del progetto quali quelli connessi al funzionamento del sistema di monitoraggio, all'autovalutazione interna del progetto, alla valutazione del placement e alle attività di carattere amministrativo-finanziario, inclusa la garanzia fideiussoria.
Incarichi, compensi e obblighi contrattuali
A) Tutti i compensi corrisposti per la partecipazione alle attività previste al personale appartenente alle amministrazioni dello Stato, compresi quelli erogati al personale amministrativo, tecnico ed ausiliario delle istituzioni scolastiche, sono esclusi "sulla base contributiva e pensionabile, in quanto le predette attività non rientrano tra i compiti di istituto del personale medesimo".
Al riguardo, si fa specifico riferimento alla circolare del Ministero del tesoro, ragioneria generale dello Stato, ispettorato generale per gli ordinamenti del personale del 10 giugno 1996, n. 149948, diramata con nota MPI-Gabinetto/IV dell'8 luglio 1996, prot. n. 2138/BL.
Per quanto riguarda l'IRAP, si rimanda a quanto contenuto nel decreto legislativo n. 446 del 15 dicembre 1997, e successivi aggiornamenti, e in particolare a quanto espresso nel cap. IV, art. 47/C. Per il personale ATA il costo orario non è da considerare onnicomprensivo come nel caso degli esperti e del personale docente, e pertanto deve essere aumentato della quota IRAP.
B) Tutte le prestazioni retribuite dovranno avvenire a seguito di regolare contratto d'opera, convenzione o lettera d'incarico. Tale documento dovrà indicare analiticamente l'oggetto della prestazione, il numero di ore assegnato e il relativo compenso orario onnicomprensivo.
Alla lettera d'incarico per qualsiasi dipendente della pubblica amministrazione - con particolare riguardo per l'amministrazione scolastica - dovrà essere allegata la formale autorizzazione a tale collaborazione da parte del dirigente responsabile.
Si ricorda che è sempre obbligatoria la valutazione comparativa dei curricula dei candidati all'incarico e che il verbale di tale valutazione e una copia di tutti i curricula presentati dovranno essere inseriti nella documentazione del progetto.
Gli incarichi per il personale coinvolto nel progetto, con l'esclusione del personale ATA, dovranno, di regola, essere inquadrati come incarichi di prestazioni d'opera.
Per quanto concerne tali prestazioni, si rinvia a quanto contenuto nel decreto legislativo n. 276/2003 ed alla circolare del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 1/04 dell'8 gennaio 2004, nonché, per quanto riguarda le attività di lavoro autonomo occasionale, a quanto disposto dalla circolare dell'Istituto nazionale previdenza sociale - direzione centrale delle entrate contributive - dipartimento della funzione pubblica n. 4/04 del 16 luglio 2004, concernente le collaborazioni coordinate e continuative.
B) Costi indiretti
Si identificano come costi indiretti quei costi che non possono essere direttamente connessi ad un'attività individuale dell'entità in questione. Tali costi comprendono le spese di funzionamento e gestione, per le quali è difficile determinare con precisione l'ammontare attribuibile ad un'attività specifica: riferiscono a tale tipologia costi quali affitto (canone di locazione); ammortamento (per immobili di proprietà); manutenzione ordinaria e pulizie dei locali; copertura assicurativa (locali ed attrezzature); utenze (energia elettrica, acqua, gas); spese telefoniche; spese di riscaldamento e condizionamento degli immobili; forniture per ufficio (cancelleria); imposte, tasse e oneri (certificazione di qualità). Il dettaglio dei costi riconducibili a questa macrocategoria B) è riportato nella scheda finanziaria allegata al formulario.
Per una più puntuale definizione delle singole fattispecie che concorrono alla determinazione delle voci dei costi indiretti, si rimanda a quanto riportato nel vademecum per gli operatori in attuazione del Programma operativo regionale Sicilia F.S.E., 2007/2013.
Sulla base di quanto è in fase di assunzione nel vademecum per gli operatori in attuazione del Programma operativo regionale Sicilia F.S.E., 2007/2013, e dell'analisi storica di tali costi nella passata programmazione e, d'altra parte, in linea con quanto indicato nell'art.11, comma 3, lettera b), del regolamento CE n. 1081/2006, i costi indiretti possono essere dichiarati su base forfetaria per un importo pari all'13% dei costi diretti. Il ricorso alla forfetizzazione non deve comportare come conseguenza un aumento artificiale dei costi diretti. Qualsiasi riduzione dei costi diretti comporta una riduzione proporzionalmente corrispondente dell'ammontare dichiarato su base forfetaria. Qualora l'operazione generi entrate, queste devono essere dedotte dal totale dei costi dell'operazione (diretti e quindi proporzionalmente anche su quelli indiretti).
È ammissibile come costo indiretto anche la spesa relativa alla certificazione dei rendiconti effettuata da parte di un revisore contabile indicato dall'autorità di gestione del P.O.R. F.S.E., per il cui un compenso si deve fare riferimento alle tariffe stabilite dall'autorità di gestione.
Per quanto non espressamente previsto in materia di ammissibilità delle spese si fa riferimento all'art. 56 del regolamento CE n. 1083/2006 e all'art. 11 del regolamento CE n. 1081/2006 e alla vigente normativa nazionale e regionale.
Nel caso il soggetto proponente non opti per la gestione forfetaria dei costi indiretti, questi non possono comunque essere superiori al 20% della somma dei costi diretti.
15.  VARIAZIONI IN CORSO D'OPERA
L'attuazione delle attività deve avvenire nei tempi stabiliti, nel rispetto del progetto approvato e di tutte le condizioni previste.
Fatte salve le modifiche per correzione di errore materiale, operate dai competenti uffici regionali, non è ammessa variazione dell'importo finanziario approvato nel suo complesso. Per contro sono possibili, se opportunamente giustificate e semplicemente comunicate al dipartimento regionale pubblica istruzione, variazioni tra le singole voci di spesa entro il limite massimo del 20% dell'importo delle voci che si incrementano sia all'interno della stessa macrovoce che tra macrovoci diverse.
Le restanti eventuali variazioni (indirizzo delle sedi per l'attività formativa in aula, calendario/orario di svolgimento, sostituzioni di docenti o allievi, riduzioni di durata o di numero dei partecipanti ecc.), dovranno essere annotate su apposito registro presso l'operatore. Dette variazioni non sono oggetto di autorizzazione, ma devono essere comunicate al dipartimento regionale pubblica istruzione entro le 48 ore precedenti l'inizio delle attività formative di cui sopra.
16.  SPESE NON AMMISSIBILI
Come stabilito all'art. 11 del regolamento CE n. 1081/2006, non sono ammissibili le spese relative a:
-  gli interessi debitori;
-  le commissioni per operazioni finanziarie;
-  altri oneri meramente finanziari;
-  le spese di ammende, penali e per controversie legali;
-  l'acquisto di terreni;
-  l'acquisto di immobili;
-  parcelle legali e notarili, fatto;
-  le spese sostenute per il rispetto delle normative in materia di antinfortunistica, igiene, tutela ambientale, edilizia scolastica, tutela della salute negli ambienti di lavoro, prevenzione incendi, accreditamento;
-  beni mobili soggetti ad essere inventariati;
-  imposta sul valore aggiunto recuperabile.
17.  NORME PER LA GESTIONE E LA RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITA'
Per la gestione e la rendicontazione delle attività si deve fare riferimento a quanto indicato nel vademecum per gli operatori in attuazione del Programma operativo regionale Sicilia F.S.E., 2007/2013 e di cui sarà data puntuale informazione ai soggetti risultanti aggiudicatari del finanziamento.
18.  TERMINE E MODALITA' DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Ciascuna istituzione scolastica potrà presentare un solo progetto.
I progetti, a pena di inammissibilità:
-  dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del 45° giorno a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana tramite consegna a mano (nei giorni lavorativi e nell'orario 9.00 - 13.00) oppure per raccomandata con avviso di ricevimento al seguente indirizzo: Regione siciliana - dipartimento regionale pubblica istruzione - area 2 - programmazione e coordinamento - via Ausonia 122, 90146 Palermo: al riguardo farà fede il timbro del protocollo di accettazione della direzione di questo dipartimento. Non farà fede il timbro postale. Ogni busta dovrà contenere un solo progetto. Il soggetto proponente che invii la domanda per posta è responsabile del suo arrivo. L'Amministrazione non assume responsabilità per eventuali ritardi o disguidi del servizio postale.
Sempre a pena di inammissibilità, sul plico in cui è contenuta la domanda, dovranno essere indicati:
-  la dicitura "Avviso educazione interculturale e integrazione scolastica degli allievi di origine migrante";
-  il mittente del soggetto proponente l'intervento (nel caso di "rete" l'istituto capofila).
Le domande dovranno essere presentate in un unico plico chiuso, contenente due buste:
-  busta A - documentazione, come specificato al successivo articolo 18.1 per la valutazione formale;
-  busta B - formulario, contente due copie cartacee del formulario.
18.1. Busta A - Documentazione
A pena di inammissibilità, la busta A dovrà contenere:
1)  domanda di finanziamento del progetto sottoscritta dal dirigente scolastico/legale rappresentante, con allegata fotocopia di un documento valido di riconoscimento (allegato 2);
2)  dichiarazione, sottoscritta dal dirigente scolastico/legale rappresentante relativa al tasso minimo di iscrizione degli ultimi 2 anni (4% degli studenti iscritti appartenenti ai destinatari come individuati ai precedenti artt. 6 e 7) (allegato 3);
3)  copia della delibera del consiglio d'istituto che autorizza alla partecipazione all'avviso (sostituibile dalla dichiarazione del dirigente scolastico/legale rappresentante che attesti l'esistenza e gli estremi del provvedimento);
4)  dichiarazione, sottoscritta dal dirigente scolastico/legale rappresentante sul gruppo minimo di lavoro (allegato 4);
5)  curricula dei componenti del gruppo di lavoro proposto per la realizzazione degli interventi;
6)  ulteriore documentazione per gli enti di diritto privato senza scopo di lucro che partecipano all'eventuale rete:
-  copia dello statuto e dell'atto costitutivo;
-  curriculum delle esperienze pregresse.
In caso di rete, oltre alla documentazione di cui ai punti da 1 a 6 di questo articolo, bisogna produrre anche:
7)  la convenzione di rete sottoscritta dai dirigenti scolastici/legali rappresentanti, con l'indicazione dell'istituto capofila e della volontà di conferire a questo mandato collettivo speciale con rappresentanza (allegato 5).
Sempre in caso di rete, le dichiarazioni di cui ai punti 1 (allegato 2), 2 (allegato 3), 4 (allegato 4) e 7 (allegato 5) dovranno essere prodotte in maniera congiunta, mentre le dichiarazioni di cui al punto 3 dovranno essere rese da tutti gli istituti scolastici eventualmente componenti la rete medesima.
Tutta la documentazione di cui sopra dovrà riportare la numerazione progressiva delle pagine.
18.2. Busta B - Formulario
A pena di inammissibilità, la busta B dovrà contenere:
1)  il formulario, in duplice copia cartacea, debitamente numerato e siglato in ogni pagina e sottoscritto con firma leggibile dal dirigente scolastico/rappresentante legale del soggetto proponente o dell'istituto indicato come capofila della rete.
Il progetto dovrà essere predisposto utilizzando l'apposito formulario, disponibile sul sito internet http://www.regione.sicilia.it/bbccaa/pi.
18.3. Inammissibilità delle domande
Non saranno, comunque, considerate ammissibili le domande:
-  con progetto avente un costo superiore a e 60.000,00 se il progetto è presentato da una singola scuola non in rete; con progetto avente un costo superiore a e 150.000,00 se il progetto è presentato tramite una rete;
-  con intervento identico ad altro intervento già presentato da altro ente;
-  presentate da parte di soggetti non previsti dal presente avviso;
-  presentate da parte di un medesimo soggetto, singolarmente o in rete, sia con ruolo di capofila che di partner di rete, fatta eccezione per le associazioni ed enti pubblici e privati;
-  nelle quali non siano specificati, all'interno della rete, i ruoli, le competenze e/o le suddivisioni finanziarie dei singoli soggetti;
-  presentate in violazione delle modalità e dei termini indicati nel presente avviso.
18.4. Informazioni
Per assicurare a tutti i potenziali partecipanti parità di condizioni informative, eventuali domande di chiarimento in merito ai contenuti del presente avviso devono essere inoltrate al dipartimento regionale pubblica istruzione per iscritto al seguente indirizzo e-mail uob5istruzione@regione.sicilia.it. Le risposte ai chiarimenti pervenuti sono trasmesse sempre via mail ai richiedenti e alimentano un'apposita rubrica del sito della Regione http://www.regione.sicilia.it/bbccaa/pi chiarimenti FAQ avviso pubblico per sostenere il successo scolastico degli studenti stranieri valorizzando l'interculturalità nelle scuole.
19.  VALUTAZIONE DEI PROGETTI
19.1. Commissione di valutazione
La procedura di selezione degli interventi proposti sarà di tipo valutativo a graduatoria.
Le proposte progettuali sono ritenute ammissibili alla valutazione se:
-  pervenute entro la data di scadenza;
-  presentate da soggetto ammissibile;
-  compilate su apposito formulario;
-  corredate dalla documentazione richiesta (è possibile richiedere da parte dell'Amministrazione integrazione degli eventuali documenti mancanti entro un termine perentorio).
La verifica di ammissibilità viene eseguita a cura del servizio competente del dipartimento regionale pubblica istruzione.
Le proposte ammissibili sono sottoposte a successiva valutazione di merito effettuata da una commissione di valutazione i cui componenti sono nominati dal dirigente generale del dipartimento regionale pubblica istruzione prioritariamente a valere sull'avviso n. 7 del 24 luglio 2008, Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 13 del 29 agosto 2008 (longlist di esperti per la selezione delle operazioni).
La commissione di valutazione passerà all'esame delle proposte progettuali presentate tenendo conto dei criteri di valutazione di seguito riportati all'articolo 19.2.
19.2. Criteri di selezione
I criteri di selezione che verranno adottati per la valutazione delle proposte si riferiscono ai seguenti indicatori:
A)  Qualificazione del/i soggetto/i proponente/i (punteggio massimo 20 pt.) 

Il criterio intende verificare e valorizzare alcune caratteristiche del soggetto proponente:
A1)  Esperienza maturata nel campo dell'orientamento e dell'inserimento scolastico degli studenti stranieri     max 5 pt. 
A2)  Qualità, competenza e adeguatezza delle risorse umane impiegate nel progetto     max 10 pt. 
A3)  Quadro organizzativo, gestione operativa e tempistica dell'intervento     max  5 pt. 
B)  Qualità e coerenza progettuale (punteggio massimo 35 pt.) 

Il criterio intende verificare numerosi aspetti di forma e di sostanza della proposta, in particolare:
B1)  Completezza/univocità delle informazioni     max 5 pt 
B2)  Coerenza interna fra obiettivi e contenuti del progetto, modalità organizzative/operative, strumenti attuativi e risorse     max 15 pt. 
B3)  Congruenza dei contenuti didattici e qualità delle metodologie di intervento adottate (presenza approccio individualizzato)     max 10 pt. 
B4)  Valorizzazione e chiarezza delle metodologie valutative in itinere ed ex post, di realizzazione e di risultato proposte, delle modalità che saranno seguite per la loro messa in opera     max  5 pt. 
C)  Innovazione e trasferibilità (punteggio massimo 10 pt.) 

Il criterio intende verificare e valorizzare gli aspetti innovativi e i risultati attesi della proposta, in particolare:
C1)  Innovatività rispetto a quanto sinora attuato in materia, in relazione a particolari metodi didattici ed ai contenuti/attività     max  3 pt. 
C2)  Modalità per la disseminazione e per favorire la replicabilità di quelle attività progettuali che risulteranno più efficaci     max  4 pt. 
C3)  Capacità di valorizzare le opportunità che possono essere offerte dalle nuove tecnologie dell'informazione e comunicazione a sostegno dell'integrazione culturale     max  3 pt. 
D)  Pari opportunità e sviluppo sostenibile (punteggio massimo 15 pt.) 

Il criterio intende verificare che siano perseguiti anche gli obiettivi trasversali previsti dal F.S.E., finalizzati a ridurre ogni forma di discriminazione e favorire l'inclusione sociale:
D1)  Attuazione e valorizzazione, in particolare, nell'ambito delle attività previste dall'azione A, dei principi di pari opportunità, con specifico riferimento a quello di genere     max 5 pt. 
D2)  Previsione di metodologie didattiche e condizioni logistiche che consentano la fruizione degli interventi da parte di studenti e delle loro famiglie in condizioni di disabilità     max 5 pt. 
D3)  Attenzione e valorizzazione dei principi di sviluppo sostenibile con particolare riferimento ad un utilizzo eco-compatibile delle risorse naturali ed all'impatto socio-ambientale dei processi produttivi, dei consumi e del vivere quotidiano     max 5 pt. 
E)  Economicità (punteggio massimo 5 pt.) 

Il criterio intende valutare l'ammissibilità e la correttezza delle voci di preventivo, nel rispetto dei limiti massimi di spesa indicati dalla normativa regionale:
E1)  Congruenza complessiva e delle singole voci rispetto al progetto proposto (fattibilità tecnico/economica)     max  3 pt. 
E2)  Parametri di costo     max  2 pt. 
F)  Priorità (punteggio massimo 15 pt.) 

Il criterio intende verificare la rispondenza del progetto alle priorità dell'Asse sul quale la proposta viene presentata e a quelle specificatamente indicate nel bando come elemento di valutazione, in particolare:
F1)  Interventi nelle periferie delle città o nelle aree urbane ad alta densità di immigrati, aree rurali o a rischio di marginalità sociale     max  5 pt. 
F2)  Percentuale di allievi iscritti e frequentanti di origine rom, sinti e camminanti     max 10 pt. 

- tra il 5,01% e il 10%, 3 pt.
- tra il 10,01% e il 15%, 6 pt.
- oltre il 15%, 10 pt.
La soglia minima di punteggio che deve conseguire il progetto per accedere al finanziamento è di 60/100.
19.3.  Formazione delle graduatorie e relativa approvazione
L'erogazione dei finanziamenti avverrà tramite la predisposizione di graduatorie provinciali. A ciascuna provincia verrà assegnato un budget sulla base dei recenti dati ISTAT relativi alla popolazione studentesca.
La graduatoria è formulata mediante ordinamento decrescente dei singoli interventi, in relazione al punteggio totale ottenuto da ciascuno di essi; allo scopo di garantire il più diffuso utilizzo delle risorse, in caso di pari punteggio, sarà data precedenza agli interventi di minore importo e, tra questi, agli interventi con maggior numero di allievi; ove, a seguito dell'applicazione dell'ordinamento anzidetto, si determinassero ancora situazioni di parità, i relativi interventi saranno posti in graduatoria secondo l'ordine temporale con cui pervengono presso questo dipartimento, sia, ovviamente, in caso di presentazione a mano, sia in caso di spedizione a mezzo raccomandata a/r.
L'approvazione degli interventi avviene nell'ordine definito dalla graduatoria fino alla concorrenza della disponibilità finanziaria prevista.
Il dirigente responsabile del servizio competente, a conclusione delle fasi di verifica di ammissibilità e di valutazione di merito, predisporrà le graduatorie e gli elenchi di seguito indicati:
-  Ammessi e finanziabili;
-  Ammissibili ma non finanziabili per indisponibilità di risorse;
-  Non ammessi.
Una volta predisposti le graduatorie e gli elenchi, li sottoporrà per l'approvazione al dirigente generale del dipartimento pubblica istruzione.
Successivamente alla registrazione dei relativi provvedimenti di approvazione graduatorie, finanziamento ed impegno, questo dipartimento procederà all'autorizzazione avvio attività per quei soggetti risultati beneficiari del finanziamento, i quali, sia in caso di accettazione che di rinuncia allo stesso, dovranno darne comunicazione espressa a questo dipartimento entro il termine di 10 giorni lavorativi dal ricevimento della suddetta autorizzazione.
20.  OBBLIGHI DEL SOGGETTO PROPONENTE AMMESSO AL FINANZIAMENTO
Il soggetto proponente ammesso al finanziamento sarà tenuto a:
-  osservare le normative comunitarie, nazionali e regionali, in materia di attività cofinanziate dal F.S.E. ed accettare il controllo della Regione, Stato italiano ed Unione europea;
-  applicare nei confronti del personale dipendente il contratto nazionale del settore di riferimento;
-  applicare la normativa vigente in materia di lavoro, sicurezza ed assicurazioni sociali obbligatorie, nonché rispettare la normativa in materia fiscale;
-  utilizzare un conto corrente bancario dedicato unicamente alle operazioni di progetti finanziati dalla Regione siciliana a valere sul Fondo sociale europeo;
-  in attuazione a quanto previsto dai regolamenti comunitari, adottare un sistema contabile distinto, ovvero un'adeguata codificazione contabile, al fine di assicurare la trasparenza dei costi e la facilità dei controlli. La contabilità inerente il progetto deve essere resa facilmente riscontrabile da parte degli organismi deputati alla verifica amministrativa in itinere ed ex-post;
-  redigere il rendiconto finale delle spese sostenute per la realizzazione del progetto e presentarlo entro 30 giorni dalla conclusione dello stesso;
-  su richiesta dell'Amministrazione esibire la documentazione originale;
-  fornire, con cadenza trimestrale e secondo le modalità stabilite dall'Amministrazione, tutti i dati attinenti la realizzazione del progetto finanziato;
-  assicurare la massima collaborazione per lo svolgimento delle verifiche con la presenza del personale interessato;
-  agevolare l'effettuazione dei controlli nel corso delle visite ispettive;
-  fornire le informazioni ordinarie e straordinarie richieste dalla Regione entro i termini fissati;
-  pubblicizzare al massimo e attraverso procedure di trasparenza e chiarezza la selezione di eventuale personale esterno da impegnare nelle attività previste dall'avviso - pubblicazione nel sito internet della scuola e nel sito internet del dipartimento pubblica istruzione (secondo le modalità stabilite dal dipartimento medesimo) - con puntuale specifica dei ruoli e compiti da svolgere.
21.  TERMINE PER L'AVVIO DEI PROGETTI AMMESSI A FINANZIAMENTO
Le proposte progettuali a valere sul presente avviso devono essere immediatamente cantierabili e, se approvate, avviate di norma entro 10 giorni lavorativi dalla data di accettazione del finanziamento salvo eventuale diversa indicazione da parte del dipartimento regionale pubblica istruzione.
22.  PROPRIETA' DEI PRODOTTI
Tutti i prodotti e gli strumenti realizzati, così come i dati e i risultati, sono di proprietà esclusiva della Regione siciliana.
23.  INFORMAZIONE E PUBBLICITA'
Ai sensi dell'art. 6 del regolamento CE n. 1828/2006, l'autorità di gestione informa i beneficiari che accettando il finanziamento essi accettano nel contempo di venire inclusi nell'elenco dei beneficiari pubblicato a norma dell'articolo 7, paragrafo 2, lettera d), dello stesso regolamento.
Ai sensi dell'art. 8, comma 4, il beneficiario è tenuto a informare la platea dei possibili destinatari circa:
a) le modalità e termini previsti per avere accesso all'operazione;
b) il fatto che l'operazione è stata cofinanziata dal Fondo sociale europeo;
c) il fatto che l'operazione è stata selezionata nel quadro del Programma operativo cofinanziato dal Fondo sociale europeo e sulla base dei criteri di valutazione approvati dal comitato di sorveglianza del Programma.
Tutti i documenti, che riguardano gli interventi attuati a valere del presente avviso, compresi i certificati di frequenza o altri certificati, devono contenere una dichiarazione da cui risulti che il progetto formativo è stato cofinanziato dal Fondo sociale europeo.
Tutti gli interventi informativi e pubblicitari rivolti ai destinatari, ai potenziali destinatari ed al pubblico devono recare i seguenti emblemi:






Il mancato rispetto di queste disposizioni è causa di inammissibilità delle spese sostenute a valere sulla voce di spesa "pubblicizzazione e promozione dell'operazione".
Le modalità di promozione e pubblicizzazione dell'operazione e la descrizione delle modalità di selezione devono essere indicate nell'operazione all'atto della presentazione della stessa all'autorità di gestione.
24.  CONTROLLI E RENDICONTAZIONE
Il soggetto beneficiario del finanziamento è responsabile della corretta esecuzione delle attività autorizzate e della regolarità di tutti gli atti di propria competenza ad esse connessi. E' altresì responsabile, come per le dichiarazioni rese in autocertificazione al momento della presentazione della domanda, di ogni altra certificazione resa nel corso di realizzazione delle attività oggetto dell'autorizzazione.
La Regione si riserva di svolgere verifiche e controlli in qualunque momento e fase della realizzazione degli interventi ammessi al finanziamento secondo quanto previsto dalla vigente normativa in merito.
I controlli potranno essere effettuati oltre che dalla Regione anche dallo Stato italiano e dall'Unione europea.
Qualora gli uffici incaricati dei controlli riscontrassero gravi irregolarità nella conduzione delle azioni, fatte salve le maggiori sanzioni previste dalla legge, il dipartimento regionale pubblica istruzione, previa comunicazione all'operatore, disporrà la sospensione dell'autorizzazione e l'avvio del procedimento per la revoca dei contributi.
La gestione amministrativa e la rendicontazione di tutte le attiità finanziate a valere del presente avviso, nonché l'erogazione dei contributi ad esse relativi, sono regolati dalla norme comunitarie nonché dalle disposizioni obbligatorie che sono riportate nel vademecum per gli operatori in attuazione del Programma operativo regionale Sicilia F.S.E., 2007/2013.
Il soggetto beneficiario del contributo avrà, altresì, l'obbligo di rendersi disponibile, fino a 5 anni dall'erogazione del contributo, a qualsivoglia richiesta di controlli, di informazioni, di dati, di documenti, di attestazioni o dichiarazioni, da rilasciarsi eventualmente anche dai fornitori di servizi.
I rendiconti delle spese presentati dal beneficiario devono essere certificati da un revisore contabile indicato dall'autorità di gestione e secondo le modalità riportate nel vademecum per gli operatori in attuazione del Programma operativo regionale Sicilia F.S.E., 2007/2013.
Per quanto non espressamente qui riportato in materia di controlli e rendicontazione, si fa riferimento a quanto indicato nel vademecum di cui sopra.
25.  TENUTA DOCUMENTAZIONE
In relazione a quanto previsto all'art. 19, commi 1 e 2, del regolamento CE n. 1828/2006, i beneficiari conservano i documenti giustificativi in originale delle spese, mentre, per quanto riguarda la tenuta del fascicolo di progetto, sarà competente il servizio responsabile del procedimento.
I beneficiari sono tenuti all'istituzione di un fascicolo di operazione contenente la documentazione tecnica e amministrativa (documentazione di spesa e giustificativi) e, coerentemente con quanto previsto all'art. 90 del regolamento CE n. 1083/2006, alla sua conservazione fino a tre anni successivi alla chiusura del P.O.R. F.S.E.; sono tenuti a timbrare le fatture originali a giustificazione della spesa con la scritta "spesa che ha usufruito del contributo del P.O.R. Sicilia F.S.E. 2007/2013", sono tenuti altresì ad assicurare la stabilità di una operazione, se del caso, così come ai sensi dell'art.57 del regolamento n. 1083, per cinque anni dal suo completamento.
I documenti vanno conservati in formato cartaceo (per gli originali dei libri di contabilità e dei giustificativi quietanzati, per le copie degli ordini di pagamento). Le dichiarazioni di spesa a chiusura provvisoria dei conti su foglio elettronico e, solo in casi giustificati, in formato cartaceo.
26.  REVOCA DEL FINANZIAMENTO
In caso di inosservanza di uno o più obblighi posti a carico del soggetto proponente di cui all'art. 20, la Regione, previa diffida ad adempiere, procede alla revoca del finanziamento ed al recupero delle somme erogate, fatte salve le spese sostenute e riconosciute ammissibili.
27.  CONDIZIONI DI TUTELA DELLA PRIVACY
Tutti i dati forniti dal soggetto attuatore nell'ambito della presente procedura verranno trattati nel rispetto del decreto legislativo n. 196/2003 "Codice in materia di protezione dei dati personali".
I dati personali saranno trattati per le seguenti finalità:
-  registrare i dati relativi agli organismi di formazione e alle aziende che intendono presentare richieste di finanziamento all'Amministrazione regionale per la realizzazione di attività;
-  realizzare attività di istruttoria e valutazione sui progetti pervenuti;
-  realizzare attività di verifica e controllo previste dalle normative vigenti in materia;
-  inviare comunicazioni agli interessati da parte dell'Amministrazione regionale;
-  realizzare indagini dirette a verificare il grado di soddisfazione degli utenti sui servizi offerti o richiesti.
Il soggetto beneficiario del finanziamento è tenuto a mantenere riservati i documenti, i dati e le informazioni, su qualsiasi supporto contenuti e con qualsiasi modalità raccolti, acquisiti o trattati nella realizzazione dell'intervento, salvi quelli costituenti informazioni pubbliche o di pubblico dominio, ovvero pubblicamente conoscibili.
28.  RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Il responsabile del procedimento è il dirigente responsabile dell'U.O.B. 5.
Le informazioni e/o chiarimenti in merito all'avviso e al formulario on-line possono essere inoltrati all'indirizzo di posta elettronica Uob5istruzione@regione.sicilia.it.
Allegati
Allegato  1  -  Formulario.
Allegato  2  -  Domanda finanziamento.
Allegato  3  -  Dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante, relativa al numero minimo di iscritti.
Allegato  4  -  Dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante, sul gruppo minimo di lavoro.
Allegato  5  -  Dichiarazione d'intenti per la costituzione della rete.
Allegato  6  -  Schema di convenzione.


N.B. - Gli allegati, che costituiscono parte integrante del presente avviso, saranno disponibili nel sito internet del dipartimento regionale pubblica istruzione http://www.regione.sicilia.it/bbccaa/pi.
(2009.21.1502)127
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
Alessandro De Luca
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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