REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 29 MAGGIO 2009 - N. 25
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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CIRCOLARI

ASSESSORATO DELL'INDUSTRIA


CIRCOLARE 13 maggio 2009, n. 1.
Programma operativo regionale FESR 2007/2013 - Obiettivo operativo 2.1.3 - adeguare e completare le reti di distribuzione metanifere "Grande progetto di investimento per la metanizzazione". Circolare per la presentazione dei progetti di metanizzazione dei comuni e consorzi A.S.I. della Sicilia per la redazione della scheda "Grande progetto di investimento per la metanizzazione".

A TUTTI I COMUNI E CONSORZI A.S.I. DELLA SICILIA
Premessa
Il P.O. FESR Sicilia 2007/2013 - Asse 2 - Uso efficiente delle risorse naturali - Obiettivo operativo 2.1.3, consente ai comuni e aree di sviluppo industriale (Consorzi A.S.I.) della Sicilia di usufruire di benefici per il completamento della rete di distribuzione del gas metano, specie nell'ambito di aree industriali, centri urbani minori e marginali, sistemi produttivi.
Il completamento della rete di distribuzione del gas metano in Sicilia deve essere valutato come un unico "Grande Progetto" ai sensi dell'art. 39 del regolamento n. 1083/2006, anche se composto da vari interventi non caratterizzati da contiguità territoriale.
Il "Grande progetto" presuppone una richiesta formale di conferma del tasso di finanziamento, a valere sui fondi strutturali, di un insieme di lavori economicamente indivisibili che svolgono una funzione tecnica precisa, hanno obiettivi chiaramente definiti ed il cui costo totale supera 50 milioni di euro.
L'Assessorato regionale dell'industria, all'uopo, predispone la redazione di una scheda "Grande progetto di investimento per la metanizzazione" e, previa acquisizione di elaborati di livello progettuale almeno pari al preliminare da parte dei beneficiari dell'intervento, che intendono usufruire del contributo.
Pertanto, si diramano le presenti direttive esplicative a tutti i comuni e le aree di sviluppo industriale della Sicilia (Consorzi A.S.I.) per la partecipazione ad apposita selezione progettuale finalizzata all'immediata attivazione delle procedure di negoziazione e programmazione stabilite dalla Commissione europea, al fine di conseguire il completamento delle reti di distribuzione del metano in Sicilia. L'impatto di questo obiettivo operativo è strettamente legato al risparmio energetico, al valore aggiunto socio-economico derivanti dall'uso intelligente della risorsa metano e ai benefici ambientali connessi.
Gli enti ammessi alla partecipazione sono:
a) comuni metanizzabili singolarmente, comuni metanizzabili per estensione da altro comune metanizzato e comuni metanizzabili per estensione da altro comune da metanizzare, in possesso di atto di assenso del comune estensore, provvisti di concessionario;
b) comuni che deliberano la metanizzazione per estensione da altro comune metanizzato o metanizzabile, purché sia assicurata l'unitarietà della gestione del servizio, in possesso di atto di assenso del comune estensore;
c) comuni che intendono realizzare la rete di distribuzione del gas metano, che non hanno ancora affidato la gestione in concessione della rete di distribuzione del gas, in possesso di progetto e degli estremi della nota di richiesta alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana della pubblicazione del bando di gara per l'affidamento, ovvero di apposita dichiarazione che comprovi l'avvio della procedura di affidamento prevista dall'art. 37bis del testo della legge 11 febbraio 1994, n. 109, coordinato con le norme della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7, nonché dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive n. 2004/17/CE e n. 2004/18/CEE e dal decreto legislativo 11 settembre 2008, n. 152;
d) comuni e/o consorzi A.S.I. che deliberano la metanizzazione con sistemi alternativi di trasporto del gas (es. carro cisterna e/o carro bombolaio e/o altro);
e) comuni che hanno già deliberato l'affidamento della concessione del servizio e che non precludono nell'atto di convenzione la possibilità di realizzare l'opera con finanziamenti pubblici;
f) comuni che presentano richiesta per l'estensione della rete cittadina alle aree agricole intensive;
g) comuni che intendono realizzare interventi di completamento delle reti esistenti e adeguamento e potenziamento degli impianti d'opera non configurabili come interventi di manutenzione;
h) consorzi A.S.I. che intendono realizzare interventi di ampliamento e/o completamento delle reti.
1. Documentazione
I comuni e i consorzi A.S.I. che intendono partecipare alla selezione dovranno presentare all'Assessorato regionale dell'industria una domanda di partecipazione al "Grande progetto di investimento per la metanizzazione", allegando elaborati di progetto, di livello almeno pari al "Progetto preliminare", redatto ai sensi del D.P.R. n. 554/1999.
1.1  Progetto preliminare
Il progetto, redatto da ingegnere e/o architetto iscritto nell'apposito albo professionale, dovrà essere costituito dai seguenti elaborati:
a) relazione illustrativa;
b) relazione tecnica;
c) studio di prefattibilità ambientale;
d) indagini geologiche, idrogeologiche e archeologiche preliminari;
e) planimetria generale e schemi grafici;
f) prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza;
g) calcolo della spesa.
Qualora il progetto debba essere posto a base di gara di un appalto concorso o di una concessione di lavori pubblici, oltre gli elaborati suindicati:
h) dovranno essere effettuate, sulle aree interessate dall'intervento, le indagini necessarie quali quelle geologiche, geotecniche, idrologiche, idrauliche e sismiche e dovranno essere redatti i grafici e le relative relazioni;
i) dovrà essere redatto un capitolato speciale prestazionale;
l) dovrà essere, altresì, predisposto un piano economico e finanziario di massima, sulla base del quale sono determinati gli elementi previsti dall'art. 85, comma 1, lettere a), b), c), d), e), f), g) ed h) del D.P.R. n. 554/99 da inserire nel relativo bando di gara.
1.1.1 Relazione illustrativa
La relazione illustrativa del progetto dovrà evidenziare i seguenti elementi:
a) descrizione dell'intervento da realizzare;
b) illustrazione delle ragioni della soluzione prescelta sotto il profilo localizzativo e funzionale, nonché delle problematiche connesse alla prefattibilità ambientale, alle preesistenze archeologiche e alla situazione complessiva della zona, in relazione alle caratteristiche e alle finalità dell'intervento, anche con riferimento ad altre possibili soluzioni;
c) fattibilità dell'intervento, documentata attraverso lo studio di prefattibilità ambientale, dell'esito delle indagini geologiche, geotecniche, idrologiche, idrauliche e sismiche di prima approssimazione delle aree interessate e dell'esito degli accertamenti in ordine agli eventuali vincoli di natura storica, artistica, archeologica, paesaggistica o di qualsiasi altra natura interferenti sulle aree o sugli immobili interessati;
d) accertamento in ordine alla disponibilità delle aree o immobili da utilizzare, alle relative modalità di acquisizione, ai prevedibili oneri e alla situazione dei pubblici servizi;
e) gli indirizzi per la redazione del progetto definitivo, anche in relazione alle esigenze di gestione e manutenzione;
f) cronoprogramma delle fasi attuative con l'indicazione dei tempi massimi di svolgimento delle varie attività di progettazione, approvazione, affidamento, esecuzione e collaudo;
g) indicazioni necessarie per garantire l'accessibilità, l'utilizzo e la manutenzione delle opere, degli impianti e dei servizi esistenti;
h) criteri di valutazione delle utenze da servire con la previsione dei consumi immediati e a saturazione in base a previsione di sviluppo;
i) modalità di fornitura dell'impianto di distribuzione;
l) dati tecnici e parametrici caratterizzanti il progetto;
m) criteri sui calcoli di portata e dimensionamento della rete;
n) descrizione delle caratteristiche degli impianti, compresi quelli di protezione e sicurezza.
1.1.2 Relazione tecnica
La relazione tecnica riporterà lo sviluppo degli studi tecnici di prima approssimazione connessi alla tipologia e categoria dell'intervento da realizzare, con l'indicazione di massima dei requisiti e delle prestazioni, che devono essere riscontrate nell'intervento.
1.1.3 Studio di prefattibilità ambientale
Lo studio di prefattibilità ambientale ha lo scopo di ricercare le condizioni che consentano un miglioramento della qualità ambientale e paesaggistica del contesto territoriale e dovrà comprendere:
a) la verifica, anche in relazione all'acquisizione dei necessari pareri amministrativi, di compatibilità dell'intervento, con le prescrizioni di eventuali piani paesaggistici, territoriali ed urbanistici sia a carattere generale che settoriale;
b) lo studio sui prevedibili effetti della realizzazione dell'intervento e del suo esercizio sulle componenti ambientali e sulla salute dei cittadini;
c) l'illustrazione, in funzione della minimizzazione dell'impatto ambientale, delle ragioni della scelta del sito e della soluzione progettuale prescelta, nonché delle possibili alternative localizzative e tipologiche;
d) la determinazione delle misure di compensazione ambientale e degli eventuali interventi di ripristino, riqualificazione e miglioramento ambientale e paesaggistico, con la stima dei relativi costi da inserire nei piani finanziari dei lavori;
e) l'indicazione delle norme di tutela ambientale che si applicano all'intervento e degli eventuali limiti posti dalla normativa di settore per l'esercizio di impianti, nonché l'indicazione dei criteri tecnici che si intendono adottare per assicurarne il rispetto.
Nel caso di interventi ricadenti sotto la procedura di valutazione di impatto ambientale, lo studio di prefattibilità ambientale contiene le informazioni necessarie allo svolgimento della fase di selezione preliminare dei contenuti dello studio di impatto ambientale. Nel caso di interventi, per i quali si rende necessaria la procedura di selezione prevista dalle direttive comunitarie, lo studio di prefattibilità ambientale consente di verificare che questi non possono causare impatto ambientale significativo, ovvero deve consentire di identificare misure prescrittive tali da mitigare tali impatti.
1.1.4 Schemi grafici del progetto preliminare
La documentazione grafica del progetto dovrà contenere i seguenti elaborati:
a) corografia generale contenente l'indicazione dell'andamento planimetrico delle opere e nella quale sarà evidenziato il punto di consegna del gas, ovvero piattaforma logistica supporto della fornitura del gas metano, in scala 1:25.000;
b) stralcio dello strumento di pianificazione paesaggistico-territoriale e del piano urbanistico generale o attuativo, sul quale è indicato il tracciato delle opere e dei lavori da realizzare e gli eventuali altri tracciati esaminati, in scala 1:25.000/1:10.000;
c) planimetrie con le curve di livello sulle quali sono riportati il tracciato delle opere e dei lavori da realizzare e gli eventuali altri tracciati esaminati, in scala 1:5.000;
d) planimetria dell'abitato, in scala 1:2.000/1:1.000, con i tracciati di tutte le tubazioni stradali riferite alle strade urbane ed extraurbane e con l'indicazione dei relativi diametri;
e) profili longitudinali e trasversali altimetrici delle opere e dei lavori da realizzare in scala non inferiore a 1:5.000/500, sezioni tipo idriche, stradali e simili, in scala non inferiore ad 1:100, nonché uguali profili per le eventuali altre ipotesi progettuali esaminate;
f) indicazioni in scala adeguata di tutti i manufatti speciali che l'intervento richiede;
g) schemi funzionali della cabina di prelievo e/o degli impianti di riduzione; schemi di posa delle tubazioni stradali.
1.1.5 Calcolo della spesa
a) Computo metrico estimativo delle opere murarie, degli impianti e delle strumentazioni, suddiviso tra le singole opere e voci di spesa;
b) Riepilogo delle spese previste per l'intervento;
c) Elenco dei prezzi unitari;
d) Criteri per la determinazione dei prezzi unitari.
1.2 Autorizzazioni
Dovranno essere prodotte:
a) approvazioni, autorizzazioni e concessioni da parte delle autorità locali, relativamente alle opere edili e agli impianti previsti;
b) parere preventivo del comando provinciale dei Vigili del fuoco sugli impianti progettati limitatamente alle competenze previste dalla normativa vigente;
c) per i gasdotti di adduzione di lunghezza superiore ai 20 km. è necessaria, ove prevista, la preventiva sottoposizione del progetto alle procedure di verifica previste dal testo unico n. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni.
1.3 Convenzione di gestione
a) Nel caso in cui siano stati già stipulati la convenzione, che disciplina i rapporti tra l'amministrazione e il concessionario, nonché il regolamento di utenza, le parti dovranno impegnarsi ad adeguare i medesimi a tenere conto dei benefici assicurati al comune dall'ottenimento del contributo di cofinanziamento;
b) Nel caso in cui il comune o il consorzio A.S.I. non abbiano ancora aggiudicato la concessione della rete di distribuzione del gas metano, ovvero non abbiano ancora provveduto alla stipula della convenzione, che disciplina i rapporti con il concessionario, ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, dovranno produrre apposita dichiarazione con la quale si impegnano a trasmettere, successivamente, copia della documentazione che, in ogni caso, sarà considerata atto propedeutico all'emissione del provvedimento di concessione del contributo.
Ne sussegue che tale convenzione dovrà tenere conto dei benefici concessi e dovrà prevedere la possibilità per l'ente, alla scadenza della convenzione, di rilevare la rete esistente, valutata, ove previsto secondo il criterio della stima industriale, per la quota parte realizzata inizialmente con fondi del concessionario e le modalità di trasferimento al concessionario dei contributi previsti per la realizzazione dell'opera, contestualmente al loro incasso.
1.4 Atto deliberativo del comune da assumersi in conformità alle norme vigenti
I comuni e i consorzi A.S.I. dovranno adottare atto deliberativo di approvazione del progetto che dovrà contenere, tra l'altro, le seguenti indicazioni:
a) forma scelta dai richiedenti per la gestione della rete di distribuzione del gas metano (gestione diretta o gestione in concessione);
b) impegno del richiedente a costituirsi, in caso di estensione della rete da parte di un comune metanizzato o metanizzabile ai sensi della delibera CIPE 25 ottobre 1984 ai territori di altri comuni, in gestione unitaria per un periodo che, in caso di gestione in concessione, non dovrà essere inferiore alla durata della concessione;
c) impegno preso e fornitura del metano da parte della società fornitrice, adeguati al fabbisogno necessario ed eventuale individuazione delle necessarie risorse finanziarie, ove si rendano necessarie opere che rivestano particolare importanza;
d) dichiarazione dalla quale risulti che i terreni interessati alla realizzazione delle opere previste non sono soggetti a vincoli storici, archeologici, paesaggistici e idrologici o, comunque, che sia stato richiesto il relativo nulla osta da ottenersi prima dell'inizio dei lavori;
e) nel caso di gestione diretta, la specificazione se l'aggiudicazione dei lavori sia già stata effettuata o se debba essere effettuata e relative modalità;
f) nel caso di ricorso alla Cassa depositi e prestiti per la concessione dei mutui integrativi a copertura della differenza tra il costo delle opere e il contributo concesso, dichiarazione del segretario comunale attestante che il rilascio delle delegazioni di pagamento relative alle accensioni dei predetti mutui integrativi, il complesso degli interessi passivi non superi il quarto delle entrate, relativamente ai primi tre titoli del bilancio di previsione dell'esercizio corrente;
g) approvazione degli elaborati predisposti e delle relative voci di spesa ammesse al contributo;
h) piano finanziario per la copertura della spesa complessiva, come specificato al paragrafo VI;
i) in caso di gestione in concessione, eventuale delega al concessionario per la trasmissione dell'elaborato progettuale e di tutta la documentazione necessaria;
j) impegno del concessionario ad erogare il finanziamento residuo necessario per la copertura totale della spesa.
2. Presentazione della domanda di partecipazione al grande progetto
La domanda di partecipazione alla redazione della scheda "Grande progetto di investimento per la metanizzazione", contenente la documentazione di cui al punto 1, dovrà essere inoltrata, in busta chiusa e riportante l'indicazione del mittente a mezzo raccomandata A.R., al seguente indirizzo: All'Assessorato regionale dell'industria - dipartimento regionale dell'industria e delle miniere - servizio II - risorse minerarie ed energetiche, via Ugo La Malfa n. 87/89 - 90146 Palermo.
La domanda, corredata dalla documentazione prevista, dovrà essere trasmessa al suindicato indirizzo entro e non oltre 90 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana. Farà fede la data del timbro postale o di altro attestato di spedizione.
Al termine di tale periodo, le istanze saranno esaminate dal dipartimento regionale dell'energia, il quale, raccolti i dati necessari, predisporrà la redazione della scheda "Grande progetto di investimento per la metanizzazione" propedeutica alla concessione dei contributi.
Condizione essenziale per la presentazione della scheda è che il costo totale dell'investimento, anche se composto da vari interventi non caratterizzati da contiguità territoriale, non sia inferiore a 50 milioni di euro.
3. Spese ammissibili
Saranno ammesse alle agevolazioni le seguenti voci di spesa:
a) Spese tecniche - Spese di progettazione, direzione lavori e collaudo, da calcolarsi sull'importo dei lavori di cui al successivo punto d). Spese per indagini geologiche, geotecniche, idrogeologiche, idrauliche e sismiche. Per la determinazione dell'onorario del professionista incaricato della progettazione e direzione lavori si applicherà la tabella A, classe 8, della tariffa di cui alla legge 2 marzo 1949, n. 143 e successive modifiche ed integrazioni. Per la determinazione dell'onorario del professionista incaricato del collaudo si applicherà la tabella C, lettera a), della richiamata tariffa. Per la determinazione dell'onorario dei professionisti incaricati delle indagini si applicheranno le relative norme che regolano le tariffe professionali.
Le spese tecniche sono riconosciute a presentazione di parcella professionale vidimata dall'ordine di appartenenza e fattura di pari importo;
b) spese relative al Rup;
c) spese relative ai terreni - spese da valutarsi mediante i parametri dell'espropriazione, per l'acquisizione dei terreni necessaria alla realizzazione delle opere edili e degli impianti entro il limite del 10% del costo complessivo dell'intervento. Eventuali spese (concessioni, contributi etc.) connesse all'acquisizione dei diritti di passaggio con esclusione dei canoni periodici;
d) spese relative ai lavori di costruzione o potenziamento della rete di distribuzione e delle opere accessorie, materiali, impianti e strumentazioni. In particolare:
-  costruzione della cabina di decompressione ed opere connesse, sia di prelievo che intermedie, compresi impianti e strumentazioni;
-  condotte principali, di adduzione, gruppi di regolazione e rete di distribuzione a bassa pressione;
-  diramazioni stradali;
-  tubazioni di allacciamento per raggiungere le singole utenze private, a partire dalle diramazioni;
-  fornitura e posa in opera dei misuratori per le utenze di cui al punto precedente;
-  nel caso di completamento o di estensione della rete ad altro comune, adeguamento e potenziamento degli impianti già funzionanti con esclusione di opere configurabili come interventi di manutenzione;
e) spese per la sicurezza dei cantieri, ai sensi del decreto legislativo n. 494/96 e successive modifiche ed integrazioni;
f) spese di allacciamento ai metanodotti.
Ai sensi del D.P.R. 6 ottobre 1972, n. 633 e successive modifiche, non dovrà essere esposto l'onere derivante dall'I.V.A. fra le voci di spesa ammissibili.
4. Copertura della spesa complessiva
Alla copertura della spesa complessiva prevista si potrà fare fronte inoltre:
-  nell'ipotesi di gestione diretta, con un eventuale mutuo integrativo concedibile dalla Cassa depositi e prestiti secondo le modalità indicate nel decreto del Ministro del tesoro dell'1 febbraio 1985;
-  nell'ipotesi di gestione in concessione, con un finanziamento del concessionario.
Le opere già finanziate con eventuali diversi interventi, sia nazionali che comunitari, non potranno essere ammesse alle agevolazioni di cui alla presente.
Con il presente atto, al fine di agevolare la massima partecipazione dei potenziali beneficiari, si diramano le direttive fondamentali per la futura predisposizione del bando attuativo del programma:
5. Realizzazione dell'intervento
A conclusione della fase di negoziazione con la Commissione europea, l'Assessorato regionale dell'industria comunicherà alle amministrazioni che hanno partecipato alla selezione preliminare l'esito della contrattazione e la conferma del tasso di finanziamento riconosciuto al "Grande progetto di investimento per la metanizzazione" a valere sui fondi strutturali.
L'Assessorato regionale dell'industria, altresì, chiederà alle amministrazioni di presentare, entro 90 giorni dall'avvenuta ricezione della comunicazione, l'esecutivo del progetto presentato, redatto ai sensi del D.P.R. n. 554/99 e completo di tutti i pareri e le autorizzazioni previsti, l'atto deliberativo di approvazione del progetto esecutivo e copia dell'atto di convenzione che disciplina i rapporti con il concessionario.
Le istanze verranno sottoposte all'esame definitivo di una commissione di esperti nominata dall'Assessore regionale dell'industria. Sulla base delle risultanze istruttorie tecnico-amministrative condotte, si provvederà ad emettere i decreti formali di ammissione al contributo dei singoli progetti.
5.1 Affidamento dei lavori
In caso di gestione diretta, la realizzazione dei lavori previsti nel progetto verrà affidata dal comune e/o consorzio A.S.I. a terzi in conformità alla normativa vigente in materia di appalti di opere pubbliche. In tal caso l'amministrazione appaltante dovrà attivare le procedure per l'affidamento dei lavori con la massima sollecitudine.
In caso di concessione per la gestione, alla realizzazione delle opere provvederà il concessionario, che opererà quale imprenditore privato ed a cui farà capo l'intera responsabilità dell'attuazione degli interventi.
La nomina del progettista e del direttore dei lavori sarà di competenza del concessionario, mentre la nomina di un unico collaudatore, in corso d'opera, sarà di competenza dell'ente finanziatore, il quale nominerà, altresì, un segretario scelto tra i funzionari in servizio presso l'Assessorato regionale dell'industria.
5.2 Erogazione dei contributi
Successivamente alla registrazione del decreto di finanziamento, l'importo del contributo verrà trasferito al comune e/o al consorzio A.S.I. in forma frazionata.
Nel caso di gestione in concessione, l'erogazione del suddetto contributo, con pari valuta, è riconosciuto al concessionario a presentazione al comune e/o al consorzio A.S.I. della documentazione atta a certificare l'avanzamento dell'opera previa presentazione di un'idonea garanzia fidejussoria per il completamento della quota parte dell'opera non coperta da contributi.
Tale documentazione dovrà essere predisposta dal direttore dei lavori, presentato dal legale rappresentante della società concessionaria e corredata da una dichiarazione resa da un tecnico competente iscritto negli appositi albi incaricato allo scopo dallo stesso concessionario, attestante la corrispondenza della contabilità ai lavori eseguiti. Il citato professionista dovrà essere persona diversa dal direttore dei lavori.
Le spese tecniche saranno riconosciute interamente dal comune e/o consorzio A.S.I. ad avvenuto accreditamento del finanziamento, su richiesta del professionista, il quale è tenuto a presentare parcella professionale vidimata dall'ordine di appartenenza e fattura di pari importo.
Nel caso di gestione in concessione, resta a totale carico del concessionario la voce I.V.A.
6. Documentazione finale
Dopo l'approvazione del collaudo, il comune e/o il consorzio A.S.I. ovvero, in caso di gestione in concessione, il concessionario, dovrà trasmettere all'Assessorato regionale dell'industria la seguente documentazione:
a)  delibera della giunta municipale di approvazione del collaudo e delle spese finali;
b)  relazione di collaudo, in caso di gestione diretta, certificato di regolare esecuzione dell'opera;
c)  relazione del direttore dei lavori che illustri le motivazioni tecniche alla base delle compensazioni di spesa intervenute e che evidenzi l'eventuale ricorso a nuovi prezzi e i confronti tra le quantità e spese relative a ciascuna voce lavori in base a quanto inizialmente ammesso ed a quanto realizzato, nonché la data di ultimazione lavori e quella di inizio di erogazione del gas metano;
d)  planimetria indicante la rete e gli impianti effettivamente realizzati.
L'Assessorato regionale dell'industria, sulla base delle predette risultanze istruttorie, prenderà atto mediante specifico provvedimento della situazione finale e autorizzerà lo svincolo delle garanzie fidejussorie sulla parte dei lavori non coperta dai contributi.
7.  Coordinamento del procedimento
Ogni comune e/o consorzio A.S.I. dovrà indicare nella domanda di partecipazione al "Grande progetto di investimento" il nominativo di un responsabile del procedimento, che dovrà provvedere ad informare l'Assessorato regionale dell'industria sui dati del progetto.
Per le parti non espressamente regolamentate dalla presente circolare valgono le norme comunitarie, nazionali e regionali di carattere generale. L'Assessorato regionale dell'industria si riserva, altresì, la possibilità di emanare successive circolari, nel caso in cui dovessero presentarsi particolari problematiche tecnico-amministrative.
Le presenti direttive esplicative saranno pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e nel sito internet della Regione siciliana - Assessorato regionale dell'industria.
  L'Assessore: GIANNI 

(2009.19.1365)131
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
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