REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 13 MARZO 2009 - N. 11
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2/E - 90141 PALERMO
INFORMAZIONI TEL 7074930 - ABBONAMENTI TEL 7074926 INSERZIONI TEL 7074936 - FAX 7074927

AVVERTENZA
Il testo della Gazzetta Ufficiale è riprodotto solo a scopo informativo e non se ne assicura la rispondenza al testo della stampa ufficiale, a cui solo è dato valore giuridico. Non si risponde, pertanto, di errori, inesattezze ed incongruenze dei testi qui riportati, nè di differenze rispetto al testo ufficiale, in ogni caso dovuti a possibili errori di trasposizione

Programmi di trasposizione e impostazione grafica di :
Michele Arcadipane - Trasposizione grafica curata da: Alessandro De Luca - Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti

CIRCOLARI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


CIRCOLARE 19 febbraio 2009, n.1.
Contenimento dell'inquinamento atmosferico nelle aree ad elevato rischio di crisi ambientale della Regione siciliana da emissioni di polveri provenienti dalle attività di cui alla parte I dell'allegato V alla parte V del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 e di polveri presenti nelle aree urbane in esse ricadenti.

AL MINISTERO DELL'AMBIENTE
ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE
AGLI ASSESSORATI DELLA REGIONE
AGLI UFFICI TERRITORIALI DEL GOVERNO DI CALTANISSETTA, MESSINA, SIRACUSA
ALLE PROVINCE REGIONALI DI CALTANISSETTA, MESSINA, SIRACUSA
AI COMUNI DI GELA, BUTERA, NISCEMI, CONDRO', GUALTIERI SICAMINÒ', MILAZZO, PACE DEL MELA, SAN FILIPPO DEL MELA, SANTA LUCIA DEL MELA, SAN PIERO NICETO, SIRACUSA, PRIOLO, MELILLI, AUGUSTA, FLORIDIA, SOLARINO
ALLE ASSOCIAZIONI DEGLI INDUSTRIALI DELLE PROVINCE DI CALTANISSETTA, MESSINA, SIRACUSA
ALLE CAMERE DI COMMERCIO DI CALTANISSETTA, MESSINA, SIRACUSA
ALLE CAPITANERIE DI PORTO DI GELA, SIRACUSA, AUGUSTA, MILAZZO
ALLE AUTORITA' PORTUALI DI MESSINA, AUGUSTA
L'ufficio speciale per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale è stato istituito per consentire ad un'unica struttura di coordinare la realizzazione di programmi e progetti di rilevante entità nelle aree a rischio con i compiti attribuitigli dalla delibera n. 306 del 29 giugno 2005 della Giunta di governo.
L'ufficio si configura come autorità preposta al risanamento ambientale nelle aree a rischio e in quanto tale interviene al di fuori dell'ordinaria attività di gestione del territorio tramite azioni, prescrizioni e linee guida.
In tale ambito si collocano le indicazioni della presente circolare finalizzate a mitigare l'inquinamento atmosferico da polveri sottili che risulta essere una delle principali cause delle malattie dell'apparato respiratorio.
Per favorire il risanamento ambientale delle aree a rischio al fine del contenimento delle emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico, scarico o stoccaggio di materiali polverulenti (parte I dell'allegato V alla parte V del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006) si dovranno adottare, nella realizzazione e nell'esercizio di stabilimenti e/o impianti nuovi o comunque soggetti a rinnovi autorizzatori che svolgono tali attività, le seguenti misure che integrano e specificano, per le aree a rischio, quelle già previste dal decreto legislativo n. 152/2006:
1)  prima dell'entrata in esercizio, dovranno essere realizzate barriere perimetrali artificiali frangivento a maglia fitta cui accostare barriere verdi con specie tipiche delle associazioni vegetali del luogo. La funzionalità di tali barriere dovrà essere garantita a partire dalla base a diretto contatto con il terreno;
2)  in tutti i luoghi e fasi di lavoro dovranno essere adottate le migliori tecnologie disponibili al fine di ridurre al minimo le emissioni di polveri;
3)  sia prevista almeno la bagnatura dei piazzali e della viabilità interna o comunque di pertinenza dell'impianto;
4)  il percorso dei mezzi e degli autocarri si sviluppi sempre al di fuori di aree di riserva, SIC e ZPS;
5)  lo stoccaggio di materiale polverulento dovrà avvenire preferibilmente in silos o in capannoni mantenuti in depressione con convogliamento dell'aria di ricambio ad opportuni depolveratori. Soluzioni alternative per specifiche lavorazioni dovranno essere opportunamente comprovate;
6)  dovrà procedersi al lavaggio delle ruote degli autocarri in uscita dai luoghi ove siano presenti sostanze polverulente come materie prime, prodotti e sottoprodotti;
7)  sulle piste all'interno degli stabilimenti, ivi compresi cave e cantieri, dovrà essere limitata la velocità massima consentita a tutti gli autoveicoli autorizzati al transito;
8)  i macchinari e i sistemi usati per la produzione e manipolazione di materiali polverulenti dovranno essere incapsulati e le emissioni, con particolare riferimento ai punti di introduzione, estrazione e trasferimento, dovranno essere convogliate ad un idoneo impianto di abbattimento;
9)  qualsiasi anomalia di funzionamento o interruzione di esercizio dei sistemi di abbattimento, tali da non assicurare il rispetto dei limiti di emissione autorizzati, comporterà la sospensione delle lavorazioni per il tempo necessario alla rimessa in efficienza di detti sistemi;
10)  la conduzione degli impianti dovrà essere tale da non causare variazioni significative della qualità dell'aria sia all'interno che all'esterno dell'impianto, in tutte le condizioni meteorologiche. In caso di forte vento dovrà essere sospesa totalmente o parzialmente l'attività produttiva salvo motivate deroghe da prevedersi nel provvedimento autorizzatorio;
11)  per quant'altro non specificatamente previsto nella presente circolare si dovrà fare riferimento alla vigente normativa ed in particolare alle disposizioni previste ai sensi del citato decreto legislativo n. 152/2006.
Gli interventi che scaturiscono dall'applicazione dei punti sopra elencati dovranno essere evidenziati negli elaborati redatti per l'acquisizione del parere di competenza dell'ufficio scrivente.
Per il contenimento dell'inquinamento da polveri presenti nelle aree urbane si suggerisce all'autorità competente l'adozione, ove possibile, di alcune linee di intervento di seguito elencate:
-  vietare la spazzatura delle strade con le soffianti;
-  mantenere umide le strade di maggiore traffico in caso di superamento dei limiti di legge;
-  pulire con le spazzatrici solo in determinate ore notturne (da stabilire con ordinanza sindacale);
-  ridurre la circolazione dei mezzi pesanti dando indicazione di percorsi alternativi;
-  dotare i mezzi pubblici di sistemi per il contenimento delle polveri e/o prevedere l'uso di carburanti puliti;
-  vietare nelle aree a traffico limitato l'attraversamento dei mezzi pesanti;
-  consentire il carico e lo scarico di merci solo in determinate ore diverse da quelle di svolgimento delle attività commerciali e produttive (da stabilire con ordinanza sindacale);
-  adottare iniziative al fine della conversione a gas delle caldaie per il riscaldamento domestico;
-  prevedere la copertura di tutti i materiali polverulenti tenendo in depressione i contenitori;
-  prevedere la bagnatura in caso di effettuazione di scavi, demolizioni, etc. delle aree interessate dai lavori, dei piazzali e delle strade di mobilità interna ai cantieri;
-  verificare la necessità di dotare di sistemi di abbattimento le emissioni convogliate nelle attività a ridotto inquinamento atmosferico;
-  prevedere e/o valorizzare parcheggi scambiatori urbani periferici e obbligare la previsione di parcheggi nelle nuove costruzioni;
-  intensificare le corse dei mezzi pubblici alleggerendo il trasporto privato in area urbana;
-  scaglionare gli orari delle diverse attività nelle città in modo da ridurre e/o evitare situazioni di congestione del traffico;
-  prevedere pedaggi di accesso alle aree più congestionate, tariffe per la sosta e isole pedonali al fine di ridurre il numero dei veicoli circolanti e al fine di poter disporre di somme da destinare a interventi per la riduzione dell'inquinamento;
-  vietare la sosta lungo le grandi direttrici per rendere il traffico più scorrevole;
-  creare polmoni verdi utilizzando anche aree industriali dismesse;
-  incentivare forme di mobilità sostenibile come il car sharing, il mobility manager, etc.;
-  evitare la localizzazione di mercati o uffici in luoghi sprovvisti di adeguati collegamenti mediante mezzi pubblici.
La programmazione degli interventi sopra elencati si dovrà integrare con la pianificazione territoriale urbanistica e la pianificazione dei trasporti.
Il direttore dell'Ufficio speciale aree ad elevato rischio di crisi ambientale: CUSPILICI
(2009.8.566)119
Torna al Sommariohome





RETTIFICHE ED ERRATA-CORRIGE

AVVERTENZA.  -  L'avviso di rettifica dà notizia dell'avvenuta correzione di errori materiali contenuti nell'originale o nella copia del provvedimento inviato per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. L'errata-corrige rimedia, invece, ad errori verificatisi nella stampa del provvedimento nella Gazzetta Ufficiale.

ERRATA-CORRIGE


MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
Alessandro De Luca
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


Torna al menu- 11 -  22 -  59 -  46 -  32 -  52 -