REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 6 FEBBRAIO 2009 - N. 6
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 11 dicembre 2008.
Approvazione di un piano particolareggiato di recupero dell'edilizia economica e popolare del comune di Castelvetrano.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 7 maggio 1976, n. 70;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge 5 agosto 1978, n. 457;
Vista la legge regionale 6 maggio 1981, n. 86;
Visto l'art. 68 della legge n. 10 del 27 aprile 1999;
Viste le altre leggi nazionali e regionali regolanti la materia urbanistica;
Visto il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità, approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, reso applicabile con l'art. 36 della legge regionale n. 7 del 2 agosto 2002 come integrato dall'art. 24 della legge regionale n. 7 del 19 maggio 2003;
Visto il foglio prot. n. 6901 del 7 febbraio 2008, pervenuto a questo Assessorato l'8 febbraio 2008 con prot. n. 11170 e n. 12899 del 13 febbraio 2008, con il quale il comune di Castelvetrano ha trasmesso, per l'approvazione di competenza ai sensi degli artt. 27 e 28 della legge n. 457/78, gli atti e gli elaborati del piano particolareggiato di recupero dell'edilizia economica e popolare di contrada Belvedere, contratto di quartiere II, decreto LL.PP. 7 agosto 2003;
Visto l'ulteriore foglio del comune di Castelvetrano, pervenuto a questo Assessorato il 3 giugno 2008 ed assunto al protocollo generale con il n. 47805, con il quale è stato dato riscontro alla nota assessoriale n. 37223 del 14 maggio 2008;
Vista la delibera n. 27 del 6 marzo 2007, con la quale il consiglio comunale di Castelvetrano ha adottato il piano particolareggiato di recupero dell'edilizia economica e popolare di contrada Belvedere;
Visti gli atti di pubblicazione e deposito, resi ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78, relativi alla delibera consiliare n. 27/2007;
Vista la certificazione del segretario generale del comune di Castelvetrano, in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano in argomento, nonché attestante l'assenza di osservazioni e opposizioni presentate avverso il piano adottato;
Vista la nota prot. n. 14501 del 6 settembre 2006, con la quale l'ufficio del Genio civile di Trapani, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, ha espresso parere favorevole sul progetto di piano in argomento;
Vista la nota prot. n. 30 del 24 luglio 2008, con la quale l'unità operativa 3.3/D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica, unitamente agli atti ed elaborati relativi al piano in argomento, la proposta di parere n. 11 del 24 luglio 2008, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che di seguito parzialmente si trascrive:
"Con nota acquisita al n. 11170 dell'8 febbraio 2008 e successive del 13 febbraio 2008, n. 12899, del 3 giugno 2008, n. 42805 e n. 57516 del 21 luglio 2008, il comune ha chiesto l'approvazione del piano particolareggiato in epigrafe adottato con delibera del consiglio comunale n. 27 del 6 marzo 2007.
Si premette che il comune di Castelvetrano di concerto con l'I.A.C.P. di Trapani (delibera di giunta municipale n. 512 dell'8 ottobre 2003 relativa al protocollo d'intesa per l'attuazione del programma innovativo in ambito urbano denominato contratto di quartiere II) ha partecipato al bando pubblico emanato e approvato con decreto del 7 agosto 2003 dell'Assessorato regionale dei lavori pubblici relativo al programma innovativo previsto dall'art. 4, comma 4, della legge 8 febbraio 2001, n. 21, ritenendo il quartiere Belvedere un ambito idoneo alla definizione di un programma di recupero urbano trattandosi di zona degradata interessata da interventi di edilizia economica e popolare.
Successivamente il sindaco ha stipulato un protocollo d'intesa tra il comune e l'unica ditta privata proprietaria di aree interessate da esproprio, convenendo come precisato nella relazione allegata tav. B1, di progetto in riferimento agli ambiti UNI relativi, l'acquisizione da parte del comune di Castelvetrano a prezzo concordato.
I contenuti del contratto di quartiere II sono definiti con decreti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 27 dicembre 2001 e del 30 dicembre 2002.
Il contratto di quartiere rappresenta un programma integrato di recupero urbano finalizzato alla promozione dello sviluppo sociale, economico ed occupazionale a livello di quartiere o di area, basato sulla partecipazione degli abitanti con interventi a favore dell'occupazione e dell'integrazione sociale nonché al recupero o ricostruzione di manufatti degradati a più forte disagio abitativo.
Gli apporti finanziari sono derivati dalla partecipazione delle regioni dal comune proponente o da altro ente pubblico interessato e dai privati aderenti al contratto.
In questo caso il quartiere Belvedere risponde agli obiettivi delle politiche di riqualificazione proposte dall'amministrazione comunale consentendo di affrontare contestualmente esigenze di riqualificazione edilizia, abitativa e morfologica, miglioramento delle condizioni ambientali, sviluppo delle opere di urbanizzazione e l'incremento della dotazione dei servizi, maggiore integrazione sociale, concreto incremento dell'offerta occupazionale.
Nella fattispecie l'intervento prevede la riqualificazione di una zona PEEP attuata in due momenti diversi, attraverso i seguenti obiettivi:
Integrazione funzionale
La progettazione degli interventi è ispirata a criteri d'integrazione funzionale e garantisce la presenza contestuale di destinazioni commerciali residenziali e di servizio compatibili con le funzioni abitative produttive.
Integrazione sociale
Interventi edilizi destinati a funzioni residenziali con tipologie edilizie finalizzate ad utenze diversificate maggiore attenzione per i più deboli.
Soluzioni tipologiche con spazi ad uso collettivo ecc....
Integrazione economica
Dovranno essere promosse forme di partenariato tra più soggetti pubblici e privati al fine di realizzare il massimo effetto sinergico tra tutte le risorse finanziarie tecniche e professionali.
Il piano prevede la contestuale presenza di destinazioni residenziali, commerciali, di servizio e limitatamente ad attività compatibili con le funzioni abitative e produttive di servizio.
Attuazione del piano:
-  riqualificazione edilizia abitativa e morfologica tessuto residenziale aree PEEP, attraverso il recupero di opere edili, adeguamento sismico, rinnovo e innovazione dei caratteri tecnici e tecnologici degli immobili esistenti;
-  miglioramento delle condizioni ambientali, interventi volti al miglioramento ed adeguamento al sistema infrastrutturale, spazi di verde pubblico attrezzato per lo sport, valorizzazione degli edifici privati prospicienti sulla via Campobello direzione Castelvetrano;
-  sviluppo delle opere di urbanizzazione e l'incremento della dotazione di servizi pubblici e privati, sistema fognario smaltimento acque nere bianche e dell'impianto di pubblica illuminazione, il recupero e adeguamento del tessuto pedonale, realizzazione di un centro comunale polifunzionale, con delegazione di quartiere centro ricreativo per anziani, centro giovanile, spazio multimediale e giardino;
-  maggiore integrazione sociale delle famiglie assegnatarie di edilizia residenziale pubblica, sia attraverso la localizzazione all'interno di nuovi alloggi privati edilizia agevolata e a categorie speciali trasferimento di famiglie residenti in immobili di edilizia economica e popolare fatiscenti ubicati in altre;
-  incremento dell'offerta occupazionale localizzazione di funzioni produttive processi trasformativi e migliorativi sopra rappresentati con contributo dei privati;
-  recupero dell' ex masseria trasformata in struttura turistico-ricettiva tipo rurale;
-  realizzazione di un centro commerciale di media struttura e di botteghe (esercizio di vicinato);
-  sviluppo di progetti pubblici o privati finalizzati all'avviamento del lavoro per favorire la creazione dei nuovi posti di lavoro;
-  un'area PEEP (570 alloggi, 123 ceduti a riscatto e 447 disponibilità I.A.C.P.) di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata realizzata dallo I.A.C.P. Trapani, in grave condizioni igieniche e ambientali (alloggi da 3 a 5 piani);
-  un'ampia area ambientale privata oggi degradata dove il piano regolatore generale vigente prevede un parco urbano e realizzazione di attrezzature d'interesse collettivo;
-  area privata di proprietà comunale a nord dell'area PEEP abbandonata dove il piano regolatore generale vigente prevede la realizzazione di una strada e verde pubblico con attrezzature sportive;
-  un insieme di aree private a margine dell'area PEEP dove in parte insiste una masseria dimessa e una vecchia fabbrica dimessa IMAM.
Tra la via Campobello e l'area PEEP è presente una area pubblica di proprietà comunale dove insiste un campetto di calcio, sono inoltre presenti nel quartiere una scuola materna, chiesa parrocchiale e la canonica da completare;
-  il sistema infrastrutturale viario e dei sottoservizi risulta parzialmente inadeguato né è previsto il riassetto.
Inoltre, come precisato dal comune, è prevista nell'area ex IMAM una zona residenziale qualificata che non deriva da precise esigenze abitative se non quelle espresse dai proprietari al fine di dare maggiore dignità ed una coesione economica e sociale al quartiere, in linea con gli obiettivi dei programmi innovativi in ambito urbano, contratto di quartiere.
Le modalità di attuazione previste in detta area sono quelle indicate dal piano regolatore generale per le zone B1 e B2, destinazione confacente all'ambito di appartenenza sussistendo le condizioni poste dal decreto ministeriale n. 1444/68 per detta zona.
Altre zone all'interno dell'ambito sono già interessate da programmi di edilizia residenziale agevolata in fase di definizione amministrativa e di assegnazione.
L'intervento ricade in zona urbanizzata e antropizzata e con destinazione residenziale o servizi nel piano regolatore generale vigente, e pertanto non necessitano dello agricolo forestale, art. 2, legge regionale n. 71/78.
Criteri di progettazione interventi generali sull'esistente (sono individuate le seguenti Unità minime d'intervento UMI).
Edilizia residenziale pubblica sovvenzionata:
UMI 1
Interventi proposti: complessivamente 176 alloggi, in prevalenza interventi di manutenzione straordinaria e recupero di alloggi degradati, adeguamento antisismico, consolidamento e ristrutturazione edilizia di proprietà dello I.A.C.P. e di proprietà mista I.A.C.P. e privati, alcuni di questi interventi sono oggetto di finanziamento dell'Assessorato regionale dei lavori pubblici come risulta dalla relazione allegata.
Sono previste opere di urbanizzazione a carico dei soggetti pubblici.
Opere di urbanizzazione primaria.
Gli ambiti individuati sono: UMI 1, 2, 3, 4, 5 e 6.
Interventi proposti:
-  UMI 1 - Urbanizzazioni primarie: riqualificazione ambientale della viabilità, verde pubblico e parcheggi con recupero e rifunzionalizzazione dell'ambito pertinenziale degli edifici PEEP;
-  UMI 2 - centro comunale polifunzionale: nuova costruzione, delegazione servizi comunali ecc.;
-  UMI 3 - riqualificazione ambientale via Campobello: strada che collega il quartiere Belvedere con il centro città, realizzazione pavimentazione e servizi rete;
-  UMI 4 - strada di piano e area di verde attrezzato per lo sport;
-  UMI 5 - parco urbano;
-  UMI 6 - verde attrezzato pertinenza scuola materna, nuove attrezzature d'interesse collettivo.
Interventi a carico di soggetti privati:
-  UMI 3, UMI 7, UMI 8, 9, 10, 11 - recupero e/o manutenzione straordinaria sulla facciata degli edifici via Campobello con fondi privati e incentivo dell'amministrazione comunale;
-  UMI 7 - edilizia agevolata ambito unitario d'intervento;
-  UMI 8 - recupero ex masseria ristrutturazione per turismo rurale;
-  UMI 9 - immobile ex IMAM: demolizione e ricostruzione dell'immobile per riutilizzo della volumetria esistente per la realizzazione di edilizia residenziale privata centro commerciale e botteghe di piccolo commercio;
-  UMI 10 - chiesa parrocchiale S. Lucia: lavori di completamento della canonica e delle pertinenze esterne del luogo di accoglienza e di ritrovo degli abitanti di quartiere;
-  UMI 11 - zona riservata al soddisfacimento degli standards, art. 3, decreto ministeriale n. 1444/68. Aree per istruzione.
Progetti in variante:
-  UMI 2 - centro comunale polifunzionale;
-  UMI 7 - interventi 7a, 7b, 7c - edilizia agevolata: interventi di trasformazione a titolarità di soggetti privati;
-  UMI 8 - recupero ex masseria intervento di ristrutturazione edilizia per la realizzazione di struttura per il turismo rurale nel vigente piano regolatore generale è zona territoriale omogenea commerciale D5 a zona territoriale omogenea attrezzature per agriturismo e/o turismo rurale;
-  UMI 9 - immobile ex IMAM: l'UMI 9 costituita da un immobile di mq. 3.650 sarà oggetto di demolizione e ricostruzione dell'immobile ex IMAM. E' previsto l'utilizzo della volumetria esistente per la realizzazione di edilizia residenziale privata centro commerciale e botteghe di piccolo commercio. La trasformazione è prevista da un investimento di un soggetto privato.
-  UMI 10 - ambito unitario d'intervento privato: chiesa parrocchiale S. Lucia.
L'ambito denominato UMI 10 sarà oggetto di intervento di completamento della canonica e delle pertinenze esterne.
Verifica degli standards decreto ministeriale n. 1444/68:
-  volume esistente edilizia residenziale I.A.C.P. 190.000 mc.;
-  volume esistente edilizia residenziale programmi costruttivi cooperative edilizie 75.000 mc. già approvate di nuova formazione;
-  volume di previsione indicati dal piano di recupero 25.000 mc. derivanti da programmi costruttivi UMI 7 e altri 30.000 mc. derivanti da interventi privati (ex IMAM e ristrutturazione ex masseria).
Il piano prevede un volume complessivo per l'edilizia residenziale di 320.000 mc., ne discende un inserimento di 3.200 ab.
Aree necessarie per 3.200 abitanti x 18 mq. = 57.600 mq.
Aree previste nel piano di recupero 81.670 mq.
Il piano comprende ristrutturazione urbanistica edilizia demolizione e ricostruzione edilizia di completamento.
Per quanto sopra rappresentato, considerato l'intervento di rilevante interesse pubblico per gli aspetti sopra descritti, rilevata l'unitarietà del programma che disciplina in modo sinergico gli interventi programmatori di tipo urbanistico sul territorio con gli aspetti socioeconomici al fine di riqualificare il contesto ed offrire una maggiore integrazione sociale agli abitanti in base alle esigenze e agli interessi della collettività, cercando come da programma di far coincidere gli interessi dei privati contribuenti, il cui apporto è funzionale alla definizione e realizzazione del contratto stesso senza tra l'altro penalizzare le aspettative del privato (proprietario di aree destinate ad attrezzature nel piano regolatore generale vigente considerata la perdita di efficacia quinquennale dei vincoli); visto l'utilizzo più proficuo delle aree derivato da precise scelte localizzative; considerato che la traslazione delle aree nascono da precise esigenze d'interesse pubblico.
Si esprime parere favorevole all'approvazione del piano particolareggiato coincidente con il contratto di quartiere II contrada Belvedere, ai sensi del comma 7, lett. b), art. 12 della legge regionale n. 71/78 con introduzione delle presenti prescrizioni:
Dovranno essere modificate e rese coincidenti le numerazioni erroneamente riportate all'interno delle relative norme di attuazione.";
Visto il voto n. 100 del 6 novembre 2008, con il quale il Consiglio regionale dell'urbanistica, nel condividere la proposta di parere dell'ufficio n. 11 del 24 luglio 2008, ha ritenuto il piano in oggetto meritevole di approvazione;
Ritenuto di poter condividere il parere n. 100 del 6 novembre 2008, reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica;
Rilevato che la procedura seguita è conforme alla normativa vigente;

Decreta:


Art.  1

Ai sensi e per gli effetti del comma 7, lett. b, dell'art. 12 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, in conformità al parere n. 100 del 6 novembre 2008 reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica, è approvato, in variante al piano regolatore generale del comune di Castelvetrano, il piano particolareggiato di recupero dell'edilizia economico-popolare, contrada Belvedere, contratto di quartiere II, adottato con delibera consiliare n. 27 del 6 marzo 2007.

Art.  2

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
1)  proposta di parere n. 11 del 24 luglio 2008, reso dal servizio 3, unità operativa 3.3/D.R.U.;
2)  voto n. 100 del 6 novembre 2008, reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica;
3)  delibera del consiglio comunale n. 27 del 6 novembre 2008;
4)  tav.  B.1  -  relazione descrittiva con previsione di massima per la spesa; 
5)  tav.  B.2  -  norme tecniche di attuazione; 
6)  tav.  B.3  -  planimetria con localizzazione dell'area d'intervento, scala 1:5.000; 
7)  tav.  B.4  -  planimetria estratto piano regolatore generale con aree soggette a variante urbanistica e per. zona P.E.E.P., scala 1:2.000; 
8)  tav.  B.5  -  planimetria estratto catastale, scala 1:4.000; 
9)  tav.  B.6  -  schede di analisi e planimetria, scala 1:1.000; 
10)  tav.  B.7  -  documentazione fotografica; 
11)  tav.  B.8  -  planimetria estratto catastale, scala 1:4.000; 
12)  tav.  B.9  -  planimetria generale con inquadramento degli interventi previsti dal P. di R., scala 1:2.000; 
13)  tav.  B.10  -  planimetria con aree soggette a variante urbanistica e perimetro zona P.E.E.P., scala 1:2.000; 
14)  tav.  B.11  -  planimetria generale con tutti i progetti di contratto, scala 1:1.000; 
15)  tav.  B.12  -  planimetria con opere di urbanizzazione a rete, scala 1:1.000; 
16)  tav.  B.13  -  planovolumetrico degli interventi previsti dal contratto di quartiere; 

Studio geologico
17)  azione geologica;
18)  carta geologica, scala 1:2.000;
19)  carta geomorfologica, scala 1:2.000;
20)  carta idrogeologica, scala 1:2.000;
21)  carta litotecnica, scala 1:2.000;
22)  carta delle pericolosità geologiche e delle zone a maggiore pericolosità sismica locale, scala 1:2.000.

Art.  3

Il comune di Castelvetrano dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione del piano particolareggiato in argomento.

Art.  4

Ai sensi dell'art. 13 del testo unico approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e successive modifiche, gli eventuali decreti relativi all'espropriazione delle aree interessate dal piano particolareggiato di recupero possono essere emanati entro il termine di 5 anni dalla data di efficacia dello strumento urbanistico approvato con il presente decreto.

Art.  5

Il piano particolareggiato approvato dovrà essere depositato, unitamente ai relativi allegati, a libera visione del pubblico presso l'ufficio comunale competente e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art.  6

Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 1150/42, il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 11 dicembre 2008.
  LIBASSI 

(2009.1.69)113
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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Michele Arcadipane
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