REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 12 DICEMBRE 2008 - N. 57
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TURISMO, DELLE COMUNICAZIONI E DEI TRASPORTI


DECRETO 4 dicembre 2008.
Bando pubblico di selezione per la realizzazione di interventi di rilevanza regionale in favore della sicurezza stradale.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO SICUREZZA STRADALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE TRASPORTI E COMUNICAZIONI

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n, 10;
Visto il programma d'azione comunitario 1997/2001, in materia di sicurezza stradale, che indica come obiettivo per gli Stati membri la riduzione del numero dei morti e dei feriti gravi, a causa degli incidenti stradali, del 50% entro il 2010;
Vista la disposizione contenuta nell'art. 32 della legge 17 maggio 1999, n. 144 che, in coerenza con i superiori indirizzi comunitari, ha istituito il Piano nazionale della sicurezza stradale. Azioni prioritarie (P.N.S.S.), finalizzato a ridurre il numero e gli effetti degli incidenti stradali;
Considerato che il 3° comma della citata disposizione prevede anche che il P.N.S.S. venga attuato attraverso programmi annuali predisposti dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ed approvati dal Comitato per la programmazione economica (C.I.P.E.);
Vista la deliberazione n. 100 del 29 novembre 2002, con la quale il CIPE ha approvato il Piano nazionale della sicurezza stradale. Azioni prioritarie;
Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Finanziaria 2007") art. 1, comma 1035, secondo cui il Ministero dei trasporti ha il compito dell'aggiornamento del Piano nazionale della sicurezza stradale, con una dotazione di 53 milioni di euro, per gli anni 2007, 2008 e 2009, per il finanziamento delle attività connesse all'attuazione, alla valutazione di efficacia ed all'aggiornamento del medesimo P.N.S.S.;
Visto il D.P.C.M. 5 luglio 2006, recante disposizioni sulle competenze del Ministero dei trasporti;
Visto il terzo programma annuale di attuazione del piano nazionale della sicurezza stradale che ha previsto la suddivisione, su base regionale, dell'importo totale pari a 53 milioni di euro;
Visto il parere positivo espresso dalla Conferenza unificata nella seduta del 6 dicembre 2007, di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;
Visto il decreto ministeriale 27 dicembre 2007, n. 20712, con il quale il Ministro dei trasporti, sulla base dei criteri indicati dal citato terzo programma annuale di attuazione del P.N.S.S., ha ripartito la somma di 53 milioni di euro, relativa all'esercizio finanziario 2007, tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, attribuendo alla Regione siciliana la somma di E 2.892.253,00;
Visto il decreto ministeriale 28 dicembre 2007, n. 4657, con il quale il Ministro dei trasporti ha disposto l'impegno, per l'esercizio finanziario 2007, dell'importo totale di 53 milioni di euro in favore delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano;
Considerato, quindi, necessario esperire una procedura concorsuale al fine di dare attuazione al prefato terzo Programma annuale d'attuazione del P.N.S.S.

Decreta:


Art. 1

Per le finalità indicate in premessa, sono approvati il bando pubblico di selezione per la realizzazione di interventi di rilevanza regionale a favore della sicurezza stradale e gli allegati A, B, C, D, E ed F, che costituiscono la documentazione tecnica allegata al bando.

Art. 2

Il presente decreto e il relativo bando saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, mentre la documentazione tecnica sarà pubblicata sul sito internet di questo dipartimento (www.regione.sicilia.it/turismo/trasporti/), dal quale potrà essere acquisita da parte dei soggetti partecipanti.
Il presente provvedimento, non comportando un obbligo di spesa, ai sensi dell'art. 62 della legge regionale 27 aprile 1999, n. 10, né diretto né indiretto per l'erario regionale, non è soggetto all'esame della ragioneria centrale di questo Assessorato.
Palermo, 4 dicembre 2008.
  RANDAZZO 

Allegato
BANDO PUBBLICO DI SELEZIONE PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI RILEVANZA REGIONALE A FAVORE DELLA SICUREZZA STRADALE
Secondo le finalità contenute: nel Programma d'azione comunitario 1997/2001 in materia di sicurezza stradale nel Piano nazionale della sicurezza stradale. Azioni prioritarie nel 3° Programma annuale d'attuazione del P.N.S.S.


Art. 1
Oggetto del bando

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in relazione a quanto previsto dal Piano nazionale della sicurezza stradale. Azioni prioritarie", approvato con deliberazione CIPE n. 100 del 29 novembre 2002, e dal 3° Programma annuale d'attuazione, ha stanziato, per l'anno 2007, la somma di _ 2.892.253,00 per il cofinanziamento di interventi, a favore delle province e dei comuni siciliani, finalizzati a migliorare la sicurezza stradale, secondo quanto indicato nel suddetto 3° Programma annuale d'attuazione.

Art. 2
Normativa di riferimento

Le disposizioni del presente bando fanno espresso riferimento normativo:
--  alla disposizione contenuta nell'art. 32 della legge 17 maggio 1999, n. 144, istitutiva del Piano nazionale della sicurezza stradale (P.N.S.S.);
-  alla disposizione contenuta nell'art. 1 della legge 17 maggio 1999, n. 144, istitutiva del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici (N.U.V.I.P.);
-  alla disposizione contenuta nell'art. 5 della legge 7 agosto 1990, n. 241, attinente al responsabile del procedimento;
-  alla disposizione contenuta nell'art. 107 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, dal titolo testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali;
-  al testo della legge quadro 11 febbraio 1994, n. 109, coordinato con le norme della legge regionale n. 7/2002 e con le norme della legge regionale n. 7/2003, ove compatibile, in materia di opere edilizie e infrastrutturali;
-  al D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554, recante il regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109 e successive modificazioni;
-  alla circolare, prot. n. 3699, emessa l'8 giugno 2001 dall'ispettorato generale per la circolazione stradale del Ministero dei lavori pubblici, in materia di analisi di sicurezza;
-  al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, dal titolo "Codice in materia di protezione dei dati personali";
-  al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, dal titolo "Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive nn. 2004/17/CE e 2004/18/CE";
-  alla legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007), art. 1, comma 512, in merito all'utilizzo dei contributi pluriennali;
-  al decreto ministeriale 27 dicembre 2007, n. 20712 e al decreto ministeriale 28 dicembre 2007, n. 4657, rispettivamente, di ripartizione e di impegno delle somme a favore delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano;
-  alla nota/circolare n. 6054/21 luglio 2008 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Dipartimento per i trasporti terrestri e il trasporto intermodale - Direzione generale per la sicurezza stradale, in merito all'utilizzo diretto dei fondi a carico del 3° Programma del P.N.S.S..

Art. 3
Obiettivi

Il presente bando, in coerenza con l'atto di indirizzo per il governo della sicurezza stradale e in conformità con quanto previsto dal 3° Programma annuale d'attuazione, è finalizzato a:
-  sviluppare e rafforzare la capacità di governo della sicurezza stradale, presso le province e i comuni, e ad incentivare la crescita degli investimenti per migliorare la sicurezza stradale;
-  favorire la formazione di una nuova cultura della sicurezza stradale presso i cittadini in età scolare, presso gli adulti e presso i decisori e i tecnici che possono contribuire al miglioramento della sicurezza stradale;
-  promuovere lo sviluppo di interventi ad alta efficacia, secondo la gamma dei campi di intervento prioritari indicati nel successivo art. 4, ed a favorirne la diffusione in modo da determinare, a parità di risorse disponibili, la più ampia e celere riduzione delle vittime degli incidenti stradali.
Tali obiettivi dovranno essere perseguiti in coerenza con i principi di premialità, proporzionalità, specificità/aggiuntività, priorità, intersettorialità e completezza indicati nel 3° Programma annuale d'attuazione.
I campi di azione ed i tipi di intervento dovranno essere scelti con diretto e stretto riferimento:
a)  ai risultati di una analisi di sicurezza stradale e all'individuazione dei principali fattori di rischio che riguardano in generale il territorio di competenza della/e amministrazione/i proponente/i e, qualora l'intervento si localizzasse in un'area o in un sito specifico, bisognerà fare riferimento a tale area o sito;
b) agli obiettivi generali di miglioramento della sicurezza e di riduzione del numero delle vittime, in coerenza con quanto previsto dal terzo "Programma di azione europeo per la sicurezza stradale. Dimezzare il numero di vittime della strada nell'Unione europea entro il 2010: una responsabilità condivisa." e dal Piano nazionale della sicurezza stradale, allo scopo di individuare l'azione o il sistema di azioni che, nell'ambito delle risorse date, consenta il massimo avvicinamento a tali obiettivi generali.

Art. 4
Contenuti

Sono finanziabili interventi dedicati ai campi di intervento prioritari elencati di seguito.
Settore A, rafforzamento della capacità di governo della sicurezza stradale, costituito da tre campi di azione:
A1 - definizione e attuazione di piani di formazione al governo della sicurezza stradale per tecnici e decisori, sia sotto il profilo tecnico, sia sotto quello della programmazione, pianificazione e gestione del sistema di interventi a favore della sicurezza stradale; corsi di aggiornamento e/o di perfezionamento in sicurezza stradale rivolti sia ai dipendenti sia a quanti operano nel settore;
A2 - iniziative rivolte al contrasto dei comportamenti ad alto rischio comprendenti: indagini sulle caratteristiche e sulla distribuzione sociale, spaziale e temporale dei comportamenti di guida ad elevato rischio; definizione delle misure più efficaci per contrastare tali comportamenti; applicazione di tali misure e verifica della loro efficacia;
A3 - definizione e attuazione di protocolli e moduli operativi per la regolamentazione del traffico, il miglioramento della segnaletica e l'esercizio delle attività di prevenzione, controllo, dissuasione, repressione dei comportamenti ad elevato rischio e per l'attività di primo e pronto soccorso, al fine di migliorare il rapporto tra mezzi impegnati e risultati conseguiti, sia in termini di riduzione dell'incidentalità, sia in termini di riduzione degli effetti degli incidenti stradali sulle persone.
Settore B, formazione di una nuova cultura della sicurezza stradale, costituito da due campi di azione:
B1 - definizione e realizzazione di progetti pilota nel campo della formazione alla mobilità sicura e sostenibile della popolazione in età scolare, secondo criteri di sistematicità, coerenza, integrazione, orientamento su obiettivi specifici e misurabili, monitoraggio dei risultati e valutazione della loro efficacia, condivisione dei risultati delle esperienze;
B2 - campagne locali di informazione e sensibilizzazione da integrare in una banca generale di comunicazione per la sicurezza stradale (messa in rete delle esperienze di informazione/sensibilizzazione, valorizzazione e diffusione delle esperienze più significative, creazione di un sistema di informazione e sensibilizzazione rivolto sia alla popolazione adulta in generale, sia a specifici segmenti e tipologie sociali);
Settore C, interventi su componenti di incidentalità prioritarie, ai fini del miglioramento complessivo della sicurezza stradale nella Regione, costituito da cinque campi di azione:
C1 - redazione di piani provinciali della sicurezza stradale per l'individuazione delle tratte stradali extraurbane che presentano le maggiori concentrazioni di vittime per incidenti stradali, analisi dei fattori di rischio, definizione della gamma di interventi efficaci per eliminare o ridurre i fattori di rischio, valutazione delle alternative e scelta della alternativa più soddisfacente, relativa definizione progettuale e realizzazione;
C2 - piani, programmi e interventi per migliorare la sicurezza stradale nelle aree urbane ad elevata incidentalità stradale, attraverso misure di regolamentazione del traffico, riqualificazione del sistema viario, tutela e messa in sicurezza degli utenti deboli, promozione e valorizzazione della mobilità ciclopedonale, interventi per la regolamentazione e la messa in sicurezza della mobilità in aree ad elevata densità residenziale e/o terziaria ("Progetto città sicure");
C3 - riduzione dei maggiori divari di rischio esistenti a livello provinciale, attraverso piani di azione che rispondano ad uno specifico protocollo e che prevedano anche attuazioni pilota;
C4 - misure per la messa in sicurezza della mobilità su due ruote a motore, basate sull'analisi dell'incidentalità specifica, sull'individuazione delle situazioni e dei fattori di rischio presenti in loco, sull'individuazione delle tipologie di interventi più efficaci, sulla progettazione e sulla realizzazione degli interventi (anche in questo caso è opportuno definire un protocollo di riferimento);
C5 - progetti pilota e interventi per la messa in sicurezza degli spostamenti casa-lavoro, con particolare riferimento al pendolarismo, che rispettino un protocollo di analisi, individuazione dei fattori di rischio e delle possibili soluzioni, progettazione delle misure di messa in sicurezza e loro attuazione.
Oltre alla formazione al governo della sicurezza stradale, che costituisce uno specifico campo di applicazione, come indicato nella lett. A1, anche le misure riferite a tutti gli altri campi di intervento possono comprendere azioni formative specifiche. La presenza di azioni formative costituisce fattore premiale, come indicato nel successivo art. 8, lett. D) ed E).
Le amministrazioni assegnatarie di finanziamento hanno l'obbligo di monitorare l'attuazione dell'intervento e i risultati conseguiti, attraverso l'intervento posto in essere, in termini di riduzione delle vittime degli incidenti stradali, per non meno di tre anni dalla conclusione dell'intervento stesso.
Le medesime dovranno, inoltre, assicurare un'ampia e chiara informazione di natura generale (prevalentemente riferita ai cittadini) e di natura tecnico-amministrativa (prevalentemente riferita agli altri soggetti che operano nel campo della sicurezza stradale) sulle azioni poste in essere (obiettivi, aspetti tecnici, aspetti economici, aspetti procedurali) e sui risultati conseguiti. Tale informazione rispetterà, ove presenti, i formati, gli standard, le modalità di comunicazione e le quote minime di impegno sul costo complessivo dell'intervento.
Le suddette amministrazioni assicureranno, altresì, il più ampio supporto e la più completa documentazione al monitoraggio regionale e nazionale e forniranno tutti gli elementi utili per consentire un agevole accesso agli strumenti informatici, ai prodotti tecnologici, alle metodologie e la loro utilizzazione non sarà onerosa per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per le regioni, le province e i comuni, secondo quanto indicato nel successivo art. 11, comma 4.

Art. 5
Destinatari

Per accedere ai cofinanziamenti, possono presentare domanda le province e i comuni, in forma singola o associata. Ogni amministrazione potrà candidare una sola proposta d'intervento.
Qualora un'amministrazione presenti più di una domanda, verrà presa in considerazione esclusivamente quella acquisita per prima, in ordine cronologico, al protocollo dell'amministrazione regionale.
Alle singole amministrazioni, o ai raggruppamenti di queste, possono essere associati altri organismi pubblici, interessati al miglioramento della sicurezza stradale, che partecipano direttamente alla definizione e attuazione della proposta di intervento.
L'impegno a partecipare attivamente alla realizzazione della proposta, da parte di più settori di una stessa amministrazione locale o di più amministrazioni locali (di identico o diverso livello), in un rapporto di concertazione intersettoriale e/o interistituzionale, costituisce fattore premiale, come indicato in dettaglio nel successivo art. 8, lett. E).

Art. 6
Requisiti di obbligatorietà per l'accesso ai finanziamenti

Costituiscono requisiti di obbligatorietà per l'accesso ai finanziamenti:
a)  il principio di aggiuntività, previsto dal 3° programma annuale d'attuazione del P.N.S.S.;
b)  l'inserimento nel Programma triennale delle opere pubbliche (2009/2011), nell'ipotesi di interventi infrastrutturali, a norma dell'art. 14 del testo della legge 11 febbraio 1994, n. 109, coordinato con le norme della legge regionale n. 7/2002 e con le norme della legge regionale n. 7/2003 e successive modifiche ed integrazioni, ovvero l'inserimento nell'elenco annuale 2009;
c)  la presentazione, per gli interventi infrastrutturali, del rapporto di safety audit, a corredo del progetto esecutivo.

Art. 7
Modalità di presentazione delle domande

I finanziamenti saranno assegnati alle proposte che risulteranno più coerenti con gli obiettivi e con i contenuti del Piano nazionale della sicurezza stradale. Azioni prioritarie e del 3° Programma annuale d'attuazione, sulla base della graduatoria di cui al successivo art. 9.
Per concorrere all'assegnazione del cofinanziamento, l'amministrazione proponente, o il raggruppamento di amministrazioni, presenta apposita domanda al servizio 7° "Sicurezza stradale" del dipartimento trasporti e comunicazioni dell'Assessorato del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti della Regione siciliana, redatta sulla base dello schema riportato nella documentazione tecnica (allegati E e F) allegata al presente bando e corredata, a pena di esclusione, dei seguenti elaborati:
1)  il "Modulo di proposta" dell'intervento, allegato A;
2)  la "Scheda dei parametri qualificanti", allegato B;
3)  la "Traccia dell'analisi generale della sicurezza stradale", allegato C;
4)  lo "Schema di convenzione", allegato D;
5)  nel caso in cui la proposta venga presentata da più di una amministrazione, l'atto (accordo di programma, intesa, convenzione, altro) attraverso il quale le diverse amministrazioni esprimono la proposta di intervento, adottano il progetto e assumono gli impegni, di cui ai punti successivi, ed indicano l'amministrazione capofila;
6)  il progetto relativo alle azioni da realizzare, ove si dovranno indicare i contenuti, gli obiettivi, gli oneri da sostenere, le risorse professionali, nonché le strutture tecniche e la strumentazione che saranno impegnate per la realizzazione dell'intervento. Nel caso in cui gli interventi previsti siano costituiti da opere infrastrutturali, il progetto dovrà essere di livello preliminare, ai sensi dell'art. 16 della legge n. 109/94, secondo il testo coordinato con le leggi regionali n. 7/2002 e n. 7/2003, e degli artt. 18 e ss. del D.P.R. n. 554/99, e gli interventi previsti dovranno essere inseriti nel Programma triennale delle opere pubbliche (2009/2011) ovvero nell'elenco annuale 2009. Ove necessario, il progetto preliminare dovrà, inoltre, comprendere:
-  la relazione illustrativa (l'inquadramento della problematica sul grado di incidentalità del sito oggetto di intervento e sulle soluzioni da attuare per la rimozione delle criticità riscontrate);
-  la relazione tecnica;
-  lo studio di prefattibilità ambientale;
-  le indagini geologiche, idrogeologiche e archeologiche preliminari;
-  la planimetria generale e gli schemi grafici;
-  le prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza;
-  il calcolo sommario della spesa.
7)  il provvedimento con cui il proponente, a pena di esclusione, dichiari:
-  di sostenere la quota di costi non coperta dal finanziamento reso disponibile dal 3° Programma annuale d'attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale (in coerenza con quanto indicato nel "Modulo di proposta", allegato A sopra riportato);
-  che le risorse dedicate alla sicurezza stradale, con la proposta avanzata, hanno carattere aggiuntivo rispetto alle risorse impegnate nel triennio precedente (che, cioè, la proposta costituisce un incremento di risorse professionali e/o finanziarie dedicate al miglioramento della sicurezza stradale, rispetto a quelle complessivamente dedicate alla sicurezza stradale nel triennio precedente);
-  che la proposta avanzata ha carattere specifico (dedicata, cioè, esclusivamente alla sicurezza stradale), in conformità a quanto previsto dal 3° Programma annuale d'attuazione del P.N.S.S.;
-  di rispettare i tempi indicati ed assicurare il monitoraggio dei risultati determinati dall'intervento realizzato, o dal sistema degli interventi realizzati, per una durata non inferiore a tre anni, a partire dalla data di certificazione dell'avvenuto completamento dei lavori;
-  di nominare il responsabile tecnico e amministrativo dell'attuazione dell'intervento e del successivo monitoraggio dei risultati, in relazione agli obiettivi e agli indirizzi del 3° Programma di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale, con funzioni di responsabile unico del procedimento, che terrà anche i contatti con il dipartimento e con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dando comunicazione dei suoi riferimenti al dipartimento e al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
-  di comunicare tempestivamente il cambiamento del responsabile tecnico e amministrativo dell'intervento e di ogni eventuale esigenza di modificazione dei contenuti della proposta e le relative cause;
-  di predisporre e rendere disponibile un'esauriente documentazione sugli interventi intrapresi e sugli effetti da questi determinati, al fine di consentire una valutazione della loro efficacia, per la loro eventuale diffusione, e permettere al dipartimento e al Ministero lo svolgimento di sopralluoghi;
-  di approvare la bozza di convenzione sulla base dello schema riportato nella documentazione tecnica di cui all'allegato D del presente bando;
8)  la dichiarazione, a firma del dirigente provinciale o comunale dell'ente proponente, dalla quale si evinca se, per il medesimo intervento, sia stata prodotta istanza di finanziamento ad altre amministrazioni regionali (art. 4, comma 5, legge regionale n. 21/85, come sostituito dall'art. 19 della legge regionale n. 10/93 e ss.);
9) nel caso l'intervento proposto sia un completamento o uno stralcio di progetto generale, che abbia goduto di precedente finanziamento, deve essere altresì prodotta dettagliata relazione esplicativa sull'utilizzo del precedente finanziamento e degli eventuali riflessi tecnici e finanziari che lo stesso produce sull'intervento proposto;
10)  per gli interventi infrastrutturali, va prodotto lo stralcio del Programma triennale delle opere pubbliche (2009/2011) ovvero quello dell'elenco annuale 2009.
Le domande, corredate dei suddetti documenti e firmate dal dirigente provinciale o comunale dell'ente proponente, dovranno pervenire, a pena di esclusione, presso il servizio 7 "Sicurezza stradale" del dipartimento trasporti e comunicazioni dell'Assessorato del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti della Regione siciliana, in busta chiusa, con la dicitura "Bando pubblico di selezione per l'attuazione del 3° Programma del piano nazionale della sicurezza stradale", entro il termine perentorio di 90 giorni dalla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Nell'ipotesi di raggruppamenti di più amministrazioni, la domanda deve essere presentata dall'amministrazione capofila. Esclusivamente in tale ipotesi, è data facoltà alle amministrazioni facenti parte del raggruppamento, di presentare singole domande per la realizzazione di interventi diversi.
Le province e i comuni o i loro raggruppamenti, che intendono realizzare azioni formative a vantaggio degli studenti, dovranno presentare la domanda d'intesa con la direzione generale dell'ufficio scolastico regionale.

Art. 8
Istruzione e valutazione delle proposte

Il servizio 7° Tr. "Sicurezza stradale" del dipartimento, nei successivi sessanta giorni, decorrenti dalla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande, procede all'esame istruttorio della documentazione pervenuta, al fine di accertarne la validità formale.
Definita la verifica formale ed accertato il possesso dei requisiti, vengono trasmesse alla commissione di valutazione le proposte d'intervento per le successive fasi di esame e valutazione tecnica delle stesse. Tale commissione è nominata con decreto del dirigente generale ed è composta da un dirigente del dipartimento trasporti e comunicazioni, con funzioni di presidente, da un rappresentante designato dall'Anci Sicilia, da un rappresentante designato dall'URPS, da un rappresentante designato dal dipartimento regionale della programmazione - Nucleo regionale di valutazione e verifica degli investimenti pubblici (N.U.V.I.P.) - Area valutazione progetti e da un rappresentante designato dalla direzione generale dell'ufficio scolastico regionale.
La commissione di valutazione, entro novanta giorni dalla data del suo insediamento, procede all'esame ed alla valutazione delle proposte d'intervento, definisce gli interventi prioritari da ammettere a cofinanziamento ed elabora una graduatoria di merito, sulla base dei criteri descritti come di seguito:
A) rilevanza dei fattori di rischio sui quali si applica la proposta (da 0 a 40 punti). Tale criterio viene articolato in due componenti:
I - numero di vittime ed entità del danno sociale da incidenti stradali nella circoscrizione amministrativa di competenza della amministrazione (o del raggruppamento di amministrazioni) proponente;
II - numero di vittime, entità del danno sociale e rilevanza dei fattori di rischio della situazione specifica oggetto di intervento;
III - livello di diffusione alla scala regionale o nazionale dei fattori di rischio sui quali si opera;
IV - presenza o meno di un'analisi per la individuazione dei suddetti fattori di rischio.
Per quanto riguarda il punto II, laddove la misura proposta abbia un carattere generale e si applichi a tutta la circoscrizione territoriale di competenza del proponente o, comunque, non sia riferibile ad una specifica quota di vittime, si fa riferimento allo stato della sicurezza stradale dell'intera circoscrizione territoriale e si applica lo stesso punteggio attribuito al punto I;
B)  Capacità di contrasto della proposta e novità della tipologia dell'intervento rispetto alle tipologie di intervento più diffuse e consolidate (dallo 0% al 100%). Vengono valutate le capacità della proposta di eliminare o ridimensionare i fattori di rischio, di cui al precedente punto A, nonché la capacità di innovare ed estendere l'azione a favore della sicurezza stradale, sia sotto il profilo tecnico-metodologico, sia sotto il profilo del campo di applicazione, sia sotto il profilo procedurale;
C)  coerenza delle azioni del proponente rispetto all'obiettivo di migliorare la sicurezza stradale, con particolare riferimento agli indirizzi del P.N.S.S. (dallo 0% al 100%). A tale fine si tiene conto dei seguenti profili, relativi allo stesso soggetto proponente:
-  utilizzazione dei proventi contravvenzionali per migliorare la sicurezza stradale, a norma del comma 4, dell'art. 208 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285;
-  indagini e rilevazioni specifiche sulle condizioni di incidentalità e sui fattori di rischio;
-  elaborazione di un rapporto annuale sullo stato della sicurezza stradale;
-  realizzazione e concreta applicazione di intese e accordi con altre istituzioni per condividere, coordinare e rafforzare le misure per il miglioramento della sicurezza stradale;
-  presenza e livello di operatività di un ufficio "Sicurezza stradale";
-  presenza e livello di operatività di un centro di monitoraggio dedicato in modo specifico alla sicurezza stradale;
-  presenza e livello di operatività di una consulta locale sulla sicurezza stradale;
-  elaborazione e attuazione di un piano o programma specifico per la sicurezza stradale;
-  realizzazione di campagne di informazione e sensibilizzazione per la sicurezza stradale;
-  realizzazione di iniziative di educazione alla sicurezza stradale;
-  interventi specifici per la messa in sicurezza del sistema stradale;
-  interventi a favore della messa in sicurezza degli utenti deboli (pedoni, ciclisti e conduttori di ciclomotori e motocicli);
-  interventi sulla regolamentazione del traffico mirati in modo specifico a migliorare la sicurezza stradale;
-  partecipazione a programmi e progetti comunitari dedicati alla sicurezza stradale;
-  partecipazione al 1° programma annuale 2002 d'attuazione del P.N.S.S.;
-  partecipazione al 2° programma annuale 2003 d'attuazione del P.N.S.S.;
-  eventuali altre iniziative nel campo della sicurezza stradale;
D) rafforzamento della capacità di governo (da 0 a 30 punti). Presenza di azioni e interventi che contribuiscono a rafforzare la capacità di governo della sicurezza stradale da parte del proponente (costituzione di strutture e organismi dedicati alla sicurezza stradale, formazione di strumenti tecnici per la gestione della sicurezza stradale, formazione professionale e delle strutture tecniche, etc.);
E)  intersettorialità, interistituzionalità (da 0 a 20 punti). Presenza o meno di azioni multisettoriali, partecipazione di più amministrazioni alla definizione e attuazione del progetto. Completezza della proposta in quanto capace di affrontare tutti gli aspetti del rischio e far partecipare attivamente tutti gli attori che possono contribuire a rimuovere o a ridimensionare i fattori di rischio oggetto di intervento;
F)  tempestività (da 0 a 10 punti). Rapidità con la quale l'intervento può essere:
-  avviato (immediatamente, nel semestre, entro l'anno, successivamente);
-  completato (in un semestre, in un anno, in due anni, in più di due anni).
Per determinare il punteggio complessivo della proposta, ai fini della sua collocazione nella graduatoria unica, sui parametri sopra indicati viene applicato il seguente algoritmo:
Punteggio=  (A(0-40)xB(0%-100%)+D(0-30)+E(0-20)+F(0-10))x C(0%-100%).
Per consentire una più agevole e certa determinazione dei punti, l'amministrazione proponente è invitata a compilare la "Scheda dei parametri qualificanti", riportata nella documentazione tecnica, allegato B.
Nella selezione degli interventi da ammettere al cofinanziamento si cercherà, attraverso un adeguato apprezzamento della originalità della tipologia di intervento, di cui alla lett. B), la massima coerenza tra la composizione dei progetti finanziati e la gamma dei campi di intervento prioritari elencati nel precedente art. 4.

Art. 9
Selezione e graduatoria delle proposte da ammettere a cofinanziamento

La graduatoria di merito, elaborata secondo i criteri di cui al precedente articolo, e gli atti relativi vengono trasmessi dalla commissione di valutazione al dipartimento per il successivo decreto di approvazione a firma del dirigente generale.
Nell'ipotesi di proposte di intervento escluse dal cofinanziamento, la commissione trasmette, altresì, il relativo elenco, unitamente alle schede di valutazione e alle motivazioni dell'esclusione.
La graduatoria in parola resta valida anche per l'assegnazione di ulteriori risorse finanziarie che si venissero a rendere disponibili e fossero utilizzabili per le finalità proprie del "3° Programma annuale d'attuazione", fino all'entrata in vigore del 4° "Programma annuale d'attuazione".
La graduatoria, dopo l'approvazione, viene notificata, con efficacia erga omnes, mediante pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e, al contempo, vengono trasmessi al superiore Ministero i tutti gli atti pertinenti.
Entro novanta giorni, dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, le amministrazioni assegnatarie dovranno trasmettere al dipartimento: il provvedimento di approvazione delle corrispondenti proposte di intervento; il provvedimento di impegno definitivo e, per le proposte di interventi infrastrutturali, il progetto esecutivo, in duplice copia, corredato degli atti che comprovino la realizzabilità dell'opera alla stregua della normativa urbanistica, nonché della positiva acquisizione delle autorizzazioni e dei prescritti pareri e del rapporto di safety audit, elaborato e redatto - secondo le linee guida dettate dalla circolare, prot. n. 3699 dell'8 giugno 2001, dell'Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale del Ministero dei lavori pubblici - da un gruppo di analisi in possesso di competenze multidisciplinari ed esperienza relativa alla progettazione stradale, all'ingegneria del traffico, alla gestione del traffico, all'ingegneria stradale, all'analisi ed al rilievo dell'incidentalità e, più in generale, dotato di conoscenza dei principi della sicurezza stradale. Il gruppo di analisi, inoltre, deve possedere il carattere di terzietà rispetto al committente ed agli altri soggetti, a qualsiasi titolo, coinvolti nel processo; aspetto, questo, essenziale, poiché attiene alla sua indipendenza dal processo di progettazione, costruzione e gestione dell'opera.
In caso di domanda presentata in forma associata, dovrà essere trasmesso anche l'atto associativo, sottoscritto dai soggetti associati, debitamente approvato.
Esitata positivamente la verifica della superiore documentazione, il dipartimento procederà alla stipula della convenzione, di cui all'allegato D della documentazione tecnica, ed alla relativa approvazione.

Art. 10
Modalità di erogazione ed entità dei cofinanziamenti

Il dipartimento, in relazione agli obiettivi del terzo programma annuale d'attuazione del piano nazionale della sicurezza stradale, trasmette tutti i moduli di proposta, la graduatoria e l'elenco degli assegnatari di finanziamento al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dipartimento per i trasposti terrestri, direzione generale per la sicurezza stradale.
Dopo l'invio, da parte dell'amministrazione assegnataria, del programma operativo delle azioni da realizzare e, nel caso di eventuali opere pubbliche, dopo la comunicazione di inizio dei lavori, il dipartimento, preso atto della documentazione pervenuta, eroga la prima quota di cofinanziamento, pari al 20% dell'importo complessivo del cofinanziamento assegnato.
Le ulteriori quote di finanziamento saranno erogate secondo le seguenti modalità:
1)  una quota, pari al 40% degli importi degli interventi avviati, sulla base di certificazione contabile prodotta dall'amministrazione assegnataria, a firma del responsabile unico del procedimento, attestante l'avvenuto utilizzo delle risorse di cui al precedente capoverso;
2)  una ulteriore quota, pari al 30%, con modalità analoghe a quella del punto 1);
3)  la rimanente quota, pari al 10%, verrà trasferita all'amministrazione assegnataria a seguito di certificazione, a firma del responsabile unico del procedimento, dell'avvenuto completamento dell'intervento o dei singoli interventi.
L'entità massima del cofinanziamento sarà determinata in relazione al costo complessivo dell'intervento, o al sistema di interventi proposto, compresa la progettazione, e secondo i criteri indicati nei successivi commi.
In relazione a quanto indicato nel 3° Programma annuale d'attuazione, ai fini della determinazione degli importi e delle quote massime di cofinanziamento, sono definite quattro fasce di danno sociale (numero di vittime e costo sociale), come riportato di seguito. L'illustrazione dettagliata della distribuzione territoriale delle vittime, del costo sociale e delle fasce di danno sociale è riportata nel documento 4, "Documentazione tecnica. Distribuzione territoriale delle vittime degli incidenti stradali e classi di danno.".
Fascia AA - province e comuni nel cui territorio gli incidenti stradali hanno determinato, nel triennio 2003/2005, le maggiori quote di vittime e di costo sociale (oltre 1.200 milioni di euro per le province e oltre 200 milioni di euro per i comuni);
Fascia A - province e comuni nel cui territorio gli incidenti stradali hanno determinato, nel triennio 2003/2005, quote molto elevate di vittime e costo sociale (tra 400 e 1.200 milioni di euro per le province e tra 30 e 200 milioni di euro per i comuni);
Fascia B - province e comuni nel cui territorio gli incidenti stradali hanno determinato, nel triennio 2003/2005, quote elevate di vittime e costo sociale (tra 200 e 400 milioni di euro per le province e tra 6 e 30 milioni di euro per i comuni);
Fascia C - province e comuni nel cui territorio gli incidenti stradali hanno determinato, nel triennio 2003/2005, quote intermedie di vittime e costo sociale (meno di 200 milioni di euro per le Province e tra 2 e 6 milioni di euro per i comuni).
Con riferimento alle fasce di danno sociale sopra indicate, gli importi e le quote massime di cofinanziamento sono definiti come indicato nella tabella A riportata di seguito.




I comuni che non rientrano nelle fasce di danno sopra indicate vengono invitati a consorziarsi, per rientrare almeno nella fascia C e affrontare la messa in sicurezza di situazioni che abbiano causato almeno 1 morto e 30 feriti in un anno, e ad elaborare un progetto di sicurezza stradale di ampio respiro.
Nel caso di raggruppamento di più amministrazioni, la fascia di danno sociale è determinata in relazione al numero di vittime determinate dagli incidenti stradali, che ricadono nel territorio delle amministrazioni che costituiscono il raggruppamento, e al relativo danno sociale, calcolato secondo i parametri adottati dal piano nazionale della sicurezza stradale (numero di morti x 1,394 milioni di euro + numero di feriti x 0,0736 milioni di euro).
Gli importi derivanti da eventuali economie potranno essere impiegati dall'amministrazione assegnataria per ampliare gli interventi previsti, previa acquisizione di parare favorevole da parte del dipartimento trasporti e comunicazioni e fermi restando gli obiettivi e i contenuti generali della proposta stessa. A tale fine l'amministrazione assegnataria formula domanda al dipartimento e allega alla domanda l'opportuna documentazione tecnica e amministrativa.
Le disponibilità finanziarie, derivanti da minori spese o da rinunce ai finanziamenti assegnati o da altri analoghi fattori, nonché eventuali risorse finanziarie aggiuntive che si venissero a determinare successivamente alla chiusura del bando e alla assegnazione dei finanziamenti, confluiranno in un fondo di rifinanziamento dello stesso 3° Programma annuale d'attuazione" e saranno assegnati alle proposte di intervento non finanziate in relazione alla posizione nella graduatoria, di cui al precedente articolo 9, fino ad esaurimento del fondo.
L'amministrazione assegnataria ha l'obbligo di rendicontare trimestralmente le spese sostenute e di aggiornare il quadro dei lavori affinché il dipartimento possa elaborare il rapporto trimestrale, sullo stato di avanzamento degli interventi attivati e sui risultati conseguiti, da consegnare al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Art. 11
Disposizioni finali

I soggetti destinatari del presente bando sono tenuti ad applicare le clausole di autotutela di cui al protocollo di legalità, sottoscritto dalla Regione siciliana in data 12 luglio 2005 con il Ministero dell'interno, l'autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, gli uffici territoriali del Governo, l'I.N.P.S. e l'I.N.A.I.L.
Il dipartimento non assume rapporti diretti con le imprese, i gruppi di lavoro e i professionisti, i fornitori di beni e servizi ai quali l'amministrazione assegnataria affida la realizzazione di tutte o parte delle azioni comprese nella proposta di intervento.
Le eventuali convenzioni, tra l'amministrazione ammessa a cofinanziamento ed imprese, gruppi di lavoro e professionisti, fornitori di beni o servizi, devono prevedere nei confronti dei medesimi l'obbligo di conformarsi alle direttive del dipartimento ed accettare le forme di controllo che lo stesso riterrà opportuno effettuare, ai fini del miglior esito degli interventi.
I diritti d'uso di eventuali strumenti informatici, prodotti tecnologici, metodologie, etc. sono conferiti, a richiesta e a titolo non oneroso, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alle regioni, alle province e ai comuni che ne potranno disporre liberamente.
Relativamente agli eventuali interventi che presuppongano la realizzazione di opere edilizie e infrastrutturali, la normativa di riferimento è quella contenuta nel testo della legge n° 109/94 coordinato con le norme della legge regionale n.7/2002 e con le norme della legge regionale n. 7/2003 e successive modifiche ed integrazioni.
Il dipartimento valuta, a mezzo di esame istruttorio, l'ammissibilità di eventuali variazioni sostanziali comunicate dall'amministrazione assegnataria con le modalità di cui all'art. 7. In caso di accettazione delle variazioni, queste devo essere inserite nel "Modulo di proposta" di cui all'art. 7, unitamente ad una breve relazione tecnica. Il "Modulo di proposta" così aggiornato, deve essere trasmesso a questo dipartimento. Qualora le variazioni ammesse comportino maggiori oneri, queste saranno ad esclusivo carico dell'Amministrazione assegnataria.
Qualora l'attuazione degli interventi ammessi a cofinanziamento dovesse procedere in difformità dalle modalità, dai tempi, dai contenuti e dalle finalità indicati nella proposta ammessa al finanziamento, il dipartimento fissa un termine entro il quale l'amministrazione assegnataria del contributo deve eliminare le cause di tali difformità. Trascorso inutilmente tale termine, il Dipartimento si riserva la facoltà di revocare il cofinanziamento, previa diffida ad adempiere, entro un ulteriore termine. La revoca del contributo comporta l'obbligo per l'amministrazione assegnataria di restituire al dipartimento gli eventuali importi da questa corrisposti e per i quali non esistano giustificazioni di spesa, con la maggiorazione degli interessi legali.
La documentazione tecnica allegata al presente bando è disponibile presso il servizio 7° "Sicurezza stradale" ed è consultabile ed acquisibile sul seguente sito internet del dipartimento trasporti e comunicazioni: www.regione.sicilia.it/turismo/trasporti.
I dati personali, di cui il dipartimento verrà in possesso, saranno trattati nel rispetto del "Codice in materia di protezione dei dati personali", introdotto dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
(2008.49.3522)110
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
Alessandro De Luca
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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