REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 5 SETTEMBRE 2008 - N. 41
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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CIRCOLARI

ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE


CIRCOLARE 11 agosto 2008, n. 7.
Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011.

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE
AGLI ASSESSORI REGIONALI
AGLI UFFICI DI GABINETTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE E DEGLI ASSESSORI REGIONALI
ALLA SEGRETERIA GENERALE
AI DIPARTIMENTI REGIONALI
AGLI UFFICI SPECIALI
ALLE RAGIONERIE CENTRALI
ALL'AZIENDA DELLE FORESTE DEMANIALI DELLA REGIONE SICILIANA
  e, p.c. ALLA CORTE DEI CONTI 

ALL'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA - COMMISSIONE BILANCIO E PROGRAMMAZIONE
ALL'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA - SERVIZIO BILANCIO
Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011.
Con la presente circolare si forniscono, come da consuetudine, alcune indicazioni che dovranno caratterizzare la costruzione del progetto di bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2009 e per il triennio 2009-2011, che, ai sensi del comma 4 dell'art. 1 della legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni, il Governo della Regione dovrà presentare all'Assemblea regionale entro il primo giorno non festivo del mese di ottobre, che coincide per l'anno in corso con la data del 1° ottobre p.v.
Si ritiene necessario, prima di fornire le indicazioni di routine utili ad un migliore espletamento degli adempimenti connessi all'elaborazione del progetto di bilancio 2009 e triennio 2009-2011, dare un breve cenno sull'attuale situazione finanziaria della Regione.
Com'è noto, il progetto di bilancio per il prossimo anno e per il triennio 2009-2011 si fonda sul principio della legislazione vigente che, tenuto conto del passaggio di legislatura che ha caratterizzato i primi quattro mesi del 2008, si riconduce per l'anno corrente unicamente alle implicazioni finanziarie prodotte dalla normativa riferita alla legge finanziaria per l'anno 2008 (n. 1/2008). La manovra finanziaria per l'anno 2008 e per il triennio 2008-2010, approvata con la legge finanziaria n. 1/2008, se da un lato ha definito positivamente la gestione finanziaria per l'anno in corso attraverso l'adozione di misure mirate, dall'altro evidenzia l'esistenza di alcuni punti deboli in ordine all'effettiva realizzazione delle misure finanziarie messe in atto per il raggiungimento dell'equilibrio dei conti pubblici per gli esercizi interessati dalla medesima. Tale situazione potrebbe mostrarsi, inoltre, ulteriormente aggravata dagli effetti negativi discendenti dalla manovra finanziaria dello Stato per il triennio 2009-2011 (decreto legge n. 112/2008), in atto all'esame del Parlamento nazionale e dalla natura non strutturale delle maggiori risorse finanziarie reperite con l'ultima manovra per colmare il deficit tendenziale 2008 a fronte di volumi di spesa ad andamento crescente e in considerazione dell'elevato grado di rigidità della spesa corrente regionale.
Conseguentemente, si pone attuale la necessità di reperire ulteriori risorse per fronteggiare il previsto disavanzo tendenziale per il triennio 2009-2011 che, come rilevato nel D.P.E.F. 2009-2013 approvato dal Governo il 23 luglio 2008, scaturisce da maggiori fabbisogni finanziari derivanti, principalmente, dall'incremento della compartecipazione alla spesa sanitaria prevista dalla legge finanziaria statale per l'anno 2007, dall'integrazione del Fondo per le autonomie locali, nonché da maggiori fabbisogni, emersi nel corso della corrente gestione, relativo ad alcuni comparti dell'economia regionale.
Pertanto, appare del tutto evidente, stante l'entità delle risorse necessarie per fronteggiare gli oneri discendenti dai predetti interventi, che il conseguente disavanzo tendenziale previsto per il triennio 2009-2011 non potrà essere ripianato solo ed esclusivamente attraverso le misure di contenimento della spesa regionale previste dalla vigente normativa.
Tuttavia, constatata la necessità di dovere fronteggiare la situazione finanziaria che scaturisce dal quadro tendenziale 2009-2013 ed in coerenza con quanto previsto nel D.P.E.F. 2009-2013, si ritiene di dovere adottare una manovra di contenimento della spesa tale da ricondurla, nel periodo di riferimento della presente circolare, entro i limiti fissati dall'articolo 77 ter del citato decreto legge n. 112/2008. In particolare, i livelli di spesa per gli anni 2009, 2010 e 2011 non potranno essere superiori all'ammontare degli impegni assunti nell'anno precedente a quello di riferimento, aumentato o diminuito di una percentuale stabilita: il totale degli stanziamenti 2009 dovrà essere non superiore agli impegni 2008 incrementati del 2,5 per cento; gli stanziamenti 2010 dovranno essere non superiore agli stanziamenti 2009 ridotti dello 0,6 per cento e gli stanziamenti 2011 dovranno essere non superiori agli stanziamenti 2010 incrementati dell'1 per cento. Resta inteso che, stante la struttura del bilancio della Regione e delle diverse tipologie di spesa nello stesso previste, le predette limitazioni devono intendersi applicate al complesso delle spese gestite dai vari centri di responsabilità che dovranno avere la massima cura a salvaguardare le spese aventi natura obbligatoria, ivi comprese le eventuali reiscrizioni di somme eliminate per perenzione amministrativa, i ruoli di spesa già emessi e le spese per investimento previste dalla programmazione comunitaria.
Per le considerazioni sopra esposte, si richiede, altresì, a tutti i rami dell'Amministrazione regionale, nel rispetto principalmente dei vincoli su indicati posti dal Governo regionale e contenuti nel citato D.P.E.F., un atto di riflessione che si traduca nella formulazione di proposte finalizzate al contenimento della spesa regionale anche attraverso auspicabili iniziative normative da inserire nel prossimo disegno di legge finanziaria per l'anno 2009. In particolare si invita a promuovere interventi normativi che possano condurre ad un ridimensionamento delle pesanti ricadute finanziarie contenute nella vigente legislazione regionale disciplinante i settori più critici dell'economia isolana, nonché di nuove iniziative legislative mirate all'acquisizione di nuove e/o maggiori entrate a carattere permanente.
Ciò premesso, si richiama l'attenzione delle Amministrazioni in indirizzo sul rispetto delle indicazioni che verranno fornite nel prosieguo, finalizzate al graduale perseguimento dell'equilibrio dei conti pubblici, già avviato negli anni scorsi secondo le linee tracciate dal documento di programmazione economico-finanziaria della Regione.
Si ribadisce, in particolare, l'indirizzo di contenimento delle spese discrezionali con l'avvertenza di operare escludendo ogni quantificazione basata sul mero calcolo della spesa storica incrementale.
Si coglie l'occasione per porre all'attenzione dei destinatari della presente che è stato avviato l'iter parlamentare per l'approvazione del disegno di legge contenente disposizioni finalizzate alla riforma delle vigenti norme di contabilità regionale, che mira, in particolare, a definire un'unica legge di contabilità in sostituzione della legge regionale n. 47/1977, con la conseguente semplificazione dell'attuale scenario normativo esistente che vede la dispersione di norme sulla materia in svariate leggi regionali.
Nelle more della definizione legislativa della suddetta proposta di riforma contabile, si traccia brevemente ed in linea generale il percorso metodologico seguito nell'elaborazione delle previsioni di entrata e di spesa contenute nel prossimo bilancio di previsione redatto in base all'attuale quadro normativo.
Criteri utilizzati per la predisposizione del "bozzone"
Per le entrate:
1)  le previsioni delle entrate tributarie ed extratributarie riportano, per il triennio 2009-2011, per effetto del cosiddetto scivolamento, l'importo della previsione risultante dal bilancio di previsione per il triennio 2008-2010. In alcuni casi si è, tuttavia, tenuto conto delle risultanze conseguite alla chiusura dell'esercizio finanziario 2007.
Per le spese:
1)  per i capitoli c.d. "liberi" ovvero per quelli finanziati con fondi regionali i cui stanziamenti non sono predeterminati da specifiche norme, nonché per le spese obbligatorie, è stato riportato, in linea di massima, per il triennio 2009-2011, l'importo della previsione risultante, per gli anni 2009-2010, dal bilancio di previsione per il triennio 2008-2010, ad eccezione dei capitoli relativi al trattamento economico fondamentale ed accessorio del personale regionale di cui si specifica ai punti successivi;
2)  i capitoli relativi al trattamento economico fondamentale riportano per ciascun anno del triennio, limitatamente agli articoli 1 e 2 relativi ai capitoli del personale a tempo indeterminato e all'articolo 1 dei capitoli riferiti al personale a tempo determinato, lo stanziamento iniziale dell'anno 2008 aggiornato con le variazioni discendenti da eventuali richieste avanzate dalle rispettive Amministrazioni di competenza, ai sensi dell'art. 7 della legge 5 agosto 1978, n. 468 e con le variazioni derivanti dall'applicazione del C.C.R.L. area non dirigenziale relativo al quadriennio giuridico 2006/2009 e biennio economico 2006/2007 del 21 maggio 2008 (D.D. del ragioniere generale n. 875/2008);
3)  i capitoli riferiti al trattamento accessorio del personale non dirigenziale (FAMP) recano nella fase di bozzone uno stanziamento per memoria in quanto il riparto del Fondo avverrà durante la prossima gestione con le modalità di cui all'art. 89 dell'ultimo C.C.R.L., ad eccezione tuttavia dei relativi capitoli inerenti gli uffici di Gabinetto e le stazioni uniche appaltanti per i quali si è proceduto a riportare nel triennio lo stanziamento 2008 eventualmente aggiornato con le variazioni intervenute del corso del medesimo anno;
4)  i capitoli riferiti al trattamento accessorio del personale dirigenziale recano per ciascun anno del triennio l'importo dello stanziamento iniziale 2008, eventualmente aggiornato, ripartito tra articolo 1 (parte variabile) e 2 (risultato), in relazione alle variazioni intervenute del corso del medesimo anno per effetto del D.D. del ragioniere generale n. 86/2008 - "Riparto oneri per il trattamento accessorio della dirigenza di cui all'art. 66 del C.C.R.L." e delle variazioni compensative discendenti dai trasferimenti verificatisi nel corrente esercizio del predetto personale;
5)  gli stanziamenti dei capitoli relativi agli "oneri sociali" e "all'imposta sulle attività produttive (IRAP)" sono stati adeguati in relazione alle variazioni apportate sui capitoli relativi al trattamento fondamentale ed accessorio del personale di cui sopra;
6)  sui capitoli relativi a previsioni di spesa su cui opera la procedura degli assensi è stato stimato uno stanziamento che comunque garantisce l'ammontare degli impegni pluriennali già assunti;
7)  per i capitoli riguardanti oneri predeterminati da specifiche leggi di spesa, sono stati indicati gli importi autorizzati dalle specifiche norme; analogamente si è provveduto per tutti i capitoli la cui spesa risulta autorizzata per gli anni 2009 e 2010 dalle tabelle allegate alla legge finanziaria 2008, in particolare dalle tabelle G, H e I;
8)  per i capitoli relativi a limiti di impegno (note "D"), in attesa di dati più certi relativi alle rate consolidate dei capitoli in argomento, si è ritenuto al momento di non adeguare gli stanziamenti all'importo delle rate consolidate risultanti ad oggi al sistema informativo ma, di riportare la previsione risultante per gli anni 2009-2010 dal bilancio di previsione per il triennio 2008-2010 scivolando per il 2011 l'importo dell'anno 2010, aggiornata con l'intero importo di eventuali nuovi limiti d'impegno autorizzati con legge finanziaria 2008, ad eccezione di alcuni capitoli la cui previsione per il triennio 2009-2011 presentava notevoli scostamenti rispetto all'importo delle rate consolidate rilevate dal sistema informativo;
9)  sono inoltre stati soppressi i capitoli relativi ad assegnazioni disposte dallo Stato e/o da altri enti di cui non si ha, al momento, certezza della relativa assegnazione (es. APQ, Interreg, Leader Plus ecc...).
Indicazioni per la formulazione delle proposte di previsione
Per quanto già rappresentato nelle premesse, il progetto di bilancio per l'anno 2009 presenta un deficit tra risorse acquisibili e previsione di spesa. Ove si consideri che il pareggio di bilancio conseguito nel corrente esercizio è stato reso possibile anche dalla previsione di entrate di natura straordinaria e, quindi, non prevedibili nel prossimo triennio, occorre necessariamente rivedere al ribasso i livelli di spesa registrati nel 2008 al fine di renderli nel loro complesso compatibili con le risorse effettivamente conseguibili nel periodo considerato (2009 - 2011).
Lo scenario finanziario ora accennato richiede soluzioni che vedano coinvolti tutti i centri responsabili della spesa regionale con azioni rigorose di contenimento della spesa regionale fin dalle prime fasi di formazione del disegno di legge di bilancio a legislazione vigente per il 2009 e per il triennio 2009-2011.
A tal fine, si esplicitano le seguenti indicazioni di natura tecnica per la formulazione delle previsioni di bilancio per il 2009 e per il biennio successivo, che richiedono, quale necessario presupposto, la revisione rigorosa delle dotazioni di bilancio anche nel rispetto delle direttive di contenimento della spesa delineate nel citato D.P.E.F. e più volte impartite dalla scrivente Amministrazione in precedenti analoghe occasioni, cui si rinvia anche per una più ampia rappresentazione delle prescrizioni che seguono (vedi precedenti circolari consultabili presso il sito internet della Regione siciliana). Inoltre, poiché le previsioni di bilancio comportano riflessi sulla gestione di competenza, esse acquisiscono sin da questa fase un'importanza determinante ai fini del rispetto del Patto di stabilità interno che ogni anno la Regione è tenuta ad osservare, ai sensi dell'articolo 1, comma 660, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Finanziaria 2007). A tal fine, si richiamano le direttive impartite da questa ragioneria generale della Regione con note prot. n. 48565 dell'11 ottobre 2007, n. 6223 del 12 febbraio 2008 e n. 23645 del 2 maggio 2008.
A)  Entrata
1)  I vari centri di responsabilità, ai quali sono intestati i cespiti di entrata, dovranno provvedere a rivedere le previsioni di bilancio in relazione alla natura del singolo cespite, nonché, per le entrate tributarie, sulla base del nuovo quadro macroeconomico e legislativo di riferimento, tenendo conto della più recente evoluzione nel periodo osservato dell'effettivo gettito di ciascun'entrata erariale.
2)  Particolare attenzione dovrà essere posta nell'individuazione delle assegnazioni dello Stato, dell'Unione europea e di altri enti, avendo cura di indicare tutte le somme a qualunque titolo assegnate alla Regione siciliana per le quali sorgerà il "diritto a riscuotere" nell'anno di competenza.
Si coglie l'occasione per invitare le Amministrazioni interessate ad attuare tutti gli adempimenti necessari affinché, nel corso della gestione, alla fase dell'accertamento (gestione di competenza) consegua l'effettiva riscossione delle somme (gestione di cassa). Si richiede, in particolare, che i soggetti responsabili della vigilanza sull'attuazione degli accordi di programma quadro già sottoscritti e che prevedono l'assegnazione di risorse di cui alla legge n. 208/1998 (c.d. "risorse per le aree sottoutilizzate") si attivino per intraprendere ogni iniziativa utile per l'acquisizione in favore della Regione delle somme ancora da riscuotere.
B)  Spesa
1)  Per quanto già rappresentato in premessa circa la difficoltà a reperire, rispetto al precedente esercizio, risorse aggiuntive indispensabili per il raggiungimento del necessario equilibrio finanziario, si impone l'adozione da parte di ciascun centro di responsabilità di politiche mirate al contenimento degli attuali livelli di spesa, con particolare riferimento alle spese di funzionamento ed alle spese per l'erogazione di servizi a qualsiasi titolo richiesti dalla Regione, le quali dovranno, per tale ragione, subire un ridimensionamento nel loro ammontare. Al riguardo, si ricorda che, nel corso della gestione, per casi eccezionali ed ampiamente documentati relativi a tipologie di spesa per consumi intermedi discendenti da rapporti contrattuali collegati a servizi di utenza, è possibile il ricorso alle risorse all'uopo stanziate nel fondo istituito con il comma 2 dell'art. 9 della legge regionale n. 2/2007 e con le modalità ivi previste. Per tutte le altre spese rientranti comunque nella categoria dei "consumi intermedi", quali spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, manifestazioni, pubblicità e rappresentanza, conferimento di incarichi esterni, rapporti di collaborazione e commissioni nonché quelle riferite all'erogazione, in genere, di servizi, si impongono comportamenti coerenti con l'accennato quadro finanziario e di conseguenza si invitano i vari responsabili dei centri di costo ad effettuare una attenta analisi e revisione delle stesse tendente al contenimento delle spese in questione. Torna utile ricordare, altresì, che, in base alle vigenti disposizioni (art. 1, comma 21, della legge regionale n. 47/1977), si può, con le eccezioni e i limiti previsti, ricorrere, nel corso della gestione, allo strumento delle variazioni compensative tra capitoli di spesa nell'ambito della stessa unità previsionale di base.
2)  Per tutti gli altri c.d. "capitoli liberi", tra cui rientrano, per effetto dell'art. 57 della legge finanziaria n. 2/2007, anche i trasferimenti in favore di enti, agenzie regionali, organismi strumentali e teatri, di cui all'elenco allegato alla medesima legge, i cui importi verranno determinati annualmente con la legge di approvazione del bilancio, nel mantenere l'impostazione già attuata per gli anni decorsi, l'attività propositiva e discrezionale dei dirigenti responsabili della gestione della spesa, nell'ambito degli obiettivi concretamente perseguibili, potrà esercitarsi attraverso il potere compensativo da attuarsi tra gli stanziamenti risultanti nella fase di bozzone.
3)  Le spese, sia di parte corrente che di conto capitale, per trasferimenti autorizzati con la tabella H della legge finanziaria n. 1/2008 o con specifiche disposizioni legislative, dovranno essere riconsiderate nel loro ammontare qualora le amministrazioni di riferimento, nella loro attività di vigilanza, riscontrassero il mancato adempimento delle vigenti disposizioni o la presenza di avanzi di gestione utilizzabili accertati con i rispettivi conti consuntivi del precedente anno, così come prescritto dall'articolo 32, comma 5, della legge regionale 7 marzo 1997, n. 6 e successive modifiche ed integrazioni. Le eventuali proposte di riduzione dei trasferimenti saranno considerate nel prossimo disegno di legge finanziaria.
Per tutti gli enti soggetti al regime di tesoreria unica regionale, si invitano le amministrazioni a proporre eventuali tagli ai contributi erogati laddove si registrino ampie e ripetute disponibilità nei relativi conti correnti di tesoreria.
4)  Per le spese relative al trattamento economico fondamentale del personale regionale, si conferma la necessità che ogni ramo di Amministrazione formuli le previsioni di spesa per articoli, distintamente per il personale con qualifica dirigenziale e per il comparto non dirigenziale, sia per i capitoli riferiti al personale a tempo indeterminato che per quelli con contratto a tempo determinato, considerando l'andamento delle retribuzioni in relazione all'applicazione degli ultimi trattamenti contrattuali già effettuati dalla scrivente e stimando le competenze fondamentali da corrispondere sino alla chiusura dell'esercizio in corso.
5)  Per gli oneri sociali, l'IRAP e per tutti gli altri oneri del personale in servizio e per quello in quiescenza, si demanda ad ogni singola amministrazione competente il compito di valutare la congruità della stima effettuata dalla scrivente, tenuto conto della normativa vigente, dell'organico esistente, del personale in quiescenza e di quello che presumibilmente verrà posto in quiescenza nel prossimo triennio.
6)  Le previsioni di spesa per limiti d'impegno (note "D") dovranno essere attentamente verificate, in base alle rate consolidate per impegni assunti negli esercizi precedenti e per quelli assunti e da assumere nell'esercizio corrente, alle annualità dei nuovi limiti di impegno (prime rate) a carico degli anni successivi già autorizzati con precedenti norme e alle eventuali nuove annualità autorizzate con la tabella "L" dell'ultima legge finanziaria.
7)  Per una più precisa quantificazione della parte del fondo da destinare al cofinanziamento regionale degli interventi comunitari diversi dal P.O.R. (capitolo 613919), di cui al comma 1 dell'articolo 85 della legge regionale n. 2/2002 e s.m.i., è necessario che le Amministrazioni che intendano aderire a programmi comunitari (ad es. Interreg, Leader Plus, ecc.), nei quali sia previsto il cofinanziamento regionale, comunichino preventivamente la relativa quota a carico della Regione.
8)  Con particolare riferimento all'iscrizione in bilancio dei fondi relativi agli Accordi di programma quadro già sottoscritti dalla Regione, si invitano i rispettivi responsabili e gli eventuali dipartimenti coordinatori degli interventi intersettoriali, ad avanzare eventuali proposte di stanziamento per ognuno degli anni di bilancio 2009-2011, poiché nel progetto di bilancio i rispettivi capitoli sono stati, al momento, soppressi.
10)  Per quanto riguarda la contabilizzazione delle somme relative ai nuovi programmi comunitari 2007-2013, si è proceduto, sulla base della vigente normativa contabile (legge regionale n. 47/1977) all'iscrizione, nel bilancio di previsione dell'esercizio finanziario 2008, sia in entrata che nella spese, delle somme corrispondenti all'accreditamento della prima rata del prefinanziamento comunitario e statale pari al 2% della partecipazione dei fondi al programma operativo Fondo sociale europeo 2007-2013, in applicazione dell'art. 82 del regolamento CE n. 1083/2006. I corrispondenti capitoli sono stati, al momento, soppressi nella previsione 2009-2011.
Nell'ambito del citato DDL di riforma della contabilità, è prevista un'apposita procedura contabile per l'iscrizione delle somme relative ai programmi operativi e al piano di sviluppo rurale previsti dall'obiettivo di convergenza della programmazione comunitaria 2007-2013, con l'intento di rendere più snelle le procedure d'iscrizione e più rapidi i meccanismi di impegno e pagamento.
Cassa
Per la stesura del quadro sintetico di cassa per l'anno 2009 per centri di responsabilità amministrativa, così come previsto dall'art. 1 della legge regionale n. 47/1977 e s.m.i., si terrà conto degli elementi conoscitivi da fornirsi da parte di ciascuna Amministrazione, secondo le indicazioni di cui alla circolare di questa ragioneria generale n. 4 del 19 marzo 2004, relativa alla programmazione annuale delle dotazioni di cassa. Tali indicazioni rappresentano la base di partenza per effettuare sin da adesso un'accorta programmazione sia dei pagamenti, nel rispetto delle priorità previste nella medesima circolare, che delle riscossioni, tenuto conto che le previsioni di bilancio in termini di cassa comportano riflessi sulla gestione della liquidità regionale.
Si rappresenta, inoltre, la rilevanza determinante delle previsioni di cassa di ogni singolo centro di responsabilità ai fini del rispetto del Patto di stabilità interno che ogni anno la Regione è tenuta ad osservare, ai sensi dell'articolo 1, comma 660, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Finanziaria anno 2007) e a tal proposito si richiama nuovamente l'attenzione delle Amministrazioni alle direttive impartite da questa ragioneria generale della Regione con note prot. n. 48565 dell'11 ottobre 2007, n. 6223 del 12 febbraio 2008 e n. 23645 del 2 maggio 2008.
Nomenclatore degli atti
Tenuto conto della rilevanza che assumono i riferimenti normativi a sostegno dei vari capitoli di entrata e di spesa, si invitano le Amministrazioni alla verifica degli stessi e a fornire eventualmente indicazioni per l'aggiornamento delle varie disposizioni riportate in calce ad ogni singolo capitolo.
Legge finanziaria
Nella considerazione che con il disegno di legge finanziaria per l'anno 2009, nell'ambito degli indirizzi del Governo e del D.P.E.F., dovranno reperirsi risorse (maggiori entrate e/o minori spese) per coprire il deficit di bilancio generato anche dalla necessità di far fronte ai maggiori fabbisogni per spese indifferibili ed incomprimibili, ogni Amministrazione è chiamata ad adottare comportamenti coerenti attraverso l'invio di proposte di legge tendenti non solo al contenimento della spesa ma anche al reperimento di nuove risorse da inserire nel testo del prossimo disegno di legge finanziaria.
Si confida nella scrupolosa osservanza delle presenti indicazioni nonché nel rispetto del calendario degli adempimenti che prevede, al fine del rispetto dei termini di scadenza previsti dalla legge, la trasmissione da parte delle Amministrazioni in indirizzo alle rispettive ragionerie centrali, entro e non oltre il giorno 5 settembre 2008, delle relative proposte di previsione preventivamente validate dal competente vertice politico, corredate da una dettagliata relazione illustrativa che comprenda eventuali iniziative legislative da inserire nel disegno di legge finanziaria 2009. Le ragionerie centrali avranno cura di farle pervenire al servizio bilancio di questa ragioneria generale, con le proprie valutazioni ed osservazioni, entro il giorno 10 settembre 2008.
In attuazione delle norme del codice dell'amministrazione digitale del 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i., al fine di semplificare ed accelerare i procedimenti amministrativi, si fa presente che il progetto di bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2009 e per il triennio 2009-2011 (c.d. bozzone) sarà trasmesso alle competenti amministrazioni, unitamente alla presente, sia tramite il tradizionale mezzo posta sia per via telematica (formato PDF).
La presente circolare sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e inserita nel sito internet ufficiale della Regione siciliana; potrà inoltre essere inserita nella banca dati FONS.
  L'Assessore: CIMINO 

(2008.34.2498)017
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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