REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 5 SETTEMBRE 2008 - N. 41
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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Programmi di trasposizione e impostazione grafica di :
Michele Arcadipane - Trasposizione grafica curata da: Alessandro De Luca - Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti

DISPOSIZIONI E COMUNICATI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


   

Valutazione di incidenza ex art. 5, D.P.R. n. 357/97 e successive modifiche ed integrazioni e art. 1, comma 2, legge regionale n. 13/2007, del piano territoriale di coordinamento del Parco dell'Etna.

Il dirigente del servizio 2 V.A.S.-V.I.A, del dipartimento regionale territorio e ambiente comunica che, ai sensi dell'art. 1, comma 2, della legge regionale n. 13/2007, con decreto n. 744 del 29 luglio 2008, a conclusione della procedura di valutazione di incidenza ex art. 5 del D.P.R. n. 357/97 e successive modifiche ed integrazioni, è stato approvato, esclusivamente sotto tale profilo, il piano territoriale di coordinamento del Parco dell'Etna, presentato dall'Ente Parco dell'Etna, con sede in Nicolosi, provincia di Catania, con le seguenti prescrizioni:
1)  dovranno essere attuate le azioni di mitigazione, suggerite nello studio di incidenza che, qualora non in contrasto con le sottoelencate prescrizioni, sono parte integrante del presente decreto;
2)  prescrizioni impartite dal C.R.P.P.N., qualora non in contrasto con le sottoelencate prescrizioni, sono parte integrante del presente decreto;
3)  la redazione dei piani particolareggiati e di settore dovrà tenere conto del rapporto con le circostanti aree oggetto di tutela comunitaria e garantire il mantenimento e l'integrità dei fattori biotici, abiotici ed ecologici costitutivi del territorio, basando le scelte progettuali sul principio della sostenibilità ambientale;
4)  alla base della variante per la viabilità di nuova previsione dovrà essere predisposto uno studio sulle biocenosi e valori naturali presenti, compresi habitat e specie da tutelare ai sensi delle Dir. 92/43/CEE e 79/409/CEE;
5)  al fine di non interrompere la connettività ecologica causata dalle strade, nel caso di interventi di manutenzione straordinaria o di progettazione di nuove infrastrutture viarie, dovranno essere effettuate apposite analisi naturalistiche volte all'individuazione di sentieri faunistici preferenziali e alla predisposizione di interventi di ingegneria naturalistica volti al mantenimento od al ripristino della connettività ecologica tra gli habitat;
6)  nella variante di cui sopra dovranno essere ridotti al minimo indispensabile i nuovi tracciati; si dovranno adottare accorgimenti per regolamentare il passaggio di mezzi motorizzati nelle zone A e B e individuare opportuni interventi di mitigazione degli impatti acustici;
7)  al fine di mitigare la concentrazione e il transito dei veicoli nelle aree di parcheggio e nei punti base e ridurre il numero dei veicoli lungo i tratti sommitali della viabilità carrabile, si dovrà:
-  prevedere un sistema di monitoraggio delle presenze turistiche e dei relativi accessi all'interno del Parco dell'Etna, la loro distribuzione sulle varie aree turistico-ricettive e sui punti base attrezzati per dimensionare in modo sostenibile gli interventi di adeguamento delle strutture ed infrastrutture a servizio del pubblico;
-  individuare e attuare opportuni sistemi di controllo e gestione degli accessi alle quote sommitali basati su di un sistema di telecamere e su misure volte alla chiusura al traffico privato e l'attivazione di servizi navetta;
8)  la strada Monte Po' - Salto del Cane - Etna, di collegamento del versante sud comune di Pedara e zona C altomontana Etna sud considerata come viabilità primaria, da completare con le relative infrastrutture necessarie ai fini dell'accessibilità alla zona C - altomontana suddetta dovrà essere organicamente inserita all'interno della variante di piano per la viabilità. Non è consentita la sua realizzazione prima della elaborazione e approvazione della suddetta variante;
9)  il piano dei sentieri, delle mulattiere e dei sentieri natura, compresi gli interventi di manutenzione e la riapertura di sentieri abbandonati e inagibili, dovrà essere redatto sulla base di un studio delle biocenosi e dei valori naturali presenti, con indicazione delle specie e habitat ai sensi delle direttive nn. 92/43/CEE e 79/409/CEE. A tal fine potranno essere utilizzati come studi di base a grande scala la "carta degli habitat" e la "carta degli elementi della rete ecologica e della biopermeabilità" dello studio di incidenza e dovrà essere sottoposto agli adempimenti di cui al superiore punto 1;
10)  gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle strade, mulattiere e sentieri esistenti dovranno rispettare le preesistenti caratteristiche planoaltimetriche, tipologiche e formali e non interferire con habitat presenti; dove è consentita l'apertura di nuove strade interpoderali e poderali si adotterà una tipologia costruttiva volta a ridurre gli effetti diretti dell'opera sull'ambiente, quali l'abbassamento della falda acquifera, lo scorrimento veloce delle acque superficiali, l'avvio di processi erosivi;
11)  i nuovi tracciati e impianti previsti nelle D.O.G. relativi a infrastrutture (condotte di posa per acquedotti, gasdotti, cavi elettrici e telefonici, elettrodotti ed altre reti tecnologiche) potranno essere progettati predisponendo uno studio delle biocenosi e dei valori naturali presenti, con indicazione delle specie e habitat ai sensi delle direttive nn. 92/43/CEE e 79/409/CEE. A tal fine potranno essere utilizzati come studi di base a grande scala la "carta degli habitat" e la "carta degli elementi della rete ecologica e della biopermeabilità dello studio di incidenza". Gli interventi dovranno essere sottoposti a valutazione d'incidenza ai sensi del D.P.R. n. 357/97 e successive modifiche ed integrazioni;
12)  nelle zone A e B, le piste di accesso non dovranno essere percorribili da automezzi, tranne che per soccorso e prevenzione antincendio; sulle piste e strade già esistenti non dovrà essere consentito il traffico di autocarri rumorosi e dovrà essere escluso l'impiego di ruspe;
13)  dovrà essere redatto ed attuato un piano che individui tutti gli interventi necessari all'allontanamento delle specie vegetali alloctone dagli ambienti naturali e seminaturali;
14)  all'interno del territorio del Parco, tutte le essenze vegetali utilizzate nelle attività silvo-colturali dovranno provenire da germoplasma autoctono locale al fine di non ibridare il patrimonio genetico caratterizzante tale comprensorio; a tal fine lParco dovrà attivarsi per favorire un'attività vivaistica che propaghi i taxa più rappresentativi del territorio etneo;
15)  devono essere adottati criteri di gestione forestale che limitino la ceduazione ed il taglio; non è consentita in qualsiasi caso, sia nella zona A che nella zona B, anche ai fini della prevenzione degli incendi, l'attività di pulizia del bosco che comporti tagli al sottobosco, l'asportazione della lettiera, di alberi morti, di tronchi caduti al suolo e di materiale legnoso residuo di utilizzazioni boschive e di legname secco; nelle dagale di limitate estensioni ricadenti nel territorio del Parco non sono ammessi interventi di alcun tipo;
16)  dovrà essere redatto ed attuato un piano di interventi finalizzati al contenimento dell'infestazione da processionaria seguendo le più moderne tecniche messe a punto dall'ingegneria forestale;
17)  per le zone D di controllo: l'ente Parco dovrà redigere un atlante tecnico delle essenze vegetali utilizzabili contenente le essenze vegetali afferenti a specie autoctone, le modalità di posa e di manutenzione, da fornire ai comuni per la redazione degli strumenti urbanistici. L'atlante entro 60 giorni dalla notifica del presente decreto, dovrà essere definito e trasmesso a questo Assessorato per le opportune valutazioni e costituirà parte integrante delle norme di attuazione;
18)  negli ambiti C di protezione: il piano di interventi per la conservazione e salvaguardia dell'emergenza naturalistica dovrà indicare habitat e specie di cui alle direttive nn. 92/43/CEE e 79/409/CEE e predisporre opportune misure per il loro potenziamento, salvaguardia e conservazione;
19)  nelle aree C altomontane del Parco: nell'eventualità di eventi vulcanici e sismici che interessano le attrezzature e impianti delle zone C Altomontane Etna nord ed Etna sud, l'ente Parco provvederà alla redazione di piani attuativi da sottoporre a valutazione di incidenza ai sensi del D.P.R. n. 357/97 e successive modifiche ed integrazioni;
20)  l'esclusione dal territorio del Parco delle cave esistenti dovrà essere attentamente valutata tramite un apposito studio scientifico che dimostri la validità delle scelte;
21)  per l'area umida di contrada Gurrida dovrà essere vietata la captazione delle acque e dovranno essere realizzati opportuni interventi di ingegneria naturalistica finalizzati alla rinaturazione del tratto terminale del torrente Flascio, ecologicamente funzionale al lago della Gurrida;
22)  al fine di evitare l'impatto dovuto all'esercizio del pascolo dovrà essere redatto ed attuato un piano che tenga conto della conservazione delle specie floristiche, della morfologia del territorio al fine di impedire forme di erosione superficiale e profonda e, nei siti dove vi è una significativa presenza di praterie naturali, dovranno essere attivate misure di monitoraggio delle caratteristiche del cotico erboso e dell'uso zootecnico utilizzando come indici anche: il valore pastorale e il rapporto tra carico reale e carico potenziale;
23)  il P.T.C. dovrà recepire quanto previsto dai piani stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico dei bacini idrografici che ricadono nel territorio del Parco dell'Etna approvati con decreti presidenziali e dalle relative norme di attuazione;
24)  nelle norme tecniche dì attuazione dovrà essere inserito un articolo apposito relativo ai siti della rete natura 2000 presenti nel territorio comunale, in cui saranno specificate le misure di salvaguardia adottate e le azioni consentite e non consentite, scaturenti dalle presenti prescrizioni e da quelle di legge;
25)  in tutti gli elaborati cartografici di Piano dovranno essere riportate le perimetrazioni di:
a)  SIC ITA 070009 Fascia altomontana dell'Etna; SIC ITA 070010 Dammusi; SIC ITA 070012 Pineta di Adrano e Biancavilla; SIC ITA 070013 Pineta di Linguaglossa; SIC ITA 070014 Monte Baracca, contrada Garrita; SIC ZPS ITA 070015 Canalone del Tripodo; SIC ZPS ITA 070016 Valle del Bove; SIC ZPS ITA 070017 Sciare di Roccazzo della Bandiera; SIC ZPS ITA 070018 Piano dei Grilli; SIC ITA 070019 Lago di Gurrida e Sciare di S. Venera; SIC ITA 070020 Bosco di Milo; SIC ITA 070023 Monte Minardo; SIC ITA 070024 Monte Arso;
b)  unità funzionali della rete ecologica siciliana;
c)  fascia di rispetto dei boschi ai sensi della legge regionale n. 16/96 e successive modifiche ed integrazioni;
d)  aree con formazioni rupestri, ripariali e della macchia mediterranea ai sensi del D.P.R.S. 28 giugno 2000;
26)  le norme di attuazione e il regolamento dovranno essere adeguati secondo le prescrizioni del presente provvedimento;
27)  dovranno fare parte integrante del piano gli elaborati dello studio di incidenza, i formulari relativi ai predetti siti della Rete natura 2000, compresi i formulari dei siti Natura 2000 esterni al Parco ma ad esso correlati, con relativa cartografia;
28)  tutta la nuova pianificazione nonché le varianti ai piani, ivi comprese le varianti al PTC e gli strumenti di pianificazione generale da elaborare secondo quanto disposto con voto C.R.U. n. 356 del 3 maggio 2006, dovranno essere sottoposte a valutazione di incidenza ai sensi del D.P.R. n. 357/97 e successive modifiche ed integrazioni e valutazione ambientale strategica ai sensi del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni;
29)  tutti gli interventi previsti dai PIT - Patti territoriali - APQ e dalla programmazione negoziata dovranno essere sottoposti a valutazione di incidenza ex art. 5 del D.P.R. n. 357/97 e successive modifiche ed integrazioni.
Il testo integrale del decreto n. 744 del 29 luglio 2008 è consultabile, ai sensi della normativa vigente, presso il servizio 2 V.A.S.-V.I.A. del dipartimento territorio e ambiente, Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente.
(2008.32.2409)119
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
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Michele Arcadipane
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