REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - GIOVEDÌ 14 AGOSTO 2008 - N. 37
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 17 luglio 2008.
Approvazione di variante al piano regolatore generale del comune di Termini Imerese.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Visti i decreti interministeriali 1 aprile 1968, n. 1404 e 2 aprile 1968, n. 1444;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'art. 9 della legge regionale n. 40/95;
Visto il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità, approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, reso applicabile con l'art. 36 della legge regionale n. 7 del 2 agosto 2002, come integrato dall'art. 24 della legge regionale n. 7 del 19 maggio 2003;
Visto il foglio prot. n. 18414 del 6 settembre 2007, acquisito in data 7 settembre 2007 ed assunto al protocollo di questo Assessorato l'8 settembre 2007 al n. 64598, con il quale il comune di Termine Imerese ha trasmesso, per l'approvazione di competenza, la variante generale per il centro storico e la definizione della zona stralciata di piano regolatore generale;
Vista la delibera n. 54 del 26 aprile 2007, con la quale il consiglio comunale di Termini Imerese ha adottato la variante generale per il centro storico e la definizione della zona stralciata di piano regolatore generale;
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78;
Vista la certificazione datata 17 luglio 2007, a firma del segretario generale del comune di Termine Imerese, in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione relative alla delibera consiliare n. 54 del 26 aprile 2007 ed attestante, inoltre, che avverso la stessa sono state presentate n. 3 osservazioni;
Vista la delibera n. 92 del 31 luglio 2007, con la quale il consiglio comunale di Termini Imerese ha controdedotto alle osservazioni presentate avverso la variante in argomento;
Viste le note prott. nn. 18624, 28622, 18620 e 18621, tutte datate 1 settembre 2006, con le quali il comune di Termini Imerese, in ordine alla variante in argomento, ha comunicato alle ditte interessate l'avvio del procedimento per l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, ai sensi dell'art. 11 del D.P.R. n. 327/2001;
Vista la nota prot. n. 9457 del 10 gennaio 2007, con la quale l'ufficio del Genio civile di Palermo, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, ha espresso parere favorevole a condizioni sulla variante in argomento;
Vista la nota prot. n. 88 del 5 dicembre 2007, con la quale il servizio 3/D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica, unitamente agli atti ed elaborati relativi, la proposta di parere n. 23 del 5 dicembre 2007, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis....
Il comune di Termini Imerese è dotato di un piano regolatore generale approvato con decreto n. 76 del 23 febbraio 2001, i cui vincoli preordinati all'esproprio sono decaduti il 23 febbraio 2006.
A distanza di qualche anno dall'approvazione del piano regolatore generale l'amministrazione comunale, insieme alle forze politiche locali, ha sentito la necessità di disciplinare l'attività edificatoria all'interno del centro storico, in ragione dei nuovi programmi di sviluppo, che hanno lo scopo di recuperare, attraverso la conservazione ed il ripristino delle qualità architettoniche ed urbanistiche, il patrimonio edilizio esistente.
Pertanto, con atto deliberativo n. 54 del 26 aprile 2007, sono state adottate dal consiglio comunale sia la variante generale per il centro storico, che la definizione della zona stralciata del piano regolatore generale.
Riguardo gli atti necessari prescritti dalla circolare ARTA n. 3/2000, relativamente all'adozione delle varianti generali ai centri storici, si è constatato la mancanza del parere della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali.
Al riguardo questo servizio ritiene di potere prescindere dallo stesso, considerato che il rappresentante del sopradetto ente è presente al Consiglio regionale dell'urbanistica e che in quella sede potrà esprimere le proprie valutazioni.
La circolare assessoriale sopracitata ha definito i nuovi contenuti per gli strumenti urbanistici generali e attuativi per il recupero dei centri storici, circoscrivendo la formazione di P.P. ad aree campioni o aree rappresentative.
In coerenza con quanto sopradetto, per la delimitazione del centro storico di Termini Imerese l'ufficio tecnico che ha redatto il progetto ha effettuato una ricerca storica sulle "origini e sull'evoluzione degli insediamenti", tenendo conto anche della formazione e trasformazioni, avvenute nel tempo, sul patrimonio edilizio esistente.
Sono stati così individuati gli ambiti costituenti il centro storico, che di seguito si elencano:
1)  l'impianto urbano interno alla cinta muraria di epoca spagnola;
2)  i quartieri fuori le mura, sorti tra la fine dell'800 ed i primi decenni del '900, ubicati a ridosso della Porta Palermo, della Porta Girgenti e della Porta Barratina;
3)  gli spazi a nord tra l'abitato ed il mare, ed a est tra il bastione ferroviario ed il porto.
Un ulteriore elemento di analisi effettuata dal progettista, in coerenza con quanto dettato dalla circolare A.R.T.A. n. 3/2000, va riferito all'andamento demografico della popolazione nell'ambito dell'area urbana. Dalla suddetta indagine è emerso che negli anni tra il 1971 ed il 2001, a fronte di una crescita costante della popolazione di 600 unità per decennio, si ha un decremento di oltre 6.000 abitanti del centro storico, che da 19.510 abitanti nel 1971 passano a 13.450 unità nel 2001.
Naturalmente alcuni fattori hanno provocato il suddetto spopolamento come la riconversione della struttura produttiva da agricola ad industriale, che ha consentito la nascita di un nuovo ceto medio; ciò ha determinato una richiesta di alloggi più confortevoli e più grandi, che il centro storico non offre.
La conseguenza più immediata è stato lo svuotamento di molti comparti a vantaggio di altre zone del territorio considerate più appetibili, portando un riequilibrio della densità territoriale da 227 a 151 abitanti per ettaro.
Il patrimonio edilizio quindi cresce nel numero di alloggi per effetto della saturazione delle aree libere, mentre si svuotano le abitazioni più degradate e vetuste del centro storico.
L'analisi tipologica del patrimonio edilizio del centro storico ha indotto il progettista alla suddivisione di due tipi di edifici, nodali e seriali.
I tipi nodali si caratterizzano per le caratteristiche formali e la qualità degli elementi architettonici, per il loro volume emergente sui tipi seriali ed infine per la loro localizzazione in rapporto agli assi viari, alle piazze, alla cinta muraria ed ai giardini pubblici; questi sono suddivisi in:
-  palazzi di interesse storico-architettonico;
-  case, palazzotti di interesse storico, palazzi borghesi;
-  case, palazzotti borghesi.
I tipi seriali invece contraddistinguono il tessuto urbano residenziale secondo la trama regolare che si interrompe in prossimità degli assi principali e degli spazi pubblici, essi sono:
-  casa solarata multipla;
-  casa solarata semplice, casa a schiera multipla, casa a schiera semplice;
-  edifici trasformati con alterazioni tipologiche, edifici di sostituzione o di nuova costruzione.
Un'altra analisi che il progettista ha condotto si riferisce alla quantificazione ed individuazione dello stato di conservazione del patrimonio edilizio presente nel centro storico, che viene evidenziato nelle tavole 3.2.a.b.; infatti è stato rilevato che le abitazioni in stato di abbandono e di notevole degrado risultano circa 300, ed interessano tutte le tipologie classificate.
Sulla base delle analisi effettuate, di cui sopra, il progettista ha determinato i fabbisogni ed il relativo dimensionamento del piano; pertanto i dati rilevati e prefigurati così risultano:
-  numero abitanti insediati: 13.000;
-  densità ab./ha. 151;
-  numero abitanti da insediare al 2015: 11.000;
-  densità ab./ha. 128.
Come si evince dai dati sopra riportati, un obiettivo è quello di equiparare lo standard abitativo degli abitanti del centro storico con quello degli abitanti del resto del territorio, sia in termini di dimensione media, ovvero come numero di vani, sia in termini di densità territoriale, ovvero densità abitanti su ettari.
Relativamente alle attrezzature ed ai servizi, il progettista ha ritenuto di non apportare sostanziali modifiche in forza dell'analisi dello stato di fatto e di quanto è stato previsto dal piano regolatore generale. Infatti il piano regolatore generale, relativamente alle attrezzature da standard, aveva localizzato alcune tipologie di attrezzature afferenti alla zona A nelle zone contigue di completamento (zone B); di contro altre attrezzature già esistenti in zona A hanno assunto bacini di utenza più estesi rispetto alla stessa zona A.
Le analisi condotte, pertanto, hanno evidenziato la necessità di non stravolgere le previsioni del piano regolatore generale. Il progettista nel caso in esame propone qualche modifica nell'ambito delle attrezzature scolastiche, senza però incidere sugli standard; propone invece di estendere qualche infrastruttura per migliorare il sistema dei parcheggi e spazi di socialità, per i quali ha avviato il procedimento di esproprio, notificandolo agli interessati. Il progettista ha elaborato la variante in oggetto in coerenza con le prescrizioni dettate dal Consiglio regionale dell'urbanistica per il piano regolatore generale relativamente alla perimetrazione del centro storico; pertanto, al fine di riqualificare il patrimonio edilizio esistente e gli spazi all'interno del centro storico, oltre che ad avviare il processo di un nuovo sviluppo economico, la variante di che trattasi ha apportato modifiche al quadro normativo.
Le norme tecniche di attuazione, composte di 42 articoli, infatti individuano, sulla base della configurazione del tessuto edilizio e dei singoli edifici, le sottoelencate categorie di intervento:
-  manutenzione ordinaria;
-  manutenzione straordinaria;
-  restauro conservativo;
-  risanamento conservativo;
-  ristrutturazione;
-  demolizione senza ricostruzione;
-  ripristino filologico;
gli articoli 9, 10, 11, 12, 13, 14 e 15 dettagliano ed esemplificano le opere compatibili per ogni categoria di intervento;
inoltre l'art. 23 introduce una specifica disciplina per la sottozona A1N, ovvero per tutte le zone sottoposte a riqualificazione urbana.
Per quanto riguarda poi il progetto di piano, lo stesso è stato organizzato in rapporto a sistemi funzionali, sia relativamente alle analisi condotte, sia al progetto vero e proprio; tali sistemi sono:
-  sistema residenziale;
-  sistema delle attività produttive, artigianali e commerciali;
-  sistema delle attrezzature e dei servizi;
-  sistema dell'accessibilità, della mobilità e dei parcheggi;
-  sistema del verde pubblico;
-  sistema delle aree tangenti al centro storico.
Per quanto riguarda il sistema residenziale, sulla scorta della classificazione tipologica sono stati previsti gli interventi a cui le stesse sono sottoposte; infatti per i palazzi di interesse storico-architettonico il progettista ha previsto sia opere manutentive che di intervento conservativo.
Per le case o palazzotti di interesse storico, i palazzi borghesi e le case o palazzotti borghesi, oltre che interventi di restauro conservativo, sono state previste anche opere di risanamento conservativo.
Per le tipologie seriali invece sono stati previsti interventi tesi al recupero degli elementi formali, confermando la configurazione originaria, gli aspetti urbanistici ed ambientali dei quartieri che costituiscono il tessuto edilizio.
Il sistema delle attività produttive, artigianali e commerciali ripropone le scelte operate dal piano regolatore generale, sia per quanto riguarda la coesistenza dell'attività edilizia che produttiva, all'interno del centro storico, sia per quanto riguarda le aree destinate o da destinare a zona D2, concepite come aree urbane a tutti gli effetti.
Il sistema delle attrezzature e dei servizi, come sopra rappresentato, non ha subito variazioni, se non di modesta entità, riguardanti esclusivamente la destinazione d'uso di alcuni edifici a funzioni scolastiche e nuove funzioni di tipo culturale.
Relativamente al sistema dell'accessibilità, della mobilità e dei parcheggi, allo scopo di decongestionare il traffico veicolare all'interno del centro storico, è stata prevista una sorta di circonvallazione con caratteristica che tange lo stesso, con la previsione di un sistema radiale di servizio che facilita gli accessi. Per quanto riguarda invece il sistema dei parcheggi, gli stessi sono stati localizzati nell'ambito di zone adiacenti, stante che le aree libere all'interno del centro storico sono pressoché inesistenti. A tale scopo l'art. 23 delle norme di attuazione della presente variante contempla la possibilità, ove l'amministrazione comunale lo riconosca, di reperire eventuali aree libere all'interno del centro storico per la realizzazione di opere atte a potenziare il sistema della mobilità e alla realizzazione di parcheggi.
Il sistema del verde pubblico previsto dal piano regolatore generale ha impegnato uno standard di 9 mq./ab.; tale standard è stato maggiorato con la previsione di un parco urbano e territoriale che assume un ulteriore standard di 15 mq./ab. Per il centro storico lo standard da verde è stato rispettato considerando il verde delle ville storiche o storicizzate; in aggiunta è stata prevista un'ulteriore superficie di circa 60.000 mq. da destinare a Parco del castello.
Sistema delle aree tangenti al centro storico. Il suddetto sistema è stato affrontato anche in questa sede per integrare e completare alcune funzioni essenziali, nonché per dare concretezza agli indirizzi del piano regolatore generale riguardo alle aree marginali da riqualificare. Gli ambiti sono: lportuale, l'ambito della zona stralciata a ridosso della stazione ferroviaria e l'ambito del torrente Barratina.
L'ambito della zona stralciata a ridosso della stazione ferroviaria, oggetto della presente variante, è stato stralciato dalle previsioni di piano regolatore generale a seguito dell'accoglimento di osservazioni su tale area. La destinazione proposta nel piano in esame è zona territoriale omogenea D5 così come proposto dal ricorrente ed approvato da questo Assessorato con il decreto n. 76/D.R.U. del 23 febbraio 2001 di approvazione del piano regolatore generale.
Relativamente al regolamento edilizio, lo stesso si compone di 20 articoli ed è integrazione a quello relativo al piano regolatore generale. Nella fattispecie il regolamento edilizio in oggetto approfondisce sopratutto le discipline relative alla realizzazione di opere assentite, il decoro e arredo urbano.
Dopo l'adozione la variante è stata pubblicata ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78.
A seguito della suddetta pubblicazione sono state presentate 3 osservazioni entro i termini e nessuna fuori termine. Le osservazioni sono state dedotte dal progettista e adottate dal consiglio comunale con delibera n. 92 del 31 luglio 2007.
Osservazione n. 1 presentata dall'associazione "Termini nel cuore":
L'osservante propone la localizzazione di un parcheggio in un'area di sedime di un edificio adibito ad asilo da demolire.
L'osservazione viene accolta dal consiglio comunale.
Questo servizio III, esaminata l'osservazione e la deduzione del progettista, ritiene condivisibile in adesione a quanto deliberato dal consiglio comunale salvo quanto si dirà in seguito a proposito dei servizi e delle attrezzature.
Osservazione n. 2 presentata dall'ing. Antonino Piazza:
L'osservazione si compone di 8 punti ed affronta per lo più tematiche inerenti la sistemazione nel dettaglio di parti di centro storico.
Punto 1 - proposta di sistemazione della Porta Palermo e dell'area adiacente. Il punto uno non viene accolto con la motivazione che la suddetta proposta attiene alla progettazione ad una scala di dettaglio propria di un piano esecutivo.
Questo servizio III, esaminato il 1° punto, concorda con quanto espresso dal progettista ed adottato dal consiglio comunale e propone il non accoglimento.
Punto 2 - propone il completamento della via Ischia.
Il 2° punto non viene accolto, anche se la realizzazione risulterebbe favorevole al decongestionamento del traffico veicolare tangente il centro storico, in quanto il prolungamento della suddetta strada uscirebbe fuori dal centro storico e quindi da affrontare in sede di revisione generale del piano regolatore generale, di imminente stesura.
Questo servizio III, esaminata l'osservazione, concorda con quanto espresso dal progettista ed adottato dal consiglio comunale e propone il non accoglimento.
Punto 3 - proposta di sistemazione di piazza Duomo e degli spazi adiacenti.
Il punto 3° non viene accolto per le stesse motivazioni addotte per il 1° punto.
Questo servizio III, esaminato il 3° punto, concorda con quanto espresso dal progettista ed adottato dal consiglio comunale e propone il non accoglimento.
Punto 4 - proposta di cambio di destinazione d'uso verso altre forme di ricettività (B&B e simili).
Il punto 4° non viene accolto in quanto risulta superato dalle previsioni della variante generale.
Questo servizio III, esaminato il 4° punto, concorda con quanto espresso dal progettista ed adottato dal consiglio comunale e propone il non accoglimento.
Punto 5 - contestazione della perimetrazione del centro storico di Termini Bassa.
Il 5° punto non viene accolto in quanto il suddetto perimetro discende dalle prescrizioni dettate dal Consiglio regionale dell'urbanistica in sede di approvazione di piano regolatore generale.
Questo servizio III, esaminato il 5° punto, concorda con quanto espresso dal progettista ed adottato dal consiglio comunale e propone il non accoglimento.
Punto 6 - proposta di realizzazione di case popolari nel centro storico.
Il 6° punto non viene accolto in quanto ciò, già sperimentato positivamente, deve essere rinviato ad una pianificazione più generale.
Questo servizio III, esaminato il 6° punto, concorda con quanto espresso dal progettista ed adottato dal consiglio comunale e propone il non accoglimento.
Punto 7 - proposta di idea progettuale relativamente l'isolato nei pressi del Carmelo, nella parte bassa della città.
Il 7° punto non viene accolto in quanto la suddetta proposta attiene alla progettazione ad una scala di dettaglio propria di un piano esecutivo.
Questo servizio III, esaminato il 7° punto, concorda con quanto espresso dal progettista ed adottato dal consiglio comunale e propone il non accoglimento.
Punto 8 - proposta di idea progettuale per i sottopassi del Bastione Ferroviario.
L'8° punto non viene accolto in quanto la suddetta proposta attiene alla progettazione ad una scala di dettaglio propria di un piano esecutivo.
Questo servizio III, esaminato l'8° punto, concorda con quanto espresso dal progettista ed adottato dal consiglio comunale e propone il non accoglimento.
Osservazione n. 3 presentata dal signor Palmisano Giuseppe e altri:
L'osservazione propone la possibilità di destinare l'area di proprietà, ubicata tra il Belvedere ed il Castello, a ricettività turistica per potere realizzare una struttura alberghiera in coerenza con la destinazione VR di verde di rispetto ambientale.
L'osservazione viene accolta in quanto l'intendimento dell'amministrazione comunale verte verso l'incentivo e lo sviluppo delle attrezzature ricettive; oltre ciò l'area in questione è inserita tra altre costruzioni.
Questo servizio III, esaminata l'osservazione e la deduzione del progettista, propone di accoglierla conformemente a quanto deliberato dal consiglio comunale.
Visto il parere favorevole con prescrizioni reso dal Genio civile prot. n. 9457 del 4 maggio 2006;
Visto il parere della commissione edilizia comunale espresso nella seduta del 6 settembre 2006 verbale n. 23, con il quale è stata approvata la variante con suggerimenti ed emendamenti riportati in un documento allegato alla delibera di adozione;
Visto il documento di cui sopra, con il quale si propongono due emendamenti, uno relativo all'art. 10 delle norme di attuazione - Manutenzione straordinaria - e l'altro relativo all'art. 11 del regolamento edilizio - Chioschi, edicole, cabine, bancarelle, pedane e dehors;
Visto l'avvio del procedimento di esproprio, notificato agli interessati in data 1 settembre 2006;
Riscontrato che tutti gli atti ed elaborati costituiscono "requisito minimo" di corredo alla variante generale della zona A, secondo quanto contenuto nella circolare ARTA n. 3/2000;
Considerato che gli emendamenti proposti dalla C.E.C. ed adottati dal consiglio comunale possano ritenersi compatibili;
Considerato che le procedure di avvio del procedimento di esproprio sono state notificate agli interessati, così come descritto nella delibera di adozione n. 54 del 26 aprile 2007, nei termini previsti dall'art. 11 del D.P.R. n. 327/2001 e che, a seguito di tale notifica, non è stato presentato alcun ricorso da parte degli interessati;
Per tutto quanto sopra premesso, visto, considerato e rappresentato, questa unità operativa 3.1 del D.R.U. è del parere che la variante al centro storico del comune di Termini Imerese, adottata dal consiglio comunale con delibera n. 54 del 26 aprile 2007, sia meritevole di approvazione nel rispetto delle prescrizioni impartite dall'ufficio del Genio civile di Palermo.";
Visto il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica, reso con il voto n. 38 del 30 gennaio 2008, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Visto il parere n. 22 del 5 dicembre 2007 e la documentazione ad esso allegata;
Sentiti i relatori che hanno illustrato l'argomento in esame;
Considerato che nel corso della discussione è emerso l'orientamento di condividere il parere dell'ufficio, che è parte integrante del presente voto, con l'introduzione delle seguenti prescrizioni:
-  tutti gli interventi edilizi, ad esclusione di quelli di cui alle lettere a, b, c dell'art. 20 della legge regionale n. 71/78 relativi ai manufatti architettonici ove non vincolati, denominati "emergenze storiche" individuati nella tav. 4.1, siano essi di natura pubblica o privata, dovranno essere sottoposti al preventivo parere della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali;
-  tutti gli interventi edilizi, compresi nelle aree di interesse archeologico che investe per intero l'ambito della città antica e medioevale, che possano comportare interventi nel sottosuolo, quali ad esempio saggi per la bonifica delle fondazioni, realizzazione di vespai, cisterne, ascensori ecc., saranno sottoposti al preventivo parere della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali, servizio archeologico, che può disporre saggi archeologici preventivi.
Per quanto sopra il Consiglio esprime parere favorevole, sotto il profilo urbanistico, alla variante e ristudio in oggetto, adottati dal comune di Termini Imerese con deliberazione consiliare n. 54 del 26 aprile 2007.";
Vista la propria nota prot. n. 35435 del 7 maggio 2008, con la quale, ai sensi del comma 6 dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, è stato richiesto al comune di Termini Imerese di adottare le controdeduzioni alle determinazioni assessoriali di cui al condiviso voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 38 del 30 gennaio 2008;
Vista la nota prot. n. 28 del 26 giugno 2008, con la quale l'unità operativa 3.1/D.R.U., nel rilevare l'assenza degli adempimenti consiliari nei termini di quanto previsto dal comma 6 dell'art. 4 della legge regionale n. 71/78, ha proposto di provvedere all'emissione del provvedimento di approvazione nei termini previsti dal comma 8 dell'art. 4 della legge regionale n. 71/78;
Ritenuto di poter condividere il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 38 del 30 gennaio 2008, di cui fa parte integrante la proposta di parere del servizio 3/D.R.U. n. 23 del 5 dicembre 2007;
Rilevata la regolarità della procedura seguita;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, in conformità al voto n. 38 del 30 gennaio 2008 reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica, nonché alle prescrizioni contenute nella nota dell'ufficio del Genio civile di Palermo, è approvata la variante generale per il centro storico e la definizione della zona stralciata di piano regolatore generale del comune di Termini Imerese, adottata con delibera consiliare n. 54 del 26 aprile 2007.

Art. 2

Le osservazioni e/o opposizioni presentate avverso la variante in argomento sono decise in conformità e con le stesse motivazioni contenute nel voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 38 del 30 gennaio 2008.

Art. 3

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
1)  parere n. 23 del 5 dicembre 2007 reso dal servizio 3/D.R.U.;
2)  voto n. 38 del 30 gennaio 2008 reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica;
3)  delibera del consiglio comunale n. 54 del 26 aprile 2007;
4)  delibera del consiglio comunale n. 92 del 31 luglio 2007;
5)  relazione;
6)  norme di attuazione;
7)  regolamento edilizio;
Tavole di piano regolatore generale
8)  tav. 1.1  -  stralcio del piano regolatore generale, scala 1:10.000;
9)  tav. 1.2  -  stralcio del piano regolatore generale, scala 1:2.000;
Tavole relative allo sviluppo storico
10)  tav. 2.1  -  nucleo originario e città romana, scala 1:2.000; 
11)  tav. 2.2  -  dalla città medievale alla città murata del XVI sec.,  scala 1:2.000; 
12)  tav. 2.3  -  sviluppo entro le mura fino al 1836, scala 1:2.000; 
13)  tav. 2.4  -  dalla città ottocentesca alla città di oggi, scala 1:2.000; 

Tavole di analisi
14)  tav. 3.1  -  sezioni censuarie, scala 1:2.000; 
15)  tav. 3.2a.b.  -  sistema del patrimonio edilizio per tipologie, scala 1:1.000; 
16)  tav. 3.2.t.  -  abaco delle tipologie edilizie, scala 1:200; 
17)  tav. 3.3.a.b.  -  sistema della rete viaria e degli spazi pubblici, scala 1:1.000; 
18)  tav. 3.4.a.b.  -  ridisegno della planimetria catastale, scala 1:1.000; 
19)  tav. 3.5.a.b.  -  attrezzature e servizi, scala 1:1.000; 
20)  tav. 3.6.a.b.  -  programmazione e progettazione in atto, scala 1:2.000; 

Tavole di progetto
21)  tav. 4.1.a.  -  planimetria di progetto, scala 1:1.000; 
22)  tav. 4.1.b.  -  planimetria di progetto, scala 1:1.000; 

Elaborati riportanti il visto del Genio civile di Palermo con riferimento al parere n. 9457 del 10 gennaio 2007
23)  relazione geologica;
24)  carta geologica-litotecnica, scala 1:2.000;
25)  carta della pericolosità geologica e sismica, scala 1:2.000.

Art. 4

La variante di cui al presente decreto dovrà essere depositata, unitamente ai relativi allegati, a libera visione del pubblico presso l'ufficio comunale competente e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 5

Il comune di Termini Imerese resta onerato degli adempimenti conseguenziali al presente decreto che, con esclusione degli atti ed elaborati, ai sensi dell'art. 10 della legge n. 1150/42, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 17 luglio 2008.
  LIBASSI 

(2008.30.2296)114
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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