REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÝ 4 LUGLIO 2008 - N. 30
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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CIRCOLARI

ASSESSORATO DEL TURISMO, DELLE COMUNICAZIONI E DEI TRASPORTI


CIRCOLARE 18 giugno 2008.
D.P.R.S. n. 127 del 20 maggio 2008 - Direttive sulle modalità applicative e sulla tempistica di attuazione.

AI PRESIDENTI DELLE PROVINCE REGIONALI
AI PRESIDENTI DELLE SOCIETA' D'AMBITO
AI PRESIDENTI DEI COLLEGI DEI REVISORI DELLE SOCIETA' D'AMBITO
AI SINDACI DEI COMUNI
AI PRESIDENTI DEI CONSIGLI COMUNALI
e, p.c.  AI PREFETTI DELLE PROVINCE DELLA REGIONE SICILIANA 

ALL'ASSESSORATO REGIONALE DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI E DELLE AUTONOMIE LOCALI
ALL'ASSESSORATO REGIONALE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA - UFFICIO DI GABINETTO
A seguito della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 25, parte prima del 6 giugno 2008 del D.P.R.S. n. 127 del 20 maggio 2008 con cui, tra l'altro:
-  è stato dato atto che la gestione integrata dei rifiuti in Sicilia avviene in Ambiti territoriali ottimali - A.T.O. - nel rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo n. 152/2006;
-  è stata definita la nuova delimitazione degli A.T.O. con la precisazione che, ad eccezione dei comuni appartenenti alle isole minori, il territorio dell'ambito ottimale (A.T.O.) coincide con i confini della relativa provincia regionale;
-  è stato stabilito che i comuni appartenenti a ciascuna provincia regionale devono costituirsi in consorzio, ai sensi dell'art. 31 del decreto legislstivo n. 267/2000, che eserciterà le funzioni di Autorità d'ambito, ai sensi dell'art. 201, comma 2, del decreto legislativo n. 152/2006, sarà dotato di personalità giuridica pubblica, di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica e non potrà svolgere attività di gestione dei servizi;
-  è stato approvato lo schema di convenzione per la costituzione del consorzio;
-  sono state definite le scadenze temporali entro cui i soggetti a vario titolo coinvolti nel processo di trasformazione dovranno porre in essere tutti gli adempimenti di propria competenza richiamati dal decreto di cui in oggetto;
si ritiene necessario fornire delle direttive sulle modalità applicative e sulla relativa tempistica di attuazione, per la quale si invitano i soggetti in indirizzo, ognuno per la parte di propria competenza, a porre in essere immediatamente gli adempimenti necessari al rispetto della tempistica indicata.
A)  Cronoprogramma degli adempimenti e soggetti attuatori
I)  Entro 60 giorni dall'emanazione del D.P.R.S. n. 127/2008, ossia entro il 5 agosto 2008, tutti i comuni devono approvare in consiglio comunale lo statuto dell'Autorità d'ambito che dovrà comprendere al proprio interno tutti i principi e le attribuzioni di competenze fissati nello schema di convenzione.
II)  Entro i successivi 30 giorni, ossia entro il 4 settembre 2008, il sindaco del comune che ha il maggior numero di abitanti convoca tutti i sindaci dei comuni appartenenti all'A.T.O. per la costituzione del consorzio e sottopone all'assemblea dei sindaci lo statuto definitivo.
III)  Entro i successivi 30 giorni, ossia entro il 4 ottobre 2008, l'assemblea dei sindaci approva lo statuto con il pronunciamento favorevole dei comuni che rappresentano almeno la metà più uno della popolazione dei comuni ricadenti nell'A.T.O.
IV)  Entro il 31 ottobre 2008 i comuni ricadenti nell'A.T.O. devono costituirsi in consorzio, ai sensi dello art. 31 del decreto legislativo n. 267/2000, e come previsto dall'art. 45 della legge regionale n. 2/2007.
V)  Entro il 30 novembre 2008 deve essere nominato il consiglio di amministrazione del consorzio, i cui componenti, compreso il presidente, non devono percepire alcun compenso aggiuntivo rispetto a quello che i sindaci già percepiscono per la loro carica di sindaco; analogamente non deve essere previsto alcun gettone di presenza per le riunioni delle assemblee dei soci.
VI)  Entro il 31 dicembre 2008 il consiglio di amministrazione del consorzio deve insediarsi con comunicazione ai comuni soci ed alle società d'ambito per gli adempimenti conseguenti.
VII)  Entro il 31 dicembre 2008, in attuazione dell'art. 17 del D.P.R.S. n. 127 del 20 maggio 2008 ed al fine di consentire che i nuovi consorzi, dalla data dell'1 gennaio 2009, diventino titolari dei rapporti attivi e passivi:
a)  le società d'ambito degli A.T.O. "AG2, AG3, CL1, CL2, CT1, CT2, CT3, CT4, EN1, ME1, ME2, ME3, ME4, ME5, PA3, SR1, SR2, RG1, TP1" dovranno essere messe in liquidazione dai propri soci ed il controllo degli appalti, affidati a terzi dalle società d'ambito o dai comuni soci, dovrà passare alle strutture burocratiche della nuova Autorità d'ambito, mantenendo i contratti in essere fino alla loro scadenza; la nuova Autorità d'ambito dovrà attivarsi affinché si possa disporre l'affidamento del servizio di gestione integrata, ai sensi del decreto legislativo n. 152/2006, entro il 30 settembre 2009 e consegnarlo entro la scadenza dell'appalto in corso;
b)  le società d'ambito degli ATO "AG1, CT5, PA1, PA2, PA4, PA5, PA6, TP2" dovranno essere messe in liquidazione dai propri soci, ma dovranno continuare ad assicurare la gestione diretta dei servizi non affidati a terzi fino all'istituzione e organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti (comma 1) per il quale i nuovi affidamenti dovranno essere disposti dalla nuova Autorità d'ambito entro 9 mesi (comma 2) dall'1 gennaio 2009, mentre per i servizi i cui appalti sono affidati a terzi dovranno applicare quanto previsto nel precedente punto a); la consegna del servizio di gestione integrata dei rifiuti effettuata con l'appalto, ai sensi del decreto legislativo n. 152/2006, deve essere effettuata prima della conclusione della procedura di liquidazione delle attuali società d'ambito.
VIII)  Fino al 28 febbraio 2009 le società d'ambito AG2, CL1, CT4, EN1, ME3, PA3, RG1, SR1, TP1, anche se in fase di liquidazione da parte dei propri soci, dovranno assicurare con la propria struttura organizzativa il supporto operativo ed il funzionamento dei nuovi consorzi, istituiti ai sensi del D.P.R.S. n. 127/2008, operanti nelle rispettive province, mentre la società d'ambito ME5 lo dovrà fare per l'A.T.O. "Isole Minori"; in caso di accertata impossibilità, il supporto dovrà essere garantito dal comune della provincia avente il maggior numero di abitanti.
IX)  In caso di inadempienza nell'osservanza del cronoprogramma l'Agenzia per i rifiuti e le acque attiverà i necessari interventi sostitutivi nell'interesse, in nome e per conto dei soggetti inadempienti.
B)  Periodo transitorio per l'avvio del nuovo consorzio d'ambito
Il periodo transitorio di cui sopra inizia nel momento della costituzione del consorzio e dell'elezione del consiglio di amministrazione ed ha termine al momento della consegna all'aggiudicatario dell'appalto integrato ai sensi del decreto legislativo n. 152/2006.
Durante tale periodo il consorzio, costituito ai sensi del D.P.R.S. n. 127/2008:
-  dovrà utilizzare, pena la nullità degli atti prodotti, secondo le previsioni della dotazione organica e nell'ordine di priorità sotto specificato:
-  il personale che, a vario titolo, è in servizio presso le società d'ambito precedentemente alla data dell'entrata in vigore della legge regionale n. 2/2007;
-  il personale dipendente degli enti consorziati, previo consenso delle amministrazioni interessate;
-  dovrà attenersi, per quanto riguarda eventuali affidamenti da effettuare nelle more della consegna dell'appalto integrato ai sensi del decreto legislativo n. 152/2006, pena la nullità degli atti prodotti, all'osservanza della circolare n. 5330 O.R. del 20 marzo 2007, inserendo nei capitolati opportune clausole di salvaguardia anche, ove necessario, di tipo economico che consentano, previo congruo preavviso, la risoluzione di diritto del contratto stesso in caso della consegna dell'appalto integrato.
C)  Fase di transizione dalle attuali società d'ambito ai nuovi consorzi d'ambito
La fase di transizione di cui sopra è iniziata dal momento della pubblicazione del D.P.R.S. n. 127/2008 (6 giugno 2008) e terminerà nel momento in cui il nuovo consorzio d'ambito subentra in tutti i rapporti attivi e passivi dell'attuale società d'ambito.
Durante tale fase le attuali società d'ambito dovranno:
-  attuare immediatamente la riduzione del numero dei componenti del consiglio d'amministrazione, riducendoli al massimo a 3 componenti, valutando la possibilità della nomina di un amministratore unico, ci= al fine della riduzione della spesa e della semplificazione degli adempimenti da adottare nella fase di transizione;
-  eliminare dal proprio statuto la possibilità di ingresso di soci privati;
-  attuare il controllo analogo attraverso cui ogni socio pu= effettuare sulla società d'ambito lo stesso controllo che effettua sui propri servizi;
-  assicurare il rispetto della circolare n. 23500 del 28 novembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficialedella Regione siciliana n. 1 del 2 gennaio 2004, sui compensi agli amministratori delle società d'ambito, riducendo, se necessario, i compensi attualmente corrisposti;
-  definire i rapporti attivi e passivi all'interno del proprio ambito; in particolare il presidente della società d'ambito dovrà disporre la quantificazione della situazione debitoria o creditizia di ciascuna società d'ambito alla data del 31 dicembre 2008 e le quote che ogni comune ha versato direttamente o le quote che i cittadini hanno versato direttamente alla società come TIA o TARSU;
-  nominare il commissario liquidatore per l'accertamento delle relative somme, che potrà essere anche l'amministratore unico di cui sopra;
-  approvare, se non già fatto, il piano annuale degli interventi o il bilancio consuntivo 2007, al fine di consentire la ripartizione della situazione debitoria e creditizia o, in difetto, deliberare che la ripartizione del debito o credito verrà effettuata sulla base, per il 30%, dei rifiuti prodotti nel 2007 e, per il 70%, sulla base della popolazione residente secondo i dati ISTAT 2007;
-  individuare la quota di ogni comune con il relativo incasso della TIA o della TARSU ai fini della eventuale compensazione;
-  imputare il debito residuo al singolo comune come debito accertato;
-  garantire la continuità dei servizi ed il raggiungimento degli obiettivi generali della Regione siciliana in termini di raccolta differenziata (30% entro il 2008), riduzione dei RUB in discarica (massimo 173 kg/ab/anno entro il 2008) ed obiettivi di servizio per il raggiungimento della premialità P.O.R. (20% di umido trattato negli impianti di compostaggio in Sicilia e 40% di raccolta differenziata entro il 2009);
-  attivare un percorso virtuoso che consenta il rientro delle situazioni di crisi economica attraverso l'attivazione delle misure contenute nell'allegato 1 ed il raggiungimento del consenso e della concertazione con gli enti soci, garantendo il raggiungimento degli obiettivi di cui all'allegato 2, dandone comunicazione entro il 26 giugno 2008 alla scrivente Agenzia; in caso di non attivazione del suddetto percorso, attivare immediatamente la procedura di messa in liquidazione e costituzione del nuovo consorzio al fine di giungere in tempi brevissimi alla sua operatività, dando comunicazione entro il 15 luglio 2008 della relativa tempistica che dovrà anticipare le scadenze di cui ai punti I-VIII.
D)  Monitoraggio da effettuarsi entro il 31 ottobre 2008 ed eventuali azioni correttive
A seguito delle direttive del Presidente della Regione di cui all'incontro del 7 maggio 2008 ed in esito agli incontri dell'apposito tavolo tecnico istituito tra 6 società d'ambito rappresentative delle diverse situazioni tecnico-amministrative-gestionali presenti in tutta la Regione, tavolo a cui tutte le società d'ambito sono state, comunque, invitate a partecipare, è stato individuato un percorso che prevede la possibilità, per le società d'ambito, di chiedere una revisione del decreto del Presidente della Regione n. 127/2008 e, ove necessario, dell'art. 45 della legge regionale n. 2/2007 in caso di raggiungimento, entro il 31 ottobre 2008, di alcuni obiettivi prefissati. Il percorso è costituito da un insieme di misure economiche per l'uscita dalla situazione di crisi finanziaria da attuare di concerto con i propri soci (allegato 1) e da un insieme di obiettivi minimi da raggiungere (allegato 2). I due documenti sono stati presentati e discussi in sede di tavolo tecnico e parzialmente modificati sulla scorta delle richieste ritenute accoglibili e coerenti con le finalità e lo spirito della presente direttiva.
I presidenti degli A.T.O. interessati, previa approvazione del consiglio di amministrazione e dell'assemblea dei soci a maggioranza semplice, potranno comunicare all'Agenzia per i rifiuti e le acque di aver attivato il percorso di cui sopra. L'Agenzia per i rifiuti e le acque effettuerà un monitoraggio costante, volto ad individuare gli A.T.O. che hanno raggiunto gli obiettivi previsti nell'allegato 2 e lo stato della situazione relativa all'attuazione delle misure dell'allegato 1. Sulla scorta di apposita richiesta effettuata, entro il 31 ottobre 2008, dai presidenti degli A.T.O. interessati, previa approvazione del consiglio di amministrazione e dell'assemblea dei soci a maggioranza semplice, l'Agenzia per i rifiuti e le acque provvederà a relazionare al Presidente della Regione per le valutazioni in ordine ai risultati raggiunti dalle singole società d'ambito e per assumere le conseguenti determinazioni.
La presente direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e le società d'ambito provvederanno alla trasmissione della stessa agli enti soci, dandone comunicazione alla scrivente Agenzia.
Il direttore dell'Osservatorio sui rifiuti dell'Agenzia regionale per i rifiuti e le acque: RACITI
Allegato 1
MISURE ECONOMICHE PER L'USCITA DALLA SITUAZIONE DI CRISI FINANZIARIA DA ATTUARE DI CONCERTO CON I PROPRI SOCI

1)  Coinvolgimento dei sindaci nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei costi di gestione del servizio, mediante la previsione di erogare premialità ai comuni sulla scorta del raggiungimento nel territorio comunale delle percentuali minime di R.D. previste dalla normativa vigente; la copertura economica deve derivare da una corrispondente penalità per i comuni che non hanno raggiunto le percentuali minime di raccolta differenziata, in proporzione alla mancata raccolta differenziata.
2)  Coinvolgimento dei cittadini nel raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata, mediante la possibilità per tutti i cittadini di avere un'apposita tessera o strumento alternativo per dimostrare la raccolta differenziata effettivamente fatta e la previsione di apposita premialità ai cittadini stessi in forma di riduzione della TARSU o della TIA o di punti da spendere in esercizi convenzionati scorta della dimostrazione del raggiungimento delle percentuali minime di R.D. previste dalla normativa vigente; la copertura economica deve derivare da una corrispondente penalità nella TARSU o nella TIA per i cittadini che non dimostrano di raggiungere le percentuali minime di raccolta differenziata, in proporzione alla mancata raccolta differenziata.
3)  Monitoraggio della situazione finanziaria individuando i debiti e i crediti per tipologia, acquisendo i risultati economico-finanziari alla fine degli esercizi di bilancio 2004, 2005, 2006, 2007 e prevedendo un piano di rientro affidabile entro 4-5 anni, sulla base del quale richiedere anticipazioni bancarie o attivare la soluzione individuata dall'Agenzia in esito a procedura di evidenza pubblica e comunicata alle società d'ambito.
4)  Far confluire la TARSU (ove applicata) incassata dai comuni in un conto vincolato a favore dell'Autorità d'ambito e prevedere la copertura del fondo con l'intervento dei comuni per la differenza o, in alternativa, arrivare ad una copertura al 100%.
5)  Imputare la TIA eventualmente non riscossa ai rispettivi comuni, che devono, quindi, prevedere nei propri bilanci i fondi per intervenire entro l'anno successivo a quello in cui si sono generati eventuali mancati introiti, al fine di assicurare la copertura totale dei costi. I comuni beneficeranno della restituzione delle predette somme, non appena gli utenti pagheranno.
6)  Individuare ed adottare un meccanismo che consenta al sistema bancario di poter intervenire anticipando alle ATO le somme di cui queste sono creditrici nei confronti dei comuni, certificate da documenti fiscali sulla base di garanzie prestate o dai comuni (ad esempio per ricapitalizzazione del capitale sociale o per spese di investimento) o dalle società d'ambito.
Allegato  2
CRITERI PER IL CALCOLO DEL PUNTEGGIO CHE MISURA L'EFFICIENZA, L'EFFICACIA E L'ECONOMICITA' DELLE SOCIETA' D'AMBITO

Tutti i risultati devono considerarsi conseguiti relativamente a tutto il 2007 ed al periodo maggio 2008-ottobre 2008, in modo che ognuno dei due periodi abbia un peso del 50% per la determinazione del punteggio:
a)  percentuale di R.D. conseguita dalla società d'ambito (max 40 punti);
b)  parametri economici (max 35 punti), suddivisi in:
1)  costo globale per tonnellata di rifiuto prodotto (max 15 punti);
2)  costi indiretti rispetto ai costi globali (max 10 punti);
3)  rapporto personale impegnato nella gestione integrata riferito alla massa di rifiuti prodotti nell'ATO (max 10 punti);
c)  impiantistica a servizio della gestione integrata realizzata, in costruzione o in fase di autorizzazione, per la quale tutte le richieste di documentazione integrativa siano state riscontrate al 6 giugno 2008 (max 25 punti);
Attraverso i dati che le società invieranno l'A.R.R.A. assegnerà ad ogni società su una scheda un punteggio ed una valutazione di merito.
Le schede, contenenti il punteggio e la valutazione di merito, verranno indi inviate dall'A.R.R.A. alle singole società, assegnando un tempo di 10 giorni per eventuali osservazioni, entro i successivi 10 giorni l'Agenzia dovrà comunicare l'esito della richiesta di modifica, confermando o modificando il punteggio già assegnato.
Il conseguimento di un punteggio pari a 60 attesta il livello di sufficienza della gestione di un ATO rifiuti.
2)  I parametri di valutazione del punteggio
2.1)  Percentuale di R.D. conseguita (max 40 punti)
Si assegna un punteggio pari a 40/100 alla società che ha conseguito il minimo di legge, stabilendo che per ogni punto percentuale in meno del minimo di legge tale punteggio è ridotto di 1,5 unità.
L'eventuale frazione di punto non viene considerata ai fini del calcolo.
In caso di discordanze circa le quantità avviate a recupero delle varie tipologie di materiale faranno fede per la frazione secca le quantità che si possa documentare siano state consegnate ad impianti che effettuano recupero nella Regione siciliana, mentre per la frazione umida le quantità che si possa documentare siano state consegnate agli impianti di compostaggio che operano nel territorio siciliano sia privati che pubblici.
2.2) Parametri economici (max 35 punti)
2.2.1)  Costo globale del servizio per tonnellata rifiuto prodotto (max 15 punti)
Premesso che il costo ottimale della gestione integrata è stimato pari a 250 E/ton. di rifiuti solidi urbani prodotto, in riferimento sarà assegnato un punteggio max di 15/100 alle società che non superano tale parametro. Alle società d'ambito che, invece, lo superano saranno dedotti n. 5 punti per ogni 10 E e/o frazione superiore a E 5, maggiori del parametro fissato di 250 E/ton.
2.2.2)  Costi indiretti rispetto ai costi globali sostenuti dalle società d'ambito (max 10 punti)
Si intendono per costi indiretti tutti gli oneri sostenuti dalla società, con esclusione dei seguenti costi per:
-  personale addetto alla raccolta sia dell'indifferenziato che della R.D., e ai servizi di igiene urbana, compresi i sorveglianti;
-  conferimento in discarica e lo smaltimento delle frazioni non riciclabili;
-  eventuale nolo di mezzi ed attrezzature per lo svolgimento delle raccolte;
-  carburanti, manutenzione ed assicurazione dei mezzi;
-  sicurezza dei lavoratori e igiene dei luoghi di lavoro;
-  acquisto di attrezzature e mezzi, nonché i costi per investimenti e per la gestione dell'impiantistica.
Nell'eventualità di servizio esternalizzato vanno desunti tutti i costi riferibili al ristoro dello stesso alla ditta appaltatrice.
Il parametro di riferimento per la somma dei costi indiretti sostenuti dalle società è il 10% dell'ammontare complessivo della gestione, assegnando alla società, qualora tali costi restano contenuti entro tale percentuale, un punteggio max di 10/100. Nel caso di superamento di tale cifra a tale punteggio max di 10/100 sarà desunto un punto per ogni unità percentuale superiore al predetto 10% dell'onere complessivo di gestione.
2.2.3)  Numero personale complessivo impegnato nella gestione integrata riferito alla massa di rifiuti prodotti nell'ATO (max 10 punti)
Il parametro rappresenta il rapporto tra: il personale impegnato, siano essi operatori ecologici che operatori tecnici ed amministrativi, e la massa di rifiuti solidi urbani prodotta nel singolo ATO. Il parametro ottimale tra unità di personale impegnato a vario titolo nella gestione integrata è 0,0035, che deriva dal rapporto tra: una unità di personale/285 ton. anno di rifiuti solidi urbani prodotto.
Alle società che raggiungono o superano tale rapporto ottimale, è assegnato un punteggio massimo di 10/100. Qualora tale rapporto sia maggiore di tale cifra di 0,0035, è detratto un punto per ogni unità superiore a tale cifra. (es. cifra risultante 0,0041 = si assegnano 4 punti).
2.2.4)  Impiantistica a servizio della gestione integrata realizzata, in costruzione o in fase di autorizzazione per la quale tutte le richieste di documentazione integrativa siano state riscontrate al 6 giugno 2008 (max 25 punti)
L'autonomia impiantistica realizzata o programmata (discariche, impianti di selezione della frazione secca, impianti di compostaggio, centri comunali di raccolta) che consente o meno alla società di ottimizzare la gestione integrata al proprio interno, diviene anch'essa uno dei criteri di valutazione sulla gestione delle società, con i seguenti punteggi scaturenti dalla priorità e dalla rilevanza nel ciclo della gestione integrata che ha ogni singolo impianto:
2.2.4.1)  almeno un impianto per il trattamento della frazione umida (8 punti);
2.2.4.2)  almeno un impianto per il trattamento della frazione secca (6 punti);
2.2.4.3)  almeno una discarica per rifiuti solidi urbani (4 punti);
2.2.4.4)  centri comunali di raccolta (5 punti = 1 ogni 10.000 ab.; 4 punti = 1 ogni 20.000 ab.; 3 punti = 1 ogni 30.000 ab.; 2 punti = 1 ogni 40.000 ab.; 1 punto = 1 ogni 80.000 ab.);
2.2.4.5)  almeno un impianto per il trattamento o lo smaltimento degli inerti (2 punti).
(2008.26.2015)119
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
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