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DECRETI ASSESSORIALI
ASSESSORATO DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI E DELLE AUTONOMIE LOCALI
DECRETO 18 febbraio 2008. Prescrizioni per la realizzazione di attività di informazione, promozione e comunicazione a cui gli organi di informazione devono attenersi per la presentazione di proposte-progetto nell'ambito del servizio civile nella Regione siciliana.
L'ASSESSORE PER LA FAMIGLIA, LE POLITICHE SOCIALI E LE AUTONOMIE LOCALI
Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, che approva il testo unico delle leggi sull'ordinamento del governo e dell'amministrazione della Regione siciliana;
Vista la legge regionale n. 6 del 3 aprile 2003;
Vista la legge regionale n. 10 del 30 aprile 1991;
Vista la legge regionale n. 10 del 15 maggio 2000;
Vista la legge 6 marzo 2001, n. 64, con la quale è stato istituito il servizio civile nazionale ed è stata conferita delega al Governo per l'emanazione dei decreti legislativi d'attuazione;
Visto il decreto legislativo 5 aprile 2002, n. 77, con il quale è stata approvata la disciplina del servizio civile nazionale, in attuazione della delega suddetta;
Considerato che le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 77 del 2002 sono entrate in vigore integralmente dal primo gennaio 2006;
Visto il Protocollo d'intesa tra Ufficio nazionale per il servizio civile, le regioni e le province autonome per l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 77 del 2002, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 26 gennaio 2006, relativo all'attuazione delle competenze regionali in materia di servizio civile;
Visto il decreto n. 4473/S/5 del 29 dicembre 2006, con il quale l'Assessore regionale per la famiglia, le politiche sociali e le autonomie locali ha istituito, con decorrenza 1 gennaio 2007, in recepimento del Protocollo d'intesa tra l'Ufficio nazionale per il servizio civile, le regioni e le province autonome per l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 77/2002 e nelle more dell'emanazione di apposita legge regionale sul servizio civile, l'albo regionale degli enti e delle organizzazioni di servizio civile.
Visto il decreto n. 3441 del 24 ottobre 2005, con il quale è stata operata la riorganizzazione del dipartimento ai sensi della quale la gestione dell'albo regionale degli enti e delle organizzazioni di servizio civile rientra nelle competenze del servizio V "Inclusione sociale e pari opportunità";
Considerato che il passaggio alle regioni delle competenze in materia di servizio civile nazionale consente, in un'ottica di decentramento, una maggior vicinanza delle istituzioni al territorio, agli enti, ai volontari e agli utenti finali fruitori del servizio;
Visto l'art. 4, comma 2, del decreto legislativo 5 aprile 2002, n. 77, recante "Disciplina del servizio civile nazionale, che, a norma dell'art. 2 della legge n. 64/2001", l'Ufficio nazionale per il servizio civile elabora un piano di intervento annuale, sentita la Conferenza Stato-Regioni e province autonome e stabilisce la quota di risorse del fondo nazionale per il servizio civile da destinarsi alle regioni nonché alle Province autonome di Trento e Bolzano per lo svolgimento di attività di informazione e formazione;
Considerato prioritario utilizzare i fondi disponibili per l'informazione, promozione, comunicazione e sensibilizzazione, per una campagna di informazione capillare attraverso la predisposizione di materiale promozionale ed informativo, come ad esempio:
- brochure informative che presentano in modo chiaro, breve ed accattivante l'occasione di crescita personale e professionale che offre il servizio civile, oltre ovviamente alle notizie essenziali e agli indirizzi ai quali rivolgersi;
- manifesti e locandine;
- guide e/o opuscoli, per una larga diffusione verso il target primario, di tutte le informazioni utili sul funzionamento del servizio civile;
- campagne di informazione attraverso i principali mezzi di comunicazione di massa locali;
- organizzazione di eventi, come ad esempio convegni, diretti a tutti coloro che sono interessati a realizzare progetti di servizio civile, alla totalità dei cittadini interessati, con particolare riferimento a coloro che sono a stretto contatto con i giovani e possono diventare a loro volta promotori verso questi ultimi del servizio civile (professori, docenti universitari, associazioni giovanili, ecc.);
- patrocinio di iniziative svolte dagli enti di servizio civile aventi sede di attuazione di progetto nella Regione siciliana;
Visto l'art. 27 del codice dei contratti che individua i principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza e proporzionalità, cui la pubblica amministrazione deve attenersi nell'affidamento dei servizi di comunicazione;
Ritenuto di dovere dettare alcune prescrizioni che disciplinano la presentazione di proposte-progetto da parte degli organi di informazione;
Decreta:
Art. 1
Sono approvate, in conformità alle premesse, le seguenti prescrizioni per la realizzazione di attività di informazione, promozione e comunicazione a cui gli organi di informazione devono attenersi per la presentazione di proposte-progetto:
- i quotidiani a diffusione regionale, con edizioni provinciali, dovranno realizzare servizi redazionali sull'attività di servizio civile, pubblicandoli sull'edizione della provincia nel cui territorio ricadono;
- i quotidiani ed i periodici a diffusione regionale, che non dispongono di edizioni provinciali, dovranno realizzare servizi redazionali sui programmi di iniziativa regionale varati dall'Assessorato;
- le emittenti radiotelevisive a diffusione satellitare, regionale o interprovinciale, dovranno realizzare servizi redazionali sui programmi di iniziativa regionale dell'Assessorato o sulle attività che presentino caratteristiche di interesse generale;
- le emittenti radiotelevisive a diffusione provinciale ed i periodici stampati a diffusione provinciale o interprovinciale dovranno realizzare servizi redazionali sull'attività di servizio civile che abbiano una particolare rilevanza nel territorio di loro competenza;
- sono considerate ammissibili anche le proposte di organi di informazione stampati e radiotelevisivi a diffusione nazionale e regionale, che consentono di illustrare, sia pure sinteticamente, l'attività dell'Assessorato nell'ambito del servizio civile;
- i soggetti che presentano proposte di comunicazione che utilizzano la medesima emittente radiotelevisiva dovranno concordare tempi e modalità di trasmissione per evitare sovrapposizioni;
- le proposte dovranno indicare con chiarezza la quantità di spazi offerti, gli argomenti trattati, le risorse professionali utilizzate per la realizzazione, il costo unitario ed il costo complessivo dei servizi;
- il proponente deve essere in grado di realizzare autonomamente il servizio offerto e non potrà comunque procedere alla diffusione, prima che sia stato concesso il visto da parte dell'Assessorato.
Art. 2
L'istruttoria delle proposte-progetto presentate sarà effettuata da un nucleo tecnico di valutazione all'uopo costituito, che terrà conto dei seguenti parametri in ordine decrescente di importanza:
- qualità della proposta-progetto e dei contenuti della comunicazione proposta;
- rilievo che la proposta-progetto assume in rapporto alle finalità dell'Amministrazione;
- originalità dell'iniziativa;
- efficacia del messaggio proposto in relazione all'ambito territoriale della diffusione;
- prezzo.
In sede di valutazione potranno essere operati tagli di spesa, in tal caso la proposta-progetto, qualora ammessa, dovrà essere rimodulata.
L'elenco delle proposte-progetto ammissibili, con allegata relazione predisposta dal nucleo tecnico che ha effettuato la valutazione, sarà sottoposto all'Assessore per l'approvazione.
Art. 3
Il presente decreto sarà trasmesso alla ragioneria centrale dell'Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali, lo stesso non è soggetto alla registrazione della Corte dei conti ai sensi della legge 14 gennaio 1994, n. 20 e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 18 febbraio 2008.
COLIANNI
Vistato dalla ragioneria centrale per l'Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali in data 6 marzo 2008 al n. 49.
(2008.17.1453)012
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