REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 29 FEBBRAIO 2008 - N. 10
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CIRCOLARI

PRESIDENZA


CIRCOLARE PRESIDENZIALE 14 gennaio 2008.
Ordinanza Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3606/ 2007 - Attività di prevenzione incendi - Pianificazione comunale speditiva di emergenza per il rischio incendi d'interfaccia e rischio idrogeologico ed idraulico - Pianificazione provinciale.

AI SINDACI DELL'ISOLA
AI PRESIDENTI DELLE PROVINCE REGIONALI
ALL'ASSESSORATO REGIONALE DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE - DIPARTIMENTO REGIONALE DELLE FORESTE - DIPARTIMENTO REGIONALE INTERVENTI INFRASTRUTTURALI - AZIENDA REGIONALE FORESTE DEMANIALI - UFFICIO SPECIALE ANTINCENDIO BOSCHIVO
ALL'ASSESSORATO REGIONALE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE - DIPARTIMENTO REGIONALE TERRITORIO E AMBIENTE - DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA
ALL'ASSESSORATO REGIONALE DEI LAVORI PUBBLICI - DIPARTIMENTO LAVORI PUBBLICI
ALL'ASSESSORATO REGIONALE DELLA SANITÀ - ISPETTORATO REGIONALE SANITARIO - SUES 118
ALL'ASSESSORATO REGIONALE DELL'INDUSTRIA - DIPARTIMENTO REGIONALE INDUSTRIA
ALL'ASSESSORATO REGIONALE DEL TURISMO, DELLE COMUNICAZIONI E DEI TRASPORTI - DIPARTIMENTO REGIONALE TRASPORTI E COMUNICAZIONI - CONSORZIO AUTOSTRADE SICILIANE
ALL'AGENZIA DELLE ACQUE E DEI RIFIUTI
ALL'ANAS
ALLA R.F.I.
e, p.c.  AL COMMISSARIO DELEGATO O.P.C.M. N. 3606/2007
DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE - ROMA
AI PREFETTI DELL'ISOLA - U.T.G.
ALLA DIREZIONE REGIONALE VIGILI DEL FUOCO
Come noto, a seguito dei gravi e numerosi incendi che hanno interessato il centro e sud Italia, è stato dichiarato lo stato di emergenza ed emanata l'ordinanza P.C.M. n. 3606/2007 - "Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in atto nei territori delle regioni Lazio, Campania, Puglia, Calabria e della Regione siciliana in relazione ad eventi calamitosi dovuti alla diffusione di incendi e fenomeni di combustione".
Il comma 9 dell'art. 1 della citata OPCM prevede che i sindaci dei comuni predispongano i piani comunali di emergenza tenendo conto prioritariamente delle strutture maggiormente esposte al rischio di incendi di interfaccia anche sulla base del catasto dei soprassuoli già percorsi dal fuoco e degli indirizzi regionali.
Il comma 10 dell'art. 1 della medesima OPCM prevede che il Commissario delegato (dott. Guido Bertolaso) pone in essere ogni azione di impulso utile a favorire la predisposizione da parte dei comuni esposti al rischio idrogeologico ed idraulico elevato e molto elevato, ai sensi della legge n. 267/1998, entro la cessazione dello stato di emergenza (31 marzo 2008), della relativa pianificazione di emergenza tenendo conto, ove possibile, degli effetti indotti sui soprassuoli percorsi dai fuochi.
Per agevolare le attività previste dalla ordinanza in parola è stato redatto dal Commissario delegato, acquisito il parere dei direttori delle strutture regionali di protezione civile, il Manuale operativo per la predisposizione di un piano comunale o intercomunale di protezione civile, relativo in particolare al rischio incendi d'interfaccia ed al rischio idrogeologico ed idraulico.
Inoltre il dipartimento regionale della protezione civile ha recentemente emanato le "Linee guida per la predisposizione dei piani provinciali e comunali in tema di rischio idrogeologico" ed ha in corso di redazione le linee guida relative al rischio incendi d'interfaccia, nonché le "Procedure di gestione del sistema di allerta regionale". Tali documenti regionali, per maggiore efficacia, saranno revisionati e/o emanati a breve sulla base delle problematiche riscontrate nel corso delle attività di redazione dei piani in parola.
Per supportare le attività previste dall'ordinanza, in particolare la pianificazione relativa al rischio di incendi d'interfaccia, sono stati costituiti, ai sensi dell'art. 1, comma 2, lettera a), del decreto commissariale n. 2 del 18 ottobre 2007, un gruppo di supporto regionale e nove gruppi di supporto provinciali.
Questa Regione coordina il gruppo regionale con il dirigente generale del dipartimento della protezione civile e partecipa ai gruppi provinciali con rappresentanti qualificati del dipartimento regionale della protezione civile, del dipartimento regionale delle foreste e delle province regionali. I gruppi provinciali sono coordinati dalle rispettive Prefetture e comprendono qualificati rappresentanti del Corpo dei vigili del fuoco.
Nelle scorse settimane si sono svolti gli incontri a livello regionale e provinciale tra il gruppo di supporto regionale i gruppi di supporto provinciali e si sono definite le modalità da adottare per definire nel più breve tempo possibile la pianificazione speditiva sul rischio incendi d'interfaccia. In particolare il gruppo regionale ha concordato di avviare la pianificazione su supporto informativo territoriale, curato, per tali temi, dal dipartimento regionale della protezione civile in collaborazione con alcune province regionali nell'ambito del sistema informativo territoriale regionale. A tal fine il suddetto dipartimento di protezione civile potenzierà le dotazioni strumentali e le attività necessarie sviluppando idonei rapporti di collaborazione anche con gli altri enti.
I gruppi di supporto provinciali ed i comuni dell'Isola stanno lavorando in sinergia per definire ed avviare concretamente le attività di redazione dei piani comunali o intercomunali di emergenza che dovranno essere completati, anche se in forma speditiva, entro il 31 marzo 2008.
Come si può notare da quanto sopra esposto, sia lo Stato, sia la Regione che le province sono attualmente impegnati, con un notevole sforzo organizzativo, per supportare i comuni nella rapida redazione dei piani di emergenza e nella organizzazione di efficaci modelli d'intervento relativi, prioritariamente in questa fase, al rischio incendi d'interfaccia e, successivamente, al rischio idrogeologico ed idraulico e quindi agli altri rischi che incombono sul territorio siciliano.
I sindaci e gli uffici comunali preposti, pertanto, potranno fare utile riferimento agli strumenti operativi apprestati dallo Stato e dalla Regione e contare sulla fattiva collaborazione delle strutture suindicate.
Considerata la complessità e la rilevanza della problematica, anche alla luce dei numerosi e gravi incendi sviluppatisi nella scorsa stagione estiva e dei recenti fenomeni di dissesto idrogelogico, ritengo importante rivolgere un particolare invito ai sindaci ed a tutte le strutture istituzionalmente interessate affinché assumano ogni iniziativa volta alla sollecita realizzazione dei piani di emergenza di competenza al fine di assicurare la salvaguardia e l'assistenza alla popolazione in caso di evento calamitoso.
I sindaci, quali autorità locale di protezione civile, svilupperanno ogni possibile attività di prevenzione degli incendi di interfaccia ed in particolare potenzieranno le capacità d'intervento della struttura comunale di protezione civile, anche riorganizzandola, individuandone il responsabile, posto alle dirette dipendenze del sindaco, ed avvalendosi del prezioso contributo del volontariato comunale da incentivare opportunamente.
I sindaci cureranno altresì la tempestiva emanazione, e non a stagione inoltrata, delle ordinanze di pulizia dei terreni e dei cigli stradali dalla vegetazione a rischio di incendio.
Si confida in particolare che i sindaci e tutte le strutture competenti verifichino il puntuale rispetto delle citate ordinanze sia da parte dei privati sia da parte degli enti pubblici (province, Anas, consorzio autostrade, R.F.I., consorzi di bonifica, Aree di sviluppo industriale, etc.) adottando, in ragione del conseguente grave rischio, ogni possibile strumento sanzionatorio o eventualmente sostitutivo nei confronti degli inadempienti segnalando gli stessi alle competenti autorità.
Rivolgo inoltre un invito alle province regionali affinché procedano, anche in via speditiva, alla redazione dei piani provinciali di emergenza con particolare riferimento al rischio incendio d'interfaccia ed al rischio idraulico ed idrogeologico ovvero, ove esistenti, alla loro revisione alla luce delle attuali norme e direttive nazionali, degli indirizzi regionali emanati dal dipartimento regionale della protezione civile e degli strumenti operativi citati, curando in particolare la sezione dedicata alla pianificazione dei propri mezzi e attrezzature. Le province potenzieranno conseguentemente la loro struttura di protezione civile e adegueranno la loro dotazione di mezzi e attrezzature alle previsioni dei piani di emergenza.
Appare inoltre chiaro che l'attività in essere costituisce una importante occasione per dotare tutto il territorio regionale della necessaria pianificazione di emergenza e di idonee strutture locali di protezione civile migliorando così complessivamente il sistema di protezione civile nazionale e regionale.
Invito pertanto tutte le strutture regionali in indirizzo e le province regionali a prestare la massima collaborazione ai comuni dell'Isola per la celere redazione della pianificazione di protezione civile ed in generale per il potenziamento delle attività di prevenzione nonché a sviluppare iniziative congiunte e coordinate nel rispetto delle reciproche competenze.
Il dipartimento regionale della protezione civile continuerà ad assicurare, con le proprie strutture centrali e periferiche, il supporto ai comuni ed il coordinamento delle attività di competenza delle strutture regionali, degli enti locali e del volontariato regionale e l'ottimizzazione delle risorse sul territorio isolano curando il potenziamento di mezzi e attrezzature.
Le prefetture dell'Isola, nell'ambito delle importanti e specifiche competenze loro attribuite, non faranno mancare ai comuni ed alle altre componenti del sistema di protezione civile la preziosa e positiva attività di impulso nonché quella di coordinamento delle strutture e delle forze dello Stato nel contesto della leale collaborazione fra Stato e Regione.
Si confida nella massima collaborazione di tutte le componenti istituzionalmente competenti in un comune spirito di intenti e di piena, leale e fattiva cooperazione per la buona riuscita delle attività finalizzate a garantire la mitigazione dei rischi del territorio isolano e la salvaguardia della salute e dei beni dei cittadini della nostra Regione.
Il Presidente della Regione: CUFFARO
(2008.6.432)022
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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