REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 21 DICEMBRE 2007 - N. 59
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 15 novembre 2007.
Approvazione del piano regolatore portuale del comune di Palma di Montechiaro.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'art. 30 della legge regionale 29 aprile 1985, n. 21;
Visto l'art. 68 della legge regionale n. 10/99;
Visto il T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità, approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, reso applicabile con l'art. 36 della legge regionale n. 7 del 2 agosto 2002, come integrato dall'art. 24 della legge regionale n. 7 del 19 maggio 2003;
Visto il foglio prot. n. 11470 del 18 maggio 2005, pervenuto in pari data e assunto al protocollo generale di questo Assessorato al n. 30624 del 18 maggio 2005, con il quale il commissario straordinario del comune di Palma di Montechiaro ha trasmesso, per l'approvazione ai sensi dell'art. 30 della legge regionale n. 21/85, gli atti relativi al progetto riguardante il piano regolatore portuale di Palma di Montechiaro;
Vista la deliberazione commissariale n. 411 del 13 maggio 2005, con la quale il commissario straordinario ha adottato il piano regolatore del porto del comune di Palma di Montechiaro, classificato di II categoria - classe III -  turistico;
Visti i pareri favorevoli resi in sede di Conferenza di servizi del 6 maggio 2005, tenutasi presso il comune di Palma di Montechiaro, ai sensi dell'art. 30 della legge regionale n. 21/85, dai seguenti organi:
1)  Genio civile per le opere marittime di Palermo;
2)  capitaneria di porto di Porto Empedocle;
3)  agenzia della dogana di Porto Empedocle;
4)  comando provinciale dei vigili del fuoco;
5)  comando militare marittimo autonomo in Sicilia - nota prot. n. 8858 del 3 maggio 2005;
6)  marina militare - comando zona Fari della Sicilia - Messina - nota prot. n. 8858 del 3 maggio 2005;
7)  Rete ferrovia italiana - direzione compartimentale infrastrutture - nota prot. n. 10269;
Vista la proposta di parere n. 7 dell'11 ottobre 2006, con la quale l'U.O. 3.4/D.R.U. ha sottoposto all'esame del Consiglio regionale dell'urbanistica gli atti ed elaborati relativi al piano regolatore del porto di Palma di Montechiaro, resa ai sensi dell. 68 della legge regionale n. 10/99, che di seguito in stralcio si riporta:
"...Omissis...
Descrizione dei principali aspetti
Il piano regolatore del porto risulta redatto dall'ufficio del Genio civile opere marittime della Sicilia, organo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in particolare dall'ing. Giovanni Coppola e dal geom. Eduardo Cardella, con la consulenza specialistica dell'ing. Elio Coralli.
Nel paragrafo "Metodologia" della relazione è specificato che si è fatto riferimento alle "Linee guida per la redazione dei piani regolatori portuali" emanate nel 2004 dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Secondo quanto esplicitato dalla relazione generale, si è tenuta in conto l'esigenza che i piani regolatori portuali, così come sta avvenendo per i piani regolatori comunali, abbiano sufficienti gradi di flessibilità allo scopo di conservare validità per tutto il periodo della loro vigenza, per non costringere gli enti gestori in limitazioni e regole che rapidamente diventano obsolete, e ancor più per non obbligarli a frequenti varianti ed adeguamenti.
La relazione precisa inoltre che, nel progetto in questione, la strumentazione urbanistica portuale, l'intera impostazione del waterfront urbano e l'uso degli specchi acquei protetti, ferme restando le esigenze di carattere operativo e gestionali, devono integrarsi armoniosamente con l'urbanistica comunale, sposandone al limite del possibile le cause e le ragioni, e devono mantenere al territorio le aree che risultano più importanti per i cittadini che non per gli operatori portuali.
La relazione precisa poi che i suddetti orientamenti di carattere generale vanno tuttavia confrontati con l'esigenza di indicare su alcune aree strategiche - sia per l'operatività e la gestione del porto che per la necessaria riqualificazione e riorganizzazione spaziale - soluzioni progettuali o planivolumetriche che assicurino un minimo di coerenza fra le singole realizzazioni e l'impostazione generale del piano, e che per conciliare le opposte esigenze - di massima flessibilità e di definizione progettuale - il piano ha un approccio a doppio livello: oltre alla parte obbligatoria e cogente, contenente indicazioni essenziali modificabili solo con procedure di adeguamento tecnico-funzionale o di variante, esso prevede una parte priva di valore prescrittivo, chiamata "linee guida progettuali", il cui scopo è fornire all'ente gestore del piano obiettivi e strategie possibili e già condivisi.
La redazione del piano regolatore del porto risulta appunto contemporanea alla definizione del piano regolatore generale di Palma di Montechiaro.
Nella relazione sono quindi precisati alcuni concetti metodologici e progettuali seguiti, in base ai quali:
-  gli strumenti di programmazione urbanistica hanno quindi avuto la possibilità di essere concepiti sinergicamente, e di fatto completano la pianificazione del territorio di Palma di Montechiaro in linea con una visione complessiva di sviluppo sociale ed economico che si otterrà nell'orizzonte temporale di un decennio e che potrà garantire, se i piani saranno rispettati, benefici effetti per tutto il territorio palese;
-  le linee guida per lo sviluppo fornite dall'amministrazione comunale ai progettisti sono state improntate all'ottenimento del miglioramento della qualità della vita, alla valorizzazione delle risorse ambientali, sia fisiche che umane presenti, con la proposta di interventi finalizzati all'espressione compiuta delle potenzialità ed allo sviluppo, che tuttavia siano compatibili col territorio e sostenibili dall'ambiente.
Viene prevista una infrastruttura portuale, ritenuta strategica per il rilancio di queste zone, perché di valenza sociale ai fini delle ambite prospettive di crescita economica. Essa ha dimensioni contenute (400 posti barca c.c.a.), posta antistante l'abitato, ma in posizione urbanisticamente corretta, ovvero tale da non ingenerare traffici superflui sulle arterie litorali e sul tessuto urbano esistente.
Il porto sarà di tipo turistico (sia stanziale che per i traffici), con previsione di attracchi per piccole navi e aliscafi ai fini del traffico passeggeri per i centri della fascia costiera agrigentina (metropolitane del mare) e per le isole.
Tale struttura portuale è concettualmente fortemente connessa alla creazione di un polo turistico-ricettivo, che verrà realizzato su aree retrostanti, individuate dal nuovo P.R.G. (z.o. ECt), con una previsione di c.ca 500 nuovi posti letto e strutture a bassa densità e basso impatto ambientale.
Oltre il porto e il polo turistico-ricettivo connesso, il piano prevede il recupero e la riqualificazione del litorale di Marina di Palma, previsione indispensabile per l'attuazione della auspicata nuova qualità per il territorio.
Ciò si attua grazie alla modifica delle scogliere di protezione esistenti che saranno risagomate e ubicate in modo idoneo per ricostruire un lungo e profondo arenile per le fruizioni balneari, ludiche ed elioterapiche e che impegnerà in pratica l'intero fronte a mare del borgo.
A tergo della nuova spiaggia è prevista la sistemazione della "passeggiata a mare", con la risagomatura e l'allargamento della sede stradale e con la creazione di profonde terrazze a ridosso dell'attuale cortina di fabbricati.
Tale passeggiata culminerà, secondo il progetto proposto, in una nuova ampia "piazza a mare", prevista quale luogo di aggregazione sociale, creata alla radice dell'attuale molo foraneo, il quale, opportunamente risagomato, proteggerà sia la piazza che un piccolo parco boe utilizzato solo nei mesi estivi.
Saranno previsti opportuni mezzi per la facile manutenzione dei fondali contro gli interrimenti e tutti i provvedimenti necessari per la mitigazione degli impatti, quali cortine alberate, nonché opere di recupero, cura e protezione dell'ambiente.
L'ufficio del Genio civile OO.MM., progettista del piano in questione, specifica infine che il piano è stato redatto bilanciando le sue componenti perché le previsioni in esso contenute possano essere realizzate sia tramite finanziamento pubblico, ma soprattutto tramite l'impegno di investitori privati anche con operazioni di project financing.
La relazione continua precisando ulteriormente l'interrelazione tra il nuovo piano regolatore del porto ed il nuovo P.R.G. comunale, chiarendo la necessità della riqualificazione complessiva dell'intero borgo di Marina di Palma risolvendo le criticità attuali e scegliendo nuove ipotesi di equilibrio a basso potenziale.
Per questo motivo viene specificato che il confronto tra i progettisti dei due strumenti di programmazione ha portato ad escludere la possibilità di ubicare il porto turistico in posizione corrispondente all'attuale molo del lungomare Todaro, in quanto il traffico veicolare generato dal porticciolo avrebbe saturato la capacità degli accessi al lungomare, impoverendone sostanzialmente la qualità della fruizione.
Vieppiù che l'esigenza di riqualificare il waterfront con la possibilità di dare maggiore ariosità e qualità agli spazi di affaccio a mare, di potenziare l'arenile per la fruizione balneare ed elioterapica e, non ultimo, di realizzare la "piazza a mare", vero punto di scambio e di aggregazione sociale, ha comportato una scelta obbligata di posizionare il porto, attrattore di traffico ed oggetto di chiusura paesaggistica, in posizione direttamente connessa alla viabilità primaria di avvicinamento alla costa e paesaggisticamente defilata.
Considerazioni dell'Ufficio
Dalla tavola B del progetto si evincono i limiti territoriali del piano regolatore del porto. Deve desumersi pertanto che la legenda all'interno della tavola C intitolata "Legenda del P.R.G. (funzionale ai fini del P.R.P.)" e tutte le campiture ad essa correlate, presenti nella medesima tavola C e nelle altre del P.R. del porto, vadano intese in questa sede come puramente indicative, in quanto verranno discusse in sede di procedimento approvativo del nuovo P.R.G. del comune.
Sempre con riferimento grafico alla tavola B, si rilevano:
-  un sottoambito del porto operativo (in sostanza il nuovo porto), con il relativo specchio acqueo protetto, all'interno delle opere di difesa (in sostanza, le due banchine del nuovo porto): tale previsione è ulteriormente dettagliata nelle tavole C ed F e particolarizzata nelle tavole D e G e nulla si rileva sotto il profilo urbanistico a questa previsione;
-  un sottoambito dell'interazione urbana che prevede in generale quanto segue:
a)  uno spostamento verso mare, con raddoppio, o meglio con la creazione di due carreggiate (ex novo), del "lungomare Todaro", che parte dalla confluenza tra la via Bahamas ed il viale Mediterraneo;
b)  il ripascimento di tutta la spiaggia, con la sostituzione di tre massicciate (o comunque il diverso allineamento delle medesime in parallelo alla nuova futura linea di battigia);
c)  la realizzazione di due nuove massicciate (al posto delle due preesistenti, in quanto una verrebbe a trovarsi completamente all'interno della nuova futura ricostituita spiaggia e l'altra fuoriuscente a mare per una piccola parte; comunque, stando alla tavola F, in sostanza le massicciate preesistenti, ivi compresa quella segnata nella tavola B all'interno dell'attuale vecchio porto (ormai parzialmente interrato), sono destinate al totale spostamento in favore delle nuove cinque massicciate previste in allineamento alla nuova futura linea di battigia, secondo la tavola C;
d)  la realizzazione della piazza a mare nell'apposita area a ciò destinata, con la realizzazione di un anfiteatro e dei relativi parcheggi (vedasi tavola F).
Tuttavia queste informazioni, in relazione al livello di dettaglio che le accompagna, sia nelle summenzionate tavole grafiche, sia nelle "Norme di attuazione", possiedono un carattere puramente indicativo, per cui allo stato non sono valutabili come variante vera e propria, anche se si condividono le finalità di dare una sistemazione a tutta la zona della spiaggia, compreso l'ambito del vecchio porto.
Occorre peraltro evidenziare che, anche sotto un profilo puramente indicativo, non appare condivisibile la sistemazione del suddetto lungomare Todaro con spostamento verso la costa: si ritiene che detta sistemazione debba semmai attestarsi sull'attuale posizione prevedendo per l'eventuale raddoppio una soluzione quanto più possibile situata invece verso monte: andrà inoltre approfondita la problematica degli innesti dalla viabilità cittadina sul lungomare in questione, e soprattutto degli attraversamenti relativi, al fine di consentire un agevole e sicuro uso della passeggiata a mare e della spiaggia da parte dei cittadini, con particolare riguardo per famiglie, bambini ed anziani.
L'intera area in questione (cioè l'intero sottoambito dell'interazione urbana sopra descritto) va pertanto soggetta ad un ristudio con approfondimenti di dettaglio: peraltro dalle tavole del nuovo P.R.G. comunale (vedasi ad es. la tavola 10B e 10C Area costiera - zonizzazione), anch'esso in fase di approvazione, il lungomare Todaro è lasciato nella posizione originale. Peraltro nel ristudio andranno esplicitati in maniera chiara e senza sovrapposizioni i limiti di giurisdizione del porto rispetto ai limiti della giurisdizione comunale.
Conclusioni
Per quanto fin qui esposto, verificata la presenza dei pareri favorevoli degli enti ed uffici interessati, richiamati in principio, questa U.O. esprime parere che il piano regolatore del porto di Palma di Montechiaro sopra descritto sia meritevole di approvazione sotto il profilo urbanistico, con le esclusioni sopra descritte, e fatti salvi gli altri eventuali adempimenti previsti dalla vigente normativa, in particolare sotto il profilo ambientale.";
Visto il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica, reso con il voto n. 577 del 25 ottobre 2006, che qui di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Valutata l'impostazione complessiva del piano in esame, il Consiglio ritiene condivisibili, sotto il profilo urbanistico, le previsioni riguardanti il sotto ambito del porto operativo, alla luce delle motivazioni espresse nel parere dell'Ufficio n. 07/06 che si allega al presente per costituirne parte integrante, con l'introduzione di prescrizioni che di seguito si riportano:
-  occorre mantenere le caratteristiche naturali del sito in prossimità della foce del fiume Palma, relativamente ai manufatti a servizio del complesso portuale, non dovranno prevedersi complessi edilizi costituiti da forme e materiali in aperto contrasto con i caratteri della tradizione locale;
-  lo specchio antistante la prevista area portuale, nonché la parte di entroterra che si diparte dai vecchi fabbricati, sono indiziati archeologicamente, pertanto nella fase di realizzazione delle relative opere si dovranno eseguire saggi dei fondali con l'ausilio del personale della Soprintendenza del Mare, e saggi a terra con l'ausilio del personale della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali competente per territorio;
-  le opere previste nel sotto ambito del porto operativo, con riguardo ai corpi al servizio dell'area portuale, a quelle ricreative, di servizio e di urbanizzazione, sono da considerare indicative per l'occupazione e la destinazione d'uso degli spazi a ciascuno dedicati al piano. La progettazione esecutiva delle opere in argomento sarà sottoposta alla preventiva autorizzazione della competente Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali, ai sensi dell'art. 146 del decreto legislativo n. 42/2004.
Per quanto sopra il Consiglio esprime parere favorevole all'approvazione del piano regolatore del porto del comune di Palma di Montechiaro, adottato con la deliberazione commissariale n. 411 del 13 maggio 2005, in adesione alla proposta dell'Ufficio n. 07/06 salvo quanto considerato nel presente voto.";
Vista la nota prot. n. 76242 del 6 novembre 2006, con la quale questo Assessorato, nel trasmettere il voto n. 577 del 25 ottobre 2006 reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica, ha richiesto al comune di Palma di Montechiaro di formulare le proprie controdeduzioni;
Visto il foglio prot. n. 25870 del 14 dicembre 2006, assunto al protocollo generale di questo Assessorato il 15 dicembre 2006 al n. 86856, con il quale il dirigente dell'U.T.C. del comune di Palma di Montechiaro ha trasmesso la delibera del consiglio comunale n. 96 del 14 dicembre 2006, relativa alle controdeduzioni a seguito del voto n. 577 del 25 ottobre 2006 reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica;
Vista la proposta di parere n. 4 del 14 giugno 2007, resa dall'U.O. 3.4 in merito alle controdeduzioni assunte dal comune di Palma di Montechiaro, che qui di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Con foglio prot. n. 25870 del 14 dicembre 2006, assunto al protocollo di questo Assessorato in data 15 dicembre 2006 col n. 86856, il comune di Palma di Montechiaro ha riscontrato la nota del dirigente generale dell'urbanistica prot. n. 76242 del 6 novembre 2006, con cui era stato trasmesso al comune stesso il condiviso voto del C.R.U. n. 577 del 25 ottobre 2006 sul nuovo piano regolatore del porto, accompagnato dalla proposta di parere dell'U.O. 3.4 n. 7/06 dell'11 ottobre 2006, ed ha trasmesso due copie conformi della delibera del consiglio comunale n. 96 del 14 dicembre 2006, relativa alle controdeduzioni comunali ai suddetti voto C.R.U. e parere dell'Ufficio.
Nella relativa proposta di deliberazione, approvata dal C.C., il dirigente U.T.C. specifica tra l'altro che:
-  con nota prot. n. 25198 del 6 dicembre 2006, è stato richiesto (dal comune) all'ufficio del Genio civile opere marittime di Palermo, redattore del nuovo piano regolatore del porto, giusta convenzione integrativa approvata con delibera commissariale n. 304/05, di formulare le controdeduzioni in merito ai suddetti voto C.R.U. n. 577/06 e parere dell'U.O. 3.4, anche mediante rielaborazione delle previsioni del "sottoambito interazione urbana";
-  il Genio civile opere marittime in data 7 dicembre 2006 ha trasmesso il proprio parere, anticipato a mezzo fax ed assunto al protocollo comunale in pari data col n. 25198, contenente le controdeduzioni in argomento, unitamente ad una tavola integrativa del sottoambito "interazione urbana" (intitolata "Funzioni dell'ambito del P.R.P. - adeguamento a seguito del voto C.R.U. n. 577 del 25 ottobre 2006 - tavola B bis, C bis" - scala 1:2.000) adeguata al voto C.R.U. ed allegata alla proposta di deliberazione per farne parte integrante e sostanziale.
Con la suddetta deliberazione n. 96/06, il C.C. ha fatto proprie le controdeduzioni formulate nel suddetto parere del Genio civile opere marittime, allegato alla deliberazione medesima, e recante il prot. n. 8728 OM/PA, ed altresì esposte sotto forma grafica costituita dalla tavola allegata.
Nel suddetto parere si precisa, tra l'altro, che "il nuovo studio del sottoambito non può quindi che consistere nella rimodulazione planimetrica di queste aree (quelle del sottoambito d'interazione urbana) rispetto a quanto riportato nella tavola C del P.R.P., tenuto conto delle osservazioni dell'ufficio regionale".
Vengono poi riportate alcune osservazioni al contenuto della proposta di parere dell'U.O. 3.4 fatta propria (con prescrizioni) dal C.R.U. Più che altro trattasi di precisazioni, su cui questo Ufficio nulla ha da osservare.
Per quanto riguarda il ristudio del sottoambito interazione urbana proposto nella summenzionata tavola B bis, C bis, si rileva invece quanto segue:
-  nella precedente proposta di parere di questo Ufficio si era ritenuta opportuna per il raddoppio del "lungomare Todaro" una soluzione quanto più possibile situata verso monte con l'approfondimento della problematica degli innesti della viabilità cittadina sul lungomare in questione, e soprattutto degli attraversamenti relativi, al fine di consentire un agevole e sicuro uso della passeggiata a mare e della spiaggia da parte dei cittadini, con particolare riguardo per famiglie, bambini ed anziani;
-  la nuova proposta progettuale indicata nella tavola Bbis, Cbis, raccoglie il parere di questo Ufficio per quanto riguarda il vero e proprio lungomare Todaro, cioè il tratto che va dall'incrocio tra il viale Mediterraneo e la via Bahamas verso la spiaggia "al buco", dove è prevista la conservazione dell'attuale lungomare Todaro, che diventerà a senso unico verso la suddetta spiaggia, con la creazione di un'altra carreggiata a valle, in direzione viale Mediterraneo, che diventerà anch'essa a senso unico verso est;
-  tuttavia, nella precedente versione adottata (tavola C), le due carreggiate del lungomare Todaro confluivano in una rotonda, cui confluivano anche la via Bahamas ed il viale Mediterraneo; nella nuova tavola Bbis, Cbis, si rileva invece una nuova previsione stradale e cioè che la carreggiata lato mare prevista per il detto lungomare Todaro viene prolungata fino al molo di sottoflutto e banchina (3): tale previsione non specifica nel segno grafico, attesa la mancanza di una sia pur minima relazione tecnica, se trattasi di prolungamento sempre a senso unico, o a doppio senso e non chiarisce nè la regolazione del traffico in entrata (dall'incrocio lungomare Todaro, via Bahamas, viale Mediterraneo) né quella in uscita, in quanto finisce al suddetto "molo di sottoflutto e banchina" su cui è stata ora riportata una sottile linea centrale che non chiarisce se si intenda prevedere che l'estradosso del suddetto molo verrà organizzato in strada carrabile, o che altro, così come non è chiaro il tipo di raccordo tra la prevista strada e il suddetto molo; tra l'altro detto prolungamento viene previsto non il più a monte possibile, ma a distanza rispetto al viale Mediterraneo, rispetto al quale non è possibile peraltro valutare l'eventuale differenza di livello, atteso che in detta previsione mancano le quotature, sia della ora prevista strada che della banchina portuale.
Per quanto sopra, rispetto alle previsioni della nuova tavola Bbis, Cbis, si condivide la detta proposta per quanto riguarda il vero e proprio lungomare Todaro, cioè il tratto che va dalla rotonda prevista all'incrocio tra il viale Mediterraneo e la via Bahamas verso la spiaggia "al buco", mentre appare da studiare in maniera più approfondita (ed a sommesso avviso di questo Ufficio, dopo aver definito con sufficiente esattezza i lavori esecutivi della realizzazione del porto turistico e le relative banchine e strade), ed anche sotto il profilo geotecnico, atteso che il viale Mediterraneo nella sua parte est viene a raggiungere una quota di m. 17,8 s.l.m., per cui l'attuale previsione, pur non peregrina, allo stato attuale va disattesa dalle previsioni urbanistiche, e sarà, si auspica, oggetto di nuova proposta di variante al P.R. del porto più in avanti.
Per quanto riguarda poi l'ambito del nuovo arenile, dal porto turistico previsto fino alla zona "V1" prevista antistante la spiaggia "al buco", si prende atto di quanto osservato dal Genio civile OO.MM. e cioè che le indicazioni delle tavole B e C, e quindi ora della tavola che le sostituisce, cioè la Bbis, Cbis, sono indicative, in attinenza con le linee guida per la redazione dei piani regolatori del porto emanate nel 2004 dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, e pertanto si condivide la previsione ora proposta dal comune; tuttavia si rileva che la zona "V1" è stata prolungata in detta ultima tavola oltre i confini dell'ambito portuale: per quest'ultimo aspetto, essendo stato approvato da questo Assessorato il nuovo P.R.G. del comune di Palma di Montechiaro, con decreto n. 107/D.R.U. dell'8 febbraio 2007, per le aree esterne all'ambito portuale andrà fatto riferimento alle statuizioni del suddetto decreto dirigenziale.";
Considerato di dovere condividere la proposta di parere n. 4 del 14 giugno 2007, in ordine alle controdeduzioni assunte dal comune di Palma di Montechiaro con delibera n. 96 del 14 dicembre 2006;
Ritenuto di poter condividere il voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 577 del 25 ottobre 2006 ed il parere n. 4 del 14 giugno 2007 reso dall'U.O. 3.4/D.R.U.;
Rilevata la regolarità della procedura seguita;

Decreta:


Art. 1

E' approvato, ai sensi dell'art. 30 della legge regionale n. 21/85, in conformità al voto reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica n. 577 del 25 ottobre 2006 ed al parere n. 4 del 14 giugno 2007 reso dall'U.O. 3.4/D.R.U., nonché a quanto rilasciato dagli enti in premessa citati, il piano regolatore portuale di Palma di Montechiaro, adottato con delibera commissariale n. 411 del 13 maggio 2005.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
 1)  proposta di parere n. 7 dell'11 ottobre 2006, resa dall'U.O. 3.4/D.R.U.;
 2)  voto n. 577 del 25 ottobre 2006, reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica;
 3)  parere n. 4 del 14 giugno 2007, reso dall'U.O. 3.4/ D.R.U.;
 4)  delibera commissariale n. 411 del 13 maggio 2005;
 5)  delibera del consiglio comunale n. 96 del 14 dicembre 2006;
 6)  relazione generale;
 7)  norme tecniche di attuazione;
 8)  tavola  A  -  stato di fatto e P.R.G. - scala 1:2.000;
 9)  tavola  B  -  limiti ed ambito del P.R.P. - scala 1:2.000;
10)  tavola  C  -  funzioni dell'ambito del P.R.P. - scala 1:2.000;
11)  tavola  D  -  funzioni del sottoambito porto operativo - scala 1:1.000;
12)  tavola E  -  infrastrutture ed opere - scala 1:2.000;
13)  tavola  F  -  linee guida progettuali del P.R.P. - scala 1:2.000;
14)  tavola  G  - linee guida progettuali: sottoambito porto operativo - scala  1:1.000;
15)  tavola  H  -  linee guida progettuali: sotto ambito interazione urbana - scala 1:1.000;
16)  tavola  Bbis,  Cbis  -  funzioni dell'ambito del P.R.P., adeguamento a seguito del voto C.R.U. n. 577 del 25 ottobre 2006 - scala 1:2.000.

Art. 3

Il comune di Palma di Montechiaro dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione dello strumento urbanistico in argomento provvedendo, altresì, ad acquisire, prima dell'inizio dei lavori, ogni altra autorizzazione o nulla osta necessari all'esecuzione delle opere.

Art. 4

Il piano regolatore del porto di cui al presente decreto dovrà essere depositato, unitamente ai relativi allegati, a libera visione del pubblico presso l'ufficio comunale competente e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi.

Art. 5

Il comune di Palma di Montechiaro resta onerato degli adempimenti conseguenziali al presente decreto che, con esclusione degli atti ed elaborati, ai sensi dell'art. 10 della legge n. 1150/42, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 15 novembre 2007.
  LIBASSI 

(2007.48.3501)114
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
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