REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 7 DICEMBRE 2007 - N. 57
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2/E - 90141 PALERMO
INFORMAZIONI TEL 7074930 - ABBONAMENTI TEL 7074926 INSERZIONI TEL 7074936 - FAX 7074927

AVVERTENZA
Il testo della Gazzetta Ufficiale è riprodotto solo a scopo informativo e non se ne assicura la rispondenza al testo della stampa ufficiale, a cui solo è dato valore giuridico. Non si risponde, pertanto, di errori, inesattezze ed incongruenze dei testi qui riportati, nè di differenze rispetto al testo ufficiale, in ogni caso dovuti a possibili errori di trasposizione

Programmi di trasposizione e impostazione grafica di :
Michele Arcadipane - Trasposizione grafica curata da: Alessandro De Luca - Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti

CIRCOLARI

ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE


CIRCOLARE 21 novembre 2007, n. 22.
Linee guida per la progettazione e la gestione dei poli formativi per l'istruzione e la formazione tecnica superiore (I.F.T.S.) 2006/2007.

AI DIRIGENTI SCOLASTICI DEGLI ISTITUTI CAPOFILA DEI POLI FORMATIVI IFTS
ALL'UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA - DIREZIONE GENERALE
ALL'ASSESSORATO DEL LAVORO - DIPARTIMENTO FORMAZIONE PROFESSIONALE
AL MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE
Premessa
Le linee guida contenute nel presente documento riguardano i poli formativi per l'IFTS 2006/2007, di cui all'avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 2 del 13 gennaio 2006.
La costituzione dei poli formativi per l'IFTS nell'ambito della Regione siciliana si realizza nel quadro della collaborazione fra le parti socio-istituzionali rappresentate nel Comitato regionale IFTS, ed è finalizzata al conseguimento dell'obiettivo prioritario di assicurare stabilità, visibilità e qualità all'offerta formativa relativa al sistema IFTS, e garantire un maggiore raccordo con i fabbisogni formativi del mercato del lavoro.
Per il raggiungimento di tali finalità i poli dovranno rafforzare l'integrazione tra i sistemi dell'istruzione, della formazione, del lavoro nonché della ricerca, ottimizzare le disponibilità finanziarie attraverso anche l'attrazione di risorse aggiuntive, garantire un'offerta formativa di qualità in tutto il territorio regionale correlata ad azioni di ricerca e di trasferimento tecnologico.
Per la costituzione dei poli formativi sono stati individuati, tenendo conto delle priorità strategiche individuate dal P.O.R. Sicilia, degli ambiti prioritari definiti in sede di protocollo d'intesa con il MPI, dei settori individuati nel documento di indirizzo strategico per la definizione del PRINT e dei documenti ministeriali predisposti per la costituzione dei poli, i seguenti settori:
1) agro-alimentare (nuove tecnologie filiera agro-alimentare: vitivinicolo, oleario, colture in serra; implementazione dell'agricoltura biologica e della zootecnia in aree eco-compatibili,...);
2)  ambiente (sviluppo eco-compatibile: riserve marine, aree naturalistiche protette, pesca eco-compatibile, acquacoltura, bonifiche ambientali,...);
3)  ICT (sistemi avanzati applicazioni informatiche);
4)  trasporti (marittimi, commerciali, diporto, intermodalità,...);
5)  turismo-beni culturali (promozione e valorizzazione beni culturali, itinerari turistici culturali, aree termali, agriturismo, aziende eno-gastronomiche, ricezione alberghiera,...);
6)  nuove tecnologie produttive in settori specifici di rilevanza locale (elettronica, ceramica, materie plastiche, tessile abbigliamento, alimentazione,...).
In particolare si è mirato a garantire:
-  l'attivazione di un forte ed esteso partenariato territoriale e sociale;
-  l'approccio settoriale;
-  il collegamento organico con la ricerca scientifica e tecnologica;
-  una contribuzione privata pari almeno al 10% con un impegno pluriennale;
-  una particolare attenzione alla collaborazione multi-regionale ed alla dimensione europea.
Cap. I
IL CONTESTO

1. LA PRIMA FASE
a) Introduzione
La valutazione delle candidature presentate ha consentito la costituzione di n. 6 poli formativi, uno per ogni settore strategico individuato dall'avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 2 del 13 gennaio 2006 e dall'avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 14 del 30 marzo 2007, distribuiti nel territorio siciliano come di seguito specificato.

Settore          CT     ME     PA 
Agroalimentare          1  
Ambiente      1      
ICT             
Trasporti      1      
Turismo-BB.CC.             
Nuove tecnologie           1  
      2 2


Le istituzioni capofila, con i loro partenariati, saranno impegnate nella definizione dei progetti esecutivi sulla base delle indicazioni contenute nel presente documento.
b) Gli obiettivi
L'obiettivo generale degli interventi, con riferimento all'accordo in sede di Conferenza unificata 25 novembre 2004, è quello di assicurare stabilità, visibilità e qualità all'offerta formativa relativa al sistema IFTS e garantire un maggiore raccordo con i fabbisogni formativi del mercato del lavoro. Per perseguire questo obiettivo, l'intervento prevede la realizzazione di almeno un percorso IFTS per ognuna delle due annualità di programmazione previste (2006/2007) in contesti territoriali diversificati e destinato prevalentemente a giovani che non abbiano superato i 34 anni, finalizzato a:
-  analizzare i fabbisogni formativi e i fabbisogni di innovazione tecnologica del settore d'intervento considerato, sulla base della puntuale ricognizione delle esigenze delle imprese del territorio, con particolare riferimento al trasferimento tecnologico di processo e di prodotto;
-  articolare le figure professionali IFTS di riferimento in profili rispondenti agli esiti delle ricerche sull'evoluzione e sui fabbisogni di settore;
-  progettare e realizzare, nel biennio 2006/2007, percorsi formativi IFTS, afferenti al settore prescelto, di durata annuale e rivolti a giovani di 19/34 anni;
-  comunicare e diffondere, sin dalla fase di avvio, le innovazioni che caratterizzano i percorsi IFTS sui docenti della scuola e della formazione professionale, attraverso iniziative di aggiornamento che possano coinvolgere un ampio numero di istituzioni scolastiche e formative.
c) Le attività
I progetti comprendono, in coerenza con quanto previsto al punto 3) dell'avviso, le attività di seguito richiamate:
-  una puntuale ricognizione dei fabbisogni formativi delle imprese del settore (anche attraverso focus-group con le imprese interessate) per articolare le figure professionali considerate in profili rispondenti alle esigenze delle imprese medesime. Con particolare attenzione vanno considerate le esigenze connesse al trasferimento tecnologico di processo e di prodotto;
-  l'impegno alla progettazione e alla realizzazione, secondo gli standard definiti nei documenti nazionali di riferimento, di almeno un percorso IFTS, per ognuna delle due annualità di programmazione previste (2006/2007), in contesti territoriali diversificati e destinato prevalentemente ai giovani che non abbiano superato i 34 anni. Dovrà essere indicato, altresì, l'approccio settoriale previsto, il settore di riferimento e la figura professionale, individuata nell'ambito delle n. 46 figure professionali definite con gli accordi in sede di Conferenza unificata, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, suppl. ord. n. 160, alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 225 del 27 settembre 2005, nonché, sulla base della ricognizione effettuata sui fabbisogni formativi, una prima declinazione del profilo professionale che si intende formare;
-  l'accompagnamento al lavoro dei giovani che hanno concluso positivamente i percorsi IFTS, anche attraverso le associazioni datoriali, specificando in particolare le modalità, i tempi ed i risultati attesi;
-  la ricaduta delle innovazioni realizzate nei percorsi IFTS sui docenti della scuola e della formazione professionale, attraverso iniziative di aggiornamento, che possano coinvolgere un ampio numero di istituzioni scolastiche e formative.
2. ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PIANO
a) Il modello organizzativo
Il modello organizzativo proposto per la realizzazione dei percorsi è mirato a favorire una gestione coordinata delle diverse attività svolte dai numerosi soggetti coinvolti.
Di seguito sono illustrate le attività di competenza dei singoli soggetti coinvolti nel piano.
I poli formativi realizzano le seguenti azioni di sistema:
-  indagine sulle prospettive evolutive dei settori produttivi considerati, in relazione ai più recenti risultati della ricerca scientifica e tecnologica;
-  l'analisi dei fabbisogni formativi e di innovazione, rilevabili sull'area territoriale e in relazione alla filiera produttiva di competenza di ciascuna rete;
-  l'aggiornamento del personale docente;
-  la costruzione di strumenti di selezione dei candidati da ammettere ai percorsi IFTS, con riferimento alle figure e ai profili considerati;
-  la progettazione e la produzione di materiali didattici e prove di verifica comuni ai vari percorsi formativi realizzati dai partenariati facenti parte del polo;
-  il sostegno per l'accompagnamento al lavoro dei giovani a conclusione dei percorsi IFTS.
Le istituzioni capofila, con i relativi partner, condividono il piano delle attività comuni. Tali determinazioni sono adottate sulla base di apposita delibera del consiglio d'istituto.
Alle scuole capofila è affidata, oltre la gestione amministrativo-contabile, la gestione delle azioni comuni territoriali secondo modalità condivise.
Di seguito si forniscono, ai fini della progettazione esecutiva, alcune indicazioni riguardanti le azioni di sistema, che verranno realizzate nella fase di avvio delle attività.
Analisi dei fabbisogni di innovazione e formativi
Indicazioni sulle modalità di progettazione
In questa parte del progetto vanno approfonditi i fabbisogni di innovazione e formativi, partendo dall'analisi delle esigenze di innovazione delle imprese e del sistema territoriale nella specifica filiera produttiva (fabbisogni di innovazione), con particolare riferimento alle piccole e medie imprese nella prospettiva della tecnologia e dell'organizzazione finalizzata all'introduzione di nuovi prodotti, processi e soluzioni logistico-organizzative.
La realizzazione di questa fase prevede due attività di analisi dei fabbisogni: la prima riguarda i fabbisogni di innovazione collegati alle prospettive di sviluppo del territorio; la seconda, sulla base dei risultati emersi dalla prima, riguarda i fabbisogni formativi su cui si andrà poi a costruire la progettazione dei percorsi IFTS.
L'adeguata attenzione alla realizzazione di questa attività consente di definire correttamente, sulla base delle indicazioni fornite dalle aziende e dagli enti impegnati nelle attività di innovazione e trasferimento tecnologico, le aree di innovazione nel settore di riferimento e le caratteristiche specifiche che la figura professionale deve possedere. Sulla base di queste indicazioni è possibile definire il profilo professionale e passare alla progettazione esecutiva del percorso IFTS.
La metodologia di riferimento
E' necessario descrivere le informazioni riguardanti:
-  la metodologia individuata per l'analisi dei fabbisogni di innovazione;
-  gli strumenti di indagine;
-  le aziende, i centri di ricerca e i dipartimenti universitari da coinvolgere in questa attività.
E' necessario, inoltre, descrivere comunque le principali attività e gli strumenti di indagine che si prevede di utilizzare e, se lo si ritiene opportuno, individuare eventuali cambiamenti alla metodologia di analisi (ad es. decidere di utilizzare, oltre ai focus-group, altri strumenti di analisi, quali le interviste a testimoni privilegiati, ecc.).
Risultati attesi al termine della realizzazione dell'analisi dei fabbisogni/risultati raggiunti
La realizzazione di questa attività deve prevedere un documento finale in cui sono descritti, oltre alle attività realizzate e ai soggetti coinvolti, i fabbisogni di innovazione e formativi individuati.
Il documento deve definire con chiarezza i seguenti aspetti:
-  le competenze considerate indispensabili per la figura professionale di riferimento, sulla base dei risultati emersi dalle attività realizzate;
-  il profilo professionale definito dal confronto tra la figura professionale emersa dall'analisi dei fabbisogni e quella istituzionale che i partenariati hanno indicato nella proposta di candidatura.
Per quanto riguarda i risultati raggiunti è necessario prevedere una griglia di autovalutazione dove sulla base dei risultati attesi vengano registrati annualmente i risultati raggiunti.
Azioni di aggiornamento dei docenti della scuola e della formazione professionale
Indicazioni sulle modalità di progettazione
Una seconda azione territoriale di sistema riguarda l'aggiornamento dei docenti di discipline scientifiche, tecnologiche e tecnico-professionali della scuola e della formazione professionale. L'obiettivo di questa azione territoriale di sistema è quello di contribuire allo sviluppo e alla diffusione della cultura scientifica e tecnologica. L'aggiornamento del personale docente sui temi dell'innovazione e del trasferimento tecnologico costituisce uno strumento importante anche per lo sviluppo della competitività dei sistemi territoriali. In relazione agli obiettivi dei percorsi IFTS, sono considerati prioritari i seguenti temi:
-  innovazione e trasferimento tecnologico;
-  innovazione e trasferimento tecnologico con riferimento al settore;
-  i fabbisogni di innovazione e formativi delle imprese del territorio;
-  la gestione dei progetti di innovazione;
-  la gestione della qualità;
-  la partecipazione ai programmi formativi e/o di ricerca previsti a livello comunitario e internazionale anche attraverso misure di mobilità.
b)  Il gruppo tecnico regionale di lavoro e monitoraggio
Il gruppo tecnico regionale di lavoro e monitoraggio è composto dai rappresentanti dei seguenti soggetti:
-  Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione - dipartimento regionale pubblica istruzione;
- dipartimento regionale lavoro;
-  ufficio scolastico regionale;
-  università;
- Confindustria;
- centri di ricerca;
-  poli formativi.
Il gruppo tecnico regionale di lavoro e monitoraggio si confronta con cadenza semestrale con le parti sociali rappresentate nel comitato regionale IFTS.
c) I gruppi tecnici regionali di settore
I gruppi tecnici di settore sono i seguenti:
1  -  Agro-alimentare.
2  -  Ambiente.
3  -  ICT.
4  -  Trasporti.
5  -  Turismo-Beni culturali.
6  -  Nuove tecnologie produttive in settori specifici di rilevanza locale.
Sono composti da un rappresentante dell'istituto capofila, un rappresentante di ogni soggetto (università, ente di formazione, centro di ricerca, impresa) componente il polo e un rappresentante di questo dipartimento P.I.
Essi definiscono i loro piani di attività nel confronto periodico con i referenti dei poli e si riuniscono con cadenza trimestrale.
d) Le risorse
Le risorse destinate alla realizzazione dei percorsi dei poli formativi per l'IFTS ammontano complessivamente a E 2.500.000,00 a carico del MPI ex legge n. 53 del 28 marzo 2003.
Le risorse per l'attuazione dei progetti ammessi al finanziamento sono assegnate alle scuole capofila per la realizzazione dei percorsi formativi:
-  a ciascun polo è assegnata complessivamente la somma di E 416.666,66;
-  costo previsto per un percorso IFTS: E 180.000,00;
-  costo previsto per la gestione e le azioni comuni del polo (analisi dei fabbisogni, azioni di aggiornamento dei docenti, etc.): _ 56.666,66.

Cap. II
LA REALIZZAZIONE

1. LA SECONDA FASE
Come indicato nell'avviso pubblico, la seconda fase del piano si realizza a partire dalla presentazione dei progetti esecutivi da parte delle istituzioni capofila.
I progetti esecutivi sono strutturati in due parti:
-l'organizzazione e il programma delle attività presentate dall'istituzione capofila insieme ai suoi partner. Tutte le istituzioni capofila presentano:
-  gli estremi della delibera del consiglio d'istituto;
-  il quadro di riferimento organizzativo del percorso IFTS. Le relative indicazioni vanno riportate dall'istituzione capofila nella sezione 1 del formulario per la presentazione dei progetti IFTS predisposto dall'INDIRE. La versione software è disponibile sul sito www.indire.it/ifts.
Contestualmente verrà presentata dall'istituzione scolastica capofila la documentazione prevista dalla circolare n. 24 del 7 dicembre 2005, emessa da questo dipartimento in accordo con i componenti del comitato regionale IFTS.
I percorsi dell'IFTS vanno organizzati nel rispetto di quanto disposto dal regolamento di cui al D.L. 31 ottobre 2000, n. 436 e dall'accordo in sede di Conferenza unificata 25 novembre 2004.
Le istituzioni capofila presentano l'ATS sottoscritto da tutti i soggetti interessati alla costituzione del partenariato e con l'impegno al cofinanziamento pluriennale di almeno il 10%, da parte dei soggetti partner coinvolti, così come previsto in sede di proposta di candidatura, nonché tutta la documentazione richiesta dalla suddetta circolare n. 24/2005, entro la data del 10 dicembre 2007.
Il cofinanziamento dovrà, altresì, essere evidenziato nel piano finanziario che sarà firmato dai legali rappresentanti di tutti i soggetti coinvolti oltre che dal soggetto gestore.
2. SUCCESSIVE FASI
Lo schema seguente indica le successive diverse attività di competenza delle istituzioni capofila e di ciascun partenariato.

Attività      Tempi di realizzazione 
Analisi dei fabbisogni di innovazione e formativi -  24 dicembre 2007  (validaz. dip. P.I. 15 gennaio 2008) 
Progettazione esecutiva/formazione formatori  15 febbraio 2008  (validaz. dip. P.I.  28 febbraio 2008) 
Definizione procedure di selezione allievi  15 febbraio 2008 
Pubblicazione bando per la selezione degli allievi  1 marzo 2008 
Selezione degli allievi  20 marzo 2008 
Avvio percorsi  1 aprile 2008 
Aggiornamento dei docenti della scuola e della formazione  Entro la conclusione del percorso 

N.B.  -  Tutta la documentazione relativa alle attività è trasmessa dall'istituzione scolastica capofila a questo dipartimento pubblica istruzione - unità operativa XIV, via Ausonia n. 122 e all'Ufficio scolastico regionale - direzione generale, via Fattori n. 60.

Cap. III
CRITERI GENERALI PER LA VALIDAZIONE DEI PROGETTI

I progetti esecutivi presentati dalle istituzioni capofila sono ammessi al finanziamento previa validazione da parte del dipartimento regionale pubblica istruzione e dell'Ufficio scolastico regionale. La validazione è effettuata in relazione alla qualità delle azioni di sistema territoriali proposte dai relativi partenariati, con particolare riferimento al grado di coinvolgimento dei distretti tecnologici e/o degli organismi appartenenti al sistema della ricerca scientifica e tecnologica, alle modalità proposte per la rilevazione dei fabbisogni di innovazione e formativi, alle proposte relative alle attività di aggiornamento del personale docente, nonché alle indicazioni relative alla progettazione dei percorsi IFTS.

Cap. IV
GESTIONE AMMINISTRATIVO-CONTABILE

1. AFFIDAMENTO DELLE RISORSE
Le risorse stanziate dal MPI ex legge n. 53 del 28 marzo 2003, per la realizzazione dei poli formativi IFTS, sono destinate agli uffici scolastici regionali. Essi le assegnano alle istituzioni scolastiche capofila sulla base della comunicazione di questo Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione - dipartimento regionale pubblica istruzione, recante l'elenco delle candidature ammesse al finanziamento con indicazione dell'ammontare del finanziamento destinato ad ognuno dei progetti approvati.
Al fine di garantire un efficace e costante controllo sulle risorse impegnate, l'Ufficio scolastico regionale eserciterà il monitoraggio fisico dello stato di avanzamento delle iniziative e dei relativi pagamenti, secondo le consuete modalità dei finanziamenti ministeriali, al fine di assumere i conseguenziali provvedimenti.
2. LA GESTIONE AMMINISTRATIVO-CONTABILE
L'istituzione capofila si configura come soggetto responsabile della gestione dei fondi assegnati, compresi quelli destinati alla realizzazione delle azioni comuni.
Dopo la ricezione della formale comunicazione di ammissione al finanziamento, in sede di predisposizione degli atti propedeutici alla formalizzazione del partenariato, l'istituzione capofila provvede ad acquisire dai partner (con esclusione delle pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165/ 2001) la documentazione prescritta dalle disposizioni regionali in materia di realizzazione dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore che, di norma, comprende:
-  copia dello statuto e dell'atto costitutivo, autenticata nei modi di legge;
-  dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà relativa all'attuale composizione del consiglio di amministrazione e/o consiglio direttivo, che riporti anche i dati personali (cognome, nome, luogo e data di nascita, residenza e codice fiscale) del legale rappresentante, e degli altri componenti degli organi di amministrazione dell'organismo.
Nel caso di modifiche societarie le stesse dovranno essere tempestivamente comunicate e documentate alla predetta istituzione scolastica;
-  certificato rilasciato dalla competente CCIAA riportante la dicitura ex art. 9 del D.P.R. n. 252/98 o in alternativa direttamente la relativa certificazione prefettizia;
-  eventuale dichiarazione che l'organismo intende avvalersi della facoltà di cui al comma 6 dell'art. 10 del D.P.R. n. 252/98. In tal caso deve essere allegata copia della richiesta di informativa inoltrata al competente Ufficio territoriale del Governo (ex Prefettura);
- copia del verbale o autocertificazione, rilasciata ai sensi di legge, da cui si evinca la nomina ed i poteri di firma del legale rappresentante o dell'amministratore dei soggetti partner;
-  dichiarazione di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente, e di non avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni, oppure versano in stato di sospensione di attività commerciale (ove applicabile, secondo la natura giuridica del soggetto coinvolto);
-  dichiarazione attestante che nei confronti del legale rappresentante del soggetto partner e degli amministratori non sia stata emessa sentenza di condanna passata in giudicato, ovvero sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell'art. 444 del c.p.p., per qualsiasi reato che incide sulla loro moralità professionale o per delitti finanziari;
-  documentazione comprovante l'avvenuto accreditamento dell'ente di formazione professionale avente sede nel territorio regionale, nell'ambito della formazione superiore e la disponibilità, diretta o tramite raccordo, di un servizio formativo.
La documentazione contabile relativa al progetto è custodita per almeno 3 anni dalla sua conclusione, è resa disponibile e facilmente accessibile per i controlli da parte dei collegi dei revisori dei conti. Per quanto riguarda l'attuazione dei progetti da parte delle istituzioni scolastiche paritarie capofila, gli uffici scolastici regionali eserciteranno i poteri di vigilanza a norma del D.P.R. n. 347/2000.
Qualora a seguito dei controlli fossero riscontrate irregolarità o difformità rispetto al progetto approvato, il competente gruppo tecnico regionale di lavoro e monitoraggio potrà disporre la revoca del finanziamento, dandone comunicazione alla direzione generale dell'Ufficio scolastico regionale.
3. SPESE AMMISSIBILI
L'istituzione capofila è chiamata a verificare preliminarmente l'imputabilità e la coerenza delle spese al progetto finanziato e, successivamente, l'ammissibilità delle spese sulla base delle indicazioni contenute nel punto C) della circolare del Ministero del lavoro 5 dicembre 2003, n. 41.
Per quanto non espressamente previsto nelle presenti linee guida, si applicano le disposizioni nazionali in materia di IFTS.
Cap. V
NORME DI GESTIONE

Ai fini della definizione della progettazione e realizzazione degli interventi formativi e delle relative norme di gestione, si rinvia alla già citata circolare n. 24/2005 e alle indicazioni che al riguardo saranno impartite in raccordo con l'Ufficio scolastico per la Regione siciliana.
Cap. VI
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

Il gruppo tecnico regionale di lavoro e di monitoraggio valuta costantemente lo sviluppo del piano di interventi misurandone i risultati al fine di adottare le misure più adatte a superare le eventuali criticità rilevate e valorizzare i punti di forza, in modo da ridurre la complessità degli interventi ed aumentarne l'efficacia.
A tale scopo verranno:
-  acquisite informazioni costanti e dati completi e aggiornati sulle azioni di sistema territoriali realizzate dai partenariati nonché sui progetti dei percorsi di IFTS realizzati da ciascun partenariato;
-  assicurata la trasferibilità dei risultati raggiunti ai successivi interventi;
-  sostenuto lo sviluppo delle comunità di innovazione territoriale con il sostegno dei gruppi tecnici di settore
Cap. VII
INFORMAZIONE E PUBBLICITA'

I poli costituiti devono assicurare ampia pubblicità alle iniziative che verranno finanziate relative ai percorsi IFTS.
In particolare, nelle diverse forme di pubblicità dei percorsi IFTS, lo strumento utilizzato (bando, annuncio, brochure, ecc.) per una corretta e completa informazione deve esplicitare o attenersi alle seguenti caratteristiche:
-  indicazione chiara circa le finalità (compresi i possibili sbocchi occupazionali), numero persone, requisiti per l'accesso e figura professionale previsti dal progetto approvato;
-  utilizzo per la pubblicità scritta, anche multimediale, dei loghi della Regione siciliana e del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
-  indicazione chiara circa:
-  le modalità di selezione;
-  la gratuità della partecipazione alle attività e durata delle azioni;
-  la struttura dell'attività progettuale e dell'attività corsuale: ore (teoria, pratica, stage...), articolazione giornaliera, obbligatorietà della frequenza, sede del corso, durata complessiva del progetto.
-  gli importi, specificando se al lordo o al netto di eventuali oneri, dei rimborsi di vitto, viaggio e alloggio se previsti nel budget del progetto;
-  la tipologia della certificazione e modalità delle prove finali previste nel progetto.
L'organismo finanziato si assume la responsabilità di quanto pubblicato.
Le modalità di iscrizione al progetto e la gestione delle domande di iscrizione dovranno attenersi al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (trattamento dati personali).
In rispetto della normativa sulla pari opportunità, tutte le figure professionali devono essere indicate al femminile ed al maschile.
Cap. VIII
DISPOSIZIONI FINALI

L'Amministrazione si riserva, ove necessario, di impartire ulteriori istruzioni.
Il dipartimento regionale pubblica istruzione si riserva, altresì, di verificare, sia durante che a conclusione delle attività, la qualità e l'efficacia degli interventi finanziati.
Le presenti linee guida saranno pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, le stesse verranno pubblicate nel sito della Regione Sicilia all'indirizzo: www.regione.sicilia.it/bbccaa/pi/por/mis3.07/IFTS/IFTS-INIZIO.htm.
Il dirigente generale del dipartimento regionale pubblica istruzione: MONTEROSSO
(2007.48.3477)101
Torna al Sommariohome


*
   


MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
Alessandro De Luca
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


Torna al menu- 13 -  3 -  67 -  75 -  54 -  16 -