REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - SABATO 6 OTTOBRE 2007 - N. 48
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI


DECRETO PRESIDENZIALE 3 ottobre 2007.
Criteri e modalità per l'utilizzazione del fondo di cui all'art. 88, comma 3, della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il testo unico delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione siciliana, approvato con D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70;
Vista la legge regionale 30 aprile 1991, n. 10;
Visto il decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200;
Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10;
Visto l'art. 88, comma 3, della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2, e successive modifiche ed integrazioni, che ha istituito presso la Presidenza della Regione, Segreteria generale, un fondo per le partecipazioni e le convenzioni, destinato alle seguenti finalità:
a)  partecipazione, costituzione di organismi, enti pubblici o privati comunque denominati o società;
b)  stipula di convenzioni o accordi;
c)  stipula di convenzioni per studi e ricerche;
d)  costituzione o partecipazione a fondazioni finalizzate alla raccolta di donazioni anche provenienti dall'estero da impiegare esclusivamente per interventi di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale;
Considerato che il predetto fondo costituisce, nell'ottica del principio di sussidiarietà, di cui all'art. 118 della Carta costituzionale, uno strumento per lo sviluppo socio-economico dell'Isola;
Ritenuto, pertanto, di orientarlo in funzione del perseguimento di pregnanti obiettivi strategici dell'azione di Governo regionale, ed in particolare degli indirizzi impartiti con la direttiva presidenziale 18 dicembre 2006 per l'attività amministrativa degli anni 2007/2011 e suoi aggiornamenti;
Ritenuta, altresì, l'esigenza di disciplinare compiutamente criteri e modalità per l'utilizzo del fondo medesimo, in relazione alle diverse finalità previste dalla succitata disposizione normativa, in ossequio ai principi di buon andamento, non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza;
Visto e condiviso lo schema di circolare predisposto a tal fine con il supporto del collegio di valutazione costituito con nota presidenziale n. 11948 del 27 novembre 2006, in raccordo con la Segreteria generale della Presidenza della Regione;
Ritenuto di dover provvedere al riguardo;

Decreta:


Articolo unico

E' adottata la disciplina per l'utilizzazione del fondo di cui all'art. 88, comma 3, della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2, e successive modifiche ed integrazioni, contenuta nella circolare allegata al presente decreto, che ne costituisce parte integrante.
Il presente decreto, unitamente all'allegata circolare, sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, e reso disponibile sul sito internet della Presidenza della Regione, Segreteria generale, servizio 5°.
Palermo, 3 ottobre 2007.
  CUFFARO 

Allegati
CIRCOLARE 3 ottobre 2007.
Fondo di cui all'art. 88, comma 3, legge regionale 26 marzo 2002, n. 2.
PREMESSE GENERALI
Come noto, la disposizione normativa in oggetto ha istituito presso la Presidenza della Regione, Segreteria generale, un fondo per le partecipazioni e le convenzioni, destinato, tenuto conto delle successive integrazioni, alle seguenti finalità:
a)  partecipazione, costituzione di organismi, enti pubblici o privati comunque denominati o società;
b)  stipula di convenzioni o accordi;
c)  stipula di convenzioni per studi e ricerche;
d)  costituzione o partecipazione a fondazioni finalizzate alla raccolta di donazioni anche provenienti dall'estero da impiegare esclusivamente per interventi di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale.
Si tratta di uno strumento a supporto delle politiche di sviluppo socio-economico dell'Isola, ispirato ad un sistema di governance basato sul principio di sussidiarietà, ormai costituzionalizzato con la riforma del titolo quinto della seconda parte della Costituzione (art. 118), sia nell'accezione "verticale", tesa a valorizzare le autonomie locali, sia in quella "orizzontale", con il riconoscimento del ruolo della società civile, soprattutto nelle forme associative, per lo svolgimento di attività di interesse generale nei diversi settori, ivi compreso il cosiddetto "privato sociale", nel quale spiccano le organizzazioni no-profit e le Onlus.
Prime direttive applicative sono state fornite a tutti i rami dell'Amministrazione con nota presidenziale n. 18 del 6 maggio 2004; gli sviluppi normativi e gli orientamenti giurisprudenziali succedutisi nel tempo, oltre ai pronunciamenti della Corte dei conti, sia in sede di controllo successivo che di giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione, impongono un più approfondito intervento, volto a conferire alla materia un compiuto assetto disciplinare, individuando criteri e modalità per l'utilizzo del fondo in questione, in relazione alle diverse finalità previste dalla legge.
In tale ottica si è già provveduto, nello scorso esercizio, alla costituzione di un collegio di valutazione, al quale è stato altresì affidato, per il corrente esercizio 2007, il compito di supportare questa Presidenza nell'individuazione dei criteri e delle priorità inerenti l'utilizzo del fondo, secondo le previsioni dell'art. 2, comma 2, lett. b), della legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, ed i principi di cui all'art. 13 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 10.
CRITERI GENERALI
Prima di trattare distintamente le finalità sopra elencate, occorre individuare taluni criteri di carattere generale, in massima parte già indicati nella succitata circolare n. 18/2004.
Anzitutto, il posizionamento del fondo nell'ambito della Presidenza della Regione, Segreteria generale, risponde ad una logica di sistema che intende privilegiare settori e tematiche di carattere strategico, con ricadute tendenzialmente trasversali ed intersettoriali, a supporto dell'azione di Governo nel suo complesso.
Difatti, al fondo non possono essere attribuite finalità meramente suppletive rispetto agli ordinari interventi di competenza degli Assessorati regionali, a maggior ragione ove siano supportati da apposita normativa e dotati delle relative risorse finanziarie, per cui si appalesa la necessità, anzitutto, di evitare sovrapposizioni e/o duplicazioni con iniziative già intraprese e/o programmate dalle strutture regionali, oltre che con gli ambiti di operatività di enti, anche a struttura societaria, controllati dalla Regione.
A quest'ultimo riguardo - attese le attribuzioni in materia, anche sotto il profilo del controllo della finanza pubblica regionale - le verifiche saranno demandate all'Assessorato regionale del bilancio e delle finanze.
Dalle superiori premesse consegue inoltre l'esigenza di una stretta aderenza delle iniziative rispetto alle linee-guida del programma di Governo e dei documenti di programmazione vigenti, ed in particolare della direttiva presidenziale del 18 dicembre 2006 contenente "Indirizzi per la programmazione strategica e la formulazione delle direttive generali degli Assessori per l'attività amministrativa e la gestione per gli anni 2007/2011", ai cui contenuti e suoi aggiornamenti si formula espresso richiamo e rinvio.
In tal modo il fondo si inserisce a pieno titolo nel circuito di programmazione delineato dalla vigente normativa e richiamato nella superiore direttiva - la quale coinvolge, oltre ai rami dell'Amministrazione, anche le Agenzie regionali -, contribuendo al conseguimento di pregnanti obiettivi strategici, ed evitando, per converso, dispersione di risorse, in tempi connotati da sempre maggiori ristrettezze finanziarie, che pongono al sistema politico-amministrativo la sfida decisiva di conciliare lo sviluppo con una sana gestione, incentrata sulle tre "e" di efficienza, efficacia ed economicità.
FINALIZZAZIONI SPECIFICHE
Si passa ora a trattare distintamente le finalità del fondo, che presentano differenti problematiche, le quali comportano l'adozione di specifici criteri e modalità operative.
Partecipazione, costituzione di organismi, enti pubblici o privati comunque denominati o società (lett. a e d) - cap. 505901
Si tratta di partecipazioni ad enti privati (associazioni, fondazioni, ed anche società, con le peculiarità di cui infra), pubblici o misti (di tipo istituzionale, associativo, consortile) attraverso il conferimento al patrimonio o capitale di tali soggetti, e/o il versamento di quote di adesione periodiche, laddove previste nei rispettivi statuti.
Dalla previsione normativa sopracitata si desume, di contro, l'impossibilità di utilizzare il fondo per forme di contributi in senso proprio, i quali peraltro richiederebbero, in mancanza di individuazione per legge dei soggetti beneficiari, la predeterminazione con apposito provvedimento di specifici criteri, ai sensi dell'art. 13 della legge regionale n. 10/91.
Ciò trova conferma nella circostanza che i conferimenti al patrimonio o capitale di che trattasi vanno comunicati all'Assessorato regionale del bilancio e delle finanze, ai fini dell'inserimento tra i fondi di dotazione ovvero le partecipazioni (per le società), ed occorre altresì acquisire i bilanci annuali, per consentire allo stesso Assessorato di verificare la congruità del valore delle partecipazioni nel tempo.
Ulteriore conferma della natura partecipativa è data dalla previsione, in quasi tutti gli statuti dei soggetti partecipati, della presenza di rappresentanti della Regione in seno agli organi di amministrazione degli stessi, onde meglio assecondarne l'attuazione degli scopi statutari di interesse pubblico, fermi restando i compiti degli organi di controllo interni, nonché la vigilanza sulle fondazioni, spettante, per quelle con campo di attività regionale, al ramo di Amministrazione competente, ai sensi dell'art. 25 del codice civile.
Si precisa inoltre che, riguardo ai conferimenti al patrimonio di fondazioni, le erogazioni vanno subordinate al preventivo riconoscimento della personalità giuridica delle stesse da parte della competente autorità, regionale o statale, essendo come noto tale adempimento essenziale per la titolarità giuridica di tali entità.
In ordine ai criteri-guida per la partecipazione, oltre a quelli di carattere generale sopra indicati, si richiama l'attenzione, anzitutto, sulla puntuale verifica degli scopi o ragione sociale dei soggetti - evitando il rischio di duplicazioni con quelli di enti o strutture regionali già esistenti e favorendo, per converso, processi di aggregazione -, sull'entità della partecipazione finanziaria della Regione, specie nei casi di oneri duraturi a carico del bilancio, con effetti sugli esercizi successivi, i quali sono subordinati, ove configurino veri e propri impegni di spesa, all'assenso preventivo dell'Assessorato regionale del bilancio e delle finanze.
Per tale ragione, la partecipazione agli enti in questione, ove comporti statutariamente il versamento di una quota annuale o comunque periodica, è soggetta a rinnovo per ciascun esercizio finanziario, ferma restando la facoltà di recesso, da esercitarsi eventualmente nei termini previsti dagli statuti.
Circa le modalità procedurali della partecipazione, residuando una certa discrezionalità, in mancanza di previsioni di legge che individuino i soggetti interessati, le relative proposte vanno inoltrate a questa Presidenza, Segreteria generale, cui sono attribuiti i compiti di coordinamento, come meglio sarà specificato avanti.
Le partecipazioni che comportino impegno di spesa superiore ad E 50.000,00 per i conferimenti al patrimonio, ovvero quote annuali superiori ad E 25.000,00 saranno inoltre preventivamente sottoposte alla Giunta regionale, per la relativa approvazione.
Un differente assetto disciplinare riguarda le partecipazioni societarie, ivi compresi gli incrementi delle stesse, in ordine alle quali, come noto, le funzioni di coordinamento e i relativi adempimenti sono stati affidati - con deliberazione di Giunta n. 50 del 27 febbraio 2007 e conseguente D.P. n. 74 del 26 marzo 2007 - all'Assessorato regionale del bilancio e delle finanze, con l'istituzione di apposito "Servizio patrimonio, partecipazioni e liquidazioni" presso il dipartimento bilancio e finanze, ragioneria generale.
Secondo la specifica disciplina regolamentare, per le partecipazioni societarie è sempre necessaria la sottoposizione alla Giunta regionale, da effettuarsi ora per il tramite del suddetto Assessorato del bilancio e delle finanze, curando al contempo il necessario raccordo, in caso di utilizzo del fondo oggetto della presente circolare, con questa Presidenza, Segreteria generale, per i conseguenti adempimenti di natura finanziaria.
Allo stesso Assessorato sono state altresì affidate le proposte di adeguamento regolamentare in materia, ancor più necessario in carenza di specifiche disposizioni di legge autorizzative.
Stipula di convenzioni o accordi (lett. b) - cap. 104538
Questa fattispecie non presenta problematiche specifiche, per cui si rimanda, oltre che naturalmente alle indicazioni di carattere generale di cui in premessa, ai criteri e modalità operative che vengono in rilievo nei casi concreti, in analogia alle altre fattispecie oggetto della presente circolare.
Tra questi, ai fini della sottoposizione per l'approvazione alla Giunta di governo, valgono anche per la stipula di convenzioni o accordi i superiori limiti di importo stabiliti per le partecipazioni, per cui occorre verificare se essi comportino un impiego di risorse finanziarie complessivo superiore ad E 50.000,00 o ad E 25.000,00 su base annua, fermo restando che, qualora comportino impegni in senso tecnico di carattere pluriennale, occorre acquisire il prescritto assenso preventivo dell'Assessorato regionale del bilancio e delle finanze.
Stipula di convenzioni per studi e ricerche (lett. c) - cap. 104538
Questa fattispecie presenta problematiche di maggiore delicatezza e complessità, ed infatti, nell'attuale fase di contenimento della spesa pubblica imposto dal rispetto del patto di stabilità, l'affidamento di incarichi esterni è stato oggetto di ripetuti interventi da parte del legislatore, soprattutto in sede di leggi finanziarie, nazionali e regionali, oltre che degli organi di controllo, essendosi riscontrate diverse criticità.
Si ritiene utile riportare - data la loro compiutezza e natura paradigmatica, pur se formalmente abrogate e/o modificate dalle leggi finanziarie successive n. 266/2005 e n. 296/2006 - le disposizioni del comma 11 dell'art. 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (finanziaria 2005), secondo il quale "L'affidamento di incarichi di studio o di ricerca, ovvero di consulenze a soggetti estranei all'Amministrazione in materie e per oggetti rientranti nelle competenze della struttura burocratica dell'ente, deve essere adeguatamente motivato ed è possibile soltanto nei casi previsti dalla legge ovvero nell'ipotesi di eventi straordinari. In ogni caso, l'atto di affidamento di incarichi e consulenze ...deve essere trasmesso alla Corte dei conti. L'affidamento di incarichi in assenza dei presupposti di cui al presente comma costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale.".
Analogamente, la finanziaria regionale del corrente anno, legge regionale n. 2/2007, all'art. 9, contiene disposizioni di contenimento della spesa corrente, ed in particolare, per quel che qui interessa, al comma 6, ove prescrive che "per l'anno 2007 l'Amministrazione regionale può conferire incarichi di studio e di consulenza a soggetti esterni all'Amministrazione in misura non superiore al 50 per cento della relativa spesa sostenuta nell'anno 2005...".
Direttive applicative in proposito sono state diramate dall'Assessorato regionale del bilancio e delle finanze con circolare n. 5 dell'11 aprile 2007, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 22 dell'11 maggio 2007.
La Corte dei conti, in sede nazionale e regionale, nell'adottare le deliberazioni contenenti linee applicative della normativa sopra citata, ha costantemente richiamato i criteri elaborati in materia, riassunti nella deliberazione delle sezioni riunite n. 6 del 15 febbraio 2005, che di seguito si riportano:
a)  rispondenza dell'incarico agli obiettivi dell'Amministrazione;
b)  inesistenza, all'interno della propria organizzazione, della figura professionale idonea allo svolgimento dell'incarico, da accertare per mezzo di una reale ricognizione;
c)  indicazione specifica dei contenuti e dei criteri per lo svolgimento dell'incarico;
d)  indicazione della durata dell'incarico;
e)  proporzione fra il compenso corrisposto all'incaricato e l'utilità conseguita dall'Amministrazione.
Nella stessa deliberazione la Corte individua, inoltre, i contenuti delle tre categorie di incarichi in esame, anche con riferimento ai parametri di cui al D.P.R. n. 338/94 (regolamento recante semplificazione del procedimento di conferimento di incarichi individuali ad esperti da parte dei Ministri):
-  di studio, che comportano la consegna di una relazione scritta finale, illustrativa dei risultati e delle soluzioni proposte;
-  di ricerca, nei quali è l'Amministrazione a definire preventivamente il programma;
-  le consulenze, cioè le richieste di pareri ad esperti.
Quest'ultima fattispecie non ricorre tra gli incarichi attinenti al fondo che ci occupa.
Nella stessa sede la Corte ha precisato che il contenuto degli incarichi in questione coincide con il contratto di prestazione d'opera intellettuale, regolato dagli artt. 2229, 2238 del codice civile, mentre non rientrano nelle previsioni normative trattate gli appalti di servizi e gli incarichi professionali conferiti ai sensi della legge quadro sui lavori pubblici n. 109/94.
Quest'ultima precisazione riveste notevole importanza, poiché la fattispecie dell'appalto di servizi è assistita da una specifica normativa, in attuazione di direttive comunitarie - la succitata legge n. 109/94, in Sicilia recepita con le leggi regionali nn. 7/2002 e 7/2003, in seguito modificata con legge regionale n. 16/2005 e, da ultimo, per effetto del decreto legislativo n. 163/2006, "Codice degli appalti" -, che presenta vincoli più stringenti.
Gli elementi distintivi tra servizio e prestazione d'opera intellettuale, risultanti dalla giurisprudenza in proposito, come noto, fanno riferimento, rispettivamente, all'oggetto della prestazione (fungibile o tendenzialmente infungibile), al soggetto affidatario (più frequente nel servizio la persona giuridica rispetto alla persona fisica, in entrambi i casi dotati di requisiti ed esperienza professionale specifici), ed inoltre alle modalità di espletamento (mediante impresa, anche in forma societaria, oppure prestazione prevalentemente personale o a mezzo di associazione senza scopi di lucro).
Di fatto, in molti casi concreti, la distinzione non risulta semplice, per cui è doveroso utilizzare modalità procedurali volte ad assicurare, oltre ai criteri messi in luce dalla Corte dei conti, i principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza, posti a fondamento della superiore normativa.
MODALITA' E PROCEDURE
Come già accennato, nell'ottica di assicurare una migliore aderenza ai criteri sopra richiamati, questa Presidenza ha provveduto alla costituzione di un apposito collegio di valutazione (analogamente a quanto previsto nel succitato regolamento approvato con D.P.R. n. 338/94), il quale potrà esplicare pienamente le proprie attribuzioni con la messa a regime delle procedure di cui alla presente circolare, necessariamente transitorie, per tempistica e risorse finanziarie disponibili, per il corrente esercizio 2007.
Tenuto conto dei superiori criteri, al fine di rendere gli incarichi di studio e di ricerca pienamente rispondenti alle esigenze dell'Amministrazione regionale, vengono stabiliti i seguenti parametri di riferimento per le aree tematiche oggetto degli stessi, i tempi e modi di espletamento, la determinazione del compenso e la valutazione dei risultati, coinvolgendo nel procedimento gli Assessorati e le Agenzie regionali interessati, ai quali viene affidata, tra l'altro, la preliminare ricognizione circa l'inesistenza, all'interno della propria organizzazione, di figure professionali idonee allo svolgimento dell'incarico.
Contenuti: le aree tematiche degli studi e delle ricerche, nonché i settori, per quanto riguarda le partecipazioni, sono individuati con riferimento agli obiettivi strategici indicati nella direttiva di indirizzo del Presidente della Regione per gli anni 2007/2011 del 18 dicembre 2006, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 4 del 26 gennaio 2007, e reperibile sul sito internet della Presidenza della Regione, servizio di valutazione e controllo strategico.
Termini: per gli studi e le ricerche, il termine per l'espletamento dell'incarico non può superare un anno dalla data di stipula della convenzione; eventuali proroghe, per ragioni obiettivamente apprezzabili, possono essere concesse per non più di sessanta giorni, senza oneri aggiuntivi per l'Amministrazione; in caso di ritardo ingiustificato, si applicheranno penali a carico dell'incaricato, in ragione del due per cento per settimana di ritardo.
Modalità: il prodotto finale degli studi e delle ricerche, da consegnare in un numero minimo di copie da stabilirsi nella convenzione, ed inoltre in supporto informatico, dev'essere accompagnato da una relazione illustrativa dell'attività svolta.
Compenso: il corrispettivo, nel caso di affidamento a singoli professionisti, sarà parametrato su quanto spettante agli esperti nominati dal Presidente della Regione, commisurandolo al periodo assegnato per l'espletamento dell'incarico; tale criterio potrà essere derogato soltanto in caso di eccezionali apporti tecnico-scientifici di acclarata proiezione e rilievo a carattere internazionale; nei progetti e nei casi di studio/ricerca che richiedano l'apporto di diverse professionalità, il preventivo di spesa dovrà fare riferimento alle tariffe professionali ora/persona vigenti.
Apprezzamento e diffusione risultati: tale attività è compiuta da questa Presidenza, direttamente o per il tramite del ramo dell'Amministrazione e dell'Agenzia regionale interessati; entro trenta giorni dal ricevimento del prodotto e della relazione, l'Amministrazione può richiedere all'incaricato di integrare i risultati, entro un termine non superiore a sessanta giorni, senza oneri aggiuntivi.
PRESENTAZIONE PROPOSTE
Soggetti
Per le finalità di cui alle richiamate lett. b) e c) del fondo (cap. 104538), sono ammessi a presentare proposte professionisti regolarmente iscritti negli albi professionali, docenti e/o strutture universitarie, organizzazioni senza finalità di lucro costituite da almeno un anno, aventi come scopo anche attività di studio, ricerca, e/o realizzazione di progetti, purché rientranti nelle tematiche, settori, criteri e parametri sopra indicati.
Per quanto riguarda invece le finalità di cui alle richiamate lett. a) e d) del fondo (cap. 505901), a parte le specificità attinenti alle partecipazioni societarie, sopra indicate, le fondazioni debbono essere dotate del riconoscimento della personalità giuridica.
Istanze
Le istanze relative a progetti, studi e ricerche debbono contenere, in conformità agli allegati A e B (per le istanze di partecipazione, vedi allegato Abis):
-  i dati riassuntivi ed il curriculum del proponente;
-  il titolo del progetto/attività e sintesi dell'intervento;
-  indicazione specifica dei contenuti e delle modalità di svolgimento dell'incarico;
-  analitica descrizione dei costi, suddivisi per categorie (non obbligatoria per proposte di incarico da svolgersi da singoli professionisti);
-  crono-programma sintetico delle varie fasi dell'attività.
VERIFICA PROPOSTE
La verifica delle proposte rispetto ai criteri stabiliti con la presente circolare è demandata al collegio di valutazione operante presso la Presidenza della Regione, direttamente per quelle di natura intersettoriale o comunque di pertinenza della stessa Presidenza, tramite i competenti Assessorati o Agenzie regionali per quelle settoriali, di rispettivo interesse.
Al fine di assicurare la piena aderenza ai criteri e parametri di cui alla presente circolare, in sede di verifica possono essere formulate specifiche, motivate e comunque non sostanziali richieste di modifiche e/o integrazioni alle proposte presentate.
I soggetti che hanno già inoltrato, per il corrente esercizio 2007, proposte attinenti al fondo per le partecipazioni e le convenzioni oggetto della presente circolare, saranno invitati, ove necessario, con apposita comunicazione, ad adeguarne i contenuti a quanto stabilito nella stessa.
Il collegio di valutazione formerà un elenco delle proposte coerenti con i medesimi criteri, da sottoporre al Presidente della Regione per la conclusiva individuazione delle specifiche priorità, ai sensi del già citato art. 2, comma 2, lett. b), della legge regionale n. 10/2000.
In ogni caso, tutti i soggetti proponenti riceveranno comunicazione scritta e motivata.
Per le proposte di progetti, di studio/ricerca che saranno accolte, si procederà alla stipula di apposita convenzione tra i soggetti interessati e la Presidenza della Regione, per la disciplina di dettaglio dei rapporti reciproci.
MODALITA' E TERMINI
Le istanze contenenti le proposte, con i prescritti allegati, dovranno pervenire esclusivamente per posta raccomandata con ricevuta di ritorno, indirizzata alla Presidenza della Regione, Segreteria generale, servizio 5°, via G. Magliocco n. 46 - c.a.p. 90141 Palermo, entro e non oltre il 31 ottobre 2007, ed a tal fine farà fede il timbro dell'ufficio postale accettante.
Il plico dovrà recare all'esterno la dicitura "Proposta di incarico/partecipazione ex art. 88, comma 3, legge regionale n. 2/2002".
I dati saranno oggetto di trattamento, informatico o manuale, esclusivamente ai fini del procedimento di cui alla presente circolare, nonché delle procedure connesse all'eventuale accettazione delle proposte, secondo le finalità e modalità di cui al decreto legislativo n. 196/2003.
La presente circolare viene diramata a tutti gli Assessorati ed alle Agenzie regionali destinatari della direttiva di indirizzo del Presidente della Regione per gli anni 2007/2011 del 18 dicembre 2006; la stessa sarà inoltre pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, unitamente agli allegati A, Abis e B, e resa disponibile sul sito internet della Presidenza della Regione, Segreteria generale, servizio 5°.
  Il Presidente della Regione: CUFFARO 

Allegato A
ISTANZA TIPO PER INCARICO DI PROGETTO STUDIO/RICERCA

Raccomandata A.R.
Alla Presidenza della Regione
Segreteria generale, servizio 5°
Via G. Magliocco n. 46
90141 PALERMO
Oggetto: Proposta di incarico a valere sul fondo di cui all'art. 88, comma 3, della legge regionale n. 2/2002.
Con riferimento ed in conformità a quanto previsto dalla circolare del Presidente della Regione n. .......... del ................................................... , pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. .......... del ..................................................
si chiede

l'ammissione a finanziamento, a valere sul fondo in oggetto, del proprio progetto studio/ricerca dal titolo "................................................... ", i cui contenuti sono specificati nel documento - redatto secondo lo schema allegato B della suddetta circolare - che si trasmette in n. 3 copie, unitamente al curriculum professionale.
Con espressa riserva di produrre tempestivamente l'ulteriore documentazione, in caso di richiesta di codesta Amministrazione.
Luogo e data ......................................................................
Firma

...................................................
(persona fisica o legale rappresentante persona giuridica)

Allegato Abis
ISTANZA TIPO PER PARTECIPAZIONE A (O COSTITUZIONE DI) ORGANISMI, ENTI PUBBLICI O PRIVATI COMUNQUE DENOMINATI O SOCIETA'

Raccomandata A.R.
Alla Presidenza della Regione Segreteria generale, servizio 5° Via G. Magliocco n. 46
90141 PALERMO
Oggetto: Proposta di partecipazione a valere sul fondo di cui all'art. 88, comma 3, della legge regionale n. 2/2002.
Con riferimento ed in conformità a quanto previsto dalla circolare del Presidente della Regione n. .......... del ................................................... , pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. .......... del ..................................................
si chiede

la partecipazione di codesta Amministrazione all'organismo (eventualmente costituendo) identificato come segue:
-  natura (associazione, fondazione, consorzio, società, etc.) ................................................... ................................................... ;
-  denominazione ................................................... ;
-  sede ................................................... ;
-  scopo/ragione sociale ................................................... ;
-  atto di riconoscimento (obbligatorio per le fondazioni costituite).
Si specifica che la partecipazione di enti pubblici quale codesta Regione comporta, secondo le previsioni dello statuto, il versamento della quota annuale (o diversa periodicità) ammontante ad E ........................................
Si allegano, in duplice copia conforme all'originale:
-  atto costitutivo e statuto;
-  atto di riconoscimento (obbligatorio per le fondazioni costituite).
Con espressa riserva di produrre tempestivamente i bilanci annuali, nonché l'ulteriore documentazione, in caso di richiesta di codesta Amministrazione.
Luogo e data ......................................................................
Firma
...................................................
(legale rappresentante/promotore)

Allegato B
SCHEMA DI REDAZIONE ELABORATO PROGETTO STUDIO/RICERCA (DA PRESENTARE IN N. 3 COPIE)

Dati riassuntivi
1.1.  Soggetto proponente
-  dati identificativi: ................................................... ;
-  indirizzo/sede: ................................................... ;
-  tel: ................................................... ;
-  e-mail: ................................................... ;
-  rappresentante legale: (in caso di enti);
-  referente contabile e/o amministrativo e relativi recapiti: (obbligatorio per gli enti).
1.2.  Titolo del progetto
...................................................
1.3.  Descrizione del progetto
(max 5 pagine) ...................................................
2.1.  Costo del progetto suddiviso per categorie (non obbligatorio per incarichi a titolo individuale):

Natura/finalità spesa      Importo in euro 
...................................................       ...................................................  
...................................................       ...................................................  
...................................................       ...................................................  
...................................................       ...................................................  
...................................................       ...................................................  
...................................................       ...................................................  


2.2.  Crono-programma sintetico attività suddiviso in fasi
...................................................
...................................................
...................................................
...................................................
(2007.40.2778)
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088*


MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
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