REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 21 SETTEMBRE 2007 - N. 45
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DELLA SANITA'


DECRETO 13 agosto 2007.
Linee guida per le aziende unità sanitarie locali sui percorsi formativi, in materia di prevenzione e sicurezza del lavoro, diretti ai responsabili ed addetti dei servizi di prevenzione e protezione, attuativi del decreto legislativo n. 195/2003.

IL DIRIGENTE GENERALE DELL'ISPETTORATO REGIONALE SANITARIO

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale n. 30 del 3 novembre 1993;
Visto il D.P.Reg. 11 maggio 2000 "Piano sanitario regionale 2000/2002";
Vista la circolare n. 1045 del 21 marzo 2001 "Linee guida del dipartimento di prevenzione";
Visto il decreto legislativo n. 626 del 19 settembre 1994 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo n. 195 del 23 giugno 2003;
Visto l'Accordo sancito nella Conferenza Stato-regioni del 26 gennaio 2006, attuativo dell'art. 2, commi 2, 3, 4 e 5 del decreto legislativo n. 195/03, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 37 del 14 febbraio 2006, che integra, con l'introduzione dell'art. 8 bis, il decreto legislativo n. 626/94, in materia di prevenzione e protezione dei lavoratori sui luoghi di lavoro, e stabilisce al punto 4.1.4 che le regioni e le province autonome, soggetti abilitati dal decreto legislativo n. 195/03 allo svolgimento dei corsi per responsabili del servizio di prevenzione e protezione e per addetti al servizio di prevenzione e protezione, possono avvalersi anche delle strutture tecniche operanti nel settore della prevenzione e della formazione professionale;
Viste le linee guida interpretative del suddetto Accordo, di cui al documento della Conferenza Stato-regioni, repertorio n. 2635 del 5 ottobre 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 285 del 7 dicembre 2006, che individua tra i soggetti deputati allo svolgimento dei corsi anche le aziende unità sanitarie locali, stabilendo al punto 4.1.4. che "Le regioni e province autonome possono avvalersi delle aziende sanitarie locali";
Considerato che l'organizzazione dei suddetti corsi rappresenta un momento di formazione specifica per gli operatori chiamati a tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori nelle aziende di appartenenza;
Considerato che è necessario, al fine di fornire un indirizzo univoco su tutto il territorio regionale, definire le caratteristiche e le modalità organizzative dei corsi, che saranno organizzati dai servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPRESAL) delle aziende unità sanitarie locali;

Decreta:
Art. 1
Tipologia dei corsi

L'Accordo sancito nella Conferenza Stato-regioni del 26 gennaio 2006 suddivide i percorsi formativi in tre distinti moduli:
-  modulo A: costituisce il corso di base per lo svolgimento del ruolo di responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) e di addetto al servizio di prevenzione e protezione (ASPP); ha una durata di 28 ore, è obbligatorio per tutti i settori di attività lavorative ed è propedeutico per gli specifici moduli di specializzazione.
Al termine del suddetto modulo, i partecipanti devono conseguire l'idoneità alla prosecuzione del percorso formativo mediante test di accertamento delle conoscenze acquisite.
L'elaborazione delle prove per la verifica di apprendimento è di competenza del gruppo docente, supportato dal direttore del corso.
L'idoneità conseguita, a seguito della verifica di apprendimento, resta valida per tutti i percorsi formativi successivi, costituendo credito formativo permanente.
Il rilascio dell'attestato finale è subordinato sia alla idoneità conseguita, che alla frequenza al corso certificata, pari ad almeno il 90% del monte ore previsto;
-  modulo B di specializzazione: il corso attiene alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro ed alle relative attività lavorative; ha una durata da 12 a 68 ore, a seconda del macrosettore ATECO di riferimento. E' obbligatorio per RSPP e ASPP e non è propedeutico al modulo C.
Il modulo B va effettuato per ogni macrosettore ATECO, per il quale si assume o si intende assumere la nomina di RSPP o di ASPP; la frequenza al corso non può essere inferiore al 90% del monte ore complessivo.
La valutazione di apprendimento si articola in verifiche intermedie, a cura dei docenti del corso, da effettuare a metà circa della durata complessiva del modulo, mediante test o soluzioni di casi, nonché in verifiche finali, da effettuarsi mediante:
a)  simulazioni obbligatorie, finalizzate a valutare le competenze tecnico-professionali in situazioni lavorative;
b)  colloquio o test, finalizzati a verificare le conoscenze acquisite relativamente alla normativa vigente.
Le ore utilizzate per le verifiche intermedie rientrano nel computo del monte ore complessivo del corso, mentre le ore per le verifiche finali sono da intendersi al di fuori del monte ore complessivo.
L'elaborazione delle prove per la verifica di apprendimento è di competenza del gruppo docente, supportato dal direttore del corso.
Il rilascio dell'attestato di frequenza con verifica di apprendimento deve riportare il macrosettore di riferimento del corso ed è subordinato all'esito positivo della verifica finale, unitamente alla frequenza certificata al corso, pari ad almeno il 90% del monte ore previsto.
Il credito formativo ottenuto con il superamento della verifica di apprendimento finale ha validità quinquennale, anche per l'eventuale nomina a RSPP o ad ASPP in altra azienda dello stesso macrosettore. Alla scadenza quinquennale scatta l'obbligo di aggiornamento.
I macrosettori ATECO individuati nell'Accordo Stato-regioni del 26 gennaio 2006 vengono di seguito riportati, con a fianco indicata la durata del rispettivo modulo:
1)  agricoltura - (36 ore);
2)  pesca - (36 ore);
3)  estrazioni minerali, altre industrie estrattive, costruzioni - (60 ore);
4)  industrie manifatturiere; industrie alimentari etc.; tessili, abbigliamento; conciarie, cuoio; legno; carta, editoria, stampa; minerali non metalliferi; produzione e lavorazione metalli; fabbricazione macchine, apparecchi meccanici; fabbricazione macchine, apparecchi elettrici, elettronici; autoveicoli; mobili; produzione e distribuzione energia elettrica, gas, acqua; smaltimento rifiuti - (48 ore);
5)  raffinerie, trattamento combustibili nucleari; industria chimica, fibre, gomma, plastica - (68 ore);
6)  commercio, ingrosso e dettaglio; attività artigianali non assimilabili alle precedenti (carrozzerie, riparazione veicoli, lavanderie, parrucchieri, panificatori, pasticcieri, etc.); trasporti; magazzinaggi; comunicazioni - (24 ore);
7)  sanità, servizi sociali - (60 ore);
8)  pubblica amministrazione; istruzione - (24 ore);
9)  alberghi; ristoranti; assicurazioni; immobiliari; informatica; associazioni ricreative, culturali, sportive; servizi domestici; organizzazioni extraterritoriali - (12 ore);
-  modulo C, obbligatorio per l'esercizio delle funzioni di RSPP: riguarda gli aspetti di prevenzione e protezione dei rischi, anche di natura ergonomica e psicosociale, di organizzazione e gestione delle attività tecnico-amministrative e di tecniche di comunicazione in azienda e di relazioni sindacali. La durata del modulo è di 24 ore ed è obbligatorio solo per gli RSPP.
La frequenza al corso non può essere inferiore al 90% del monte ore complessivo.
La valutazione si articola in verifiche intermedie, da effettuare a metà circa della durata del modulo ed in verifiche finali: le prime sono strutturate sia a test che con metodologia di problem solving (es. discussioni di casi, simulazioni di riunioni di lavoro, etc.); le seconde, invece, si svolgono a mezzo di colloquio obbligatorio, finalizzato a verificare le competenze organizzative, gestionali e relazionali di cui al comma 4, art. 8 bis del decreto legislativo n. 626/94, come integrato dal decreto legislativo n. 195/2003.
L'esito positivo del colloquio e la frequenza al corso non inferiore al 90% del monte ore consentono il rilascio del relativo attestato di frequenza con verifica di apprendimento. Il conseguimento di tale attestato vale per qualsiasi macrosettore e costituisce credito formativo permanente.
Corsi di aggiornamento: sono previsti, altresì, corsi di aggiornamento, ai sensi del comma 5 dell'art. 8 bis del decreto legislativo n. 626/94 e del punto 3 delle linee guida interpretative dell'Accordo, di cui al Documento della Conferenza Stato-regioni, repertorio n. 2635 del 5 ottobre 2006, da effettuarsi con periodicità quinquennale, sia per RSPP che per ASPP.
Detti corsi di aggiornamento dovranno fare riferimento ai contenuti dei moduli del rispettivo percorso formativo, con particolare riguardo al settore produttivo di riferimento (macrosettore ATECO), alle eventuali novità normative intervenute in materia ed alle innovazioni nel campo delle misure di prevenzione.
La durata dei corsi di aggiornamento è così articolata:
-  per quanto attiene i RSPP:
-  60 ore relativamente ai macrosettori ATECO 3 - 4 - 5 - 7;
-  40 ore relativamente ai macrosettori ATECO 1 - 2 - 6 - 8 - 9;
-  per quanto attiene gli ASPP:
-  28 ore relativamente a tutti i macrosettori ATECO.
Nel caso di esercizio della funzione di RSPP in macrosettori appartenenti a ciascuno dei due raggruppamenti di macrosettori su indicati, l'aggiornamento è da intendersi pari a 100 ore complessive.
Art. 2
Modalità e requisiti organizzativi

Le aziende unità sanitarie locali, per il tramite degli SPRESAL, organizzano i moduli A, B e C, nonché i corsi di aggiornamento suddetti, secondo le modalità e i requisiti organizzativi fissati dal presente decreto in conformità agli Accordi Stato-regioni del 26 gennaio 2006 e del 5 ottobre 2006.
Per l'organizzazione di ogni singolo corso è necessario prevedere:
1)  un responsabile del progetto formativo che svolge le funzioni di direttore del corso;
2)  docenti in possesso di diploma di laurea, correlato alle materie da trattare, con esperienza almeno biennale in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro e/o nella formazione in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro, comprovata da curriculum datato e firmato con dichiarazione di responsabilità. Qualora la formazione attenga a specifici aspetti tecnico-operativi, può farsi ricorso a docenti in possesso di diploma di scuola media superiore ad indirizzo tecnico, correlato alle materie da trattare e con esperienza almeno biennale in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro;
3)  numero dei partecipanti per singolo modulo non superiore a 30 unità;
4)  tenuta del registro di presenza dei "discenti" da parte del direttore del corso;
5)  assenze ammesse non superiori al 10% del monte orario complessivo.
I corsi prevedono l'espletamento di verifiche intermedie e finali da effettuarsi mediante test, simulazioni di casi, colloquio, ed in particolare:
-  modulo A: al termine di questo modulo, i partecipanti devono conseguire l'idoneità alla prosecuzione del corso mediante test di accertamento delle conoscenze acquisite.
L'accertamento dell'apprendimento viene effettuato da una commissione, composta dal direttore del corso e da almeno due docenti interni, che formula il proprio giudizio in termini di valutazione globale e redige il relativo verbale da trasmettere all'Assessorato regionale della sanità - dipartimento I.R.S. - serv. 1.
Tale verbale, a firma del direttore del corso e dei componenti della commissione, dovrà contenere il periodo di svolgimento del corso, il numero dei soggetti partecipanti e l'elenco nominativo dei soggetti che hanno superato positivamente la verifica di apprendimento finale;
-  modulo B: l'accertamento dell'apprendimento viene effettuato da una commissione, composta dal direttore del corso e da almeno due docenti interni, che formula il proprio giudizio in termini di valutazione globale e redige il relativo verbale da trasmettere all'Assessorato regionale della sanità - dipartimento I.R.S. - serv. 1.
Tale verbale, a firma del direttore del corso e dei componenti della commissione, dovrà contenere il periodo di svolgimento del corso, il numero dei soggetti partecipanti e l'elenco nominativo dei soggetti che hanno superato positivamente la verifica di apprendimento finale;
-  modulo C: l'accertamento dell'apprendimento tramite colloquio viene effettuato da un'apposita commissione esaminatrice composta dal direttore del corso, da almeno un docente dello stesso, e presieduta dal dirigente del servizio I del dipartimento IRS dell'Assessorato regionale della sanità o suo delegato o, in subordine, da un dirigente dell'Assessorato regionale della sanità con funzione svolta e/o esperienza almeno triennale in materia di sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro.
La commissione formula il proprio giudizio in termini di valutazione globale e redige il relativo verbale da trasmettere all'Assessorato regionale della sanità - dipartimento I.R.S. - serv. 1.
Tale verbale, a firma del presidente della commissione e del direttore del corso, dovrà contenere il periodo di svolgimento del corso, il numero dei soggetti partecipanti e l'elenco nominativo dei soggetti che hanno superato positivamente la verifica di apprendimento finale.
Gli attestati di frequenza con verifica degli apprendimenti per ciascuno dei tre moduli vengono rilasciati, debitamente protocollati, dalle aziende unità sanitarie locali che hanno organizzato il corso, a firma del direttore generale, del direttore del dipartimento di prevenzione e del direttore del corso.
Art. 3
Tariffazione

Ai fini della tariffazione, si tiene conto delle singole voci di spesa relative agli aspetti organizzativi e gestionali dei corsi, come di seguito riportate:
-  spese per docenti, anche esterni alle aziende unità sanitarie locali, comprensive delle eventuali spese di trasferta dei docenti esterni;
-  spese per la direzione, tutoraggio e segreteria;
-  spese per lo svolgimento delle verifiche obbligatorie di apprendimento intermedie e finali;
-  spese per la predisposizione di materiale didattico (CD, dispense, testi specialistici, etc.) idoneo ad assicurare la necessaria specializzazione di detti corsi;
-  spese per l'utilizzo di attrezzature multimediali specialistiche;
-  spese per la fornitura di materiale di cartoleria e di supporto;
-  spese per eventuale locazione di aule, etc.
In considerazione di quanto sopra specificato, vengono fissate le seguenti quote di partecipazione ai corsi:
-  modulo A e 300,00;
-  modulo B: macrosettore 1 e 2 (durata 36 ore) e 350,00; macrosettore 3 e 7 (durata 60 ore) e 650,00; macrosettore 4 (durata 48 ore) e 500,00; macrosettore 5 (durata 68 ore) e 700,00; macrosettore 6 e 8 (durata 24 ore) e 250,00; macrosettore 9 (durata 12 ore) e 180,00;
-  modulo C e 400,00.
Le somme introitate verranno ripartite come segue:
Moduli A e B
-  15% azienda unità sanitaria locale;
-  25% U.O. organizzatrice, comprensivo anche delle eventuali spese di trasferta dei docenti esterni;
-  10% tutoraggio e segreteria;
-  10% progettazione e direzione del corso;
-  10% verifiche di apprendimento finali;
-  30% docenti (per le tariffe di docenza si fa riferimento al decreto dell'Assessorato regionale della sanità del 9 febbraio 2005 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana parte I n. 11 del 18 marzo 2005).
Modulo C
-  15% azienda unità sanitaria locale;
-  25% U.O. organizzatrice, comprensivo delle eventuali spese di trasferta dei docenti esterni all'azienda unità sanitaria locale;
-  15% colloquio finale;
-  8% tutoraggio e segreteria;
-  10% progettazione e direzione del corso;
-  7% verifiche di apprendimento;
-  20% docenti (per le tariffe di docenza si fa riferimento al decreto dell'Assessorato regionale della sanità del 9 febbraio 2005 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana parte I n. 11 del 18 marzo 2005).
Per i docenti esterni saranno rimborsate le seguenti spese:
-  spese di viaggio;
-  pasto fino a e 35,00 per singolo pasto;
-  pernottamento fino ad e 120,00/notte.
Le suddette percentuali verranno ridotte nella misura del 50% qualora le prestazioni siano rese da personale dell'azienda unità sanitaria locale organizzatrice del corso durante l'orario di servizio. In tal caso le somme che ne derivano andranno ad incrementare in parti uguali le percentuali assegnate all'azienda unità sanitaria locale e all'U.O. organizzatrice.
Art. 4
Programmi didattici

Modulo A per RSPP ed ASPP
Si articola in sette moduli, della durata di 4 ore ciascuno, per complessive 28 ore formative, così distribuite:
I modulo (4 ore)
L'approccio alla prevenzione attraverso il decreto legislativo n. 626/94 per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori.
La filosofia del decreto legislativo n. 626/94 in riferimento all'organizzazione di un sistema di prevenzione aziendale, alle procedure di lavoro, al rapporto uomo-macchina e uomo-ambiente/sostanze pericolose, alle misure generali di tutela della salute dei lavoratori e alla valutazione dei rischi.
Il sistema legislativo - esame delle normative di riferimento:
-  la gerarchia delle fonti giuridiche;
-  le direttive europee;
-  la Costituzione, il codice civile ed il codice penale;
-  l'evoluzione della normativa sulla sicurezza e igiene del lavoro;
-  statuto dei lavoratori e normativa sull'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e malattie professionali;
-  il decreto legislativo n. 626/94: l'organizzazione della prevenzione in azienda, i rischi considerati e le misure preventive esaminati in modo associato alla normativa vigente collegata;
-  la legislazione relativa a particolari categorie di lavoro: lavoro minorile, lavoratrici madri, lavoro notturno, lavori atipici, etc.;
-  le norme tecniche UNI, CEI e loro validità.
II modulo (4 ore)
I soggetti del sistema di prevenzione aziendale secondo il decreto legislativo n. 626/94: i compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali:
-  il datore di lavoro, i dirigenti ed i preposti;
-  il responsabile e l'organizzazione del servizio prevenzione e protezione (RSPP), gli addetti del SPP;
-  il medico competente (MC);
-  il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST);
-  gli addetti alla prevenzione incendi, evacuazione dei lavoratori e pronto soccorso;
-  i lavoratori: l'informazione, la formazione e l'addestramento;
-  i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori;
-  i lavoratori autonomi.
Il sistema pubblico della prevenzione:
-  vigilanza e controllo;
-  il sistema delle prescrizioni e delle sanzioni;
-  le omologazioni, le verifiche periodiche;
-  informazione, assistenza e consulenza;
-  organismi bilaterali e accordi di categoria.
III modulo (4 ore)
Criteri e strumenti per l'individuazione dei rischi:
-  concetti di pericolo, rischio, danno, prevenzione, principio di precauzione;
-  clima delle relazioni aziendali, rischio di molestie e mobbing, etc.;
-  analisi degli infortuni: cause, modalità di accadimento, indicatori, analisi statistica e andamento nel tempo, registro infortuni;
-  le fonti statistiche: strumenti e materiale informativo disponibile;
-  informazione sui criteri, metodi e strumenti per la valutazione dei rischi (linee guida regionali, linee guida CEE, modelli basati su check list, la norma UNI EN 1050/98, ecc.).
Documento di valutazione dei rischi:
-  contenuti e specificità: metodologia della valutazione e criteri utilizzati;
-  individuazione e quantificazione dei rischi, misure di prevenzione adottate o da adottare;
-  priorità e tempistica degli interventi di miglioramento;
-  definizione di un sistema per il controllo dell'efficienza e dell'efficacia nel tempo delle misure attuate.
IV modulo (4 ore)
La classificazione dei rischi in relazione alla normativa:
-  rischio da ambienti di lavoro;
-  rischio elettrico;
-  rischio meccanico, macchine, attrezzature;
-  rischio movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi di trasporto);
-  rischio cadute dall'alto;
-  le verifiche periodiche obbligatorie di apparecchi e di impianti.
Rischio incendio ed esplosione:
-  il quadro legislativo antincendio e C.P.I.;
-  gestione delle emergenze elementari.
V modulo (4 ore)
La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla normativa di salute e sicurezza:
-  principali malattie professionali;
-  rischio da agenti cancerogeni e mutageni;
-  rischio chimico;
-  rischio biologico;
-  tenuta dei registri di esposizione dei lavoratori alle diverse tipologie di rischio che li richiedono.
VI modulo (4 ore)
La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla normativa di igiene del lavoro:
-  rischio rumore;
-  rischio vibrazioni;
-  rischio videoterminali;
-  rischio movimentazione manuale dei carichi;
-  rischio da radiazioni ionizzanti e non ionizzanti;
-  rischio da campi elettromagnetici;
-  il microclima;
-  l'illuminazione.
VII modulo (4 ore)
Le ricadute applicative e organizzative della valutazione del rischio:
-  il piano delle misure di prevenzione;
-  il piano e la gestione del pronto soccorso;
-  la sorveglianza sanitaria: definizione delle necessità della sorveglianza sanitaria, specifiche tutele per le lavoratrici madri, minori, invalidi, visite mediche e giudizi, ricorsi;
-  i dispositivi di protezione individuali (DPI): criteri di scelta e di utilizzo;
-  la gestione degli appalti;
-  l'informazione, la formazione e l'addestramento dei lavoratori (nuovi assunti, RSPP, RLS, RLST, addetti alle emergenze, aggiornamento periodico).
Modulo B per RSPP ed ASPP
I macrosettore Agricoltura (36 ore)
Per tale macrosettore si individuano i sottoelencati argomenti, indicativi e non esaustivi e da sviluppare con particolare riguardo alla tipologia di attività e al rischio specifico ad essa connesso e alle relative misure di prevenzione e protezione:
-  rischi da agenti cancerogeni e mutageni (tabelle IARC);
-  rischi chimici:
-  gas;
-  vapori;
-  fumi;
-  liquidi;
-  polveri;
-  etichettatura;
-  prodotti fitosanitari: misure di prevenzione e protezione e procedure di sicurezza;
-  rischi biologici;
-  rischi fisici:
-  rumore (decreto legislativo n. 195/06);
-  vibrazioni (decreto legislativo n. 187/05);
-  microclima;
-  illuminazione;
-  rischi legati all'organizzazione del lavoro:
-  ambienti di lavoro;
-  movimentazione merci: apparecchi di sollevamento e mezzi di trasporto;
-  rischi da movimentazione manuale dei carichi (tabelle NIOSH);
-  rischi infortunistici:
-  rischio elettrico (D.P.R. n. 547/55, legge n. 46/90, norme CEI). Protezione dai contatti diretti e indiretti, da cortocircuiti e sovraccarichi. Impianti di messa a terra e di protezione dalle scariche atmosferiche. Certificazione di conformità secondo le regole dell'arte;
-  rischio meccanico: rischio da macchine e attrezzature da lavoro, direttiva macchine e D.P.R. n. 459/96;
-  rischio di cadute dall'alto. Tipologie, scelta e progettazione degli apprestamenti e opere provvisionali per i lavori in quota. Ponteggi, trabattelli, scale;
-  rischi da esplosione. Direttiva ATEX;
-  prevenzione incendi e sicurezza antincendio. Piano di emergenza ed evacuazione (D.M. 10 marzo 1998);
-  caratteristiche e scelta dei DPI.
II macrosettore Pesca (36 ore)
Per tale macrosettore si individuano i sottoelencati argomenti, indicativi e non esaustivi e da sviluppare con particolare riguardo alla tipologia di attività e al rischio specifico ad essa connesso e alle relative misure di prevenzione e protezione:
-  rischi chimici:
-  liquidi;
-  etichettatura;
-  rischi biologici;
-  rischi fisici:
-  rumore (decreto legislativo n. 195/06);
-  vibrazioni (decreto legislativo n. 187/05);
-  microclima;
-  illuminazione;
-  rischi legati all'organizzazione del lavoro:
-  ambienti di lavoro;
-  movimentazione merci: apparecchi di sollevamento e mezzi di trasporto;
-  rischi da movimentazione manuale dei carichi (tabelle NIOSH);
-  rischi infortunistici:
-  rischio elettrico (D.P.R. n. 547/55, legge n. 46/90, norme CEI). Protezione dai contatti diretti e indiretti, da cortocircuiti e sovraccarichi. Impianti di messa a terra e di protezione dalle scariche atmosferiche. Certificazione di conformità secondo le regole dell'arte;
-  rischio meccanico: rischio da macchine e attrezzature da lavoro. Direttiva macchine e D.P.R. n. 459/96;
-  rischio di cadute dall'alto: tipologie, scelta e progettazione degli apprestamenti e opere provvisionali per i lavori in quota. Ponteggi, trabattelli, scale;
-  caratteristiche e scelta dei DPI;
-  prevenzione incendi e sicurezza antincendio. Piano di emergenza ed evacuazione (D.M. 10 marzo 1998).
III macrosettore (60 ore)
Estrazione minerali, altre industrie estrattive, costruzioni
Per tale macrosettore si individuano i sottoelencati argomenti, indicativi e non esaustivi e da sviluppare con particolare riguardo alla tipologia di attività e al rischio specifico ad essa connesso e alle relative misure di prevenzione e protezione:
-  Rischi da agenti cancerogeni e mutageni (tabella IARC);
-  rischi chimici:
-  gas;
-  vapori;
-  fumi;
-  liquidi;
-  polveri;
-  etichettatura;
-  rischi fisici:
-  rumore (decreto legislativo n. 195/06);
-  vibrazioni (decreto legislativo n. 187/05);
-  microclima;
-  illuminazione;
-  radiazioni;
-  rischi legati all'organizzazione del lavoro:
-  ambienti di lavoro (piano operativo di sicurezza - POS; piano di sicurezza e coordinamento - PSC; organizzazione e layout di cantiere); la gestione della sicurezza nei cantieri; le applicazioni del decreto legislativo n. 494/96 e successive modifiche ai cantieri di lavori pubblici e privati;
-  movimentazione merci: apparecchi di sollevamento e mezzi di trasporto (valutazione e scelta dei mezzi di movimentazione in relazione ai carichi e alle specificità del cantiere. Metodologie e misure di sicurezza);
-  movimentazione manuale dei carichi: metodologie e misure di sicurezza (tabelle NIOSH);
-  rischi infortunistici:
-  rischio elettrico : progettazione e sicurezza degli impianti di cantiere (D.P.R. n. 547/55, legge n. 46/90, norme CEI). Protezione dai contatti diretti e indiretti, da cortocircuiti e sovraccarichi. Impianti di messa a terra e di protezione dalle scariche atmosferiche. Certificazione di conformità secondo le regole dell'arte;
-  rischio meccanico: pericoli delle macchine e attrezzature da lavoro. Direttiva macchine e D.P.R. n. 459/96;
-  rischio di cadute dall'alto. Tipologie, scelta e progettazione degli apprestamenti e opere provvisionali per i lavori in quota. Ponteggi, trabattelli, scale;
-  rischi da esplosione. Direttiva ATEX;
-  prevenzione incendi e sicurezza antincendio. Piano di emergenza ed evacuazione (D.M.10 marzo 1998);
-  DPI: marcatura, caratteristiche, finalità d'uso e modalità di scelta.
IV macrosettore (48 ore)
Industrie alimentari etc.
Tessili, abbigliamento
Conciarie, cuoio
Legno, mobili
Carta, editoria, stampa
Minerali non metalliferi
Produzione e lavorazione metalli
Fabbricazione macchine, apparecchi meccanici
Fabbricazione macchine, apparecchi elettrici, elettronici
Autoveicoli
Produzione e distribuzione energia elettrica, gas, acqua
Smaltimento rifiuti
Per tale macrosettore si individuano i sottoelencati argomenti, indicativi e non esaustivi e da sviluppare con particolare riguardo alla tipologia di attività e al rischio specifico ad essa connesso e alle relative misure di prevenzione e protezione:
-  rischi da agenti cancerogeni e mutageni (tabelle IARC);
-  rischi chimici:
-  gas;
-  vapori;
-  fumi;
-  liquidi;
-  polveri;
-  etichettatura;
-  rischio biologico;
-  rischi fisici:
-  rumore (decreto legislativo n. 195/06);
-  vibrazioni (decreto legislativo n. 187/05);
-  microclima;
-  illuminazione;
-  radiazioni;
-  rischi da videoterminali;
-  rischi legati all'organizzazione del lavoro:
-  ambienti di lavoro;
-  movimentazione merci: apparecchi di sollevamento e mezzi di trasporto;
-  movimentazione manuale dei carichi (tabelle NIOSH);
-  rischi infortunistici:
-  rischio elettrico (D.P.R. n. 547/55, legge n. 46/90, norme CEI). Protezione dai contatti diretti e indiretti, da cortocircuiti e sovraccarichi. Impianti di messa a terra e di protezione dalle scariche atmosferiche. Certificazione di conformità secondo le regole dell'arte;
-  rischio meccanico: macchine e attrezzature da lavoro; direttiva macchine e D.P.R. n. 459/96; valutazione dei rischi delle macchine secondo UNI EN 1050. Protezioni meccaniche secondo UNI EN 294 e UNI EN 956;
-  rischio di cadute dall'alto; tipologie, scelta e progettazione degli apprestamenti e opere provvisionali per i lavori in quota. Ponteggi, trabattelli, scale;
-  rischi da esplosione. Direttiva ATEX;
-  prevenzione incendi e sicurezza antincendio. Piano di emergenza ed evacuazione (D.M. 10 marzo 1998);
-  caratteristiche e scelta dei DPI.
V macrosettore (68 ore)
Raffinerie, trattamento combustibili nucleari, industria chimica, fibre, gomma, plastica
Per tale macrosettore si individuano i sottoelencati argomenti, indicativi e non esaustivi e da sviluppare con particolare riguardo alla tipologia di attività e al rischio specifico ad essa connesso e alle relative misure di prevenzione e protezione:
-  rischi da agenti cancerogeni e mutageni (tabelle IARC);
-  rischi chimici:
-  gas;
-  vapori;
-  fumi;
-  liquidi;
-  polveri;
-  etichettatura;
-  gestione e stoccaggio sostanze;
-  manipolazione;
-  sicurezza impianti chimici;
-  rischio biologico;
-  rischi fisici:
-  rumore (decreto legislativo n. 195/06);
-  vibrazioni (decreto legislativo n. 187/05);
-  microclima;
-  illuminazione;
-  radiazioni;
-  rischi da videoterminali;
-  rischi legati all'organizzazione del lavoro:
-  ambienti di lavoro: turni di lavoro, modalità organizzative;
-  movimentazione merci: apparecchi di sollevamento e mezzi di trasporto;
-  movimentazione manuale dei carichi (tabelle NIOSH);
-  rischi infortunistici:
-  rischio elettrico (D.P.R. n. 547/55, legge n. 46/90, norme CEI). Protezione dai contatti diretti e indiretti, da cortocircuiti e sovraccarichi. Impianti di messa a terra e di protezione dalle scariche atmosferiche. Certificazione di conformità secondo le regole dell'arte;
-  rischio meccanico: macchine e attrezzature da lavoro; direttiva macchine e D.P.R. n. 459/96;
-  rischio di cadute dall'alto; tipologie, scelta e progettazione degli apprestamenti e opere provvisionali per i lavori in quota. Ponteggi, trabattelli, scale;
-  rischi da esplosione. Direttiva ATEX;
-  prevenzione incendi e sicurezza antincendio. Piano di emergenza ed evacuazione (D.M. 10 marzo 1998);
-  caratteristiche e scelta dei DPI.
VI macrosettore (24 ore)
Commercio ingrosso e dettaglio - Attività artigianali non assimilabili alle precedenti (carrozzerie, riparazione veicoli, lavanderie, parrucchieri, panificatori, pasticceri, ecc.)
Trasporti, magazzinaggi, comunicazioni
Per tale macrosettore si individuano i sottoelencati argomenti, indicativi e non esaustivi e da sviluppare con particolare riguardo alla tipologia di attività e al rischio specifico ad essa connesso e alle relative misure di prevenzione e protezione:
-  rischi da agenti cancerogeni e mutageni (tabelle IARC);
-  rischi chimici:
-  gas;
-  vapori;
-  fumi;
-  liquidi;
-  polveri;
-  etichettatura;
-  rischio biologico;
-  rischi fisici:
-  rumore (decreto legislativo n. 195/06);
-  vibrazioni (decreto legislativo n. 187/05);
-  rischi da videoterminali;
-  rischi legati all'organizzazione del lavoro:
-  ambienti di lavoro;
-  rischio incidenti stradali;
-  rischi da movimentazione manuale dei carichi (tabelle NIOSH);
-  rischi infortunistici:
-  rischio elettrico (D.P.R. n. 547/55, legge n. 46/90, norme CEI). Protezione dai contatti diretti e indiretti, da cortocircuiti e sovraccarichi.Impianti di messa a terra e di protezione dalle scariche atmosferiche. Certificazione di conformità secondo le regole dell'arte;
-  rischio meccanico: macchine e attrezzature da lavoro; direttiva macchine e D.P.R. n. 459/96;
-  rischio di cadute dall'alto; tipologie, scelta e progettazione degli apprestamenti e opere provvisionali per i lavori in quota. Ponteggi, trabattelli, scale;
-  rischi da esplosione. Direttiva ATEX;
-  prevenzione incendi e sicurezza antincendio. Piano di emergenza ed evacuazione (D.M. 10 marzo 1998);
-  caratteristiche e scelta dei DPI.
VII macrosettore (60 ore)
Sanità, servizi sociali
Per tale macrosettore si individuano i sottoelencati argomenti, indicativi e non esaustivi e da sviluppare con particolare riguardo alla tipologia di attività e al rischio specifico ad essa connesso e alle relative misure di prevenzione e protezione:
-  rischi da agenti cancerogeni e mutageni (tabelle IARC);
-  rischi chimici:
-  gas;
-  vapori;
-  liquidi;
-  etichettatura;
-  gas anestetici (monitoraggio ambientale e biologico);
-  antiblastici;
-  detergenti, disinfettanti, sterilizzanti;
-  rischio biologico:
-  uso deliberato di agenti biologici;
-  ambienti con potenziale esposizione ad agenti biologici;
-  rischi fisici :
-  microclima;
-  illuminazione;
-  radiazioni (ionizzanti, non ionizzanti, ultrasuoni, procedure di controllo del rischio);
-  rischi da videoterminali;
-  rischi legati all'organizzazione del lavoro:
-  ambienti di lavoro;
-  movimentazione merci: apparecchi di sollevamento, mezzi di trasporto;
-  rischi da movimentazione manuale dei carichi e dei pazienti (valutazione del rischio nelle strutture ospedaliere, nell'assistenza domiciliare - indice MAPO);
-  rischi infortunistici:
-  rischio elettrico (D.P.R. n. 547/55, legge n. 46/90, norme CEI). Protezione dai contatti diretti e indiretti, da cortocircuiti e sovraccarichi. Impianti di messa a terra e di protezione dalle scariche atmosferiche. Certificazione di conformità secondo le regole dell'arte;
-  rischio meccanico: macchine e attrezzature da lavoro; direttiva macchine e D.P.R. n. 459/96. Apparecchiature elettromedicali;
-  rischio di cadute dall'alto; tipologie, scelta e progettazione degli apprestamenti e opere provvisionali per i lavori in quota;
-  rischi da esplosione. Direttiva ATEX;
-  prevenzione incendi e sicurezza antincendio nelle strutture sanitarie. Piano di emergenza ed evacuazione (D.M. 10 marzo 1998);
-  caratteristiche e scelta dei DPI.
VIII macrosettore (24 ore)
Pubblica amministrazione, istruzione
Per tale macrosettore si individuano i sottoelencati argomenti, indicativi e non esaustivi e da sviluppare con particolare riguardo alla tipologia di attività e al rischio specifico ad essa connesso e alle relative misure di prevenzione e protezione:
-  rischi chimici:
-  gas;
-  vapori;
-  fumi;
-  liquidi;
-  polveri;
-  etichettatura;
-  rischio biologico;
-  rischi fisici:
-  microclima;
-  illuminazione;
-  rischi da videoterminali;
-  rischi legati all'organizzazione del lavoro:
-  ambienti di lavoro;
-  rischi da movimentazione manuale dei carichi (tabelle NIOSH);
-  rischi infortunistici:
-  rischio elettrico (D.P.R. n. 547/55, legge n. 46/90, norme CEI). Protezione dai contatti diretti e indiretti, da cortocircuiti e sovraccarichi.Impianti di messa a terra e di protezione dalle scariche atmosferiche. Certificazione di conformità secondo le regole dell'arte;
-  rischio meccanico: macchine e attrezzature da lavoro, direttiva macchine e D.P.R. n. 459/96;
-  prevenzione incendi e sicurezza antincendio. Piano di emergenza ed evacuazione (D.M. 10 marzo 1998);
-  caratteristiche e scelta dei DPI.
IX macrosettore (12 ore)
Alberghi, ristoranti, assicurazioni, immobiliari, informatica, associazioni ricreative, culturali, sportive, servizi domestici, organizzazioni extraterritoriali
Per tale macrosettore si individuano i sottoelencati argomenti, indicativi e non esaustivi e da sviluppare con particolare riguardo alla tipologia di attività e al rischio specifico ad essa connesso e alle relative misure di prevenzione e protezione:
-  rischi chimici:
-  gas;
-  vapori;
-  fumi;
-  liquidi;
-  polveri;
-  etichettatura;
-  rischio biologico;
-  rischi fisici:
-  microclima;
-  illuminazione;
-  rischi da videoterminali;
-  rischi legati all'organizzazione del lavoro:
-  ambienti di lavoro;
-  movimentazione manuale dei carichi (tabelle NIOSH);
-  rischi infortunistici:
-  rischio elettrico (D.P.R. n. 547/55, legge n. 46/90, norme CEI). Protezione dai contatti diretti e indiretti, da cortocircuiti e sovraccarichi. Impianti di messa a terra e di protezione dalle scariche atmosferiche. Certificazione di conformità secondo le regole dell'arte;
-  rischio meccanico: macchine e attrezzature da lavoro, direttiva macchine e D.P.R. n. 459/96;
-  prevenzione incendi e sicurezza antincendio. Piano di emergenza ed evacuazione (D.M. 10 marzo 1998);
-  caratteristiche e scelta dei DPI.
Modulo C solo per RSPP (24 ore)
Si articola in quattro moduli, della durata di quattro od otto ore ciascuno, per complessive 24 ore formative, così distribuite:
I modulo (8 ore)
Organizzazione e sistemi di gestione:
-  la valutazione del rischio come:
a)  processo di pianificazione della prevenzione;
b)  conoscenza del sistema di organizzazione aziendale come base per l'individuazione e l'analisi dei rischi;
c)  elaborazione di metodi per il controllo dell'efficacia ed efficienza nel tempo dei provvedimenti di sicurezza presi;
-  il sistema di gestione della sicurezza: linee guida UNI-INAIL, integrazione confronto con norme e standard (OSHAS 18001, ISO, etc.);
-  il processo del miglioramento continuo;
-  organizzazione e gestione integrata delle attività tecnico-amministrative (capitolati, percorsi amministrativi, aspetti economici).
II modulo (4 ore)
Il sistema delle relazioni e della comunicazione:
-  il sistema delle relazioni: RLS, medico competente, lavoratori, datore di lavoro, enti pubblici, fornitori, lavoratori autonomi, appaltatori, etc.;
-  gestione della comunicazione nelle diverse situazioni di lavoro;
-  metodi, tecniche e strumenti della comunicazione;
-  gestione degli incontri di lavoro e delle riunioni periodiche;
-  negoziazione e gestione delle relazioni sindacali.
Rischi di natura psicosociale:
-  elementi di comprensione e differenziazione fra stress, mobbing e burn-out;
-  conseguenze lavorative dei rischi da tali fenomeni sull'efficienza organizzativa, sul comportamento di sicurezza del lavoratore e sul suo stato di salute;
-  strumenti, metodi e misure di prevenzione;
-  analisi dei bisogni didattici.
III modulo (4 ore)
Rischi di natura ergonomica:
-  l'approccio ergonomico nell'impostazione dei posti di lavoro e delle attrezzature;
-  l'approccio ergonomico nell'organizzazione aziendale;
-  l'organizzazione come sistema: principi e proprietà dei sistemi.
IV modulo (8 ore)
Ruolo dell'informazione e della formazione:
-  dalla valutazione dei rischi alla predisposizione dei piani di informazione e formazione in azienda (decreto legislativo n. 626/94 e altre direttive europee);
-  le fonti informative su salute e sicurezza del lavoro;
-  metodologie per una corretta informazione in azienda (riunioni, gruppi di lavoro specifici, conferenze, seminari informativi, ecc.);
-  strumenti di informazione su salute e sicurezza del lavoro (circolari, cartellonistica, opuscoli, audiovisivi, avvisi, news, sistemi in rete, etc.).
-  elementi di progettazione didattica:
-  analisi dei fabbisogni;
-  definizione degli obiettivi didattici;
-  scelta dei contenuti in funzione degli obiettivi;
-  metodologie didattiche;
-  sistemi di valutazione dei risultati della formazione in azienda.

Art. 5

Il presente decreto verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I.
Palermo, 13 agosto 2007.
  CIRIMINNA 

(2007.36.2509)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
Alessandro De Luca
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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