REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
SUPPLEMENTO STRAORDINARIO
PALERMO - VENERDÌ 27 APRILE 2007 - N. 20
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Statuto del Comune di Sant'Alfio. Modifica


Con deliberazione del consiglio comunale n. 9 del 25 gennaio 2007 è stato approvata la seguente modifica con la quale il nuovo articolo 16 ha sostituito gli articoli 16 e 17 dello statuto approvato con procedente delibera del consiglio comunale n. 19 del 31 marzo 2003 e pubblicato nel supplemento straordinario alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 33 del 25 luglio 2003:
"Art. 16
Il presidente

Il consiglio comunale, espletate le operazioni di giuramento, convalida e surroga, procede all'elezione nel suo seno di un presidente e di un vice presidente a maggioranza assoluta dei componenti il consiglio a scrutinio segreto.
In caso di sua assenza o impedimento, il presidente è sostituito dal vice presidente ed, in caso di assenza o impedimento anche di questo, dal consigliere presente che abbia riportato il maggior numero di preferenze individuali.
Il presidente del Consiglio:
a)  rappresenta il consiglio comunale;
b)  convoca e fissa le date delle riunioni del consiglio, presiede la seduta e ne dirige i lavori, fa osservare il regolamento del consiglio comunale, concede la parola, giudica l'ammissibilità dei documenti presentati, annuncia il risultato delle votazioni con l'assistenza di tre scrutatori da lui scelti;
c)  decide sull'ammissibilità delle questioni pregiudiziali e delle eccezioni procedurali salvo che non intenda promuovere sulle stesse la decisione del consiglio;
d)  assicura l'ordine della seduta e la regolarità delle discussioni, può sospendere e sciogliere la seduta e ordinare che venga espulso dall'aula chiunque del pubblico che sia causa di disturbo al regolare svolgimento della seduta;
e)  sottoscrive il verbale delle sedute insieme al segretario comunale;
f)  convoca e presiede la conferenza dei capigruppo;
g)  insedia le commissioni consiliari e vigila sul loro funzionamento;
h)  assicura adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari ed ai singoli consiglieri sulle questioni sottoposte al consiglio;
i)  esercita ogni altra funzione demandatagli dallo statuto o dai regolamenti dell'ente.
Il presidente del consiglio esercita le sue funzioni con imparzialità, nel rispetto delle prerogative del consiglio e dei diritti dei singoli consiglieri.
Il presidente, per l'espletamento delle proprie funzioni, per il funzionamento del consiglio e per quello delle commissioni consiliari e dei gruppi consiliari, si avvale delle risorse d'uopo destinate e delle strutture esistenti nel comune; può disporre di un adeguato e idoneo ufficio e di personale comunale in relazione alle disponibilità del comune, nonché di autonomo potere di spesa da imputarsi su un fondo individuato annualmente nel bilancio di previsione, per sostenere le spese di adeguato funzionamento del consiglio comunale, ed alle esigenze dei gruppi consiliari, secondo le modalità previste da apposito regolamento da approvarsi entro 60 giorni.
Il presidente può essere revocato dal consiglio comunale ove vengano formalmente accertate a suo carico gravi e ripetute inadempienze e/o per ripetute violazioni di legge, del presente statuto e dei regolamenti comunali. Il presidente può essere altresì revocato dal consiglio comunale quando venga meno al proprio ruolo di garanzia verso anche una sola delle componenti consiliari o di un singolo consigliere, ed assuma comportamenti inficiati di parzialità, in evidente contrasto col proprio ruolo istituzionale di assoluta neutralità nei confronti dei consiglieri comunali, tali che appaia, di fatto egli stesso come parte politica.
La proposta di revoca deve essere sottoscritta dai 2/5 dei consiglieri comunali e presentata al segretario dell'ente, la quale è iscritta all'ordine del giorno entro 20 giorni. La delibera del consiglio è efficace se ottiene il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati all'ente, ed è immediatamente esecutiva. Per l'elezione del nuovo presidente si procede nella stessa seduta.
Con le stesse modalità può essere proposta la revoca del vicepresidente del consiglio.
Le votazioni sono a scrutinio segreto.".
(2007.13.895)014


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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

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