REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 22 SETTEMBRE 2006 - N. 44
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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CIRCOLARI

ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE


CIRCOLARE 11 agosto 2006, n. 14.
Articolo 56, legge regionale 27 aprile 1999, n. 10: richieste di parere al Coordinamento dei sistemi informativi regionali.

ALLE AMMINISTRAZIONI DELLA REGIONE SICILIANA
AGLI ENTI LOCALI
ALLE AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALLE AZIENDE OSPEDALIERE
ALLE AMMINISTRAZIONI DELLA REGIONE SICILIANA AD ORDINAMENTO AUTONOMO
ALLE AMMINISTRAZIONI CONTROLLATE DALLA REGIONE SICILIANA
AGLI ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI
AGLI ENTI DI CUI AL PUNTO 2 DELLA PRESENTE CIRCOLARE
e, p.c.  AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA 

ALL'ASSESSORE REGIONALE PER IL BILANCIO E LE FINANZE
ALLA CORTE DEI CONTI
ALL'UFFICIO LEGISLATIVO E LEGALE
Con circolare del Coordinamento dei sistemi informativi regionali (CSIR) n. 17 del 1999 e successiva direttiva n. 1 del 2004, sono stati forniti chiarimenti circa gli adempimenti posti a carico delle amministrazioni destinatarie del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, richiamato dall'art. 56 della legge regionale n. 10 del 1999, ai fini dell'attuazione dell'art. 8 del decreto medesimo nella Regione siciliana.
Il Coordinamento dei sistemi informativi regionali (CSIR) ritiene ora necessario fornire le seguenti indicazioni riguardanti:
-  il procedimento per il rilascio del parere obbligatorio e/o facoltativo sugli schemi dei contratti per l'acquisizione di beni e servizi relativi a sistemi informativi automatizzati;
-  il procedimento per il rilascio di altri pareri obbligatori e/o facoltativi su progetti e piani operativi e strategici.
1. Natura del parere del CSIR
Il parere di congruità tecnico-economica reso ai sensi dell'art. 56 della legge regionale n. 10 del 1999, che richiama l'art. 8 del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, ha natura obbligatoria, ma non vincolante, per i soggetti di cui al successivo punto 2 e nell'ambito oggettivo di cui all'art. 3.
Al di fuori dell'ambito di cui al punto 3 "Limiti di valore" della presente circolare, il parere ha natura facoltativa.
2. Amministrazioni tenute alla richiesta di parere
Sono tenuti alla richiesta di parere preventivo le amministrazioni della Regione siciliana, anche ad ordinamento autonomo, nonché gli enti pubblici non economici regionali. Devono intendersi ricompresi tra gli enti destinatari della presente circolare anche i soggetti nei confronti dei quali le amministrazioni suddette esercitano un controllo analogo a quello esercitato in ordine ai propri servizi interni e che realizzino per l'amministrazione controllante, o per conto della medesima, la parte più rilevante della propria attività. Si fa riferimento ai c.d. "affidamenti in house", in cui amministrazioni pubbliche affidano in via diretta attività proprie a organismi o società, dei quali detengono il controllo, alla stregua di quanto avviene nei confronti delle proprie articolazioni organizzative.
Ai soggetti da ultimo indicati, la presente circolare si applica limitatamente ai casi nei quali gli stessi esercitano attività loro affidate dalle amministrazioni in forma diretta.
3. Limiti di valore
Quanto all'ambito oggettivo, la richiesta di parere è obbligatoria qualora il valore complessivo - I.V.A. compresa - dei contratti e/o dei progetti ICT sia superiore agli importi di seguito indicati, come previsto dalle disposizioni di cui all'art. 8 del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39 (valore lordo dei contratti superiore al doppio dei limiti previsti dagli articoli 5, 6, 8 e 9 del regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440 e successive modifiche ed integrazioni) individuati a seconda della specifica modalità di aggiudicazione prescelta:
-  procedura negoziata (trattativa privata) E 154.937,07;
-  procedura ristretta (licitazione privata o appalto concorso), E 309.874,14;
-  procedura aperta (pubblico incanto), E 619.748,28.
Per le procedure di valore complessivo lordo inferiore ai limiti sopra riportati, le amministrazioni potranno disporre autonomamente l'acquisizione di beni e servizi, senza richiedere il parere in questione. Al CSIR dovrà, comunque, in analogia alla circolare CNIPA n. 47 del 2005, essere trasmessa copia dei contratti, se di importo lordo uguale o maggiore ad E 155.000,00, nel termine di 30 giorni dalla sottoscrizione, secondo le seguenti modalità:
-  allegare ai citati contratti tutti gli eventuali documenti che ne formino parte integrante, con particolare riferimento all'offerta economica del fornitore, o ad analogo documento contenente il dettaglio analitico dei costi della fornitura;
-  indicare, nella lettera di trasmissione, se i contratti che vengono trasmessi siano o meno stati oggetto del parere del CSIR e, in caso affermativo, indicare gli estremi del parere stesso;
-  allegare, qualora possibile, la suddetta documentazione anche su supporto elettronico.
Resta fermo il divieto di frazionamento delle forniture e dei servizi e di acquisizione parziale di sistemi o parti di essi, ancorché si tratti di forniture e servizi suscettibili di completamento in un successivo momento.
Si sottolinea, da ultimo, l'esigenza di una puntuale osservanza della vigente normativa che disciplina i procedimenti di acquisizione di forniture di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni, con particolare riferimento alle norme di attuazione delle direttive comunitarie in materia di appalti pubblici di forniture e di appalti pubblici di servizi, nonché alle norme in materia di contabilità generale.
4.  Presentazione della richiesta e documentazione da produrre per il parere sui contratti
La richiesta di parere deve essere trasmessa al CSIR, a cura dell'amministrazione competente, prima dell'espletamento della gara, ovvero, in caso di affidamento mediante trattativa privata, prima della sottoscrizione del relativo contratto.
Alla richiesta dovrà essere allegata la seguente documentazione:
-  schema dei documenti contrattuali corredati di tutti i documenti necessari e, in particolare, il bando dì gara, il disciplinare di gara in caso di procedure aperte, la lettera di invito in caso di procedure ristrette, lo schema di contratto, il capitolato tecnico, l'offerta dell'impresa in caso di trattativa privata;
-  eventuale studio di fattibilità;
-  relazione illustrativa del progetto suddivisa nelle sezioni di seguito indicate, redatta sulla base dello schema riportato nell'allegato 1 alla presente circolare, che prevede le seguenti 2 sezioni:
Sezione A
E' costituita da un prospetto informativo sintetico nel quale dovranno essere specificati i seguenti elementi:
1)  amministrazione aggiudicatrice;
2)  oggetto del contratto, forniture di beni e/o sevizi, gli uni e gli altri suddivisi per tipologia sulla base della codifica indicata nel vocabolario comune appalti pubblici (CPV) regolamento CE n. 2151/2003 della Commissione del 16 dicembre 2003;
3)  eventuale disponibilità di un progetto esecutivo o di uno studio di fattibilità che definiscano con chiarezza gli obiettivi perseguiti;
4)  durata del contratto;
5)  importo contrattuale complessivo (in caso di trattativa privata), o importo posto a base di gara (nel caso di procedura di gara), con l'esatta specificazione per ogni singolo servizio o fornitura, ancorché a carattere opzionale, al netto di I.V.A.;
6)  modalità di scelta del contraente.
Sezione B
E' costituita da una relazione esplicativa contenente le valutazioni e l'avviso dell'amministrazione competente sull'iniziativa contrattuale da attivare. In essa dovranno essere puntualmente rappresentati i seguenti elementi informativi:
 1)  contesto organizzativo e tecnico;
 2)  obiettivi perseguiti, con la definizione delle problematiche e dei fabbisogni informatici dell'amministrazione che si intendono soddisfare con il contratto tramite l'acquisizione del servizio o della fornitura;
 3)  benefici attesi, con l'analisi delle implicazioni di ordine organizzativo, con particolare riferimento alla gestione delle risorse umane, interne ed esterne;
 4)  descrizione analitica del servizio o della fornitura;
 5)  descrizione dei criteri di sicurezza seguiti e delle eventuali azioni da intraprendere riguardo la sicurezza ICT;
 6)  coerenza tra il progetto illustrato nella richiesta di parere e il piano triennale dell'informatica della Regione siciliana;
 7)  coerenza tra il progetto illustrato nella richiesta di parere e l'eventuale studio di fattibilità;
 8)  aderenza complessiva del progetto alle "Linee guida sulla qualità dei beni e dei servizi ICT per la definizione ed il governo dei contratti della pubblica amministrazione" emanate dal CNIPA;
 9)  risorse umane e tecnologiche necessarie al servizio o alla fornitura;
10)  composizione dei costi, diretti e indiretti (Allegato 1.1: analisi dei costi) e relativa analisi di mercato;
11)  livelli di servizio contrattualmente previsti ed eventuali penali da applicare;
12)  modalità di scelta del contraente, dando conto della coerenza di tale modalità con le norme - comunitarie e nazionali - e, in caso di trattativa privata, con l'indicazione della specifica previsione normativa legittimante il ricorso alla stessa e l'esplicitazione delle circostanze tecniche e fattuali integranti i presupposti richiesti dalla previsione medesima;
13)  criteri di svolgimento dell'attività di vigilanza sull'esecuzione del contratto, dei collaudi parziali e di quelli definitivi;
14)  qualora si tratti di schemi di contratti per l'acquisizione di hardware, occorre esplicitare la congruenza fra le soluzioni adottate ed i fabbisogni;
15)  qualora si tratti di schemi di contratti per l'acquisizione di programmi informatici, occorre dimostrare che sono state prese in considerazione le diverse possibili soluzioni tra le seguenti opzioni:
a)  sviluppo di programmi informatici ad hoc, sulla scorta dei requisiti indicati dalla stessa amministrazione committente;
b)  riuso di programmi informatici sviluppati ad hoc per altre amministrazioni;
c)  acquisizione di programmi informatici mediante ricorso a licenza d'uso;
d)  acquisizione di programmi informatici a codice sorgente aperto;
e)  acquisizione mediante combinazione delle modalità di cui alle lettere precedenti.
Le suddette soluzioni vanno esaminate in base alle esigenze dell'amministrazione sulla scorta di comparazioni di ordine tecnico e di ordine economico, che tengano conto anche del possibile costo complessivo delle singole soluzioni sopra indicate e del "costo di uscita", quale insieme dei costi da sostenere per "abbandonare" l'impiego di una tecnologia, o migrare verso una tecnologia o una soluzione informatica differente (costi di conversione dei dati, di aggiornamento dell'hardware, di realizzazione interfaccia e di formazione del personale); altre informazioni;
16)  qualora si tratti di schemi di contratto di importo superiore ad E 1.000.000,00, occorre allegare l'analisi costi-benefici della soluzione informatica (Allegato 1.2: analisi costi-benefici).
L'incompletezza della documentazione trasmessa e/o la inesaustività delle indicazioni fornite possono comportare l'adozione del parere sospensivo di cui al successivo punto 6.
5.  Presentazione della richiesta e documentazione da produrre per il parere su progetti, piani operativi e strategici annuali e pluriennali
Qualora sia richiesto il parere del CSIR per progetti, piani esecutivi, piani operativi, piani strategici, la domanda deve essere trasmessa al CSIR, a cura degli enti competenti, allegando la seguente documentazione:
-  lettera di richiesta con l'indicazione della legge, circolare, decreto, contratto, convenzione in base alla quale si richiede il parere;
-  progetto, piano operativo, piano strategico, etc.;
-  relazione illustrativa, redatta sulla base dello schema riportato nell'allegato 2 alla presente circolare, contenente i seguenti elementi informativi:
1)  contesto organizzativo e tecnico;
2)  obiettivi perseguiti, con la definizione delle problematiche e dei fabbisogui informatici dell'amministrazione che si intendono soddisfare;
3)  benefici attesi, con l'analisi delle implicazioni di ordine organizzativo, con particolare riferimento alla gestione delle risorse umane, interne ed esterne, e la puntuale indicazione dei risparmi di spesa che si prevede possano essere conseguiti, ovvero del miglioramento dei livelli di efficienza dell'azione amministrativa;
4)  descrizione della soluzione informatica prevista;
5)  descrizione dei criteri di sicurezza seguiti e delle eventuali azioni da intraprendere riguardo la sicurezza ICT;
6)  coerenza tra il progetto/piano e il piano triennale dell'informatica nella Regione siciliana;
7)  coerenza tra il progetto/piano illustrato nella richiesta di parere ed eventuali studi di fattibilità;
 8)  aderenza complessiva del progetto/piano alle "Linee guida sulla qualità dei beni e dei servizi ICT per la definizione ed il governo dei contratti della pubblica amministrazione" emanate dal CNIPA;
 9)  risorse umane e tecnologiche necessarie;
10)  composizione dei costi, diretti e indiretti (Allegato 2.1: analisi dei costi) e relativa analisi di mercato;
11)  per quanto concerne le soluzioni hardware, occorre esplicitare la congruenza fra le soluzioni adottate ed i fabbisogni;
12)  per quanto concerne le soluzioni software, occorre dimostrare che sono state prese in considerazione le diverse possibili soluzioni tra le seguenti opzioni:
-  sviluppo di programmi informatici ad hoc, sulla scorta dei requisiti indicati dalla stessa amministrazione committente;
-  riuso di programmi informatici sviluppati ad hoc per altre amministrazioni;
-  acquisizione di programmi informatici mediante ricorso a licenza d'uso;
-  acquisizione di programmi informatici a codice sorgente aperto;
-  acquisizione mediante combinazione delle modalità di cui alle lettere precedenti.
Le suddette soluzioni, vanno esaminate in base alle esigenze dell'amministrazione sulla scorta di comparazioni di ordine tecnico e di ordine economico, che tengano conto anche del possibile costo complessivo delle singole soluzioni sopra indicate e del "costo di uscita", quale insieme dei costi da sostenere per "abbandonare" l'impiego di una tecnologia, o migrare verso una tecnologia o una soluzione informatica differente (costi di conversione dei dati, di aggiornamento dell'hardware, di realizzazione interfaccia e di formazione del personale); altre informazioni.
13)  qualora il progetto o il piano abbia un importo superiore ad E 1.000.000,00 occorre allegare l'analisi costi-benefici (Allegato 2.2: analisi costi-benefici).
L'incompletezza della documentazione trasmessa e/o la inesaustività delle indicazioni fornite possono comportare l'adozione del parere sospensivo di cui al successivo punto 7.
6.  Modalità di trasmissione della richiesta di parere
La richiesta di parere e la relativa documentazione a corredo, devono pervenire in 2 copie, oltre l'originale (firmato e timbrato in ogni pagina), ed in formato elettronico liberamente rielaborabile.
Gli schemi degli allegati richiesti sono disponibili all'indirizzo internet: www.regione.sicilia.it/bilancio/csir.
Appena disponibile la posta elettronica certificata, di cui verrà data comunicazione, le richieste di parere e la relativa documentazione potranno essere inviate in for-ma telematica, sottoscritte con firma digitale.
7.  Rilascio del parere
Il CSIR, in base all'esito dell'istruttoria, adotta il parere entro 45 giorni dal ricevimento della relativa richiesta, fatti salvi eventuali differenti termini previsti da disposizioni di carattere speciale. Al termine del procedimento il CSIR emana un parere:
-  di approvazione;
-  di approvazione con prescrizioni, qualora la commissione vincoli l'approvazione alle modifiche indicate, da apportare e trasmettere entro il termine di 30 giorni altrimenti il parere si intende negativo;
-  sospensivo qualora risulti necessario un supplemento istruttorio. In tale ipotesi il CSIR può anche chiedere che i dati e le informazioni vengano acquisiti dal-l'amministrazione presso altri soggetti istituzionali alla cui sfera di competenza appartengano le informazioni eventualmente necessarie per l'emissione del parere. In tali ipotesi il termine di 45 giorni previsto per il rilascio del parere è interrotto e riprenderanno a decorrere dalla ricezione di tutti gli elementi istruttori richiesti;
-  di mancata approvazione, in tal caso la richiesta di parere deve essere ritrasmessa con un nuovo contratto/progetto/piano che superi le motivazioni ostative del precedente parere.
Nel caso in cui decorrano i termini sopra indicati senza un formale atto della Commissione, il progetto e/o piano e/o contratto si intende approvato.
8.  Criteri di valutazione dei progetti
Il CSIR, nel valutare la congruità tecnico-economica dei progetti sulla scorta della documentazione fornita e delle specifiche indicazioni di cui sopra, prende in considerazione, tra l'altro:
-  elementi di natura strategica: valutazione della coerenza dell'iniziativa con le strategie elaborate nell'ambito della funzione di indirizzo politico, con gli obiettivi complessi che l'amministrazione si propone di raggiungere, con le altre iniziative dell'amministrazione, con la pianificazione triennale, con i progetti analoghi di altre amministrazioni, al fine di razionalizzare, nel loro complesso, le iniziative della pubblica amministrazione ed ottenere conseguenti economie di spesa;
-  elementi di natura tecnico-informatica: adeguatezza tecnica del progetto, sia per la parte di fornitura di beni (hardware, software, sistemi complessi, etc.) sia per la parte di erogazione di servizi (sviluppo software, gestione, manutenzione, conduzione, formazione, ecc.);
-  verifica, tra l'altro, del corretto dimensionamento delle forniture di beni e servizi, dell'adeguatezza dei prodotti richiesti, dell'adeguatezza - qualitativa e quantitativa - delle risorse professionali da dedicare alle attività del progetto, della coerenza dei livelli di servizio con gli obiettivi della fornitura;
-  elementi di natura economica: analisi del livello di spesa dell'iniziativa rispetto alle dimensioni dell'amministrazione, al totale della spesa sostenuta, ai costi di analoghe iniziative di altre organizzazioni; verifica dell'allineamento dei prezzi dei beni ai valori di mercato, confrontando anche prodotti diversi con funzionalità equivalenti, e di quello dei prezzi dei servizi e delle tariffe delle figure professionali;
-  elementi di natura giuridico-amministrativa, analisi delle modalità di scelta del fornitore e delle conseguenze sul piano tecnico ed economico; esame dei prerequisiti richiesti ai potenziali fornitori; verifica, tra l'altro, delle clausole contrattuali relative alle modalità di pagamento, alle penali, ai diritti di proprietà dei prodotti, alle modalità di pianificazione, di gestione, di verifica e di controllo del progetto; valutazione della coerenza dei criteri di aggiudicazione con la natura delle forniture previste.
Il ragioniere generaledella ragioneria generaledellaRegione:EMANUELE
(2006.33.2483)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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