REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 22 SETTEMBRE 2006 - N. 44
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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CIRCOLARI

ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE


CIRCOLARE 21 luglio 2006, n. 13.
Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2007 e bilancio pluriennale per il triennio 2007-2009.

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE
AGLI ASSESSORI REGIONALI
AGLI UFFICI DI GABINETTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE E DEGLI ASSESSORI REGIONALI
ALLA SEGRETERIA GENERALE
AI DIPARTIMENTI REGIONALI
AGLI UFFICI SPECIALI
ALLE RAGIONERIE CENTRALI
ALLE AREE E SERVIZI DEL DIPARTIMENTO BILANCIO E TESORO
ALLE AREE E SERVIZI DEL DIPARTIMENTO FINANZE E CREDITO
ALLE UNITA' OPERATIVE DI BASE DEI SERVIZI DEL DIPARTIMENTO DEL PERSONALE PRESSO L'ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE
ALL'AZIENDA DELLE FORESTE DEMANIALI DELLA REGIONE SICILIANA
e, p.c.  ALL'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA COMMISSIONE BILANCIO, FINANZE E PROGRAMMAZIONE 

ALLA CORTE DEI CONTI
AL COMMISSARIO DELLO STATO PER LA REGIONE SICILIANA
I.  BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ANNO FINANZIARIO 2007 E BILANCIO PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2007-2009. LEGGE DI BILANCIO
Con la presente circolare si forniscono, come di consueto, alcune indicazioni di metodo che dovranno caratterizzare la costruzione del progetto di bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2007 e per il triennio 2007-2009, che, ai sensi del comma 4 dell'art. 1 della legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni, il Governo della Regione dovrà presentare all'Assemblea regionale entro il primo giorno non festivo del mese di ottobre (2 ottobre p.v.).
Occorre ancora una volta rievocare dapprima il principio secondo cui il progetto di bilancio per il prossimo anno e il bilancio pluriennale 2007-2009 devono essere redatti sulla base della legislazione vigente e quindi tenendo conto delle implicazioni finanziarie recate da provvedimenti legislativi nel frattempo intervenuti, quali la normativa riferita alla legge finanziaria per l'anno 2006 ed, in ultimo, la legge regionale 14 aprile 2006, n. 16 concernente "Misure per la stabilizzazione del personale precario...".
Come già indicato con l'analoga circolare relativa alle previsioni per l'esercizio in corso si conferma, anche per il prossimo anno, l'azione di razionalizzazione della spesa regionale nel processo di formazione del bilancio, che, come è ben noto, prende avvio con la predisposizione del cosiddetto "bozzone", che si trasmette unitamente alla presente, il quale, pur agendo a legislazione vigente, fornisce fin da adesso alcuni elementi fondamentali in merito all'equilibrio finanziario della Regione; elementi che in seguito trovano esplicitazione nel documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) mediante la costruzione del quadro tendenziale della finanza regionale che fornisce contezza sull'evoluzione delle politiche finanziarie della Regione.
Si richiama, inoltre, l'attenzione delle amministrazioni sul rispetto delle indicazioni che verranno fornite nel prosieguo, finalizzate al perseguimento graduale di riequilibrio della finanza regionale, già avviato negli anni scorsi secondo le linee tracciate dal documento di programmazione economico-finanziaria della Regione con l'avvertenza di operare escludendo ogni quantificazione basata sul mero calcolo della spesa storica incrementale.
Si ribadisce, in particolare, l'indirizzo di contenimento delle spese discrezionali che, in base alle vigenti disposizioni può, in alcuni casi, essere moderato, ove necessario, con la possibilità di ricorrere allo strumento delle variazioni compensative tra capitoli di spese nell'ambito della stessa unità previsionale di base dei diversi centri di responsabilità di ciascuna amministrazione, secondo le procedure e le eccezioni indicate nel punto 2.12 della circolare n. 6 del 14 febbraio 2003 di questa amministrazione.
L'esigenza di riconsiderare tutte le dotazioni di bilancio, trova conferma, con riguardo ai cosiddetti capitoli liberi, nella richiesta di ripartizione, anche per l'esercizio finanziario 2007, del cosiddetto "budget" che verrà assegnato ad ogni centro di responsabilità, del quale si dirà più diffusamente in seguito.
1.1  Criteri utilizzati per la predisposizione del "bozzone"
Per la predisposizione del progetto di bilancio a legislazione vigente 2007-2009 (c.d. "bozzone") questa Amministrazione ha applicato, come per i decorsi esercizi, i seguenti criteri di formazione delle previsioni di competenza:
a)  per i capitoli liberi, nonché per le spese obbligatorie, è stato riportato, in linea di massima, per il triennio 2007-2009, l'importo della previsione risultante, per gli anni 2007-2008, dal bilancio di previsione per il triennio 2006-2008;
b)  per i capitoli relativi alla parte fondamentale del trattamento economico del personale, ad eccezione di quelli riferiti agli uffici di diretta collaborazione all'opera dell'Assessore, lo stanziamento del singolo capitolo è la risultante delle somme stanziate a livello di singolo articolo. In particolare: per l'art. 1, relativo agli stipendi del personale con qualifica dirigenziale, l'importo dello stanziamento per il triennio 2007-2009 è il risultato delle somme impegnate nel 2005 e delle variazioni apportate nella competenza 2006 a seguito di trasferimenti; per l'art. 2, relativo agli stipendi del personale appartenente al comparto non dirigenziale, lo stanziamento rappresentato è il risultato delle somme impegnate nell'esercizio finanziario 2005 e delle variazioni apportate nell'esercizio in corso, comprese quelle discendenti dall'applicazione del nuovo contratto di lavoro relativo al biennio economico 2004-2005; per l'art. 3, relativo ad altre erogazioni per emolumenti obbligatori al personale dovuti a titolo arretrati, ecc., si è convenuto di azzerarne lo stanziamento, rinviandone la quantificazione ad eventuali motivate comunicazioni da parte delle amministrazioni interessate; per gli analoghi capitoli afferenti gli uffici di Gabinetto è stato mantenuto l'importo della previsione discendente dal bilancio di previsione per il periodo 2006-2008;
b-bis) i capitoli relativi agli oneri sociali ed IRAP sono stati aggiornati tenendo conto delle variazioni discendenti dal nuovo contratto;
c)  per quanto riguarda i capitoli relativi al trattamento accessorio del personale con qualifica dirigenziale si è provveduto, analogamente all'anno precedente ed in attesa del nuovo contratto collettivo regionale per l'area dirigenziale 2002-2005 a riportare l'importo dello stanziamento dell'esercizio 2006, comprensivo delle variazioni apportate sino al mese di giugno del corrente esercizio; i capitoli riferiti all'istituto del trattamento accessorio per il personale con qualifica diversa da quella dirigenziale recano nella fase di bozzone uno stanziamento per memoria (fatta eccezione per quelli inerenti agli uffici di Gabinetto ed alle stazioni uniche appaltanti), atteso che la presente amministrazione procederà al riparto delle somme del Fondo di cui all'art. 87 del CCRL per il quadriennio giuridico 2002-2005, sottoscritto in data 16 maggio 2005, non appena si opererà la rilevazione del personale conformemente alle indicazioni di cui all'art. 89 del suddetto contratto;
d)  per gli oneri predeterminati da specifiche leggi di spesa, sono stati indicati gli importi autorizzati dalle relative norme;
e)  per i contributi e gli altri trasferimenti ad enti ed associazioni derivanti da precedenti autorizzazioni legislative di spesa, nonché per gli oneri discendenti dall'applicazione della legge regionale n. 32/2000 sono stati riportati gli stanziamenti approvati con la legge regionale 30 gennaio 2006, n. 1 (legge finanziaria 2006) per gli anni 2007 e 2008 (tabelle H ed I), e successive modifiche. E' evidente che per l'anno 2009, in assenza di apposite autorizzazioni legislative, non viene indicata alcuna ipotesi di stanziamento;
f)  per le somme assegnate dallo Stato alla Regione siciliana in forza di precedenti disposizioni legislative sono stati soppressi i capitoli di cui non si ha, al momento, contezza della relativa assegnazione;
g)  per quanto riguarda i capitoli del P.O.R., dovendosi ritenere concluso, alla fine dell'anno in corso, il primo ciclo di programmazione del P.O.R. Sicilia 2000/2006, si è provveduto in fase di "bozzone" alla soppressione di tutti i relativi capitoli, ad eccezione del capitolo corrispondente alla misura 2.02. A tal fine, attraverso il meccanismo delle anticipazioni previsto dall'art. 39 della legge regionale 8 marzo 2000, n. 8 e successive modifiche ed integrazioni, le dotazioni finanziarie indicative della spesa pubblica per gli anni 2007 e 2008 del quadro finanziario delle misure contenute nel Complemento di programmazione sono state anticipate all'anno 2006, aumentate delle risorse premiali per quelle misure che ne hanno usufruito.
1.2  Criteri da utilizzare per la formulazione delle proposte di previsione
Il punto di partenza per giungere al riequilibrio dei conti pubblici, quale strumento di sviluppo, è rappresentato, come già detto, dall'azione di rigorosa razionalizzazione della spesa, con particolare riguardo a quella di parte corrente, da attuarsi sin dalle prime fasi del processo di formazione del progetto di bilancio a legislazione vigente per il 2007 e per il triennio 2007-2009.
A tal fine, il ruolo di questa Amministrazione è quello di fornire apposite istruzioni di natura tecnica cui dovrà uniformarsi ogni singolo centro di responsabilità nella propria attività propositiva che, per quanto più volte precisato, dovrà conformarsi ai principi di sana gestione delle risorse e realizzarsi, quindi, previa valutazione delle effettive possibilità di spesa.
Conseguentemente, per la formulazione delle proposte di previsione da parte di ciascuna Amministrazione, avuto riguardo alle principali categorie di entrata e di spesa, valgano le seguenti indicazioni di carattere generale.
Per le spese correnti dovrà tendersi ad una loro sostanziale riduzione, mentre per quelle in conto capitale, non predeterminate per legge e non riferite ai fondi di provenienza extraregionale, dovranno formularsi previsioni che tengano conto degli interventi concretamente attivabili dalle Amministrazioni nell'esercizio, con l'avvertenza che, in assenza di adeguate motivazioni, saranno giudicate inammissibili proposte di conferma degli stessi volumi di spesa del 2006 relativamente ai capitoli che presentino cospicue e reiterate economie o ingenti residui passivi o che sottendano erogazioni che si allocano in conti correnti di tesoreria unica regionale che registrino ampie disponibilità.
Si sottolinea la rilevanza di quanto sopra indicato, anche ai fini dell'eventuale applicazione, nel corso della gestione, di quanto previsto dall'art. 27 della legge regionale 23 dicembre 2002, n. 23 e successive modifiche ed integrazioni, recante misure dirette al controllo, al contenimento e al monitoraggio della spesa pubblica.
Le Amministrazioni dovranno provvedere, altresì, ad effettuare un attento esame degli interventi regionali che possano risultare duplicativi o integrativi di quelli finanziati dallo Stato o dall'Unione europea ai fini della loro razionalizzazione e del contenimento complessivo della spesa.
A tal proposito, si rivolge ancora una volta l'invito ai titolari dei centri di responsabilità, quali titolari della relativa spesa, di curare con particolare attenzione la revisione e/o l'aggiornamento delle norme a supporto dei capitoli di spesa, al fine di verificarne l'esattezza e di segnalare alla scrivente la norma di disposizione dell'intervento iniziale (c.d. legge principale), nonché di proporre la eventuale cancellazione di norme non più attuali.
1.3  Budget
L'utilizzazione dello strumento del "budget" rappresenta ancora una volta un metodo di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica. In tal senso si affida ai titolari della spesa il compito di distribuire in modo funzionale ai propri fini istituzionali le risorse loro assegnate con il budget. Anche per il prossimo esercizio finanziario e per il relativo triennio, il progetto di bilancio reca in corrispondenza dei capitoli di spesa non predeterminati per legge (c.d. capitoli liberi), e salvo alcune eccezioni cui si dirà nel seguito, una previsione "per memoria". Lo stanziamento presente nel capitolo di spesa denominato, per l'appunto, "budget" è il risultato dei valori iniziali di bilancio dei capitoli liberi relativi all'anno 2006. Questi ultimi, una volta azzerati, vengono proposti in apposite schede allegate al "bozzone" rinviando a ciascuna amministrazione il compito di procedere alla ripartizione della somma così come sopra assegnata.
Le previsioni di bilancio, che ogni ramo di amministrazione dovrà formulare nei limiti del budget assegnato, richiederanno una attenta e puntuale valutazione delle proprie esigenze che dovrà sempre e comunque ispirarsi, considerata la precaria situazione finanziaria della Regione, al principio della riduzione complessiva della spesa, escludendo, a maggior ragione, eventuali spese per nuovi interventi o ampliamenti dell'offerta di servizi già esistente e tenendo conto che le norme di contabilità consentono variazioni compensative, nel corso dell'esercizio, tra gli stanziamenti dei suddetti capitoli nell'ambito della stessa unità previsionale di base.
Tra i capitoli contenuti nel budget non compaiono quelli relativi a somme da corrispondere a società a partecipazione pubblica e ad enti pubblici quale corrispettivo per i servizi resi alla Regione con la quale gli stessi risultano a tal fine convenzionati. Sui predetti capitoli i dipartimenti interessati dovranno formulare un'accorta quantificazione degli oneri da sostenere nel prossimo esercizio che comunque non dovranno superare gli impegni assunti nel bilancio 2006.
Nella determinazione del budget sono stati ovviamente esclusi i capitoli relativi a spese obbligatorie, quelli relativi al trattamento economico del personale, quelli correlati a capitoli di entrata o relativi ad assegnazioni extraregionali, gli stanziamenti predeterminati con legge, nonché taluni capitoli per i quali si è ritenuto, sulla base della particolare tipologia di spesa, di non includerli nel budget.
Si ricorda, tuttavia, che in corrispondenza di alcuni "capitoli liberi" sono stati posti in evidenza gli importi minimi degli stanziamenti relativi agli assensi concessi dal ragioniere generale della Regione, ai sensi dell'art. 11, commi 6 e 7, della legge regionale n. 47/77, per l'assunzione di impegni di spesa a carico degli esercizi successivi. In tal caso non potrà essere indicato uno stanziamento inferiore a quello evidenziato. Le amministrazioni avranno cura di verificare le spese consolidate per impegni poliennali assunti fino alla data di formulazione delle proposte sulla base degli assensi concessi.
Si coglie l'occasione per avvertire che eventuali proposte incrementative rispetto al budget assegnato verranno ridotte a cura dell'Amministrazione scrivente, la quale procederà, altresì, a ripartire di propria iniziativa il budget nelle UPB e nei relativi capitoli, qualora le proposte non giungeranno entro i termini stabiliti per l'inoltro delle proposte.
1.3.1  Entrate
I vari centri di responsabilità, ai quali sono intestati cespiti di entrata, dovranno provvedere a rivedere le previsioni di bilancio in relazione alla natura del singolo cespite, sia sulla base del nuovo quadro macroeconomico e legislativo di riferimento, sia tenendo conto della più recente evoluzione, nel periodo osservato, dell'effettivo gettito di ciascuna entrata.
Entrate tributarie
Per le previsioni relative alle entrate tributarie si ribadiscono le raccomandazioni già manifestate in precedenti analoghe occasioni. Le stesse dovranno, pertanto, essere formulate considerando l'insieme delle risorse effettivamente acquisibili, tenuto conto delle più aggiornate indicazioni sull'evoluzione del gettito e delle variabili macroeconomiche cui tale gettito è collegato, nonché delle variazioni legislative intervenute.
Giova, ancora una volta, segnalare che il comma 10, lett. b), dell'art. 1 della legge regionale n. 47/77 dispone che "con riguardo alle entrate erariali spettanti alla Regione si intendono per accertate le somme versate nelle apposite contabilità speciali o direttamente nella cassa regionale".
Ne consegue che le amministrazioni competenti, relativamente alle somme da iscrivere fra le previsioni di competenza delle entrate in questione, dovranno formulare le proprie proposte in base all'ammontare delle risorse che presumibilmente affluiranno nelle contabilità speciali o nelle casse regionali (c.d. principio di cassa).
Gli uffici preposti all'accertamento delle entrate dovranno rivolgere particolare attenzione all'evoluzione delle basi imponibili ed esporranno in apposita relazione illustrativa le metodologie utilizzate per le proposte di previsione.
La denominazione delle UPB, nonché dei capitoli dell'allegato tecnico dovrà formare oggetto di attenta riconsiderazione e le amministrazioni dovranno proporre le modifiche conseguenti a nuove norme e la soppressione di quegli aggregati (U.P.B. e capitoli) istituiti in applicazione di leggi la cui efficacia risulta cessata, operando nel contempo un'attenta analisi finalizzata all'individuazione della legge principale ovvero della norma che ha disposto "ab initio" l'attribuzione del cespite di entrata.
In sede di formulazione delle proposte dovrà essere accuratamente verificata la corrispondenza tra la denominazione dei capitoli relativi alle entrate erariali di spettanza regionale e quella dei correlativi capitoli del bilancio statale.
Si ritiene opportuno sottolineare che, in relazione alla possibilità per i contribuenti di effettuare i versamenti di imposte al netto di eventuali crediti vantati per rimborsi di altre imposte (mod. F24), introdotta dal decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e alle compensazioni previste dal decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, le Amministrazioni dovranno formulare le previsioni di entrata e quelle delle relative spese al lordo, vale a dire tenendo conto della necessità di effettuare le regolazioni contabili finalizzate al rispetto del principio della integrità del bilancio.
Altre entrate
Per le altre entrate non si applica il "principio di cassa" sopra evidenziato; pertanto, dovranno prevedersi le effettive somme per le quali sorgerà il "diritto a riscuotere" nell'anno di competenza discendente da un provvedimento formale di assegnazione dell'ente extraregionale (assegnazioni statali per il finanziamento di programmi regionali; integrazione della spesa sanitaria; interventi particolari a fronte di specifiche leggi di settore; contributi dell'Unione europea e relativi cofinanziamenti dello Stato, ecc.) o da altro soggetto il cui cespite deriva dal possesso e dalla gestione dei beni appartenenti al demanio o al patrimonio regionale o da contratti attivi, da titoli e scritture.
Particolare attenzione dovrà, quindi, essere posta nell'individuazione delle assegnazioni dello Stato, dell'Unione europea e di altri enti, avendo cura di indicare tutte le somme a qualunque titolo assegnate alla Regione siciliana.
Si coglie l'occasione per esortare le Amministrazioni interessate ad attuare tutti gli adempimenti necessari affinché, nel corso della gestione, alla fase dell'accertamento (gestione di competenza) consegua la effettiva riscossione (gestione di cassa).
1.3.2  Spese
Spese per il personale
Con riferimento a tale categoria di spesa, anche in coerenza con le esigenze di rappresentazione delle poste di bilancio richiesta dal nuovo sistema di contabilità economica, il bilancio di previsione per l'esercizio in corso è stato approvato con i capitoli destinati alla spesa per trattamento economico fondamentale del personale regionale, articolati distinguendo gli oneri da sostenere per il personale dirigenziale (art. 1), per il personale con qualifica diversa da quella dirigenziale (art. 2) e per le altre erogazioni per emolumenti obbligatori al personale dovuti a titolo di arretrati, rivalutazioni ecc. (art. 3).
Si conferma, pertanto, la necessità che ogni ramo di amministrazione formuli le previsioni di spesa distintamente per il personale con qualifica dirigenziale e per il comparto non dirigenziale, considerando l'andamento delle retribuzioni con riferimento alle erogazioni effettuate nell'ultimo esercizio (2005) e stimando le competenze fondamentali da corrispondere alle suddette tipologie di personale sino alla chiusura dell'esercizio in corso. Le predette previsioni dovranno ovviamente tenere conto delle norme e dei contratti collettivi vigenti, distintamente per il personale con qualifica dirigenziale e non dirigenziale.
A supporto delle proposte, ciascuna Amministrazione dovrà fornire, in allegato, apposito prospetto in cui sarà data dettagliata dimostrazione degli oneri relativi al personale così come sopra richiesti, indicandone la consistenza numerica distinta per singola categoria e l'importo delle retribuzioni medie che si prevede di erogare per ogni categoria, nonché i conseguenti oneri sociali a carico dell'Amministrazione, i quali dovranno essere comparati con analoghi dati rilevati alla data del 31 dicembre 2005, ad eccezione del personale dei costituendi uffici di Gabinetto per il quale la previsione dovrà essere formulata sulla base della loro effettiva consistenza numerica.
Con riguardo alla categoria "oneri sociali", si demanda ad ogni singolo dipartimento il compito di valutare la congruità della stima effettuata da questa Amministrazione alla luce della vigente normativa regionale.
In ogni caso, le previsioni per stipendi, IRAP ed altri oneri del personale in servizio e per quello in quiescenza, dovranno tenere conto:
-  dell'organico esistente;
-  dei riflessi dell'art. 42 della legge regionale n. 10/99 che ha introdotto il rapporto di lavoro a tempo parziale;
-  della evoluzione degli oneri per l'eventuale personale da assumere in base a specifiche autorizzazioni legislative che recano apposita copertura finanziaria, in relazione al momento previsto per l'assunzione;
-  dell'incidenza, ove possibile, delle cessazioni dal lavoro che si verificheranno presumibilmente nel corso del prossimo triennio che dovranno essere comunque segnalate a questa Amministrazione.
Per il personale in quiescenza, il relativo onere sarà determinato dal competente dipartimento, distintamente per indennità di buonuscita e per assegni di quiescenza, sulla base delle unità in atto a riposo e di quelle che si presume saranno collocate in quiescenza sino alla fine dell'anno in corso.
Consumi intermedi (Spese di funzionamento)
Nell'ambito del processo di aggiustamento strutturale dei conti pubblici, già avviato nei decorsi esercizi con misure sia di carattere legislativo che amministrativo, la legge finanziaria 2006 (legge regionale n. 1 del 30 gennaio 2006) ha introdotto ulteriori disposizioni mirate al contenimento della spesa corrente (art. 6, commi 4 e 5) che incidono sulla gestione del bilancio della Regione per l'esercizio corrente oltreché su quella degli enti ed organismi strumentali della Regione e sulle aziende sanitarie ed ospedaliere.
Trattasi in particolare dei capitoli afferenti le spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, manifestazioni, pubblicità e per spese di rappresentanza, ad eccezione delle spese direttamente connesse all'espletamento delle funzioni istituzionali che si intestano al Presidente della Regione; per tali tipologie di interventi, rientranti nella categoria dei "consumi intermedi", la Regione non può effettuare spese di ammontare superiore al 50 per cento della spesa impegnata nell'anno 2004. Analogamente le spese per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture, non possono essere di ammontare superiore a quelle impegnate nell'anno 2004.
E' evidente che l'esigenza avvertita dal legislatore di intervenire con misure dirette al contenimento della spesa pubblica, stante il suo dilatarsi, sebbene limitate all'anno 2006, impone anche per il prossimo esercizio di adottare comportamenti coerenti con il vigente dettato legislativo.
Pertanto, si richiede che, in sede propositiva, venga rispettata la linea di rigore adottata dal legislatore anche per il prossimo esercizio finanziario per quanto attiene i capitoli che rientrano nella previsione dell'art. 6 della legge regionale n. 1/2006 ora rappresentati, per i quali lo stanziamento non dovrebbe superare quello previsto per l'anno 2006, nonché riconfermare la linea di contenimento delle spese per tutti gli altri capitoli relativi alle spese di funzionamento incluse nelle specifiche unità previsionali di base (UPB). In sostanza, si rappresenta ancora una volta l'esigenza che ciascun ramo di Amministrazione riconsideri analiticamente ogni singola voce mediante l'analisi e la valutazione delle singole dotazioni del bilancio 2006, sopprimendo o limitando erogazioni non compatibili con l'attuale situazione finanziaria regionale e utilizzando al meglio le risorse disponibili (umane, finanziarie e strumentali).
A tal riguardo, si invitano i centri di responsabilità ad impartire ai propri uffici precise istruzioni per il contenimento massimo delle spese relative ai pertinenti capitoli di funzionamento.
Su questa linea, occorre perseguire, altresì, un seria riduzione delle spese per il conferimento di incarichi esterni, rapporti di collaborazione e commissioni; tema affrontato dallo Stato con la precedente legge finanziaria (commi 11 e 42 dell'art. 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311) e ribadito nell'attuale legge finanziaria n. 266/2005, art. 1, comma 9, cui si fa espresso rinvio per i precisi limiti imposti per il contenimento delle spese in questione.
E' opportuno evidenziare che eventuali maggiori esigenze specifiche, collegate a programmi o progetti in corso di attuazione, andranno compensate nell'ambito del budget assegnato.
Spese per trasferimenti
Per questa categoria di spesa si dovrà procedere ad un'attenta e rigorosa analisi sia dei trasferimenti correnti sia di quelli in conto capitale, anche se gli stessi sono autorizzati da precise disposizioni legislative. Pertanto, le amministrazioni che nella loro attività di indagine condotta presso i propri enti vigilati, ai sensi del comma 1, dell'art. 17, della legge regionale 17 marzo 2000, n. 8, nonché dell'art. 26 della legge regionale n. 4/2003 e successive modifiche, avessero riscontrato il mancato adempimento alle suddette disposizioni, potranno avanzare in questa sede, per l'inserimento nel ddl del bilancio di previsione o nel ddl della prossima legge finanziaria, proposte di riduzione dei predetti contributi e trasferimenti.
Per gli enti soggetti al regime di tesoreria unica regionale, si invitano le amministrazioni a proporre eventuali tagli ai contributi erogati laddove si registrino ampie e ripetute disponibilità nei relativi conti correnti di tesoreria.
Le proposte dovranno, altresì, tenere conto dei pagamenti che si stima saranno effettuati nel corso del prossimo esercizio.
Spese in annualità (limiti d'impegno)
Per tali spese, i cui capitoli sono contraddistinti con la nota "D", le previsioni per il prossimo esercizio saranno costituite da:
a)  annualità consolidate relative ad impegni assunti nell'esercizio 2005 e precedenti i cui importi complessivi coincidono con quelli dei ruoli da pagare;
b)  annualità consolidate relative ad impegni assunti e da assumere nel corrente esercizio 2006, che saranno riprodotte nell'importo autorizzato, tenuto conto che l'attività di impegno di tali spese è ancora in corso al momento della presentazione del bilancio;
c)  annualità per nuovi limiti d'impegno (prima rata) previste a carico degli esercizi 2007 e seguenti, che saranno iscritte per gli importi autorizzati da precedenti disposizioni legislative;
d)  annualità per nuovi limiti d'impegno da autorizzare con legge finanziaria attraverso la tabella "L" allegata alla legge medesima (tali limiti pertanto saranno iscritti in bilancio solo dopo l'approvazione della legge finanziaria).
Per gli anni 2008 e 2009 gli stanziamenti saranno costituiti dalle rate consolidate che corrispondono al totale dello stanziamento dell'anno 2007 e da eventuali prime rate di nuovi limiti di impegno, qualora previsti da norme autorizzative.
1.3.3  Interventi dell'Unione europea, dello Stato e di altri enti
Per quanto riguarda i capitoli relativi al P.O.R., al punto 1.1, lett. g) della presente circolare si è illustrato il comportamento adottato da questa amministrazione in funzione della chiusura alla fine dell'anno in corso del primo ciclo di programmazione del P.O.R. Sicilia 2000/2006.
Per gli altri interventi comunitari, si fa riferimento all'art. 85 della legge regionale n. 2/2002, così come integrato dal comma 27 dell'art. 76 della legge regionale 3 dicembre 2003, n. 20, il quale prevede l'utilizzazione delle disponibilità del capitolo 613919 - "Fondo da utilizzarsi per il cofinanziamento regionale degli interventi comunitari" - per il cofinanziamento regionale degli interventi le cui somme, con "vincolo di specifica destinazione", sono da iscrivere in bilancio oltreché in attuazione del P.O.R. Sicilia 2000/2006 anche per il cofinanziamento, a carico della Regione, di interventi comunitari non compresi nel P.O.R.
Si rende, pertanto, ancor più necessario, al fine di una precisa e puntuale quantificazione di detto fondo da parte di questa Amministrazione per il periodo 2007-2009, che i dipartimenti che aderiscono a programmi comunitari al di fuori del P.O.R., nei quali sia previsto il cofinanziamento regionale (ad es. Interreg, Leader Plus, ecc.), comunichino preventivamente la relativa quota a carico della Regione.
Per quanto riguarda l'iscrizione in bilancio dei fondi relativi agli Accordi di programma quadro già stipulati dalla Regione, si invitano i responsabili degli APQ e gli eventuali dipartimenti coordinatori degli interventi, qualora la gestione competa a più amministrazioni, a fornire le proposte di stanziamento per ognuno degli anni di bilancio 2007-2009, poiché nel progetto di bilancio i rispettivi capitoli sono stati, al momento, soppressi.
1.4  Programmazione dei flussi di cassa per l'anno 2007
Appare, innanzitutto, doveroso richiamare l'attenzione sulla rilevanza che in questi ultimi anni hanno assunto le previsioni in termini di cassa, nel senso che l'autorizzazione di cassa, assegnata ai sensi del comma 10-bis dell'art. 1 della legge regionale n. 47/77 per centri di responsabilità, comporta riflessi sulla gestione di liquidità regionale.
Si richiamano, al riguardo, le indicazioni impartite da questa ragioneria con circolare n. 4 del 19 marzo 2004, relativa alla programmazione annuale delle dotazioni di cassa, che, in via generale, possono trovare conveniente applicazione sin dalla fase della proposta delle previsioni di cassa, per l'anno 2007, attraverso l'elaborazione, sin da adesso, di una accorta programmazione dei pagamenti nel rispetto delle priorità previste nella medesima circolare ed un'utile attività propositiva sul fronte delle entrate che si traduca nella effettiva riscossione di quanto precedentemente accertato.
2.  LEGGE FINANZIARIA
Contestualmente alla presentazione del disegno di legge di bilancio, il Governo della Regione deve, altresì, presentare all'Assemblea regionale il disegno di legge finanziaria per l'anno 2007 di cui all'art. 3, comma 1, della legge regionale n. 10/99 e successive modifiche ed integrazioni.
Il predetto art. 3 indica le linee di intervento che possono essere attuate con la legge finanziaria e che trovano rappresentazione in apposite tabelle allegate alla legge stessa.
In tale ambito le amministrazioni dovranno svolgere un'accurata analisi tendente a mantenere solo gli interventi necessari ed in linea con gli indirizzi del programma del Governo e del D.P.E.F.
Tale analisi è indispensabile nella considerazione che con la legge finanziaria dovranno reperirsi risorse (maggiori entrate e/o minori spese) per coprire il deficit di bilancio determinato dalla necessità di far fronte ad esigenze non differibili e non comprimibili.
In particolare, è possibile proporre il rifinanziamento, per non più di un anno, delle principali leggi regionali di spesa in conto capitale autorizzate da norme vigenti e per le quali nel precedente esercizio sia previsto uno stanziamento di competenza (tabella C), segnalare le eventuali riduzioni di spese a carattere pluriennale (tab. D) o le rimodulazioni di autorizzazioni legislative di spesa (tab. E), proporre l'abrogazione di norme e conseguentemente la soppressione dei capitoli relativi a leggi di spesa i cui effetti sono esauriti o che non sono più idonee alla realizzazione degli indirizzi fissati dal documento di programmazione economico-finanziaria (tab. F); inoltre, sempre nell'ottica di un contenimento delle spese, sarebbe auspicabile che ogni singola amministrazione intervenga presso i propri enti vigilati e non, pubblici e privati, che godono di contributi regionali (tab. H), attraverso una indagine che quantifichi le effettive esigenze finanziarie affinché le stesse possano tradursi in proposte di riduzione di spesa.
In ultimo, con l'art. 76, comma 10, della legge regionale n. 20/2003 (legge finanziaria 2004), di modifica dell'art. 3, comma 2, della legge regionale n. 10/99, è stata conferita alla legge finanziaria la possibilità di provvedere, altresì, alla determinazione, attraverso apposita tabella allegata alla legge medesima (tabella "L"), dei nuovi limiti d'impegno autorizzati per ciascuno degli anni considerati dal bilancio pluriennale, con l'indicazione dell'anno di decorrenza e dell'anno terminale.
Insieme alle proposte di previsione di bilancio, quindi, ciascuna amministrazione dovrà trasmettere anche le proposte di eventuali norme o modifiche ed integrazioni alle tabelle sopracitate tendenti non solo al contenimento della spesa ma anche al reperimento di nuove risorse da inserire nel disegno di legge finanziaria per l'anno 2007.
Funzioni - obiettivo
Si pone in evidenza, ancora una volta, l'importanza delle cosiddette "Funzioni - Obiettivo" (peraltro, oggetto di esplicito richiamo da parte della Corte dei conti in sede di parificazione del rendiconto generale della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2004), che, nei documenti contabili sono rappresentate, tramite apposito codice, in calce ad ogni singolo capitolo. Tale codice trova corrispondenza in apposito elenco che, ogni anno, con legge di bilancio viene approvato. Le "Funzioni - Obiettivo" o "missioni istituzionali" che la pubblica amministrazione regionale deve raggiungere nella propria azione amministrativa, nascono dall'esigenza di definire le politiche pubbliche regionali di settore e di misurare il prodotto dell'attività amministrativa (controllo interno strategico), in termini di servizi finali resi ai cittadini.
Pertanto, al fine e in attuazione di quanto previsto dal comma 7 dell'art. 1 della legge regionale n. 47/77 e successive modifiche ed integrazioni, per la predisposizione dell'elenco delle funzioni obiettivo - in attesa che il Governo collegialmente proceda all'individuazione delle azioni di programma da assegnare ad ogni ramo dell'amministrazione e da ricondurre all'interno dei tre livelli in cui in atto sono strutturate le predette funzioni obiettivo - le amministrazioni in indirizzo dovranno fare pervenire proposte ed ipotesi di lavoro ovvero di rivisitazione delle attuali "missioni istituzionali", evidenziando, ove possibile in maniera schematica, le attività in atto svolte, comparandole con quanto presente nell'elenco delle funzioni obiettivo approvate con la legge di bilancio 2006.
Si confida nella scrupolosa osservanza delle presenti indicazioni nonché nel rispetto del calendario degli adempimenti che prevede, entro il termine disposto dal già citato comma 4 dell'art. 1 della legge regionale n. 47/77, l'invio da parte delle amministrazioni in indirizzo alle competenti ragionerie centrali, cui si richiede una fattiva collaborazione per una puntuale applicazione delle presenti direttive, delle proposte unitamente alla presentazione di eventuali nuove iniziative normative per la predisposizione del prossimo disegno di legge finanziaria, entro il giorno 4 settembre 2006. Le ragionerie centrali avranno cura di far pervenire al servizio bilancio di questa ragioneria generale le proposte, con la propria relazione di accompagnamento, entro l'11 settembre 2006.
La presente circolare sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e inserita nel sito internet ufficiale della Regione siciliana; potrà, inoltre, essere inserita nella banca dati FONS.
  L'Assessore: LO PORTO 

(2006.32.2440)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
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