REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 21 LUGLIO 2006 - N. 35
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI


ORDINANZA COMMISSARIALE 22 maggio 2006.
Modifica del progetto della società Sicil Power, con sede in Adrano, relativo al sistema di gestione integrato per l'utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani al netto della raccolta differenziata - Sistema Messina-Catania.

IL COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA RIFIUTI E LA TUTELA DELLE ACQUE IN SICILIA

Visto l'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Vista l'ordinanza del Ministro dell'interno, n. 2983 del 31 maggio 1999, con la quale il Presidente della Regione è stato nominato Commissario delegato per la predisposizione di un piano di interventi di emergenza nel settore della gestione dei rifiuti e per la realizzazione degli interventi necessari per far fronte alla situazione di emergenza;
Viste le ordinanze di protezione civile n. 3048 del 31 marzo 2000, n. 3072 del 21 luglio 2000, n. 3136 del 25 maggio 2001, n. 3190 del 22 marzo 2002, n. 3334 del 23 gennaio 2004 e n. 3354 del 7 maggio 2004, con le quali sono state approvate modifiche ed integrazioni all'ordinanza n. 2983 del 31 maggio 1999;
Visto l'art. 1-ter del decreto legge 7 febbraio 2003, n. 15, come convertito, con modificazioni, con legge 8 aprile 2003, n. 62, recante disposizioni urgenti per il superamento di situazioni di emergenza ambientale;
Vista la disposizione n. 641 del 23 luglio 2001, con la quale il Presidente della Regione, nella qualità di Commissario delegato, ha nominato Vice Commissario l'avv. Felice Crosta, conferendo allo stesso tutte le competenze afferenti il Commissario delegato, nonché tutte le attribuzioni amministrativo-contabili scaturenti dall'ordinanza n. 2983/99 e dalle successive ordinanze modificative ed integrative;
Visto il O.P.C.M. del 29 dicembre 2005, con il quale viene prorogato lo stato di emergenza in materia di gestione dei rifiuti urbani, speciale, speciali pericolosi nel territorio della Regione siciliana fino al 31 maggio 2006;
Vista l'ordinanza n. 3508 del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 aprile 2006 disposizioni urgenti di protezione civile in Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana 16 aprile 2006 n. 87 e, in particolare, l'art. 7, in virtù del quale il Presidente della Regione siciliana Commissario delegato, al fine del definitivo superamento delle situazioni di emergenza provvede, tra l'altro, al rilascio delle autorizzazioni previste dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59.
Visto il "Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia", adottato con ordinanza commissariale n. 1166 del 18 dicembre 2002;
Vista la nota n. 220445 del 28 maggio 2003, con la quale la Commissione europea - Direzione generale ambiente ha comunicato che il predetto piano è conforme alle direttive europee in materia;
Vista l'ordinanza commissariale n. 1260 del 30 settembre 2004, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 10 dell'11 marzo 2005, con la quale è stato aggiornato il Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia;
Visto l'art. 17 - Disposizioni transitorie - del decreto legislativo 18 febbraio 2005 n. 59 - Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate   dell'inquinamento -, ai sensi del quale, i procedimenti autorizzatori in corso alla data di entrata in vigore del decreto medesimo sono portati a termine dalla medesima autorità procedente presso i quali sono stati avviati; 

Visto il decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 - Norme in materia ambientale - parte IV - il quale a partire dal 29 aprile 2006, ha abrogato, tra l'altro, il decreto legislativo n. 22/97 del 5 febbraio 1997 (decreto Ronchi);
Preso atto che l'O.P.C.M. n. 2983/99 e successive modifiche ed integrazioni, attribuisce al Commissario delegato - Presidente della Regione siciliana, la competenza di approvare i progetti ed autorizzare l'esercizio degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti ai sensi degli articoli 27 e 28 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, vigenti all'epoca di emanazione dello stesso O.P.C.M. e che l'art. 208 - Autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti - parte IV - del sopra citato decreto legislativo n. 152/2006, nulla innova in ordine ai compiti e funzioni già previsti nel regime autorizzatorio di cui agli art. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97;
Vista l'ordinanza commissariale n. 183 dell'1 marzo 2005, con la quale, ai sensi dell'art. 2, comma 4 dell'O.P.C.M. n. 3334 del 23 gennaio 2004, è stato espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale sul progetto presentato dalla società Sicil Power con sede legale in zona industriale S.S. 121 Km. 39,2 Adrano, per la realizzazione del Sistema di gestione integrato "Messina/Catania" per l'utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani al netto della raccolta differenziata provenienti dagli A.T.O. ME 1, ME 2 (oggi ME 2 e ME 5), ME 3, ME 4, CT 1, CT 2 e CT3 ed è stata, altresì, rilasciata l'autorizzazione ai sensi degli art. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/99 per la realizzazione e la gestione di:    

-  polo impiantistico localizzato nel comune di Paternò (CT) contrada Cannizzola costituito da:
-  n. 1 impianto di selezione e biostabilizzazione, n. 1 impianto di termovalorizzazione con integrato impianto di inertizzazione e n. 1 discarica di servizio per rifiuti non pericolosi, in variante allo strumento urbanistico comunale;
-  n. 1 stazione di trasferenza localizzata nel territorio del comune di Caronia (ME), in variante allo strumento urbanistico comunale;
-  n. 1 stazione di trasferenza localizzata nel territorio del comune di Rometta (ME), in variante allo strumento urbanistico comunale;
-  n. 1 stazione di trasferenza localizzata nel territorio del comune di Messina, in parte in variante allo strumento urbanistico comunale;
-  n. 1 stazione di trasferenza localizzata nel territorio del comune di Calatabiano (CT), in variante allo strumento urbanistico comunale;
-  n. 1 impianto di selezione e biostabilizzazione sito nel comune di Catania, località Pantano d'Arci, in variante allo strumento urbanistico dell'area A.S.I.;
Vista l'istanza prot. n. 491/EB/pt dell'11 novembre 2005, assunta al prot. n. 25069 del 14 novembre 2005, con la quale la società Sicil Power con sede legale in zona industriale S.S. 121 Km. 39,2 Adrano chiede l'autorizzazione, ai sensi degli art. 27 e 28 decreto legislativo n. 22/97, per le seguenti variazioni alla configurazione del Sistema integrato Messina/Catania:
-  eliminazione della Stazione di trasferenza comune di Caronia (ATO ME 1);
-  eliminazione della Stazione di trasferenza comune di Rometta (ATO ME 2);
-  eliminazione della Stazione di trasferenza di comune Calatabiano (ATO CT 1);
-  eliminazione dell'impianto di selezione e biostabilizzazione, su due linee, ubicato nel comune di Paternò (ATO CT 3);
-  nuova Stazione di trasferenza ubicata nel comune di Sant'Agata di Militello (ATO ME 1);
-  nuovo impianto di selezione e biostabilizzazione, su due linee, ubicato nel comune di Mazzarrà S. Andrea (ATO ME 2);
-  modifica del polo impiantistico di Paternò conseguente l'eliminazione dell'impianto di selezione e biostabilizzazione;
Vista l'istanza prot. 304/EB//tp_sp del 14 luglio 2005, assunta al prot. 16477 del 14 luglio 2005, con la quale la Sicil Power chiede l'approvazione della modifica dell'edificio dell'impianto di pretrattamento sul sito di Pantano D'Arci (CT) in quanto in sovrapposizione con l'elettrodotto MT;
Visto il progetto definitivo di "Revisione del progetto definitivo e dello studio di impatto ambientale del Sistema integrato Messina/Catania", allegato all'istanza dell'11 novembre 2005 così composto:
1) Impianto di selezione e biostabilizzazione, su due linee, ubicato nel comune di Mazzarrà S. Andrea:
voce d.2.3 volume 1 di 2:
-  relazione tecnica generale - R1;
-  relazione tecnica descrittiva e di processo - R2;
-  relazione tecnica di dimensionamento preliminare - R3;
-  relazione tecnica di gestione e piano di manutenzione - R4;
-  elenco apparecchiature - R5;
-  capitolato descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici - R6;
-  relazione tecnica impianto di automazione - R10;
-  relazione tecnica impianto elettrico - R9;
-  relazione tecnica impianto antincendio - R11;
-  piano preliminare della sicurezza - R12;
-  elenco utenze linea 1 - R13;
-  elenco utenze linea 2 - R14;
-  relazione geologica;
voce d.2.3 volume 2 di 2:
-  inquadramento territoriale (elaborati grafici da 1 a 12);
-  opere elettromeccaniche (elaborati grafici 10a, 11a, 12a, da 13 a 19);
-  planimetrie reti sottoservizi (elaborati grafici da 20 a 24);
-  schemi funzionali (elaborati grafici da 25 a 31);
-  impianto elettrico (elaborati grafici da 32 a 36);
-  opere civili (elaborati grafici da 37 a 59);
integrazioni al progetto definitivo:
-  planimetria generale e viabilità;
-  verifica degli indici urbanistici;
-  nota tecnica sul canale di guardia;
-  certificato di destinazione urbanistica;
-  inquadramento cartografico;
-  inquadramento catastale.
2)  Stazione di trasferenza ubicata nel comune di Sant'Agata di Militello:
voce d.1.5:
-  relazione tecnica;
-  appendice 1 capitolato speciale;
-  appendice 2 caratterizzazione del sito e regime vincolistico;
-  relazione sugli scarichi idrici;
-  relazione geologico tecnica comprensiva di allegati da 1 a 7;
-  piano preliminare della sicurezza;
-  relazione tecnica impianto antincendio;
-  relazione tecnica impianto elettrico;
-  elenco apparecchiature;
-  planimetria inquadramento - corografia;
-  viabilità generale;
-  inquadramento catastale;
-  planimetria stato di fatto;
-  individuazione della fascia di rispetto;
-  planimetria generale viabilità;
-  lay out impianto;
-  schema di processo;
-  schema di flusso acque di prima e di seconda pioggia;
-  schema di flusso dei percolati;
-  planimetria rete antincendio;
-  planimetria rete di prime e seconda pioggia;
-  planimetria rete acqua industriale;
-  impianto elettrico (planimetrie 2.3.1, 2.3.2, 2.3.3, 2.3.4);
-  opere civili (planimetrie 2.4.1, 2.4.2, 2.4.3, 2.4.4., 2.4.5, 2.4.6, 2.4.7);
integrazioni al progetto definitivo:
-  planimetria di inquadramento e corografia;
-  carta di inquadramento dei vincoli;
-  viabilità di avvicinamento alla stazione di trasferenza;
-  inquadramento catastale.
3)  Modifica del polo impiantistico di Paternò conseguente l'eliminazione dell'impianto di selezione e biostabilizzazione:
-  introduzione alla revisione del progetto definitivo;
-  relazione tecnica illustrativa e di dimensionamento del sistema integrato;
-  revisione S.I.A. polo di trattamento di Paternò (elaborati d.5.0, d.5.1, d.5.3, d.5.5, d.5.6, d.5.7, d.5.8, d.5.9, d.5.11, d.5.12, d.5.17, d.5.19).
4)  Modifica dell'edificio dell'impianto di pretrattamento sul sito di Pantano D'Arci (CT):
-  relazione tecnica descrittiva (per la parte relativa all'impianto di Pantano d'Arci);
-  inquadramento cartografico;
-  inquadramento catastale;
-  stato attuale planimetria;
-  stato attuale sez. 1/1 e 1/2;
-  verifica previsione urbanistica;
-  bacino idrografico;
-  canale di guardia;
-  viabilità - planimetrie e sezioni;
-  rilievo profili conduttori elettrodotto;
-  planovolumetrico;
-  planimetria generale e viabilità;
-  sovrapposizione tra soluzione approvata in conferenza del 30 luglio 2004 e proposta in variante;
-  planimetria generale opere elettromeccaniche;
-  planimetria rete trattamento are - linea 3;
-  planimetria rete trattamento are - linea 4;
-  planimetria antincendio;
-  planimetria rete acqua industriale e aria compressa;
-  planimetria raccolta acque reflue e prima pioggia;
-  percorso canalizzazioni esterne;
-  impianto forza motrice;
-  impianto di terra;
-  schema topologico luci esterne;
-  schema topologico luci interne.
5)  Studio di impatto ambientale:
-  inquadramento generale ed impatto ambientale risultante dal Sistema Catania-Messina;
-  S.I.A. Impianto di termovalorizzazione, discarica per rifiuti non pericolosi di Paternò;
-  S.I.A. Impianto di termovalorizzazione, discarica per rifiuti non pericolosi di Paternò - Sintesi non tecnica;
-  S.I.A. Impianto di pretrattamento e stabilizzazione di Mazzarrà S. Andrea;
-  impianto di pretrattamento e stabilizzazione di Mazzarrà S. Andrea - Sintesi non tecnica;
-  S.I.A. Stazione di trasferenza di Sant'Agata di Militello;
-  S.I.A. Stazione di trasferenza di Sant'Agata di Militello - sintesi non tecnica;
-  S.I.A. Stazione di trasferenza di Sant'Agata di Militello - Valutazione di incidenza;
-  Studio di impatto ambientale - ottemperanza alle prescrizioni;
-  Stazione di trasferenza di Sant'Agata di Militello - Carta di inquadramento e dei vincoli;
-  impianto di pretrattamento e stabilizzazione di Mazzarrà S. Andrea - carta di inquadramento e dei vincoli;
-  impianto di termovalorizzazione, discarica per rifiuti non pericolosi di Paternò - nota integrativa alla valutazione di incidenza;
Visto l'annuncio di richiesta di compatibilità ambientale pubblicato dalla Sicil Power il 17 novembre 2005 sui quotidiani "Il Giornale di Sicilia" e "La Stampa";
Vista la nota prot. Gab/2006/821/B09 del 27 gennaio 2006 del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, con la quale si trasmette, ai sensi del comma 4, art. 2 dell'O.P.C.M. n. 3334 del 23 gennaio 2004, il parere favorevole con prescrizioni n. 750 del 29 dicembre 2005, relativo all'impianto di pretrattamento di Mazzarrà S. Andrea e della Stazione di trasferenza di Sant'Agata di Militello, facenti parte del Sistema integrato Catania/Messina, reso dalla commissione per la valutazione di impatto ambientale;
Vista la nota prot. Gab/2006/3863 del 5 febbraio 2006, del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, con la quale si trasmette il parere n. 784 del 28 aprile 2006 di modifica del punto 2.2, comma 3 del sopra citato parere n. 750/05, reso dalla commissione per la valutazione di impatto ambientale;
Vista la nota prot. Gab/2005/8819/B09 del 18 ottobre 2005 del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, con la quale si trasmette, ai sensi del comma 4, art. 2 dell'O.P.C.M. n. 3334 del 23 gennaio 2004, il parere n. 724 del 15 settembre 2005, relativo all'impianto di pretrattamento di Catania - Pantano D'Arci, facente parte del Sistema integrato Catania/Messina, reso dalla commissione per la valutazione di impatto ambientale, la quale, esaminati i progetti esecutivi che comportano varianti progettuali nel lay-out delle linee di processo, ha ritenuto che " le variazioni progettuali introdotte riguardano unicamente la disposizione delle linee e non modificano in nulla l'occupazione delle aree, i processi di lavorazione e le emissioni degli impianti. Osservato che le variazioni della quota di imposta dell'impianto di Pantano D'Arci (+130 cm) costituisce un atto dovuto, in ottemperanza alla prescrizione di salvaguardia idraulica contenuta nel precedente parere, si conferma il parere già espresso di compatibilità ambientale, compreso il collegato quadro prescrittivo, non costituendo la variante modifica sostanziale dal punto di vista ambientale...";
Visto il verbale della Conferenza relativa all'impianto di pretrattamento di Mazzarrà S. Andrea, svoltasi, ai sensi dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, in data 22 febbraio 2006 ed i successivi pareri pervenuti, dai quali risulta che:
-  sindaco comune di Mazzarrà: in conferenza precisa che esiste un accordo di programma tra il comune e la società di ambito per la realizzazione di un impianto di compostaggio di qualità, tuttavia lo stesso fa presente di essere favorevole alla realizzazione del progetto oggetto della conferenza in quanto rappresenta un ciclo più completo del trattamento dei r.u. e che l'accordo di programma potrebbe essere superato dalla proposta complessiva della società Sicil Power;
-  ufficio tecnico del comune di Mazzarrà: il rappresentante dichiara in conferenza che non vi sono motivi ostativi alla variante urbanistica;
-  ufficio del Genio civile di Messina: con la nota prot. n. 8200 dell'8 maggio 2006, esprime parere favorevole ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, sul progetto presentato in variante allo strumento urbanistico;
-  Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Messina: il rappresentante consegna formale parere prot. n. 201/06 del 20 febbraio 2006 dal quale risulta che il serv. archeologico esprime parere favorevole senza alcuna condizione, mentre il serv. per i beni paesistici e naturalistici rilascia ai sensi dell'art. 146 del decreto legislativo n. 42/2004 autorizzazione paesaggistica alle seguenti condizioni: compatibilmente con le esigenze logistiche realizzative del progetto, i capannoni devono essere arretrati oltre i 150 mt dal torrente Mazzarrà; per quanto riguarda l'edificio destinato a uffici e servizi la copertura deve essere realizzata con coppo siciliano e gli infissi in legno o in alluminio verniciati color legno e il sistema di raccolta delle acque piovane in rame;
-  A.U.S.L. n. 5 - Sevizio igiene pubblica distretto di Barcellona Pozzo di Gotto: con nota prot. n. 9 del 22 febbraio 2006 esprime parere favorevole con condizioni;
-  A.U.S.L. n. 5 - Medicina del lavoro: del parere prot. n. 1503 del 20 febbraio 2006 del servizio di medicina del lavoro dell'Azienda A.S.L. n. 5 di Messina: esprime parere favorevole;
-  il Comando dei vigili del fuoco di Messina: con parere prot. n. 1647 del 20 febbraio 2006, esprime parere favorevole;
-  Provincia regionale di Messina: con nota prot. n. D8/195 del 22 marzo 2006 esprime parere favorevole;
Visto il verbale della conferenza relativa alla stazione di trasferenza di Sant'Agata di Militello, svoltasi, ai sensi dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, in data 22 febbraio 2006 ed i successivi pareri pervenuti, dai quali risulta che:
-  sindaco comune di Sant'Agata di Militello: con nota prot. n. 6765 del 21 febbraio 2006 si dichiara assolutamente disponibile alla realizzazione del progetto qualora il progetto sia integrato con le opere necessarie alla realizzazione di idonea viabilità alternativa a quella esistente;
-  A.U.S.L. n. 5 - Sevizio igiene pubblica distretto U.O. di Sant'Agata di Militello: con nota prot. n. 303/40 del 22 febbraio 2006 esprime parere favorevole;
-  A.U.S.L. n. 5 - Servizio medicina del lavoro: con nota prot. 1502 del 20 febbraio 2006 esprime parere favorevole;
-  Comando provinciale dei VV.FF. di Messina: con nota prot. n. 1299 del 20 febbraio 2006 esprime parere di conformità con prescrizioni;
-  ufficio del Genio civile di Messina: con nota 2680 del 17 febbraio 2006, esprime parere favorevole ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74;
-  Provincia regionale di Messina: con nota prot. n. 0053035 del 13 ottobre 2005 esprime parere favorevole con prescrizioni;
-  Ispettorato ripartimentale delle foreste di Messina: il rappresentante, in conferenza, esprime parere favorevole a condizione che i materiali di risulta provenienti dagli scavi, se non riutilizzati dovranno essere avviati in discariche autorizzate o impiegati per interventi di recupero ambientale. In ogni caso è vietato abbandonare disordinatamente gli stessi onde evitare dissesti idrogeologici. Le scarpate superiori al 25% dovranno essere rinsaldate mediante la messa in opera di graticciate e o muretti a secco ed eventualmente rinverdite con specie indigene atte al consolidamento;
-  Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Messina: con nota prot. n. 2839/06 del 7 marzo 2006, si rilascia l'autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 146 del decreto legislativo n. 42/04, a condizioni che: i prefabbricati uffici e spogliatoi non siano meri containers ma strutture tipo "casette"; i muri di contenimento e comunque tutte le strutture in c.l.s. o c.a. fuori terre siano rivestiti con pietrame locale sbozzato a mano e non listato; siano potenziate le aree a verde con la piantumazione di essenze arboree ed arbustive autoctone e siano messe a dimora alberature d'alto fusto lungo il perimetro dell'area d'impianto;
Vista la nota prot. 124/EB/pt del 20 marzo 2006, con la quale la Sicil Power, ha trasmesso i chiarimenti e la documentazione integrativa richiesti dagli enti partecipanti alla conferenza relativa all'impianto di Mazzarrà S. Andrea, ivi compresa la modifica del lay-out in considerazione del vincolo relativo al torrente Mazzarrà (arretramento dei capannoni a oltre 150 mt. dal torrente Mazzarrà);
Vista la nota prot. 119/EB/pt del 15 marzo 2006, con la quale la Sicil Power ha trasmesso i chiarimenti e la documentazione integrativa richiesti dagli enti partecipanti alla conferenza relativa all'impianto di Sant'Agata di Militello;
Considerato che ad oggi non sono pervenuti i pareri del dipartimento urbanistica dell'Assessorato del territorio e dell'ambiente, pur essendo stato lo stesso invitato a determinarsi, in coerenza con le scadenze previste dalle ordinanze di protezione civile, entro 15 giorni dal ricevimento del verbale dell'ultima conferenza;
Vista la certificazione di pubblicazione all'albo pretorio del comune Mazzarrà S. Andrea, avvenuta dal 3 febbraio 2006 al 18 febbraio 2006, dell'avviso di Conferenza per la trattazione del Progetto di pretrattamento, da realizzare in variante allo strumento, a seguito della quale non sono pervenute osservazioni od opposizioni;
Vista la certificazione di pubblicazione all'albo pretorio del comune di Sant'Agata di Militello, avvenuta dal 2 febbraio 2006 al 19 febbraio 2006, dell'avviso di conferenza per la trattazione del progetto della stazione di trasferenza, da realizzare in variante allo strumento, a seguito della quale non sono pervenute osservazioni od opposizioni;
Visti i titoli di disponibilità delle aree interessate dalla realizzazione della stazione di trasferenza di Sant'Agata di Militello;
Visti i titoli di disponibilità delle aree interessate dalla realizzazione dell'impianto di pretrattamento di Mazzarrà;
Visto il decreto Gab/Dec/76/06 del 27 aprile 2006 del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, con il quale è stata rilasciata, di concerto con il Ministro della salute ed il Ministro delle attività produttive, l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi degli art. 6 e 7 del D.P.R. n. 203/88, per l'impianto di pretrattamento di Mazzarrà S. Andrea;
Visto il decreto Gab/Dec/34/06 del 10 febbraio 2006 del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, con il quale è stata rilasciata, di concerto con il Ministro della salute ed il Ministro delle attività produttive, l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi degli art. 6 e 7 del D.P.R. n. 203/88, per l'impianto di pretrattamento di Catania - Pantano d'Arci;
Visto il decreto Gab/Dec/31/06 del 10 febbraio 2006 del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, con il quale è stata rilasciata, di concerto con il Ministro della salute ed il Ministro delle attività produttive, l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi degli art. 6 e 7 del D.P.R. n. 203/88, per il termovalorizzatore di Paternò, nel rispetto dei limiti e delle prescrizioni fissati dal decreto legislativo. n. 133 dell'11 maggio 2005;
Vista l'istanza prot. n. 191/EB/pt del 16 maggio 2006, con la quale la Sicil Power chiede la revisione degli allegati 1 e 3 all'ordinanza n. 183/2005 ed, in particolare, con riferimento all'allegato n. 1, i codici CER dei rifiuti ammessi in ingresso alla sezione di inertizzazione, indicati al punto t) erano errati riferendosi ai codici dei prodotti in uscita, mentre, con riferimento all'allegato 3 chiede l'aggiunta di rifiuti, in linea con quanto già autorizzato per gli altri Sistemi integrati autorizzati in Sicilia, nonché l'aggiunta di alcune prescrizioni di recepimento delle indicazioni dell'organismo di vigilanza e controllo;
Ritenuto di doversi determinare alla luce delle conferenze svolte e dei pareri resi, da ritenersi esaustivi, ai sensi dell'art. 9 dell'O.P.C.M. n. 2983/99 come modificato dall'art. 4, comma 16 dell'ord. n. 3136/01, con il quale "Il Commissario delegato - Presidente della Regione siciliana, provvede all'approvazione dei progetti ed all'autorizzazione all'esercizio degli impianti di recupero e smaltimento ai sensi degli articoli 27 e 28 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 (oggi art. 208 del decreto legislativo n. 152/06), in deroga al procedimento amministrativo dagli stessi disciplinato, salva la competenza attribuita ai prefetti in materia di discariche stabilendo in particolare che l'approvazione dei progetti da parte dello stesso Commissario delegato sostituisce ad ogni effetto, visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali e costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico comunale e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori";
Preso atto che l'istanza di revisione del sistema integrato Messina/Catania presentata dalla Sicil Power in data 11 novembre 2005 è stata motivata dalle opposizioni di alcune amministrazioni locali che hanno comportato la necessità di rilocalizzare alcuni impianti e che, ad ogni buon conto, nel riposizionamento degli impianti si è mantenuta la funzionalità logistica e gestionale dell'intero sistema Messina/Catania, cercando anche di migliorarla (come nel caso dell'impianto di preselezione e biostabilizzazione di Mazzarà che risulta essere asservito al trattamento dei rifiuti prodotti da tutta la provincia di Messina);
Preso atto, altresì, che la diversa ubicazione di nuovi impianti non ha variato i criteri di progettazione e dimensionamento degli impianti stessi, ed infatti l'impianto di preselezione e biostabilizzazione di Mazzarà risulta equivalente a quello di Paternò così come la stazione di Sant'Agata di Militello rispetto a quella precedente prevista a Caronia;
Viste le ordinanze cautelari adottate dal T.A.R. Sicilia, sezione Catania, nn. 1549/05, 1578/2005 e 1583/2005, e ritenuto di dovere ulteriormente istruire e confermare il progetto complessivo proposto dalla Sicil Power avendo accertato:
a)  la corretta attività istruttoria eseguita (così come disciplinata dagli artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97, oggi sostituito dal decreto legislativo n. 152/06) concretatasi in conferenze di servizi che hanno visto la partecipazione degli unici soggetti (amministrazioni locali) effettivamente e direttamente interessati dagli interventi tutti proposti dalla Sicil Power;
b)  l'avvenuta acquisizione da parte della Sicil Power delle autorizzazioni ex D.P.R. n. 203/88 per i diversi interventi da realizzare, così come in precedenza citato;
c)  la compatibilità della realizzazione dell'impianto di termovalorizzazione all'interno del pSIC contrada Valanghe essendo stata quest'ultima ampiamente e adeguatamente istruita dalla Sicil Power nei propri atti progettuali e verificata ed accertata dalla Commissione VIA così come peraltro già esposto nel corpo della precedente ordinanza commissariale n. 183/05 (cfr. in particolare nota Ministero dell'ambiente e tutela del territorio DPN/2D/2003/8751 del 22 dicembre 2003 e nota Ministero dell'ambiente e tutela del territorio del 23 dicembre 2004 prot. n. 3259/2004 a firma Presidente Commissione VIA) e che, pertanto, appare corretta la rappresentazione dello stato dei luoghi, e la relativa compatibilità e incidenza ambientale in ordine all'area pSIC, così come già effettuata ai fini dell'adozione dell'ordinanza n. 183/05;
d)  la inesistenza, per le medesime considerazioni in ordine all'area pSIC di cui al punto che precede, di motivazioni idonee a giustificare il diniego del nulla osta ex art. 146, decreto legislativo n. 42/04, adottato dalla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania con nota del 13 aprile 2005 prot. n. 1556/05, provvedimento per altro correttamente annullato dal Dipartimento regionale dei beni culturali ed E.P. con propria nota 4513 del 14 dicembre 2005, provvedimento quest'ultimo non impugnato in sede giurisdizionale da alcuna delle amministrazioni interessate all'attività istruttoria posta in essere dal Commissario delegato;
e)  che la Sicil Power ha articolatamente prodotto le soluzioni alle problematiche afferenti i rischi di esondazione in ordine agli impianti che la stessa società andrà a realizzare così come risulta della documentazione presentata presso le competenti autorità, segnatamente: istanza prot. n. 288/EB/SP del 22 luglio 2005 e successive integrazioni presentate con nota prot. n. 556/PT/EB/SP del 15 dicembre 2005 con riferimento agli impianti del polo di Paternò e istanza prot. n. 289/EB/SP del 22 luglio 2005 e successive integrazioni presentate con nota prot. n. 518/PT/EB/SP del 24 novembre 2005 e con nota prot. n. 008/PT/EB/SP del 18 gennaio 2006 con riferimento all'impianto di Pantano d'Arci;
Ritenuti i progetti di modifica del Sistema integrato Catania/Messina presentati meritevoli di approvazione, in quanto in linea con l'O.P.C.M. n. 2983/99 e successive modifiche ed integrazioni, con la normativa vigente e con il Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia e succ., e, pertanto, di poter procedere, ai sensi dell'art. 2, comma 4, dell'O.P.C.M. n. 3334 del 23 gennaio 2004, al rilascio del giudizio positivo di compatibilità ambientale, nonché, ai sensi dell'art. 208 del decreto legislativo n. 152/2006, alla modifica dell'ordinanza commissariale n. 183 dell'1 marzo 2005, anche ai sensi delle previsioni di cui al decreto legislativo n. 59/2005;
Per quanto sopra espresso;

Ordina:


Art. 1

Ai sensi dell'art. 2, comma 4, dell'O.P.C.M. n. 3334 del 23 gennaio 2004, si esprime giudizio positivo complessivo di compatibilità ambientale sia sul progetto di modifica del progetto approvato ai sensi dell'ordinanza commissariale n. 183 dell'1 marzo 2005, costituito dagli elaborati citati in premessa, presentato dalla società Sicil Power, con sede nella zona industriale S.S. 121 Km. 39,2 - 95031 Adrano (CT) sia, nuovamente, ed in virtù delle modifiche apportate sull'originario progetto approvato ai sensi dell'ordinanza commissariale n. 183 dell'1 marzo 2005.

Art. 2

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 208 del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, è approvato il progetto in premessa citato e, pertanto, l'ordinanza commissariale n. 183 dell'1 marzo 2005 rilasciata alla società Sicil Power, con sede legale in zona industriale, S.S. 121 Km. 39,2 - 95031 Adrano (CT), è così modificata:
-  è eliminata la stazione di trasferenza comune di Caronia (ATO ME 1) e ne sono soppressi i riferimenti di cui all'allegato 5 alla O.C. n. 183 dell'1 marzo 2005;
-  è eliminata la stazione di trasferenza comune di Rometta (ATO ME 2) e ne sono soppressi i riferimenti di cui all'allegato 5 alla O.C. n. 183 dell'1 marzo 2005;
-  è eliminata la stazione di trasferenza comune Calatabiano (ATO CT 1) e ne sono soppressi i riferimenti di cui all'allegato 5 alla O.C. n. 183 dell'1 marzo 2005;
-  è eliminato l'impianto di selezione e biostabilizzazione, su due linee, ubicato nel comune di Paternò (ATO CT 3) ed è soppresso l'allegato 2 dell'O.C. n. 183 dell'1 marzo 2005;
-  è approvato, in variante allo strumento urbanistico il progetto dell'impianto di selezione e biostabilizzazione, su due linee, nel comune di Mazzarrà S. Andrea (ATO ME 2) - F.M. 1, particelle 181 q.p., 180 q.p., 182 q.p., 183 q.p., 184 q.p., 185, 186, 187, 188, 168, 161, 189, 203, 204, 166, 163, 164, 165 -, e ne è, altresì, autorizzata la realizzazione e la gestione;
-  è approvato, in variante allo strumento urbanistico, il progetto della stazione di trasferenza nel comune di Sant'Agata di Militello (ATO ME 1) - località Oliva, foglio n. 26 particelle 91 e 620 q.p. -, e ne è altresì autorizzata la realizzazione e la gestione;
-  è approvata la modifica del polo impiantistico di Paternò conseguente l'eliminazione dell'impianto di selezione e biostabilizzazione;
-  è approvato il lay-out dell'impianto di selezione e biostabilizzazione di Catania - Pantano D'Arci.

Art. 3

La validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti prescrizioni:
1) Impianto selezione e biostabilizzazione di Mazzarrà S. Andrea:
a) l'impianto è finalizzato alla selezione della frazione secca (destinata al termovalorizzatore) da quella umida (destinata alla biostabilizzazione);
b) la potenzialità di selezione è di 2x60 t/h per una potenzialità giornaliera totale di 1.095. La capacità di trattamento annua è pari a 341.600 tonn.;
c) il deposito preliminare dei rifiuti è consentito per il tempo necessario all'avviamento degli stessi alla selezione (max 2 giorni);
d) in sede di redazione di progetto esecutivo posizionare le opere relative alle sezioni di conferimento dei rifiuti in sicurezza idraulica e soprattutto al di fuori della fascia di rispetto del Torrente Mazzarrà. A tal proposito dovrà essere in ogni caso definita ed ottenuta esplicitamente l'autorizzazione a costruire su parere dell'Autorità di bacino;
e) dovranno essere migliorate le opere di mitigazione ambientale e visiva degli impianti, magari rivedendo in fase di progetto esecutivo il posizionamento dei capannoni di tipo industriale;
f) eseguire la messa in sicurezza definitiva ed avvio della post gestione della parte di discarica esistente adiacente all'area destinata ad accogliere i nuovi impianti prima dell'avvio dei lavori di realizzazione dei medesimi garantendo successivamente la completa messa in sicurezza della restante parte della discarica;
g) nel corso di realizzazione dell'impianto si dovrà fare in modo che i movimenti di terra siano limitati al minimo indispensabile;
h) la frazione umida deve essere trattata nell'ambito dell'impianto di biostabilizzazione; nel caso in cui la FOS prodotta dall'impianto viene destinata allo smaltimento in discarica essa verrà ritenuta stabile, dal punto di vista biologico, quando rispetterà i requisiti seguenti:
-  indice respirometrico statico inferiore a 600 mgO2/kgSV/h (metodo IPLA 1998);
-  umidità compresa nell'intervallo 30-60;
i) se lo stesso materiale di cui al precedente punto, dovesse invece essere impiegato per altri scopi, come ad esempio ripristini ambientali, allora si deve verificarne la rispondenza a tutti i requisiti di qualità fissati dalle norme per tali destinazioni, con indici più restrittivi, nonché dovranno essere rispettati gli indici ed i parametri previsti dalla normativa vigente in caso di compost di qualità;
j) l'impianto deve essere fornito di acqua potabile autorizzata al consumo umano;
k) devono essere presi tutti i provvedimenti necessari a limitare le esalazioni maleodoranti in atmosfera;
l) devono essere raccolte in maniera idonea le acque piovane;
m) lo smaltimento delle acquee nere e dei percolati avvenga nel rispetto della norma in vigore;
n) l'edificio destinato a uffici e servizi, la copertura deve essere realizzata con coppo siciliano e gli infissi in legno o in alluminio verniciati color legno e il sistema di raccolta delle acque piovane in rame; le aree libere siano sistemate con aiuole associate a piantumazione di essenze arboree ed arbustive, ai lati delle strade di servizio interno, nonché lungo il perimetro di recinzione dell'area di impianto, siano messi a dimora alberi d'alto fusto associati a siepi; tutte le opere di contenimento f.t. in c.a. o c.l.s. siano rivestite con pietrame locale sbozzato a mano e non listato;
o) il progetto esecutivo dovrà essere trasmesso alla Soprintendenza dei BB.CC.AA. Servizio beni architettonici di Messina;
p) deve essere prevista l'installazione di dispositivi in grado di individuare, sul flusso di rifiuti in ingresso, la presenza di bombole (GPL, acetilene, ossigeno) e/o bombe al fine di difendere le sezioni a valle da eventi esplosivi. Il personale addetto deve essere istruito a riconoscere scritte, etichette simboli e forme di possibili contenitori;
q) tutti i materiali conferiti all'impianto devono essere sottoposti a sistemi di sorveglianza radiometrica da attuarsi concordemente con l'O.V.C.;
r) i rifiuti ammessi in ingresso all'impianto di selezione e biostabilizzazione, identificati in codici CER, sono costituiti in primo luogo dai seguenti RSU conferiti direttamente dagli ATO di riferimento e dai rifiuti compattati provenienti dalle stazioni di trasferenza:
-  20 03 01 rifiuti urbani non differenziati;
-  19 12 12 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11*.
Sono ammessi inoltre i seguenti rifiuti:
-  15 01 01 imballaggi in carta e cartone;
-  15 01 02 imballaggi in plastica;
-  15 01 03 imballaggi in legno;
-  15 01 04 imballaggi metallici;
-  15 01 05 imballaggi in materiali compositi;
-  15 01 06 imballaggi in materiali misti;
-  15 01 07 imballaggi in vetro;
-  15 01 09 imballaggi in materiale tessile;
-  20 01 08 rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  20 02 01 rifiuti biodegradabili;
-  20 03 02 rifiuti dei mercati;
-  20 03 07 rifiuti ingombranti;
-  20 03 99 rifiuti urbani non specificati altrimenti.
2) Stazione di trasferenza di Sant'Agata di Militello:
s)  la stazione consentirà il trasferimento dei rifiuti presso gli impianti di trattamento e/o di smaltimento del Sistema utilizzando veicoli aventi volumetria maggiore rispetto a quelli provenienti dalla raccolta diretta dei RSU;
t) in fase esecutiva si dovrà procedere alla modifica di progetto realizzando la completa chiusura delle aree destinate a fossa rifiuti anche mediante l'uso di strutture leggere per impedire il trasporto eolico di polveri e solidi leggeri durante le fasi di trasferimento dei rifiuti;
u) dovranno essere migliorate le opere di mitigazione ambientale e visiva degli impianti, magari rivedendo in fase di progetto esecutivo il posizionamento dei capannoni del tipo industriale;
v) i prefabbricati uffici e spogliatoi siano strutture tipo "casette"; i muri di contenimento e comunque tutte le strutture in c.l.s. o c.a. fuori terre siano rivestiti con pietrame locale sbozzato a mano e non listato; siano potenziate le aree a verde con la piantumazione di essenze arboree ed arbustive autoctone e siano messe a dimora alberature d'alto fusto lungo il perimetro dell'area d'impianto;
w)  deve essere elaborato un piano di monitoraggio ambientale teso a confermare l'assenza d'incidenza sul quadro ambientale del SIC "Serra del Re Monte Soro" e sul Parco regionale dei Nebrodi;
x)  i materiali di risulta provenienti dagli scavi, se non riutilizzati, dovranno essere avviati in discariche autorizzate o impiegati per interventi di recupero ambientale. In ogni caso è vietato abbandonare disordinatamente gli stessi onde evitare dissesti idrogeologici. Le scarpate superiori al 25% dovranno essere rinsaldate mediante la messa in opera di graticciate e o muretti a secco ed eventualmente rinverdite con specie indigene atte al consolidamento;
y)  la gestione della stazione di trasferenza non deve causare la propagazione di odori molesti al di fuori dei confini dell'area dell'impianto;
z)  dovranno essere adottate tutte le misure necessarie a garantire che le attività svolte nella stazione ed il traffico veicolare non arrechino disagio alla popolazione residente;
aa) deve essere realizzato un pozzetto di campionamento delle acque di scarico della vasca di prima pioggia;
bb) il serbatoio delle acque potabili ad utilizzo degli uffici e dei servizi igienici deve essere differenziato dalla vasca di accumulo delle acque destinate al sistema antincendio ed ad uso irriguo;
cc) in fase di gestione dell'impianto, devono essere garantiti interventi di pulizia giornaliera ed interventi periodici di disinfestazione e derattizzazione dell'area;
dd) il tempo di permanenza dei rifiuti all'interno dell'area sarà quello indispensabile al transito dei rifiuti stessi dal mezzo piccolo a quello più grande;
ee) i rifiuti ammessi in ingresso alle stazioni di trasferenza, identificati in codici CER, sono costituiti in primo luogo dai seguenti RSU conferiti dagli ATO di riferimento:
-  20 03 01 rifiuti urbani non differenziati.
Sono ammessi, inoltre, solo nel caso in cui il trasporto di tali frazioni verso gli impianti di selezione e biostabilizzazione possa essere effettuato separatamente dal resto, i seguenti rifiuti:
-  15 01 01 imballaggi in carta e cartone;
-  15 01 02 imballaggi in plastica;
-  15 01 03 imballaggi in legno;
-  15 01 04 imballaggi metallici;
-  15 01 05 imballaggi in materiali compositi;
-  15 01 06 imballaggi in materiali misti;
-  15 01 07 imballaggi in vetro;
-  15 01 09 imballaggi in materia tessile;
-  20 01 08 rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  20 02 01 rifiuti biodegradabili;
-  20 03 02 rifiuti dei mercati;
-  20 03 07 rifiuti ingombranti;
ff) per i rifiuti ingombranti è consentita, ove necessario e per comodità di trasporto, la riduzione volumetrica tramite impianto mobile, adottando tutte le precauzioni per evitare rumori e dispersione di polveri.
3) Modifica layout pretrattamento di selezione e biostabilizzazione di Catania - Pantano D'Arci:
gg) il progetto esecutivo dovrà essere sottoposto all'ente gestore delle linee elettriche per verificare la totale eliminazione delle interferenze lamentate.

Art. 4

Vengono parzialmente modificati gli allegati 1 e 3 alla precedente ordinanza n. 183 dell'1 marzo 2005 e sostituiti con i nuovi "allegato 1" e "allegato 2" uniti alla presente. Fatte salve le modifiche apportate con la presente ordinanza, restano invariati i contenuti dall'ordinanza n. 183 dell'1 marzo 2005.

Art. 5

Avverso la presente ordinanza è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni, al Tribunale amministrativo regionale del Lazio, ai sensi della legge 6 dicembre 1971 n. 1034 e della legge n. 27/2006, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro il termine di 120 giorni.

Art. 6

La presente ordinanza sarà trasmessa ai comuni di Mazzarrà S. Andrea, di Sant'Agata di Militello, di Rometta, di Calatabiano, di Caronia, di Paternò e di Catania, alle Province di Messina e di Catania, all'A.R.P.A., all'organismo di vigilanza e controllo e al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.

Art. 7

La presente ordinanza sarà trasmessa alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana affinché venga pubblicata per esteso.
Palermo, 22 maggio 2006.
  CUFFARO 

Allegato 1
Impianto di termovalorizzazione con produzione di energia elettrica (operazioni R1 ed R13 dell'allegato C al decreto legislativo n. 22/97) con integrato impianto di inertizzazione ceneri (operazioni D9 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97) sito nel comune di Paternò (CT).
Ubicazione: comune di Paternò, contrada Cannizzola - Foglio 54 partt. n. 375 per una estensione di mq. 967; n. 363 per una estensione di mq. 2.165; n. 364 per una estensione di mq. 12.067; n. 365 per una estensione di mq. 3.461; n. 366 per una estensione di mq. 9.516; n. 367 per una estensione di mq. 1.157; n. 368 per una estensione di mq. 1.207; n. 369 per una estensione di mq. 19.257.
Le sezioni principali che costituiscono l'impianto sono:
-  fossa ricevimento e stoccaggio rifiuti;
-  sistema di caricamento dei forni mediante carriponte;
-  tre forni di incenerimento del tipo a griglia mobile raffreddata ad acqua;
-  tre caldaie sui fumi di combustione dei forni;
-  tre linee trattamento fumi;
-  sistemi di stoccaggio e trasporto scorie;
-  sistemi di stoccaggio e trasporto ceneri;
-  camino a tre canne;
-  un ciclo termico a vapore;
-  sistemi ausiliari;
-  sezione di recupero energetico realizzata mediante la interposizione di caldaia a vapore, surriscaldato dall'energia termica dei fumi di combustione dei rifiuti, pipeline del vapore prodotto che alimenta turbogeneratore, sezione di condensazione;
-  opere accessorie quali impianti di demineralizzazione, raccolta e spegnimento scorie, impianto di condizionamento e riduzione pericolosità scorie e ceneri, da destinare a discarica di servizio;
-  impianto di inertizzazione dei residui di filtrazione prodotti dal trattamento fumi e delle ceneri leggere contenenti sostanze pericolose.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 5, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a)  l'avvio dell'impianto di termovalorizzazione è subordinato all'ottenimento dell'autorizzazione alle emissioni gassose in atmosfera ai sensi del D.P.R. n. 203/88. I limiti di emissione e le modalità di monitoraggio dell'impianto dovranno risultare conformi al D.M. n. 503 del 19 novembre 1997 ed in ogni caso non potranno essere meno restrittivi dei valori contenuti nella direttiva comunitaria 2000/76/CE;
b)  si deve predisporre un sistema di controllo e gestione ambientale che consenta di riportare i valori dei parametri principali relativi alle emissioni su pannelli a messaggio variabile o sistemi simili, a disposizione del pubblico. Tali dati saranno inviati on-line all'Agenzia di controllo ARPA Sicilia;
c)  il termovalorizzatore deve produrre energia elettrica e pertanto la sua attivazione è subordinata all'effettivo collegamento alla rete;
d)  dovranno essere adottati tutti gli opportuni accorgimenti tecnici e le cautele necessari alla limitazione delle emissioni diffuse derivanti dalla fase di messa in riserva dei rifiuti in ingresso; in particolare si prescrive che la termovalorizzazione dei rifiuti deve avvenire in tempi tali da evitare esalazioni maleodoranti;
e)  nella redazione del progetto esecutivo dovranno essere predisposte le misure ingegneristiche e gestionali di salvaguardia nei confronti del pericolo di esondazione e ruscellamento sottoposte all'approvazione dell'Autorità territorialmente competente in materia di difesa idraulica (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
f)  si dovrà redigere un progetto esecutivo per la strada di accesso agli impianti (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
g)  si dovrà redigere un progetto esecutivo per la realizzazione di corridoi ecologici di connessione con le vicine aree riparali del fiume Simeto (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
h)  nel corso dei lavori di scavo per la realizzazione delle opere, stante la vicinanza di un'area archeologica, dovranno essere adottate tutte le opportune precauzioni, beninteso che l'eventuale rinvenimento di qualsiasi reperto dovrà essere comunicato alla Soprintendenza di Catania (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
i)  si dovrà predisporre un programma di monitoraggio per fornire indicazioni evolutive sulla zona pSIC "contrada Valanghe" (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
j)  prima dell'inizio dei lavori dovranno essere presentate istanze alla Provincia regionale di Enna, per gli eventuali attraversamenti stradali di superficie o di sottosuolo, di cui la stessa Provincia è competente (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
k)  si dovrà fare in modo che i movimenti di terra siano i limitati al minimo indispensabile (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
l)  tutte le superfici catastali del polo impiantistico di Paternò con l'esclusione delle parti da edificare indicate in progetto, dovranno essere totalmente rimboschite, con essenze forestali autoctone caratteristiche della zona fitoclimatica del lauretum (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
m)  dovrà essere effettuato e prodotto all'Ispettorato ripartimentale foreste di Catania il certificato relativo alla variazione di coltura dei terreni di cui al punto precedente (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
n)  l'inizio dei lavori dovrà essere comunicato anche all'Ispettorato ed al distaccamento forestale di Catania (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
o) la capacità annua di termovalorizzazione è di 450.000 tonnellate. In ogni caso, in funzione del P.C.I. dei rifiuti stessi, non dovrà essere superata la capacità termica di progetto di ogni singola linea di termovalorizzazione pari a MW 68,75. La messa in riserva dei rifiuti da effettuarsi nella fossa di accumulo prima della termovalorizzazione è di 13.125 mc., mentre la potenzialità di trattamento dell'impianto di inertizzazione è di 40.500 t/anno;
p)  potrà essere predisposto per la visita all'impianto un percorso didattico con punti di osservazione interni ed esterni, sala riunioni, mezzi audiovisivi, che dovrà prevedere sistemi di sicurezza e vie di fuga;
q)  nella eventualità che l'impianto di termovalorizzazione dovesse essere alimentato con rifiuti tal quali (fuori servizio dell'impianto di separazione secco/umido), dovranno essere installati in adeguate posizioni, ove il sistema di alimentazione lo consentisse, dispositivi atti ad individuare la presenza di bombole (GPL, acetilene, ossigeno) e/o bombe, al fine di difendere il forno da eventi esplosivi. Il personale addetto deve essere istruito a riconoscere scritte, etichette simboli e forme di possibili contenitori;
r)  tutti i materiali conferiti all'impianto di termovalorizzazione, nell'eventualità che questo dovesse essere alimentato con rifiuti tal quali (fuori servizio dell'impianto di separazione secco/umido) devono essere sottoposti a sistemi di sorveglianza radiometrica da attuarsi concordemente con l'O.V.C.;
s)  i rifiuti ammessi all'impianto di termovalorizzazione, identificati in codici CER, sono costituiti in primo luogo dalla seguente frazione secca dei RSU separata dagli impianti di selezione:
-  19  12 12 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11. 

Sono ammessi inoltre i seguenti scarti combustibili, purché non recuperabili come materiali:
-  03  01 01 scarti di corteccia e sughero; 
-  03  01 05 segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04*; 
-  03  03 01 scarti di corteccia e legno; 
-  03  03 02 fanghi di recupero dei bagni di macerazione (green liquor); 
-  03  03 07 scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone; 
-  04  02 21 rifiuti da fibre tessili grezze; 
-  04  02 22 rifiuti da fibre tessili lavorate; 
-  05  01 13 fanghi residui dell'acqua di alimentazione caldaie; 
-  05  01 14 rifiuti prodotti dalle torri di raffreddamento; 
-  15  01 01 imballaggi in carta e cartone; 
-  15  01 02 imballaggi in plastica; 
-  15  01 03 imballaggi in legno; 
-  15  01 05 imballaggi in materiali compositi; 
-  15  01 06 imballaggi in materiali misti; 
-  15  01 09 imballaggi in materia tessile; 
-  15  02 03 assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02; 
-  17  02 01 legno; 
-  17  02 03 plastica; 
-  19  05 01 parte di rifiuti urbani e simili non compostata; 
-  19  05 02 parte di rifiuti animali e vegetali non compostata; 
-  19  08 01 vaglio; 
-  19  12 01 carta e cartone; 
-  19  12 04 plastica e gomma; 
-  19  12 07 legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06; 
-  19  12 08 prodotti tessili; 
-  19  12 10 rifiuti combustibili (CDR: combustibile derivato da rifiuti); 
-  20  01 01 carta e cartone; 
-  20  01 10 abbigliamento; 
-  20  01 11 prodotti tessili; 
-  20  01 38 legno, diverso da quello di cui alla voce 20 01 37; 
-  20  01 39 plastica; 
-  20  02 03 altri rifiuti non biodegradabili; 
-  20  03 07 rifiuti ingombranti. 

I seguenti rifiuti biodegradabili, sono ammessi temporaneamente all'impianto di termovalorizzazione nei casi in cui l'impianto di selezione/biostabilizzazione (allegato 2) o la discarica di sistema risultino fuori servizio:
-  19  05 03 compost fuori specifica; 
-  20  01 08 rifiuti biodegradabili di cucine e mense; 
-  20  02 01 rifiuti biodegradabili; 
-  20  03 01 rifiuti urbani non differenziati; 
-  20  03 02 rifiuti dei mercati; 

t) i rifiuti ammessi in ingresso alla sezione di inertizzazione sono i seguenti:
-  19  01 05* residui di filtrazione prodotti dal trattamento fumi; 
-  19  01 07* residui solidi prodotti dal trattamento dei fumi; 
-  19  01 13* ceneri leggere contenenti sostanze pericolose; 
-  19  01 15* ceneri di caldaia, contenenti sostanze pericolose. 

Allegato 3
Discarica di servizio per rifiuti non pericolosi per deposito (bacino 1) della FOS e per il deposito (bacino 2) delle scorie e delle ceneri inertizzate (operazione D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), sita nel comune di Paternò.
Ubicazione: comune di Paternò, contrada Cannizzola - Foglio n. 54 particelle n. 372 per una estensione di mq. 223.057 e n. 374 per una estensione di mq. 943.
Le sezioni principali che costituiscono la discarica di servizio sono:
-  modulo principale costituito da due bacini (bacino 1 e bacino 2) separati ed idraulicamente indipendenti, costruita e coltivata in lotti con strutture di protezione ambientale e rivestimenti in HDPE separati;
-  sistema di protezione dell'invaso rispondente alle norme guida del decreto n. 36/02 progettato in struttura multistrato composta da: argilla miscelata con bentonite, rivestimento in HDPE; telo di tessuto non tessuto a protezione del rivestimento in HDPE; strato drenante in ghiaia;
-  rete di raccolta del percolato;
-  impianto di captazione del biogas;
-  pozzi spia e piezometri di controllo;
-  opere accessorie.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 5 la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a) la discarica è finalizzata principalmente al deposito dei residui della combustione prodotti dall'impianto di termovalorizzazione (bacino 2) e della frazione organica stabilizzata grigia proveniente dagli impianti di pretrattamento del sistema Messina-Catania (bacino 1).
b) inoltre, nella medesima discarica di servizio (bacino 1) verrà stoccato temporaneamente il materiale combustibile imballato proveniente dagli impianti di pretrattamento di sistema, nell'attesa dell'attivazione del termovalorizzatore;
c) nella fase di gestione dovrà essere assicurata la minimizzazione dei deflussi superficiali adottando anche canali di gronda flessibili/provvisori per separare efficacemente le acque superficiali e quindi evitare il dissesto delle balle provvisoriamente abbancate per lotti;
d) nella redazione del progetto esecutivo dovranno essere predisposte le misure ingegneristiche e gestionali di salvaguardia nei confronti del pericolo di esondazione e ruscellamento sottoposte all'approvazione dell'Autorità territorialmente competente in materia di difesa idraulica (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
e) si dovrà redigere un progetto esecutivo per la strada di accesso agli impianti (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
f) si dovrà redigere un progetto esecutivo per la realizzazione di corridoi ecologici di connessione con le vicine aree riparali del fiume Simeto (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
g) nel corso dei lavori di scavo per la realizzazione delle opere dovrà essere prestata la massima attenzione ad eventuali ritrovamenti archeologici in considerazione della vicina area archeologica, beninteso che l'eventuale rinvenimento di qualsiasi reperto dovrà essere comunicato alla Soprintendenza di Catania (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
h) si dovrà predisporre un programma di monitoraggio per fornire indicazioni evolutive sulla zona pSIC "Contrada Valanghe" (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
i) prima dell'inizio dei lavori dovranno essere presentate istanze alla Provincia regionale di Enna, per gli eventuali attraversamenti stradali di superficie o di sottosuolo, di cui la stessa Provincia è competente (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
j) si dovrà fare in modo che i movimenti di terra siano limitati al minimo indispensabile (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
k) tutte le superfici catastali del polo impiantistico di Paternò con l'esclusione delle parti da edificare indicate in progetto, dovranno essere totalmente rimboschite, con essenze forestali autoctone caratteristiche della zona fitoclimatica del lauretum (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
l) dovrà essere effettuato e prodotto all'Ispettorato ripartimentale foreste di Catania il certificato relativo alla variazione di coltura dei terreni di cui al punto precedente (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
m) l'inizio dei lavori dovrà essere comunicato anche all'Ispettorato ed al distaccamento forestale di Catania (prescrizione valida per tutto il polo impiantistico di Paternò);
n) dovranno essere effettuati ulteriori accertamenti ed indagini di dettaglio geognostico, sia ante operam, sia in seguito nel corso dei lavori di scavo, per eventualmente adottare le necessarie modifiche progettuali;
o) deve essere condotto un approfondito studio degli aspetti geotecnici, sia nelle condizioni attuali, sia dopo lo sbancamento, sia a riempimento avvenuto, sia infine per quanto riguarda il rilevato di contenimento al piede, tenendo conto del livello di sismicità della zona;
p) deve essere adottato un piano di gestione che minimizzi l'utilizzo degli invasi attrezzati, procedendo per lotti a minor impatto visivo e paesaggistico con piano di ricostruzione paesaggistica coerente con la situazione ante operam;
q) esaurita la volumetria disponibile per ogni singolo lotto, dovrà essere realizzata una copertura superficiale finale che rispetti i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.3;
r) in fase di gestione della discarica si dovranno adottare adeguate contromisure contro lo spargimento di polveri ed altri rifiuti leggeri nell'ambiente circostante;
s) la capacità totale di abbancamento della discarica è di 6.060.000 mc. Vita di esercizio 20 anni;
t) fermo restando che devono essere sempre e comunque rispettate le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, la preparazione del fondo e delle pareti della discarica, e/o di ogni singolo lotto di discarica, verrà realizzata in modo tale da rispettare i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.2;
u) i sistemi di raccolta e di smaltimento del percolato e dei gas prodotti in seno alla discarica devono essere funzionanti prima dell'inizio dell'esercizio della discarica stessa; essi devono inoltre essere mantenuti efficienti durante tutta la gestione operativa e dopo la chiusura dell'invaso, fino a quando il monitoraggio svolto in fase post-operativa abbia accertato (sotto il controllo di ARPA Sicilia) che la discarica non comporta più rischi per la salute e per l'ambiente, così come richiesto dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003;
v) i rifiuti organici biostabilizzati (FOS), le scorie e le ceneri inertizzate, devono essere abbancati in lotti di discarica separati, così come devono essere separati i relativi sistemi drenanti e le impermeabilizzazioni superficiali;
w) nella fase di gestione deve essere assicurata la minimizzazione dei deflussi superficiali adottando anche canali di gronda flessibili/provvisori per separare efficacemente le acque superficiali pulite da quelle potenzialmente contaminate;
x) devono essere condotte periodiche campagne di monitoraggio delle acque sotterranee interessate, da effettuarsi in pozzi rappresentativi dell'andamento idrico sotterraneo;
y) i rifiuti ammessi in discarica (bacino 1), identificati dai seguenti codici CER, sono costituiti in primo luogo dalla frazione umida dei RSU separata dagli impianti di selezione e successivamente sottoposta a trattamento di biostabilizzazione:
-  19  05 03 compost fuori specifica. 

Sono ammessi inoltre i seguenti scarti, espressi in codici CER, purché caratterizzati da un'umidità inferiore al 75%:
-  02 01 06 feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate), effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito;
-  02  02 03 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione; 
-  02  03 04 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione; 
-  02  05 01 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione; 
-  02  06 01 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione; 
-  19  08 01 vaglio; 
-  19  08 02 rifiuti dell'eliminazione della sabbia; 
-  19  08 14 fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 13*; 
-  19  09 01 rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari; 
-  19  09 02 fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell'acqua; 
-  19  09 03 fanghi prodotti dai processi di decarbonatazione; 
-  20  03 06 rifiuti della pulizia delle fognature. 

Sono ammessi infine i seguenti scarti inerti, purché non recuperabili come materiali:
-  02  04 01 terriccio residuo delle operazioni di pulizia e lavaggio delle barbabietole; 
-  15  01 04 imballaggi metallici; 
-  15  01 07 imballaggi in vetro; 
-  19  12 02 metalli ferrosi; 
-  19  12 03 metalli non ferrosi; 
-  19  12 05 vetro; 
-  19  12 09 minerali (ad esempio sabbia, rocce); 
-  19  12 12 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11* (limitatamente agli scarti di selezione non combustibili); 
-  20  02 03 altri rifiuti non biodegradabili; 
-  20  03 03 residui della pulizia stradale. 

I seguenti rifiuti biodegradabili e/o combustibili, sono ammessi in discarica, purché caratterizzati da un'umidità inferiore al 75%, prima dell'avviamento dell'impianto di selezione/biostabilizzazione e dell'impianto di termovalorizzazione, oppure nei casi in cui tali impianti dovessero successivamente risultare fuori servizio:
-  02  01 03 scarti di tessuti vegetali; 
-  03  01 01 scarti di corteccia e sughero; 
-  03  01 05 segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04*; 
-  03  03 01 scarti di corteccia e legno; 
-  03  03 07 scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone; 
-  03  03 08 scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati; 
-  04  02 09 rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri); 
-  04  02 21 rifiuti da fibre tessili grezze; 
-  04  02 22 rifiuti da fibre tessili lavorate; 
-  15  01 01 imballaggi in carta e cartone; 
-  15  01 02 imballaggi in plastica; 
-  15  01 03 imballaggi in legno; 
-  15  01 05 imballaggi in materiali compositi; 
-  15  01 06 imballaggi in materiali misti; 
-  15  01 09 imballaggi in materia tessile; 
-  19  05 01 parte di rifiuti urbani e simili non compostata; 
-  19  05 02 parte di rifiuti animali e vegetali non compostata; 
-  19  05 99 rifiuti non specificati altrimenti; 
-  19  08 05 fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane; 
-  19  08 12 fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 11*; 
-  19  12 01 carta e cartone; 
-  19  12 04 plastica e gomma; 
-  19  12 07 legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06*; 
-  19  12 08 prodotti tessili; 
-  19  12 10 rifiuti combustibili (CDR: combustibile derivato da rifiuti); 
-  19  12 12 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11*; 
-  20  01 01 carta e cartone; 
-  20  01 08 rifiuti biodegradabili di cucine e mense; 
-  20  01 10 abbigliamento; 
-  20  01 11 prodotti tessili; 
-  20  01 38 legno, diverso da quello di cui alla voce 20 01 37*; 
-  20  01 39 plastica; 
-  20  02 01 rifiuti biodegradabili; 
-  20  03 01 rifiuti urbani non differenziati; 
-  20  03 02 rifiuti dei mercati; 
-  20  03 07 rifiuti ingombranti; 
-  20  03 99 rifiuti urbani non specificati altrimenti; 

z)  i rifiuti ammessi in ingresso alla discarica (bacino 2), identificati in codici CER, sono i seguenti:
-  19  01 12 ceneri pesanti e scorie, diverse da quelle di cui alla voce 19 01 11*; 
-  19  01 14 ceneri leggere, diverse da quelle di cui alla voce 19 01 13; 
-  19  03 05 rifiuti stabilizzati diversi da quelli di cui alla voce 19 03 04*; 
-  19  03 07 rifiuti solidificati diversi da quelli di cui alla voce 19 03 06*. 

Sono ammessi infine i seguenti scarti inerti, purché non recuperabili come materiali:
-  10  01 01 ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia (tranne le polveri di caldaia di cui alla voce 10 01 04*); 
-  12  01 01 limatura e trucioli di materiali ferrosi; 
-  12  01 02 polveri e particolato di materiali ferrosi; 
-  12  01 03 limatura e trucioli di materiali non ferrosi; 
-  12  01 04 polveri e particolato di materiali non ferrosi; 
-  12  01 05 limatura e trucioli di materiali plastici; 
-  12  01 13 rifiuti di saldatura; 
-  12  01 17 materiale abrasivo di scarto; 
-  12  01 21 corpi d'utensile e materiali di rettifica esauriti, diversi da quelli di cui alla voce 12 01 20*; 
-  16  11 04 altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce 16 11 03*; 
-  16  11 06 altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce 16 11 05*; 
-  19  04 01 rifiuti vetrificati; 

aa) i rifiuti di cui al codice 19 01 12 devono essere abbancati separatamente dai rifiuti di cui ai codici 19 01 14, 19 03 05 e 19 03 07;
bb) devono essere comunque rispettati i criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica di cui al decreto del Ministero dell'ambiente 3 agosto 2005.
(2006.23.1822)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
Alessandro De Luca
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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