REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 16 GIUGNO 2006 - N. 29
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DISPOSIZIONI E COMUNICATI

ASSESSORATO DEL LAVORO, DELLA PREVIDENZA SOCIALE, DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DELL'EMIGRAZIONE


Direttive per la programmazione e presentazione dei progetti a valere del P.R.O.F. - Piano regionale dell'offerta formativa 2007.


AVVISO PUBBLICO N. 2/06/FP DEL 9 GIUGNO 2006

PREMESSA
I.1. Finalità generali
Il presente avviso pubblico fa riferimento:
-  alla legge regionale 6 marzo 1976, n. 24 e successive modifiche ed integrazioni;
-  all'art. 23, comma 5, della legge regionale 21 settembre 1990, n. 36 e successive modifiche ed integrazioni;
-  al capo II, "Disposizioni in materia di formazione professionale" della legge regionale 15 maggio 1991, n. 27 e successive modifiche ed integrazioni;
-  all'art. 2 della legge regionale 1 settembre 1993, n. 25, istitutivo di "Garanzie per il personale della formazione professionale";
-  all'art. 39 della legge 23 dicembre 2002, n. 23, recante norme sulle "Attività formative";
-  all'art. 132 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4;
-  all'art. 68 della legge 17 maggio 1999, n. 144;
-  alla legge 14 febbraio 2003, n. 30;
-  alla legge 28 marzo 2003, n. 53;
-  al regolamento CE n. 1260/99 del Consiglio del 21 giugno 1999;
-  al regolamento CE n. 1784/99 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999;
-  al regolamento CE n. 1159/2000 della Commissione del 30 maggio 2000;
-  al regolamento CE n. 68/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001;
-  al regolamento CE n. 69/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001;
-  al regolamento CE n. 438/2001 della Commissione del 2 marzo 2001;
-  al regolamento CE n. 2355/2002 della Commissione del 27 dicembre 2002 che modifica il regolamento CE n. 438/2001;
-  al regolamento CE n. 448/2004 della Commissione del 10 marzo 2004;
-  al P.O.R. Sicilia 2000/2006, approvato dalla Commissione europea con decisione n. C(2000)2346 dell'8 agosto 2000 e successive modifiche;
-  al Complemento di programmazione attuativo del P.O.R. Sicilia 2000/2006, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 149 del 20-21 marzo 2001 e successive modifiche ed integrazioni;
-  alla circolare n. 41/2003 del 5 dicembre 2003 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
-  alle "Disposizioni per l'accreditamento delle sedi formative e orientative nella Regione siciliana", approvate con decreto n. 03/FP del 30 aprile 2003 e successive rettifiche e attuazioni.

Capitolo I
PROGRAMMAZIONE

I.1. Direttive generali
Gli interventi programmabili devono essere coerenti con quanto previsto dal P.O.R. Sicilia 2000/2006, con gli obiettivi delle misure del Complemento di programmazione e con la classificazione delle attività che emerge dai documenti nazionali e comunitari, nonché dalle disposizioni per l'accreditamento.
Gli interventi formativi dovranno essere in grado di fornire agli utenti quelle conoscenze, competenze e capacità che sono indispensabili in un mercato del lavoro e in un sistema produttivo in progressiva trasformazione, garantendo, laddove necessario, opportunità di rapide riconversioni professionali adeguate alla complessità del sistema.
Nel programmare gli interventi si terrà conto delle priorità comunitarie derivanti dai regolamenti comunitari vigenti.
I progetti proposti dovranno tenere conto degli indirizzi contenuti nelle analisi, nelle indagini e negli studi sui fabbisogni formativi e professionali a livello nazionale e regionale a vario titolo promossi, di cui sia certa e documentata la fonte, con particolare riferimento agli enti bilaterali nazionali e regionali, che hanno individuato i profili professionali maggiormente rispondenti ai mercati di riferimento, alle esigenze espresse dal mercato del lavoro, nonché alla domanda espressa dalle imprese.
Le indagini nazionali disponibili sono: l'Indagine OBNF dell'organismo bilaterale Confindustria CGIL/CISL/UIL, l'indagine ENFEA dell'organismo bilaterale Confapi CGIL/CISL/UIL, l'indagine Excelsior dell'Unioncamere, l'indagine EBNA dell'organismo bilaterale dell'artigianato CGIL/CISL/UIL, etc..
Dovranno tenere conto, altresì, del fabbisogno evidenziato dall'ufficio di collocamento dello spettacolo, di seguito specificate:
-  scenografo: è il professionista che ha il compito di ricostruire o ricreare gli ambienti nei quali vengono realizzate le scene;
-  tecnico audio: si occupa dell'acquisizione, trasmissione, elaborazione del suono;
-  macchinista: è una figura professionale in grado di saper montare e smontare le scene durante lo spettacolo e di costruire e manovrare i congegni di scena;
- sarta: deve conoscere il taglio e cucito, il disegno su carta modello, riconoscere i materiali ed avere conoscenza di base e di tintura e di stampa tessuti, conoscere la storia del teatro e del costume e le varie ambientazioni;
-  tecnico luci: si occupa dell'illuminazione del set e della realizzazione dei conseguenti effetti scenici di luci e colori.
Saranno considerati, comunque, prioritari i progetti integrati sia in termini di azioni/attività/iniziative (progetto integrato) che in termini di soggetti (integrazione di soggetti).
Nel caso di programmazione di più edizioni di uno stesso corso, queste dovranno essere inserite in unico progetto che dovrà prevedere anche le attività e le risorse trasversali necessarie ad un'efficace gestione progettuale (ad es: il coordinamento); allo stesso modo, nel caso di programmazione di più corsi finalizzati ad unico obiettivo, coerenti con una sola misura del Complemento di programmazione (ad es.: obbligo formativo).
In caso di progetti pluriennali, gli organismi dovranno presentare il progetto comprensivo delle articolazioni didattiche relative a tutte le annualità formative di riferimento che sarà valutato ed approvato nel suo complesso, ma finanziato nei singoli anni formativi di riferimento, indicando nel progetto sia il costo complessivo che il costo relativo ad ogni singola annualità.
Il Piano regionale dell'offerta formativa, il cui monte ore massimo è fissato indicativamente in 1.450.000 ore, verrà articolato nel rispetto degli obiettivi secondo le percentuali sotto indicate su base regionale:

Obiettivi      Percentuali indicative 
Formazione di I e II livello e alternanza scuola-lavoro      58 
Formazione continua e permanente      10 
Formazione per ambiti speciali      32 

Per l'obiettivo diritto/dovere alla formazione il limite è dato dal numero di interventi relativi al 3° anno attivati per il 2006, cui corrisponderanno nuovi cicli - e quindi primi anni - a partire dal 2007.
I.2.  Obiettivi
I.2.1.  Formazione diI e II livello e alternanza scuola-lavoro (Form.)
Questo intervento rappresenta un'offerta formativa di carattere professionalizzante finalizzata a dotare la persona di requisiti di competenza tali da consentirle di immettersi nel mercato del lavoro e delle professioni anche oltre il 18° anno d'età. Tale obiettivo comprende interventi di qualificazione, specializzazione, formazione iniziale, secondaria e superiore.
In tale obiettivo, inoltre, potranno essere sperimentati interventi di breve durata (25 ore) da realizzarsi prima dell'attività di stage prevista per l'alternanza scuola-lavoro, al fine di preparare ed accompagnare i ragazzi durante lo stage stesso. Esso è finalizzato ad assolvere le iniziative di alternanza scuola - lavoro di cui all'art. 4 della legge n. 53/2003.
I.2.2.  Formazione continua e permanente (F.C. e F.P.)
Con la formazione continua e permanente si intende supportare l'individuo, nell'arco di tutta la vita, nel processo di adeguamento delle proprie competenze e conoscenze e della professionalità ai processi di innovazione scientifica, tecnologica, produttiva e organizzativa.
I destinatari degli interventi formativi, che rientrano in questo ambito, sono, pertanto, le lavoratrici ed i lavoratori (sia autonomi che dipendenti) per consentire loro il recupero di una mancata o parziale formazione iniziale, per sostenere i percorsi di evoluzione e promozione professionale, per garantire il mantenimento delle conoscenze di fronte ai processi di trasformazione ed innovazione del lavoro.
Saranno considerati prioritari gli interventi di formazione continua rivolti al personale dipendente dagli enti di formazione i cui livelli occupazionali sono garantiti dal combinato disposto degli artt. 2 della legge regionale n. 25/93 e 39 della legge regionale n. 23/2002.
I.2.3.  Formazione ambiti speciali (F.A.S.)
Formazione socio assistenziale
In tale ambito è prevista qualificazione finalizzata a figure professionali operanti nel settore sociale nel rispetto degli standard strutturali ed organizzativi dei servizi e degli interventi socio-assistenziali, di cui alla legge regionale 5 maggio 1986, n. 22 e successive modifiche ed integrazioni. Tali riferimenti normativi dovranno essere riportati nel formulario. Eventuali diverse esigenze formative manifestate da enti locali e/o organizzazioni di categoria dovranno essere opportunamente documentate ed allegate agli interventi formativi proposti.
Destinatari:
-  soggetti privi di titolo conclusivo del secondo ciclo;
-  soggetti in possesso del titolo conclusivo del secondo ciclo.
Requisiti di accesso per entrambe le categorie di destinatari, in dipendenza della figura professionale:
-  assolvimento dell'ex obbligo scolastico;
-  possesso del titolo conclusivo del secondo ciclo.
Durata: 900 ore annue e 1.800 ore biennale.
Formazione per soggetti con deficit di opportunità
L'obiettivo prevede la preparazione di soggetti portatori di svantaggio all'integrazione sociale e lavorativa. Tali iniziative vanno progettate ad hoc, tenendo conto dell'utenza, dei vincoli legati alle condizioni oggettive e soggettive. L'accesso a tali azioni formative può prescindere dall'assolvimento dell'ex obbligo scolastico e, in tal caso, può farsi riferimento all'art. 6 del D.P.R. 12 luglio 2000, n. 257.
Destinatari: disabili, disadattati sociali, detenuti adulti, detenuti minori.
Durata:
-  HDC da 900 a 1.800 ore, se biennale (orientamento e preformazione);
-  DAD da 350 a 900 ore;
-  DIS da 500 a 900 ore;
-  DMI da 500 a 1.800 ore (se biennale).
Certificazione: attestato di frequenza e/o certificato di qualifica professionale e/o attestato di abilitazione e/o certificato di specializzazione a secondo della tipologia dell'intervento.
I.2.4.  Diritto/dovere alla formazione (D.F.)
Attraverso la formazione professionale si realizza, ai sensi dalla legge n. 53 del 28 marzo 2003, il diritto alla formazione sia per quei giovani che scelgono un percorso formativo diverso da quello dell'istruzione, sia per quei giovani che la scuola non riesce ad attirare: in tal caso la formazione rappresenta uno strumento fondamentale di prevenzione del disagio e delle difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro di una fascia significativa della popolazione giovanile.
L'impianto formativo è finalizzato all'educazione attiva e dovrà essere attuato secondo un processo di apprendimento che, facendo leva sull'esperienza di lavoro in laboratorio, fornisce le competenze di base, trasversali e tecnico-professionali, tali da garantire una formazione completa del cittadino.
Potranno essere progettati percorsi di formazione professionale - rivolti alle ragazze e ai ragazzi che, concluso il primo ciclo di studi, manifestino la volontà di accedervi - caratterizzati da curricoli formativi e da modelli organizzativi volti a consolidare e ad innalzare il livello delle competenze di base, a sostenere i processi di scelta dello studente in ingresso, in itinere ed in uscita dai percorsi formativi e la sua conoscenza del mondo del lavoro.
I percorsi sperimentali di formazione professionale devono conformarsi a standard minimi formativi relativi alle competenze di base, onde potere garantire la spendibilità nazionale degli esiti formativi, intermedi e finali, certificati, nonché i passaggi dai percorsi formativi a quelli scolastici.
Tali percorsi devono avere durata almeno triennale, contenere, con equivalente valenza formativa, discipline ed attività attinenti sia alla formazione culturale sia alle aree professionali interessate, consentire il conseguimento di una qualifica professionale riconosciuta a livello nazionale e corrispondente almeno al secondo livello europeo.
Al fine dei passaggi tra i sistemi formativi, dovranno essere necessariamente raggiunte intese con le istituzioni scolastiche. I passaggi tra i sistemi di istruzione e formazione saranno favoriti mediante il conseguimento e il riconoscimento di crediti scolastici e formativi.
I.2.5.  Misure coerenti P.O.R. Sicilia
I contenuti delle schede del P.O.R. Sicilia sono disponibili sul sito www.euroinfosicilia.it.
I.3. Numero destinatari
Nella seguente tabella viene fissato il numero minimo/massimo di allievi da ammettere alle attività corsuali, distinto per obiettivi:

Obiettivi      Numero allievi 
Formazione I e II livello e alternanza scuola-lavoro      da 15 a 20 allievi 
Diritto/dovere alla formazione      da 15 a 20 allievi 
Formazione continua e permanente      da  8 a 25 allievi 
Formazione ambiti speciali (tranne socio-assistenziale)      da  8 a 12 allievi (HDC) 
      da    8 a 10 allievi (DMI, DAD, DIS) 
Altri      da 15 a 20 allievi 

Inoltre, limitatamente a casi particolarmente significativi e debitamente motivati (interventi concertati con scuole pubbliche, allievi in convitto o semi-convitto presso istituti ecc.), il numero degli allievi può superare il limite massimo posto.
I.4.  Contenuti progettuali
I progetti devono prevedere lo sviluppo e l'estensione del sistema di valutazione a tutte le fasi. Occorrerà valutare l'efficacia, l'efficienza e la qualità delle singole iniziative progettuali e creare un sistema di monitoraggio anche per il miglioramento e l'adeguamento continuo sulla base degli obiettivi individuati e delle eventuali non conformità rilevate.
All'interno del progetto, ogni intervento formativo proposto di durata pari a 900 ore annuali dovrà prevedere competenze specifiche di base e trasversali, che si riferiscono alle seguenti discipline:
-  cultura europea - il Fondo sociale europeo (trasversale);
-  lingua inglese (di base);
-  informatica di base (di base);
-  cultura d'impresa (trasversale);
-  presentazione del corso (trasversale);
-  spendibilità della professione (trasversale);
-  diritto del lavoro e sindacale (di base);
-  igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (decreto legislativo n. 626/94) (di base)
Per ogni intervento che preveda una qualifica professionale, dovrà, inoltre, essere accertata e dichiarata la conformità ad eventuali leggi e normative nazionali o regionali di settore che ne definiscono le specificità, nonché la rispondenza a esigenze formative finalizzate a concreti sbocchi occupazionali.
Gli interventi di durata pari o superiori alle 450 ore dovranno prevedere attività di stage aziendale di norma per almeno il 20% delle ore complessive del corso.
Per i progetti formativi, di durata superiore alle 150 ore, che non riguardano il settore delle tecnologie informatiche e multimediali è fatto obbligo di inserire almeno un modulo formativo relativo all'utilizzo di tecnologie informatiche e multimediali, oppure adottare, nell'ambito del progetto, anche modalità di insegnamento o operative riferibili a tecnologie della "Società dell'informazione".
E' fatto divieto proporre qualifiche professionali per l'esercizio delle quali la normativa prevede un'abilitazione professionale rilasciata da autorità istituzionali (esempio: "Guide turistiche", "Accompagnatore turistico", "Interprete", per ciò che concerne il settore turismo; "erborista" per ciò che concerne il settore agricolo).
Attesa la rilevanza dell'apprendimento pratico nel luogo dove l'attività professionale di riferimento viene svolta normalmente, valutati i particolari fabbisogni formativi del profilo professionale di riferimento, ogni progetto, nell'attività formativa pratica, deve prevedere obbligatoriamente lo "stage aziendale", ad eccezione delle attività di formazione per soggetti con deficit di opportunità, di formazione continua e permanente e dei progetti di durata inferiore a 150 ore.
La previsione dettagliata dello stage (azienda, modalità, articolazione) prima dell'avvio delle attività dovrà essere comunicata al servizio U.P.L. competente per territorio e dovrà espletarsi a compimento di almeno il 30% dell'attività teorica, a meno che la natura del progetto non richieda diversamente.
Si rammenta che l'attività svolta in stage è riconosciuta quale docenza frontale perché svolta all'interno dell'attività didattica.
Per i settori di seguito indicati, il monte ore delle attività pratiche (stage, visite didattiche, esercitazioni pratiche, project work), non potrà essere inferiore alla misura percentuale sotto indicata:
-  agricoltura 60%, di cui almeno il 20% per stage aziendale;
-  commercio e servizi 50%, di cui almeno il 20% per stage aziendale;
-  industria e artigianato 50%, di cui almeno il 10% per stage aziendale;
-  operatori sociali 30%, di cui almeno il 25% per stage aziendale;
-  recupero sociale 50%, di cui la parte relativa allo stage aziendale verrà stabilita dalla natura dell'intervento e dalla tipologia dei destinatari;
-  turismo 50%, di cui almeno il 30% per stage aziendale.
Si precisa, inoltre, che gli stage previsti in progetto potranno essere formalizzati al momento della richiesta di autorizzazione di inizio attività, allegando la convenzione stipulata con l'azienda.
Per favorire un efficace sviluppo dei processi formativi ed arricchire il contenuto metodologico didattico, è consentito il ricorso a personale esperto con contratto per prestazioni specialistiche.
L'intervento degli esperti è consentito per gli interventi formativi per i quali non si dispone delle professionalità richieste all'interno dell'organico dell'ente e nelle liste di mobilità.

Capitolo II
COSTI - DOTAZIONE FINANZIARIA

II.1.  Prescrizioni generali
Gli importi finanziati ai progetti inseriti nel Piano regionale dell'offerta formativa costituiranno il tetto massimo delle risorse riferibili a ciascun progetto ammesso a finanziamento.
La determinazione del costo del progetto dovrà tenere conto, da una parte, del costo del personale utilizzato nel progetto (che comunque non potrà superare _ 130/ora progetto), cui dovrà applicarsi quanto previsto dal CCNL degli operatori della formazione professionale; per i restanti costi non potrà essere superato il parametro massimo pari a _ 30/ora progetto. L'Amministrazione si riserva una diversa determinazione di tale costo in rapporto alle risultanze dei controlli di primo livello effettuati su progetti analoghi.
Nel caso di utilizzo di personale a prestazione/collaborazione, a questi dovrà essere riconosciuto il costo equiparato a quello previsto dal CCNL degli operatori della formazione professionale.
I dati relativi al personale utilizzato nel progetto - ai fini anche dell'ammissione della relativa spesa - dovranno essere riportati nel modello "Elenco nominativo del personale utilizzato nel progetto".
In applicazione dell'art. 39 della legge regionale n. 23/2002, per la gestione dei progetti si rinvia a quanto previsto dalle relative circolari attuative.
II.2.  Territorio di riferimento
Regione siciliana.
II.3.  Risorse finanziarie disponibili
Per il presente avviso, giusta direttiva assessoriale in data 10 maggio 2006, è prevista una dotazione finanziaria pari a quella prevista nel bilancio della Regione per l'esercizio finanziario in corso, per tutti gli interventi, tranne che per quelli da inserire nel diritto/dovere alla formazione per i quali sono previste come tetto massimo le risorse nazionali che saranno messe a disposizione della Regione siciliana.

Capitolo III
PRESENTAZIONE, SELEZIONE E VALUTAZIONE

III.1. Soggetti ammissibili a finanziamento
Possono presentare progetti gli organismi accreditati alla data di pubblicazione del presente avviso.
III.2. Progetti ammissibili
Per quanto concerne i requisiti di ammissibilità formale dei progetti, questa sarà riscontrata preventivamente in relazione ai seguenti elementi:
-  legittimazione del soggetto proponente;
-  presentati da soggetti accreditati, in possesso dei requisiti di cui presente avviso;
-  completi e redatti secondo il formulario;
-  pervenuti entro il termine previsto;
-  corredati della documentazione richiesta.
III.3. Valutazione
I progetti ritenuti ammissibili saranno sottoposti a successiva valutazione, secondo i seguenti criteri:

Criteri di valutazione dei progetti      Punteggio max 
1)  Caratteristiche del soggetto attuatore      150 
-  capacità organizzativa, logistica e strutturale;   
-  esperienza nello specifico ambito di intervento del progetto presentato;   
-  interrelazioni maturate con il territorio (rispetto le analisi dei fabbisogni formativi);   
-  livelli di efficacia/efficienza raggiunti.   
2)  Struttura progettuale      300 
-  obiettivi del progetto;   
-  coerenza della struttura progettuale: corretta articolazione delle azioni, coerenza dei contenuti ed adeguatezza degli strumenti di intervento rispetto agli obiettivi;   
-  qualità delle attività proposte, articolazione dell'intervento. Metodologie didattiche, coerenza con il P.O.R., coerenza con le indicazioni contenute nelle linee guida VISPO (Valutazione di impatto strategico sulle pari opportunità), grado di innovatività/sperimentalità, con correlati elementi oggettivi di verifica;   
-  trasferibilità dell'esperienza;   
-  pubblicizzazione e diffusione dei risultati.   
3)  Occupabilità      150 
-  impatti attesi, diretti ed indiretti, sui destinatari rispetto al contesto di riferimento del progetto;   
-  ipotesi concrete di occupabilità.   
4)  Risorse umane      200 
-  risorse interne;   
-  risorse esterne;   
-  risorse tecnico-specialistiche di supporto.   
5)  Economicità      200 
-  economicità del progetto;   
-  parametri di costo.   
  Totale punteggio massimo 1.000 

Saranno ritenuti ammissibili i progetti che raggiungono la soglia minima di 600 punti.
Ai fini della redazione del Piano regionale dell'offerta formativa, si terrà conto:
-  del grado di sovrapposizione degli interventi sullo stesso territorio;
-  del rispetto delle indicazioni programmatiche articolate per ambiti di intervento;
-  distribuite su base regionale, come precedentemente indicato;
-  della distribuzione degli interventi, rispetto ai vari settori produttivi.
Il Piano regionale dell'offerta formativa dovrà prevedere gli interventi formativi fino al raggiungimento del numero di ore programmate, comprensivi della 2ª e 3ª annualità dei progetti pluriennali approvati negli anni precedenti, che dovranno essere inseriti nei progetti integrati.
Il piano formativo relativo all'obiettivo diritto/dovere alla formazione è composto dal 2° e 3° anno dei progetti il cui 1° anno è stato approvato e svolto per l'anno 2006, per i quali sussistono gli allievi nella misura minima prevista dal presente bando, e per i quali gli organismi dovranno presentare esclusivamente l'istanza di finanziamento (in cui dovrà essere indicato l'importo necessario per il 2007, con allegata l'autocertificazione e l'elenco del personale che sarà utilizzato), essendo il progetto già presentato e valutato positivamente.
Mentre tutta la documentazione richiesta dal presente bando (istanza di finanziamento, autocertificazione progetto su formulario, etc.) dovrà essere presentata per i nuovi primi anni, unitamente all'elenco dei prescritti ai fini dell'ammissibilità.
Solo questi ultimi saranno oggetto di valutazione, e, se valutati positivamente e ammessi a finanziamento, saranno realizzati nel corso del triennio 2007/2009.
I progetti formativi, finalizzati all'assolvimento del diritto/dovere alla formazione, saranno finanziati con apposito provvedimento nei tempi compatibili con le attività scolastiche.
E' fatto obbligo impiegare prioritariamente il personale inserito nelle liste di mobilità provinciali degli operatori della formazione professionale.
III.4. Documentazione
All'istanza dovrà essere allegata, pena la non ammissibilità, in copia unica, la seguente documentazione:
a) formulario in formato cartaceo rilegato, timbrato e firmato in ogni pagina dal progettista e dal legale rappresentante;
b)  autocertificazione secondo il modello reso disponibile sul sito ufficiale www.regione.sicilia.it/lavoro;
c)  formulario su supporto informatico (sia del progetto che del personale);
d)  stampa dell'elenco del personale utilizzato nel progetto completo dei dati richiesti (timbrato e firmato in ogni pagina dal legale rappresentante);
e)  curriculum dell'organismo/i, evidenziando l'esperienza nello specifico ambito di intervento del progetto/i e l'eventuale certificazione di qualità;
f)  curricula delle risorse umane esterne impiegate nel progetto (qualunque sia il rapporto giuridico che li lega all'organismo) per il quale viene richiesto il finanziamento, con l'indicazione della tipologia del rapporto contrattuale e dell'impegno nel progetto stesso;
g)  elenco degli allievi prescritti (nel caso di progetti presentati nell'ambito del diritto/dovere alla formazione);
h)  copia della normativa di settore (ove previsto).
III.5.  Condizioni di non ammissibilità
Non saranno considerati ammissibili i progetti:
-  pervenuti fuori termine;
-  presentati da soggetti non accreditati;
-  incompleti, in quanto privi di dati necessari per l'identificazione e la valutazione della proposta o non corredati dalla documentazione richiesta;
-  presentati da soggetti che non hanno i requisiti di ammissibilità;
-  recanti palesi incongruenze tra le caratteristiche dei destinatari e il contenuto delle azioni;
-  che non abbiano raggiunto il punteggio minimo stabilito.
Non possono essere ammessi a finanziamento interventi rivolti a far conseguire profili professionali nel settore sanitario o parasanitario, la cui competenza è riservata all'Assessorato regionale della sanità, nonché quelli la cui conseguente attività è subordinata all'acquisizione di specifici titoli abilitativi previsti da normative specifiche (interprete, guida turistica, procuratore legale, agente affari e mediazione, promotori finanziari, conduttori impianti termici, conduttori generatori a vapori, direttore tecnico di agenzia di viaggi e turismo, ecc.).
III.6. Termini e modalità
L'istanza, redatta secondo il modello disponibile nel sito ufficiale della Regione siciliana www.regione.sicilia.it/lavoro e in quello del P.O.R. Sicilia 2000/2006 www.euroinfosicilia.it, dovrà essere corredata dal progetto in formato cartaceo e su supporto informatico e dalla documentazione sopra elencata.
Nell'istanza dovrà essere indicato obbligatoriamente il codice identificativo di accreditamento. Il formulario dovrà contenere tutte le indicazioni e le informazioni richieste che verranno utilizzate per la valutazione dei progetti.
Il formulario in formato cartaceo, le cui pagine dovranno essere numerate, dovrà essere timbrato e firmato dal progettista e dal legale rappresentante in ogni pagina e rilegato.
L'istanza di finanziamento presentata dovrà essere in regola con le norme vigenti in materia di bollo e dovrà essere firmata dal legale rappresentante dell'organismo o da un suo delegato.
L'autentica della firma può essere effettuata, ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, artt. 21 e 38, mediante allegazione di fotocopia di un documento d'identità (chiaro e leggibile) del soggetto firmatario.
L'istanza, completa di tutta la documentazione richiesta, dovrà essere inviata, anche a mezzo raccomandata A/R all'Assessorato regionale del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione - Dipartimento regionale formazione professionale - servizio programmazione - via Imperatore Federico n. 52 - 90143 Palermo, e dovrà pervenire, anche a mezzo posta, entro e non oltre trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Ad ogni istanza dovrà corrispondere un progetto. Ogni istanza deve essere contenuta in una busta chiusa in cui dovrà essere riportata, in calce a sinistra, la seguente indicazione:






Allegata all'istanza, oltre al formulario in formato cartaceo, nel cui frontespizio in alto a destra dovrà essere riportato "Allegato A" dovranno essere allegati, altresì, l'autocertificazione (nel cui frontespizio in alto a destra dovrà essere riportato B"), una busta (nel cui frontespizio in alto a destra dovrà essere riportato "Allegato C") contenente i supporti informatici - formulario e file personale, la stampa elenco del personale utilizzato (nel cui frontespizio in alto a destra dovrà essere riportato "Allegato D"), curriculum dell'organismo (nel cui frontespizio in alto a destra dovrà essere riportato "Allegato E"), curricula delle risorse umane esterne impiegate nel progetto (nel cui frontespizio in alto a destra dovrà essere riportato "Allegato F") elenco degli allievi prescritti (nel cui frontespizio in alto a destra dovrà essere riportato "Allegato G"), copia della normativa di settore (nel cui frontespizio in alto a destra dovrà essere riportato "Allegato H").

Capitolo IV
DISPOSIZIONI FINALI

IV.1. Controlli
Al fine di garantire un efficace e costante controllo sulle risorse impegnate o impegnabili, la Regione eserciterà il monitoraggio dello stato di avanzamento delle iniziative e dei relativi pagamenti, verificando, anche attraverso i controlli di tipo ispettivo - l'eventuale esistenza di ritardi nell'esecuzione del progetto o il blocco dello stesso e, ciò, al fine di consentire all'Amministrazione di assumere i provvedimenti consequenziali.
Inoltre, l'Amministrazione procederà ad effettuare controlli a campione sulla veridicità delle dichiarazioni rese, sulla realizzazione dell'attività formativa e sull'osservanza degli obblighi connessi a tale attività, anche successivamente alla data di chiusura dell'attività formativa.
IV.2. Osservazioni
Avverso la graduatoria provvisoria, entro 10 giorni dalla pubblicazione della stessa nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, possono essere proposte osservazioni al dirigente generale del dipartimento regionale formazione professionale.
Le osservazioni proposte non possono attenere al merito della valutazione.
IV.3. Tutela privacy
I dati dei quali la Regione entra in possesso a seguito della presentazione dei progetti verranno trattati nel rispetto della legge n. 675/96 e successive modifiche ed integrazioni.
IV.4. Responsabile del procedimento
Ai sensi della legge regionale n. 10/91, si informa che la struttura amministrativa responsabile è il dipartimento regionale formazione professionale.
Per quanto non previsto, si rinvia alla normativa vigente.
Tutta la modulistica citata è disponibile nel sito ufficiale della Regione siciliana www.regione.sicilia.it e in quello del P.O.R. Sicilia www.euroinfosicilia.it .
L'Amministrazione si riserva, ove necessario, di impartire ulteriori istruzioni.
Il dirigente generale del dipartimento regionale formazione professionale: RUSSO
(2006.24.1916)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

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