REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 7 APRILE 2006 - N. 18
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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Michele Arcadipane - Trasposizione grafica curata da: Alessandro De Luca - Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti

DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI


DECRETO 16 marzo 2006.
Bando pubblico per l'attuazione di interventi della misura 5.02 - PIR - Progetto integrato "Marmi e materiali lapidei". Selezione di progetti per l'esecuzione di opere di recupero e ristrutturazione di un edificio esistente da adibire a "Scuola regionale del marmo".

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE LAVORI PUBBLICI

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il trattato istitutivo della Comunità europea;
Vista la legge regionale n. 32 del 23 dicembre 2000, contenente disposizioni per l'attuazione del P.O.R. Sicilia 2000/2006;
Visto il regolamento CE n. 1260 del 21 giugno 1999 e successive modifiche ed integrazioni, recante disposizioni generali sui fondi strutturali;
Visto il Programma operativo regionale 2000/2006 per la Sicilia n. 1999.IT.16.PO.011, approvato in data 8 agosto 2000 dalla Commissione europea con decisione C/2000 n. 2346;
Visto il Complemento di programmazione del P.O.R. Sicilia 2000/2006, adottato con delibera di Giunta regionale n. 342 del 21 luglio 2005 ed, in particolare, la scheda tecnica della misura 5.02;
Visto il progetto integrato "Marmi e materiali lapidei di pregio" approvato dalla Giunta regionale con deliberazione del 21 dicembre 2004;
Considerato che, in attuazione del programma operativo sopra cennato, a valere sulla misura 5.02, questo dipartimento ha provveduto a redigere un bando di selezione per l'esecuzione di opere di recupero e ristrutturazione di un edificio esistente da adibire a "Scuola regionale del marmo";
Considerato che si è provveduto ad apportare le modifiche concordate al tavolo d'asse del 12 settembre 2005 come successivamente comunicate con nota n. 6068 del 29 settembre 2005 dal dipartimento regionale della programmazione - Presidenza della Regione;
Visto l'allegato bando pubblico per l'attuazione di interventi della misura 5.02 - PIR - Progetto integrato "Marmi e materiali lapidei". Selezione di progetti per l'esecuzione di opere di recupero e ristrutturazione di un edificio esistente da adibire a regionale del marmo";
Ritenuto di dover procedere all'approvazione nonché alla pubblicazione del bando sopra indicato;

Decreta:


Art. 1

E' approvato e viene emanato il bando per la selezione di progetti per l'esecuzione di opere di recupero e ristrutturazione di un edificio esistente da adibire a "Scuola regionale del marmo" a valere sulla misura 5.02 ed il relativo allegato 1.

Art. 2

Il presente bando sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet dell'Assessorato regionale dei lavori pubblici www.regione.sicilia.it/lavoripubblici, nonché sul sito ufficiale del P.O.R. Sicilia 2000/2006 www.euroinfosicilia.it.
Palermo, 16 marzo 2006.
  CASARUBEA 

Allegati
BANDO PUBBLICO PER L'ATTUAZIONE DI INTERVENTI DELLA MISURA 5.02 - PIR - PROGETTO INTEGRATO "MARMI E MATERIALI LAPIDEI". SELEZIONE DI PROGETTI PER L'ESECUZIONE DI OPERE DI RECUPERO E RISTRUTTURAZIONE DI UN EDIFICIO ESISTENTE DA ADIBIRE A "SCUOLA REGIONALE DEL MARMO"

1.  Oggetto
Il dirigente generale del dipartimento lavori pubblici emana il presente bando per la selezione di progetti di recupero e ristrutturazione di edifici esistenti da adibire a "Scuola regionale del marmo" in coerenza con le strategie del P.O.R. 2000/2006, degli obiettivi specifici della misura 5.02 e del Complemento di programmazione adottato con deliberazione n. 342 del 21 luglio 2005.
L'immobile da recuperare e da destinare a sede della scuola regionale del marmo dovrà essere ubicato in uno dei seguenti territori in cui ricadono i principali siti estrattivi dei materiali lapidei di pregio così come regolamentati dalla legge regionale 9 dicembre 1980, n. 127 e successive modificazioni:
-  Marsala - Custonaci;
-  S. Marco d'Alunzio - S. Stefano di Camastra;
-  Palermo - Piana degli Albanesi;
-  Caltagirone - Adrano - Belpasso - Bronte - Camporotondo Etneo - Misterbianco - Paternò - Santa Maria di Licodia;
-  Caltanissetta;
-  Sciacca;
-  Comiso - Modica - Noto.
2.  Obiettivi
Il Progetto integrato "Marmi e materiali lapidei di pregio" approvato dalla Giunta regionale con deliberazione del 21 dicembre 2004, rappresenta l'elemento portante della strategia regionale per lo sviluppo del settore marmi e materiali lapidei di pregio.
Con un'azione multiasse il PIR marmi intende intervenire con una concentrazione di interventi in ambito ambientale, sociale ed economico allo scopo di un rilancio organico del settore, anche al fine di valorizzare le peculiarità e le caratteristiche dei bacini produttivi del territorio isolano.
In particolare, la misura 5.02 concorre al finanziamento del "PIR marmi e dei materiali lapidei di pregio" con l'obiettivo specifico del recupero e la ristrutturazione di un edificio da adibire a Scuola regionale del marmo.
Tale recupero e/o ristrutturazione dovrà avvenire tenendo conto degli standard costruttivi per l'edilizia scolastica contenuti nel D.M. 18 dicembre 1975 (norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nell'esecuzione di edilizia scolastica).
Nell'ambito di tale recupero, dovrà altresì essere rispettata la normativa vigente riguardante l'abbattimento di barriere architettoniche negli edifici, la normativa sismica, la normativa per la sicurezza degli impianti e la prevenzione incendi, il decreto legge n. 626/94 in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e la normativa sul risparmio energetico ed ogni altra legge o normativa di riferimento per l'edilizia scolastica.
3.  Ambiti territoriali d'intervento
Gli interventi dovranno essere ubicati negli ambiti territoriali qui di seguito specificati:
a)  centri storici: sono quelli individuati dagli strumenti urbanistici generali dei comuni o quelle zone di recupero comunque individuate dagli stessi comuni anche in aree classificate, negli strumenti urbanistici, come zone omogenee A o B;
b)  aree degradate: sono quelle individuate dagli strumenti urbanistici generali dei comuni, ovvero da successive delibere del consiglio comunale, che comprovino lo stato di degrado urbanistico, ambientale e sociale;
c)  aree dismesse: sono quelle individuate dagli strumenti urbanistici generali dei comuni, ovvero da successive delibere del consiglio comunale che comprovino l'attuale stato di "perdita" della funzione produttiva originaria.
4.  Risorse finanziarie
Per le finalità del presente bando è stata assicurata con il Complemento di programmazione adottato con delibera di Giunta n. 204 del 21 maggio 2005 e confermata con il successivo Complemento di programmazione del 21 luglio 2005 una risorsa finanziaria pari a e 3.500.000,00 a valere sulle risorse di cui alla misura 5.02.
5.  Caratteristiche tecniche dell'intervento
La proposta progettuale dovrà riguardare la ristrutturazione e l'adeguamento funzionale di edifici, anche di interesse storico ed artistico ed avere le seguenti caratteristiche tecniche:
a)  miglioramento dell'edilizia pubblica (ad esclusione di quella residenziale) e messa in sicurezza del patrimonio edilizio urbano;
b)  adeguamento a norma (igienica, statica, di sicurezza etc.), messa in sicurezza e consolidamento - in chiave di prevenzione antisismica.
6.  Caratteristiche generali richieste per gli spazi pedagogici e per le attività connesse, da prevedere in fase di progettazione ed esecuzione
-  Caratteristiche generali
L'intervento in oggetto dovrà prevedere il dimensionamento della scuola, al fine di assicurare un'offerta formativa articolata in almeno due corsi di specializzazione con frequenza triennale e la prosecuzione di ulteriori due anni per il conseguimento del diploma di tecnico del settore lapideo con valore legale in tutti gli Stati dell'Unione europea.
Dovranno essere previste almeno sette aule al fine di garantire un'offerta formativa da destinare ad un numero di 125 allievi.
L'immobile da destinare alla Scuola regionale del marmo dovrà essere ubicato in una posizione strategica, facilmente raggiungibile e comunque in zona tale da non arrecare disagio o danno alla popolazione residente per le eventuali immissioni di polveri o inquinamento acustico.
Le aule dovranno essere di dimensioni tali da accogliere le attrezzature e gli arredi specializzati necessari.
Nel caso in cui la scuola si sviluppi in più piani, per il collegamento tra gli stessi dovrà essere previsto l'ascensore.
-  Locali e caratteristiche degli spazi relativi agli insegnanti ed alla amministrazione
-  Uffici di presidenza ubicati in posizione baricentrica;
-  Ufficio del direttore dei servizi generali ed amministrativi;
-  Ufficio segreteria didattica;
-  Ufficio amministrativo ed archivi;
-  Sportello per didattica;
-  Sala insegnanti;
-  Spazi aggiuntivi per corsi extrascolastici (es. corsi di mosaico ecc.);
-  Locale mensa per sosta studenti e docenti in caso di eventuale rientro pomeridiano;
-  Servizi igienici e spogliatoi per la presidenza e per gli insegnanti.
-  Locali e caratteristiche degli spazi relativi alla didattica
-  Almeno sette aule per gli allievi;
-  Aula informatica;
-  Aula disegno per l'allocazione di tecnigrafi di tipo tradizionale e strumentazione per il disegno computerizzato (tipo autocad);
-  Aula per audiovisivi;
-  Aula esposizioni;
-  Aula per laboratorio di fisica e chimica;
-  Sala biblioteca;
-  Palestra;
-  Laboratorio linguistico;
-  Aula di tecnologia (dove conservare, esporre materiali didattici e mostrare gli attrezzi);
-  Servizi igienici e spogliatoi per alunni e personale ausiliario.
-  Locali e caratteristiche degli spazi relativi alle officine
I locali officine saranno ubicati a piano terra in posizione favorevole alla fruizione degli spazi esterni, al fine di permettere la movimentazione dei materiali lapidei a mezzo di una gru gommata per blocchi fino 4 tonnellate e l'agevole accesso dei mezzi di soccorso.
Si dovranno prevedere numero quattro locali officina opportunamente dimensionati per l'ubicazione di torni, frese, scultura e quanto altro necessario per la tipologia di scuola in argomento.
In uno dei suddetti locali dovranno essere predisposte le opere edili necessarie per consentire la collocazione di una gru a ponte per la movimentazione dei blocchi lapidei da posizionare sui torni (la portata di esercizio della gru sarà prevista per blocchi di 1,5 tonnellate).
In area adiacente alle officine dovranno essere previsti:
-  Locali servizi igienici;
-  Locale spogliatoi;
-  Locale medicheria per pronto soccorso;
-  Locale dove installare i compressori;
-  Locali per conservare materiali, attrezzature, mastici e solventi.
In particolare, negli spazi esterni dovranno essere previste delle aree dove si potranno agevolmente caricare e scaricare; dovrà essere predisposto uno spazio ove ubicare una sega (monolama) per il taglio dei masselli lapidei ed un altro per lo stivaggio dei blocchi ed infine un'area per lo stivaggio dei materiali di risulta e delle polveri.
L'edificio dovrà essere corredato altresì dei necessari impianti qui di seguito elencati: elettrico, gas, acqua, riscaldamento, distribuzione aria compressa, scarico acque bianche e nere.
Nell'immobile dovranno essere predisposte anche le opere per la posa dell'impianto antincendio e dell'impianto anti intrusione e previste le opere di adduzione (gas, cappe aspiranti, elettricità, scarico acque ecc.).
7.  Requisiti di ammissibilità
L'intervento, oggetto della richiesta di finanziamento, coerente con la strategia e gli obiettivi specifici del P.O.R., sarà considerato ammissibile se in possesso di tutti i seguenti requisiti, già esistenti al momento della presentazione dell'istanza:
a)  ricadere in una delle aree descritte nel superiore punto 3;
b)  essere coerente con gli obiettivi e le caratteristiche tecniche e generali dell'intervento di cui rispettivamente ai punti 2, 5 e 6 del presente bando;
c)  essere approvato tecnicamente come progetto almeno di livello definitivo ai sensi della legge 11 febbraio 1994, n. 109 nel testo coordinato con le norme delle leggi regionali n. 7/2002 e n. 7/2003;
d)  essere inserito nel programma triennale delle opere pubbliche vigente presso l'ente richiedente alla data della presentazione dell'istanza di finanziamento;
e)  essere conforme allo strumento urbanistico vigente.
8.  Soggetti ammessi a presentare le proposte di finanziamento
Sono ammesse a presentare le proposte di finanziamento, relative all'oggetto del presente bando, le amministrazioni comunali e provinciali aventi giurisdizione nei territori già individuati al precedente punto 1.
Il finanziamento concesso per l'intervento di che trattasi non potrà superare la soglia di e 3.500.000,00. Nel caso in cui l'importo del progetto superi tale soglia di finanziamento ammissibile, il soggetto proponente dovrà produrre idonea documentazione comprovante la fonte di cofinanziamento fino alla copertura del costo complessivo dell'intervento.
Eventuali maggiori spese che superino il finanziamento concesso saranno pertanto a totale carico del soggetto proponente l'intervento.
L'immobile oggetto dell'intervento deve risultare nella disponibilità giuridica dell'ente proponente.
9.  Erogazione delle somme
Le modalità di erogazione delle somme saranno stabilite nel decreto di finanziamento. I ribassi d'asta e tutte le economie che dovessero pervenire in fase di realizzazione dell'opera saranno a totale decurtazione del finanziamento regionale.
10.  Spese ammissibili
Sono ammissibili a finanziamento le spese necessarie per la realizzazione del progetto, nei limiti di quanto previsto nel Complemento di programmazione adottato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 342 del 21 luglio 2005, e comunque nel rispetto delle disposizioni normative che regolano l'ammissibilità delle spese contenute nell'art. 30 del regolamento CE n. 1260/99 e nel regolamento n. 1685/2000, come modificato dal regolamento CE n. 448/2004 e successive modifiche ed integrazioni.
11.  Monitoraggio
Al fine di dare attuazione a quanto disposto all'art. 4 della legge regionale n. 32/2000, l'ente beneficiario provvederà a designare un referente per il monitoraggio, che dovrà assolvere ai compiti e agli adempimenti inerenti il monitoraggio.
Il responsabile del monitoraggio dovrà, inoltre, assicurare l'inoltro puntuale e completo per via telematica dei dati di avanzamento fisico, finanziario e procedurale dell' intervento finanziato.
Lo stesso dovrà assicurare la corretta archiviazione di tutta la documentazione tecnica, contabile e finanziaria nel rispetto delle condizioni stabilite al momento della concessione del finanziamento e delle normative comunitarie, statali e/o regionali vigenti.
Infine, l'ente beneficiario e l'impresa aggiudicataria dei lavori dovranno impegnarsi, al momento della concessione del finanziamento, a rispettare le norme indicate al punto 3.1.11 del Complemento di programmazione del P.O.R. Sicilia 2000/2006, adottato con delibera di Giunta regionale n. 342 del 21 luglio 2005, pubblicato sul sito della Regione siciliana www.euroinfosicilia.it.
12.  Controlli, revoche e sanzioni
I controlli e le eventuali sanzioni da applicare al finanziamento sono regolati dagli artt. 190 e 191 della legge regionale n. 32/2000 e dagli artt. 46, 47 e 48 del regolamento CE n. 1750/99 (come sostituito dal regolamento CE n. 445/2002) e art. 38 del regolamento CE n. 1260/99 e successive modificazioni.
Si sottolinea che in caso di accertate significative difformità, non preventivamente approvate con perizie di variante, o di gravi irregolarità che comportino una sostanziale alterazione delle finalità o delle caratteristiche dell'intervento, oppure un'effettiva modifica dell'investimento realizzato e delle scadenze previste per l'effettuazione delle spese, si potrà incorrere nella sospensione e nell'eventuale revoca della concessione del finanziamento o riduzione del suo importo, compreso il recupero delle eventuali somme erogate quale anticipazione, maggiorate degli interessi calcolati al tasso di sconto ufficiale, in conformità a quanto previsto dalla vigente normativa comunitaria.
Il finanziamento concesso è revocato in caso di inadempimenti connessi con il mancato rispetto delle scadenze previste e le cui cause siano imputabili al beneficiario, tali da non permettere il conseguimento dell'obiettivo del progetto e da causare la perdita delle risorse comunitarie.
13.  Modalità di presentazione delle istanze di finanziamento
Le istanze di finanziamento presentate dai soggetti individuati al precedente punto 8 dovranno pervenire, unitamente alla documentazione di seguito specificata, all'Assessorato regionale dei lavori pubblici, dipartimento lavori pubblici, servizio 2 - interventi di edilizia agevolata convenzionata, unità operativa di base XII, via Leonardo da Vinci n. 161 - 90145 Palermo, entro e non oltre 60 giorni dalla pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
L'istanza e la documentazione dovranno essere inviate in plico sigillato a mezzo servizio postale, o di altro vettore autorizzato ai sensi della legislazione vigente o mediante consegna a mano da parte di soggetti, all'uopo delegati dal legale rappresentante dell'ente, all'ufficio protocollo del dipartimento dei lavori pubblici da lunedì a venerdì (ore 9,00 - 13,00) che rilascerà apposita ricevuta.
Per il computo del suddetto termine di 60 giorni farà fede la data di spedizione apposta dall'ufficio postale o da altro vettore come sopra autorizzato, ovvero, in caso di consegna a mano, la data apposta nella ricevuta rilasciata dall'ufficio protocollo del dipartimento lavori pubblici.
Il plico dovrà riportare all'esterno il mittente e la seguente dicitura: "Bando pubblico per l'attuazione di interventi connessi con la misura 5.02 - PIR - Progetto integrato "Marmi e materiali lapidei". Selezione di progetti per l'esecuzione di opere di recupero e ristrutturazione di un edificio esistente da adibire a "Scuola regionale del marmo".
La mancata osservanza delle modalità di presentazione contenute nel presente bando comporterà l'inammissibilità dell'istanza di finanziamento presentata.
14.  Documentazione richiesta
Alla domanda di finanziamento, a firma del legale rappresentante del soggetto proponente, dovrà essere allegata, a pena di esclusione, la seguente documentazione:
a)  scheda tecnica di identificazione dell'intervento redatta in conformità al modello allegato al presente bando debitamente compilata e sottoscritta dal legale rappresentante dell'ente;
b)  relazione illustrativa sulla coerenza della proposta con le previsioni degli strumenti di pianificazione, di programmazione territoriale e sulle infrastrutture ricadenti nell'area del comune atta a dimostrare che il contesto socio-economico sia adatto allo sviluppo ed alla valorizzazione delle attività riguardanti la filiera dei materiali lapidei di pregio.
c)  relazione tecnica che, oltre alla descrizione delle scelte progettuali e delle caratteristiche generali dell'intervento di cui al punto 6 del presente bando, specifichi i seguenti aspetti:
-  superfici e volumi utili per le attività d'aula;
-  ubicazione, superfici e volumi utili per i laboratori;
-  superfici e volumi utili per i servizi comuni tipici di una struttura destinata ad attività formative;
-  pertinenze a servizio della struttura (parcheggi, spazi comuni, punti di ristoro, aree a verde, spazi espositivi, ecc.).
In tale relazione dovrà essere evidenziata altresì la coerenza tra gli aspetti sopraindicati e la tipologia di attività formativa che si intende realizzare nella Scuola regionale del marmo;
d)  relazione economico-territoriale che, oltre a suffragare i dati di progetto, analizzi e descriva i seguenti aspetti:
-  contesto territoriale ed economico dove verrebbe ubicata la Scuola regionale del marmo;
-  descrizione della consistenza della filiera del marmo, anche mediante parametri economici;
-  vie di comunicazione, sistema dei trasporti, dei collegamenti giornalieri, linee urbane che consentano agevolmente il raggiungimento del sito dove sarà ubicata la scuola;
-  capacità ricettiva e residenziale per corpo docente e per gli allievi;
e)  atto di nomina del responsabile unico del procedimento che oltre ai compiti istituzionali dovrà assolvere agli adempimenti riguardanti il rispetto dei tempi e delle condizioni stabilite al momento della concessione del finanziamento e delle normative comunitarie, statali e/o regionali vigenti ed applicabili all'intervento stesso;
f)  attestato del responsabile unico del procedimento circa:
-  il livello della progettazione;
-  la presenza di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa vigente;
-  l'approvazione del progetto in linea tecnica ai sensi della legge 11 febbraio 1994, n. 109, nel testo coordinato con le norme delle leggi regionale n. 7/2002 e n. 7/2003;
g)  una copia di progetto, che dovrà essere almeno di livello definitivo, munito di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa vigente per tale grado di progettazione dell'intervento per il quale si richiede il finanziamento, corredata dalle autorizzazioni e dai pareri previsti dalla normativa vigente sui lavori pubblici in relazione alla tipologia dell'intervento proposto;
h)  cronogramma dei tempi di realizzazione con le previsioni dell'ultimazione e collaudo dei lavori entro e non oltre il 31 dicembre 2007;
i)  calendario di spesa su base semestrale per l'intero periodo di esecuzione e garanzia dell'erogazione di almeno l'80% delle risorse assegnate entro il 30 giugno 2007;
l)  deliberazione dell'ente di approvazione dell'intervento progettuale e degli altri elementi che costituiscono requisiti di ammissibilità, e contenente l'accettazione che il mancato rispetto dei suddetti termini potrà dar luogo, in relazione all'eventuale venir meno delle risorse comunitarie, alla revoca del finanziamento concesso. Ove l'ente intenda cofinanziare l'intervento, la delibera di Giunta dovrà prevedere l'assicurazione della copertura finanziaria dell'intero importo che si intende cofinanziare;
m)  deliberazione dell'ente proponente da cui risulti la disponibilità giuridica dell'immobile oggetto dell'intervento e la volontà a garantire il mantenimento del godimento e la destinazione dell'uso dell'immobile almeno per i prossimi 30 anni successivi all'intervento;
n)  nel caso in cui la Scuola regionale del marmo non venga gestita direttamente dall'ente proponente, deve risultare, a pena di esclusione l'impegno dell'ente medesimo a concedere in uso l'immobile al soggetto che dovrà gestire i corsi di formazione e/o qualificazione riguardante il settore dell'estrazione, lavorazione, produzione e commercializzazione dei materiali lapidei di pregio.
15.  Criteri di valutazione per la selezione
La commissione di cui al punto 17, verificata la presenza dei requisiti generali di ammissibilità specificati al precedente punto 7, procederà alla valutazione delle proposte, ai fini dell'ammissione al finanziamento con l'attribuzione dei seguenti punteggi:
a) qualità tecnica del progetto, con particolare riferimento alle caratteristiche strutturali ed impiantistiche ed alla coerenza dello stesso con la tipologia dell'attività formativa che si intende realizzare nella Scuola regionale del marmo:
-  fino ad un massimo di 25 punti;
b) rilevanza della filiera economica dei materiali lapidei di pregio a livello locale:
-  fino ad un massimo di 15 punti;
c) utilizzo di impianti alimentati da fonti rinnovabili e/o impianti e accorgimenti di bio-edilizia e per l'efficienza energetica negli usi finali:
-  fino ad un massimo di 5 punti;
d) accessibilità e logistica del sito:
-  fino ad un massimo di 10 punti;
e) capacità ricettiva e residenziale ;
-  fino ad un massimo di 10 punti;
f) idoneità dell'intervento proposto a garantire la qualità dell'aria all'interno degli ambienti, in coerenza con l'accordo del 27 settembre 2001 tra il Ministero della salute e le regioni "Linee guida per la salute e la promozione della salute negli ambienti confinati":
-  fino ad un massimo di 10 punti;
g)  capacità di sviluppare iniziative economiche e imprenditoriali che garantiscano una ricaduta occupazionale stabile e che prevedano l'attuazione di politiche per le pari opportunità:
-  fino ad un massimo di 10 punti;
h)  cofinanziamento dell'intervento da parte del soggetto proponente (punteggio proporzionale alla percentuale di cofinanziamento):
-  fino ad un massimo di 15 punti.
16.  Procedure di finanziamento
L'intervento sarà selezionato tenendo conto dei criteri di valutazione di cui al punto 15 del presente bando e nei limiti delle risorse finanziarie di cui al precedente punto 4.
Al termine della selezione verrà redatta graduatoria finale degli interventi. L'ammissione a finanziamento avverrà secondo l'ordine di punteggio acquisito.
Con decreto del capo dipartimento lavori pubblici verrà approvato il programma di finanziamento per l'intervento e successivamente sarà emesso il relativo decreto di finanziamento.
L'ente proponente ha l'onere di pervenire alla gara di appalto entro 45 giorni dalla notifica del decreto di ammissione a finanziamento.
17.  Procedure per la valutazione delle proposte
La valutazione delle proposte da ammettere a finanziamento sarà effettuata entro 30 giorni dalla sua costituzione da un'apposita commissione composta da due rappresentanti del dipartimento lavori pubblici, di cui uno con funzioni di presidente e l'altro con funzioni di segretario, un rappresentante del dipartimento della programmazione, un rappresentante del dipartimento industria e da un rappresentante del dipartimento pubblica istruzione.
I dati cui perverrà detta commissione saranno trasmessi all'ufficio responsabile del programma per la formazione e approvazione della graduatoria delle proposte pervenute.
18.  Ufficio responsabile del programma d'intervento
Ufficio responsabile del programma è il dipartimento lavori pubblici - servizio 2 - interventi di edilizia agevolata convenzionata, U.O.B. XII.
Eventuali chiarimenti e precisazioni potranno essere richiesti al predetto ufficio.
Recapiti telefonici 091/7072253 - 091/7072263 - 091/7072295 - fax 091/7072445 o direttamente presso il dipartimento lavori pubblici esclusivamente nei giorni previsti per il ricevimento del pubblico.
Il presente bando sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet dell'Assessorato regionale dei lavori pubblici www.regione.sicilia.it/lavoripubblici nonché sul sito ufficiale del P.O.R. Sicilia 2000/2006 www.euroinfosicilia.it.
19.  Informazione e pubblicità
Il beneficiario finale dovrà porre in essere tutte le azioni informative e di pubblicità sull'operazione finanziata con il contributo comunitario in conformità a quanto previsto nel piano di comunicazione P.O.R. Sicilia ed attenersi a quanto prescritto dalla normativa comunitaria in tema di informazione e pubblicità degli interventi cofinanziati dai fondi strutturali (regolamento CE n. 1159/2000) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Comunità europea, serie L n. 130/30 del 31 maggio 2000).
20.  Clausole speciali a favore della sicurezza e della legalità per lo sviluppo della Regione siciliana
Con specifico riferimento ai contenuti del protocollo di legalità sottoscritto il 12 luglio 2005 tra la Regione siciliana, il Ministero dell'interno, le prefetture dell'Isola, l'Autorità di vigilanza sui lavori pubblici, l'INAIL e l'INPS, finalizzato al rafforzamento delle condizioni di legalità e sicurezza nella gestione degli appalti pubblici, l'amministrazione beneficiaria del finanziamento previsto nel presente bando dovrà:
-  prevedere espressamente nei bandi di gara per l'affidamento dei lavori le clausole di autotutela, previste nel protocollo di cui sopra, che prescrivono ulteriori obblighi a carico dei soggetti concorrenti rispetto a quelli stabiliti dalla normativa per la partecipazione e l'aggiudicazione di appalti di lavori pubblici, allo scopo precipuo di contrastare comportamenti idonei a violare le regole della concorsualità tra gli operatori e della segretezza e serietà delle offerte;
-  assicurare tempestivamente tutte le comunicazioni sull'appalto, nonché sull'andamento dei lavori, agli organi di vigilanza ed agli organismi previsti nel protocollo di legalità.
Il mancato rispetto del contenuto di cui al presente punto determina la revoca del finanziamento.


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(2006.12.1057)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
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