REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 24 MARZO 2006 - N. 15
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DELLA SANITA'


DECRETO 1 marzo 2006.
Istituzione del dipartimento di prevenzione medico e del dipartimento di prevenzione veterinario presso le aziende unità sanitarie locali della Regione.

L'ASSESSORE PER LA SANITA'

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il decreto legislativo n. 502/92, modificato dal decreto n. 517/93 e dal decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229 "Norme per la razionalizzazione del servizio sanitario nazionale", art. 7, Istituzione del dipartimento di prevenzione dell'azienda unità sanitaria locale e relativi servizi;
Visto il Piano sanitario nazionale (P.S.N.) 1998/2000 del gennaio 1998;
Vista la legge regionale n. 30/93 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il Piano sanitario regionale (P.S.R.) 2000-2002, D.P.Reg. 11 maggio 2000;
Visto il decreto legislativo n. 254 del 28 luglio 2000;
Visto il decreto n. 34120 del 14 marzo 2001 (atto aziendale);
Vista la circolare assessoriale n. 1045 del 31 marzo 2001 "Linee guida del dipartimento di prevenzione";
Considerato che, a seguito della proposta dell'Assessore prot. n. 1240 del 14 dicembre 2005, la Giunta regionale, con delibera n. 636 del 28 dicembre 2005, concernente "Istituzione del dipartimento di prevenzione medico e del dipartimento di prevenzione veterinario" ha approvato la istituzione, in via sperimentale, in tutte le aziende unità sanitarie locali della Regione siciliana di due dipartimenti denominati rispettivamente dipartimento di prevenzione medico e dipartimento di prevenzione veterinario, in conformità alla proposta di cui alla nota prot. DIRS/DIR/938 del 21 novembre 2005 e relativo allegato, che costituiscono l'allegato A della medesima deliberazione;

Decreta:


Art. 1

In attuazione della delibera di Giunta regionale n. 636 del 28 dicembre 2005, che costituisce parte integrante del presente decreto, vengono istituiti in via sperimentale, presso le aziende unità sanitarie locali, i due dipartimenti strutturali denominati "dipartimento di prevenzione medico" e "dipartimento di prevenzione veterinario", in sostituzione del dipartimento strutturale di prevenzione.

Art.  2

Nell'allegato A della citata delibera di Giunta regionale n. 636 del 28 dicembre 2005, sono definiti i criteri e le linee guida per l'istituzione dei dipartimenti strutturali in questione.
Le linee guida definite con la circolare n. 1045 del 31 marzo 2001 e successive integrazioni e modifiche restano in vigore per le parti non in contrasto con le determinazioni di cui alla superiore delibera di Giunta regionale.

Art.  3

I direttori generali delle aziende unità sanitarie locali, entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente decreto, dovranno inviare al dipartimento ispettorato regionale sanitario ed al dipartimento ispettorato veterinario la delibera di ricognizione del personale da assegnare ai due dipartimenti strutturali, unitamente alla relazione economica desunta dal bilancio consuntivo anno 2004 delle risorse economiche impegnate per il funzionamento dell'area medica e dell'area veterinaria del dipartimento di prevenzione, ivi comprese le quote afferenti a ciascuna area dipartimentale relative all'applicazione dei decreti di questo Assessorato 4 luglio 2003 e 4 giugno 2004 riguardanti l'applicazione del tariffario unico regionale delle prestazioni rese dal dipartimento di prevenzione.

Art.  4

Nei successivi 30 giorni dovrà essere adottata ed inviata la delibera di modifica dell'atto aziendale già approvato nonché la delibera di istituzione dei due dipartimenti, comprendente quanto disposto dai decreti assessoriali di cui all'art. 3.
Dopo la formale approvazione da parte dello scrivente Assessorato, si procederà all'immediata attivazione dei due dipartimenti strutturali ed all'applicazione dipartimentale del tariffario unico regionale, che fino allora dovrà essere garantito per le singole aree dipartimentali.

Art.  5

La nomina del direttore del dipartimento sarà operata nel rispetto dell'art. 17bis del decreto legislativo n. 229/99 e di quanto stabilito nella delibera di Giunta.

Art.  6

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana unitamente agli allegati.
Palermo, 1 marzo 2006.
  PISTORIO 

Allegati
REGIONE SICILIANA
GIUNTA REGIONALE

Deliberazione n. 636 del 28 dicembre 2005
"Istituzione del dipartimento di prevenzione medico e del dipartimento di prevenzione veterinario"
La Giunta regionale

Visto lo Statuto della Regione;
Viste le leggi regionali 29 dicembre 1962, n. 28 e 10 aprile 1978, n. 2;
Visto il proprio regolamento interno;
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato ed integrato con il decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517;
Vista la legge regionale 3 novembre 1993, n. 30 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200;
Visto il decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229 ed, in particolare, l'art. 7, che istituisce il dipartimento di prevenzione dell'azienda unità sanitaria locale ed i relativi servizi;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 105 del 27 aprile 2000, relativa a: "Piano sanitario regionale 2000/2006", che prevede, tra l'altro, l'istituzione del dipartimento di prevenzione;
Vista la nota n. 938 del 21 novembre 2005 e relativi allegati dell'ispettorato regionale sanitario, trasmessa dall'Assessorato regionale della sanità con nota n. 1240 del 14 dicembre 2005 relativa alla proposta di istituzione del dipartimento di prevenzione medico e del dipartimento di prevenzione veterinario (allegato A);
Considerato che l'Assessorato regionale della sanità con circolare del 31 marzo 2001, n. 1045, avente ad oggetto linee guida del dipartimento di prevenzione, ha stabilito che le aree dipartimentali si articolano in servizi e strutture organizzative complesse in rapporto all'omogeneità della disciplina di riferimento, operano quali centri di responsabilità dotati di autonomia tecnico funzionale e organizzativa, esplicitando altresì la collocazione istituzionale "mission" ed obiettivi del dipartimento di prevenzione;
Considerato che l'ispettorato regionale sanitario con la citata nota n. 938/2005, illustra l'assetto organizzativo interno e le funzioni del dipartimento, evidenzia che il recepimento delle norme comunitarie ha ulteriormente differenziato implementandole, le competenze dell'area medica e dell'area veterinaria del dipartimento al fine di migliorare l'attività ed i servizi forniti dalle suddette aree;
Considerato per le motivazioni suddette, che si reputa opportuno reingegnerizzare sperimentalmente il dipartimento di prevenzione riorganizzandolo in due diverse strutturazioni che garantiscano la specificità dell'area medica da quella veterinaria e, nelldell'appropriatezza delle prestazioni, si istituiscono in via sperimentale, in tutte le aziende unità sanitarie locali della Regione siciliana, i due seguenti dipartimenti strutturali: dipartimento di prevenzione medico e dipartimento di prevenzione veterinario, mediante la suddivisione del dipartimento di prevenzione e senza ulteriori costi aggiuntivi;
Considerato altresì che nelle "Linee guida per l'attivazione sperimentale dei dipartimenti di prevenzione medico e veterinario", allegate alla citata nota n. 938/2005, vengono riportati anche i criteri di nomina dei direttori dei dipartimenti in parola, l, le risorse ed il finanziamento degli stessi;
Ritenuto di condividere quanto suesposto;
Su proposta dell'Assessore regionale per la sanità;
Delibera:

Per le motivazioni in premessa specificate, di condividere la proposta dell'Ispettorato regionale sanitario, trasmessa con nota assessoriale n. 1240 del 14 dicembre 2005, allegato "A" alla presente deliberazione, relativa alla istituzione, in via sperimentale, in tutte le aziende unità sanitarie locali della Regione siciliana di due dipartimenti denominati rispettivamente dipartimento di prevenzione medico e dipartimento di prevenzione veterinario.
Allegato A
Relazione n. 938 del 21 novembre 2005.
Proposta di istituzione del dipartimento di prevenzione medico e del dipartimento di prevenzione veterinario.
RIFERIMENTI NORMATIVI
L'attuale collocazione organizzativa del dipartimento di prevenzione (D.P.) e la definizione delle sue funzioni trovano il loro fondamento normativo in:
1)  decreto legislativo n. 502/92, modificato dal n. 517/93 e dal decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229 Norme per la razionalizzazione del servizio sanitario nazionale, art. 7, istituisce il dipartimento di prevenzione dell'azienda unità sanitaria locale ed i relativi servizi;
2)  piano sanitario nazionale (P.S.N.) 1998-2000 del gennaio 1998;
3)  legge regionale n. 30/93 e successive modifiche ed integrazioni;
4)  piano sanitario regionale (P.S.R.) 2000-2002, D.P.Reg. 11 maggio 2000;
5)  decreto legislativo n. 254 del 28 luglio 2000;
6)  decreto n. 34120 del 14 marzo 2001 (atto aziendale).
L'Assessorato regionale della sanità con circolare del 31 marzo 2001, n. 1045 (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 16/2001), avente per oggetto linee guida del dipartimento di prevenzione, ha stabilito che le aree dipartimentali si articolano in servizi e strutture organizzative complesse, in rapporto all'omogeneità della disciplina di riferimento, operano quali centri di responsabilità, dotati di autonomia tecnico funzionale e organizzativa.
In tale assetto normativo la stessa circolare n. 1045 ha esplicitato la:
Collocazione istituzionale, "mission" ed obiettivi del dipartimento di prevenzione
Il dipartimento di prevenzione si configura come una delle tre articolazioni aziendali dell'azienda unità sanitaria locale insieme con distretto e presidio ospedaliero. Si rapporta quindi con l'organo di direzione dell'azienda unità sanitaria locale.
Il dipartimento di prevenzione è la struttura operativa dell'azienda unità sanitaria locale che ha come missione il garantire la tutela della salute collettiva perseguendo obiettivi di promozione della salute, prevenzione degli stati morbosi e delle disabilità, miglioramento della qualità di vita.
Tale funzione si esplica, inoltre, nei confronti degli enti locali e degli altri soggetti coinvolti, in particolare della conferenza dei sindaci, nella elaborazione della programmazione delle attività in collaborazione con gli altri soggetti coinvolti in particolare nelle aree relative alla descrizione epidemiologica dei rischi sanitari e dei fenomeni patologici, all'educazione alla salute, all'informazione, alla comunicazione del rischio.
Il dipartimento di prevenzione è inoltre la struttura dell'azienda unità sanitaria locale preposta alle attività proprie del livello di assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro.
Nell'ambito di tale livello, tramite la individuazione, valutazione e proposta di mitigazione dei fattori di rischio e delle cause di nocività e malattia, la valutazione dell'impatto sulla salute delle politiche ambientali economiche e sociali, l'informazione, l'educazione e la comunicazione per la salute vengono assicurate le funzioni proprie del dipartimento.
A tal fine, il dipartimento di prevenzione promuove azioni volte ad individuare e rimuovere le cause di rischio di nocività e di malattia di origine ambientale, umana e animale, mediante iniziative coordinate con i distretti, con i dipartimenti dell'azienda unità sanitaria locale e delle aziende ospedaliere prevedendo il coinvolgimento di operatori di diverse discipline. Partecipa alla formulazione del programma di attività dell'azienda unità sanitaria locale, formulando proposte di intervento nelle materie di competenza ed indicazioni in ordine alla loro copertura finanziaria.
Il dipartimento di prevenzione persegue gli obiettivi regionali di salute del Piano sanitario regionale con particolare riferimento dei punti: dal 5.1 al punto 5.4.12 e del punto 5.6.22; collabora altresì con gli altri dipartimenti e strutture per il raggiungimento degli obiettivi regionali di salute.
Fermo restando che le funzioni restano quelle della predetta circolare n. 1045 incrementate da quelle previste dal Piano nazionale della prevenzione e quindi anche da quello regionale, poiché sono notevolmente aumentate le competenze specifiche professionali sia della prevenzione in ambito umano e soprattutto quelle in ambito veterinario, si ritiene opportuno, sentite anche le professionalità interessate tra cui il gruppo di lavoro formato dai direttori di dipartimento, i vertici delle società scientifiche professionalmente competenti, i rappresentanti dei lavoratori interessati, modificare l'assetto organizzativo per garantire maggiore autonomia e valorizzare le specifiche professionalità operanti nella prevenzione superando la logica dei compartimenti stagni e favorendo l'impegno gestionale ed operativo con l'espletamento dell'attività professionale nel ruolo e nelle attività di propria specifica competenza; ciò garantisce una maggiore appropriatezza delle prestazioni.
I direttori dei dipartimenti inoltre essendo di professionalità specifica potranno assicurare il coordinamento funzionale tra le attività comuni dei due dipartimenti in particolare per la sicurezza degli alimenti, così come tra l'altro già esistente in Regione Lombardia dal 2002.
Preso atto che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001 sono stati definiti i livelli essenziali d'assistenza che hanno ulteriormente differenziato le attività mediche del dipartimento di prevenzione da quelle veterinarie.
Considerato che il recepimento delle norme comunitarie ha ulteriormente differenziato, implementandole, le competenze dell'area medica e dell'area veterinaria del dipartimento.
Considerato che si rende necessario migliorare l'attività ed i servizi forniti dalle aree medica e veterinaria del dipartimento di prevenzione attraverso la razionalizzazione, il miglioramento della gestione ed ottimizzazione delle risorse al fine di assumere comportamenti che assicurino omogeneità e specifica professionalità delle prestazioni.
Rilevato che si reputa opportuno reingegnerizzare sperimentalmente il dipartimento di prevenzione riorganizzandolo in due diverse strutturazioni che garantiscano la specificità dell'area medica da quella veterinaria nell'ottica dell'appropriatezza delle prestazioni.
Si istituiscono, in via sperimentale, in tutte le aziende unità sanitarie locali della Regione siciliana i due seguenti dipartimenti strutturali:
-  dipartimento di prevenzione medico;
- dipartimento di prevenzione veterinario,
mediante la suddivisione del dipartimento di prevenzione e senza ulteriori costi aggiuntivi.
Assetto organizzativo e funzioni
L'assetto organizzativo interno e le funzioni dei dipartimenti sono quelli previsti dalla circolare del 31 marzo 2001, n. 1045 e relativo allegato, rispettivamente afferendo al dipartimento veterinario quelli già individuati come specifici della corrispondente area dipartimentale di sanità pubblica veterinaria ed a quello medico quelli delle aree di igiene e sanità pubblica e di tutela della salute e sicurezza degli ambienti di lavoro.
Le funzioni dei dipartimenti sono quelle previste dalla circolare del 31 marzo 2001, n. 1045 e relativo allegato, rispettivamente afferendo al dipartimento veterinario quelle già individuate come specifiche della corrispondente area ed a quello medico tutte le altre.
Il finanziamento dei dipartimenti di prevenzione medico e veterinario
Oltre alle somme indicate nel Piano sanitario regionale, nelle decisioni della conferenza Stato-Regioni ed il PSN che prevedono per i due dipartimenti il 5% della quota capitaria del Fondo sanitario per il macrolivello "Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro".
I proventi dell'attività in conto terzi e le entrate proprie che derivano dalle prestazioni a pagamento o a tariffa effettuate dai servizi (decreto sul tariffario), comprese quelle delle sanzioni amministrative derivanti dalle attività di vigilanza (D.P.R. n. 327/82, decreto legislativo n. 758/94, regolamenti locali, ecc.), che verranno regolamentate da apposite disposizioni regionali sono di esclusiva pertinenza dei dipartimenti in oggetto in base alle rispettive entrate e saranno utilizzate per le finalità proprie dei singoli dipartimenti di prevenzione.
Resta fermo che il finanziamento dell'ARPA, delle somme per l'abbattimento degli animali infetti, per l'applicazione di misure di polizia veterinaria e per eventuali emergenze, nonché per servizi che non attengono strettamente alla tutela della salute umana ed animale, esula dal predetto 5%.
I direttori generali delle aziende unità sanitarie locali dovranno attivare una differenziata contabilità analitica per centro di costo medico e veterinario.
Successivamente, con il monitoraggio della spesa per il funzionamento dei due dipartimenti, si stabilirà l'assegnazione per ciascuno di essi, assegnazione che potrà superare la citata quota del 5%, qualora già superata nello storico e/o per particolari esigenze o urgenze ed emergenze epidemiche e non.
Infine, rientrano comunque nella quota del bilancio aziendale da assegnare al dipartimento di prevenzione veterinario le somme derivanti dall'applicazione del decreto legislativo n. 432/98, le cui finalità sono stabilite dal decreto stesso e disciplinate dal decreto n. 32964/2000 e successive modifiche.
Istituzione dei dipartimenti di prevenzione medico e veterinario
I direttori generali delle aziende unità sanitarie locali provvedono ad istituire i due dipartimenti di prevenzione medico e veterinario entro 180 giorni dalla pubblicazione.
Per quanto sopra, si unisce l'allegata proposta di istituzione in via sperimentale dei due dipartimenti denominati rispettivamente dipartimento di prevenzione medico e dipartimento di prevenzione veterinario.
LINEE GUIDA PER L'ATTIVAZIONE SPERIMENTALE DEI DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE MEDICO E VETERINARIO

1  -  Premessa
Rilevato che il Piano sanitario regionale vigente, approvato con D.P.R.S. 11 maggio 2000, ha istituito il dipartimento di prevenzione e le sue articolazioni.
Considerato che l'Assessorato della sanità con circolare del 31 marzo 2001, n. 1045 (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 16/2001), avente per oggetto linee guida del dipartimento di prevenzione, ha stabilito che le aree dipartimentali si articolano in servizi e strutture organizzative complesse, in rapporto all'omogeneità della disciplina di riferimento, operano quali centri di responsabilità, dotati di autonomia tecnico funzionale e organizzativa.
Preso atto che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001 sono stati definiti i livelli essenziali d'assistenza che hanno ulteriormente differenziato le attività mediche del dipartimento di prevenzione da quelle veterinarie.
Considerato che il recepimento delle norme comunitarie ha ulteriormente differenziato, implementandole, le competenze dell'area medica e dell'area veterinaria del dipartimento.
Considerato che si rende necessario migliorare l'attività ed i servizi forniti dalle aree medica e veterinaria del dipartimento di prevenzione attraverso la razionalizzazione, il miglioramento della gestione ed ottimizzazione delle risorse al fine di assumere comportamenti che assicurino omogeneità e specifica professionalità delle prestazioni.
Rilevato che si reputa opportuno reingegnerizzare sperimentalmente il dipartimento di prevenzione riorganizzandolo in due diverse strutturazioni che garantiscano la specificità dell'area medica da quella veterinaria, nell'ottica dell'appropriatezza delle prestazioni, si istituiscono, in via sperimentale, in tutte le aziende unità sanitarie locali della Regione siciliana i due seguenti dipartimenti strutturali:
-  dipartimento di prevenzione medico;
-  dipartimento di prevenzione veterinario;
mediante la suddivisione del dipartimento di prevenzione e senza ulteriori costi aggiuntivi.
2  -  Assetto organizzativo e funzioni
L'assetto organizzativo e le funzioni dei dipartimenti sono quelli previsti dalla circolare del 31 marzo 2001, n. 1045 e relativo allegato, rispettivamente afferendo al dipartimento veterinario quelli già individuati come specifici della corrispondente area dipartimentale di sanità pubblica veterinaria ed a quello medico quelli delle aree di igiene e sanità pubblica e di tutela della salute e sicurezza degli ambienti di lavoro.
3  -  Direttore del dipartimento di prevenzione medico
La nomina, le funzioni e i compiti del direttore del dipartimento di prevenzione medico corrispondono a quanto stabilito dalla circolare 31 marzo 2001, n. 1045 per il direttore del dipartimento di prevenzione.
In prima applicazione, e con le attuali garanzie contrattuali, il direttore del dipartimento medico rimane il direttore già nominato del dipartimento di prevenzione se dirigente medico: qualora il direttore già nominato del dipartimento di prevenzione sia un dirigente veterinario, il direttore generale nominerà direttore del dipartimento di prevenzione medico il direttore dell'area dipartimentale di igiene e sanità pubblica o il direttore dell'area dipartimentale di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro; qualora non sia stato attivato il dipartimento di prevenzione o le aree dipartimentali nominerà il capo settore igiene pubblica.
L'esercizio della nomina è di norma quinquennale e rinnovabile previa verifica dei risultati raggiunti.
Il direttore cura i rapporti del dipartimento di prevenzione medico con istituzioni, amministrazioni e società civile e subentra ai capi settore nella Conferenza regionale di servizio ex artt. 11 e 14 del decreto n. 13306 del 18 novembre 1994.
4  -  Direttore del dipartimento di prevenzione veterinario
La nomina, le funzioni e i compiti del direttore del dipartimento di prevenzione veterinario corrispondono a quanto stabilito dalla circolare 31 marzo 2001, n. 1045 per il direttore del dipartimento di prevenzione.
In prima applicazione, e con le attuali garanzie contrattuali, il direttore del dipartimento veterinario rimane il direttore già nominato del dipartimento di prevenzione se dirigente veterinario; qualora il direttore già nominato del dipartimento di prevenzione è un dirigente medico, il direttore generale nominerà direttore del dipartimento di prevenzione veterinario il direttore dell'area dipartimentale di sanità pubblica veterinaria o il capo settore veterinario, qualora non sia stato attivato il dipartimento di prevenzione o le aree dipartimentali.
L'esercizio della nomina è almeno quinquennale. Esso è rinnovabile previa verifica dei risultati raggiunti.
Il direttore cura i rapporti del dipartimento di prevenzione veterinario con istituzioni, amministrazioni e società civile e subentra ai capi settore nella Conferenza regionale di servizio ex artt. 11 e 14 del decreto n. 13306 del 18 novembre 1994.
5  -  I comitati dei dipartimenti
Per ciascun dipartimento vi è un comitato di dipartimento come regolamentato dal punto 7 della citata circolare n. 1045/2001.
6  -  Organico dei dipartimenti
La divisione dell'organico del dipartimento di prevenzione nei due dipartimenti medico e veterinario delle aziende unità sanitarie locali avverrà transitando in quello veterinario tutto il personale dell'area dipartimentale veterinaria, ed in quello medico il personale già assegnato alle rimanenti aree dipartimentali di igiene e sanità pubblica, tutela della salute e sicurezza degli ambienti di lavoro e laboratorio di sanità pubblica.
I direttori dei due dipartimenti di prevenzione medico e veterinario fanno parte del collegio di direzione aziendale.
7  -  Risorse dei dipartimenti
La divisione delle risorse del dipartimento avverrà nella fase di avvio sulla base dell'attuale utilizzazione delle aree dipartimentali che faranno capo ai due dipartimenti medico e veterinario.
8  -  Il finanziamento dei dipartimenti di prevenzione medico e veterinario
Oltre alle somme indicate nel Piano sanitario regionale, nelle decisioni della conferenza Stato-Regioni ed il PSN che prevedono per i due dipartimenti il 5% della quota capitaria del Fondo sanitario per il livello "Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro", sono di esclusiva pertinenza dei dipartimenti in oggetto le entrate proprie che derivano dalle prestazioni a pagamento o a tariffa effettuate dai servizi (decreto sul tariffario), comprese quelle delle sanzioni amministrative derivanti dalle attività di vigilanza (D.P.R. n. 327/82, decreto legislativo n. 758/94, regolamenti locali ecc.) che verranno regolamentate da apposite disposizioni regionali.
Resta fermo che il finanziamento dell'A.R.P.A., delle somme per l'abbattimento degli animali infetti, per l'applicazione di misure di polizia veterinaria e per eventuali emergenze, nonché per servizi che non attengono strettamente alla tutela della salute umana ed animale, esula dal predetto 5%.
I direttori generali delle aziende unità sanitarie locali devono attivare una differenziata contabilità analitica per centro di costo medico e veterinario.
Successivamente, con il monitoraggio della spesa per il funzionamento dei due dipartimenti, si stabilirà l'assegnazione per ciascuno di essi, assegnazione che potrà superare la citata quota del 5%, qualora già superata nello storico e/o per particolari esigenze o urgenze ed emergenze epidemiche e non.
Infine, rientrano comunque nella quota del bilancio aziendale da assegnare al dipartimento di prevenzione veterinario, le somme derivanti dall'applicazione del decreto legislativo n. 432/98, le cui finalità sono stabilite dal decreto stesso e disciplinate dal decreto n. 32964/2000 e successive modifiche.
9  -  Istituzione dei dipartimenti di prevenzione medico e veterinario
I direttori generali delle aziende unità sanitarie locali provvedono ad istituire i due dipartimenti di prevenzione medico e veterinario entro 180 giorni dalla pubblicazione.
(2006.10.771)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
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