REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 17 MARZO 2006 - N. 14
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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE


DECRETO 14 febbraio 2006.
Riconoscimento del Centro regionale di recupero specializzato per la cura e la riabilitazione delle tartarughe marine, ubicato nel comune di Comiso.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO FAUNISTICO-VENATORIO ED AMBIENTALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE INTERVENTI STRUTTURALI

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale del 15 maggio 2000, n. 10, recante norme sulla dirigenza e sui rapporti di impiego e di lavoro alle dipendenze della Regione siciliana;
Vista la delibera della Giunta regionale n. 225 del 10 giugno 2005, con la quale è stato conferito l'incarico di dirigente generale del dipartimento regionale interventi strutturali di questo Assessorato;
Visto il decreto n. 325 del 9 aprile 2004 di approvazione del proprio contratto di lavoro;
Vista la legge regionale 1 settembre 1997, n. 33 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto, in particolare, l'art. 6 della predetta legge regionale, così come risulta integrato dal comma 29 dell'art. 127 della legge regionale n. 17 del 28 dicembre 2004, che dispone, tra l'altro, l'istituzione di "un centro regionale di recupero per la fauna selvatica specializzato per la cura e la riabilitazione delle tartarughe marine.";
Ritenuto che detta disposizione normativa intenda, nell'ambito di una rete di strutture per il recupero di tartarughe marine distribuite sul territorio dell'Isola, individuare una struttura di eccellenza caratterizzata dalla particolare dislocazione territoriale facilmente raggiungibile dagli altri centri di recupero, preferibilmente ubicata in vicinanza della costa, considerata la prioritaria esigenza di approvvigionamento di acqua di mare indispensabile per il funzionamento del centro di recupero ed elemento vitale per le tartarughe marine, e dalla particolare dotazione di strutture e strumentazioni tecniche all'avanguardia che rappresentino un punto di riferimento per gli altri centri di recupero di tartarughe marine a cui si possano rivolgere per casi particolarmente delicati;
Considerato che, ad oggi, nella Regione siciliana l'unico centro riconosciuto per la cura, il recupero e la riabilitazione delle tartarughe marine è ubicato nel comune di Comiso, in provincia di Ragusa;
Ritenuto che nella gestione dei centri di recupero, cura e riabilitazione della fauna selvatica, ed in particolare delle tartarughe marine, da parte dei gestori vanno osservate puntualmente le prescrizioni dettate con i decreti n. 3212 del 17 dicembre 1997 e n. 2652 del 5 dicembre 2001, quest'ultimo relativo, appunto, al disciplinare dei centri di recupero tartarughe marine che prevede, tra l'altro, l'utilizzo di acqua di mare per il riempimento delle vasche ove sono tenute le tartarughe marine;
Ritenuto, comunque, di dovere individuare un centro regionale di recupero per la fauna selvatica specializzato per la cura e la riabilitazione delle tartarughe marine, secondo le previsioni del citato art. 6 della predetta legge regionale n. 33/97, così come risulta integrato dal comma 29 dell'art. 127 della legge regionale n. 17 del 28 dicembre 2004;
Ai sensi delle vigenti disposizioni;

Decreta:


Art.  1

Ai sensi dell'art. 6 della legge regionale n. 33/97 e successive modifiche ed integrazioni, il centro di recupero per tartarughe marine, ubicato nel comune di Comiso (RG), via Girlando n. 2, gestito dall'Associazione ambientalista Fondo siciliano per la natura, istituito con decreto n. 1502 del 30 ottobre 2002, è riconosciuto quale centro regionale di recupero specializzato per la cura e la riabilitazione delle tartarughe marine.

Art.  2

Il gestore del centro di recupero è tenuto alla puntuale osservanza delle prescrizioni dei disciplinari di cui ai decreti n. 3212 del 17 dicembre 1997 e n. 2652 del 5 dicembre 2001. Tuttavia, considerata la notevole distanza dei locali del centro di recupero di cui al precedente art. 1 dalla costa e la relativa difficoltà di approvvigionamento di acqua marina per l'alimentazione delle vasche del centro stesso, a parziale deroga di quanto previsto dal disciplinare approvato con il decreto n. 2652 del 5 dicembre 2001 citato, in alternativa all'acqua prelevata direttamente dal mare, potrà essere usata acqua di mare ricostituita utilizzando le tecniche appropriate e scientificamente corrette, utilizzando comunque acqua opportunamente demineralizzata e miscele di sali specifiche per l'uso. Per tale ricostituzione è vietato utilizzare altri elementi quali acqua potabile per usi civili e sali non specifici per l'uso.
Nel caso di uso di acqua marina ricostituita, in aggiunta ai controlli già previsti dal vigente disciplinare, dovranno essere controllati in continuo anche i valori del ph, la concentrazione salina e la durezza carbonatica (KH). Al fine di rispettare le esigenze biologiche delle tartarughe marine detenute, i relativi valori potranno oscillare entro i seguenti limiti: ph: (7,5-8,4), concentrazione salina: (37,7-38,5 g/l), capacità tampone non inferiore a 7° dKH.

Art.  3

Il presente riconoscimento potrà essere revocato per la mancata osservanza da parte del gestore degli adempimenti dei regolamenti in materia di centri di recupero della fauna selvatica e delle prescrizioni del presente decreto.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 14 febbraio 2006.
  ALBANESE 

(2006.7.542)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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