REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 3 MARZO 2006 - N. 11
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2/E - 90141 PALERMO
INFORMAZIONI TEL 7074930 - ABBONAMENTI TEL 7074926 INSERZIONI TEL 7074936 - FAX 7074927

AVVERTENZA
Il testo della Gazzetta Ufficiale è riprodotto solo a scopo informativo e non se ne assicura la rispondenza al testo della stampa ufficiale, a cui solo è dato valore giuridico. Non si risponde, pertanto, di errori, inesattezze ed incongruenze dei testi qui riportati, nè di differenze rispetto al testo ufficiale, in ogni caso dovuti a possibili errori di trasposizione

Programmi di trasposizione e impostazione grafica di :
Michele Arcadipane - Trasposizione grafica curata da: Alessandro De Luca - Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti

DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 22 dicembre 2005.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune diValderice.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Visti i decreti interministeriali 1 aprile 1968, n. 1404 e 2 aprile 1968, n. 1444;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'art. 68 della legge n. 10 del 27 aprile 1999;
Visto l'art. 5 della legge regionale n. 28 del 22 dicembre 1999 nonché il successivo D.P.Reg. di attuazione dell'11 luglio 2000;
Visto il TU. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità, approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, reso applicabile con l'art. 36 della legge regionale n. 7 del 2 agosto 2002 come integrato dall'art. 24 della legge regionale n. 7 del 19 maggio 2003;
Premesso che:
-  con delibera n. 38 del 5 marzo 1991 del consiglio comunale è stato adottato il piano regolatore generale, il regolamento edilizio e le prescrizioni esecutive del comune di Valderice;
-  il suddetto strumento urbanistico, espletate le procedure in ordine al deposito ed alla pubblicazione, è stato sottoposto all'esame di questo Assessorato per gli adempimenti previsti dall'art. 4 della legge regionale n. 71/78,
-  con nota di questo Assessorato prot. n. 23747/92 del 23 aprile 1993, in aderenza a quanto espresso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con voto n. 761 dell'1 aprile 1937, il piano in argomento è stato restituito al comune per la rielaborazione totale da effettuare sulla base delle considerazioni contenute nel citato voto n. 761/93;
Visto il foglio prot. n. 18095 del 29 luglio 2004, pervenuto a questo Assessorato il 2 agosto 2004 ed assunto al protocollo in pari data con il n. 50308, con il quale il commissario ad acta, nominato presso il comune di Valderice, ha trasmesso gli atti e gli elaborati relativi al progetto di rielaborazione totale del piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio;
Vista la delibera n. 8 del 13 febbraio 2004 con la quale da parte del commissario ad acta, nominato presso il comune di Valderice con decreto n. 1380/D.R.U. del 25 novembre 2003, è stato adottato il piano regolatore generale con annessi regolamento edilizio e prescrizioni esecutive, rielaborato in conseguenza del voto C.R.U. n. 761/93;
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, relativi al piano adottato con delibera commissariale n. 8 del 13 febbraio 2004;
Vista la certificazione a firma del segretario/direttore generale del comune di Valderice, datata 29 luglio 2004, in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano in argomento, nonché attestante la presentazione di n. 146 osservazioni ed opposizioni entro i termini e n. 3 fuori termine di legge;
Visto l'elenco delle osservazioni e/o opposizioni;
Viste le osservazioni/opposizioni di cui al suddetto elenco nonché i relativi elaborati di visualizzazione e deduzioni redatti dai progettisti;
Viste le 18 osservazioni pervenute direttamente a questo Assessorato, delle quali una soltanto non risulta tra quelle già esaminate dai progettisti riguardante la ditta Mazzara G. + 2;
Viste la nota prot. n. 16409 del 6 dicembre 2002 con la quale l'ufficio del Genio civile di Trapani, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, ha espresso parere favorevole, con prescrizioni, in merito allo strumento urbanistico in argomento, nonché l'ulteriore nota integrativa prot. n. 17443-12/12/03 del 4 febbraio 2004;
Vista la nota prot. n. 358 dell'11 luglio 2003, con la quale l'U.O.3.2/D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica, unitamente agli atti ed elaborati relativi al piano regolatore generale, al regolamento edilizio ed alle prescrizioni esecutive, la proposta di parere n. 73 del 21 dicembre 2004, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
DEMOGRAFIA E DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO ABITATIVO
Il patrimonio insediativo è costituito da ca. 7.000 abitazioni per oltre i 2/3 realizzato successivamente al 1955, anno di costituzione del comune.
Delle 2657 abitazioni non occupate, una metà è costituita in effetti da seconde case.
Dalle analisi demografiche riportate nella relazione C1, si evince che il comune - nel periodo 1982/2001 - ha subito un incremento della popolazione residente di ca. il 10% (10057/11348 ab.) mentre la proiezione statistica dei dati al 2022 è di 13405 abitanti.
In base alle valutazioni dell'Ufficio di piano tale incremento (ca. 2.000 unità) dovrebbe venire soddisfatto per circa il 30% (600 ab.) dal nucleo di Valderice centro (con le contigue contrade Fico, Ragosia, ecc.) e per la parte restante nelle frazioni esterne.
OBIETTIVI E STRATEGIE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE
Il piano regolatore generale in esame rappresenta la terza elaborazione della ipotesi di organizzazione territoriale del comune di Valderice.
In passato, infatti, due precedenti proposte erano state giudicate non accoglibili da questo A.R.T.A. con i voti C.R.U. 1243/88 e il successivo n. 761/93 in cui si evidenziano sostanziali analogie tra il piano regolatore generale adottato con delibera C.C. n. 13/85 e la riadozione avvenuta con delibera C.C. n. 38/91.
In particolare i rilievi riguardavano i seguenti temi:
-  sovradimensionamento delle aree destinate alla residenza fissa;
-  sottostima del numero degli abitanti effettivamente insediabili;
-  larga parte delle zone B non rispondevano ai requisiti stabiliti dal decreto interministeriale n. 1444/68;
-  necessità di riconsiderare indici e destinazioni delle zone C1 e C2;
-  necessità di adottare criteri di maggior tutela sulle aree di pertinenza di ville storiche, della tonnara, nelle zone boscate, in particolare della collina di S. Barnaba ed attorno agli insediamenti preistorici;
-  problematiche connesse a servizi e viabilità.
Le direttive generali adottate dal C.C. con delibera n. 79/95 individuano i criteri da seguire nella nuova elaborazione.
In particolare la scelta delle aree residenziali dovrà interessare sia il centro che le frazioni del comune, tenuto conto della presenza di ville, giardini ed insediamenti rurali e storici nel territorio, privilegiando il completamento dei contesti parzialmente edificati ed escludendo quelle aree svantaggiate sotto i profili geologici e morfologici.
Le colline di S. Barnaba e Misericordia vengono individuate, unitamente a Rocca Giglio, Villa Auteri, la foce del Rio Forgia e i tratti ancora liberi della zona costiera, tra i siti di interesse naturalistico da salvaguardare.
Grande rilevanza viene infine assegnata alle attività produttive nei vari settori (artigianato, commercio, industria, agricoltura, turismo) alla viabilità e parcheggi, nonché ai servizi ed infrastrutture pubbliche (sport, istruzione, pubblica sicurezza, ecc.).
In funzione di tali indirizzi l'ufficio di piano ha individuato alcuni "obiettivi primari" preordinati al disegno del piano regolatore generale tendenti al contenimento del consumo di suolo sulla base di esigenze abitative realistiche, la riconversione e recupero del patrimonio edilizio esistente, la riaggregazione ed il completamento del disegno urbanistico delle zone di espansione, l'incentivazione delle iniziative artigianali, ricettive e dell'agricoltura nonché al reperimento di sufficienti dotazioni di pubblici servizi.
A questo proposito le analisi condotte dall'ufficio di piano evidenziano una oggettiva insufficienza della dotazione complessiva di standards urbanistici (11,67 mq./ab. contro 18 mq./ab.) in special modo nelle frazioni.
Le tematiche affrontate riguardano pertanto in particolare:
-  adeguamento/potenziamento standard urbanistici con particolare attenzione al verde urbano e periurbano, ai parcheggi ed ai servizi per l'istruzione;
-  la riqualificazione del litorale con riconversione degli insediamenti industriali localizzati lungo la costa negli anni 60;
-  la definizione di luoghi di aggregazione nelle frazioni;
-  il sistema del verde attorno a Valderice centro;
-  le opere di sistemazione idraulica connesse al deflusso delle acque dal Monte S. Giuliano;
-  il ruolo strategico del sistema turistico-alberghiero;
-  il potenziamento dell'armatura infrastrutturale e della viabilità urbana e di quartiere.
DISCIPLINA URBANISTICA
Zonizzazione - norme di attuazione
Zone A: è costituita dalle due sottozone A1 e A2 che individuano in effetti localizzazioni puntuali e differiscono per la tipologia edilizia cui fanno riferimento. L'attuazione degli interventi, sempre subordinati al n.o. della Sovrintendenza ai beni culturali ed ambientali, è prevista con singola c.e. ovvero a mezzo di piani urbanistici esecutivi, piani quadro, ecc. (obbligatori in caso di ristrutturazione urbanistica). Le destinazioni d'uso ammesse oltre alla residenza appaiono compatibili con la medesima (uffici e servizi pubblici e privati, ricettività, botteghe artigiane, esercizi commerciali al dettaglio, ecc.), tenuto conto dei limiti dimensionali meglio specificati all'art. 10 N.A.
-  A1. Edifici equivalenti ai beni architettonici ed assimilati (torri, bagli, tonnara, ville e giardini storici ed aree di contesto): ammessi gli interventi definiti all'art. 20, lett. a, b, c, d, della legge regionale n. 71/78, il cambio di destinazione ai fini turistico ricettivi (nei bagli e altri agglomerati rurali con divieto di alienazione delle aree agricole di pertinenza fino a 10 ha) con possibilità di ampliamento entro il 20% della preesistente volumetria e 300 mc..
-  A2. Edifici di interesse tipologico diversi, di vecchio impianto, testimonianza della struttura originaria dell'edificato: da individuare dal consiglio comunale con appositi "Piani quadro" o "Progetti d'ambito"; potranno essere consentiti ampliamenti una tantum di mq. 20 per u.i. ovvero in locali interrati entro la sagoma della costruzione nonché, in casi particolari, demolizioni e ricostruzioni con ampliamenti entro il 20% del volume esistente.
Zone B: oltre alla residenza sono ammesse (max 300 mq.) destinazioni direzionali, commerciali ed artigianali, servizi pubblici e privati (cfr. art. 13 e segg. N.A.).
-  B1. Tessuti urbani del centro urbano consolidato: aree edificate di recente formazione con i seguenti parametri principali.



-  B0. Aree urbane sature con fenomeni di abusivismo edilizio: edilizia abusiva sorta lungo il litorale in cui sono ammessi solo interventi di natura conservativa sull'esistente (art. 20, lett. a, b, c, d, legge regionale n. 71/78) mentre le aree libere restano inedificabili.
Zone C: oltre alla residenza sono ammesse destinazioni commerciali (max 300 mq.), direzionali (max 400 mq.) ed artigianali (max 500 mq.), servizi pubblici e privati, ecc. (cfr. art. 18 e segg. N.A. modificate a seguito delibera C.C. n. 56/2003).
-  C1. Espansione urbana con tipologia edilizia tradizionale: sono localizzate in aree a ridosso dell'edificato consolidato. L'attuazione è prevista a mezzo p. di l. (esonerati appezzamenti < 1.000 mq.) con i seguenti parametri principali:



-  C2. Espansione urbana con tipologia edilizia in case singole e/o a schiera: sono localizzate in aree parzialmente interessate da fenomeni insediativi. L'attuazione è prevista a mezzo p. di l. e/o P.P. (esonerati appezzamenti < 1.000 mq.) e le stesse possono essere utilizzate entro il 50% per edilizia economica e popolare, sovvenzionata, convenzionata ed agevolata. Parametri principali:



-  C0. Case singole e/o agglomerati abusivi già consolidati: riguardano aree nella zona nord e costiera interessate dal P.R.U.A.. Sono ammessi interventi conservativi sull'esistente (art. 20, lett. a, b, c, d, legge regionale n. 71/78) mentre le aree libere restano inedificabili.
Zone D: zone a prevalente destinazione produttiva, sono destinate alle attività industriali, artigianali, lavorazione e trasformazione di prodotti agricoli, ecc. (cfr. art. 22 e segg. N.A.).
-  D1. Area per attività industriali - Sciare: regolato dal P.I.P. approvato con delibera C.C. n. 72/2001 (D.D.G. 445/DRU/2001). Nel rispetto dei parametri di zona sono ammessi anche ampliamenti dell'esistente.



-  D3. Area per attività produttive terziarie commerciali contrada Rizzuto: gli interventi sono subordinati a P.P. o P.I.P. Parametri principali:
Df = non indicata  Rc=30% Hmax=8,00m Piani ft= 2 

-  D4. Area per attività produttive turistico alberghiere: gli interventi sono subordinati a P.P. o P. di L. Parametri principali:
Df = non indicata  Rc= 30% Hmax = 8,00m Piani ft = 2 

Zone E: aree destinate ad attività agricole, a bosco, a pascolo e improduttive (cfr. art. 28 e segg. N.A.). Si distinguono in:
-  E1. Aree destinate all'esercizio dell'attività agricola: ferme restando le tipologie di intervento nel verde agricolo stabilite dalla normativa, sono ammesse costruzioni con lf 0,03.
-  E2. Boschi e fasce forestali: ammessi solo interventi di tipo conservativo sugli edifici esistenti oltre alle opere di rimboschimento e sistemazione idrogeologica.
-  E3. Aree verdi di rispetto ambientale: ammessi solo interventi di tipo conservativo sugli edifici esistenti oltre alle opere di rimboschimento e sistemazione idrogeologica.
Zone F: con questo simbolo l'Ufficio di piano identifica tutte le zone destinate a pubblici servizi normate dal D.I. n. 1444/68 nonché le infrastrutture ed impianti di interesse collettivo. Sono ammessi interventi di natura conservativa (art. 20, lett. b, c, d, legge regionale n. 71/78) compresi modesti ampliamenti (max 15%). Sotto l'aspetto quantitativo, per quanto riguarda in particolare gli standard urbanistici, si raggiunge la dotazione complessiva di ca. 42 mq./ab. (> 18 mq./ab.) che, nelle varie frazioni, oscillano dai 25 mq./ab. ca. a Crocevie ai 69 mq./ab. ca. a Bonagia.
-  F1-IS: attrezzature per l'istruzione superiore;
-  FI-H: attrezzature sanitarie ed ospedaliere;
-  F1-PP:  parchi urbani di Misericordia e del lago Lentina. Sono ammesse attrezzature e/o servizi per la fruizione dei parchi come segue: Dt 0,20 mc/mq; Hmax 3,50 m; Rc 20%;
-  F1-PT: parcheggi a servizio di attrezzature ed impianti urbani e territoriali;
-FI-FT: teatro comunale di S. Barnaba e pineta comunale;
-  FI-FV: verde per giochi dell'infanzia;
-  F1-FF: uffici amministrativi;
-  F1-FM: mercato ortofrutticolo;
-  F1-FG: mattatoio comunale;
-  F1-FA: autoparco comunale;
-  F1-FL: discarica comunale;
-  F1-FD impianti tecnologici (depuratori, cabine ENEL, distributori carburante);
-  F1-FC cimitero comunale di Ragosia e relativa fascia di rispetto;
-  F2 AN-AM-SE-SM: aree per l'istruzione (asili nido, scuole materne, elementari e medie) da edificarsi con i seguenti parametri: Dt 2,00 mc/mq; Hmax 8,00 m; Rc 50%.
La dotazione comunale relativa passerà dagli attuali 22.000 mq. ca. ad oltre 64.000 mq., equivalenti a 5,123 mq./ab. (>4,50);
-  F2 CH-CU-CA-CC-CC-CS: aree per attrezzature di interesse comune (religiose, culturali, sociali, assistenziali, ecc.).
La dotazione comunale relativa passerà dagli attuali 19.000 mq. ca. ad oltre 62.500 mq., equivalenti a 5,005 mq./ab. (>2,00);
-  F2 VP-VS: verde urbano attrezzato a parco e per lo sport. E' ammessa l'edificazione dei relativi servizi come segue: Dt 0,30 mc./mq.; Hmax 3,50 m.; Rc 20%.
La dotazione comunale relativa passerà dagli attuali 126.400 mq. ca. ad oltre 317.500 mq., equivalenti a 25,407 mq./ab. (>9,00);
-  F2-P: parcheggi.
La dotazione comunale relativa passerà dagli attuali 1.580 mq. ca. ad oltre 79.500 mq., equivalenti a 6,380 mq./ab. (>2,50);
-  Aree per la diretta fruizione del mare. Comprende le aree lungo il litorale (fascia dei 150 m. dalla battigia, art. 15, lett. c, legge regionale n. 78/76) in cui è permessa la realizzazione di parcheggi (Pm) e sentieri pedonali e ciclabili;
-  Aree di cave dismesse oggetto di recupero ambientale.
INFRASTRUTTURE - VIABILITA' - ATTREZZATURE
Circonvallazione da località Fico fino a Crocevie dove sono previsti gli innesti a sud della S.S. 187.
Collegamento via Acquascorbe-Ragosia (cimitero).
Assi viari minori interni agli abitati di alcune frazioni, completamento della maglia stradale esistente.
Ampliamento del cimitero comunale.
Parco urbano del lago di Lentina.
Riconversione del mercato ortofrutticolo in fiera del-l'agricoltura.
Localizzazione di un'area per spettacoli itineranti.
Polo sportivo in contrada Misericordia in ampliamento dell'esistente impianto.
Parco commerciale in contrada Rizzuto-Crocevie.
PRESCRIZIONI ESECUTIVE
In riferimento ai fabbisogni da soddisfare ai sensi dell'art. 2, comma 1, della legge regionale n. 71/78 si osserva quanto segue (per tipologia di destinazione):
-  residenziale pubblica: nonostante l'obbligo previsto dall'art. 16 della legge regionale n. 71/78, trattandosi di comune con popolazione superiore a 10.000 abitanti, il piano regolatore generale non contempla un apposito P.E.E.P. nè si riscontrano motivazioni riguardo tale mancanza;
-  residenziale privata: come riferito nelle varie relazioni, risultano già in fase attuativa piani di lottizzazione per 906 ab. che corrisponde a ca. il 45% del totale incremento demografico nel ventennio di riferimento (2.057 unità). Tenuto conto della capacità insediativa residua delle zone A e B del piano regolatore generale, appare comprensibile l'assenza di appositi piani attuativi;
-  turistico-ricettiva: nelle relazioni a corredo del progetto, si riferisce ampiamente sui processi di sviluppo locale e di programmazione negoziata che hanno recentemente portato all'approvazione in variante allo strumento urbanistico di varie iniziative imprenditoriali nel settore alberghiero e ricettivo in genere. A riguardo si evidenzia che l'A.C., tra l'altro, aveva a suo tempo accompagnato il complesso di progettualità sottoposto all'attenzione di questo A.R.T.A. con un apposito studio di settore in cui venivano dettagliatamente illustrati i flussi e le potenzialità di sviluppo turistico del territorio comunale. Inoltre va ricordato che nella quota di interventi infrastrutturali inseriti nel Patto territoriale Trapani Nord, di cui Valderice fa parte, prevede la realizzazione di un porto turistico in località Bonagia anch'esso già approvato come variante urbanistica da questo A.R.T.A.;
-  produttiva: risultano recentemente approvati da questo A.R.T.A. tre varianti al P. di F., previa dimostrazione dei relativi fabbisogni e valutazione della compatibilità urbanistica e territoriale, per la localizzazione dei seguenti interventi:
1)  P.I.P. industriale località Sciare (D.D.G. n. 45/2001);
2)  P.I.P. artigianale località Rocca Giglio (D.D.G. n. 721/2001);
3)  P.I.P. artigianale via Aurora.
A riguardo si evidenzia che nella delibera di adozione si dà atto che i suddetti P.P. - già trasmessi per conoscenza all'A.R.T.A. ai sensi dell'art. 12 della legge regionale n. 71/78 - costituiscono prescrizioni esecutive del piano regolatore generale.
PIANO DI RIQUALIFICAZIONE DELLA FASCIA COSTIERA
Allegato al piano regolatore generale interessa l'area della spianata di Bonagia (ca. 6 kmq.), caratterizzato da importanti peculiarità ambientali ma contraddistinto, negli ultimi 20-30 anni, da una intensa attività edilizia per la realizzazione quasi esclusivamente di seconde case, spesso abusive.
Nella sostanza il P.R.U.A., oltre alla individuazione di nuovi servizi ed infrastrutture, opera il censimento delle residenze esistenti (definite A1, B0 e C0) ovvero da demolire, nonché le attività industriali (in prevalenza segherie di marmo) che andrebbero rilocalizzate con la riconversione a fini turistico-ricettivi dei volumi esistenti.
Non è prevista l'attribuzione di indici edilizi alle aree interessate mentre le urbanizzazioni di previsione dovrebbero essere realizzate a spese dei privati in proporzione alle quote di proprietà.
L'individuazione delle unità minime di intervento, le modalità, tempi e fasi di attuazione, ecc., vengono tuttavia rinviate ad un momento successivo all'approvazione regionale del P.R.U.A.
Nel merito si ritengono condivisibili le indicazioni formulate anche se la completa attuazione non sembrerebbe di immediata applicabilità.
PROGRAMMAZIONE COMMERCIALE
Ai sensi della legge regionale n. 28/99 e delle direttive emanate con D.P.R. 11 luglio 2000 il piano trasmesso risulta preventivamente adeguato alla nuova disciplina in materia di programmazione commerciale, come riportato nella delibera di adozione.
Si allega, pertanto, scheda riepilogativa a riguardo.
REGOLAMENTO EDILIZIO
Il regolamento edilizio annesso al piano regolatore generale si compone di 142 articoli che disciplinano l'applicazione della normativa edilizia ed urbanistica nel territorio comunale, suddivisi titolo I (Disposizioni generali artt. 1-50) e II (Disciplina urbanistica artt. 51-142).
Può ritenersi nel complesso condivisibile, ma il testo dovrà comunque essere adeguato alle modifiche legislative derivanti dalla normativa vigente nella Regione ed a quella nazionale, T.U. espropri T.U. edilizia e normativa sui lavori pubblici per le parti recepite dalla Regione siciliana, e della nuova normativa sui lavori pubblici.
In linea generale si dovrà fare esplicito riferimento alla normativa vigente nella Regione siciliana inoltre, nel rispetto di quanto dettato dalla legge regionale n. 23/98, le competenze in materia urbanistica eventualmente attribuite al "Sindaco" devono essere intese come attribuite al "Dirigente dell'ufficio tecnico comunale" (in tal senso dovrà sostituirsi la relativa dizione, ove ricorra) tranne nel caso della presidenza della commissione edilizia comunale che resta assegnata al sindaco o suo delegato.
La composizione della commissione edilizia deve essere adeguata alla luce di quanto dettato dalle leggi regionali nn. 7/92 e 26/93.
Nel rispetto di quanto dettato dall'art. 7 della legge regionale n. 71/78 i membri di nomina della Commissione edilizia restano in carica 5 anni.
CONSIDERAZIONI
Il piano regolatore generale di Valderice, nella sostanza, ripropone, in termini opportunamente rivisitati e riequilibrati, il modello insediativo del precedente strumento urbanistico che privilegiava le ipotesi di sviluppo edilizio lungo la viabilità di collegamento tra i numerosi agglomerati dell'agro, concentrava i servizi nella zona di Valderice centro e individuava nuove forme di disegno urbano, peraltro contenute, principalmente nelle zone libere lungo la fascia costiera.
Analogamente ad altre recenti esperienze riguardanti territori comunali con fisionomie insediative consolidate, pertanto, si riscontrano essenzialmente soluzioni derivanti da una ricognizione dello stato di fatto nel tentativo di recuperare funzionalità ed organizzazione in termini di servizi limitando, nel contempo, le dinamiche di espansione ove non strettamente giustificate da oggettivi fabbisogni.
Tale impostazione, come è noto, determina allo stesso tempo una relativa facilità nell'individuazione delle tematiche affrontate, che in fine si concentrano sulle questioni relative all'adeguamento agli standard e al completamento delle infrastrutture, e la difficoltà - in difetto di un'applicazione certosina (certamente fuori luogo nell'istruttoria di un piano regolatore generale) - del riscontro di eventuali sperequazioni a cui una certa abbondanza di opposizioni farebbe pensare.
Si ritiene ad ogni modo e salve le valutazioni del C.R.U., di poter condividere l'impianto progettuale del nuovo strumento urbanistico, tenuto conto che la rielaborazione è avvenuta in sostanziale adesione alle motivazioni che in passato avevano negativamente condizionato l'iter approvativo di precedenti proposte.
Una particolare attenzione deve tuttavia riguardare l'individuazione delle zone A rispetto alle quali, pur non rilevando in effetti articolazioni urbanistiche complesse e/o tessuti di oggettiva valenza storica, sembra opportuno richiedere approfondite verifiche da parte del rappresentante della Sovrintendenza ai beni culturali ed ambientali di Trapani.
PARERE
Il parere di questo servizio III, u.o 2, è, per quanto superiormente esposto, favorevole all'approvazione, con le sotto elencate osservazioni.
Zona A
1.  Tutti gli immobili individuati nel piano regolatore generale come "emergenze architettoniche e monumentali", compresi o meno nell'elenco dei beni isolati allegato al P.T.P. adottato, sono classificate A1.
2.  Nelle zone A1 possono essere ammessi unicamente gli interventi definiti dall'art. 20, lett. a, b, c, legge regionale n. 71/78.
3.  Il parere della Sovrintendenza ai beni culturali ed ambientali non è obbligatorio nel caso di immobili non vincolati ai sensi della legge n. 1497/39 o n. 1089/39 e successive modifiche ed integrazioni.
4.  Non si condivide l'obbligo di subordinare gli interventi che interessano le aree di pertinenza, i giardini storici e le aree di contesto alla redazione di un programma generale esteso all'intera area di contesto, da sottoporre al parere della Sovrintendenza ai beni culturali ed ambientali, per la formazione di "una struttura con funzioni storico-documentali e ...parcheggi pubblici". In tal senso va cassato l'intero ultimo capoverso dell'art. 10 delle N.A.
5.  Il piano regolatore generale non localizza le zone definite A2 nelle N.A. Per tale ragione, ai fini dell'attuazione delle stesse, l'eventuale successiva individuazione del consiglio comunale a mezzo di "Progetti d'ambito" o "Piani quadro" rimane soggetta all'approvazione regionale di apposita variante urbanistica.
Zone B
6.  Nelle zone di edilizia abusiva B0 dovranno verificarsi in sede di redazione del P.R.U.A. le condizioni di legittimità degli immobili interessati in relazione all'evoluzione della normativa in materia di riordino urbanistico e sanatoria edilizia.
Zone C
7.  All'art. 19 delle N.A., paragrafo "Edificazione", va cassato il secondo capoverso relativo all'esonero dall'obbligo di P. di L. per i lotti interclusi di superficie inferiore a 1.000 mq.
8.  In sede di controdeduzioni comunali ex art. 4 legge regionale n. 71/78, il comune dovrà individuare le zone da destinare a P.E.E.P. ai sensi dell'art. 16 della legge regionale n. 71/78.
9.  Nelle zone di edilizia abusiva C0 dovranno verificarsi in sede di redazione del P.R.U.A. le condizioni di legittimità degli immobili interessati in relazione all'evoluzione della normativa in materia di riordino urbanistico e sanatoria edilizia.
Zone D
10.  La realizzazione di nuove volumetrie nelle zone D3 e D4 è subordinata al rispetto delle prescrizioni e dei limiti previsti dalla normativa vigente (art. 15 legge regionale n. 78/76, ecc.).
Zone E
11.  Nelle zone E2 ed E3 può ammettersi nuova edificazione in analogia alla zona E1 purché nel rispetto degli eventuali vincoli condizionanti l'attività edilizia ed urbanistica imposti dalla normativa vigente.
Attrezzature servizi pubblici ed infrastrutture
12.  La realizzazione dei parcheggi individuati nella fascia ex art. 15, lett. a, legge regionale n. 78/76, resta soggetta alla relativa procedura di deroga.
Programma commerciale
13.  In sede di rilascio delle c.e. per la realizzazione di nuovi edifici destinati ad esercizi commerciali deve essere assicurato il rispetto delle dotazioni di parcheggi pertinenziali e deve essere eseguita la valutazione di impatto sulla viabilità ai sensi degli artt. 16 e 17 del citato D.P.R.S.
14.  In sede di controdeduzioni comunali ex art. 4, legge regionale n. 71/78, il comune dovrà adeguare, relativamente alle zone A o comunque individuate di valore storico, archeologico, ecc., le relative N.A. alle prescrizioni stabilite dall'art. 14 del D.P.R.S. 11 luglio 2000.
15.  In sede di controdeduzioni comunali ex art. 4 legge regionale n. 71/78, il comune dovrà adeguare, relativamente alle zone D produttive, le relative N.A. al fine di individuare specificatamente le tipologie di esercizi commerciali ammessibili (artt. 3 e 4, D.P.R.S. 11 luglio 2000).
ESAME DELLE OSSERVAZIONI ED OPPOSIZIONI
Le osservazioni ed opposizioni vengono decise in conformità alle precedenti considerazioni e prescrizioni come meglio specificato nella tabella allegata.
In particolare vanno respinte, in adesione al parere del progettista, quelle ricadenti all'interno delle zone condivise mentre vanno accolte o parzialmente accolte quelle ricadenti nelle zone disattese o soggette, a particolari prescrizioni e nei limiti e termini delle prescrizioni stesse e del presente parere il cui testo va considerato prevalente rispetto a quanto sinteticamente riportato nella tabella suddetta.
Quanto sopra salvo eventuali eccezioni riguardanti errori materiali o piccole modifiche valutate positivamente dalla progettista che non inficiano la validità complessiva del progetto di piano.
In tal senso, considerata la natura sostanzialmente ricognitiva del piano che tende a confermare e completare la struttura urbana e i modelli insediativi consolidati anche attraverso una oggettiva sovrabbondanza delle previsioni di pubblici servizi e tenuto conto della complessità e dei tempi che hanno caratterizzato l'iter formativo del piano regolatore generale, al fine di evitare penalizzazioni eccessive ed ingiustificate possono considerarsi in linea di principio accoglibili anche le opposizioni n. 15, 19, 22, 25, 29, 32, 50, 75, 97, 107, FT3 in quanto relative a situazioni che possono ritenersi consolidate di fatto e/o di diritto in quanto riguardanti iniziative, attività o immobili esistenti ovvero in corso di definizione amministrativa al momento dell'adozione del piano regolatore generale, a condizione che il comune accerti la veridicità e legittimità di quanto dichiarato nelle corrispondenti istanze.
Quanto sopra, ovviamente, fatte salve le valutazioni di codesto consesso a riguardo."; ...Omissis


Cliccare qui per visualizzare le Osservazioni in formato PDF




Visto il voto n. 443 del 12 maggio 2005, reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica sulla scorta degli atti ed elaborati trasmessi dall'U.O.3.3/D.R.U. in allegato alla proposta sopra citata che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Valutata l'impostazione complessiva del piano regolatore generale in esame, il Consiglio ritiene di condividere il parere dell'ufficio, che è parte integrante del presente voto, con l'introduzione delle seguenti prescrizioni:
-  Per quanto riguarda gli interventi in zona "A" va ripristinata la trasmissione dei relativi progetti alla competente Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali così come previsto dagli artt. 10 e 11 delle norme tecniche di attuazione;
-  Per quanto riguarda la suddivisione del territorio comunale in zone territoriali omogenee condivide il criterio informatore che ha condotto l'amministrazione comunale a razionalizzare e selezionare le tipologie d'intervento attraverso l'individuazione (nella maggior parte), di categorie urbanistiche a posteriori, sia nel recepimento accorto, fondato sul contenimento dei parametri quantitativi, della pianificazione pregressa, quanto nella ricucitura di questa con gli interventi sorti abusivamente.
Pur tuttavia, nonostante sia stata messa in atto una ricerca mirata all'individuazione delle connotazioni di singoli interventi edilizi in particolari zone territoriali che, anche se parzialmente, la pregressa pianificazione aveva classificato sottoforma di zone residenziali, le stesse appaiano nel progetto di piano regolatore generale non supportate da sufficienti ed appropriati supporti analitici per invocare la classificazione nelle categorie zonali di "Bo" (aree urbane sature con fenomeni di abusivismo edilizio) e di "Co" (case singole e/o agglomerati abusivi già consolidati), in special modo quando tali zone ricadono all'interno di quella porzione del territorio comunale (fascia costiera) sottoposta a particolare tutela istituita dalla legge regionale n. 78/76 (art. 15).
Non appare sufficientemente documentata e supportata da analisi comparative fra interventi legittimi che, esemplificativamente, avrebbero potuto essere rappresentati come conformi allo strumento urbanistico - che ne consentiva l'attuazione, ovvero consentiti all'interno della fascia dei 150 metri dalla battigia in epoca antecedente l'anno 1976 e quelli realizzati in epoca successiva o in difformità e, conseguentemente in base all'attuale normativa, non ammissibili.
Non è sufficiente e certamente pleonastico, stante la vigenza dell'attuale legislazione attribuire a questi ambiti ai sensi dell'art. 2 del decreto ministeriale n. 1444 del 2 aprile 1968 la classificazione di Z TO. "B" o "C", sia pure con una potenzialità volumetrica pari a zero, non essendo stato evidenziato lo "status" giuridico che ne poteva giustificare l'ammissione fra le categorie qualificabili all'interno del cosiddetto stato di fatto urbanistico.
Ciò posto, la problematica testè evidenziata non può essere limitata e circoscritta al solo fatto giuridico-amministrativo, essendo di preminente interesse urbanistico la refluenza che questo tipo di determinazione potrebbe avere sulla più complessiva e generale tematica del riassetto della costa e più specificatamente del suo litorale.
Va, pertanto, riconsiderata anche la proposta di recupero e riconversione delle aree delle aziende della lavorazione del marmo che insistono lungo il litorale, all'interno di una più generale e complessiva visione programmatica che sottenda un sistematico studio dell'intero litorale, nell'intento più generale, di interconnetterlo con il resto del territorio di cui dovrebbe esaltare le principali vocazioni.
Alla luce di quanto sopra, si prescrive lo stralcio delle zone "Bo" e "Co" onerando il comune di Valderice di effettuare la verifica dello stato giuridico-amministrativo degli edifici ricadenti in tali ambiti, e conseguentemente procedere alla redazione di pianificazione tendente al recupero urbanistico- ambientale compatibile del litorale, in una più generale e complessiva strategia di riconversione - infrastrutturazione della volumetria disponibile.
Nelle more sono consentiti soltanto interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici esistenti e nelle aree libere o che si rendano libere si potrà operare con i parametri di zona agricola (mc/mq 0,01), fatte salve le prescrizioni di cui all'art. 15 della legge regionale n. 78/76.
Per quanto, poi, alla normativa riguardante le zone "C1" e "C2", appaiono eccessive e quantificazioni volumetriche, deputate alla accessorialità dei volumi proposti con la delibera n. 56 del 10 aprile 2003 con la quale il Consiglio comunale ha impartito all'ufficio di Piano ulteriori direttive, poiché ne consentirebbero un indiscriminato potenziamento.
Per i casi prospettati nelle suddette zone "C1" e "C2", si ritiene di limitare l'indice di densità fondiaria in mc/mq 0,15.
-  Fermo restando quanto detto nel parere dell'ufficio a proposito delle zone "E2" ed "E3", l'edificazione per edilizia residenziale connessa alla conduzione agricola del fondo si attua utilizzando l'indice di densità fondiario di 0,01 mc/mg;
Aspetti geologici:
Con riferimento alla carta della pericolosità geologica (tav. 5) sono incompatibili con le destinazioni previste dal piano regolatore generale le seguenti aree:
-  l'area situata sul versante sud orientale del monte Erice compresa nel triangolo che viene indicato in legenda come "area a particolare rischio sismico per cause connesse all'esistenza di faglie tettoniche principali";
-  l'area ad "alta pericolosità geomorfologica per le precarie condizioni di equilibrio di versante" di forma ellittica e situata a sud della precedente già perimetrata nel P.A.I. e classificata come R3.
L'edificazione va limitata e subordinata a verifiche di stabilità estese all'intero versante nelle restanti aree classificate come ad alta pericolosità geomorfologica e geologica-tecnica, salvo che per i fabbricati rurali connessi con la conduzione di fondi agricoli costituiti da un'unica elevazione fuori terra.
Nelle aree a media pericolosità geomorfologica e geologica-tecnica vanno previste indagini in sito volte alla determinazione precisa degli spessori delle coltri coinvolte nelle deformazioni plastiche di masse.
Osservazioni e opposizioni
Le ossevazioni ed opposizioni presentate avverso il piano in esame sono decise in conformità al parere dell'ufficio ad eccezione di quelle ricadenti in ambiti territoriali non condivisi alla luce delle superiori considerazioni, e pertanto in questa sede superate.
Le osservazioni classificate con i nn. 50 e 75 riguardanti attività connesse con quella estrattiva, per la particolare problematica ambientale legata ai siti interessati non sono accolte in conformità a quanto dedotto dal comune.
Per quanto sopra, il Consiglio esprime parere favorevole all'approvazione del Piano regolatore generale del comune di Valderice con annessi regolamento edilizio e prescrizioni esecutive, adottati con la deliberazione commissariale n. 8 del 13 febbraio 2004, in conformità al parere dell'ufficio n. 73 del 21 dicembre 2004 salvo quanto considerato nel presente voto.";
Vista la nota dirigenziale, prot. n. 41603 dell'1 luglio 2005, con la quale il comune di Valderice e stato invitato a formulare, ai sensi del 6° comma dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, controdeduzioni alle determinazioni assessoriali di cui al condiviso voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 443 del 12 maggio 2005;
Vista la nota prot. n. 23833 del 4 ottobre 2005, pervenuta in data 5 ottobre 2005 ed acquisita al protocollo di questo Assessorato in pari data con il n. 60036 con la quale il responsabile dell'U.T.C. - urbanistica del comune di Valderice ha informato circa la mancata assunzione da parte del consiglio comunale, regolarmente convocato, delle controdeduzioni alle determinazioni di cui al voto C.R.U. n 443 del 12 maggio 2005 attesa la dichiarazione di incompatibilità da parte della maggioranza dei consiglieri comunali, espressa con il verbale del consiglio comunale n. 76 del 20 settembre 2005;
Vista la nota, prot. n. 62027 del 13 ottobre 2005, con la quale l'U.O. 3.3/D.R.U. di questo Assessorato, nel rilevare che da parte del consiglio comunale di Valderice non risultano adottate le richieste controdeduzioni alle determinazioni assessoriali, ha proposto l'emissione del relativo provvedimento di approvazione stante decorrenza del termine espressamente previsto dall'art. 4 della legge regionale n. 71/78;
Ritenuto, di dovere procedere, ai sensi dell'8° comma dell'art. 4 della legge regionale n. 71/78, all'approvazione dello strumento urbanistico in argomento, anche in assenza delle controdeduzioni comunali, nel rispetto dei termini di legge;
Rilevata la regolarità della procedura seguita;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978 ed in conformità al parere del consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 443 del 12 maggio 2005 nonché alle condizioni dettate nelle note dell'ufficio del Genio civile di Trapani in premessa citate, è approvato il piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio del comune di Valderice, adottato con deliberazione commissariale n. 8 del 13 febbraio 2004.

Art. 2

Le osservazioni ed opposizioni presentate avverso allo strumento urbanistico in argomento sono decise in conformità e con le stesse motivazioni contenute nel parere reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 443 del 12 maggio 2005.

Art. 3

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
   1)  proposta di parere n. 73 del 21 dicembre 2004 resa dall'U.O. 3.2/D.R.U. di questo Assessorato con allegate tabelle di valutazione osservazioni/opposizioni e scheda programmazione commerciale;
   2)  parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 443 del 12 maggio 2005;
   3)  delibera del commissario ad acta n. 8 del 13 febbraio 2004;
Elaborati:
   4)  tav. A1  - relazione analitica "stato di fatto"; 
   5)  tav. A2  - inquadramento territoriale, 1:50.000; 
   6)  tav. A3  - carte tematiche; 
   7)  tav. A4  - i confini comunali, 1:50.000; 
   8)  tav. A5  - il sistema della viabilità e loc.ne attrezzature di interesse generale 1 :25.000; 
   9)  tav. A6  - il regime vincolistico, 1:10.000; 
 10)  tav. A7  - delimitazione sito di importanza comunitaria, 1:25.000; 
 11)  tav.  A8  - localizzazione Chiese, Bagli, Casamenti, Ville, Abbeveratoi ecc., 1:10.000; 
 12)  tav.  A9  - opere pubbliche programmate anno 2002/2004, 1:10.000: 
 13)  tav. A10  - localizzazione aree di protezione civile, 1:25.000; 
 14)  tav. B1  - relazione "Gli strumenti di programmazione negoziata"; 
 15)  tav. B2  - Gli strumenti di programmazione negoziata - Provincia di Trapani; 
 16)  tav. B3  - gli strumenti di programmazione negoziata: localizzazione varianti urbanistiche provincia di Trapani; 
 17)  tav. B4  - gli strumenti di programmazione negoziata ricadenti nel territorio comunale di Valderice, 1:10.000; 
 18)  tav. C1  - relazione "Il dimensionamento della città"; 
 19)  tav. C2  - planimetria delle sezioni censuarie e ambiti territoriali; 
 20)  tav. C3  - verifica zone omogenee: rapporti di copertura e densità edilizia; 

Planimetrie dello stato di fatto - altezze dei fabbricati esistenti (scala 1:2.000)
Zona nord:
 21)  tav. C4  - Bonagia; 
 22)  tav. C5  - S. Andrea bassa - Anna Maria - Rione La Sala; 
 23)  tav.  C6  - Lido Valderice - Sciare; 
 24)  tav.  C7  - Rio Forgia - Sciare - Linciasa; 

Zona centro:
 25)  tav. C8  - Baglio Todaro - Visconte - S. Andrea - Misericordia; 
 26)  tav. C9  - Valderice centro (Fico - S. Marco - S. Barnaba - Capo delle Scale - Ragosia - S. Croce); 
 27)  tav. C10  - Fico - Rocca Giglio; 

Zona sud:
 28)  tav.  C11  - S. Marco - Acquasorbe - Crocci - Casalbianco; 
 29)  tav.  C12  - Chiesanuova; 
 30)  tav. C13  - Crocevie; 
 31)  tav. C14  - Lentina - Delfino; 

Planimetrie dello stato di fatto (scala 1:2.000)
Zona nord:
 32)  tav. C15  - Bonagia; 
 33)  tav. C16  - S. Andrea bassa - Anna Maria - Rione La Sala; 
 34)  tav. C17  - Lido Valderice - Sciare; 
 35)  tav. C18  - Rio Forgia - Sciare - Linciasa; 

Zona centro:
 36)  tav. C19  - Baglio Todaro - Visconte - S. Andrea - Misericordia; 
 37)  tav. C20  - Valderice centro (Fico - S. Marco - S.Barnaba - Capo delle Scale - Ragosia - S. Croce); 
 38)  tav. C21  - Fico - Rocca Giglio; 

Zona sud:
 39)  tav. C22  - S. Marco - Acquasorbe - Crocci - Casalbianco; 
 40)  tav. C23  - Chiesanuova; 
 41)  tav. C24  - Crocevie; 
 42)  tav. C25  - Lentina - Delfino; 
 43)  tav. D1  - relazione di progetto; 
 44)  tav. D2  - il territorio comunale - Progetto - Quadro d'unione, 1:10.000 (adeguata alla delibera C.C. n. 56 del 10 aprile 2003); 

Planimetrie di progetto (scala 1:2000)
Zona nord:
 45)  tav. D3  - Bonagia (adeguato alla delibera C.C. n 56 del 10 aprile 2003); 
 46)  tav. D4  - S. Andrea bassa - Anna Maria - Rione La Sala (adeguato alla delibera C.C. n. 56 del 10 aprile 2003); 
 47)  tav. D5  - Lido Valderice - Sciare (adeguato alla delibera C.C. n. 56 del 10 aprile 2003); 
 48)  tav. D6  - Rio Forgia - Sciare - Linciasa; 

Zona centro:
 49)  tav. D7  - Baglio Todaro - Visconte - S. Andrea - Misericordia (adeguato alla delibera C.C. n. 56 del 10 aprile 2003); 
 50)  tav. D8  - Valderice centro (Fico - S. Marco - S. Barnaba - Capo delle Scale - Ragosia - S. Croce) (adeguato alla delibera C.C. n 56 del 10 aprile 2003); 
 51)  tav. D9  - Fico - Rocca Giglio; 

Zona sud:
 52)  tav.  D10 - S. Marco - Acquasorbe - Crocci - Casalbianco (adeguato alla delibera C.C. n. 56 del 10 aprile 2003);
 53)  tav.  D11  - Chiesanuova (adeguato alla delibera C.C. n. 56 del 10 aprile 2003); 
 54)  tav. D12  - Crocevie (adeguato alla delibera C.C. n. 56 del 10 aprile 2003); 
 55)  tav. D13  - Lentina - Delfino (adeguato alla delibera C.C. n. 56 del 10 aprile 2003); 
 56)  tav. D14  - norme tecniche di attuazione; 
 57)  tav. D14  - integrativa - stralcio norme tecniche di attuazione (zone C1, C2): 
 58)  tav. D15  - regolamento edilizio (titolo I disposizioni generali); 
 59)  tav. D16  - regolamento edilizio (titolo II disciplina urbanistica); 
 60)  tav. D17  - tabella dei tipi edilizi (adeguato alla delibera C.C. n. 56 del 10 aprile 2003); 
 61)  tav. D18  - direttive generali; 

Planimetrie disegni e proposte di progetto "I bambini ed il nuovo piano regolatore generale di Valderice" città sostenibile delle bambine e dei bambini
 62)  tav. E1  - relazione; 
 63)  tav. E2  - progettiamo il "Lago Lentina"; 
 64)  tav. E3  - progettiamo la "Piscina"; 
 65)  tav. E4  - progettiamo la "Piazza"; 
 66)  tav. E5  - progettiamo gli "Spazi comuni"; 

Piano di riqualificazione ambientale della fascia costiera
 67)  tav. F1  - relazione; 
 68)  tav. F2  - norme tecniche di attuazione; 
 69)  tav. F3  - stralcio carta dei vincoli, 1:10.000; 
 70)  tav. F4  - stralcio sito di importanza comunitaria, 1:25.000; 
 71)  tav. F5  - stralcio ortofotocarta (individuazione contesti urbanistici); 
 72)  tav. F6  - altezze fabbricati esistenti, 1:5.000; 
 73)  tav. F7  - documentazione fotografica particolareggiata dei contesti urbanistici; 
 74)  tav. F8  - stato di fatto, 1:5.000; 
 75)  tav. F9  - stato di fatto e individuazione dei contesti urbanistici, 1:5.000; 
 76)  tav. F10  - le infrastrutture tecnologiche: sistema fognario esistente ed in progetto; 
 77)  tav. F11  - le infrastrutture tecnologiche: rete idrica comunale; 
 78)  tav.  F12  - schede tecniche degli immobili abusivi censiti - località Bonagia; 
 79)  tav.  F13  - schede tecniche degli immobili abusivi censiti - località Anna Maria - S. Andrea bassa; 
 80)  tav. F14  - schede tecniche degli immobili abusivi censiti - località Lido Vaderice; 
 81)  tav.  F15  - schede tecniche degli immobili abusivi censiti - località Rio Forgia - Sciare; 
 82)  tav.  F16  - schede tecniche degli opifici industriali (segherie esistenti); 
 83)  tav.  F17  - localizzazione immobili oggetto di violazioni edilizia e immobili già ammessi a sanatoria e/o in corso di definizione ai sensi della legge n. 47/85 e legge n. 724/94 (scala 1:2.000) - località Bonagia; 
 84)  tav.  F18  - localizzazione immobili oggetto di violazione edilizia e immobili già ammessi a sanatoria e/o in corso di definizione ai sensi della legge n. 47/85 e legge n. 724/94 (scala 1:2.000) - località Anna Maria - S. Andrea bassa; 
 85)  tav.  F19  - localizzazione immobili oggetto di violazione edilizia e immobili già ammessi a sanatoria e/o in corso di definizione ai sensi della legge n. 47/85 e legge n. 724/94 (scala 1:2.000) - località Lido Valderice; 
 86)  tav.  F20  - localizzazione immobili oggetto di violazione edilizia e immobili già ammessi a sanatoria e/o in corso di definizione ai sensi della legge n. 47/85 e legge n. 724/94 (scala 1:2.000) - località Rio Forgia - Sciare; 
 87)  tav.  F21  - progetto (individuazione delle aree destinate a spazi e servizi pubblici e di uso pubblico, impianti di interesse generale, rete stradale, rete idrica ecc. (scala 1:5.000); 
 88)  tav.  F22  - richieste cittadini associazioni ecc.; 

Studio geologico - tecnico a corredo del piano regolatore generale
 89)  relazione geologica;
 90)  tav.  1  - carta geologica, 1:10.000; 
 91)  tav.  1  - sezioni, 1:10.000; 
 92)  tav.  2  - carta geomorfologica, 1:10.000; 
 93)  tav.  3  - carta idrogeologica, 1:10.000; 
 94)  tav.  4  - carta delle acclività, 1:10.000; 
 95)  tav.  5  - carta delle pericolosità geologiche, 1:10.000; 
 96)  tav.  6  - carta generale di classificazione, 1:10.000; 

 97)  relazione geologica integrativa (adeguata alle direttive del C.C. delibera n. 56 del 10 aprile 2003);
Studio agricolo forestale
 98)  relazione;
 99)  relazione tecnica sulla carta dei vincoli di proposta al piano regolatore generale;
100)  carta morfologica, 1:10.000;
101)  carta delle infrastrutture, 1:10.000;
102)  carta pedologica, 1:10.000;
103)  carta dell'uso del suolo e della vegetazione, 1:10.000;
104)  carta dell'unità di paesaggio, 1:10.000;
105)  carta dell'unità di paesaggio 1:25.000;
106)  carta delle aree di possibile espansione, 1:10.000;
107)  carta delle aree di possibile espansione 1:25.000;
Aggiornamenti alla legge regionale n. 13/99
108)  relazione tecnica sulla carta dei vincoli esistenti;
109)  carta dei vincoli esistenti, 1:10.000;
110)  stralci della carta dell'uso del suolo e della vegetazione Macchia Gariga, 1:10.000,
111)  elaborato grafico vegetazione ripariale fiume Forgia, 1:5.000;
112)  relazione.

Art. 4

Il comune di Valderice dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione dello strumento urbanistico in argomento e dovrà curare che in breve tempo vengano apportate dal progettista le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, affinché per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo.

Art. 5

Ai sensi dell'art. 13, comma III del D.P.R. n. 327/2001 e successive modifiche, i decreti di espropriazione relativi alle aree destinate dalle prescrizioni esecutive all'espropriazione di pubblica utilità, possono essere emanati entro il termine di cinque anni dalla data di efficacia dello strumento urbanistico approvato con il presente decreto, fatta salva la proroga fino a due anni che potrà essere disposta ai sensi del comma V del citato art. 13.

Art. 6

Lo strumento urbanistico approvato dovrà essere depositato, unitamente ai relativi allegati, a libera visione del pubblico presso l'ufficio comunale competente e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 7

Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 1150/42, il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 22 dicembre 2005.
  LIBASSI 

(2006.3.202)
Torna al Sommariohome


114


MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
Alessandro De Luca
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


Torna al menu- 3 -  44 -  27 -  18 -  23 -  48 -