REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
SUPPLEMENTO STRAORDINARIO
PALERMO - VENERDÌ 10 FEBBRAIO 2006 - N. 8
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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Statuto del Comune di Itala - Modifiche


Lo statuto del Comune di Itala è stato pubblicato nel supplemento straordinario alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 51 del 26 novembre 2004. Con delibera del consiglio comunale n. 55 dell'11 novembre 2005, sono state apportate le seguenti modifiche:
"Art. 18 bis
Revoca del presidente e vice presidente del consiglio

La mozione di revoca al presidente del consiglio deve essere sottoscritta da almeno cinque consiglieri.
La stessa può dipendere solo dall'accertata ripetuta violazione delle regole di imparzialità e rappresentanza istituzionale che presiedono all'esercizio del suo ufficio.
Tale mozione dovrà essere posta in discussione non prima di 10 giorni e non oltre 30 dalla sua presentazione.
Per la sua approvazione è necessario il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati.
La decadenza per qualsiasi causa del presidente del consiglio comporta anche la decadenza del vice presidente del consiglio.
Nella stessa seduta il consiglio comunale è tenuto alla nomina del nuovo presidente del consiglio e del suo vice secondo la normativa vigente.
Art. 21
Le commissioni consiliari

Il consiglio comunale, al fine di favorire l'esercizio delle proprie funzioni mediante attività consultiva, di esame e parere preliminare sugli atti deliberativi del consiglio, come previsto dal regolamento può istituire, nel proprio seno e con criterio proporzionale, commissioni permanenti, presiedute dal presidente della commissione, determinandone il numero e le materie di rispettiva competenza.
Può, altresì, costituire commissioni temporanee o speciali per lo studio di specifici problemi, oppure per controllare specifiche attività. In quest'ultimo caso la commissione è presieduta dal consigliere indicato di concerto dai capi gruppo.
Le commissioni consiliari, a norma di regolamento, possono effettuare indagini conoscitive, avvalendosi anche di audizioni di soggetti pubblici e privati, al fine di acquisire informazioni utili e propositive all'attività del consiglio comunale.
Le commissioni hanno diritto di ottenere dal sindaco o dall'assessore delegato, dagli uffici e dagli enti ed aziende dipendenti dal comune, informazioni e l'accesso a dati, atti e documenti utili all'espletamento del proprio mandato.
Il sindaco e gli assessori non fanno parte delle commissioni consiliari permanenti, ma hanno facoltà e l'obbligo, se invitati, di intervenire ai lavori di tutte le commissioni senza diritto di voto.
Il regolamento stabilisce le forme di pubblicità dei lavori, determina i poteri delle commissioni e ne disciplina l'organizzazione.
Il consiglio comunale, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, per effettuare accertamenti su fatti, atti, provvedimenti su materia attinenti all'amministrazione comunale, può deliberare su proposta di almeno tre consiglieri, una commissione di indagine, definendone nel contempo l'oggetto, l'ambito e il termine per riferire all'assemblea consiliare.
Ogni singola commissione sarà composta dai consiglieri comunali in rappresentanza proporzionalmente alla consistenza di ogni gruppo consiliare costituitosi e composto in numero di cinque componenti per commissione, eletti dallo stesso consiglio con voto limitato ad uno.
Il presidente ed il vice presidente vengono eletti dalla commissione nel suo seno.
La commissione ha diritto di accesso a tutti gli atti anche di natura riservata relativi all'oggetto dell'inchiesta, ha il potere di ascoltare gli amministratori, i rappresentanti del comune, il segretario comunale, gli altri dipendenti nonché i terzi interessati dall'oggetto dell'indagine.
I verbali della commissione saranno redatti dal segretario o in assenza da un dipendente del comune incaricato dal presidente e resteranno riservati, fino alla loro presentazione al consiglio, a mezzo di una relazione finale.
Il consiglio preso atto della relazione adotta gli eventuali provvedimenti o esprime agli organi competenti i propri giudizi o orientamenti.".
(2006.4.324)
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014*

MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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