REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 16 DICEMBRE 2005 - N. 54
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 3 novembre 2005.
Approvazione di un piano particolareggiato per insediamenti produttivi nel comune di Cerda.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 7 maggio 1976, n. 70;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge 5 agosto 1978, n. 457;
Visto l'art. 10 della legge regionale n. 40/95;
Visto il T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità, approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, reso applicabile con l'art. 36 della legge regionale n. 7 del 2 agosto 2002, come integrato dall'art. 24 della legge regionale n. 7 del 19 maggio 2003;
Visto il decreto n. 84/DRU del 10 maggio 1979, con il quale è stato approvato il programma di fabbricazione del comune di Cerda;
Visto il foglio prot. n. 7395 del 13 giugno 2005, con il quale il comune di Cerda ha trasmesso copia degli atti ed elaborati del piano particolareggiato di iniziativa pubblica per la realizzazione del P.I.P. sito in contrada Baglio, a nord del centro abitato, in variante al programma di fabbricazione, ai sensi dell'art. 12, lett. b, della legge regionale n. 71/78;
Visti gli ulteriori fogli prot. n. 8883 del 6 luglio 2005 e prot. n. 10560 dell'8 agosto 2005, assunti rispettivamente al protocollo di questo Assessorato al n. 42352 del 6 luglio 2005 e al n. 49983 del 10 agosto 2005, con i quali il comune di Cerda ha trasmesso le integrazioni richieste da questo dipartimento urbanistica con le note dirigenziali prot. n. 41484 del 30 giugno 2005 e prot. n. 46463 del 25 luglio 2005;
Vista l'istanza sindacale di autorizzazione alla redazione del P.I.P. in variante allo strumento urbanistico prot. n. 10559 dell'8 agosto 2005;
Viste le istanze degli operatori economici;
Vista la delibera consiliare n. 11 del 18 aprile 2005, avente per oggetto "Adozione piano particolareggiato di iniziativa pubblica per la realizzazione del P.I.P. in variante al programma di fabbricazione";
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78, relativi al piano adottato con delibera consiliare n. 11 del 18 aprile 2005;
Vista la certificazione, datata 13 giugno 2005, a firma del segretario comunale in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano adottato con delibera consiliare n. 11 del 18 aprile 2005, nonché attestante la mancanza di opposizioni e/o osservazioni;
Vista la certificazione del segretario comunale datata 6 luglio 2005, attestante che gli atti progettuali sono stati sottoscritti da parte del presidente del consiglio comunale, dal consigliere anziano e dal segretario comunale, secondo quanto previsto dall'art. 186 dell'O.R.E.L.;
Visto il parere favorevole con prescrizioni prot. n. 1418/N del 26 febbraio 2003, espresso dalla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Palermo;
Visto il parere favorevole con prescrizioni n. 23537 del 13 dicembre 2004, reso, ai sensi dell'art. 13 della legge 2 febbraio 1974, n. 64, dall'ufficio del Genio civile di Palermo;
Visto il parere dell'Azienda unità sanitaria locale n. 6 di Termini Imerese, prot. n. 192 del 17 gennaio 2005;
Visto il parere dell'ispettorato regionale per le foreste prot. n. 19721/pos.IV-2/26 del 22 dicembre 2004;
Visto il parere n. 15 del 26 settembre 2005, espresso, ai sensi dell'art. 10 della legge regionale n. 40/95, dall'U.O. 3.2/D.R.U di questo Assessorato, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Premesso che:
- il comune di Cerda è dotato di programma di fabbricazione approvato con decreto n. 84/D.R.U. del 10 maggio 1979;
-  nello strumento urbanistico vigente è prevista la zona omogenea "D" destinata ad "attività industriali ed artigianali" e regolamentata dall'art. 63 delle N.T. di A.;
-  a seguito di istanza sindacale n. 10083 del 26 luglio 2002, ai sensi dell'art. 27 della legge n. 865/71 e delle leggi regionali n. 71/78, art. 18, e n. 96/81, art. 78, con nota dirigenziale n. 59715 del 4 ottobre 2002, il comune di Cerda era stato già autorizzato da questo dipartimento urbanistica alla redazione del P.I.P. ricompreso all'interno della zona omogenea "D";
-  con sentenza del T.A.R.. di Palermo, sez. II, n. 66/2004 sono stati annullati gli atti riguardanti l'adozione del P.I.P. ivi compresa la suddetta autorizzazione, in quanto "atto susseguente, connesso o correlato", così come evidenziato da questo dipartimento con propria nota n. 46463 del 25 luglio 2005;
-  l'amministrazione comunale, al fine di soddisfare ulteriori richieste di operatori economici intervenute nel frangente, ha apportato modifiche al progetto originario, estendendo le aree del P.I.P. anche all'esterno della zona omogenea "D";
-  conseguenzialmente il comune di Cerda ha richiesto a questo dipartimento l'approvazione della variante al programma di fabbricazione relativa al piano particolareggiato di iniziativa pubblica per la realizzazione del P.I.P. adottata con delibera consiliare n. 11/2005;
-  così come richiesto da questo dipartimento, con nota prot. n. 46463 del 25 luglio 2005, il comune, con foglio n. 10559 dell'8 agosto 2005, ha trasmesso ulteriore documentazione al fine di provvedere alla regolarizzazione della procedura per la redazione del P.I.P., richiedendo contestualmente alla variante urbanistica anche l'autorizzazione ai sensi dell'art. 27 della legge n. 865 del 22 ottobre 1971.
Rilevato che:
-  l'area destinata a zona "D" del vigente programma di fabbricazione, pari a circa 33.100 mq., è risultata essere insufficiente ad accogliere la richiesta da parte degli operatori economici, anche in considerazione che la stessa risulta già essere in parte interessata da un impianto di depurazione (e dalla relativa fascia di inedificabilità di 100 mt.) che ne occupa circa 1.370 mq. e da un'altra area di circa mq. 2.290 che risulta essere già stata urbanizzata da parte di privati cittadini;
-  l'art. 18 della legge regionale n. 71/78 dispone che i comuni sprovvisti di piani per insediamenti produttivi (nel caso specifico insufficiente) sono obbligati, su richiesta degli operatori economici, alla loro formazione, ai sensi e per gli effetti dell'art. 27 della legge 22 ottobre 1971, n. 865 e successive modifiche ed integrazioni;
-  al fine di soddisfare le richieste degli operatori economici, il comune di Cerda ha provveduto, con la suddetta delibera n. 11/2005, ad adottare la variante allo strumento urbanistico vigente, di un'area pari a 3.700 mq. destinata dallo stesso a zona "C3" per "attrezzature sportive" (come evidenziato nella tav. 1 - relazione tecnica generale).
Considerato che:
-  il programma di fabbricazione vigente nel territorio comunale di Cerda, approvato con decreto n. 84 del 10 maggio 1979, pur prevedendo aree per insediamenti produttivi, gli stessi, come evidenziato in premessa, erano in parte utilizzati e risultano essere insufficienti a soddisfare le richieste degli operatori economici;
-  per effetto dell'ampliamento in variante della zona "D", la nuova superficie territoriale da destinarsi agli insediamenti produttivi sarà complessivamente pari a mq. (33.100 + 3.700 =) 36.800;
-  l'area oggetto del P.I.P. è ubicata in contrada Baglio ed è situata al di sotto della strada comunale "prolungamento della via Mazzini" ricongiunta con la viabilità principale attraverso una bretella stradale di progetto che collega i lotti a nord-est con la strada Cerda-Sciara e poco più distante con un ampio nuovo svincolo di progetto con la strada "prolungamento della via Roma". Il presente progetto prevede che detta strada serva tutti i lotti dell'intervento e aumenta la sezione stradale prevista dal programma di fabbricazione, modificando in parte anche il tracciato di previsione dello strumento urbanistico;
-  l'area risulta facilmente urbanizzabile sfruttando urbanizzazioni precedenti limitrofe e attraverso la viabilità di progetto;
-  il progetto riguarda n. 14 lotti per attività produttive. Gli operatori economici interessati sono:
 1)  Incao Marcello (attività edile);
 2)  Sciolino Saverio (falegname);
 3)  Incao Maurizio (attività edile);
 4)  Piraino Antonio (impiantista);
 5)  Di Carlo Gioacchino (attività edile);
 6)  Cirrito Maria Teresa (tessile);
 7)  Cirrito Giuseppe (attività edile);
 8)  Virga Mario (indoratore);
 9)  Baratta Salvatore (movimenti di terra);
10)  Borzellieri Giuseppe (falegname);
-  ai fini dell'approvazione della variante è stato redatto il piano particolareggiato attuativo acquisendo preventivamente i pareri favorevoli necessari forniti a corredo della documentazione (Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali e ufficio del Genio civile, favorevolmente con proprie prescrizioni);
-  dalla proposta di deliberazione dell'U.T.C., allegata alla delibera di adozione si evince che, ai sensi delle disposizioni dettate dal testo unico sugli espropri, approvato con il D.P.R. n. 327/2001, l'amministrazione comunale ha provveduto alle dovute comunicazioni dell'avvio del procedimento d'esproprio;
-  a seguito delle comunicazioni alle ditte interessate sono pervenute al comune n. 4 osservazioni e le stesse, come risulta dalla proposta di delibera, sono state accolte;
-  a seguito delle successive pubblicazioni, come certificato dal segretario comunale, non sono state prodotte osservazioni ed opposizioni alla variante adottata;
-  le aree oggetto di variante urbanistica interessano un'area pari a mq. 3.700 destinata a zona C3 per attrezzature sportive dallo strumento urbanistico vigente;
-  l'area in questione è riportata in catasto nei fogli di mappa n. 9 e n. 10 ed interessa le particelle catastali meglio descritte e riportate nella tav. 4 - piano particellare d'esproprio;
-  l'urbanizzazione dell'area interessata dal P.I.P. è ricompresa tra le opere pubbliche del piano triennale approvato con delibera consiliare n. 46 del 30 settembre 2002, al settore 3.6 "impianti produttivi", ed è pure inserito nei programmi di finanziamento di Agenda 2000, P.I.T. e del patto territoriale "Valle del Torto e dei Feudi";
-  per quanto attiene la verifica degli standards urbanistici, l'area è estesa complessivamente circa mq. 36.800, di cui ca. mq. 3.660 già utilizzati da pubblico e privato (mq. 1.370 depuratore e mq. 2.290 privati cittadini);
-  l'area interessata dai lotti complessivamente impegna una superficie di mq. 15.923,25 e prevede all'interno di essa la realizzazione di n. 14 lotti con la realizzazione di edifici per una superficie edificabile complessiva pari a mq. 4.640,20 e per un volume complessivo pari a mc. 32.990,47 (dal n. 1 al n. 6 da mq. 325,00 cad, dal n. 7 al n. 14 da mq. 180,00 cad, il n. 13 di mq. 1.183,00 ed il n. 14 di mq. 427,20);
-  sono previsti mq. 8.851 di superficie vincolata a verde e mq. 5.187 di superficie vincolata a parcheggio, nel rispetto dell'art. 5 del D.M. 2 aprile 1968, n. 1444, per effetto del quale le superfici da destinare a spazi pubblici non possono essere al 10% della superficie destinata agli insediamenti: 36.800 x 10% = 3.680 < 14.038,00 (mq. 8.851 + mq. 5.187);
-  l'area destinata a parcheggio pari a mq. 5.187 risulta soddisfare la superficie minima prevista a norma dell'art. 5, secondo comma, del D.M. 2 aprile 1968, n. 1444.
Per tutto quanto sopra rappresentato, questo servizio III, unità operativa 3.2 è del parere che il piano particolareggiato per insediamenti produttivi in variante, ai sensi dell'art. 12 della legge regionale n. 71/78, corredata dalle istanze degli operatori economici, sia meritevole di approvazione sotto il profilo urbanistico nel rispetto delle prescrizioni di cui al parere del Genio civile e del parere della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali";
Ritenuto di poter condividere il sopra richiamato parere n. 15 del 26 settembre 2005, reso dall'U.O. 3.2/DRU di questo Assessorato;
Rilevato che la procedura seguita è conforme alla legge;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 12, comma 7, lett. b), della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978 e successive modiche ed integrazioni, in conformità al parere espresso dall'U.O. 3.2/DRU n. 15 del 26 settembre 2005 e nel rispetto delle condizioni e prescrizioni contenute nei provvedimenti degli uffici in premessa citati, è approvato sotto il profilo urbanistico il piano particolareggiato per insediamenti produttivi, adottato dal comune di Cerda con delibera consiliare n. 11 del 18 aprile 2005.

Art. 2

Ai sensi del comma 1 dell'art. 10 del T.U. approvato con D.P.R. n. 327/2001 e successive modifiche ed integrazioni, si dà atto espressamente del vincolo preordinato all'esproprio disposto con l'approvazione del presente piano particolareggiato sopra citato.

Art. 3

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
 1) parere dell'U.O. 3.2 /DRU n. 15 del 26 settembre 2005;
 2) delibera consiliare n. 11 del 18 aprile 2005;
 3) tav.  1  -  relazione tecnica generale; 
 4) tav.  2  -  relazione geologica; 
 5) tav.  3  -  descrizione dei vincoli; 
 6) tav.  4  -  piano particellare d'esproprio; 
 7) tav.  5  -  stima dei costi e quadro economico; 
 8) tav.  6  -  norme tecniche di attuazione e schema di convenzione; 
 9) tav.  7    -  prefattibilità ambientale; 
10) tav.  8  -  corografia; 
11) tav.  9  -  planimetria quotata e sezioni di rilievo; 
12) tav. 10  -  planimetria generale e zonizzazione su catastale; 
13) tav. 11  -  planimetria generale di progetto; 
14) tav. 11/a  -  planimetria generale di progetto quotata; 
15) tav. 12  -  profili di progetto; 
16) tav. 13  -  planimetria degli impianti idrici; 
17) tav. 14  -  planimetria degli impianti elettrici; 
18) tav. 15  -  profili longitudinali; 
19) tav. 16  -  particolari delle sezioni stradali; 
20) tav. 17  -  tipologie edilizie; 
21) tav. 18  -  documentazione fotografica. 


Art. 4

Il piano particolareggiato per insediamenti produttivi, di cui al presente decreto, dovrà essere depositato, unitamente ai relativi allegati, a libera visione del pubblico, presso l'ufficio comunale competente e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 5

Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 1150/42, il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 3 novembre 2005.
  LIBASSI 

(2005.46.2872)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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