REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 18 NOVEMBRE 2005 - N. 49
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 20 ottobre 2005.
Approvazione del piano particolareggiato di recupero del centro storico di Acitrezza.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 7 maggio 1976, n. 70;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge 5 agosto 1978, n. 457;
Visto l'art. 10 della legge regionale n. 40/95;
Visto il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità, approvato con il D.P.R. n. 327/01 e modificato dal decreto legislativo n. 302/02, reso applicabile con l'art. 36 della legge regionale n. 7 del 2 agosto 2002, come integrato dall'art. 24 della legge regionale n. 7 del 19 maggio 2003;
Visto il foglio prot. n. 22044 del 19 ottobre 2004, assunto al protocollo di questo Assessorato al n. 67828 del 19 ottobre 2004, con il quale il comune di Acicastello ha trasmesso, per gli adempimenti ex art. 12, comma 7, della legge regionale n. 71/78, il piano particolareggiato di recupero del centro storico di Acitrezza, adottato con delibera consiliare n. 3 del 20 gennaio 2003;
Viste le note assessoriali prot. n. 78488 del 7 dicembre 2004 e prot. n. 42181 del 6 luglio 2005, con le quali viene richiesta al comune di Acicastello ulteriore documentazione integrativa;
Visti i fogli prot. n. 10692 dell'11 maggio 2005 e prot. n. 16407 del 22 luglio 2005, assunti rispettivamente al protocollo di questo Assessorato ai nn. 29039 del 12 maggio 2005 e n. 48100 del 2 agosto 2005, con i quali il comune di Acicastello ha inviato la documentazione mancante, richiesta con le note sopracitate;
Vista la delibera del consiglio comunale n. 3 del 20 gennaio 2003, avente per oggetto: "Approvazione del piano particolareggiato di recupero del centro storico di Acitrezza, ai sensi e per gli effetti della legge n. 457/78";
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78, relativi al piano adottato con delibera del consiglio comunale n. 3 del 20 gennaio 2003;
Vista la certificazione, datata 19 settembre 2003, a firma del segretario generale in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano adottato con delibera consiliare n. 3 del 20 gennaio 2003, nonché attestante la presentazione di osservazioni ed opposizioni;
Viste le osservazioni e/o opposizioni presentate avverso il piano adottato: 10 entro i termini di legge e 6 fuori i termini di legge;
Visti gli elaborati di visualizzazione delle suddette osservazioni/opposizioni nonché le relazioni di deduzione redatte dal progettista in data 21 agosto 2003, 16 gennaio 2004 e 3 marzo 2004;
Viste le delibere del consiglio comunale di Acicastello n. 33 del 23 marzo 2004 e n. 39 del 20 aprile 2004, avente per oggetto: "Controdeduzioni alle osservazioni ed opposizioni presentate ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78";
Vista l'opposizione presentata dalla ditta Muscarà Agata in data 9 agosto 2005, acquisita al protocollo di questo Assessorato al n. 51282 del 10 agosto 2005;
Visto il foglio prot. n. 18972 del 30 agosto 2005, assunto al protocollo di questo Assessorato al n. 53579 del 2 settembre 2005, con il quale il comune di Acicastello ha formulato le proprie deduzioni all'opposizione presentata dalla ditta Muscarà Agata e sottoscritto anche dal progettista del piano;
Vista la nota prot. n. 8828 del 6 maggio 2002, con cui l'ufficio del Genio civile di Catania, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64 del 2 febbraio 1974, ha espresso parere favorevole, a condizioni, in merito al piano particolareggiato di recupero del centro storico del comune di Acitrezza, ribadendo i contenuti e le prescrizioni già espresse con i pareri prot. nn. 29399-33674-33695-33705 del 28 ottobre 1994 e prot. n. 8598/99 del 27 settembre 1999;
Visto il nulla osta, con condizioni, rilasciato dalla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania, con nota prot. n. 9804/04 dell'11 maggio 2005, ai sensi dell'art. 146 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;
Visto il parere n. 35 del 3 ottobre 2005, espresso, ai sensi dell'art. 10 della legge regionale n. 40/95, dalla unità operativa 5.1, serv. 5/D.R.U., di questo Assessorato, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Descrizione
Il centro abitato di Acitrezza è delimitato dalla via Livorno, sita lungo la S.S. 114, e dal lungomare dei Ciclopi; la zona oggetto del piano di recupero in esame è ridotta rispetto al predetto centro abitato e precisamente risulta compresa a valle dal lungomare dei Ciclopi e da via Marina, a monte da via Dietro Chiesa, a sud da via Capparelli e da piazza delle Scuole, a nord da via Calabretta; costituiscono appendici del piano in questione un isolato sulla via Provinciale ed un isolato racchiuso tra via Livorno e via Dietro Chiesa.
Il centro dell'abitato è costituito dalla piazza Verga, sulla quale prospetta la chiesa di San Giovanni Battista ed il molo vecchio.
I collegamenti viari longitudinali sono costituiti dal lungomare dei Ciclopi, dalla via Marina, dalla via Provinciale e dalla via Dietro Chiesa; i collegamenti trasversali sono costituiti da viabilità di modesta sezione stradale e soprattutto da scalinate.
Risultano di fatto inesistenti le aree destinate a parcheggio pubblico, poiché le uniche aree utilizzate, impropriamente, come tali sono la piazza Marina (esterna al piano di recupero in trattazione) e la darsena del porto.
Le attrezzature esistenti sono costituite dalla chiesa di San Giovanni Battista, dall'oratorio, dagli uffici del distaccamento della Capitaneria di porto e dal museo Casa del Nespolo; le attrezzature scolastiche esistenti sono esterne al perimetro del presente piano di recupero, ma contigue al centro storico.
Inesistenti risultano le attrezzature per lo sport e lo svago.
Dimensionamento e destinazioni d'uso
Dalla relazione tecnica illustrativa del piano in questione risulta che sulla base dell'elaborazione dei dati ISTAT del censimento del 1991 gli abitanti residenti nel centro storico di Acitrezza sono 839, il numero dei vani esistenti è di 1.189, di cui 909 occupati, per un indice di affollamento pari a 0,92 ab./vano, e n. 2,5 vani per abitazione.
Il numero totale degli abitanti insediabili previsti dal piano in esame risulta essere di 1.023, comprendendo, oltre a quelli residenti, n. 91 abitanti insediabili in base al volume urbanistico di progetto (9.109 mc.) e n. 93 abitanti insediabili nei 280 vani esistenti inoccupati.
Il piano prevede una dotazione complessiva di attrezzature, con riguardo a quanto prescritto dal decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444, nella quantità di 9.207 mq. (9 mq./ab.).
Le attrezzature esistenti e di progetto ammontano, però, a mq. 6.406 per una dotazione di circa 6,5 mq./ab.; l'aliquota residua mancante pari a mq. 2.801, secondo la relazione tecnica di piano, è da prevedersi, in sede di piano regolatore generale, a margine del centro storico.
Le attrezzature esistenti e di progetto sono così suddivise:
-  mq.  3.385  (verde e parcheggi esistenti);
-  mq.  1.560  (verde e parcheggi di progetto);
-  mq.  1.023  (urbanizzazioni secondarie esistenti);
-  mq.    438  (urbanizzazioni secondarie di progetto).
Dalla relazione di piano risulta che i manufatti edilizi esistenti sono costituiti in maggior parte (38%) da due elevazioni, il 21% è rappresentato da case terrane (una elevazione), il 5% dei manufatti supera le quattro elevazioni, mentre il 36% è costituito da tre elevazioni, che hanno subito notevoli manipolazioni in epoca recente.
Con riguardo alle destinazioni d'uso, risulta che il 96% dei piani superiori sono utilizzati a fini abitativi ed il restante 4% ad attività commerciali e di servizio; relativamente ai piani terra il 56% risulta utilizzato a fini abitativi, il 22% ad attività commerciali, il 14% risulta utilizzato a garage, depositi e/o magazzini, il 4% ad uffici, mentre il restante 4% è inutilizzato.
Si rileva, nel contempo, che la maggior parte del patrimonio edilizio (56%) risulta rappresentato da edifici di scarso valore architettonico, il 25% è rappresentato da edifici di interesse minore, il 12% da edifici in contrasto con il tessuto storico, il 5% da edifici di rilevante interesse estetico, l'1% da edifici vincolati ed il restante 1% da edifici precari, baracche o ruderi.
Contenuti del piano
L'obiettivo primario del piano in questione è il recupero della qualità edilizia e, conseguentemente, il controllo delle trasformazioni edilizie.
A tal fine il piano individua, alla tavola 5h, le seguenti tipologie edilizie ricorrenti:
T1)  edifici pubblici;
T2)  casa terrana;
T3)  casa a schiera aggregata su fronte stradale;
T4)  schiera aggregata su corte privata e/o semipubblica;
T5)  palazzetto;
T6)  palazzina in linea;
T7)  villa suburbana;
T8)  altri edifici;
T9)  monumenti.
Sulla base delle tipologie esistenti, dell'epoca di costruzione e della situazione di degrado, viene effettuata la seguente classificazione degli edifici, definita all'art. 12 delle norme tecniche di attuazione:
A1)  edifici vincolati ai sensi della legge n. 1089/39;
A2)  aree di pertinenza e giardini;
A3)  edifici di rilevante interesse estetico;
A4)  edifici con caratteri costruttivi peculiari;
A5)  edifici di scarso valore architettonico;
A6)  edifici di recente formazione;
A7)  baracche, edifici precari, ruderi;
A8)  aree libere intercluse.
Sulla scorta delle indicazioni normative alla legge n. 457/78, ed in base alle caratteristiche degli edifici sopra classificati, sono state previste le seguenti categorie di intervento, definite all'art. 14 delle norme tecniche di attuazione:
A1)  manutenzione ordinaria; 
A2)  interventi di opere interne; 
B)  manutenzione straordinaria; 
C1)  restauro scientifico; 
C2)  restauro e risanamento conservativo; 
D1a)  ristrutturazione edilizia normale; 
D1b)  ristrutturazione edilizia integrata; 
D2)  ristrutturazione edilizia con riorganizzazione dei volumi; 
E)  ristrutturazione urbanistica; 
F1)  interventi di saturazione ed ampliamento; 
F1a)  ampliamento orizzontale; 
F1b)  ampliamento verticale; 
F2)  zone volumetriche definite; 
G)  interventi su spazi aperti a verde. 

L'art. 14 delle norme tecniche di attuazione disciplina gli interventi di ristrutturazione urbanistica (art. 20, lett. e), della legge regionale n. 71/78), prevedendo la valorizzazione degli aspetti urbanistici ed architettonici mediante la demolizione e costruzione, sulla base di parametri planivolumetrici specificati nelle planimetrie di piano, con una densità fondiaria in ogni caso non superiore a 5 mc./mq. e comunque non superiore al 50% della densità fondiaria media della zona.
Con riguardo all'obiettivo della disciplina delle trasformazioni edilizie, il piano di recupero individua nell'apposita planimetria tecnica, sulla base del grado di trasformabilità degli edifici, le modalità operative per singola unità edilizia, secondo la seguente classificazione definita all'art. 16, punto IV, delle norme tecniche di attuazione:
1.G1)  conservazione vincolata: vengono previsti esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria e restauro scientifico;
2.G2)  conservazione normale: vengono previsti interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e restauro conservativo;
3.G3)  trasformazione parziale: vengono previsti interventi di ristrutturazione edilizia normale poiché trattasi di manufatti di valore ambientale basso;
4.G4)  trasformazione radicale: vengono previsti interventi fino alla ristrutturazione edilizia integrata poiché trattasi di manufatti privi di valenze architettoniche;
5.G5)  trasformazione totale: vengono previsti interventi di ristrutturazione edilizia con riorganizzazione dei volumi;
6.G6)  trasformazione ed ampliamento: vengono previsti interventi di riorganizzazione dei volumi e degli spazi anche attraverso la possibilità di ampliamento orizzontale (G6a) e verticale (G6b);
7.G7)  saturazione: vengono previsti interventi di nuova edificazione all'interno di aree libere intercluse da zone costruite;
8.G8)  ristrutturazione urbanistica: vengono previsti interventi di riqualificazione urbanistica di porzione del centro storico (zona di via Dietro Chiesa).
Con riguardo agli interventi di riqualificazione, dalla tav. 12 di Piano "Scheda progetto Dietro Chiesa" si evince che il progetto di ristrutturazione urbanistica proposto riguarda la sistemazione di un'area, con superficie di mq. 2.500, attualmente degradata e marginale, ove vengono previsti:
-  la demolizione e ricostruzione di un edificio (A) destinato a centro civico, con superficie coperta di 400 mq., volume di progetto di mc. 2.600 ed altezza max di m. 6,50;
-  la demolizione e ricostruzione di un edificio (B) destinato a centro parrocchiale, con superficie coperta di mq. 330, volume di progetto di mc. 2.475 ed altezza max di m. 7,50;
-  la realizzazione di una bambinopoli (C) e di un'area di verde a servizio del centro parrocchiale (D) per una superficie complessiva di 440 mq.;
-  il restauro conservativo di un edificio (E) con superficie di 105 mq. destinato a museo;
-  la demolizione e la ricostruzione di un edificio privato (F) con superficie di mq. 55 ed altezza di m. 6,00;
-  la realizzazione di un parcheggio, a piani, interrato esteso mq. 1.120, sottostante il centro civico;
-  la realizzazione di percorsi pedonali e di piazzette;
-  la realizzazione di percorsi carrabili di servizio.
Fra gli obiettivi del piano in esame rientra la necessità di mantenere inalterato lo spazio urbano costituito dai cosiddetti "vuoti", e cioè giardini, orti e cortili, e la tutela dei giardini privati storici o ad essi assimilabili che presentano elementi di vegetazione storica (palme, magnolie, ficus ecc.) che vengono vincolati come beni ambientali.
Il piano in esame prevede, inoltre, il potenziamento e la riqualificazione degli spazi aperti pubblici, come l'ampliamento degli spazi pedonabili lungo la principale viabilità e la ridefinizione delle pavimentazioni e dell'arredo urbano.
Parere dell'ufficio del Genio civile
L'ufficio del Genio civile di Catania, con nota n. 8828 del 6 maggio 2002, ha espresso il proprio parere favorevole, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, di compatibilità fra le previsioni di urbanizzazione del piano in questione e le condizioni geomorfologiche del territorio, ribadendo i contenuti e le prescrizioni già espresse con i pareri nn. 29399 - 33674 - 33695 - 33705 del 28 ottobre 1994 e n. 8598/99 del 27 settembre 1999.
Nulla osta della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali
La Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania, con nota n. 9804/2004 dell'11 maggio 2005, ha rilasciato il proprio nulla osta, ai sensi dell'art. 146 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, poiché il piano particolareggiato di recupero in questione risulta compatibile con il paesaggio soggetto a tutela.
Il suddetto nulla osta viene rilasciato con le condizioni espresse nella medesima nota, che qui si riportano:

"...Omissis...

-  relativamente agli edifici classificati G3 (trasformazione parziale) e G4 (trasformazione radicale) nell'ambito del quale sono inclusi edifici che sotto il profilo architettonico rivestono particolare interesse, i previsti interventi di ristrutturazione edilizia normale D1a e integrata D1b dovranno essere puntualmente giustificati in corso di stesura di progetto esecutivo, al fine di consentire a questo ufficio una valutazione, caso per caso, della proposta progettuale che dovrà comunque essere mirata al mantenimento dell'organismo edilizio originario nonché al suo recupero e valorizzazione;
-  per quanto riguarda gli edifici classificati con G6 (trasformazione ed ampliamento) la cui tipologia di intervento prevista dalle norme tecniche di attuazione, definiti F1a e F1b (ampliamento orizzontale e verticale), questi dovranno tenere in debito conto le caratteristiche tipologiche degli edifici esistenti, al fine di evitare che l'intervento possa modificare l'aspetto architettonico originario sostituendolo con un modello tipologico ordinario, peraltro presente nel contesto urbanizzato, tale da alterare e dequalificare il patrimonio edilizio esistente di particolare interesse architettonico. Tali interventi, nei casi di ampliamenti verticali, non potranno in alcun modo superare l'edificio contiguo più alto. Anche per questi interventi la proposta progettuale dovrà essere assoggettata a parere della scrivente, al fine di valutare l'intervento costruttivo se compatibile con le qualità delle strutture edilizie esistenti.
-  Farà eccezione a quanto sopra l'edificio classificato G6b, isolato A, n. 4, da classificare nella cat. G2 (conservazione normale) in quanto trattasi di edificio posizionato lungo la cortina edilizia sulla via Provinciale nonché adiacente alla chiesa di San Giovanni e pertanto, pur non costituendo un'emergenza architettonica, si inserisce "nell'immagine storicizzata" della piazzetta di Trezza da mantenere nella sua composizione originaria.
-  Relativamente alle opere di arredo urbano si prescrive che per quanto riguarda le finiture delle pavimentazioni stradali, queste dovranno necessariamente essere realizzate in basolato lavico in tutta l'area interessata dal piano particolareggiato del centro storico; inoltre, stante l'emanazione di un apposito regolamento comunale per le opere di arredo urbano quali quelle previste nell'art. 18 del regolamento decoro edilizio e arredo urbano, queste oltre ai divieti già previsti non potranno essere collocate su spazi che determinano l'ostruzione di visuali di elementi architettonici di pregio e/o di quadri visivi di interesse paesaggistico-ambientale da mantenere inalterati (viste verso il mare), stante che l'area è altresì soggetta a vincolo paesaggistico, ai sensi della legge n. 1497/39".
Opposizioni ed osservazioni
Avverso il piano particolareggiato di recupero sono state presentate n. 10 opposizioni ed osservazioni, entro i termini di legge e n. 6 opposizioni ed osservazioni, fuori i termini di legge.
In merito alle suddette, che di seguito vengono elencate, il comune di Acicastello ha adottato le proprie deduzioni, con delibere consiliari nn. 33 del 23 marzo 2004 e 39 del 20 aprile 2004, sulla base delle relazioni di deduzione redatte dal progettista in data 21 agosto 2003, 16 gennaio 2004 e 3 marzo 2004.
Osservazioni/opposizioni entro i termini
 1)  Bonaccorso Sebastiana;
 2)  Valastro Giuseppe e Coco Carmela;
 3)  Leotta Gaetano;
 4)  Gilletti Grazia;
 5)  Pellegrino Anna;
 6)  Valastro Orazia;
 7)  Mappa Giancarlo;
 8)  Paternò Castello Mario e Giovanni;
 9)  Torrisi Carlo, Concettina e Sebastiano;
10)  Valastro Giuseppe.
Osservazioni/opposizioni fuori termine
11)  Mappa Giancarlo;
12)  Laudani Orazio;
13)  Torrisi Carlo, Concettina e Sebastiano;
14)  Bonaccorso Giuseppe;
15)  Pittera Rosaria e Greco Lucia;
16)  Valastro Mario Giovanni.
E' pervenuta, inoltre, l'opposizione presentata dalla ditta Muscarà Agata in data 9 agosto 2005, acquisita da questo Assessorato al protocollo generale n. 51282 del 10 agosto 2005.
Riguardo alla suddetta opposizione è pervenuta la nota di deduzione n. 18972 del 30 agosto 2005 del comune di Acicastello, sottoscritta anche dal progettista del piano, acquisita da questo Assessorato al protocollo generale n. 53579 del 2 settembre 2005.
Considerazioni
Contenuto del piano particolareggiato di recupero
Si premette che il comune di Acicastello è in atto dotato di piano regolatore generale, approvato con decreto n. 448 del 27 maggio 2005.
Preliminarmente si osserva che il piano particolareggiato di recupero in esame è stato approvato dal comune di Acicastello con la sopracitata delibera consiliare, in riferimento alla legge n. 457/78, che agli artt. 27 e 28 disciplina le modalità di intervento sul patrimonio edilizio esistente a mezzo di piani particolareggiati di recupero.
Inoltre l'art. 55, comma 4, della legge regionale n. 71/78, prescrive che i piani particolareggiati di recupero redatti ai sensi della legge n. 457/78 devono avere "carattere prevalentemente conservativo".
Il medesimo art. 55, comma 7, prescrive che nel caso in cui detti piani prevedano interventi di ristrutturazione urbanistica, l'approvazione è di competenza di questo Assessorato, ai sensi dell'art. 12 della legge regionale n. 71/78.
Il piano particolareggiato di recupero in oggetto, prevedendo l'intervento di ristrutturazione urbanistica nella porzione di centro storico di via Dietro Chiesa, rientra nella fattispecie suddetta.
Il medesimo piano particolareggiato di recupero risulta redatto in conformità alle previsioni del piano regolatore generale vigente, atteso che ricade all'interno della perimetrazione della zona territoriale omogenea A.1, per la quale l'art. 16 - zona A1 - del titolo II delle norme tecniche di attuazione prescrive che l'attuazione di dette zone è subordinata alle redazioni di piani particolareggiati.
Nel merito del piano particolareggiato di recupero in questione, per quanto di competenza, si esprimono le seguenti considerazioni:
-  in linea generale si condividono i criteri e gli indirizzi fondamentali posti a base della redazione del piano particolareggiato di recupero e si ritiene siano rispettate le disposizioni contenute nel decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444, in ragione dell'obiettiva tipicizzazione del centro storico, nonché le vigenti disposizioni urbanistiche relativamente agli interventi disciplinati dall'art. 20 della legge regionale n. 71/78;
-  per come precedentemente rilevato all'interno del piano particolareggiato di recupero in argomento, non risulta reperita la totalità delle aree per attrezzature e servizi pubblici nella misura indicata dal decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444, tuttavia, così come riportato nella relazione tecnica e da quanto verificato dagli atti in possesso di questo A.R.T.A., il piano regolatore generale approvato con il citato decreto n. 448 del 27 maggio 2005, prevede, ai margini della perimetrazione del piano particolareggiato di recupero in esame, aree da "standard" in misura superiore a quella minima prescritta, tali da soddisfare il fabbisogno;
-  relativamente agli interventi sul patrimonio edilizio esistente si condividono le previsioni progettuali con le prescrizioni contenute nel parere della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania, con nota n. 9804/04 dell'11 maggio 2005;
-  in linea di massima si condivide la proposta relativa all'intervento di ristrutturazione urbanistica di via Dietro Chiesa, poiché rivolta alla riqualificazione di una zona degradata e marginale, con la realizzazione di attrezzature di interesse collettivo e la sistemazione dell'assetto viario; peraltro, in relazione a dette previsioni la Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali non ha mosso alcun rilievo.
Rimane l'obbligo di sottoporre alla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali i progetti delle singole opere previste nell'ambito dell'intervento di ristrutturazione urbanistica di cui sopra.
Osservazioni e/o opposizioni al piano particolareggiato di recupero
In merito alle osservazioni e/o opposizioni presentate si determina quanto segue:
-  osservazione/opposizione n. 1: si accoglie in conformità alle deduzioni del progettista e del consiglio comunale;
-  osservazione/opposizione n. 2: si accoglie parzialmente in conformità alle deduzioni del progettista;
-  osservazione/opposizione n. 3: si accoglie parzialmente in conformità alle deduzioni del progettista e del consiglio comunale;
-  osservazione/opposizione n. 4: si rigetta in conformità alle deduzioni del progettista e del consiglio comunale;
-  osservazione/opposizione n. 5: si accoglie in conformità alle deduzioni del progettista e del consiglio comunale;
-  osservazione/opposizione n. 6: si rigetta in conformità alle deduzioni del progettista e del consiglio comunale;
-  osservazione/opposizione n. 7: si accoglie parzialmente in conformità alle deduzioni del progettista e del consiglio comunale analogamente all'osservazione n. 3;
-  osservazione/opposizione n. 8: si accoglie parzialmente in conformità alle deduzioni del progettista;
-  osservazione/opposizione n. 9: si rigetta in conformità alle deduzioni del progettista e del consiglio comunale;
-  osservazione/opposizione n. 10: si accoglie in conformità alle deduzioni del progettista e del consiglio comunale;
-  osservazione/opposizione n. 11 (fuori termine): si rigetta in conformità alle deduzioni del consiglio comunale;
-  osservazione/opposizione n. 12 (fuori termine): si accoglie in conformità alle deduzioni del progettista e del consiglio comunale;
-  osservazione/opposizione n. 13 (fuori termine): si accoglie parzialmente in conformità alle deduzioni del progettista;
-  osservazione/opposizione n. 14 (fuori termine): si accoglie in conformità alle deduzioni del progettista e del consiglio comunale;
-  osservazione/opposizione n. 15 (fuori termine): si accoglie in conformità alle deduzioni del progettista e del consiglio comunale;
-  osservazione/opposizione n. 16 (fuori termine): si accoglie in conformità alle deduzioni del progettista e del consiglio comunale.
-  opposizione ditta Muscarà Agata: sulla scorta degli elementi forniti dalla nota comunale n. 18972 del 30 agosto 2005, con la quale, tra l'altro, il progettista dichiara che il preesistente edificio non è stato erroneamente riportato negli elaborati del piano particolareggiato di recupero, l'opposizione suddetta si ritiene meritevole di accoglimento.
Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, la scrivente unità operativa 5.1/D.R.U. esprime il parere che il piano particolareggiato di recupero di che trattasi, adottato dal comune di Acicastello con delibera consiliare n. 3 del 20 gennaio 2003, sia meritevole di approvazione, ai sensi dell'art. 12 della legge regionale n. 71/78, con le prescrizioni contenute nella nota n. 9804/04 dell'11 maggio 2005 della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania e nel parere espresso dall'ufficio del Genio civile di Catania, con nota n. 8828 del 6 maggio 2002, che ribadisce i contenuti e le prescrizioni già espresse con i pareri prot. nn. 29399 - 33674 - 33695 -33705 del 28 ottobre 1994 e prot. n. 8598/99 del 27 settembre 1999, e con le prescrizioni contenute nel presente parere.";
Ritenuto di poter condividere il sopra richiamato parere n. 35 del 3 ottobre 2005, reso dall'unità operativa 5.1, serv. 5/D.R.U., di questo Assessorato;
Rilevato che la procedura seguita è conforme alla legge;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 12, comma 7, lett. a), della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978 e successive modifiche ed integrazioni, in conformità al parere espresso dall'unità operativa 5.1, servizio 5/D.R.U., n. 35 del 3 ottobre 2005, nonché alle condizioni e prescrizioni contenute nei pareri sopracitati, è approvato il piano particolareggiato di recupero del centro storico di Acitrezza, adottato dal comune di Acicastello, con delibera consiliare n. 3 del 20 gennaio 2003.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
 1)  parere n. 35 del 3 ottobre 2005, reso dall'unità operativa 5.1, serv. 5/D.R.U.;
 2)  delibera consiliare 3 ottobre 2005, resa dal comune di Acicastello;
 3)  delibera consiliare n. 33 del 23 marzo 2004, resa dal comune di Acicastello;
 4)  delibera consiliare n. 39 del 20 aprile 2004, resa dal comune di Acicastello.
Elaborati
 5)  all. A  - relazione tecnica; 
 6)  all. B.1  - norme tecniche di attuazione; 
 7)  all. B.2  - regolamento decoro edilizio ed arredo urbano; 
 8)  all. C  - schede di rilevamento unità edilizie (parte I); 
 9)  all. C  - schede di rilevamento unità edilizie (parte II); 
10)  all. D  - relazione finanziaria e piano particellare d'esproprio; 
11)  tav.    1.0  - inquadramento territoriale; 
12)  tav.    1.1  - planimetria stato di fatto coperture; 
13)  tav.    1.2  - planimetria stato di fatto numeri civici; 
14)  tav.    2  - planimetria unità edilizie; 
15)  tav.    3  - planimetria della struttura edilizia a piano terra; 
16)  tav.    4.1  - prospetti; 
17)  tav.    4.2  - prospetti; 
18)  tav.    4.3  - profili longitudinali; 
19)  tav.    5.a  - planimetria destinazione d'uso a piano terra; 
20)  tav.    5.b  - planimetria epoca di costruzione; 
21)  tav.    5.c  - planimetria numero delle elevazioni; 
22)  tav.    5.d  - planimetria condizioni igieniche; 
23)  tav.    5.e  - planimetria condizioni statiche; 
24)  tav.    5.f  - planimetria stato delle proprietà; 
25)  tav.    5.g  - planimetria condizioni di occupazione; 
26)  tav.    5.h  - planimetria delle tipologie edilizie; 
27)  tav.    6  - planimetrie classificazione ambientale degli immobili; 
28)  tav.    7  - planimetria rete viaria e spazi di interesse pubblico; 
29)  tav.    8  - planimetria finiture spazi aperti pubblici; 
30)  tav.    9  - planimetria impianti: fognario - idrico -elettrico - gas; 
31)  tav.    9.1  - planimetria pubblica illuminazione; 
32)  tav.  10  - planimetria tecnica; 
33)  tav.  11  - progetti tipo; 
34)  tav.  12  - scheda progettuale; 
35)  tav.  13  - particolari costruttivi. 


Art. 3

Il comune di Acicastello dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione del piano particolareggiato di recupero del centro storico di Acitrezza e dovrà curare che in breve tempo vengano apportate dai progettisti le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, affinché per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo.

Art. 4

Ai sensi dell'art. 13 del testo unico approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e successive modifiche, i relativi decreti di espropriazione delle aree interessate dal piano particolareggiato di recupero del centro storico, possono essere emanati entro il termine di 5 anni dalla data di efficacia dello strumento urbanistico approvato con il presente decreto.

Art. 5

Il piano particolareggiato di recupero del centro storico di Acitrezza approvato dovrà essere depositato, unitamente ai relativi allegati, a libera visione del pubblico presso l'ufficio comunale competente e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 6

Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 1150/42, il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 20 ottobre 2005.
  LIBASSI 

(2005.43.2736)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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