REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 2 SETTEMBRE 2005 - N. 37
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 2 agosto 2005.
Approvazione del progetto del piano particolareggiato di recupero dell'edilizia economica e popolare in contrada Treppiedi - Comprensori nord e sud - del comune di Modica.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 7 maggio 1976, n. 70;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge 5 agosto 1978, n. 457;
Vista la legge regionale 6 maggio 1981, n. 86;
Visto l'art. 68 della legge n. 10 del 27 aprile 1999;
Viste le altre leggi nazionali e regionali regolanti la materia urbanistica;
Visto il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità, approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, reso applicabile con l'art. 36 della legge regionale n. 7 della legge regionale 2 agosto 2002, come integrato dall'art. 24 della legge regionale n. 7 del 19 maggio 2003;
Visto il foglio prot. n. 10767 del 28 giugno 2004, pervenuto a questo Assessorato il 29 giugno 2004, con il quale il comune di Modica ha trasmesso, per l'approvazione di competenza, ai sensi degli artt. 27 e 28 della legge n. 457/78, gli atti e gli elaborati del piano particolareggiato di recupero dell'edilizia economica e popolare di contrada Treppiedi - Comprensori nord e sud - (contratto di quartiere Modica-Sorda, decreto dell'Assessorato regionale dei lavori pubblici 7 agosto 2003);
Vista la delibera n. 17 del 27 febbraio 2004, con la quale il consiglio comunale di Modica ha adottato il piano particolareggiato di recupero dell'edilizia economica popolare di contrada Treppiedi - Comprensori nord e sud;
Visti gli atti di pubblicazione e deposito, resi ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78, relativi alla delibera consiliare n. 17/2004;
Vista la certificazione, datata 25 giugno 2004, del segretario generale del comune di Modica, in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano in argomento, nonché attestante assenza di presentazione di osservazioni ed opposizioni avverso il piano adottato;
Vista la nota prot. n. 96 del 12 febbraio 2004, con la quale l'Azienda sanitaria locale n. 7 di Ragusa, sotto il profilo igienico-sanitario, ha espresso parere favorevole sul progetto di piano in argomento;
Vista la nota prot. n. 3694, assunta al protocollo comunale il 24 febbraio 2004, con la quale l'ufficio del Genio civile di Ragusa, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, ha espresso parere favorevole sul progetto di piano in argomento;
Vista la nota prot. n. 158 del 14 luglio 2004, con la quale l'unità operativa n. 4.1/D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica, unitamente agli atti ed elaborati relativi al piano in argomento, la proposta di parere n. 30 del 14 luglio 2004, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Rilevato:
Il comune di Modica è dotato di piano regolatore generale, approvato con decreti n. 17/77 e n. 143/77, che prevede nel quartiere Sorda della città in espansione una vasta area destinata all'edilizia economica e popolare suddivisa in due comprensori, Treppiedi nord e Treppiedi sud, separati dalla ex S.S. 115. I due comprensori presentano gravi situazioni di disagio socio-ambientale con carenza di servizi ed attrezzature oltre che di degradazione fisica e strutturale degli edifici esistenti, realizzati dall'Istituto autonomo case popolari di Ragusa, da cooperative edilizie convenzionate e da ditte private sovvenzionate.
L'amministrazione comunale, al fine della riqualificazione dell'intero quartiere Treppiedi soprattutto per favorire l'integrazione sociale ed occupazionale, si è avvalsa delle norme emanate dal decreto 30 dicembre 2002 del Ministero delle infrastrutture e trasporti per la redazione dei "contratti di quartiere II" (programmi innovativi in ambito urbano) e dal decreto 7 agosto 2003 dell'Assessorato regionale dei lavori pubblici che prevede l'inclusione di detti "contratti" in via prioritaria nei piani per l'edilizia economica e popolare di cui alla legge n. 167/62 e, tra l'altro, l'intervento anche di risorse finanziarie private per l'attuazione del piano.
Pertanto, il comune di Modica, a seguito dell'accordo con l'Istituto autonomo case popolari di Ragusa, ha adottato con delibera consiliare n. 17 del 27 febbraio 2004 il piano particolareggiato di recupero dei due comprensori Treppiedi nord e sud.
Il piano descrive dettagliatamente lo stato di fatto evidenziando il pessimo stato di conservazione e di manutenzione dell'agglomerato abitativo del comprensorio nord, l'isolamento del quartiere dalla città per la mancanza di collegamenti viari sia pedonali che veicolari oltre che l'emarginazione sociale dei residenti per la carenza di strutture aggregative e servizi generali pubblici e privati.
Comprensorio Treppiedi Nord
Preliminarmente si evidenzia che in taluni casi i dati metrici riportati nella relazione tecnica, probabilmente per mero errore materiale, non coincidono con i dati indicati nelle planimetrie progettuali. Pertanto, per la formulazione della presente proposta si è fatto riferimento a questi ultimi dati.
L'intero ambito si collega alla città tramite una unica bretella, che congiunge la via Resistenza Partigiana alla ex S.S. 115, che sopporta inadeguatamente sia il traffico pedonale che veicolare.
La superficie è pari a mq. 83.762, di cui circa mq. 25.000 interessa il complesso abitativo costituito da edifici, che si attestano lungo la via S. Pertini, realizzati tra gli ultimi anni '70 e i primi anni '80 dall'Istituto autonomo case popolari; gli stessi vengono identificati dal lotto n. 45 al n. 50. E' indicato inoltre il comparto 2 su cui insistono tre scheletri di struttura in c.a..
Le costruzioni a tipologia edilizia a linea e a torre presentano da 5 a 12 piani f.t. oltre il piano terra a pilotis destinato a parcheggio e servizi condominiali e il I piano denominato "piastra" ad uso collettivo.
Gli alloggi complessivi risultano essere 182, di cui 18 di proprietà privata in quanto già riscattati, con superficie utile variabile da mq. 46 a mq. 110; n. 166 unità abitative sono occupate da una popolazione residente di 542 abitanti alla quale si aggiungerebbe un ulteriore numero di 58 abitanti nei 16 alloggi in atto liberi; il volume realizzato è pari a mc. 61.882 al quale si sommerebbe la volumetria di circa mc. 23.100 delle tre strutture dell'Istituto autonomo case popolari da demolire in quanto fuori norma.
Della superficie totale mq. 10.878 sono destinati a pubblica via S. Pertini con annessi parcheggi, mq. 6.100 è l'area sulla quale insistono le strutture da demolire, mq. 18.430 è la superficie occupata dall'edilizia scolastica comprensiva delle strade e dei parcheggi antistanti, circa mq. 23.000 aree private.
Il piano regolatore generale prevede una densità territoriale di 1,44 mc./mq. ed un carico di 180 abitanti per ettaro con una volumetria massima realizzabile pari a mc. 120.617 corrispondenti a numero di abitanti 1.507, assegnando 80 mc./ab.
Pertanto la volumetria realizzata e da realizzare (circa mc. 85.000) e il numero di abitanti insediati e insediabili (n. 600) sono di gran lunga inferiori alle quantità ammissibili di piano.
Comprensorio Treppiedi sud
L'estensione è pari a mq. 263.000, di cui soltanto mq. 9.000 ha destinazione non abitativa, essendo occupata da edifici privati commerciali e per uffici, mq. 114.000 è la superficie occupata dagli edifici residenziali, mq. 40.000 è interessata dalla strada di accesso con parcheggi, mq. 100.000 risulta inutilizzata per la presenza di costruzioni rurali, di un piccolo edificio scolastico e di un'area archeologica di circa mq. 14.000, su cui insiste una Necropoli tardo romana vincolata dal decreto dell'Assessorato dei beni culturali ed ambientali n. 6761/2003.
Gli edifici realizzati dall'Istituto autonomo case popolari di Ragusa sono distinti in lotti dal n. 51 al n. 56 con un numeri di alloggi pari a 201, di cui 30 di proprietà privata perché riscattati, con una volumetria complessiva di circa mc. 70.350. Gli alloggi realizzati dalle cooperative edilizie sovvenzionate risultano essere 459 con volumetria di circa mc. 160.650. Risultano ancora 40 alloggi realizzati con finanziamenti regionali dalla SOSEDIL S.p.A. con volumetria di circa mc. 14.000.
Sono in fase di attuazione i seguenti interventi:
-  la realizzazione di 10 alloggi di edilizia sovvenzionata della cooperativa Bellavista con volumetria di circa mc. 3.500;
-  l'ampliamento della chiesa parrocchiale con relativi servizi;
-  la realizzazione lungo la ex S.S. 115 di un albergo con 50 camere e volumetria di mc. 10.000, il cui progetto è stato esaminato in sede di conferenza dei servizi nell'ambito del procedimento di attività produttiva.
Complessivamente la volumetria realizzata e in programmazione, sia residenziale che ricettiva, è pari a mc. 258.500, con una popolazione insediata e insediabile di 2.585 abitanti.
Il piano regolatore generale prevede una densità territoriale di mc./mq. 1,44 ed un carico di 180 abitanti per ettaro e una volumetria pari a mc. 378.720 con numero di abitanti pari a 4.734. Pertanto, anche in questo caso, sia la volumetria che il numero di abitanti, risultano inferiori alle previsioni di piano, sebbene il comprensorio sia totalmente privo di servizi pubblici e privati.
Obiettivi e strategie del piano di recupero
Gli obiettivi del piano di recupero con riferimento al contratto di quartiere II sono per il comprensorio nord i seguenti:
-  in primo luogo, la riqualificazione del tessuto sociale della popolazione disagiata economicamente, atteso l'elevato tasso di disoccupazione ed isolata fisicamente dal resto della città;
-  conseguentemente, il recupero degli spazi collettivi del piano terreno a pilotis denominato Sottopiastra e del piano primo denominato Piastra degli edifici;
-  il piano Sottopiastra, di estensione pari a mq. 9.914, destinato in massima parte a parcheggio oltre che all'accesso condominiale, per mq. 2.876 (come rilevato dalla tav. 19) sarà locato dall'Istituto autonomo case popolari per la realizzazione di spazi di esposizione e vendita; il piano Piastra di superficie pari a mq. 9.914, di cui un 1/3 circa coperta sarà destinato per circa mq. 2.000 a sedi ed uffici di associazioni no profit e di privati al fine di allocarvi, con l'intesa comunale, alcune attività sociali;
-  miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici;
-  rifacimento degli intonaci, della pavimentazione ecc., degli spazi comuni del piano Sottopiastra e piano Piastra, nonché rifacimento integrale degli impianti tecnologici;
-  separazione tra spazi comuni pedonali e parcheggi;
-  opere di recupero e riqualificazione degli alloggi;
-  demolizione delle strutture in c.a. (comparto 2) per la realizzazione di un complesso edilizio direzionale o misto da mettere a bando pubblico al fine di una utilizzazione comunale o privata, poiché gli edifici avrebbero dovuto essere destinati ad alloggi Istituto autonomo case popolari, il bando prevederà l'offerta in permuta di un edificio in altro luogo da destinare ad edilizia residenziale pubblica o l'offerta in denaro al contratto di quartiere;
-  realizzazione di viabilità che si congiunga all'esistente via Resistenza Partigiana e traverse interne; lungo detta via di collegamento esiste un'area libera (comparto 1) da utilizzare quale sbocco della viabilità interna o da inglobare al comparto 2 di cui sopra;
-  realizzazione di un'area di verde pubblico attrezzato S3P soggetta ad esproprio normata dall'art. 8 delle N.A. del piano in argomento;
-  utilizzazione di aree interne private a servizi pubblici e/o privati da collegarsi alla residenza classificata S1P normata dagli artt. 4 e 7 delle N.A.;
-  in ultimo, il rifacimento dell'allacciamento fognario e la canalizzazione delle acque bianche alle condotte comunali.
Per quanto riguarda il comprensorio Treppiedi sud, gli obiettivi del piano sono mirati a risolvere le difficoltà dell'isolamento dal resto della città, della totale assenza di servizi pubblici e privati e dell'esistenza di un'estesa area in stato di abbandono, senza interventi di miglioramento estetico-strutturale dell'agglomerato abitativo, considerato che in massima parte le 700 unità abitative di recente costruzione si presentano in buone condizioni.
Gli interventi proposti riguardano:
-  l'ampliamento della piccola chiesa Madonna delle Lacrime sita ai margini del comprensorio, che dovrebbe servire una popolazione di 10.000 fedeli dell'intero quartiere e delle aree limitrofe; il progetto sarebbe finanziato con i fondi della CEI e del contratto di quartiere, essendo la chiesa opera di urbanizzazione secondaria;
-  realizzazione di un parco archeologico attrezzato finalizzato alla nascita del turismo culturale e delle attività ricreative-culturali degli abitanti del luogo, classificato S3P e normato dall'art. 8 delle norme di attuazione;
-  realizzazione con fondi pubblici e/o privati di servizi generali pubblici e privati collegati alla residenza quali servizi sportivi, negozi ecc., dette aree sono classificate S1P e S2P e normate dagli artt. 4 e 7 delle norme di attuazione;
-  ampliamento dell'area destinata a servizi scolastici, sulla quale insiste una scuola elementare; l'area classificata negli elaborati grafici S4P è normata dall'art. 5 delle norme di attuazione;
-  recupero urbano dell'asse viario ex S.S. 115, che rappresenta il polo commerciale della città, compreso tra l'incrocio con la via Resistenza Partigiana e la via Risorgimento; lungo questo tratto di collegamento tra i due comprensori si prevedono la realizzazione di ampi marciapiedi, l'allargamento della carreggiata veicolare e di isole pedonali centrali; l'Associazione degli operatori commerciali del Polo offre la propria disponibilità a realizzare e mantenere gli spazi verdi da realizzare nell'ambito della riqualificazione urbana dell'asse commerciale.
Della viabilità interna programmata rilevabile dagli elaborati grafici non si fa riferimento nella relazione descrittiva se non all'auspicabile intervento di privati..." in relazione alla realizzazione di servizi generali di cui sopra.
Verifica standard urbanistici
Comprensorio nord:
Si rileva che la totalità della superficie ex art. 3 del decreto interministeriale n. 1444/68 da destinare ad attrezzature pubbliche in atto è pari a mq. 25.705 e che la stessa con le previsioni del piano di recupero in esame diventerebbe mq. 27.220 così ripartita:
-  parcheggi pubblici      mq. 6.058 
-  verde pubblico      mq. 7.522   
-  attrezzature scolastiche      mq. 13.640. 

Pertanto, prevedendo il piano di recupero una volumetria totale di mc. 101.282 comprensiva di mc. 61.282 residenziale degli edifici Istituto autonomo case popolari, di mc. 15.000 ad uso produttivo del piano Sottopiastra e Piastra e di mc. 25.000 residenziale e misto dei comparti 1 e 2, la dotazione di attrezzature pubbliche è di circa mq. 28,6 per ogni 100 mc. di costruzione o per abitante.
Nella considerazione che la volumetria per la realizzazione dei servizi generali viene computata in mc. 16.000, la volumetria da attuare nell'intero comprensorio è di circa 117.282 inferiore a quella prevista dal piano regolatore generale vigente di mc. 120.617. Ciò porta ad incentivare ancora qualche intervento privato conforme alle linee programmatiche del contratto di quartiere II e specificatamente, risultano 4 richieste per il completamento delle urbanizzazioni del comprensorio con risorse finanziarie private.
Complessivamente la superficie delle strade pubbliche, l'esistente via S. Pertini da sistemare e viabilità interna da attuare, è di circa mq. 19.130 e dei parcheggi condominiali è di mq. 8.169. Le aree di proprietà privata, dopo l'espropriazione per la realizzazione del verde e della viabilità (tav. 20), risulteranno pari a mq. 13.289.
Comprensorio sud:
Dalla relazione tecnica si evince che la volumetria realizzata è pari a mc. 245.000 con numero di popolazione insediata di 2.450 abitanti e che la superficie per le attrezzature di cui all'art. 3 del decreto interministeriale n. 1444/68 è pari a mq. 18.350 e che ad oggi, pertanto, non viene garantita la dotazione di minima di legge di 18 mq./ab., essendo quest'ultima pari a 7,5 mq./ab.
Altresì, all'edilizia già realizzata di cui sopra viene sommata l'edilizia esistente commerciale ed uffici lungo l'ex S.S. 115 di mc. 11.000 e l'edilizia in programmazione (coop. sovvenzionata e albergo) di mc. 13.500, pervenendo alla volumetria complessiva del comprensorio di mc. 258.500.
Il piano di recupero prevede, al fine di incrementare gli spazi pubblici, la realizzazione del parco archeologico di superficie pari a mq. 14.000 e l'ampliamento dell'area a servizi scolastici pari a mq. 18.000, pertanto si avrebbe una superficie complessiva di attrezzature di mq. 50.350.
Pertanto, la dotazione di servizi per ogni 100 mc. di costruzione o abitante diventerebbe di mq. 19,50.
Con il progetto alla volumetria già stimata in mc. 258.500 si aggiungerebbero mc. 4.000 in ampliamento dell'edilizia commerciale lungo la ex S.S. 115 nonché mc. 72.000 degli interventi privati per la realizzazione dei servizi generali di interesse pubblico (superficie mq. 50.000x1,44 d.t.), pervenendo al dato di mc. 334.500, inferiore alla cubatura di piano regolatore generale di mc. 378.720 sopra riportata.
Ciò ha permesso, nell'ambito della concertazione con il comune, in conformità con gli obiettivi del "contratto" e con i parametri del piano di recupero, la presentazione di richieste private mirate alla realizzazione, con risorse finanziarie proprie, di servizi sanitari, di pubblici servizi, di un fabbricato artigianale, ecc.. Tra la richieste risulta l'esclusione della proposta di realizzazione di ulteriore edilizia residenziale.
Considerato:
1)  Il piano di recupero, sebbene proposto ai sensi degli artt. 27 e 28 della legge n. 457/78, riguardando, oltre che il recupero del patrimonio edilizio esistente, anche la realizzazione di nuove attrezzature, servizi pubblici e viabilità, da attuare anche attraverso l'espropriazione di aree già destinate dal piano regolatore generale, i cui vincoli preordinati alle espropriazioni risultano decaduti, a "servizi pubblici", prefigura un diverso assetto urbanistico di una vasta area periferica della città, e pertanto gli interventi previsti dal piano particolareggiato di recupero in esame sono riconducibili ad intervento di ristrutturazione urbanistica di cui all'art. 31, lett. e) della citata legge n. 457/78.
2)  Si condivide l'intento dell'amministrazione comunale di Modica di riqualificazione sociale ed urbano del quartiere Sorda, comprensori Treppiedi nord e sud, considerata la possibilità di avvalersi della normativa nazionale e regionale vigente per la redazione dei "contratti di quartiere II''.
3)  In linea generale si condivide altresì il nuovo assetto urbanistico proposto anche in considerazione del fatto che vengono assicurati spazi per attrezzature e servizi pubblici in misura superiore a quella minima dettata dal decreto interministeriale n. 1444/68.
4)  Nel dettaglio, per quanto riguarda le singole iniziative, con riferimento alle norme tecniche d'attuazione, si prescrive che:
-  per l'edilizia commerciale sono assicurati i parcheggi pertinenziali per come prescritto dal D.P.R. n. 11/2000 in relazione alle diverse tipologie dell'insediamento;
-  per l'edilizia residenziale, alberghiera, direzionale e altro sia assicurata la dotazione di parcheggi pertinenziali in misura di 1 mq. per ogni 10 mc. di costruzione in osservanza alla legge n. 122/89.
Per tutto quanto sopra, questa unità operativa propone parere favorevole all'approvazione del piano particolareggiato di recupero dei comprensori Treppiedi nord e sud con le prescrizioni dei superiori considerata, adottato con delibera del consiglio comunale di Modica n. 17 del 27 febbraio 2004.";
Visto il voto n. 368 del 27 ottobre 2004, con il quale il Consiglio regionale dell'urbanistica ha espresso il parere "di restituire al servizio n. 4/D.R.U. il progetto, affinché vengano acquisite notizie, circa l'area archeologica ricadente all'interno dell'ambito progettuale, su cui insiste una necropoli tardo romana, vincolata dal decreto dell'Assessorato dei beni culturali ed ambientali n. 6761/ 2003, di cui si fa solo menzione nel su citato parere.";
Vista la propria nota prot. n. 72041 del 9 novembre 2004, con la quale è stato notificato al comune di Modica il condiviso voto C.R.U. n. 368 del 27 ottobre 2004 ed al contempo è stata chiesta una relazione dettagliata dell'area archeologica in questione;
Vista la nota prot. n. 20259 del 16 dicembre 2004, con la quale il comune di Modica ha riscontrato la superiore richiesta prot. n. 72041/2004, trasmettendo la relazione integrativa e copia del decreto n. 6721/2003 dell'Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione, con allegata planimetria riguardante l'area archeologica ricadente all'interno dell'ambito del piano in argomento;
Visto il voto n. 435 del 28 aprile 2005, reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica sulla scorta degli atti ed elaborati trasmessi dall'unità operativa n. 5.4/D.R.U., in allegato alla nota integrativa del comune di Modica, prot. n. 20259 del 16 dicembre 2004, sopra citata, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...:
Visto che, in esito ai riscontri effettuati nel sopralluogo ed a seguito della discussione sul piano, sono emersi ulteriori elementi di valutazione:
-  le aree interessate dalla proposta di piano sono quelle residue dai programmi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e convenzionata, realizzati sui comparti Treppiedi nord e Treppiedi sud, che nel loro complesso sono destinati dal piano regolatore generale a zona C2 ed a connesse aree attrezzate di quartiere, di iniziativa sia pubblica che privata;
-  la proposta di piano si riferisce al recupero del patrimonio edilizio esistente, senza ulteriori edificazioni residenziali, ed alla utilizzazione delle aree libere interne ai comparti suddetti per la realizzazione nelle stesse, nell'ambito del contratto di quartiere approvato ed ammesso a finanziamento dall'Assessorato regionale dei lavori pubblici, di attrezzature, servizi e viabilità interna, la cui precisa identificazione ed allocazione di dettaglio viene rinviata alla successiva fase di concertazione con i soggetti pubblici e privati interessati all'attuazione del contratto di quartiere;
-  tra le aree di standard per verde attrezzato, interne al comparto di Treppiedi sud, sono comprese anche quelle vincolate a parco archeologico dall'Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione, con decreto n. 67/21 del 10 luglio 2003;
-  nel comparto di Treppiedi nord viene previsto il recupero e parziale riuso dei piani porticati di uso collettivo per l'allocazione di piccole botteghe e servizi;
Ritenute nel loro complesso condivisibili le destinazioni d'uso proposte per le aree oggetto d'intervento, in considerazione del fatto che si prevede la realizzazione esclusivamente di attrezzature e servizi, senza incremento dell'edificazione residenziale e del carico demografico;
Considerata la valenza sociale dell'iniziativa dell'amministrazione comunale, la quale, utilizzando gli strumenti di programmazione negoziata, intende e, alla luce dell'avvenuta ammissione a finanziamento del contratto di quartiere, può concretamente pervenire alla riqualificazione di un contesto urbano degradato e sprovvisto dei servizi necessari ad assicurare un'idonea qualità della vita alla numerosa popolazione residente nei comparti suddetti;
Per quanto sopra, è del parere che la propria di piano in oggetto sia meritevole di approvazione relativamente alle destinazioni di zona, con le prescrizioni cui alla proposta di parere n. 30 del servizio IV sopra richiamata e le ulteriori prescrizioni di seguito riportate:
-  che l'attuazione del contratto di quartiere deve essere preceduta da strumenti di specificazione urbanistica di dettaglio nei quali dovranno essere puntualmente identificate ed allocate, in conformità alle norme urbanistiche vigenti, le iniziative pubblico/private, le attrezzature, la viabilità ed i servizi di quartiere connessi;
-  che, in relazione alle sumenzionate specificazioni urbanistiche di dettaglio, vengano conseguentemente riverificate le aree per gli standards urbanistici, escludendo dal relativo computo le aree vincolate a parco archeologico.";
Ritenuto di poter condividere il parere n. 435 del 28 aprile 2005, reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica;
Rilevato che la procedura seguita è conforme alla normativa vigente;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 28 della legge 5 agosto 1978, n. 457 e dell'art. 12 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, in conformità al parere n. 435 del 28 aprile 2005, reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica, è approvato il progetto del piano particolareggiato di recupero dell'edilizia economica e popolare in contrada Treppiedi - comprensori nord e sud - del comune di Modica, adottato con delibera consiliare n. 17 del 27 febbraio 2004.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
1)  proposta di parere n. 30 del 14 luglio 2004 resa dall'unità operativa n. 4.2/D.R.U.;
2)  parere del C.R.U. reso con il voto n. 368 del 27 ottobre 2004;
3)  parere del C.R.U. reso con il voto n. 435 del 28 aprile 2005;
4)  delibera consiglio comunale n. 17 del 27 febbraio 2004;
Elaborati di progetto
5)  relazione tecnica generale;
6)  tav.  2;
7)  tav.  3;
8)  tav.  4;
9)  tav.  5;
10)  tav.  6;
lì )  tav.  7;
12)  tav.  8;
13)  tav.  9;
14)  tav. 10;
15)  tav. 11;
16)  tav. 12;
17)  tav. 13;
18)  tav. 14;
19)  tav. 15;
20)  tav. 16;
21)  tav. 17;
22)  tav. 18;
23)  tav. 19;
24)  tav. 20;
25)  tav. 21;
26)  tav. 22;
Studio geologico tecnico
27)  relazione;
28)  tav. 23-1;
29)  tav. 23-2;
30)  tav. 23-3;
31)  tav. 23-4;
32)  tav. 23-5;
33)  tav. 23-6;
34)  tav. 23-7;
35)  tav. 23-8.

Art. 3

Il comune di Modica dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione del piano particolareggiato in argomento e dovrà curare che, in breve tempo, vengano apportate dal progettista le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, in modo tale che per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo.

Art. 4

Ai sensi dell'art. 13, comma III, del D.P.R. n. 327/2001 e successive modifiche, i decreti di espropriazione relativi alle aree destinate dal piano particolareggiato all'espropriazione per pubblica utilità possono essere emanati entro il termine di 5 anni dalla data di efficacia del piano attuativo approvato con il presente decreto, fatta salva la proroga fino a 2 anni che potrà essere disposta ai sensi del comma V del citato art. 13.

Art. 5

Il piano particolareggiato approvato dovrà essere depositato, unitamente ai relativi allegati, a libera visione del pubblico presso l'ufficio comunale competente e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 6

Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 1150/42, il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 2 agosto 2005.
  LIBASSI 

(2005.31.2070)
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