REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 12 AGOSTO 2005 - N. 34
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DISPOSIZIONI E COMUNICATI

ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE


Avviso per la presentazione e la selezione di un progetto di ricerca di interesse interregionale - "La concimazione azotata degli ortaggi: sviluppo e trasferimento di metodi innovativi per aumentare l'efficienza d'uso dei fertilizzanti, ridurre l'impatto ambientale e migliorare la qualità dei prodotti".

Regione capofila: Sicilia

PREMESSA
La Regione siciliana - Assessorato dell'agricoltura e delle foreste - dipartimento interventi strutturali, in attuazione del decreto del Ministero delle politiche agricole e forestali 23 dicembre 2003, n. 25279, emana, in qualità di soggetto capofila anche in nome e per conto delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Toscana, Umbria, il presente avviso per la presentazione e selezione di progetti relativi a: "La concimazione azotata degli ortaggi: sviluppo e trasferimento di metodi innovativi per aumentare l'efficienza d'uso dei fertilizzanti, ridurre l'impatto ambientale e migliorare la qualità dei prodotti".

Art. 1
Descrizione dell'iniziativa

1.1.  Il progetto "La concimazione azotata degli ortaggi: sviluppo e trasferimento di metodi innovativi per aumentare l'efficienza d'uso dei fertilizzanti, ridurre l'impatto ambientale e migliorare la qualità dei prodotti" è inserito, nell'ambito degli interventi individuati per il perseguimento degli obiettivi dei programmi interregionali terza fase programma sviluppo rurale - sottoprogramma "Innovazione e ricerca" di cui alla legge 23 dicembre 1999, n. 499 "Razionalizzazione degli interventi nei settori agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale". Il progetto ha la finalità di diffondere in orticoltura il know-how necessario per un efficiente utilizzo dei concimi azotati per la riduzione dell'impatto ambientale e degli effetti sulla salute umana ad esso legato, anche in vista di acquisire le informazioni tecnico-scientifiche necessarie all'applicazione della direttiva nitrati (CEE) n. 91/676 e al rispetto dei limiti massimi di nitrato ammessi per la commercializzazione di lattughe e spinaci di cui al regolamento CE n. 536/2002 nitrati"; regolamento CE n. 655/2004, al decreto legislativo n. 152/99; nonché alla normativa e regolamentazione regionale su zone vulnerabili, piani di azione, codici di buona pratica agricola.
1.2.  Il programma interregionale "Sviluppo rurale" - sottoprogramma "Innovazione e ricerca" ha individuato, attraverso un percorso di confronto tra le regioni, un insieme di interventi idonei al perseguimento degli obiettivi da realizzarsi attraverso programmi di ricerca a carattere interregionale.
1.3.  Le linee progettuali relative a "La concimazione azotata degli ortaggi: sviluppo e trasferimento di metodi innovativi per aumentare l'efficienza d'uso dei fertilizzanti, ridurre l'impatto ambientale e migliorare la qualità dei prodotti" oggetto del presente avviso sono state definite dal comitato di progetto istituito tra i rappresentanti designati dalle regioni interessate alla specifica attività. Le modalità ed i criteri per la presentazione e realizzazione del progetto, sempre definite dal richiamato comitato di progetto, fanno riferimento alle "linee guida ad uso dei comitati di progetto" stabilite dalla rete interregionale per la ricerca agraria, forestale, acquacoltura e pesca della Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome.

Art. 2
Contenuti del progetto

2.1.  Il progetto: la concimazione azotata degli ortaggi: sviluppo e trasferimento di metodi innovativi per aumentare l'efficienza d'uso dei fertilizzanti, ridurre l'impatto ambientale e migliorare la qualità dei prodotti, di seguito indicato brevemente progetto, ha per oggetto l'attuazione di iniziative di studio, ricerca, sperimentazione e diffusione dei risultati volte a sviluppare e trasferire alle aziende mezzi, criteri e metodi innovativi per la gestione degli interventi di fertilizzazione azotata delle colture orticole finalizzate alla salvaguardia dell'ambiente ed alla tutela della salute del consumatore.
2.2.  La fertilizzazione degli ortaggi è una tecnica colturale strategica per un buon esito del processo produttivo, spesso però, gli apporti di concime prescindono dal fabbisogno e dalle reali asportazioni della coltura risultando, per contro, eccessivi e comportando conseguenze negative dal punto di vista produttivo (squilibri vegeto-produttivi, peggioramento qualitativo delle produzioni, maggiore sensibilità ai patogeni), ambientale (inquinamento dei corpi idrici superficiali e profondi) e degli effetti sulla salute umana (accumulo eccessivo di nitrati specialmente nei mesi invernali nelle parti eduli di alcuni ortaggi). Il tema delle concimazioni azotate assume, poi, notevole interesse ed importanza anche in relazione al già citato regolamento CE n. 563/2002, che impone, ai fini della commercializzazione, di rispettare i limiti massimi di nitrato, soprattutto per le specie in cui la raccolta del prodotto edule coincide con il periodo di massimo accrescimento e fabbisogno nutrizionale.
2.3.  Sulla base degli elementi delineati e sinteticamente esposti, le linee di ricerca sviluppate col progetto devono offrire agli operatori conoscenze, strumenti e metodi innovativi per indirizzare le scelte dei processi produttivi riducendo e razionalizzando gli interventi di fertilizzazione azotata e perseguire regole di garanzia qualitativa del prodotto.
2.4.  Il presente progetto rientra nell'ambito degli aiuti di Stato alla ricerca e sviluppo previsti dall'art. 135 della legge regionale n. 32 del 23 dicembre 2000, che recepisce il disposto della disciplina comunitaria (cfr. Gazzetta Ufficiale C45 del 17 febbraio 1996, pag. 5, modificata dalla comunicazione della Commissione del 1998 cfr. Gazzetta Ufficiale C48 del 3 febbraio 1998, pag. 2).
In nessun caso sono ammessi aiuti diretti alla produzione in quanto il presente progetto riguarda l'attività che mira all'ampliamento delle conoscenze scientifiche e tecniche al fine di una maggiore sicurezza della salute del consumatore.

Art. 3
Obiettivi

3.1.  Obiettivo generale: sviluppare e trasferire alle aziende del settore mezzi, criteri e metodi innovativi per la gestione degli interventi di fertilizzazione azotata delle colture orticole individuate dalle regioni interessate, finalizzata al miglioramento qualitativo del prodotto, alla salvaguardia dell'ambiente ed alla tutela della salute del consumatore con specifico riguardo e alle prescrizioni della normativa di cui all'art. 1.
3.2.  Obiettivi specifici:
a)  il miglioramento della qualità degli ortaggi, in termini organolettici e di rispetto della salute dei consumatori, in relazione alla concimazione azotata e la loro valorizzazione;
b)  la razionalizzazione della tecnica colturale per le specie orticole;
c)  la riduzione del contenuto di nitrati degli ortaggi;
d)  la riduzione dell'impatto ambientale della concimazione azotata.

Art. 4
Attività

4.1.  Le attività di studio, ricerca, sperimentazione e diffusione dei risultati prevederanno le seguenti azioni:
a)  calcolo del ritmo di crescita e delle asportazioni di azoto;
b)  definizione delle epoche d'intervento e delle dosi di azoto per migliorare le prestazioni tecnico-economiche degli ortaggi, riducendo i rischi di perdite di azoto;
c)  verifica delle potenzialità di formulati innovativi;
d)  definizione e/o verifica dei metodi per la stima dello stato nutrizionale delle colture orticole, della dotazione nutritiva del terreno e dei range critici per le colture;
e)  valutazione della qualità degli ortaggi, in termini organolettici e di rispetto della salute dei consumatori, in relazione alla concimazione azotata;
f)  definizione di protocolli di concimazione e fertirrigazione, per specie, zone, calendari diversi ed eventualmente per varietà, tipologia di prodotto, popolazioni ecc.;
g)  confronto tra fertirrigazione integrale e concimazione tradizionale, in termini di produzione e qualità degli ortaggi.
Per le predette azioni devono essere evidenziati gli eventuali elementi di sinergia o collegamento di attività con altri programmi o iniziative regionali, nazionali o comunitarie, altresì devono essere assolutamente evitate sovrapposizioni di attività. Qualora in sede di valutazione della proposta progettuale venissero riscontrate sovrapposizioni con analoghe attività di ricerca svolte in altri progetti la proposta progettuale verrà ritenuta inammissibile. Nel caso in cui in sede di monitoraggio o rendicontazione dovessero essere riscontrate sovrapposizioni con analoghe attività svolte in altri progetti, l'Amministrazione, inaudita altera parte, dichiarerà non ammissibili tali spese e ridurrà opportunamente il contributo concesso.
4.2.  Ambiti di realizzazione del progetto: le attività saranno realizzate in macroaree, individuate dal comitato di progetto, comprendenti gruppi di regioni. In ciascuna delle macroaree le attività si concentreranno obbligatoriamente sulle colture indicate nella seguente tabella:



Per ogni macroarea la ricerca dovrà interessare, in relazione alle esigenze territoriali, almeno 4 azioni comprese tra quelle descritte al precedente punto 4.1. Si precisa che una delle quattro azioni dovrà essere obbligatoriamente quella indicata alla lett. f), del citato punto 4.1. (pertanto l'azione f verrà realizzata obbligatoriamente in tutte e quattro le macroaree). Per ogni macroarea la ricerca va sviluppata obbligatoriamente su almeno 2 colture, tra quelle previste nella precedente tabella, di cui almeno una a foglia.
Il progetto nel suo complesso dovrà sviluppare tutte e sette le azioni descritte nel punto 4.1.
In sede di valutazione di progetto verrà attribuito uno specifico punteggio per le proposte che prevederanno di affrontare lo studio di almeno una azione ed una coltura aggiuntive a quelle obbligatorie previste per ciascuna macroarea e/o per il maggior grado di cofinanziamento, rispetto al minimo del 25% prescritto.

Art. 5
Risultati attesi

5.1.  I risultati attesi sono: la riduzione dell'impatto ambientale della concimazione azotata e del contenuto di nitrati degli ortaggi; il miglioramento del processo produttivo e della qualità del prodotto.
5.2.  In fase di progettazione dovrà essere prevista un'azione di trasferimento delle innovazioni prodotte a favore del personale dei servizi di sviluppo agricolo o altri competenti uffici, ove presenti, delle regioni interessate.
I prodotti e la divulgazione dei risultati della ricerca comprenderanno: dati di supporto alla definizione dei piani di azione regionali per l'applicazione della "Direttiva nitrati"; schede tecniche e manuali tecnici, anche su supporto informatico, su concimazione e fertirrigazione; fogli di calcolo e software specifici per la gestione degli impianti di fertirrigazione; strumenti di supporto agli imprenditori agricoli; seminari e conferenze per tecnici e agricoltori; workshop. In fase di attuazione del progetto, dovranno essere realizzati i prodotti precedentemente indicati. Per l'identificazione degli organismi facenti parte dei servizi di sviluppo agricolo regionali si rimanda alle normative vigenti nelle diverse regioni.

Art. 6
Definizioni

Al fine di meglio individuare tutti i potenziali soggetti coinvolti nel progetto si definisce quanto segue:
Incompatibilità
Si ha allorché il soggetto proponente (compresi i singoli soggetti aderenti alla eventuale associazione) partecipi a più di una associazione, ovvero presenti più di una proposta progettuale sul presente avviso.
Proposta progettuale
Gli elaborati redatti secondo la modulistica allegata e presentati dal soggetto proponente secondo le modalità prescritte nel presente avviso.
Associazione
Entità costituita da università, istituti, enti di ricerca o sperimentazione, pubblici e/o privati, che si associano, su base volontaria, per la realizzazione di un progetto comune di studio, ricerca, sperimentazione e di diffusione dei risultati a norma del presente avviso. L'associazione, che può anche avere la forma di associazione temporanea di scopo (ATS), deve essere costituita con atto scritto, stipulato nelle forme societarie che conferiscono personalità giuridica come previsto dal codice civile, dal quale risulti l'impegno degli associati a realizzare il progetto. I rapporti con la Regione siciliana saranno curati in nome e per conto di tutti i partecipanti dall'ente proponente per il tramite del coordinatore del progetto.
Ente proponente o ente
Soggetto responsabile del coordinamento, che deve essere un ente pubblico di ricerca. L'ente presenta la domanda di contributo anche in nome e per conto dei partner e degli altri soggetti coinvolti, partecipa alla attività di ricerca e coordina le attività progettuali. L'ente deve inoltre designare al suo interno un coordinatore di progetto che, nel caso di ATS, è designato d'accordo con i partner dell'ATS stessa, fermo restando che deve essere interno all'ente proponente.
Coordinatore del progetto
Persona fisica designata dall'ente proponente, che abbia maturato comprovate e significative esperienze nella gestione di progetti complessi. Il coordinatore si occuperà del coordinamento generale dell'intero progetto; dei rapporti con l'Amministrazione capofila erogante il contributo (richieste, comunicazioni, monitoraggio, rendicontazione, richieste di varianti di attività e/o di spesa ecc.); del coordinamento dei responsabili scientifici di macroarea; più in generale dei rapporti con l'Amministrazione e con tutti i soggetti ed istituzioni interessati. Non può partecipare a più di una proposta progettuale, pena l'esclusione delle proposte progettuali presentate.
Responsabile scientifico di macroarea
Persona fisica individuato dall'ente proponente che si occuperà del coordinamento delle attività di ricerca svolte nella macroarea di cui è responsabile; dei rapporti con le regioni per la propria macroarea; del collegamento con le attività svolte nelle altre macroaree.
Partner
Soggetto che partecipa alle attività del progetto e che può cofinanziare nelle forme e nei modi previsti dal presente avviso. Non può partecipare a più di una proposta progettuale, pena l'esclusione delle proposte progettuali presentate.
Fornitore
Soggetto che non partecipa alle attività del progetto ma fornisce beni o servizi a seguito dei quali rilascia fattura a totale carico dei partner.
Sponsor
Soggetto che contribuisce finanziariamente al progetto senza partecipare alle attività di ricerca.
Soggetto interessato
Si intende un soggetto che, in quanto portatore di interessi collettivi può essere presente anche in più progetti, partecipa a titolo gratuito, non cofinanzia.
Comitato di progetto
Organismo costituito da rappresentanti delle regioni interessate al progetto di ricerca, nominato con decreto del dirigente del servizio IX dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, della Regione siciliana, con compiti di supervisione, indirizzo e valutazione del progetto di ricerca, e controllo anche tramite il sistema di monitoraggio.
Nucleo di coordinamento tecnico-scientifico
Organismo definito nell'ambito del progetto, che dovrà essere costituito all'avvio del progetto stesso da parte dell'ente proponente. Sarà composto dal coordinatore del progetto che assolverà la funzione di Presidente, dal responsabile scientifico di ciascuna macroarea, da un dirigente dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste della Regione siciliana e da un rappresentante del comitato di progetto.

Art. 7
Soggetti partecipanti

7.1.  La partecipazione al presente avviso è aperta ad università, istituti ed enti di ricerca e/o di sperimentazione e loro associazioni.
7.2.  E' fatto divieto ai proponenti, compresi i singoli soggetti aderenti alla eventuale associazione, di presentare più di una proposta sul presente avviso, anche se affidata a ricercatori diversi, pena l'esclusione delle proposte progettuali presentate.
7.3.  La ricerca deve essere condotta da un gruppo di lavoro interdisciplinare che garantisca competenze agronomiche, tecnologiche ed adeguata conoscenza delle normative di settore.
7.4.  Ente proponente e responsabile del coordinamento del progetto deve essere necessariamente una università o un istituto/ente di ricerca pubblico. L'ente proponente ed il coordinatore del progetto devono aver maturato comprovate e significative esperienze nella gestione di progetti complessi. Per il periodo di durata del progetto approvato, gli obiettivi, i contenuti ed i risultati del progetto medesimo dovranno rimanere sostanzialmente invariati e non potrà cambiare l'ente proponente.
7.5.  Il rappresentante legale dell'ente proponente, anche in nome e per conto degli altri partner, al momento della firma della convenzione sarà tenuto a dichiarare che il progetto non generi proventi e/o profitti nel corso della sua realizzazione e non disponga di altre forme di finanziamento oltre a quelle riportate nel formulario (allegato 1), con obbligo di notifica tempestiva di ogni variazione di queste condizioni. Eventuali proventi e profitti generati durante la fase di realizzazione del progetto, nonché sopravvenienze di altre forme di finanziamento ad opera di enti pubblici, andranno a diminuire l'importo corrispondente al finanziamento che sarà erogato dalla Regione siciliana.

Art. 8
Modalità di presentazione delle proposte progettuali

8.1.  La documentazione necessaria per la partecipazione al seguente avviso è la seguente:
a)  formulario di presentazione del progetto (allegato 1);
b)  domanda di partecipazione (allegato 2);
c)  schede per il monitoraggio fisico e finanziario (predisposte dall'ente proponente);
d)  relazione relativa alle modalità, agli strumenti di monitoraggio, agli indicatori scelti.
8.2.  L'ente proponente o ente, individuato quale responsabile del coordinamento, in nome e per conto di tutti i partecipanti al progetto, deve far pervenire la proposta progettuale articolata in tutte le azioni individuate al precedente art. 4, all'ufficio accettazione dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste della Regione siciliana, pena l'esclusione, entro e non oltre le ore 13,00 del 18 ottobre 2005, in plico chiuso, sigillato e controfirmato sui lembi di chiusura. Il plico dovrà recare l'indicazione del mittente e riportare la seguente dicitura: "Avviso per la presentazione e la selezione di un progetto di ricerca - Programmi interregionali terza fase Programma sviluppo rurale - sottoprogramma Innovazione e ricerca - La concimazione azotata degli ortaggi". Tale plico dovrà pervenire, a pena di inammissibilità, all'indirizzo appreso indicato, entro il predetto termine, mediante:
-  servizio postale raccomandato di Stato o agenzie autorizzate all'erogazione di servizi postali (non farà fede il timbro dell'ufficio postale di spedizione);
-  consegna a mano.
8.3.  La proposta, pena l'esclusione, dovrà essere indirizzata esclusivamente a: Assessorato regionale dell'agricoltura e delle foreste - dipartimento interventi strutturali - IX servizio - servizi allo sviluppo, unità operativa 45 - Sperimentazione e ricerca applicata, viale Regione Siciliana n. 2771 - 90145 Palermo;
e corredata, nel caso di associazioni di:
-  atto scritto di costituzione, stipulato nelle forme societarie che conferiscono personalità giuridica come previsto dal codice civile, dal quale risulti l'impegno degli associati a realizzare il progetto;
ovvero in caso di costituenda ATS:
-  dichiarazione con cui i partners si impegnano alla costituzione di una ATS. In tal caso, i soggetti beneficiari dovranno far pervenire l'atto di costituzione in ATS entro 30 giorni dalla data di comunicazione da parte della Regione siciliana dell'approvazione del progetto presentato. Nel caso in cui l'atto di costituzione non pervenga entro il termine sopra indicato o l'ATS non sia costituita come indicato nella dichiarazione presentata all'atto della domanda la proposta progettuale verrà dichiarata decaduta.
8.4.  La domanda di partecipazione, a pena di esclusione, dovrà essere redatta esclusivamente utilizzando il modulo allegato 2 e dovrà essere, sempre a pena di esclusione, timbrata e sottoscritta dal legale rappresentante dell'ente proponente. Alla domanda di partecipazione dovrà essere altresì allegata una dichiarazione sottoscritta dai legali rappresentanti di tutti i soggetti partecipanti al partenariato di non aver ricevuto e di impegnarsi a non ricevere altri finanziamenti sulle attività previste dal progetto.
8.5.  Il formulario di presentazione del progetto dovrà essere redatto, timbrato e sottoscritto in ogni sua parte secondo lo schema allegato e presentato sia su supporto cartaceo sia su supporto informatico in CD rom, utilizzando l'allegato 1, reperibile presso la sede dell'Amministrazione e sul sito internet: www.regione.sicilia.it/agricolturaeforeste/assessorato/index.ht.
8.6.  L'inosservanza delle precedenti modalità di presentazione determinerà la non ricevibilità delle domande o la loro inammissibilità, il recapito del plico rimane dunque ad esclusivo rischio del mittente ove, per qualsiasi motivo, lo stesso non giunga a destinazione o vi giunga oltre le ore 13,00 del 18 ottobre 2005.
8.7.  Le proposte progettuali pervenute, in ogni caso, non verranno restituite.
8.8.  L'Amministrazione a suo insindacabile giudizio, ove lo ritenesse opportuno, potrà consentire il perfezionamento di eventuali irregolarità, incompletezze od omissioni.

Art. 9
Finanziamento del progetto

9.1.  Il progetto di ricerca comporta un finanziamento pubblico pari al massimo al 75% dell'importo ammissibile ed un cofinanziamento a carico del soggetto proponente almeno pari al 25%. Il costo del progetto dovrà essere pari almeno a E 840.000,00. Di tale importo in nessun caso il finanziamento pubblico a carico della Regione siciliana potrà essere superiore a E 630.000,00, mentre il cofinanziamento a carico del proponente non dovrà essere inferiore a E 210.000,00.
Qualora il costo totale del progetto presentato sia superiore a E 840.000,00, la differenza sarà ad esclusivo carico del proponente e/o di eventuali sponsor.
In sede di rendicontazione, anche con riguardo alla quota di cofinanziamento, saranno ritenute ammissibili esclusivamente le spese previste dall'allegato C, disciplinare dei costi ammissibili.
Il cofinanziamento in natura dovrà essere espressamente indicato negli appositi spazi previsti nelle schede allegate, oltre che nel piano finanziario complessivo del progetto.
I contributi in natura vengono considerati spese ammissibili, esclusivamente nella quota di cofinanziamento del beneficiario finale, e nel rispetto delle prescrizioni indicate nell'allegato C, costi ammissibili.
9.2.  I pagamenti effettuati dalla Regione siciliana sono a titolo di rimborso delle spese sostenute esclusivamente per la realizzazione del progetto e devono trovare giustificazione in costi effettivamente sostenuti, provati da documenti di spesa originali o in copia conforme corredati dalla indicazione delle modalità di pagamento e degli eventuali estremi dei relativi documenti di pagamento (numero assegno, bonifico, etc.).
Possono essere richieste anticipazioni pari al 50% delle annualità secondo le modalità indicate nell'allegato A, schema di convenzione.
Ai fini della eleggibilità della spesa farà fede la data di approvazione del progetto.
9.3.  Sono ammesse le seguenti tipologie di spesa:
a)  spese per viaggi e trasferte;
b)  spese per personale;
c)  spese per servizi esterni;
d)  spese per materiali non durevoli;
e)  spese per materiale durevole (max 10% dell'importo del progetto per materiali strettamente connessi alla realizzazione della ricerca e comunque ammessi solo per le quote di ammortamento riferibili al progetto pro-rata temporis);
f)  spese generali max 8% dell'intero importo. Possono essere imputati a questa voce i costi, se presenti, relativi all'eventuale costituzione in ATS.
9.4.  Tutte le spese devono essere riferite allo svolgimento delle attività del progetto.
9.5.  Il progetto deve essere articolato in annualità e i relativi pagamenti saranno effettuati secondo le modalità previste dal regolamento per la gestione e rendicontazione dei progetti di ricerca attivati dall'AA.FF. - IX servizio regionale (allegato D) e dal disciplinare dei costi ammissibili (allegato C).

Art. 10
Valutazione e selezione delle proposte progettuali

10.1.  All'istruttoria delle istanze, finalizzata alla verifica formale dell'ammissibilità della documentazione prodotta, provvederà la Regione siciliana - Assessorato dell'agricoltura e delle foreste - servizio IX - servizi allo sviluppo, entro i 30 giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione delle domande.
10.2.  Alla valutazione delle proposte progettuali provvede apposita Commissione, articolata in una sottocommissione tecnico-scientifica ed in una sottocommissione interna costituita da rappresentanti del comitato di progetto.
Alla sottocommissione tecnico-scientifica spetta la valutazione degli aspetti di cui alle lett. A), B) e C), del successivo punto 11.1. e precisamente la valutazione degli aspetti relativi alla qualità tecnico-scientifica, alla qualità della formulazione e della gestione, alla sostenibilità della proposta progettuale.
Alla sottocommissione interna spetta la valutazione degli aspetti di cui alla lett. D) ed E), del successivo punto 11.1. e precisamente la valutazione degli aspetti di completezza e qualità del partnerariato, di rispondenza della proposta progettuale alle priorità ed agli obiettivi del programma interregionale e delle azioni e colture aggiuntive rispetto a quelle obbligatorie previste per ciascun areale e/o che prevedano un cofinanziamento dei soggetti partecipanti superiore al 25%.
10.3.  La sottocommissione tecnico-scientifica è nominata dalla Regione siciliana ed è composta da:
a)  dirigente responsabile della unità operativa 45 sperimentazione e ricerca applicata dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste della Regione siciliana, con funzioni di presidente; egli potrà avvalersi di un dipendente regionale, di qualifica dirigenziale o funzionale non inferiore alla categoria D, con funzioni di segretario;
b)  n. 2 componenti individuati tra gli esperti, di cui agli elenchi di esperti del MIPAF, del MIUR e/o di altre regioni;
c)  n. 1 membro supplente, di qualifica dirigenziale, scelto con le stesse modalità del presidente.
I membri esterni della sottocommissione dovranno dichiarare di non aver in corso rapporti di collaborazione con i soggetti coinvolti nel progetto oggetto di valutazione.
10.4.  La sottocommissione interna è costituita dal coordinatore del comitato di progetto in qualità di presidente, in rappresentanza dell'areale Sicilia-Calabria, e da 3 rappresentanti dello stesso comitato individuati nell'ambito dei componenti di ciascuna delle 3 restanti macroaree.
La sottocommissione interna potrà avvalersi di un dipendente della Regione siciliana, di qualifica dirigenziale o funzionale non inferiore alla categoria D, con funzioni di segretario.
10.5.  La sottocommissione tecnico-scientifica procede all'esame e valutazione delle proposte progettuali per quanto riguarda gli aspetti di qualità scientifica, chiarezza di formulazione e opportunità economica e compila la graduatoria in base agli elementi di giudizio indicati nel successivo art. 11, lett. A), B) e C).
I risultati dei lavori della sottocommissione sono trasmessi dal presidente al coordinatore del comitato di progetto per la successiva ulteriore fase di valutazione.
La sottocommissione interna valuta, gli aspetti di qualità del partnerariato, di rispondenza del progetto alle priorità e agli obiettivi del Programma interregionale ed alla coerenza con le diverse azioni regionali, in base agli elementi di giudizio indicati al successivo art. 11, lett. D).
La sottocommissione tecnico-scientifica ha a disposizione 40 punti per ogni singolo progetto, mentre la sottocommissione interna del comitato di progetto ha a disposizione 60 punti.
Per poter accedere alla sessione della sottocommissione interna del comitato di progetto le proposte devono aver ottenuto nella valutazione della sottocommissione tecnico-scientifica almeno 28 punti su 40.
Per poter essere ammissibili ed essere inserite in graduatoria, la proposte devono ottenere almeno 42 punti dalla sottocommissione interna per un totale complessivo tra le due sottocommissioni non inferiore a 70 punti.
La proposta che non contenga elementi relativi alla fase di diffusione e trasferimento dei risultati della ricerca non potrà essere inserita in graduatoria.
10.6.  Il presidente della sottocommissione interna trasmette la graduatoria delle proposte progettuali risultanti dai lavori della commissione al dirigente responsabile della stipula della convenzione, il quale, consultato il comitato di progetto sulla graduatoria predisposta, entro 30 giorni dalla trasmissione della documentazione, procede a sua volta:
-  alla pubblicazione sul sito internet: www.regione.sicilia.it/ agricolturaeforeste/assessorato/index.htm. Detta pubblicazione vale come notifica dell'esito della valutazione;
-  alla trasmissione alle altre regioni partecipanti al presente programma per la pubblicazione nei rispettivi siti internet;
-  alla formale negoziazione, sugli specifici punti eventualmente indicati dalla stessa commissione, con il coordinatore del progetto posizionato al primo posto della graduatoria e procede quindi al finanziamento del progetto. Ovvero
-  nel caso in cui non si raggiunga un accordo con la proposta prima classificatasi, passerà a negoziare con i coordinatori delle proposte ammesse, secondo l'ordine della graduatoria.
10.7.  Nel caso in cui nessuna proposta venga ritenuta idonea a soddisfare le esigenze espresse nel presente avviso, non verrà finanziata alcuna proposta progettuale, senza che alcuno dei partecipanti possa pretendere diritto alcuno.

Art. 11
Criteri di selezione

11.1.  I punteggi verranno attribuiti in base ai seguenti criteri:
A) qualità tecnico-scientifica della proposta, in base a:
-  novità scientifica;
-  merito scientifico;
-  qualità dell'approccio;
-  applicabilità e trasferibilità dei risultati;
-  evidenza e credibilità scientifica;
-  completezza tecnico-scientifica;
-  coerenza interna della proposta;
-  collegamento, continuità e sinergia con altre ricerche concluse o in fase di realizzazione;
-  qualità del gruppo di lavoro;
-  modalità e strumenti di monitoraggio (sia fisico sia finanziario) proposti, qualità degli indicatori scelti (sia di impatto sia di risultato) e intervallo nella rilevazione dei dati prospettato.
fino ad un max di 24 punti
B)  qualità della formulazione e della gestione della proposta in base a:
-  chiarezza obiettivi e risultati attesi;
-  concretezza e raggiungimento degli obiettivi;
fino ad un max di 6 punti
C)  sostenibilità della proposta, in base a:
-  analisi economica-finanziaria;
-  congruità economica del progetto;
-  valutazione costi benefici;
fino ad un max di 10 punti
La stima del beneficio atteso del progetto dovrà essere fatta nell'orizzonte temporale di 5 anni dalla fine delle attività progettuali.
D)  qualità del partneriato e rispondenza della proposta agli obiettivi generali e territoriali del programma interregionale, coerenza con le diverse azioni regionali, elementi idonei a garantire la diffusione dei risultati, in base a:
-  grado di completezza tematica;
-  grado di diffusione territoriale;
-  adeguatezza delle risorse;
-  adeguatezza (evidenza e credibilità scientifica dei proponenti) e distribuzione delle competenze tra i partner di progetto;
-  collegamento con il territorio;
-  impatto dei risultati della ricerca sul contesto socio-economico locale;
-  qualità della gestione;
-  modalità e strumenti per il trasferimento dei risultati;
-  rispondenza ai criteri di interregionalità;
-  equilibrio dell'articolazione della proposta progettuale nelle 4 macroaree in relazione alla importanza economica del comparto;
-  sinergie e collegamento tra le attività progettuali delle 4 macroaree;
-  qualità del processo di trasferibilità dei risultati.
fino ad un max di 50 punti
E)  Proposte che prevedano di affrontare lo studio di almeno una azione ed una coltura aggiuntive a quelle obbligatorie previste per ciascun areale di cui al precedente art. 4 e/o che prevedano un cofinanziamento dei soggetti partecipanti superiore al 25%. Il cofinanziamento in natura non comporta in nessun caso un punteggio aggiuntivo e non potrà essere superiore al 25% del costo del progetto. Ai fini dell'attribuzione del punteggio il costo del personale dipendente della pubblica amministrazione è assimilabile al cofinanziamento in natura e pertanto potrà essere imputato esclusivamente nella quota a carico del proponente come se fosse contributo in natura, non darà quindi luogo a maggior punteggio.
fino ad un max di 10 punti
Totale punti 100

Art. 12
Affidamento della ricerca

12.1.  Verrà finanziata esclusivamente la proposta progettuale classificatasi al primo posto della graduatoria, a seguito di formale negoziazione, sugli specifici punti eventualmente indicati dalla commissione di valutazione. In sede di negoziazione verranno rivisti i costi del progetto in base ai principi di pertinenza, congruità e coerenza
12.2.  Il coordinatore della ricerca ha la responsabilità diretta delle relazioni tecnico-finanziarie annuali e finali, nonché dei relativi rapporti di monitoraggio e valutazione intermedia e finale. L'ente proponente è titolare dei fondi previsti per la ricerca; in quanto tale risponde dell'utilizzo degli stessi e disciplina i rapporti finanziari con i suoi eventuali partner; sarà tenuto a rapportarsi con l'amministrazione e col comitato di progetto, e risponderà, altresì, dell'operato degli altri partner.
12.3.  Nella proposta progettuale deve essere previsto il raggiungimento di risultati a cadenza annuale, sulla base dei quali il dirigente responsabile della convenzione, previo parere del comitato di progetto, valuterà con atto espresso l'opportunità della prosecuzione della ricerca per gli anni successivi o l'esercizio del diritto di recesso, senza che il beneficiario abbia nulla a pretendere.

Art. 13
Durata del progetto, proroghe, rimodulazioni e varianti

13.1.  Il progetto di ricerca che viene finanziato con il presente avviso, deve essere realizzato necessariamente nell'arco temporale di 3 anni, a partire dalla data di stipula della convenzione.
13.2.  Il progetto deve essere articolato in annualità, per ciascuna annualità devono essere definite le attività da realizzare ed i risultati da ottenere.
13.3.  L'ente proponente può chiedere alla Regione siciliana una proroga del termine previsto per la fine del progetto per un periodo non superiore a 6 mesi, purché il progetto abbia avuto inizio nei tempi previsti e si trovi in uno stato di avanzamento di almeno il 70%. La richiesta di proroga deve essere presentata entro 45 giorni dalla scadenza del termine ultimo previsto per la realizzazione del progetto e deve essere adeguatamente motivata.
13.4.  Eventuali varianti tecniche o variata distribuzione della spesa, che rispettino comunque le finalità del progetto originariamente ammesso a finanziamento, potranno essere proposte dal coordinatore del progetto. Tali varianti non potranno comportare in nessun caso l'aumento del cofinanziamento regionale.
Eventuali rimodulazioni del piano finanziario potranno essere effettuate senza alcuna autorizzazione entro il limite del 10% tra le varie voci di spesa (calcolato sulla singola voce di spesa sia in aumento che in diminuzione) (con esclusione delle variazioni in aumento per le voci di spesa "spese generali" e "materiali durevoli"), mentre, per variazioni superiori al predetto 10% l'ente dovrà effettuare preventiva e motivata richiesta all'Amministrazione.
Le varianti eseguite senza la preventiva autorizzazione, per variazioni superiori al 10%, comportano la decadenza dal finanziamento per la parte eccedente tale percentuale.
13.5.  La concessione o il diniego della proroga ovvero l'ammissibilità o meno di una variante sono attribuiti alla competenza del dirigente responsabile della stipula della convenzione, previa consultazione del comitato di progetto.
13.6.  Qualora il dirigente responsabile della convenzione ravvisi il non rispetto del termine per la esecuzione del progetto di ricerca può concedere proroghe. Qualora verifichi inadempimenti è tenuto ad appurare le cause e quindi, sentito il comitato di progetto, a risolvere la convenzione.
13.7.  Qualora il progetto venga presentato da più enti in partenariato, il coordinatore, per motivate esigenze, può chiedere al dirigente responsabile della convenzione la sostituzione di uno o più partner. La sostituzione dapprima indicata può essere autorizzata, con atto formale del predetto dirigente consultato il comitato di progetto, a condizione che il progetto originario di ricerca non sia modificato e che sussistano in ogni caso le garanzie necessarie sotto il profilo tecnico, scientifico ed organizzativo.

Art. 14
Proprietà dei risultati della ricerca

14.1.  I risultati degli studi, delle ricerche e delle sperimentazioni sostenuti dal presente avviso sono di interesse pubblico ed a disposizione di tutte le imprese secondo criteri non discriminatori, conformemente alla disciplina comunitaria.
14.2.  All'ente e alla Regione siciliana è riconosciuto il diritto relativo alla libera utilizzazione dei risultati, anche a favore di terzi, in particolare alla Regione siciliana per conseguire gli obiettivi stabiliti dai propri fini istituzionali.
Nel caso in cui si proceda alla brevettazione di tutto o parte dei risultati della ricerca, la Regione siciliana rinuncia a vantare diritti sulla titolarità di questo brevetto in Italia e all'estero, contro il versamento di una percentuale sui proventi derivanti dallo sfruttamento del brevetto in questione per un determinato periodo di tempo, da concordare successivamente, insieme alla misura di detta percentuale, tenendo conto dell'entità del finanziamento effettuato dalla Regione stessa per la ricerca che ha condotto al risultato brevettabile e dei costi sostenuti dal titolare del brevetto per il suo conseguimento.
Infine l'ente si impegna a fornire puntualmente ed in modo completo il materiale progettuale (stato dell'arte e stati di avanzamento del progetto) da utilizzare per la pubblicazione sul portale della ricerca e dell'innovazione del servizio IX dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste della Regione siciliana e sulla rivista Terrà, e sui siti internet e portali delle altre regioni aderenti.

Art. 15
Informazione e diffusione dei risultati

15.1.  La proposta progettuale dovrà esporre chiaramente le attività previste per assicurare un'adeguata pubblicità ed informazione sull'intervento e sui suoi risultati. In particolare, dovrà comprendere le modalità e gli strumenti per garantire l'informazione e la diffusione dei risultati a tutti i potenziali fruitori (es. le imprese agricole e vivaistiche, le organizzazioni professionali e associazioni di settore, ecc.).
15.2.  La proposta progettuale si propone, quindi, di definire modalità di divulgazione dei risultati del progetto di ricerca nei territori delle regioni coinvolte, in modo da consentire l'ulteriore sviluppo delle buone pratiche realizzate e l'applicazione delle metodologie proposte anche in altri ambiti d'intervento.
In particolare gli obiettivi specifici da perseguire sono:
1)  rielaborare i risultati del progetto finanziato al fine di individuare metodologie e prodotti che, opportunamente standardizzati, possano essere riutilizzati su scala più vasta;
2)  instaurare rapporti a livello transregionale con altri soggetti impegnati nell'ambito di programmi di ricerca su tematiche simili, allo scopo di valorizzare le buone pratiche e favorire la complementarietà con altre esperienze.
Per conseguire questi obiettivi saranno realizzate le seguenti attività:
1)  modellizzazione dei risultati al fine di favorirne la riproducibilità;
2)  elaborazione di un manuale sulle buone pratiche per lo sfruttamento dei risultati conseguiti e modellizzati, da produrre su supporto cartaceo, in formato elettronico o fruibile on line;
3)  diffusione dei risultati attraverso 1 o 2 seminari e/o workshop intermedi, e un seminario e/o workshop conclusivo, quest'ultimo finanziato dalla Regione siciliana, nonché attraverso i siti internet delle regioni aderenti.
15.3.  La proposta progettuale dovrà prevedere una presentazione in formato Power Point contenente almeno i seguenti elementi: stato delle conoscenze; partenariato; motivazioni; obiettivi; ricadute tecnico scientifiche; attività prevista; protocolli sperimentali adottati; risultati attesi; modalità di divulgazione previste e grado di collaborazione con i servizi allo sviluppo regionali.
15.4.  Analoga presentazione, contenente anche i risultati conseguiti, dovrà essere prodotta alla scadenza di ogni annualità e alla fine del progetto.
15.5.  Qualora, entro il 15° giorno successivo alle scadenze annuali, non vengano presentate le relazioni previste verrà applicata una penale di E 100,00 per ciascun giorno di ritardo, somme che verranno automaticamente decurtate dal pagamento successivo.

Art. 16
Rendicontazione della spesa

16.1.  Al fine della rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione del progetto, il coordinatore dovrà presentare documentazioni di spesa debitamente quietanzata al responsabile del procedimento, secondo le disposizioni e la modulistica contenuta negli allegati A, B, C, e D, ed inoltre nei termini e nei modi seguenti.
16.2.  Costituiscono documentazione per la rendicontazione delle spese:
-  una relazione di esecuzione, per ciascuna azione realizzata, contenente anche una valutazione, a cura del coordinatore, dell'adeguatezza delle spese effettuate in rapporto ai risultati conseguiti;
-  l'elenco cronologico numerato dei documenti relativi delle spese sostenute, articolate per voci di spesa, così come riportate nel Formulario, redatto secondo uno schema comparativo delle spese ammesse e di quelle effettivamente sostenute, sulla base del piano finanziario analitico approvato;
-  titoli giustificativi in copia conforme all'originale, costituiti da fatture o da altri documenti di spesa fiscalmente validi (es.: note di addebito, prospetti retributivi con indicazione degli oneri contributivi e assistenziali, documenti attestanti il versamento degli oneri contributivi e assistenziali e le ritenute erariali, ecc.) debitamente quietanzati e con apposta la dicitura "documento utilizzato totalmente/parzialmente per il contributo sul programma sviluppo rurale - sottoprogramma innovazione e ricerca. Progetto interregionale "La concimazione azotata degli ortaggi: sviluppo e trasferimento di metodi innovativi per aumentare l'efficienza d'uso dei fertilizzanti, ridurre l'impatto ambientale e migliorare la qualità dei prodotti";
-  un'apposita certificazione delle spese sostenute, a firma del coordinatore e del responsabile amministrativo del progetto;
-  nel caso di acquisizione di servizi va previsto, in aggiunta, uno specifico elenco analitico delle fatture, contenente nome del fornitore, numero e data della fattura, breve descrizione dell'oggetto della fornitura e data del pagamento con allegate le rispettive dichiarazioni liberatorie dei soggetti consulenti o fornitori di servizi e brevi ma esaurienti relazioni sottoscritte dai medesimi, illustrative del servizio realizzato, dei tempi e dei risultati conseguiti;
-  dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, a firma del coordinatore e del responsabile amministrativo, ai sensi dell'art. 46 or 47, D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 in cui si dichiara:
-  che le spese sono state effettivamente sostenute e sono conformi ed ammissibili secondo le disposizioni comunitarie e nazionali vigenti;
-  che sussiste la corrispondenza agli originali delle fatture prodotte in copia e specificatamente elencate nella dichiarazione stessa;
-  che la dicitura di annullamento è stata posta sugli originali stessi;
-  che le spese sostenute per la realizzazione del progetto ammesso a contributo sono documentate dagli atti elencati nel prospetto del rendiconto finale allegato;
-  contratti del personale non dipendente;
-  materiale pubblicistico prodotto.
Le spese dovranno essere sostenute entro il termine previsto dalla convenzione, e devono risultare necessariamente quietanzate entro la data di presentazione della rendicontazione finale. La quietanza dovrà pervenire all'Amministrazione entro 60 giorni dalla conclusione del progetto.
16.3.  Il coordinatore e tutti i soggetti partner hanno l'obbligo di registrare nella propria contabilità la spesa in maniera chiara e identificabile, attraverso una contabilità separata di progetto, oppure attraverso l'utilizzo di un codice che consenta la chiara identificazione della spesa, secondo le disposizione e la modulistica contenuta negli allegati A, B, C e D.
16.4.  Il coordinatore e tutti i soggetti partner hanno l'obbligo di mantenere la destinazione originaria dei beni facenti parte dell'investimento per il periodo di cinque anni dalla concessione del contributo. Nel caso di sopravvenuta inidoneità dei beni durante questo periodo e loro necessaria sostituzione, dovrà essere data tempestiva comunicazione di tale cambiamento al responsabile del procedimento.

Art. 17
Monitoraggio

17.1.  In fase di presentazione della proposta progettuale l'ente dovrà necessariamente predisporre le schede per il monitoraggio fisico e finanziario, da allegare al progetto, assieme ad una breve relazione relativa alle modalità, agli strumenti di monitoraggio, agli indicatori scelti. In particolare tali schede dovranno prevedere, tra l'altro, necessariamente, le modalità del monitoraggio dell'avanzamento finanziario (rilevazione della spesa con cadenza almeno trimestrale) e le analoghe modalità per il monitoraggio dello stadio di avanzamento delle attività previste dal progetto (almeno trimestrale).
17.2.  Il coordinatore, a partire dalla fase di avvio del progetto, si impegna a favorire tutti gli accertamenti e le verifiche necessarie, sia nei confronti dell'Amministrazione, sia nei confronti del comitato di progetto, nonché a richiedere ed acquisire le certificazioni opportune ed indispensabili per controllare il rispetto di tutti gli obblighi contrattuali assunti, con particolare riguardo:
-  al raggiungimento degli eventuali obiettivi intermedi;
-  al regolare svolgimento delle azioni previste;
-  al corretto impiego dei fondi stanziati;
-  al mantenimento dei requisiti richiesti ai fini dell'attuazione del progetto e della concessione dei contributi;
-  agli adempimenti connessi al monitoraggio costante degli stati di avanzamento del progetto, sulla base del programma di monitoraggio predisposto all'uopo e definito in sede di negoziazione;
-  alla verifica della congruità e conformità delle spese con i valori e la destinazione accertata nel progetto.
17.3.  I responsabili scientifici delle macroaree sono altresì corresponsabili del monitoraggio e del buon esito del piano di monitoraggio della propria macroarea.
17.4.  A conclusione del progetto si procederà a:
-  valutare i risultati dell'intervento in funzione degli obiettivi iniziali, anche utilizzando gli indicatori di risultato definiti nel progetto;
-  stabilire la conformità delle attività svolte con quanto previsto dal progetto;
-  controllare la rendicontazione finanziaria e tutta la documentazione inerente la ricerca.
Potrà essere inoltre effettuato un controllo amministrativo con la verifica delle documentazioni contabili.

Art. 18
Trattamento dei dati personali

18.1.  Ai sensi dell'art. 10 della legge 31 dicembre 1996, n. 675, i dati personali forniti dai proponenti saranno raccolti presso l'ufficio competente della Regione siciliana per le finalità di concessione ed erogazione del contributo oggetto del presente avviso, e saranno trattati anche mediante strumenti informatici ai soli fini istruttori e di attuazione del programma interregionale sviluppo rurale, sottoprogramma innovazione e ricerca. Il conferimento di tali dati è obbligatorio ai fini della valutazione dei requisiti di ammissibilità, pena l'esclusione dei benefici. Le medesime informazioni potranno essere comunicate alle regioni direttamente interessate dal programma e al Mi.P.A.F.
18.2.  Gli interessati godono dei diritti di cui all'art. 13 della citata legge n. 675/96, tra i quali figura il diritto di accesso ai dati che li riguardano, nonché alcuni diritti complementari tra cui il diritto di far rettificare, aggiornare, completare o cancellare i dati erronei, incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge, nonché il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi.

Art. 19
Disposizioni finali

19.1.  Il coordinatore dovrà inserire i dati relativi al progetto nella banca dati della ricerca agricola regionale, utilizzando la scheda di rilevazione disponibile on-line nel sito dell'INEA (Istituto nazionale economia agraria) all'indirizzo: http://www.bancadatiregioni.inea.it:5454/index.htlm.
19.2.  Ai sensi e per gli effetti della legge 7 agosto 1990, n. 241, la data di inizio, la durata ed il responsabile del procedimento sono individuati nel seguente prospetto:





19.3.  L'Ente proponente è vincolato a tutte le disposizioni previste nel presente avviso, negli allegati e nelle relative note.
19.4.  Per informazioni e chiarimenti sul presente avviso è possibile rivolgersi a:
-  Dott.ssa Loredana Guarino, tel. 091/7076313, e-mail lguarino@regione.sicilia.it;
-  Dr. Giuseppe Spartà, tel. 091/7076245, e-mail gsparta@ regione.sicilia.it.
Gli allegati:
-  allegato 1 - Formulario;
-  allegato A - Convenzione;
-  allegato B - Schema di rendicontazione;
-  allegato C - Costi ammissibili di progetto;
-  allegato D - Regolamento sulla gestione progetti,
sono disponibili oltre che presso la sede dell'Assessorato anche sul sito internet: www.regione.sicilia.it/agricolturaeforeste/assessorato/ index.htm.
Il dirigente del IX servizio del dipartimento regionale interventi strutturali: CARTABELLOTTA

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(2005.31.2088)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
Alessandro De Luca
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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