REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 29 LUGLIO 2005 - N. 32
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 26 maggio 2005.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di Altofonte.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Visti i DD.II. 1 aprile 1968, n. 1404 e 2 aprile 1968, n. 1444;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'art. 68 della legge n. 10 del 27 aprile 1999;
Visto l'art. 5 della legge regionale n. 28 del 22 dicembre 1999, nonché il successivo D.P.Reg. di attuazione dell'11 luglio 2000;
Visto il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità, approvato con il D.P.R. n. 327/01 e modificato dal decreto legislativo n. 302/02, reso applicabile con l'art. 36 della legge regionale n. 7 del 2 agosto 2002, come integrato dall'art. 24 della legge regionale n. 7 del 19 maggio 2003;
Premesso: il comune di Altofonte è dotato di regolamento edilizio con annesso il programma di fabbricazione, approvato con decreto n. 276/77 dell'11 novembre 1977;
Con le delibere del consiglio comunale n. 14 del 16 febbraio 1995, n. 15 del 23 febbraio 1995, n. 16 del 24 febbraio 1995, n. 17 del 2 marzo 1995, n. 18 del 6 marzo 1995, n. 19 del 9 marzo 1995 è stato adottato il piano regolatore generale e il regolamento edilizio;
Con la delibera del consiglio comunale n. 58 dell'1 giugno 1995 sono state approvate le prescrizioni esecutive, zona insediamenti produttivi, art. 2 della legge regionale n. 71/78;
Con le delibere del consiglio comunale n. 50 del 30 aprile 1996, n. 51 del 9 maggio 1996, n. 52 del 10 maggio 1996, n. 53 dell'11 maggio 1996, n. 54 del 14 maggio 1996, n. 55 del 15 maggio 1996, sono state esaminate le osservazioni e/o opposizioni presentate avverso il piano in argomento;
Con la delibera del consiglio comunale n. 49 del 30 aprile 1996, vi è stata una presa d'atto relativamente al parere del Genio civile sul piano regolatore generale;
In data 20 novembre 1996 il sindaco del comune di Altofonte ha inoltrato l'istanza presso l'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente trasmettendo il piano regolatore generale;
Con il voto n. 10 del 10 settembre 1998 il Consiglio regionale dell'urbanistica ha richiesto che la documentazione inviata fosse integrata con quella relativa alle prescrizioni esecutive di contrada Torrettella non trasmesse contestualmente al piano regolatore generale;
Visto il voto n. 15 del 22 ottobre 1998 reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Il territorio comunale è caratterizzato da una notevole complessità sotto il profilo orografico e geologico. Tali condizioni hanno generato la necessità di apporre numerosi vincoli di tutela ai sensi della legge n. 431/85; nonché il vincolo idrogeologico esteso in gran parte del territorio comunale ai sensi del R.D. 30 dicembre 1923, n. 3267. Esistono tuttora numerose aree caratterizzate da complessi boscati delle quali alcune ricadono nell'ambito del vincolo idrogeologico, altre sono state individuate dallo studio agricolo-forestale come "residui marginali dell'antico bosco", per i quali è opportuno provvedere al rimboschimento al fine di ricostituire l'ecosistema; ... Omissis ... Per quanto riguarda la redazione del piano regolatore generale in argomento, occorre rilevare che questa è antecedente all'entrata in vigore della legge regionale n. 16/96.
Quindi pur essendo individuati complessi boscati con le relative fasce di rispetto ai sensi della legge regionale n. 76/78, art. 15, lett. e, il piano regolatore generale non poteva evidentemente tenere conto delle ulteriori limitazioni all'attività edilizia imposte dall'art. 10 della citata legge regionale n. 16/96, finalizzate alla esclusiva tutela del patrimonio boschivo, sebbene discutibili dal punto di vista urbanistico, in quanto non tengono conto delle problematiche insorgenti quando i centri edificati sorgono a ridosso delle aree boschive, precludendo ogni possibilità di intervenire con appropriati strumenti urbanistici nei tessuti storici e consolidati (zone A e B) quando essi ricadono nell'ambito della predetta fascia di rispetto.
Tale interpretazione confermata dalla giurisprudenza più recente: parere C.G.A. n. 144 del 21 aprile 1998, impone che l'attività edilizia negli ambiti sopra detti debba essere generalmente preclusa, ed in ogni caso oggetto di deroga secondo le modalità fissate dal già richiamato art. 10 della legge regionale n. 16/96 espressamente prevista dagli strumenti urbanistici generali.
L'adozione del piano regolatore generale è stata caratterizzata dai numerosi emendamenti apportati dal consiglio comunale nel corso delle numerose sedute dedicate all'argomento, che hanno parzialmente modificato l'impostazione del piano soprattutto per quanto riguarda le aree più esterne e gli ambiti che ricadono nelle fasce di rispetto dei complessi boscati. Tali modifiche sono state evidenziate con segno rosso sugli elaborati presentati dai progettisti per l'adozione, e poi definitivamente riportati in appositi elaborati datati 21 marzo 1997.
... Omissis ... Con delibera n. 50 del 25 giugno 1997 il consiglio comunale decide di non dare luogo all'adozione delle prescrizioni esecutive redatte per la zona ovest dell'abitato.
Con le delibere n. 103 del 24 settembre 1996, n. 108 del 3 ottobre 1996 e n. 116 dell'8 ottobre 1996 il consiglio comunale ha adottato le prescrizioni esecutive relative alle zone di residenza stagionale in località "Torrettella".
Dopo il periodo di deposito e pubblicazione delle suddette prescrizioni esecutive con delibere n. 46 del 12 giugno 1997 e n. 48 del 17 giugno 1997 il consiglio comunale ha controdedotto alle opposizioni presentate avverso le suddette prescrizioni esecutive.
Considerato:
1)  che le previsioni urbanistiche del piano regolatore generale in esame discendono da uno studio dettagliato della pianificazione comunale disponibile, da un'analisi dello stato di fatto e dello stato di attuazione della pianificazione urbanistica comunale vigente;
2)  che le finalità del piano, nell'edizione consegnata dai progettisti, sono quelle di un governo della crescita demografica del comune all'interno di un quadro di sviluppo che contemperi l'esigenza di tutelare, e ove possibile recuperare, il patrimonio ambientale e paesaggistico con quella di assicurare il completamento delle aree già normate dai precedenti strumenti urbanistici.
... Omissis ... pertanto il saldo tra il numero di alloggi necessari nel ventennio (941) e quello degli alloggi immediatamente disponibili risulta essere 468 alloggi.
Assumendo il taglio medio per alloggio di 3,5 vani si avranno 1.638 vani.
Sotto questo profilo può essere condivisa la scelta di contenere la crescita demografica nell'ambito delle aree già disponibili per l'edilizia residenziale senza individuare nuove direttrici di espansione e anzi favorire e stimolare il recupero del patrimonio edilizio esistente;
5)  che l'adozione del piano regolatore generale è avvenuta con l'introduzione di numerosi emendamenti che hanno determinato un mutamento dell'assetto complessivo del piano in argomento. Tali modifiche appaiono incongruenti in quanto apportate alla fine di un percorso di formazione del piano regolatore generale che, alla luce della legge regionale n. 15/91, ha dato al consiglio comunale la possibilità di indirizzare le scelte di pianificazione attraverso gli strumenti dell'approvazione delle direttive generali e dello schema di massima. Il complesso delle modifiche è originato dalla volontà di aumentare le possibilità edificatorie previste dal progetto di piano, riducendo le garanzie poste a tutela dell'ambiente naturale al fine di recuperarne per quanto possibile le qualità originarie e indirizzarne l'uso verso uno sviluppo turistico compatibile col mantenimento dell'ambiente stesso. Si evidenzia così la volontà di tornare alla filosofia dei precedenti strumenti urbanistici, la cui attuazione è stata assieme al fenomeno dell'abusivismo, responsabile dell'attuale stato di degrado e della mancanza di qualità urbana dei tessuti formatisi negli ultimi decenni.
Sotto questo aspetto è emblematica la modifica apportata alle Z.T.O. B3 che consentirebbe l'edificazione con indice di D.T. di mc./mq. 0,75 nell'ambito dei 200 metri dai complessi boscati, in violazione peraltro della normativa vigente in materia (legge regionale n. 78/76, legge regionale n. 15/91 e legge regionale n. 16/96) con la sola giustificazione del ripristino del diritto edificatorio di zona C sancito dai precedenti strumenti urbanistici, sulla scorta di una individuazione delle aree boscate non supportata da uno studio agricolo forestale, il cui obbligo, come è noto, è stato introdotto con la legge regionale n. 15/91;
6)  che mentre il progetto di piano si preoccupava di identificare i diversi contesti in cui si articola il verde agricolo per tutelarli e valorizzarli anche in vista del loro sviluppo agrituristico, il consiglio comunale riconduce invece tutto ad un'unica generica destinazione di verde agricolo al fine di consentire l'utilizzo del pur esiguo indice di mc./mq. 0,003, che tale destinazione permette.
Inoltre non appare legittima la modifica che consentirebbe di trasformare un'area boscata, individuata dallo studio agricolo forestale come complesso boscato, il parco urbano che presuppone interventi e criteri di fruizione incompatibili con il bosco stesso;
7)  che per quanto riguarda gli aspetti relativi all'adozione delle prescrizioni esecutive, essi appaiono poco comprensibili in quanto delle tre prescrizioni esecutive previste, soltanto quelle relative agli insediamenti produttivi sono state adottate e trasmesse all'Assessorato per l'esame contestuale al piano regolatore generale. Delle altre prescrizioni esecutive, la prima relativa alle zone ovest con delibera consiliare n. 50 del 25 giugno 1997, successiva all'adozione del piano regolatore generale, non è stata adottata con la motivazione che essendo le aree in gran parte urbanizzate ed essendo previste dal piano regolatore generale le relative norme di attuazione, non fosse necessario adottarle in quanto la loro mancanza non avrebbe influenzato l'attuazione del piano regolatore generale, riservandosi l'eventuale adozione delle stesse dopo l'approvazione del piano regolatore generale da parte dell'Assessorato.
La documentazione relativa alle zone C3 in località Torrettella è pervenuta all'Assessorato in data 14 ottobre 1998 quando già era stato intrapreso l'esame del piano da parte di questo Consiglio;
... Omissis ...
9)  Zonizzazione
Per quanto riguarda la zonizzazione si rileva che:
9.1)  la Z.T.O. A così come individuata nella tavola n. 8 e riportata nella tavola n. 13 riguardante le previsioni di piano viene condivisa.
Le previsioni dello strumento urbanistico sono accettabili soprattutto in relazione alla sostituzione pressocché integrale e sul medesimo parcellare degli edifici originari con edilizia recente.
Si conferma la perimetrazione chiarendo che nelle zone B, limitrofe a quella storica, ed incluse nelle zone assoggettate a piani di recupero ex legge n. 457/78, ogni intervento edilizio potrà essere autorizzato dopo l'approvazione dei piani di recupero. Per quanto riguarda la normativa a tale zona, riportata all'art. 20 delle norme di attuazione, al punto 3 occorre cassare la lettera d9 dell'art. 20 della legge regionale n. 71/78, in quanto l'intervento di ristrutturazione edilizia in assenza di pianificazione attuativa potrebbe stravolgere i caratteri architettonici e ambientali degli edifici da ristrutturare;
9.2)  la Z.T.O. B1 viene condivisa;
9.3)  Z.T.O. B2.
Occorre verificare le condizioni prescritte dall'art. 2, lettera B), del D.I. 2 aprile 1968, n. 1444 per essere classificate zone B.
Inoltre la zonizzazione dovrà tenere conto delle particolari condizioni orografiche escludendo le superfici relative a parti di territorio particolarmente accidentate e pertanto vocate all'edificazione.
Vanno disattese le modifiche apportate dal consiglio comunale in sede di adozione, tendenti all'aumento dell'indice di densità fondiaria, in quanto non giustificate dall'impostazione di dimensionamento del piano.
... Omissis ...
In considerazione di quanto sopra detto e delle ulteriori norme emanate con la legge regionale n. 16/96, gli emendamenti apportati dal consiglio comunale non sono conformi alle leggi vigenti in materia e pertanto vanno disattesi.
Ovviamente per tali zone i vincoli discendenti dalla legge regionale n. 16/96, una volta individuati dallo studio agricolo-forestale, i boschi devono intendersi operanti ope legis a prescindere dallo strumento urbanistico preesistente p.d.f. in quanto lo stesso non riportava come tali tutte le aree boscate ora individuate.
Pertanto le modifiche introdotte all'art. 23 dal consiglio comunale vanno disattese.
In sede di rielaborazione lo stesso articolo dovrà essere riformulato in armonia alla normativa introdotta con la legge regionale n. 16/96, sulla scorta di un approfondimento dello studio agricolo-forestale finalizzato alla definizione dei boschi ai sensi della legge regionale n. 16/96 sopra richiamata;
... Omissis ...
Anche se nella fattispecie le zone C1 in questione sono state oggetto di rilievo, non appaiono condivisibili in linea di principio le motivazioni che hanno portato il consiglio comunale a non adottare le prescrizioni esecutive della zona ovest dell'abitato di cui alla delibera n. 50 del 25 giugno 1997, in quanto sostanzialmente con tale delibera si demanda l'attuazione del piano regolatore generale anche per il primo decennio ai piani attuativi di iniziativa privata, con ciò contravvenendo ad un principio fondamentale della legge regionale n. 71/78 che prevede, al fine di un ordinato attuarsi del piano regolatore generale, un intervento pianificatorio attuativo contestuale al piano regolatore generale per il soddisfacimento dei fabbisogni individuati dallo stesso strumento urbanistico.
Conseguentemente la normativa relativa a tali zone di cui all'art. 24 delle norme di attuazione dovrà essere rivista in funzione della risoluzione delle problematiche inerenti le prescrizioni esecutive;
... Omissis ...
9.7)   Z.T.O. 2C3.
Le zone 2C3 destinate agli insediamenti stagionali sono una riproposizione delle zone di villeggiatura del vigente p.d.f.. Dette zone sono state oggetto di piani particolareggiati ormai scaduti. Dall'esame del piano si coglie una certa mancanza di coerenza tra la enunciata volontà del piano di procedere in dette aree ad un riordino dei contesti realizzati non sempre nell'osservanza dei piani attuativi predisposti, e la insufficienza delle norme di attuazione di cui all'art. 26 che si limitano a prescrivere per tali aree la formazione di piani urbanistici attuativi senza fare parola della verifica degli standard di cui al D.I. del 2 aprile 1968.
Non appare condivisibile per tali aree la riproposizione dei perimetri provenienti dal p.d.f., in quanto la funzione del loro stato di attuazione andava rivista, individuando le opportune aree per attrezzature e servizi che potessero sin da ora, in fase di previsioni urbanistiche generali, innescare un processo di riordino ... Omissis ... Tali zone, considerato che la loro attuazione ha visto prevalere l'edificazione residenziale, a fronte di una quasi completa mancanza di servizi e di attrezzature, devono essere fin d'ora dotate di opportune aree per riequilibrare il fabbisogno di servizi secondo i parametri previsti dal D.M. n. 274/68, in quanto tale compito non può essere demandato ai soli piani attuativi che per la esiguità della loro estensione (mq. 5.000) non possono affrontare il problema in maniera globale.
Pertanto le zone C3 data l'attuale modalità prevalente di resistenza, che è andata via via trasformandosi da stagionale in permanente, dovranno essere ristudiate, in quanto sono da considerare come aree ad edificazione estensiva per le quali dovranno essere verificati gli standard di legge sulla base della popolazione, calcolata a partire dalla cubatura esistente e da quella eventualmente realizzabile, individuando in definitiva le aree da destinare a servizi ed attrezzature (D.I. 2 aprile 1968, n. 1444) comprese quelle per l'istruzione.
Conseguentemente vanno verificate le previsioni relative alle prescrizioni esecutive in località "Torrettella";
9.8)  zone produttive
Il piano in esame ha previsto una zona produttiva in contrada Salvina. Detta previsione è stata sottoposta a prescrizioni esecutive.
... Omissis ...
9.9.2)  zone E3 (aree boscate)
La zona E3 viene condivisa con le prescrizioni di zona indicate negli elaborati originari, disattendendo la modifica introdotta in sede di adozione da parte del consiglio comunale, che la destinava a parco urbano.
Si ritiene che l'ipotesi di rimboschimento di tali aree, sia più rispondente alle necessità di riequilibrio idrogeologico e possa, nel contempo, essere pienamente sfruttata per scopi ricreativi (escursioni, fruizione ricreativa).
Fasce di rispetto delle zone boscate (ex art. 16/96).
Il piano non è adeguato alla legge regionale n. 16/96. Occorre estendere, pertanto, il vincolo di rispetto dei 200 mt. ex art. 10, legge regionale n. 16/96, anche alle zone urbane omogenee A e B qualora ricadenti all'interno di tale perimetro.
Tutte le aree ricadenti in detta fascia dovranno essere soggette ad una puntuale verifica, in particolare per quanto riguarda il reperimento delle superfici per servizi ed attrezzature all'esterno delle aree vincolate (aggiungere limitazioni indotte dalle pericolosità riscontrate);
... Omissis ...
10)  viabilità
Le sostanziali modifiche del sistema viario, introdotte dal consiglio comunale, devono essere oggetto di opportuna rielaborazione per essere rese congruenti sia con la rete stradale esistente che con le modifiche introdotte dalla rielaborazione. ... Omissis ...
Ritenuto:
-  che alla luce delle superiori considerazioni il piano regolatore generale in esame debba essere adeguato alla legge regionale n. 16/96, nonché alle prescrizioni e verifiche contenute nel presente voto.
Per tutto quanto sopra visto, premesso, considerato e ritenuto, il Consiglio
E' del parere:
1)  che il piano regolatore generale, le prescrizioni esecutive relative agli insediamenti produttivi, e il regolamento edilizio sono condivisibili con le modifiche e le prescrizioni contenute nei precedenti considerata;
2)  per tutte le altre parti del piano regolatore generale non condivise il comune dovrà procedere alla rielaborazione da effettuare sulla base delle indicazioni contenute nei precedenti considerata ai sensi dell'8° comma dell'art. 4 della legge regionale n. 71/78 e delle verifiche da effettuare ai sensi della legge regionale n. 16/96;
3)  le osservazioni ed opposizioni che si riferiscono alle parti del piano condivise sono determinate in conformità a quanto detto nei considerata.";
Vista la nota prot. n. 11799 del 9 novembre 1998, con la quale è stato chiesto al comune di Altofonte di provvedere ad una rielaborazione parziale dello strumento urbanistico in argomento, e ai sensi del 6° comma dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978 di adottare le controdeduzioni alle determinazioni assessoriali, per gli aspetti del piano condivisi, di cui al condiviso voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 15 del 22 ottobre 1998;
Viste le delibere del consiglio comunale di Altofonte nn. 69, 70, 71 del 19 dicembre 2003, con le quali è adottata la rielaborazione parziale del piano regolatore generale e dei piani particolareggiati esecutivi, rispettivamente relativi all'area degli insediamenti produttivi in località Salvina e alla zona C3 in località Torrettella;
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978;
Viste le delibere n. 8 del 7 gennaio 1999 e n. 10 del 26 gennaio 1999, con le quali il consiglio comunale di Altofonte ha adottato le controdeduzioni alle determinazioni di questo Assessorato di cui al voto n. 15 del 22 ottobre 1998, reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica per gli aspetti di piano condivisibili;
Viste le delibere n. 24 del 7 maggio 2004 e n. 26 del 17 maggio 2004, con le quali il consiglio comunale di Altofonte ha adottato il piano regolatore generale per gli aspetti relativi alla rielaborazione parziale conforme alle determinazioni di questo Assessorato di cui al voto n. 15 del 22 ottobre 1998 reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica;
Vista la certificazione del segretario comunale del 31 maggio 2004 in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano in argomento, nonché attestante la presentazione di n. 31 osservazioni/opposizioni entro i termini di legge e n. 11 osservazioni e/o opposizioni presentate fuori termine;
Viste le apposite planimetrie di visualizzazione delle osservazioni e/o opposizioni nonché la relazione redatta dal progettista;
Vista l'osservazione e/o opposizione trasmessa direttamente a questo Assessorato dalla ditta La Valle Rena s.n.c. di Buttitta Gaetano e C.;
Visto il foglio del 3 giugno 2004, con il quale il segretario capo del comune di Altofonte certifica la sottoscrizione degli atti delle delibere di adozione del piano regolatore generale e dei piani particolareggiati nn. 69, 70, 71 del 19 dicembre 2003, sono stati sottoscritti dal presidente del consiglio comunale, dal consigliere anziano, e dal segretario comunale, ai sensi dell'art. 186 dell'Ordinamento degli enti locali;
Rilevata la nota prot. n. 6644-18511/2003 del 28 ottobre 2003, con la quale l'ufficio del Genio civile di Palermo, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, ha trasmesso il parere favorevole sul piano regolatore generale e sulle prescrizioni esecutive in argomento;
Vista la nota prot. n 11/S3° del 27 aprile 2005, resa, ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, dall'unità operativa 3.1/D.R.U. di questo Assessorato in merito alla rielaborazione parziale e alle controdeduzioni comunali relative agli aspetti condivisi del voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 15 del 22 ottobre 1998, che di seguito parzialmente si trascrive:
"... Omissis ...
La stesura della rielaborazione è connessa con le prescrizioni contenute nel voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 15 nell'adunanza del 22 ottobre 1998 e trasmesso al comune in data 9 novembre 1998 prot. n. 11799.
Il suddetto voto ha condiviso:
-  la delimitazione della Z.T.O. A così come individuata nella tav. 8 e riportata nella tav. 13;
-  la delimitazione della Z.T.O. B1;
-  la Z.T.O. C2 ad esclusione delle porzioni che ricadono nelle incisioni naturali;
-  la zona produttiva e le relative prescrizioni esecutive, con le modifiche riportate nelle relative tavole;
-  le Z.T.O. E2 lungo il fiume Oreto con le prescrizioni di zona indicate negli elaborati originari;
-  le Z.T.O. E4 con la modifica introdotta dal consiglio comunale;
-  il mattatoio comprensoriale soltanto nel caso in cui sia derivante da un accordo dimostrato con i comuni limitrofi;
-  il regolamento edilizio ad eccezione della modifica apportata all'art. 24, lett. S;
-  le osservazioni e/o opposizioni che si riscontrano nella parte del piano, condivise, limitatamente a quelle ritenute accoglibili nei considerata del voto medesimo.
Per quanto riguarda le parti di piano soggette a rielaborazione, le stesse sono state così riproposte:
a)  compatibilità con l'assetto idrogeologico voto Consiglio regionale dell'urbanistica: si prescrive che la pericolosità indotta da pericoli di crolli dell'ammasso di cresta del versante regolarizzato esposto ad ovest e nord-ovest di Pizzo della Valle del Fico, venga limitata con interventi a basso impatto ambientale congrui con i metodi di ingegneria naturalistica e sulla base di indicazioni che emergono da indagini geologico-strutturali e contestualmente tenerne conto nella destinazione d'uso delle aree a valle del suddetto versante. Pertanto, considerato che su tale aree insiste anche la fascia di inedificabilità di 200 mt. dall'area boscata, gli interventi edilizi sono rivolti alla manutenzione dell'esistente; rielaborazione: è stato recepito il decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000, relativo al piano straordinario per l'assetto idrogeologico, ed il decreto n. 349 del 6 giugno 2002 di revisione del decreto n. 298/41 per l'assetto idrogeologico del comune di Altofonte. Negli elaborati di piano sono state pertanto evidenziate le aree a rischio elevato e molto elevato scaturenti dallo studio geologico e dai decreti per l'assetto idrogeologico sopramenzionati; le relative prescrizioni sono state inserite nelle norme tecniche di attuazione. Il piano ha recepito e visualizzato la prescrizione dettata dal Genio civile relativa all'estensione della fascia di rispetto del vallone di Piano Maglio. La compatibilità con l'assetto idrogeologico si condivide;
b)  Z.T.O. A: voto Consiglio regionale dell'urbanistica: è stato chiesto di cassare la lettera "d" al punto 3 dell'art. 20 delle norme tecniche di attuazione; rielaborazione: è stata apportata la modifica richiesta. Si condivide;
c)  Z.T.O. B2: voto Consiglio regionale dell'urbanistica: verifica delle condizioni dettate dall'art. 2, lettera b), del D.I. n. 1444/68, di tenere conto nella zonizzazione delle particolari condizioni orografiche escludendo pertanto le parti di superfici non idonee all'edificazione; veniva inoltre disattesa la modifica apportata dal consiglio comunale alla densità fondiaria; rielaborazione: sono stati verificati gli standards di cui alla lettera B dell'art. 2 del D.I. n. 1444/68; è stato verificato dall'ufficio scrivente, dai dati desunti nella tabella riportata nella tav. 1/bis (relazione di rielaborazione) che la superficie coperta risulta superiore di 1/8 della superficie territoriale. Le zone non idonee all'edificazione per le particolari condizioni orografiche del terreno sono state escluse; ed infine è stata riportata alla previsione originaria del piano la densità fondiaria. Si condivide;
d)   Z.T.O. B3: voto Consiglio regionale dell'urbanistica: venivano disattesi gli emendamenti apportati dal consiglio comunale su tali zone, in quanto non conformi alle leggi vigenti in materia agricolo-forestale; parte delle suddette zone ricadevano infatti nella fascia di rispetto delle aree boscate. Si prescriveva di adeguare lo studio agricolo-forestale alla normativa vigente allo scopo di individuare i boschi presenti, secondo la definizione dettata dalla legge regionale n. 16/96; rielaborazione: sono stati abrogati gli emendamenti apportati dal consiglio comunale e pertanto l'art. 23 delle norme tecniche di attuazione è stato riportato alla stesura originale; essendo stato adeguato lo studio agricolo-forestale alla nuova legislazione, le fasce di rispetto boschivo sono state conseguentemente modificate e da ciò anche l'estensione delle zone B2. Si condivide;
e)   Z.T.O. C1: voto Consiglio regionale dell'urbanistica: verifica delle suddette zone in considerazione della distanza dalle strade pubbliche e dalla presenza di incisioni con le relative fasce di rispetto ex legge n. 457/78. In particolare per quella centrale, sottoposta peraltro a prescrizioni esecutive, non adottata dal consiglio comunale, occorre considerarne la scarsa potenzialità edificatoria per una profonda incisione e la necessità di considerevoli opere di sostegno che contrastano con la salvaguardia della limitrofa area destinata a verde attrezzato. Anche l'art. 24 delle norme tecniche di attuazione dovrà essere rivisto in funzione delle soluzioni adottate per tali zone, anche per le problematiche inerenti le prescrizioni esecutive; rielaborazione: le zone C1 sono state riviste e modificate in funzione del voto Consiglio regionale dell'urbanistica. Si condivide;
f)   Z.T.O. C2: voto Consiglio regionale dell'urbanistica: per le suddette zone è stato prescritto che vengano stralciate le parti che ricadono nelle incisioni naturali affinché siano assoggettate a vincolo di inedificabilità per rischio idrogeologico; rielaborazione;
g)  il piano ha provveduto a stralciare le porzioni di territorio ricadenti in tali zone sulle quali insistono le incisioni naturali e riclassificarle come aree vincolate perché soggette a vincolo idrogeologico. Il progettista in questa fase contesta l'inedificabilità assoluta, proponendo, per convincimento e giurisprudenza condivisa da molti anni in urbanistica, l'arretramento dell'edificazione con la conseguente modifica al dimensionamento delle zone interessate. Si condivide;
h)   Z.T.O. C3: voto Consiglio regionale dell'urbanistica: per le suddette zone è stato prescritto di individuare le aree per servizi ed attrezzature pubbliche, comprese quelle per l'istruzione, ai sensi del D.I. n. 1444/68, e le previsioni relative alle prescrizioni esecutive. In località Torrettella non sono stati condivisi gli emendamenti del consiglio comunale relativamente ai parametri riportati nell'art. 26 delle norme tecniche di attuazione che tendono ad allargare gli stessi riproponendo quelli del p.d.f. ed alle previsioni di una viabilità di servizio che comporterebbe una suddivisione delle aree edificabili, impedendo in tal modo la possibilità di un ristudio ai fini di una riqualificazione urbana;
i)  rielaborazione: il progetto di piano da rielaborare ha individuato le aree per attrezzature e servizi in tutte le zone C3, rimandando ai piani attuativi il reperimento di aree per servizi e attrezzature per il soddisfacimento degli standard di cui al sopracitato D.I.; è stato riformulato l'art. 26 portando a 10.000 mq. la superficie minima di intervento. Gli emendamenti relativi alla viabilità di servizio non sono stati riportati. Per quanto riguarda invece l'individuazione delle attrezzature scolastiche, il progettista contesta l'affermazione del Consiglio regionale dell'urbanistica sulla trasformazione che è avvenuta nel tempo, delle modalità di residenza, che da stagionali si sono trasformate in permanenti; lo stesso infatti sostiene che sono state effettuate delle indagini sul campo che hanno smentito questa affermazione e che le suddette zone conservano il carattere della stagionalità, ad eccezione della zona C3, sita in contrada Maglio, la quale era già stata assunta come permanente e per la quale erano state già previste le attrezzature scolastiche. Sostiene infine che comunque le previsioni di attrezzature scolastiche, anche sulla base di analisi condotte sulla popolazione scolastica, esistenti e di progetto, risultino soddisfatte, e a tale scopo è stata prodotta una tabella nella quale viene censita la popolazione scolastica dal 1990 al 2001, suddivisa per grado di istruzione, nel comune di Altofonte; l'andamento dei dati statistici degli alunni iscritti negli ultimi 10 anni mette in luce la quasi inesistente possibilità di sostanziali modifiche alle previsioni di piano; resta comunque garantito un servizio di scuolabus del comune per sopperire ad eventuali disfunzioni. Si condivide;
j)  zone produttive (zona oggetto di prescrizione esecutiva) voto Consiglio regionale dell'urbanistica: in tale zona il Consiglio regionale dell'urbanistica si era espresso favorevolmente per quanto riguarda lo studio attuativo ed alla ubicazione e distanza dal centro abitato, mentre ha sottoposto a ristudio la viabilità ed il nodo di accesso all'insediamento produttivo; rielaborazione: è stato ristudiato quanto prescritto dal Consiglio regionale dell'urbanistica. Il progettista specifica inoltre che, con delibera di consiglio comunale n. 13 del 5 settembre 2002, è stato approvato, in variante, il progetto di massima per la realizzazione delle opere di urbanizzazione delle aree destinate ad insediamenti produttivi. Il suddetto P.I.P., che coincide con la prescrizione esecutiva, è stato recepito dal progettista. Si condivide;
k)   Z.T.O. E2 lungo il fiume Oreto voto Consiglio regionale dell'urbanistica: in sede di adozione il consiglio comunale aveva introdotto delle modifiche che miravano a ridurre considerevolmente tale zona alla fascia ripariale. Il Consiglio regionale dell'urbanistica in sede di esame del progetto di piano ha disatteso tale previsione prescrivendo che la zona E2 che si sviluppa lungo il fiume Oreto va mantenuta nella originaria previsione in considerazione del valore paesaggistico ed ambientale che riveste; rielaborazione: la zona E2 lungo il fiume Oreto viene riproposta nella originaria stesura. Si condivide;
l)   Z.T.O. E3 aree boscate voto Consiglio regionale dell'urbanistica: viene disattesa la destinazione a parco urbano introdotta dal consiglio comunale in sede di adozione. Inoltre viene prescritto di adeguare lo studio agricolo-forestale alla legge regionale n. 16/96 e di riportare il vincolo di rispetto dei 200 mt. sulle tavole di piano, estendendolo anche alle zone A e B qualora ricadenti entro tale perimetro. Prescrive che tutte le aree ricadenti entro tale perimetro dovranno essere verificate, in particolare il reperimento delle superfici destinate ad attrezzature e servizi all'esterno di tale perimetro. Si auspica che le suddette aree siano oggetto di rimboschimento allo scopo di riequilibrare l'assetto idrogeologico, creando al contempo possibilità di sfruttamento a scopi ricreativi; rielaborazione: a seguito della rielaborazione dello studio agricolo-forestale, ai sensi della legge regionale n. 16/96 e successive modifiche ed integrazioni sono state riportate le aree boscate con le relative fasce di rispetto. Si condivide;
m)   Z.T.O. E4 zone destinate a rimboschimento e forestazione. Voto Consiglio regionale dell'urbanistica: la suddetta zona viene condivisa accogliendo la modifica introdotta dal consiglio comunale di passare a zona E1, considerata la naturale vocazione agricola della stessa; rielaborazione: le zone E4 sono state riviste e modificate in funzione del voto Consiglio regionale dell'urbanistica. Si condivide;
n)  viabilità: voto Consiglio regionale dell'urbanistica: a seguito degli emendamenti apportati dal consiglio comunale in fase di adozione del piano, sono state abolite le fasce di rispetto delle strade; il Consiglio regionale dell'urbanistica a tal proposito ne prescrive il ripristino; prescrive inoltre che la viabilità debba essere rielaborata tenendo conto anche dell'orografia dei luoghi e dei vincoli di natura geologica; rielaborazione: sono state ripristinate le fasce di rispetto stradali all'esterno del centro abitato; inoltre, all'interno del centro abitato la viabilità per la quale non è stata visualizzata la fascia di rispetto e quella non interessata da urbanizzazioni, valgono le norme di attuazione del piano regolatore generale se non in contrasto con le norme del codice della strada. E' stata ristudiata infine la viabilità di contorno delle zone omogenee eliminando le fasce di rispetto là dove le stesse ricadevano in zone a rischio idrogeologico, riclassificandole come aree vincolate; ciò ha comportato lievi modifiche al contorno delle medesime zone. Si condivide;
o)  mattatoio comprensoriale: voto Consiglio regionale dell'urbanistica: per inserire la previsione di tale infrastruttura si chiede di dimostrare un accordo con i comuni limitrofi interessati alla realizzazione dello stesso; rielaborazione: non risulta che sia stato avviato nessun procedimento per la realizzazione del mattatoio e pertanto la previsione dello stesso viene cassata. Si condivide;
p)  norme tecniche di attuazione: voto Consiglio regionale dell'urbanistica: si chiede di modificare le norme tecniche di attuazione sulla base di quanto sopra descritto; rielaborazione: le norme di attuazione sono state modificate così come prescritto nel voto del Consiglio regionale dell'urbanistica. Si condivide;
q)  regolamento edilizio: voto Consiglio regionale dell'urbanistica: viene prescritto di modificare l'art. 24, lett. S; rielaborazione: è stata apportata la modifica alla lett. S dell'art. 24 relativamente alla richiesta di autorizzazione per le specie protette o alberi di alto fusto. Si condivide;
r)  studio agricolo-forestale: voto Consiglio regionale dell'urbanistica: è stato prescritto di adeguare il suddetto studio alla legge regionale n. 16/96 e di estendere il vincolo di rispetto dei 200 mt. dai boschi anche alle zone A e B; rielaborazione: poiché la rielaborazione parziale è stata adottata nel dicembre del 2003 si è reso necessario che lo studio agricolo-forestale fosse adeguato oltre che alla legge regionale n. 16/96 anche alle successive modifiche ed integrazioni nel frattempo intervenute; nella fattispecie alla legge regionale n. 13/99, al D.P.R.S. del 28 giugno 2000 e alla legge regionale 3 maggio 2001, n. 6; sono state inoltre estese e segnate le fasce di rispetto di 200 mt. dai boschi. Si condivide;
s)  modifiche derivanti da provvedimenti adottati dal consiglio comunale; rielaborazione: sono stati inseriti nella rielaborazione (che di seguito si riportano) tutti i provvedimenti adottati dal consiglio comunale che hanno determinato modifiche sul territorio:
-  piano di lottizzazione in contrada Maglio-Ceraulo intestato alla ditta Framar s.n.c.;
-  piano di lottizzazione in contrada Blandino-Ceraulo intestato alla ditta Framar s.n.c.;
-  piano di lottizzazione in contrada Blandino-Ceraulo intestato alla ditta Bono ed altri;
-  localizzazione dell'area a verde pubblico del "Vallonaccio";
-  localizzazione nuova area impianto sportivo polivalente;
-  localizzazione delle opere per la realizzazione del canale di gronda a difesa dell'abitato;
-  localizzazione dell'area di stoccaggio per la raccolta differenziata;
-  approvazione progetto di massima per la realizzazione delle opere di urbanizzazione dell'area P.I.P.;
-  abolizione dell'area del previsto depuratore in quanto la rete fognaria del comune di Altofonte confluirà al depuratore della città di Palermo;
-  abolizione della prevista area per deposito sfabbricidi in quanto il patto territoriale, cui aderisce il comune di Altofonte, ha localizzato la stessa nel comune di Belmonte Mezzagno;
- è stata apportata una correzione cartografica relativa al confine comunale nella zona di Piano Maglio, successivamente all'adozione della rielaborazione. A tal proposito si prescrive la verifica e l'inserimento della correzione nelle tavole di piano regolatore generale;
t)  prescrizioni esecutive zona insediamenti produttivi in località Salvina: la prescrizione esecutiva relativa alla zona per insediamenti produttivi in contrada Salvina, unitamente al piano regolatore generale, è stata trasmessa al Consiglio regionale dell'urbanistica che, nella seduta del 22 ottobre 1998, con voto n. 15, ha condiviso, prescrivendo però che per la stessa venisse ristudiata la viabilità ed il nodo di accesso all'insediamento medesimo.
Con delibera di giunta municipale del 10 dicembre 1998, n. 171, è stato conferito ad un professionista esterno l'incarico per la progettazione e direzione dei lavori delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Il suddetto professionista, sulla scorta di indicazioni fornite dall'A.C. ha rimodulato planovolumetricamente il progetto delle prescrizioni esecutive.
La nuova configurazione, che è stata adottata dal consiglio comunale con delibera n. 13 del 5 settembre 2002, si prefigura in variante al programma di fabbricazione ed in variante al piano regolatore generale adottato, sul quale il Consiglio regionale dell'urbanistica ha espresso il proprio voto, per cui con il predetto atto deliberativo è stato:
-  adottata la variante alla destinazione d'uso al vigente programma di fabbricazione dell'area oggetto di prescrizioni esecutive;
-  approvato il progetto di massima delle opere di urbanizzazione primaria delle aree destinate ad insediamenti produttivi, in variante al programma di fabbricazione;
-  approvato ed adottato contestualmente le norme di attuazione del predetto progetto.
Tutto questo ha condotto ad una riperimetrazione delle prescrizioni esecutive della zona stessa, inserendo tutti gli strumenti normativi propri di uno strumento urbanistico attuativo.
Descrizione dell'intervento: l'area per l'insediamento produttivo che ha forma trapezoidale allungata in direzione nord-ovest sud-est è ubicata a monte dell'ex linea ferrata ed ha una superficie di circa 5 Ha., compresa tra le quote di 480 e 520 s.l.m. Il terreno si presenta poco acclive ed a tratti sub-pianeggiante e relativamente vicino al centro urbano, considerato che l'attività principale che dovrà svolgersi negli opifici sarà di tipo artigianale e quindi in stretto rapporto con l'abitato, sfrutta la viabilità esistente, la quale permette di raggiungere la zona in oggetto senza attraversare il centro urbano con i mezzi pesanti.
L'insediamento è costituito da due nuclei simmetrici rispetto alla bretella di accesso, la quale è collegata all'ex strada ferrata mediante uno svincolo a raso; in testa alla bretella è prevista una rotatoria che permette il ritorno di marcia.
Sono previsti 15 lotti per un totale di 13.398,46 mq. di superficie utile di cui 4.875 mq. di superficie coperta; gli opifici hanno un lato in comune e gli spazi esterni di pertinenza anteriormente sul lato di accesso. I parcheggi di ogni singolo lotto sono stati ubicati in adiacenza agli stessi, mentre quelli a servizio dell'intero insediamento sono stati dislocati uniformemente ed in adiacenza a quelli di pertinenza dei lotti. Un grande edificio destinato a centro servizi, uffici, locali commerciali ed espositivi con antistante spazio pubblico è stato ubicato lungo la strada provinciale, mentre l'alloggio del custode è stato ubicato lungo la bretella di accesso.
Le tipologie degli opifici sono 4: A, A1, B e C, rispettivamente di superficie coperta: 262,50 mq., 262,50 mq., 375,00 mq. e 525,00 mq.
Dati metrici dell'intervento nella sua configurazione generale
Superficie territoriale, mq. 49.110,00.
Superficie fondiaria, mq. 14.859,00.
Superficie coperta, mq. 5.319,00.
Cubatura di progetto, mq. 27.000,60.
Densità territoriale, mc./mq. 0,55.
Densità fondiaria media, mc./mq. 1,82.
Rapporto di copertura territoriale, mq./mq. 10,80%.
Rapporto di cubatura fondiaria, mq./mq. 36,00%.
Area per strade, mq. 10.648,18.
Area per parcheggi, mq. 3.733,72.
Area a verde e spazi pubblici, mq. 18.309,94.
Attrezzature collettive, mq. 1.559,00.
Superficie minima da destinare a spazi pubblici e attività collettive, verde e parcheggi, ai sensi del D.I. 2 aprile 1968, n. 1444, mq. 4.911,00.
Superficie di progetto destinata a spazi pubblici, attività collettive, verde e parcheggi, mq. 22.043,66.
Dati metrici edificatori degli opifici
Tipologia A e A1, lotti nn. 4, 5, 12, 15 e 9, 11, 13, 14:
-  superficie coperta, mq. 262,50;
-  volume edificabile, mc. 1.312,50.
Tipologia B, lotti nn. l, 2, 3, 6, 7, 8:
-  superficie coperta, mq. 375,00;
-  volume edificabile, mc. 1.875,00.
Tipologia C, lotto n. 10:
-  superficie coperta, mq. 525,00;
-  volume edificabile, mc. 2.625,00.
Opere di urbanizzazione primaria
Le opere di urbanizzazione primaria previste in progetto sono:
-  sistemazione dello svincolo tra la strada provinciale e l'innesto viario di accesso all'insediamento;
-  realizzazione della viabilità interna ed esterna;
-  realizzazione degli spazi destinati a parcheggi;
-  sistemazione delle aree a verde con relativa piantumazione delle specie arboree previste;
-  realizzazione di recinzioni interne ed esterne;
-  realizzazione di una cabina di trasformazione dell'energia elettrica;
-  cabina di riduzione dell'impianto metanifero;
-  realizzazione dell'impianto fognario;
-  realizzazione dell'impianto idrico;
-  realizzazione dell'impianto elettrico;
-  realizzazione di un canale di gronda, da ubicare a monte dell'area e relative opere di allontanamento delle acque meteoriche.
Opere di urbanizzazione secondaria
Sono rappresentate dall'alloggio del custode, dall'edificio che deve ospitare tutti gli uffici pubblici e privati, ufficio postale, bancario, centro commerciale, locali espositivi, sala ristorante ed uno spazio pedonale pubblico. La prescrizione esecutiva della zona D per insediamenti produttivi è condivisa;
u) prescrizioni esecutive zona C3 per insediamenti stagionali in località Torrettella.
La zona C3, in località Torrettella, oggetto di prescrizioni esecutive, si trova incuneata tra altre due zone C3, anch'esse destinate ad insediamenti stagionali. Questa che presenta una forma trapezoidale allungata in direzione N.N.E./S.S.O., ha una superficie di circa 10 Ha. ed è compresa tra 575 e 526 metri s.l.m.. Il territorio si presenta sub pianeggiante tendente a risalire, presentandosi poco e mediamente acclive ai margini meridionali dell'area. La delimitazione della zona in oggetto risulta leggermente diversa rispetto a quella adottata dal consiglio comunale con delibera n. 94 del 16 novembre 1994 in quanto è stata inclusa entro il perimetro della stessa costruzione già presente nell'area.
La presente prescrizione esecutiva si articola in 43 lotti destinati a residenza, un edificio posto in posizione baricentrica rispetto all'intera area nella quale sono stati dislocati un centro commerciale ed altri servizi di zona; sono previsti anche impianti tecnologici, impianti sportivi, verde attrezzato, parcheggi, una chiesetta preesistente ed alcune costruzioni anch'esse già preesistenti, oltre alla viabilità di servizio.
Le strade interne sono state studiate in modo da limitare al massimo la velocità dei veicoli, in funzione anche delle esigenze di traffico.
Dati metrici
Superficie territoriale, mq. 97.594.
Superficie fondiaria residenziale + attrezzature, mq. 69.100.
Cubatura realizzabile esistente + nuove costruzioni, mc. 70.948.
Cubatura prevista esistente + progetto, mc. 61.015.
Densità territoriale, mc./mq. 0,75.
Densità fondiaria massima ai fini residenziali, mc./mq. 1,20.
Densità fondiaria media residenziale di progetto, mc./mq. 1,03.
Area per viabilità, mq. 28.495.
Area per parcheggi, mq. 2.971.
Area a verde, attrezzature per lo sport e spazi pubblici, mq. 9.252.
Attrezzature collettive, mq. 3.400.
Distacco dai confini, > = ml. 5.
Altezza degli edifici, ml. 7,50.
Rapporto di copertura, max 20%.
Altezza dei muretti di divisione compresa tra 60 e 100 cm. dall'estradosso del marciapiede, superficie minima da destinare a spazi pubblici, e attività collettive, verde e parcheggi, ai sensi del D.I. 2 aprile 1968, n. 1444, mq. 10.827.
Superficie di progetto destinata a spazi pubblici, e attività collettive, verde e parcheggi, mq. 15.623.
Opere di urbanizzazione primaria
Le opere di urbanizzazione primaria previste in progetto, che saranno realizzate direttamente dall'amministrazione, sono:
-  adeguamento della S.P. e la realizzazione di uno svincolo a raso, in corrispondenza dell'insediamento;
-  viabilità interna;
-  spazi di sosta e parcheggi;
-  cabina ENEL;
-  serbatoi di riserva idrica e locale pompa;
-  quadri elettrici generali;
-  rete fognaria con separazione delle acque bianche da quelle nere, allaccio ai lotti, impianto di sollevamento al recapito finale;
-  rete idrica con allaccio ai lotti;
-  impianto antincendio con colonna di presa all'interno dell'area;
-  rete di illuminazione pubblica e rete di distribuzione dell'energia elettrica con allaccio ai lotti.
Opere di urbanizzazione secondaria
Le opere di urbanizzazione secondaria previste in progetto sono:
-  attrezzature sportive e ricreative;
-  servizi collettivi;
-  verde attrezzato e di quartiere ecc.
Tali opere potranno essere realizzate direttamente dall'amministrazione comunale o da privati o da consorzi sulla base di convenzioni stipulate precedentemente, contestualmente alle opere di urbanizzazione primaria. La prescrizione esecutiva per la zona C3, di insediamenti stagionali in località Torrettella è condivisa;
v) osservazioni e/o opposizioni.
A seguito della rielaborazione parziale del piano regolatore generale, sono state presentate al comune n. 31 osservazioni da cittadini, 1 osservazione visualizzata con il numero 32 che rappresenta l'integrazione all'osservazione n. 29, 10 presentate dall'ufficio tecnico comunale, 8° settore ed 1 presentata dall'ufficio tecnico comunale 7° settore entro i termini; ulteriori 7 osservazioni pervenute in Assessorato, di cui 6 risultano essere riproposizioni di osservazioni già presentate al comune, e 1, a nome di La Valle Rena s.n.c. di Buttitta Gaetano e C. presentata esclusivamente in Assessorato.
In merito a tutte quante le osservazioni e/o opposizioni riguardanti tale rielaborazione, questo servizio III ritiene:
-  Davì Domenica Vittoria - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta conformemente a quanto deliberato dal consiglio comunale;
-  Tumminello Angelo - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: parzialmente accolta; parere servizio III: parzialmente accolta, conformemente a quanto deliberato dal consiglio comunale;
-  Vassallo Giuseppa - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta conformemente al parere reso dal progettista;
-  Caselli Maria Ada - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta conformemente al parere reso dal progettista;
-  Marfia Giuseppe - parere progettista: accolta; parere consiglio comunale: accolta; parere servizio III: accolta conformemente al parere reso dal progettista;
-  Lorello Giuseppe e altri - parere progettista: accolta a condizione che venga effettuata dall'ufficio tecnico comunale la verifica sulla sussistenza dei requisiti di legalità degli immobili oggetto di osservazione; parere consiglio comunale: accolta; parere servizio III: accolta conformemente al parere reso dal progettista;
-  Di Carlo Gaetano Francesco - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: parzialmente accolta; parere servizio III: parzialmente accolta, conformemente a quanto deliberato dal consiglio comunale;
-  Amato Andera Antonino e altri - parere progettista: parzialmente accolta; parere consiglio comunale: parzialmente accolta; parere servizio III: parzialmente accolta, conformemente a quanto deliberato dal consiglio comunale;
-  Di Carlo Merchiorre ed altri - parere progettista: accolta; parere consiglio comunale: parzialmente accolta; parere servizio III: accolta conformemente al parere reso dal progettista;
-  Pipitone Anna Maria - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta conformemente al parere reso dal progettista;
-  De Simone Gianfausto e Gabriele - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta conformemente al parere reso dal progettista;
-  Leonelli Giovanna - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: accolta; parere servizio III: accolta conformemente a quanto deliberato dal consiglio comunale;
-  Lo Nigro Antonina e Francesco - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta conformemente al parere reso dal progettista;
-  Marfia Antonino - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta conformemente a quanto deliberato dal consiglio comunale;
-  Marfia Anna e Salvatore - parere progettista: accolta; parere consiglio comunale: accolta; parere servizio III: accolta conformemente al parere reso dal progettista;
-  Brucato Giuseppe - parere progettista: parzialmente accolta; parere consiglio comunale: parzialmente accolta; parere servizio III: parzialmente accolta, conformemente al parere reso dal progettista;
-  Di Gaetano Maria - parere progettista: parzialmente accolta; parere consiglio comunale: parzialmente accolta; parere servizio III: parzialmente accolta, conformemente a quanto deliberato dal consiglio comunale;
-  Antonelli Adele - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta in conformità al parere reso dal progettista;
-  Bitetto Luca - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta in conformità al parere reso dal progettista;
-  Raccuglia Salvatore Giuseppe e altri - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: parzialmente accolta; parere servizio III: parzialmente accolta, conformemente a quanto deliberato dal consiglio comunale;
-  Marfia Domenico - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: accolta; parere servizio III: accolta conformemente a quanto deliberato dal consiglio comunale;
-  Vassallo Adriana Teresa - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta in conformità al parere reso dal progettista;
-  Gambino Paolo - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta in conformità al parere reso dal progettista;
-  Iovino Davide - parere progettista: accolta; parere consiglio comunale: accolta; parere servizio III: accolta conformemente al parere reso dal progettista;
-  D'Antoni Luisa - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta in conformità al parere reso dal progettista;
-  Perez Marcello - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta conformemente al parere reso dal progettista (vedi osservazione n. 10);
-  Fascella Francesca e altri - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta conformemente a quanto deliberato dal consiglio comunale (vedi osservazione n. 1);
-  Crucillà Salvatore - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta in conformità al parere reso dal progettista;
-  Drago Damiano e Feo Giulia - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta in conformità al parere reso dal progettista;
-  Lo Nigro Maria Angela e altri - parere progettista: non accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: non accolta, in conformità al parere reso dal progettista.
Osservazioni dell'ufficio tecnico 8° settore - urbanistica
-  parere progettista: accolta; parere consiglio comunale: accolta; parere servizio III: accolta conformemente al parere reso dal progettista;
-  parere progettista: accolta; parere consiglio comunale: accolta; parere servizio III: accolta conformemente al parere reso dal progettista (osservazione non visualizzabile);
-  parere progettista: accolta; parere consiglio comunale: accolta; parere servizio III: accolta conformemente al parere reso dal progettista;
-  parere progettista: accolta; parere consiglio comunale: non accolta; parere servizio III: accolta conformemente a quanto deliberato dal consiglio comunale;
-  parere progettista: accolta; parere consiglio comunale: accolta; parere servizio III: accolta conformemente al parere reso dal progettista (osservazione non visualizzabile);
-  parere progettista: accolta; parere consiglio comunale: accolta; parere servizio III: accolta conformemente al parere reso dal progettista (osservazione non visualizzabile);
-  parere progettista: accolta; parere consiglio comunale: accolta; parere servizio III: accolta conformemente al parere reso dal progettista (osservazione non visualizzabile);
-  parere progettista: accolta; parere consiglio comunale: accolta; parere servizio III: accolta conformemente al parere reso dal progettista (osservazione non visualizzabile);
-  parere progettista: accolta; parere consiglio comunale: accolta; parere servizio III: accolta conformemente al parere reso dal progettista;
-  parere progettista: accolta; parere consiglio comunale: accolta; parere servizio III: accolta conformemente al parere reso dal progettista (osservazione non visualizzabile).
Osservazioni dell'ufficio tecnico 7° settore - lavori pubblici
-  parere progettista: accolta; parere consiglio comunale: accolta; parere servizio III: accolta conformemente al parere reso dal progettista (osservazione non visualizzabile).
Osservazione pervenuta direttamente in Assessorato
-  La Valle Rena s.n.c. di Buttitta Gaetano e C.; parere servizio III: accolta previa verifica da parte dell'ufficio tecnico comunale della regolarità degli atti che consente lo sfruttamento della cava in oggetto.
Conclusioni
Per tutto quanto sopra rappresentato, questo servizio III è del parere che il piano regolatore generale, prescrizioni esecutive e regolamento edilizio del comune di Altofonte, adottato con delibera di consiglio comunale n. 19 del 9 marzo 1995, rielaborato parzialmente a seguito del voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 15 del 22 ottobre 1998, sia da condividere con le prescrizioni riportate nel superiore parere";
Visto il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 437 del 19 maggio 2005, che di seguito si trascrive:
"Il Consiglio
Vista la nota prot. n. 11/S 3° del 27 aprile 2005, con la quale l'unità operativa 3.1 del servizio 3° del D.R.U. ha trasmesso il parere n. 3 del 27 aprile 2005, reso ai sensi dell'art. 68, ultimo comma, della legge regionale n. 10/99, sulla rielaborazione parziale del piano regolatore generale segnato in oggetto;
Visti gli atti ed elaborati del piano in oggetto, allegati al suddetto parere;
Sentiti i relatori che hanno illustrato la proposta n. 3/05, con la quale l'ufficio ha condiviso il progetto di rielaborazione parziale del piano regolatore generale così come trasmesso dal comune di Altofonte, fatte salve le prescrizioni formulate per assicurare l'osservanza alla normativa vigente in materia;
Valutata l'impostazione complessiva del piano regolatore generale in esame, il Consiglio ritiene di condividere il parere dell'ufficio, che è parte integrante del presente voto, con l'introduzione delle seguenti prescrizioni di carattere normativo-ambientale:
-  all'art. 17, comma 2, delle norme di attuazione va aggiunto: "Il potenziamento delle specie arboree esistenti dovrà tener conto della compatibilità fitogeografica dell'area interessata dagli interventi";
-  all'art. 30, comma 2, delle norme di attuazione va aggiunto: "Le opere connesse alla bonifica idraulica, sistemazione di terrazzamenti, drenaggi, ecc... dovranno essere progettate utilizzando tecniche d'ingegneria naturalistica. Oltre al nulla osta dellripartimentale delle foreste, dovranno essere acquisiti i pareri degli enti preposti alla tutela";
-  all'art. 31, comma 1, delle norme di attuazione va aggiunto: "La ricostruzione di forme del paesaggio locale, modificato da interventi estrattivi, proponendo interventi capaci di realizzare un reinserimento del sito nell'ambiente circostante in modo da produrre una valorizzazione dello stesso in termini naturalistici o ricreativi con mirati interventi comprendenti:
a)  il rimodellamento morfologico delle aree degradate, ottenuto tramite il deposito in sito di volumi di materiali particolarmente idonei o attraverso la prosecuzione minimale dell'attività estrattiva, in modo da conseguire pendenze dei versanti residui più adeguati al successivo impianto delle essenze vegetali;
b)  la successiva ricostruzione di un ambiente con caratteristiche prossimo-naturali;
c)  la formazione di ecosistemi autosostentati e collegati strutturalmente e fisicamente a quelli circostanti;
d)  l'eventuale successiva forestazione eseguita con criteri naturalistici.
-  Per ciò che concerne le attività estrattive, in generale, per il rinnovo dell'autorizzazione di quelle esistenti, devono essere redatti e sottoposti al preliminare parere della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali anche i progetti esecutivi delle opere di recupero ambientale, la cui esecuzione dovrà essere contestuale e contemporanea all'attività estrattiva;
-  in ordine al sistema vincolistico ambientale (aree S.I.C. e Z.P.S.), le aree individuate dalla Comunità europea nella rete Natura 2000, ricadenti nel territorio comunale di Altofonte, sono quelle riportate nella cartografia I.G.M. a scala 1:25.000 (servizio GIS - WEB), consultabile sul sito dell'Assessorato (A.R.T.A.):
S.I.C. "Monti della Pizzuta, Costa del Carpineto, Moarda" I.T.A. 020026 in parte coincidente con la riserva naturale orientata "Serre della Pizzuta";
S.I.C. "Valle del fiume Oreto" I.T.A. 020012;
S.I.C. "Monte Grifone" I.T.A. 020044.
Per dette aree, da stralciare in questa sede, è prescritta l'assoluta inedificabilità nelle more dello studio di valutazione d'incidenza nel rispetto del D.P.R. n. 357/97, e successive modifiche ed integrazioni, e della conseguente disciplina urbanistica da effettuarsi nelle forme di legge;
-  per quanto concerne le previsioni urbanistiche, la Z.T.O. C3, visualizzata nella tav. 13.9/9, compresa tra l'area di vincolo archeologico di "Cozzo Paparina", posta ad ovest del torrente ed a sud della strada, potrà essere attuata solo a seguito dei necessari accertamenti di natura archeologica da sottoporre al parere del servizio archeologico della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Palermo.
Aspetti di natura geologica.
Dallo "Studio geologico" allegato alle "Modifiche di adeguamento al voto Consiglio regionale dell'urbanistica n. 15 del 22 ottobre 1998, Rielaborazione parziale" e con riferimento alla numerazione delle aree riportata in fig. 1 si evince che:
-  l'area 2 si estende parzialmente in corrispondenza di una "linea di impluvio piuttosto incisa che può favorire fenomeni di dissesto superficiale e di scalzamento al piede".
Sotto l'aspetto sismico "può essere inclusa nello scenario prefigurato nel gruppo 1 secondo il quale è possibile l'accentuazione dei fenomeni di instabilità in atto o potenziali a causa degli effetti dinamici provocati da eventi sismici".
-  Aree 4, 5, 6, 7
Il geologo segnala che "laddove le pendenze sono maggiori si evidenziano fenomeni di dissesto superficiale diffuso".
-  L'area 10 in parte insiste su terreni di riporto che presentano "locali evidenze di movimenti superficiali" e pertanto "è da classificare come caratterizzata da un assetto morfologico precario" in cui è "possibile un'accentuazione dei fenomeni di instabilità in seguito agli effetti dinamici in occasione di eventi sismici".
-  L'area 13 presenta in parte un grado di pericolosità elevato o molto elevato per la caduta di massi.
-  L'area 14 in parte insiste su materiale detritico con copertura vegetale ridotta od assente, che è quindi "localmente interessata da fenomeni di ruscellamento superficiale diffuso ad opera delle acque meteoriche". Alla luce di quanto evidenziato, per le aree 2, 4, 5, 6, 7 in tutto o in parte, e cioè laddove le pendenze sono più accentuate, si prescrive che in sede di attuazione siano svolte accurate indagini geognostiche ad hoc in sito dirette ed indirette e di laboratorio per accertare lo spessore della coltre detritica e le caratteristiche meccaniche dei terreni di fondazione, e siano eseguite analisi di stabilità estese all'intero versante in condizioni dinamiche. Per quanto riguarda l'area 10, per la parte in cui sono ammassati terreni di riporto, si prescrive in sede attuativa l'esecuzione di un apposito studio geotecnico in cui sia valutata l'opportunità di rimuovere la coltre detritica, in ogni caso va prevista la regimentazione delle acque meteoriche, così come per l'area 14.
Nella parte dell'area 13 in cui viene ravvisata una pericolosità elevata o molto elevata per il pericolo di crollo dei blocchi, va disattesa qualsiasi eventuale attività edilizia.
Per quanto sopra, il Consiglio esprime parere favorevole all'approvazione del piano regolatore generale del comune di Altofonte, con annessi regolamento edilizio e prescrizioni esecutive, rielaborato parzialmente a seguito del voto n. 15 espresso dal Consiglio regionale dell'urbanistica nella seduta del 22 ottobre 1998, in conformità al parere dell'ufficio n. 3 del 27 aprile 2005, fatte salve le superiori considerazioni formulate per assicurare l'osservanza alla normativa vigente in materia.";
Ritenuto di poter condividere i pareri del Consiglio regionale dell'urbanistica resi con i voti n. 15 del 22 ottobre 1998, n. 437 del 19 maggio 2005;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, in conformità ai pareri resi dal Consiglio regionale dell'urbanistica con i voti n. 15 del 22 ottobre 1998, n. 437 del 9 maggio 2005, è approvato il piano regolatore generale, con annessi prescrizioni esecutive e regolamento edilizio, del comune di Altofonte, adottato con delibere del consiglio comunale nn. 14 del 16 febbraio 1995, 15 del 23 febbraio 1995, 16 del 24 febbraio 1995, 17 del 2 marzo 1995, 18 del 6 marzo 1995, 19 del 9 marzo 1995 e 69, 70, 71 del 19 dicembre 2003.

Art. 2

Le osservazioni e/o opposizioni presentate avverso allo strumento urbanistico in argomento sono decise in conformità e con le stesse motivazioni contenute nei pareri resi dal Consiglio regionale dell'urbanistica con i voti n. 15 del 22 ottobre 1998, n. 437 del 19 maggio 2005.

Art. 3

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati, che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
1)  parere del Consiglio regionale dell'urbanistica, reso con il voto n. 15 del 22 ottobre 1998;
2)  proposta di parere n. 3 del 27 aprile 2005, resa dall'unità operativa 3.1/D.R.U.;
3)  parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 437 del 19 maggio 2005;
4)  delibera del consiglio comunale n. 14 del 16 febbraio 1995;
5)  delibera del consiglio comunale n. 15 del 23 febbraio 1995;
6)  delibera del consiglio comunale n. 16 del 24 febbraio 1995;
7)  delibera del consiglio comunale n. 17 del 2 marzo 1995;
8)  delibera del consiglio comunale n. 18 del 6 marzo 1995;
9)  delibera del consiglio comunale n. 19 del 9 marzo 1995;
10)  delibera del consiglio comunale n. 58 dell'1 giugno 1995;
11)  delibera del consiglio comunale n. 69 del 19 dicembre 2003;
12)  delibera del consiglio comunale n. 70 del 19 dicembre 2003;
13)  delibera del consiglio comunale n. 71 del 19 dicembre 2003;
14)  delibera del consiglio comunale n. 50 del 30 aprile 1996;
15)  delibera del consiglio comunale n. 51 del 9 maggio 1996;
16)  delibera del consiglio comunale n. 52 del 10 maggio 1996;
17)  delibera del consiglio comunale n. 53 dell'11 maggio 1996;
18)  delibera del consiglio comunale n. 54 del 14 maggio 1996;
19)  delibera del consiglio comunale n. 55 del 15 maggio 1996;
20)  delibera del consiglio comunale n. 24 del 7 maggio 2004;
21)  delibera del consiglio comunale n. 26 del 17 maggio 2004;
22)  delibera del consiglio comunale n. 8 del 7 gennaio 1999;
23)  delibera del consiglio comunale n. 10 del 26 gennaio 1999;
Elaborati di piano
24)  tav.   1  -  relazione generale; 
25)  tav.   2  -  schemi regionali; 
26)  tav.   3  -  stato di fatto del territorio comunale e carta del regime vincolistico; 
27)  tav.   4.1/9  -  stato di fatto del centro abitato; 
28)  tav.   4.2/9  -  stato di fatto del centro abitato; 
29)  tav.   4.3/9  -  stato di fatto del centro abitato; 
30)  tav.   4.4/9  -  stato di fatto del centro abitato; 
31)  tav.   4.5/9  -  stato di fatto del centro abitato; 
32)  tav.   4.6/9  -  stato di fatto del centro abitato; 
33)  tav.   4.7/9  -  stato di fatto del centro abitato; 
34)  tav.   4.8/9  -  stato di fatto del centro abitato; 
35)  tav.   4.9/9  -  stato di fatto del centro abitato; 
36)  tav.   5  -  patrimonio comunale e attrezzature; 
37)  tav.   6  -  carta urbana stato di conservazione; 
38)  tav.   7  -  carta urbana consistenza edilizia; 
39)  tav.   8  -  carta urbana del patrimonio architettonico ambientale; 
40)  tav.   9  -  patrimonio monumentale da tutelare; 
41)  tav. 10  -  carta territoriale del patrimonio archeologico, architettonico e ambientale; 
42)  tav. 11  -  carta della concentrazione demografica; 
43)  tav. 12 1/95  -  zone omogenee territoriali; 
44)  tav. 12 21/5/97  -  zone omogenee territoriali; 
45)  tav. 13.0 1/95  -  zone omogenee territoriali -   leg. tavv. 13; 
46)  tav. 13.0 21/5/97  -  zone omogenee territoriali; 
47)  tav. 13.1.9 1/95  -  zone omogenee territoriali; 
48)  tav. 13.1.9 21/5/97  -  zone omogenee territoriali; 
49)  tav. 13.2.9 1/95  -  zone omogenee territoriali; 
50)  tav. 13.2.9 21/5/97  -  zone omogenee territoriali; 
51)  tav. 13.3.9 1/95  -  zone omogenee territoriali; 
52)  tav. 13.3.9 21/5/97  -  zone omogenee territoriali; 
53)  tav. 13.4.9 1/95  -  zone omogenee territoriali; 
54)  tav. 13.4.9 21/5/97  -  zone omogenee territoriali; 
55)  tav. 13.5.9 1/95  -  zone omogenee territoriali; 
56)  tav. 13.5.9 21/5/97  -  zone omogenee territoriali; 
57)  tav. 13.6.9 1/95  -  zone omogenee territoriali; 
58)  tav. 13.6.9 21/5/97  -  zone omogenee territoriali; 
59)  tav. 13.7.9 1/95  -  zone omogenee territoriali; 
60)  tav. 13.7.9 21/5/97  -  zone omogenee territoriali; 
61)  tav. 13.8.9 1/95  -  zone omogenee territoriali; 
62)  tav. 13.8.9 21/5/97  -  zone omogenee territoriali; 
63)  tav. 13.9.9 1/95  -  zone omogenee territoriali; 
64)  tav. 14  -  tabella dei tipi edilizi; 
65)  tav. 15  -  regolamento edilizio; 
66)  tav. 16  -  schema della viabilità; 
67)  tav. 17  -  individuazione aree sottoposte a prescrizioni esecutive; 

68)  regolamento edilizio;
Elenco elaborati delle prescrizioni esecutive zona insediamenti produttivi
69.1)    relazione tecnica;
70.2)    stralcio dal piano regolatore generale adottato, scala 1:2.000 e planimetria dello stato attuale, scala 1:1.000;
71.3)    planimetria generale, scala 1:1.000;
72.4)    planimetria della lottizzazione su catastale, scala 1:1.000;
73.5)    planimetria e profili regolatori;
74.6)    sezioni stradali;
75.7)    rete fognante;
76.8)    rete idrica, scala 1:1.000;
77.9)    rete elettrica, scala 1:1.000;
78.10)  tipi edilizi opifici, scala 1:200;
79.11)  tipi edilizi attrezzature e servizi, scala 1:200;
80.12)  relazione e piano particellare d'esproprio;
81.13)  stima opere di urbanizzazione;
82.14)  norme tecniche di attuazione studio agricolo forestale;
83.1)    relazione;
84.2)    carte delle unità di paesaggio;
85.3)    carta delle aree di espansione;
86.4)  carta morfologica;
87.5)   carta della vegetazione e dell'uso del suolo;
88.6)    carta delle infrastrutture al servizio dell'agricoltura;
89.7)    carta clivometrica;
90.8)    carta altimetrica;
91.9)    carta dei boschi e delle fasce di rispetto legge regionale n. 78/76;
92.10) tabulati;
Studio geologico
93)  relazione;
94)  carta geolitologica e geomorfologica (allegato A);
95)  carta idrogeologica (allegato B);
96)  carta generale di classificazione del territorio in classi di suscettività all'utilizzazione (allegato C); elaborati relativi alla rielaborazione parziale del piano regolatore generale con le modifiche di adeguamento al voto Consiglio regionale dell'urbanistica n. 15 del 22 ottobre 1998;
97)  tav.  1bis  -  relazione di rielaborazione; 
98)  tav. 12  -  zone omogenee territoriali, scala 1:10.000; 
99)  tav. 13.1  -  zone omogenee territoriali, scala 1:2.000; 
100)  tav. 13.2  -  zone omogenee territoriali, scala 1:2.000; 
101)  tav. 13.3  -  zone omogenee territoriali, scala 1:2.000; 
102)  tav. 13.4  -  zone omogenee territoriali, scala 1:2.000; 
103)  tav. 13.5  -  zone omogenee territoriali, scala 1:2.000; 
104)  tav. 13. 6  -  zone omogenee territoriali, scala 1:2.000; 
105)  tav. 13. 7  -  zone omogenee territoriali, scala 1:2.000; 
106)  tav. 13. 8  -  zone omogenee territoriali, scala 1:2.000; 
107)  tav. 13. 9  -  zone omogenee territoriali, scala 1:2.000; 
108)  tav. 14  -  tabella dei tipi edilizia; 
109)  tav. 15  -  norme di attuazione; 

110)  regolamento edilizio;
111)  tav. 16  -  visualizzazione delle zone di residenza e servizi che ricadono su aree precedentemente non impegnate dal piano adottato dal consiglio comunale, scala 1:5.000; 
112)  tav. 17.1  -  visualizzazione delle zone di residenza e servizi che ricadono su aree precedentemente non impegnate dal piano adottato dal consiglio comunale, scala 1:2.000; 
113)  tav. 17.2  -  visualizzazione delle zone di residenza e servizi che ricadono su aree precedentemente non impegnate dal piano adottato dal consiglio comunale, scala 1:2.000; 
114)  tav. 17.3  -  visualizzazione delle zone di residenza e servizi che ricadono su aree precedentemente non impegnate dal piano adottato dal consiglio comunale, scala 1:2.000; 
115)  tav. 17.4  -  visualizzazione delle zone di residenza e servizi che ricadono su aree precedentemente non impegnate dal piano adottato dal consiglio comunale, scala 1:2.000; 
116)  tav. 17.5  -  visualizzazione delle zone di residenza e servizi che ricadono su aree precedentemente non impegnate dal piano adottato dal consiglio comunale, scala 1:2.000; 
117)  tav. 17.6  -  visualizzazione delle zone di residenza e servizi che ricadono su aree precedentemente non impegnate dal piano adottato dal consiglio comunale, scala 1:2.000; 
118)  tav. 17.7  -  visualizzazione delle zone di residenza e servizi che ricadono su aree precedentemente non impegnate dal piano adottato dal consiglio comunale, scala 1:2.000; 
119)  tav. 17.8  -  visualizzazione delle zone di residenza e servizi che ricadono su aree precedentemente non impegnate dal piano adottato dal consiglio comunale, scala 1:2.000; 
120)  tav. 17.9  -  visualizzazione delle zone di residenza e servizi che ricadono su aree precedentemente non impegnate dal piano adottato dal consiglio comunale, scala 1:2.000; 

Elaborati di progetto di prescrizioni esecutive relative alla zona insediamenti produttivi (art. 2 legge regionale n. 71/78)
121)  tav.   1  -  relazione tecnica; 
122)  tav.   2  -  stralcio del piano regolatore generale adottato, scala 1:2.000; planimetria dello stato attuale, scala 1:1.000; 
123)  tav.   3  -  planimetria di progetto, scala 1:500; 
124)  tav.   4  -  planimetria di lottizzazione su catastale, scala 1:1.000; 
125)  tav.   5  -  planimetria e profili regolatori; 
126)  tav.   6  -  sezione stradale e particolari costruttivi; 
127)  tav.   7  -  planimetria delle acque nere, scala 1:500; 
128)  tav.   8  -  planimetria delle acque bianche, scala 1:500; 
129)  tav.   9  -  planimetria rete di illuminazione, scala 1:500; 
130)  tav. 10  -  planimetria rete idrica, scala 1:500; 
131)  tav. ì ì  -  planimetria rete del gas, scala 1:500; 
132)  tav. 12  -  tipi edilizi, scala 1:200; 
133)  tav. 13  -  relazione e piano particellare d'esproprio; 
134)  tav. 14  -  stima opere di urbanizzazione; 
135)  tav. 15  -  norme tecniche di attuazione; 

Elaborati di progetto di prescrizioni esecutive relative alla zona C3 in contrada Torrettella (art. 2 legge regionale n. 71/78)
136)  tav.   1  -  relazione tecnica; 
137)  tav.   2  -  stralcio del piano regolatore generale adottato, scala 1:2.000; planimetria dello stato attuale, scala 1:1.000; 
138)  tav.   3  -  planimetria generale, scala 1:1.000; 
139)  tav.   4  -  planimetria di lottizzazione su catastale, scala 1:1.000; 
140)  tav.   5  -  planimetria e profili regolatori; 
141)  tav.   6  -  sezione stradale e particolari costruttivi; 
142)  tav.   7  -  planimetria rete fognante, scala 1:1.000; 
143)  tav.   8  -  planimetria rete idrica, scala 1:1.000; 
144)  tav.   9  -  planimetria rete elettrica, scala 1:1.000; 
145)  tav. 10  -  relazione e piano particellare d'esproprio; 
146)  tav. 14  -  stima opere di urbanizzazione; 
147)  tav. 15  -  norme tecniche di attuazione; 

148)  studio geologico relativo alle modifiche di adeguamento al voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 15 del 22 ottobre 1998;
Studio agricolo forestale
149)  carta delle superfici boscate classificate ai sensi della legge regionale n. 16 del 6 aprile 1996 e successive modificazioni, scala 1:10.000;
150)  carta delle superfici boscate classificate ai sensi della legge regionale n. 16 del 6 aprile 1996 e successive modificazioni. Vegetazione di cui al comma 2 dell'art. 4 della legge regionale n. 16/96 e successive modifiche ed integrazioni. Conforme alle linee guida del P.T.P.R., scala 1:10.000;
151)  carta di adeguamento delle fasce di rispetto dei boschi alla legge regionale n. 6/2001.   Carta conforme al D.P. 28 giugno 2000, scala 1:10.000;
152)  relazione;
153)  relazione integrativa a seguito della pubblicazione del D.P. 28 giugno 2000.

Art. 4

Il comune di Altofonte dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione dello strumento urbanistico in argomento e dovrà curare che, in breve tempo, vengano apportate dal progettista le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, affinché per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo. Con successiva delibera, da trasmettere a questo Assessorato, al fine di consentire gli adempimenti di vigilanza, il consiglio comunale dovrà prendere atto degli elaborati di piano come modificati in conseguenza del presente decreto.

Art. 5

Ai sensi dell'art. 13 del testo unico approvato con il D.P.R. n. 327/01 e successive modifiche, i relativi decreti di espropriazione delle aree interessate dalle prescrizioni esecutive, possono essere emanati entro il termine di 5 anni dalla data di efficacia dello strumento urbanistico approvato con il presente decreto.

Art. 6

Lo strumento urbanistico approvato dovrà essere depositato, unitamente ai relativi allegati, a libera visione del pubblico, presso l'ufficio comunale competente e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 7

Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 1150/42, il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 26 maggio 2005.
  LIBASSI 

(2005.24.1629)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
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