REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 22 LUGLIO 2005 - N. 31
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 7 giugno 2005.
Approvazione di un piano particolareggiato in variante allo strumento urbanistico del comune di Catania.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 7 maggio 1976, n. 70;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Viste le altre leggi nazionali e regionali regolanti la materia urbanistica;
Visto il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità, approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, reso applicabile con l'art. 36 della legge regionale n. 7 del 2 agosto 2002 come integrato dall'art. 24 della legge regionale n. 7 del 19 maggio 2003;
Visto il foglio prot. n. 61180 del 16 dicembre 2003, con il quale il comune di Catania, VII direzione, ha trasmesso a questo Assessorato, per l'approvazione di competenza, il piano particolareggiato e gli atti e gli elaborati relativi, ai sensi dell'art. 12 della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche ed integrazioni al "piano urbanistico attuativo, variante Catania Sud";
Visto l'ulteriore foglio prot. n. 32519 del 25 marzo 2004, con il quale sono state trasmesse le integrazioni richieste da questo Assessorato con la nota dipartimentale prot. n. 12295 del 3 marzo 2004;
Visto il foglio prot. n. 151764 dell'8 novembre 2004, con il quale il comune di Catania ha trasmesso gli elaborati progettuali previsti dall'art. 9 della legge regionale n. 71/78, come richiesto con nota dirigenziale prot. n. 65722 dell'11 ottobre 2004;
Vista la deliberazione n. 58 del 12 dicembre 2002, con la quale il consiglio comunale di Catania, ai sensi dell'art. 12 della legge regionale n. 71/78, ha approvato il piano particolareggiato in variante allo strumento urbanistico denominato "piano urbanistico attuativo, variante Catania Sud";
Visti gli atti di pubblicazione e deposito, resi ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, relativi alla delibera del consiglio comunale di Catania n. 58 del 12 dicembre 2002;
Vista la delibera n. 53 del 3 novembre 2003, con la quale il consiglio comunale di Catania ha controdedotto sulle osservazioni e opposizioni presentate avverso il piano particolareggiato adottato;
Vista la certificazione del segretario generale prot. n. 1029 del 7 marzo 2003, in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano particolareggiato in argomento, nonché attestante la presentazione di n. 25 osservazioni e opposizioni entro i termini di legge e di n. 1 fuori termine avverso il piano adottato;
Viste le planimetrie di visualizzazione delle osservazioni e opposizioni presentate avverso il piano in esame nonché la relazione redatta dal progettista;
Viste le osservazioni e opposizioni trasmesse direttamente a questo Assessorato dalle seguenti ditte:
-  Legambiente, prot. n. 88/2003 del 5 dicembre 2003;
-  Enrico Costantino e Scuderi, assunta all'A.R.T.A. con prot. n. 13462 del 28 febbraio 2003;
-  Di Liberto Gabriella, prot. n. 9388 del 24 febbraio 2003;
-  Maurizio Ferrari, assunta all'A.R.T.A. con il prot. n. 13443 del 28 febbraio 2003;
Vista la nota prot. n. 4927 del 4 marzo 2004, con cui l'ufficio del Genio civile di Catania, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64 del 2 febbraio 1974, ha espresso parere favorevole, con prescrizioni sulla variante in argomento;
Vista la nota prot. n. 6213 del 2 agosto 2002, con la quale la Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania ha rilasciato il nulla osta ai sensi dell'art. 151 del decreto legislativo n. 490/99, con prescrizioni;
Vista la nota prot. n. 556 del 7 dicembre 2004, con la quale il servizio 4/D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica, unitamente agli atti ed elaborati relativi al piano particolareggiato, la proposta di parere n. 65 del 7 dicembre 2004, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che qui di seguito si trascrive:
"Premesso che:
Con nota prot. n. 61180 del 16 dicembre 2003 il comune di Catania, VII direzione ha qui trasmesso per l'approvazione, ai sensi dell'art. 12 della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche ed integrazioni, il piano particolareggiato, adottato con deliberazione del consiglio comunale n. 58 del 12 dicembre 2002, in variante allo strumento urbanistico denominato "piano urbanistico attuativo, variante Catania Sud";
Con nota dipartimentale prot. n. 12295 del 3 marzo 2004 questo Assessorato nel rilevare che le previsioni progettuali sono state oggetto di numerosi emendamenti ... (Omissis)..., comportanti mutamenti delle destinazioni d'uso dei suoli... ha richiesto al comune, al fine della determinazione di competenza, gli elaborati progettuali riportanti le modifiche deliberate con il superiore atto deliberativo nonché atti integrativi;
Con nota prot. n. 32519 del 25 marzo 2004 la suddetta direzione VII, ha inoltrato in triplice copia gli elaborati richiesti con la superiore nota dipartimentale, prot. n. 12295 del 3 marzo 2004;
Con nota prot. n. 202/D del 28 giugno 2004 la VII direzione urbanistica e gestione del territorio del comune di Catania ha qui trasmesso copia del verbale della conferenza di servizi svoltasi in data 28 giugno 2004, avente per oggetto "valutazione di cui alla circolare del 23 gennaio 2004... zona a protezione speciale (Z.P.S.)";
Successivamente questo servizio con rapporto prot. n. 366 del 14 luglio 2004, sottoposto all'attenzione dell'Assessore e del dirigente generale della direzione regionale urbanistica e condiviso dagli stessi come da notazione apposta su detto rapporto, ha proceduto a:
a)  trasmettere ai sensi dell'art. 5, comma 1 del D.P.R. n. 397/97 e successive modifiche ed integrazioni, con nota prot. n. 409 del 6 settembre 2004, il progetto del piano urbanistico attuativo unitamente al verbale sopracitato al servizio 2-V.A.S. - V.I.A. del dipartimento territorio ed ambiente di questo Assessorato per le valutazioni di competenza, come richiamato con circolare A.R.T.A. del 23 gennaio 2004;
b)  informare la Presidenza della Regione siciliana, per gli eventuali aspetti di competenza, dandone contestuale conoscenza al comune, in ordine al procedimento di variante all'accordo di programma stipulato secondo quanto disciplinato dall'art. 27 della legge n. 142/90, recepito con modifiche dalla legge regionale n. 48/91, approvato con decreto del Presidente della Regione siciliana n. 59/XIV, D.P.R. del 24 marzo 2000, con nota a firma del dirigente generale n. 57645 dell'8 settembre 2004;
c)  predisporre la proposta di parere in considerazione che a prescindere dalla procedura da perseguire, essendo il piano urbanistico attuativo di che trattasi in variante allo strumento urbanistico generale, va, comunque, sottoposto alle valutazioni urbanistiche di competenza di questa direzione regionale urbanistica.
Nel corso dell'esame della variante in oggetto, questo servizio, ha rilevato che il progetto in questione relativamente alla pianificazione attuativa riferita alle diverse "zone di intervento" in cui si articola il piano urbanistico attuativo risultava privo di alcuni elaborati progettuali previsti dall'art. 9 della legge regionale n. 71/78 e, pertanto con nota a firma del dirigente generale, prot. n. 65722 dell'11 ottobre 2004, ha richiesto al comune di Catania la documentazione mancante nonché chiarimenti in ordine alle preliminari verifiche in materia forestale e di tutela vegetazionale, ai sensi delle leggi regionali n. 16/96 e n.13/99...;
Con nota prot. n. 151764 dell'8 novembre 2004 la VII direzione urbanistica e gestione del territorio, comune di Catania ha qui trasmesso una relazione di chiarimento unitamente a due allegati grafici relativi allo schema della rete viaria.
Con nota prot. n. 6007 dell'8 novembre 2004, nel riscontrare la nota dipartimentale prot. n. 57645/2004, la Presidenza ha ritenuto che possa procedersi, qualora non ricorrano le motivazioni... esplicitate nella medesima nota... secondo le procedure di varianti urbanistiche di cui all'art. 12, comma 8 della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche ed integrazioni.
Questo servizio nella considerazione che quanto proposto con il progetto in esame attiene esclusivamente a varianti dell'assetto urbanistico, ritiene che per come riferito nella superiore nota della Presidenza, prot. n. 6007/U.O.B.1, il procedimento di approvazione possa essere quello di cui all'art. 12, comma 8 della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche ed integrazioni e pertanto ha predisposto la presente proposta di parere.
Visti i seguenti:
Atti ed elaborati trasmessi con nota prot. n. 61180/2003
-  delibera del consiglio comunale n. 58 del 12 dicembre 2002, avente come oggetto "adozione del piano urbanistico attuativo, variante Catania Sud", ai sensi della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche ed integrazioni;
-  deliberazione del consiglio comunale n. 53 del 3 novembre 2003, avente per oggetto: "controdeduzioni sulle opposizioni e/o opposizioni presentate al piano urbanistico attuativo, adottato con delibera n. 58 del 12 dicembre 2002";
-  parere della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania del 2 agosto 2002, servizio I, prot. n. 6213;
-  parere del Genio civile di Catania reso in conferenza dei servizi del 26 agosto 2002;
-  verbale della conferenza dei servizi svoltasi in data 26 agosto 2002;
Progetto del piano urbanistico attuativo allegato al superiore atto n. 58/2002, composto da:
-  una relazione illustrativa, norme di attuazione, piano particellare (n. 2), elenco ditte esproprianti, relazione illustrativa con annesso piano finanziario e n. 43 elaborati grafici;
-  studio geologico composto da relazione geologica e n. 5 elaborati grafici;
-  atti di pubblicazione, di cui all'art. 3 della legge regionale n. 71/78 e relativa delibera di controdeduzioni;
-  attestazione del segretario comunale di avvenuta pubblicazione all'albo pretorio del 14 febbraio 2003;
-  elenco delle osservazioni e/o opposizioni alla delibera di consiglio comunale n. 58/2002;
-  n. 25 osservazioni e/o opposizioni presentate da enti privati entro i termini di legge;
-  n. 1 opposizione presentata dal sig. R. Bavarese fuori termine di legge;
-  relazione redatta dai progettisti sulle osservazioni e/o opposizioni;
-  tavola relativa alla visualizzazione delle osservazioni e/o opposizioni;
-  da una relazione di studio archeologico con n. 1 elaborato grafico;
Atti ed elaborati trasmessi con nota prot. n. 32519/2004:
-  parere dell'ufficio del Genio civile prot. n. 4927 del 4 marzo 2004, reso ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74;
-  certificato del segretario generale, prot. n. 564/SG del 19 marzo 2004;
-  n. 21 elaborati grafici con le modifiche apportate dalla delibera n. 58 di consiglio comunale del 12 dicembre 2002;
Atti ed elaborati trasmessi con nota prot. n. 151764 del-l'8 novembre 2004:
-  una relazione di chiarimento unitamente a due allegati grafici relativi allo schema della rete viaria.
Premesso altresì che:
-  con decisione del 29 dicembre 1998 la Commissione europea approvava un programma operativo multiregionale comprendente nove patti territoriali per l'occupazione in diverse regioni dell'obiettivo 1, fra i quali vi era il patto territoriale di "Catania Sud";
- in data 17 novembre 1999, sulla scorta dell'esito di varie conferenze di servizi, nell'ambito delle quali sono stati resi i pareri degli enti interessati, è stato sottoscritto dal Presidente della Regione siciliana e dal sindaco pro-tempore del comune di Catania, secondo la procedura dell'art. 27 della legge n. 142/90, come modificato dall'art. 17 della legge n. 127/97, l'accordo di programma avente per oggetto (art. 2) variante urbanistica del piano regolatore generale di Catania;
-  tale accordo di programma è stato sottoposto all'esame del Consiglio regionale dell'urbanistica che ha espresso il proprio parere favorevole con prescrizioni, nella seduta del 17 febbraio 2000 con voto n. 236;
-  con D.P.R.S. n. 59/XIV del 24 marzo 2000 è stata approvata la variante del piano regolatore generale di Catania e legittimato l'accordo di programma.
Rilevato che:
-  le previsioni progettuali del presente piano urbanistico attuativo sono state, come in premessa riportato, oggetto di numerosi emendamenti presentati da diversi consiglieri comunali e dalla IV C.C.P., che ha presentato un maxi-emendamento ed inoltre da diversi sub-emendamenti;
-  detti emendamenti sono stati visualizzati sugli elaborati grafici la cui numerazione è contrassegnata dalla parola "bis", che vengono presi a riferimento per la formulazione della presente proposta di parere.
Previsioni progettuali in variante:
-  Le varianti più rilevanti che con il presente piano urbanistico attuativo s'intendono apportare all'assetto urbanistico di cui all'accordo di programma soprarichiamato consistono in:
1)  Nel settore a sud dell'aeroporto:
1.1)  Sistema della mobilità: viene sostanzialmente modificato detto sistema in quanto il tratto di viale Kennedy situato a sud dell'aeroporto, di cui nel precedente progetto se ne prevedeva il potenziamento, assume ora, con il ridimensionamento di detto asse, la funzione di "passeggiata a mare", prevalentemente pedonale o fruibile a mezzo di bus-navetta, corredato da "isole attrezzate" e da "spazi di sosta" ecc. Di conseguenza viene prevista una diversa struttura della viabilità veicolare che si articola in una arteria stradale di contorno all'intero comparto, nel potenziamento della via S. Giuseppe La Rena da cui si diparte un sistema di "strade a pettine" a servizio delle previste zone "turistico-ricettive". Vengono, inoltre, previsti a completamento del sistema della mobilità, vaste estensioni di parcheggio e aree di sosta attrezzate da realizzare a raso, in adiacenza della sopracitata via La Rena, in aree già destinate in parte a zone agricole e di turismo rurale ed in parte a zona turistico-ricettiva, ovvero interrati, in adiacenza a viale Kennedy, in luogo dei precedenti parcheggi a raso, raggiungibili dalle citate "strade a pettine".
1.2)  Modifica della zona turistico-ricreativa: si prevede una diversa perimetrazione di tale zona con una lieve diminuzione della superficie totale (circa ha. 23 in luogo dei precedenti circa ha. 26). Si prevede altresì la modifica delle norme tecniche di attuazione in quanto si propone l'aumento della densità territoriale da 0,5 mc./mq. (1 mc./mq. per le zone in cui viene indicato il comparto minimo di interventi unitario) a 0,25 mq./mq. Ciò comporta l'aumento della capacità edificatoria di tale comparto che, ipotizzando un'altezza media di mt. 3, diviene pari a mc. 170.000 in luogo dei precedenti mc. 130.000.
1.3)  Modifica della zona turistico-ricettiva a bassa densità: anche in questo caso si prevede una diversa perimetrazione di tale zona pur restando confermata, in linea di massima, la superficie complessiva. Si propone, altresì, l'aumento della densità territoriale che diviene pari a 0,1 mq./mq. in luogo di quella precedente di 0,3 mc./mq. Ciò comporta l'aumento della volumetria insediabile, tant'è che, per come risulta dalla relazione tecnica, la ricettività di tali zone passa dai precedenti 2.000 posti letto a 5.000 posti letto.
1.4)  un campo da golf, situato nella zona a sud-ovest del piano, di circa 90 ha. in un'area precedentemente destinata a zona agricola e di turismo rurale confinante.
1.5)  modifica del regime idraulico del canale artificiale "Arci", con la formazione di un laghetto, in una zona precedentemente destinata a parco costiero attrezzato.
1.6)  parco del mare situato a nord del campo da golf e a ridosso del canale Arci, attrezzato con attività sportive-ricreative-culturali legate all'ambiente marino, in un'area precedentemente destinata a zone agricole e di turismo rurale.
1.7)  soppressione dell'area per servizi di interesse generale (zona F) posta nel margine occidentale a sud dell'area aeroportuale.
2)  Nel settore a nord dell'aeroporto:
2.1)  riduzione della superficie "zona culturale ricreativa", ricadente per la maggior parte all'interno della fascia di rispetto aeroportuale la precedente destinazione di parco costiero attrezzato risulta frammisto ed interrotto con la previsione di due nuove aree per impianti sportivi, ubicati una a nord del canale Fontanarossa e l'altra a sud dello stesso.
2.2)  modifica del sistema di collegamento della viabilità con la viabilità urbana a nord del piano urbanistico-attuativo.
2.3)  previsione di n. 2 aree per impianti sportivi, con relativi parcheggi, a nord della fascia di rispetto aeroportuale piano urbanistico-attuativo.
Osservazioni e/o opposizioni
A seguito della procedura di pubblicità, ex art. 3 della legge regionale n. 71/78, sono pervenute, entro i termini di legge al comune di Catania in totale n. 25 osservazioni e/o opposizioni e n. 1 fuori termine mentre n. 4 ricorsi sono pervenuti direttamente a questo Assessorato.
Le superiori osservazioni e/o opposizioni sono state oggetto di controdeduzioni sia da parte dei progettisti che dal consiglio comunale di Catania.
I progettisti hanno predisposto un elaborato grafico relativo alla "visualizzazione delle osservazioni e/o opposizioni" che sono state distinte come osservazioni e/o opposizioni di tipo puntuale e di tipo generico, inoltre, hanno predisposto una relazione tecnica contenente le proposte di merito all'accoglimento delle stesse.
Il consiglio comunale di Catania ha controdedotto con atto deliberativo n. 53 del 3 novembre 2003 sulla scorta di un documento istruttorio, oggetto di emendamenti fatti propri dall'amministrazione comunale.
Osservazioni e/o opposizioni di tipo puntuale
Le superiori osservazioni e/o opposizioni sono state presentate dalle seguenti ditte:
 1)  Lo Bianco Benedetto (accolta dai progettisti e dal consiglio comunale);
 2)  Autorità portuale di Catania, prot. n. 4955 del 31 gennaio 2003 (respinta dai progettisti e dal consiglio comunale);
 3)  Autorità portuale di Catania, prot. n. 5215 dell'1 febbraio 2003 (respinta dai progettisti e dal consiglio comunale);
 4)  dott. Arcidiacono Giuseppe (accolta dai progettisti e respinta dal consiglio comunale);
 5)  Santamaria Paolo (respinta dai progettisti e dal consiglio comunale);
 6)  Fargione Vincenzo (accolta dai progettisti e respinta dal consiglio comunale);
 7)  CO.CA.P. (respinta dai progettisti e accolta dal consiglio comunale);
 8)  Cosentino Alberto (accolta dai progettisti e dal consiglio comunale);
 9)  Edil. Industr. e Commerc.le S.p.A. (respinta dai progettisti e dal consiglio comunale);
10)  E. Cosentino e S. Scuderi (respinta dai progettisti e dal consiglio comunale);
11)  Fargione Vincenzo (accolta dai progettisti e respinta dal consiglio comunale);
12)  Ferrari Maurizio (respinta dai progettisti e dal consiglio comunale);
13)  Di Liberto G. e Molinari C., prot. n. 9387 del 24 febbraio 2003 (accolta dai progettisti e respinta dal consiglio comunale);
14)  Di Liberto G. e Molinari C., prot. n. 9388 del 24 febbraio 2003 (accolta dai progettisti e respinta dal consiglio comunale).
Osservazioni e/o opposizioni di tipo generico
Le superiori osservazioni e/o opposizioni sono state presentate dalle seguenti ditte:
 1)  dott. Arcidiacono Giuseppe, si tratta di una reiterazione della superiore osservazione 4.
 2)  Assessorato urbanistica (accolta dai progettisti e dal consiglio comunale);
 3)  Legambiente (l'osservazione verte su osservazioni generali e osservazioni di carattere puntuale. Osservazioni generali: lett. b), c), d), e), f), g) non sono state condivise dai progettisti e dal consiglio comunale mentre viene accolta l'osservazione di cui alla lett. a). Osservazione di carattere puntuale distinta in 3 punti: respinta dai progettisti e dal consiglio comunale;
 4)  CO.CA.P., distinta in dieci punti: le osservazioni di cui ai punti 2), 4), 5), 6), 7), 9), 10), non sono state condivise dai progettisti e dal consiglio comunale, sono stati accolti i punti 3), 8); per quanto riguarda l'osservazione di cui al punto 1) la stessa è stata respinta dai progettisti ed accolta dal consiglio comunale;
 5)  Cavallaro Francesco, prot. n. 9034 del 22 febbraio 2003 (accolta dai progettisti e dal consiglio comunale);
 6)  Cavallaro Francesco, prot. n. 9035 del 22 febbraio 2003 (parzialmente accolta dai progettisti e dal consiglio comunale;
 7)  Cons. D'Antoni Orazio (accolta dai progettisti e respinta dal consiglio comunale);
 8)  Campo Giovanni (respinta dai progettisti e dal consiglio comunale);
 9)  Castorina Alfredo, l'osservazione verte su quattro punti che sono stati respinti dai progettisti e dal consiglio comunale;
10)  Giordano Vincenzo, l'osservazione verte su tre punti che sono stati respinti dai progettisti e dal consiglio comunale;
11)  Cassarino Guglielmo, l'osservazione verte su tre punti che sono stati respinti dai progettisti e dal consiglio comunale;
12)  Mancrena Mario Matteo (respinta dai progettisti e dal consiglio comunale).
Considerato che:
-  In linea generale il piano urbanistico attuativo riconferma gli obiettivi e le finalità stabilite nell'accordo di programma di cui al D.P.R.S. n. 59/XIV del 24 marzo 2000, mirate, sostanzialmente, alla riqualificazione e valorizzazione turistica della zona costiera situata nel settore meridionale del territorio comunale di Catania;
-  Si condividono, ferme restando le condizioni espresse dalla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania con parere n. 6213 dell'1 agosto 2002, le modifiche proposte in merito al "sistema della mobilità" in quanto gli interventi sopra specificati, volti principalmente al decongestionamento del traffico veicolare che oggi gravita esclusivamente sull'asse di viale Kennedy, demarcando e creando una vera e propria barriera fisica tra il litorale e le aree interne, appaiono compatibili con gli obiettivi progettuali;
-  L'impostazione generale dell'assetto urbanistico proposto dalla variante in esame risulta condivisibile, con le seguenti precisazioni discendenti dal voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 236 del 17 febbraio 2000:
1)  Ai fini dell'attuazione delle diverse previsioni progettuali, ed in particolare per le zone "turistico-ricettive", "turistico-ricreative", "campo da golf" e "parco del mare" si riconferma integralmente la prescrizione di cui al punto 7 del voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 236/2000, che di seguito si riporta integralmente: ai fini dell'attuazione della variante e relativamente agli insediamenti previsti, classificabili in via analogica come zona "C", vanno comunque osservate le procedure di legge per l'adozione e l'approvazione degli strumenti urbanistici esecutivi, così come disciplinati dalla vigente legislazione urbanistica (piano particolareggiato o piano di lottizzazione convenzionato), assicurando ad ogni abitante insediabile uno standard minimo di 24 mq. di spazi pubblici, ai sensi dell'art. 4 del D.I. 2 aprile 1968, n. 1444;
2)  Restano impregiudicate, altresì, le disposizioni di cui al D.P.R. 12 aprile 1996 in materia di valutazione di impatto ambientale.
3) Per le attività previste nell'intorno aeroportuale si richiamano integralmente le prescrizioni di cui al punto 8) ed alla successiva alinea a) del medesimo voto del Consiglio regionale dell'urbanistica, che di seguito si riportano integralmente:
-  Punto 8): Le attività consentite nell'intorno aeroportuale vanno subordinate al rispetto dell'art. 7 del decreto del Ministero dell'ambiente 31 ottobre 1997 (Gazzetta Ufficiale n. 267/97) e del decreto del Ministero dell'ambiente 3 dicembre 1999 (Gazzetta Ufficiale n. 289/99);
-  Aliena a: per le aree a sud dell'aeroporto, va mantenuta, ai fini cautelativi, la fascia di rispetto aeroportuale secondo il vigente piano regolatore generale;
4)  Si richiamano altresì integralmente le prescrizioni del voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 236/2000 di cui al punto 9: L'attuazione della variante va, infine, subordinata al rispetto della legge regionale n. 16/96 e successive modifiche ed integrazioni; ed all'alinea e): L'attuazione della variante resta subordinata alle preliminari verifiche in materia forestale e di tutela vegetazionale ai sensi delle leggi regionali n. 16/96 e n. 13/99.
-  Nel merito delle singole previsioni progettuali:
a)  non si condivide l'area destinata a parcheggi ed area di sosta attrezzata situata lungo la via S. Giuseppe La Rena limitrofa alla zona classificata "turistico-ricettiva", in quanto non risulta compatibile con la presenza della masseria esistente, indicata come edificio storico, per i quali le norme tecniche di attuazione prevedono la salvaguardia e riqualificazione. A tal riguardo, contrariamente all'assunto del consiglio comunale, si accoglie, anche per ciò che riguarda l'indice di 0,1 mq./mq., che va inteso quale "densità territoriale", l'osservazione prot. n. 9388 del 24 febbraio 2003 (ditta Di Liberto e Molinari), peraltro condivisa dai progettisti. L'area interessata riassume la precedente classificazione di "verde rurale";
b)  riguardo alla previsione del laghetto artificiale lungo il canale Arci, che rientra tra le tipologie di cui all'allegato B del D.P.R. del 12 aprile 1996, la stessa, sotto il profilo strettamente urbanistico appare ammissibile, fermo restando che il relativo progetto, che dovrà necessariamente tenere in debito conto delle concrete rifluenze sull'assetto ambientale ed idrogeologico della zona, come rappresentato dall'osservazione della ditta Raffaello Bavarese, andrà soggetto alla procedura di V.I.A.;
-  Relativamente alle osservazioni/opposizioni si condividono le determinazioni assunte dal consiglio comunale, salvo quanto non diversamente specificato nelle considerazioni che precedono.
Come in precedenza riportato sono pervenute direttamente all'A.R.T.A. n. 4 osservazioni delle ditte: Legambiente, Enrico Costantino e Scuderi, Di Liberto Gabriella e Maurizio Ferrari. Le prime 3 ripropongono osservazioni già inoltrate al comune sulle quali il consiglio comunale si è determinato con la delibera n. 53/2003.
Riguardo all'osservazione della ditta Maurizio Ferrari si rimanda al precedente punto 4 dei considerata che riconferma le prescrizioni dettate dal voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 236 del 17 febbraio 2000 in ordine alle preliminari verifiche in materia forestale e vegetazionale ai sensi delle leggi regionali n. 16/96 e n. 13/99.
Tutto quanto sopra premesso, visto, rilevato e considerato, questo servizio 4/CT esprime parere favorevole alla variante di cui al piano urbanistico attuativo/V.C.S., adottata dal comune di Catania con delibera n. 58 del 12 dicembre 2002, subordinatamente alle prescrizioni di cui sopra.";
Visto il voto n. 439 del 28 aprile 2005 con cui il Consiglio regionale dell'urbanistica ha espresso il parere che qui di seguito si trascrive:
"Premesso che:
Con nota prot. n. 61180 del 16 dicembre 2003 il comune di Catania, VII direzione ha qui trasmesso per l'approvazione, ai sensi dell'art. 12 della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche ed integrazioni, il piano particolareggiato, adottato con deliberazione del consiglio comunale n. 58 del 12 dicembre 2002 in variante allo strumento urbanistico, denominato "piano urbanistico attuativo, variante Catania Sud";
Con nota dipartimentale prot. n. 12295 del 3 marzo 2004 questo Assessorato nel rilevare che le previsioni progettuali sono state oggetto di numerosi emendamenti ...(Omissis)..., comportanti mutamenti delle destinazioni d'uso dei suoli... ha richiesto al comune, al fine della determinazione di competenza, gli elaborati progettuali riportanti le modifiche deliberate con il superiore atto deliberativo nonché atti integrativi;
Con nota prot. n. 32519 del 25 marzo 2004 la suddetta direzione VII, ha inoltrato in triplice copia gli elaborati richiesti con la superiore nota dipartimentale, prot. n. 12295 del 3 marzo 2004;
Con nota prot. n. 202/D del 28 giugno 2004 la VII direzione urbanistica e gestione del territorio del comune di Catania ha trasmesso copia del verbale della conferenza di servizi svoltasi in data 28 giugno 2004, avente per oggetto "valutazione di cui alla circolare del 23 gennaio 2004... zona a protezione speciale (Z.P.S.)";
Successivamente il servizio 4, con rapporto prot. n. 366 del 14 luglio 2004, sottoposto all'attenzione dell'Assessore e del dirigente generale della direzione regionale urbanistica e condiviso dagli stessi come da notazione apposta su detto rapporto, ha proceduto a:
d)  Trasmettere ai sensi dell'art. 5, comma 1 del D.P.R. n. 397/97 e successive modifiche ed integrazioni, con nota prot. n. 409 del 6 settembre 2004, il progetto del piano urbanistico attuativo unitamente al verbale sopracitato al servizio 2-V.A.S. - V.I.A. del dipartimento territorio ed ambiente di questo Assessorato per le valutazioni di competenza, come richiamato con circolare A.R.T.A. del 23 gennaio 2004;
e)  Informare la Presidenza della Regione siciliana, per gli eventuali aspetti di competenza, dandone contestuale conoscenza al comune, in ordine al procedimento di variante all'accordo di programma stipulato secondo quanto disciplinato dall'art. 27 della legge n. 142/90, recepito con modifiche dalla legge regionale n. 48/91, approvato con decreto del Presidente della Regione siciliana n. 59/XIV, D.P.R. del 24 marzo 2000, con nota a firma del dirigente generale n. 57645 dell'8 settembre 2004;
f)  Predisporre la proposta di parere in considerazione che a prescindere dalla procedura da perseguire, essendo il piano urbanistico attuativo di che trattasi in variante allo strumento urbanistico generale, va, comunque, sottoposto alle valutazioni urbanistiche di competenza della direzione regionale urbanistica.
Nel corso dell'esame della variante in oggetto, il servizio 4, ha rilevato che il progetto in questione relativamente alla pianificazione attuativa riferita alle diverse "zone di intervento" in cui si articola il piano urbanistico attuativo, risultava privo di alcuni elaborati progettuali previsti dall'art. 9 della legge regionale n. 71/78 e, pertanto con nota a firma del dirigente generale, prot. n. 65722 dell'11 ottobre 2004, ha richiesto al comune di Catania la documentazione mancante nonché chiarimenti in ordine alle preliminari verifiche in materia forestale e di tutela vegetazionale, ai sensi delle leggi regionali nn. 16/96 e 13/99...;
Con nota prot. n. 151764 dell'8 novembre 2004, la VII direzione urbanistica e gestione del territorio del comune di Catania ha trasmesso una relazione di chiarimento unitamente a due allegati grafici relativi allo schema della rete viaria.
Con nota prot. n. 6007 dell'8 novembre 2004, nel riscontrare la nota dipartimentale prot. n. 57645/2004, la Presidenza ha ritenuto che possa procedersi, qualora non ricorrano le motivazioni... esplicitate nella medesima nota... secondo le procedure di varianti urbanistiche di cui all'art. 12, comma 8 della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche ed integrazioni.
Il servizio 4 nella considerazione che quanto proposto con il progetto in esame, attiene esclusivamente a varianti dell'assetto urbanistico, ha ritenuto che, per come riferito nella superiore nota della Presidenza, prot. n. 6007/U.O.B.1, il procedimento di approvazione possa essere quello di cui all'art. 12, comma 8 della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche ed integrazioni e pertanto ha predisposto e trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica la proposta di parere.
Visti i seguenti:
Proposta di parere n. 65 del 7 dicembre 2004 del servizio
Atti ed elaborati trasmessi con nota prot. n. 61180/2003
-  delibera del consiglio comunale n. 58 del 12 dicembre 2002, avente come oggetto "adozione del piano urbanistico attuativo, variante Catania Sud", ai sensi della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche ed integrazioni";
-  deliberazione del consiglio comunale n. 53 del 3 novembre 2003, avente per oggetto: "controdeduzioni sulle opposizioni e/o opposizioni presentate al piano urbanistico attuativo, adottato con delibera n. 58 del 12 dicembre 2002";
-  parere della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania del 2 agosto 2002, servizio I, prot. n. 6213;
-  parere del Genio civile di Catania reso in conferenza dei servizi del 26 agosto 2002;
-  verbale della conferenza dei servizi svoltasi in data 26 agosto 2002.
Progetto del piano urbanistico attuativo allegato al superiore atto n. 58/2002, composto da:
-  una relazione illustrativa, norme di attuazione, piano particellare (n. 2), elenco ditte esproprianti, relazione illustrativa con annesso piano finanziario e n. 43 elaborati grafici;
-  studio geologico composto da relazione geologica e n. 5 elaborati grafici;
-  atti di pubblicazione, di cui all'art. 3 della legge regionale n. 71/78 e relativa delibera di controdeduzioni;
-  attestazione del segretario comunale di avvenuta pubblicazione all'albo pretorio del 14 febbraio 2003;
-  elenco delle osservazioni e/o opposizioni alla delibera di consiglio comunale n. 58/2002;
-  n. 25 osservazioni e/o opposizioni presentate da enti privati entro i termini di legge;
-  n. 1 opposizione presentata dal sig. R. Bavarese fuori termine di legge;
-  relazione redatta dai progettisti sulle osservazioni e/o opposizioni;
-  tavola relativa alla visualizzazione delle osservazioni e/o opposizioni;
-  una relazione di studio archeologico con n. 1 elaborato grafico.
Atti ed elaborati trasmessi con nota prot. n. 32519/2004
-  Parere dell'ufficio del Genio civile prot. n. 4927 del 4 marzo 2004, reso ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74;
-  Certificato del segretario generale, prot. n. 564/SG del 19 marzo 2004;
-  n. 21 elaborati grafici con le modifiche apportate dalla delibera n. 58 del consiglio comunale del 12 dicembre 2002.
Atti ed elaborati trasmessi con nota prot. n. 151764 dell'8 novembre 2004
-  una relazione di chiarimento unitamente a due allegati grafici relativi allo schema della rete viaria.
Premesso altresì che:
-  con decisione del 29 dicembre 1998 la Commissione europea approvava un programma operativo multiregionale comprendente nove patti territoriali per l'occupazione in diverse regioni dell'obiettivo 1, fra i quali vi era il patto territoriale di "Catania Sud";
-  in data 17 novembre 1999, sulla scorta dell'esito di varie conferenze di servizi, nell'ambito delle quali sono stati resi i pareri degli enti interessati, è stato sottoscritto dal Presidente della Regione siciliana e dal sindaco pro-tempore del comune di Catania, secondo la procedura dell'art. 27 della legge n. 142/90, come modificato dall'art. 17 della legge n. 127/97, l'accordo di programma avente per oggetto (art. 2) variante urbanistica del piano regolatore generale di Catania;
-  tale accordo di programma è stato sottoposto all'esame del Consiglio regionale dell'urbanistica che ha espresso il proprio parere favorevole con prescrizioni, nella seduta del 17 febbraio 2000 con voto n. 236;
-  con D.P.R.S. n. 59/XIV del 24 marzo 2000 è stata approvata la variante del piano regolatore generale di Catania e legittimato l'accordo di programma.
Rilevato che:
-  le previsioni progettuali del presente piano urbanistico attuativo sono state, come in premessa riportato, oggetto di numerosi emendamenti presentati da diversi consiglieri comunali e dalla IV C.C.P., che ha presentato un maxi-emendamento, ed inoltre da diversi sub-emendamenti;
-  con nota dipartimentale del 3 marzo 2004, sono stati richiesti gli elaborati progettuali riportanti le modifiche apportate con il superiore atto deliberativo nonché alcuni atti integrativi;
-  detti emendamenti sono stati visualizzati sugli elaborati grafici la cui numerazione è contrassegnata dalla parola "bis", ed inoltrati dal comune in data 25 marzo 2004 ed 8 novembre 2004;
-  tali tavole "bis" sono sostitutive delle corrispondenti tavole originarie e vengono prese a riferimento, in uno con gli altri elaborati, per la formulazione del presente parere.
Osservazioni e/o opposizioni
A seguito della procedura di pubblicità, ex art. 3 della legge regionale n. 71/78, sono pervenute, entro i termini di legge al comune di Catania in totale n. 25 osservazioni e/o opposizioni e n. 1 fuori termine mentre n. 4 ricorsi sono pervenuti direttamente a questo Assessorato.
Le superiori osservazioni e/o opposizioni sono state oggetto di controdeduzioni sia da parte dei progettisti che dal consiglio comunale di Catania.
I progettisti hanno predisposto un elaborato grafico relativo alla "visualizzazione delle osservazioni e/o opposizioni" che sono state distinte come osservazioni e/o opposizioni di tipo puntuale e di tipo generico, inoltre, hanno predisposto una relazione tecnica contenente le proposte di merito all'accoglimento delle stesse.
Il consiglio comunale di Catania ha controdedotto con atto deliberativo n. 53 del 3 novembre 2003 sulla scorta di un documento istruttorio, oggetto di emendamenti fatti propri dall'amministrazione comunale.
Osservazioni e/o opposizioni di tipo puntuale
Le superiori osservazioni e/o opposizioni sono state presentate dalle seguenti ditte:
15)  Lo Bianco Benedetto (accolta dai progettisti e dal consiglio comunale);
16)  Autorità portuale di Catania, prot. n. 4955 del 31 gennaio 2003 (respinta dai progettisti e dal consiglio comunale);
17)  Autorità portuale di Catania, prot. n. 5215 dell'1 febbraio 2003 (respinta dai progettisti e dal consiglio comunale);
18)  dott. Arcidiacono Giuseppe (accolta dai progettisti e respinta dal consiglio comunale);
19)  Santamaria Paolo (respinta dai progettisti e dal consiglio comunale);
20)  Fargione Vincenzo (accolta dai progettisti e respinta dal consiglio comunale);
21. CO.CA.P. (respinta dai progettisti e accolta dal consiglio comunale);
22)  Cosentino Alberto (accolta dai progettisti e dal consiglio comunale);
23)  Edil. Industr. e Commerc.le S.p.A. (respinta dai progettisti e dal consiglio comunale);
24)  E. Cosentino e S. Scuderi (respinta dai progettisti e dal consiglio comunale);
25)  Fargione Vincenzo (accolta dai progettisti e respinta dal consiglio comunale);
26)  Ferrari Maurizio (respinta dai progettisti e dal consiglio comunale);
27)  Di Liberto G. e Molinari C., prot. n. 9387 del 24 febbraio 2003 (accolta dai progettisti e respinta dal consiglio comunale);
28)  Di Liberto G. e Molinari C., prot. n. 9388 del 24 febbraio 2003 (accolta dai progettisti e respinta dal consiglio comunale).
Osservazioni e/o opposizioni di tipo generico
Le superiori osservazioni e/o opposizioni sono state presentate dalle seguenti ditte:
10)  dott. Arcidiacono Giuseppe, si tratta di una reiterazione della superiore osservazione 4;
11)  Assessorato urbanistica (accolta dai progettisti e dal consiglio comunale);
12)  Legambiente (l'osservazione verte su osservazioni generali e osservazioni di carattere puntuale. Osservazioni generali: lett. b), c), d), e), f), g) non sono state condivise dai progettisti e dal consiglio comunale mentre viene accolta l'osservazione di cui alla lett. a). Osservazione di carattere puntuale distinta in 3 punti: respinta dai progettisti e dal consiglio comunale;
13)  CO.CA.P., distinta in dieci punti: le osservazioni di cui ai punti 2), 4), 5), 6), 7), 9), 10), non sono state condivise dai progettisti e dal consiglio comunale, sono stati accolti i punti 3), 8); per quanto riguarda l'osservazione di cui al punto 1) la stessa è stata respinta dai progettisti ed accolta dal consiglio comunale;
14)  Cavallaro Francesco, prot. n. 9034 del 22 febbraio 2003 (accolta dai progettisti e dal consiglio co-munale);
15)  Cavallaro Francesco, prot. n. 9035 del 22 febbraio 2003 (parzialmente accolta dai progettisti e dal consiglio comunale);
16)  cons. D'Antoni Orazio (accolta dai progettisti e respinta dal consiglio comunale);
17)  Campo Giovanni (respinta dai progettisti e dal consiglio comunale);
18)  Castorina Alfredo, l'osservazione verte su quattro punti che sono stati respinti dai progettisti e dal consiglio comunale;
19)  Giordano Vincenzo, l'osservazione verte su tre punti che sono stati respinti dai progettisti e dal consiglio comunale;
20)  Cassarino Guglielmo, l'osservazione verte su tre punti che sono stati respinti dai progettisti e dal consiglio comunale;
21)  Mancrena Mario Matteo (respinta dai progettisti e dal consiglio comunale).
Rilevato inoltre che:
A)  Disciplina vigente sul territorio
-  il piano regolatore generale vigente in quest'area è costituito dal piano regolatore generale approvato con D.P.R.S. n. 166-A del 28 giugno 1969 modificato in base ad una variante adottata dal comune di Catania con delibera n. 30 del 16 settembre 1999 ed approvata con D.P.R.S. n. 59/XIV del 24 marzo 2000; tale variante ha legittimato l'accordo di programma sottoscritto, sulla scorta dell'esito di varie conferenze di servizi, dal Presidente della Regione e dal sindaco pro-tempore del comune di Catania il 17 novembre 1999 (art. 27, legge n. 142/90 come modificato dall'art. 17, legge n. 127/97).
L'accordo di programma ha avuto infatti per oggetto (art. 2):
a)  la variante urbanistica del piano regolatore generale correlata alla misura di sviluppo integrato del patto territoriale per l'occupazione Catania sud, approvata con delibera del consiglio comunale del 16 settembre 1999, n. 30 e con i chiarimenti depositati il 25 ottobre 1999, n. 13130;
b)  le modalità d'uso e concessione integrate del demanio, secondo le indicazioni desunte dagli atti comunali sopraindicati;
c)  la correlata riperimetrazione della zona B dell'Oasi del Simeto.
Il suddetto accordo di programma ha comportato la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità per tutti gli interventi pubblici o privati connessi alle finalità del patto territoriale e ricadenti all'interno delle aree comprese nella variante urbanistica (art. 6 dell'accordo di programma).
La durata dei vincoli espropriativi è stata fissata in 5 anni dalla data di definitiva efficacia della variante (24 marzo 2000). (norme di attuazione, parte III, norme generali e modalità attuative, punto 26).
La variante al piano regolatore generale approvata con D.P.R.S. n. 59/XIV del 24 marzo 2000 è stata infatti predisposta al fine di "rendere possibile l'attuazione degli interventi previsti nell'accordo di programma, non conformi al vigente piano regolatore generale di Catania, conferendo ai terreni interessati dal patto le destinazioni urbanistiche idonee allo scopo" (parere del Consiglio regionale dell'urbanistica - Direzione regionale dell'urbanistica, punto 3).
Il piano regolatore generale attualmente vigente prevede pertanto "le trasformazioni e gli interventi di riqualificazione, che si ricollegano alle misure del piano d'azione del patto territoriale" ed in particolare:
-  la localizzazione di strutture turistico-ricettive, culturali, per lo svago e il tempo libero, nell'area tra il viale Kennedy e il boschetto;
-  la riorganizzazione degli impianti sportivi comunali esistenti nella predetta area;
-  la sostituzione delle altre strutture esistenti nella predetta zona, con altre di minore impatto ambientale, e loro riconversione per destinazioni d'uso di tipo ricettivo e per il tempo libero;
-  l'eliminazione di una buona parte delle strutture fisse che occupano le aree demaniali della spiaggia con sistemazione a verde e "rinaturalizzazione" delle aree a ridosso del viale Kennedy;
-  il risanamento ambientale del boschetto ai fini della creazione di un parco attrezzato, che si prevede di estendere verso sud, proseguendo dopo la pista dell'aeroporto in una fascia di verde attrezzato, parallela al viale Kennedy di circa 150 m. di larghezza;
-  l'allocazione a sud dell'aeroporto tra la S.P. 53 e viale Kennedy di attività extra-alberghiere a bassa densità edilizia (campeggi, villaggi turistici, turismo rurale) e di varie attività per il tempo libero e per lo svago;
-  la destinazione a turismo rurale della zona tra la S.P. 53 e la S.S. 114, fino all'estremo sud dell'area di intervento del patto, mediante il recupero e l'utilizzo delle masserie;
-  la ristrutturazione del viale Kennedy come strada di servizio delle attrezzature turistico-balneari, assumendo la funzione di "strada parcheggio" attrezzata per la fruizione pedonale ed il trasporto pubblico;
-  la realizzazione di alcune nuove strade che collegano il viale Kennedy al sistema viario pubblico, al fine di agevolare il collegamento della zona costiera con il vicino aeroporto, con la S.S. 114 e con la S.P. 53".
Al fine di agevolare, pur nella coerenza urbanistica complessiva, il decollo delle trasformazioni, il piano regolatore generale vigente costruisce margini di flessibilità consentendo in ogni zona diversi tipi di attività.
Le norme di attuazione sono pertanto distinte in 2 parti: nella parte prima vengono definiti gli usi consentiti e le prescrizioni di carattere generale; nella parte seconda indici e parametri per ogni singola attività.
La zonizzazione prevede infatti:
-  zone culturali-ricreative nelle quali possono localizzarsi: attività culturali e ricreative; attività sportive;
-  zona turistico ricettiva nella quale possono localizzarsi: ricettività alberghiera di nuova edificazione, attività culturali e ricreative;
-  zona di riuso per attività ricettive nella quale possono localizzarsi: ricettività alberghiera, foresteria/ostello atleti;
-  zone turistico-ricettive a bassa densità nelle quali possono localizzarsi: ricettività extra-alberghiera (campeggi, villaggi, turismo rurale); attività culturali e ricreative; attività sportive; parco divertimenti;
-  zona turistico-ricreativa, a sud dell'area aeroportuale, nella quale possono localizzarsi: attività culturali e ricreative; attività sportive; parco divertimenti drive-in; con esclusione della ricettività di qualsiasi genere;
-  zone agricole e di turismo rurale nelle quali possono localizzarsi: attività agricole; agriturismo: turismo rurale;
-  sistema integrato per la fruizione del litorale nel quale possono localizzarsi: attività direttamente connesse con la balneazione; tempo libero all'aperto; sport acquatici e da spiaggia; servizi accessori di piccola ristorazione a supporto;
-  parco attrezzato costiero dove attuare: riqualificazione ambientale; recupero boschetto; attività ludiche all'aperto;
-  zona alberghiera nell'area ad ovest del boschetto della Plaja;
-  servizi di interesse generale;
-  impianti sportivi;
-  zone artigianali e commerciali;
-  verde urbano;
-  parcheggi ed aree di sosta attrezzate.
Le norme prevedono inoltre l'obbligo di attuazione mediante comparto edificatorio per le seguenti destinazioni d'uso: attività alberghiere; villaggi turistici; attività culturali e ricreative; attività sportive; attività all'aperto. Laddove il comparto non viene indicato vengono fissate le superfici minime di intervento nelle seguenti quantità: attività culturali e ricreative 10.000 mq.; parco divertimenti 50.000 mq.; attività sportive 20.000 mq.; attività all'aperto 20.000 mq.
Vengono altresì fissati specifici oneri concessori, con quantificazione e localizzazione delle aree a verde e a parcheggio da realizzare e cedere, per le destinazioni a villaggi turistici, camping, attività culturali e ricreative, parco divertimenti, attività sportive, attività all'aperto.
La destinazione a parco costiero attrezzato costituisce invece vincolo preordinato all'espropriazione per pubblica utilità.
-  Nel piano regolatore generale vengono inoltre dettate "...le regole generali da rispettare per un corretto inserimento degli interventi prevedibili in attuazione del P.T.O. nel quadro di assetto territoriale complessivo, al fine di assicurare la compatibilità ambientale e la coerenza complessiva degli interventi stessi." (pg. 1, delle norme di attuazione).
In tali norme vengono infatti precisate due differenti procedure di attuazione:
-  la prima procedura riguarda tutti gli interventi oggetto del patto territoriale attuati nell'ambito dell'accordo di programma.
Per essi si prevede la predisposizione di un programma attuativo complessivo attraverso il quale, nel rispetto della zonizzazione e garantendo così la coerenza reciproca degli interventi, poter realizzare le previsioni urbanistiche direttamente mediante concessioni edilizie o convenzioni di comparto.
Va in particolare predisposta:
1)  la progettazione del sistema integrato per la fruizione del litorale (costituita da 1 o più progetti per un massimo di 3, correlati alla funzione attribuita alle aree retrostanti ed integrati tra loro) che dovrà comprendere: la realizzazione di una fascia di verde attrezzata a margine di viale Kennedy di larghezza non inferiore a m. 40; la demolizione delle opere permanenti esistenti conservando un max del 20% delle superfici coperte escluse le strutture turistico-ricettive e sociali esistenti che vanno mantenute, riqualificate e collegate a specifiche aree di parcheggio; l'organizzazione ad isola dei lidi; l'integrale ripristino dell'ambiente dunale costiero nelle aree fociali interdette alla balneazione;
2)  la progettazione di iniziativa pubblica unitaria (o a due stralci a nord e a sud della pista aeroportuale) del parco attrezzato costiero con la sua estensione in porzioni di territorio ricadenti della zona turistico-ricettiva a bassa densità e nella zona turistico-ricreativa a connessione tra litorale e zona agricola retrostante. Nelle norme viene precisato che "nel tratto a sud dell'aeroporto l'individuazione planimetrica dell'ingombro di viale Kennedy e del parco costiero è da intendersi puramente indicativa e può essere modificata nell'ambito della progettazione generale del parco costiero attrezzato, in relazione alle esigenze di compatibilizzazione rispetto al sistema dunale costiero ed alla sua eventuale parziale ricostituzione."
Il parco attrezzato va realizzato "ad integrale scomputo degli oneri concessori, nelle aree aventi destinazione turistico ricettiva a bassa densità e turistico ricreativa a sud della pista aeroportuale."
3)  L'indicazione delle aree da cedere per le zone turistico ricettive a bassa densità e turistico ricreative che vanno individuate tra quelle destinate a parcheggio o a verde; tali aree possono essere anche poste in perpendicolare rispetto al viale Kennedy. Solo se dai conteggi risulti una quantità maggiore di quella prevista nella variante, la superficie eccedente può farsi ricadere all'interno delle aree a destinazione turistico ricettiva a bassa densità e turistico ricreativa purché in continuità con il parco costiero (norme di attuazione, parte III - norme generali e modalità attuative p. 28-29).
Per le zone culturali-ricreative, turistico-ricettive costiera, alberghiera, turistico-ricreativa e turistico-ricettiva a bassa densità, che vengono considerate zone a valenza strategica nell'attuazione del patto territoriale, viene prevista una speciale procedura di attuazione. Per esse infatti, nel caso in cui non venga intrapresa alcuna iniziativa da parte dei privati proprietari degli immobili per l'attuazione degli interventi consentiti, viene sancita la possibilità da parte dell'amministrazione di esercitare, relativamente alle parti di proprietà di privati, il vincolo di espropriazione eventuale e differito, che diventa attuale in relazione all'inadempimento da parte degli interessati, attivando le procedure espropriative per l'attuazione di interventi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del patto.
-  La seconda procedura riguarda tutti gli interventi da realizzarsi al di fuori del programma attuativo del patto territoriale per i quali va invece predisposto un piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica che dovrà contenere:
-  la localizzazione delle singole attività;
-  la localizzazione di una chiesa;
-  la localizzazione di aree a parcheggio in misura tale da raddoppiare quella attualmente prevista;
-  l'individuazione delle aree da sottoporre a intervento pubblico;
-  l'individuazione delle eventuali aree, oltre quelle già destinate a parco attrezzato, da destinare ad interventi di rinaturazione.
L'estensione di tale piano urbanistico attuativo dovrà comprendere almeno un intero comparto delimitato da strade.
In sede di valutazione della variante 2000 al punto 7 del parere Consiglio regionale dell'urbanistica-direzione regionale urbanistica è stato poi prescritto che "ai fini dell'attuazione della variante... vanno comunque osservate le procedure di legge per l'adozione e l'approvazione degli strumenti urbanistici esecutivi così come disciplinati dalla vigente legislazione urbanistica (piano particolareggiato e/o piano di lottizzazione convenzionato)."
Da quanto sopra discende che la procedura di attuazione delle previsioni del piano regolatore generale deve prevedere la predisposizione di uno strumento urbanistico esecutivo che, oltre a rispondere ai dettami di legge, rispetti quanto prescritto nelle succitate norme di attuazione del piano regolatore generale vigente.
Come già rilevato in premessa, il "piano urbanistico attuativo - variante Catania Sud" adottato dal comune di Catania, con deliberazione del consiglio comunale n. 58 del 12 dicembre 2002, è stato trasmesso all'A.R.T.A. per l'approvazione, ai sensi dell'art. 12 della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche ed integrazioni, quindi, in quanto piano particolareggiato, in variante allo strumento urbanistico vigente.
L'analisi del suddetto strumento viene quindi effettuata valutando:
1)  se la definizione dei contenuti è rispondente alle prescrizioni definite dal piano regolatore generale;
2)  se le modifiche apportate sono migliorative dell'assetto previsto per l'area;
3)  se la definizione dei contenuti è rispondente ai dettami di legge.
B)  Contenuti del "piano urbanistico attuativo, variante Catania Sud"
In linea di massima il piano presentato persegue gli stessi obiettivi posti a base del piano regolatore generale vigente, pur apportando alcune modifiche.
Le varianti più rilevanti consistono in:
1)Modifiche del perimetro dell'area interessata dal piano
-  Lieve modifica del perimetro del piano urbanistico attuativo per l'ampliamento della rotatoria del nodo di Faro Biscari;
-  lieve modifica di perimetro in corrispondenza del boschetto della Playa;
-  lieve modifica di perimetro per la realizzazione di una arteria di collegamento tra il viale Kennedy e via S. Giuseppe La Rena, parallela al torrente Fontanarossa, in alternativa all'asse di penetrazione approvato nel 2000 in quanto quest'ultimo interferiva con un'area militare;
-  ampliamento con una fascia parallela al tratto sud della via S. Giuseppe la Rena.
2)Sistema della mobilità
Viene prevista una diversa struttura della viabilità veicolare che si articola in:
-  previsione di una arteria stradale a 6 corsie di contorno all'intera area interessata dalla variante, attuata anche attraverso il potenziamento della via S. Giuseppe La Rena, collegata alla tangenziale da via Passo Martino e da una nuova arteria del piano urbanistico attuativo;
-  previsione di una viabilità di penetrazione a 4 corsie costituita da un sistema di "strade a pettine" che si diparte da detta arteria nel tratto a sud dell'aeroporto e serve, oltre alle previste zone "turistico-ricettive", la fascia costiera;
-  sostanziale ridimensionamento del ruolo del viale Kennedy che, corredato da "isole attrezzate" e da "spazi di sosta", assume ora la funzione di "passeggiata a mare", prevalentemente pedonale o fruibile a mezzo di bus-navetta.
A completamento del sistema della mobilità vengono previste tre tipologie di parcheggi e aree di sosta attrezzate:
-  P1 a nord della pista aeroportuale, realizzabili anche su due livelli in cui sono consentite anche attività di supporto;
-  P2 a sud della pista aeroportuale da realizzare a raso e, specificatamente:
-  n. 1 parcheggio localizzato in adiacenza della via S. Giuseppe La Rena, nell'area di ampliamento del perimetro dell'area interessata dal piano, la cui realizzazione è a carico del comparto relativo alla zona destinata a Parco del Mare;
-  n. 2 parcheggi appoggiati all'asse portante del sistema a pettine in aree già destinate in parte a zone agricole e di turismo rurale ed in parte a zona turistico-ricettiva, localizzati il primo ai margini del comparto destinato a zona turistico-ricreativa, il secondo ai margini di uno dei comparti destinati a zona turistico-ricettiva;
-  P3, adiacenti al viale Kennedy a sud della pista aeroportuale: trattasi di 6 parcheggi posti in testata delle citate "strade a pettine", da realizzare interrati in luogo dei precedenti parcheggi a raso.
La previsione di aree destinate a parcheggio, in base a quanto riportato nella relazione (p. 34), è di 635.000 mq. per complessivi 25.000 posti auto.
3)Zonizzazione
La zonizzazione ripropone in gran parte l'assetto previsto dal piano regolatore generale vigente confermando, a volte con variazioni nella configurazione e/o nel dimensionamento, le seguenti zone:
-  sistema integrato del litorale (p. 21);
-  verde rurale;
-  impianti sportivi;
-  parco urbano costiero (p. 25);
-  zona culturale ricreativa (p. 13);
-  zona turistico commerciale;
-  zona turistico ricreativa (p. 18);
-  zona turistico ricettiva costiera (p. 8);
-  zona turistico ricettiva a bassa densità (p. 15);
-  zona di riuso per attività ricettive (p. 12).
3.1)  Principali modifiche apportate alle zonizzazioni
-  Viene soppressa l'area per servizi di interesse generale (zona F) posta nel margine occidentale;
-  la precedente destinazione di parco costiero attrezzato risulta frammista ed interrotta con la previsione di due nuove aree per impianti sportivi, ubicati una a nord del canale Fontanarossa e l'altra a sud dello stesso;
-  vengono previste n. 2 aree per impianti sportivi, con relativi parcheggi, a nord della fascia di rispetto aeroportuale piano urbanistico attuativo;
-  viene ridotta in maniera consistente l'area destinata a zona agricola;
-  viene attuata una diversa perimetrazione della zona turistico-ricreativa con una lieve diminuzione della superficie totale (circa ha. 23 in luogo dei precedenti circa ha. 26); tra le destinazioni d'uso vengono inoltre inserite quelle commerciali, produttive a carattere artistico artigianale per un massimo del 20% della superficie edificata (p. 18);
-  viene prevista una diversa perimetrazione della zona turistico-ricettiva a bassa densità pur restando confermata, in linea di massima, la superficie complessiva. Si variano inoltre le destinazioni d'uso consentite che ammettono anche la ricettività alberghiera (esclusa nella variante 2000) per cui la ricettività di tale zona passa dai precedenti 2.000 posti letto ai 5.000 posti letto.
3.2)  Nuove destinazioni previste nella parte sud dell'area
-  (Norme di attuazione p. 27), un campo da golf da localizzare nella zona a sud-ovest del piano, per una estensione di circa 90 ha., in parte dell'area precedentemente destinata a zona agricola e di turismo rurale, pur mantenendo la stessa densità territoriale. Nonostante la denominazione, in quest'area è lasciata una flessibilità nelle destinazioni d'uso consentite: oltre all'attività sportiva specifica, comprensiva delle sue pertinenze, è infatti ammessa la realizzazione di attrezzature destinate ad attività culturali e ricreative;
-  (Norme di attuazione p. 32), un parco del mare da localizzare a nord del campo da golf e a ridosso del canale Arci, attrezzato per attività sportive-ricreative-culturali legate all'ambiente marino, in un'area precedentemente destinata a zona agricola e di turismo rurale. In base agli indici prescritti la cubatura massima realizzabile in tale area è di circa 164.000 mc.;
-  la modifica del regime idraulico del canale artificiale "Arci", con la formazione di un laghetto, in una zona precedentemente destinata a parco costiero attrezzato.
3.3)  Modalità di attuazione: apparato normativo e procedurale
3.4) In base alla "perizia di stima delle aree" sono stati definiti due comprensori con differenti destinazioni preesistenti alla variante 1999: il valore di esproprio è stato stabilito in 12,00 euro/mq. per le aree a sud della strada di piano che delimita la zona turistico ricreativa dalla turistico ricettiva a bassa densità, e 19,00 per tutto il resto.
-  Per le seguenti opere:
-  la nuova strada del piano urbanistico attuativo che, partendo dalla rotatoria, all'incrocio tra via S. M. Goretti e via S. Giuseppe La Rena, si biforca per collegare viale Kennedy e via S. Giuseppe La Rena nelle vicinanze della testata est della pista aeroportuale;
-  i parcheggi lungo la via S. Giuseppe La Rena ad est dell'area aeroportuale;
-  parte del verde lungo il canale Fontanarossa con il limitrofo parcheggio;
-  il verde compreso tra l'ampliamento dell'aeroporto e la nuova strada del piano urbanistico attuativo;
-  il parcheggio ed il relativo verde compreso tra il poligono di tiro e la scuola edile;
-  la riqualificazione di viale Kennedy con la relativa galleria dei servizi;
-  la rimodulazione e riqualificazione di Faro Biscari.
Il piano prevede la realizzazione diretta da parte della pubblica amministrazione mediante esproprio, con un costo previsto di E 11.692.000,00 (vedasi piano finanziario in relazione p. 35).
-  Per il sistema integrato del litorale (norme di attuazione p. 21):
Viene riconfermata la scelta, presente già nel piano regolatore generale, di un uso integrato del litorale sabbioso perseguita attraverso la preventiva predisposizione da parte dell'assemblea comunale di un piano di utilizzo unitario del litorale e la realizzazione obbligatoria della fascia di verde attrezzato a carico del concessionario, al momento del rilascio o rinnovo della concessione demaniale. Rispetto alla normativa vigente si sancisce inoltre il non rinnovo dei lidi non commerciali e la destinazione delle relative aree a:
1)  Spazi a mare gestiti dai titolari o dai consorzi di intervento nei comparti della zona turistico ricettiva a bassa densità superiori al 50% del comparto per la fruizione diretta delle relative strutture alberghiere e/o extralberghiere;
2)  Ambiti a fruizione libera secondo il modello organizzativo ad isola dei servizi con diritto di prelazione per la concessione delle aree antistanti destinate ad isole attrezzate;
3)  Spazio per la fruizione degli animali di affezione.
-  Per il parco urbano costiero:
Viene riconfermata la preventiva predisposizione, già presente nel piano regolatore generale vigente, da parte dell'assemblea comunale di un piano di utilizzo unitario del litorale, la cui realizzazione viene effettuata attraverso vincolo preordinato all'espropriazione per pubblica utilità (p. 26).
-  Per le altre zone si prevede la diretta realizzazione "mediante concessioni edilizie o convenzioni di comparto o altri strumenti amministrativi previsti da norme e regolamenti." (Norme di attuazione p. 2).
L'intervento per comparti si prevede prevalentemente per le aree ricadenti nella zona a sud dell'aeroporto poiché nella zona a nord gran parte degli interventi sono già realizzati. In applicazione del sistema perequativo "i realizzatori degli interventi previsti all'interno dei singoli comparti sono tenuti a realizzare ed a cedere tutte le opere pubbliche in esso previste (parco costiero, viabilità, parcheggi, isole attrezzate, etc.)" (p. 35 piano finanziario).
-  Per le zone turistico ricreative, turistico ricettive a bassa densità, parco del mare:
I comparti devono cedere al comune il 40% delle aree (norme di attuazione p. 7) e realizzare le strade, i parcheggi pubblici ed il parco urbano costiero "secondo i rispettivi progetti esecutivi prescritti nelle presenti prescrizioni esecutive e con le convenzioni di gestione eventualmente previste." Nel rapporto di cessione devono essere altresì previste le aree destinate ad "isole attrezzate", rispetto alle quali è costituita prelazione d'uso a vantaggio dei concessionari che gestiranno le aree del litorale secondo il criterio della "isole di servizio". Per ciascun comparto può prevedersi, secondo le regole del criterio perequativo, la gestione a vantaggio del realizzatore dei parcheggi pubblici a prezzi convenzionati e per un tempo proporzionato al piano di ammortamento finanziario costruito e verificato in relazione ai soli costi di realizzazione.
Al comparto parco del mare viene fatto carico di realizzare il parcheggio indicato in planimetria con tipologia P2.
Per il campo di golf (norme di attuazione p. 7 e p. 27), di iniziativa pubblica o privata, il rapporto di cessione è invece del 13%.
-  Per i comparti relativi alla zona turistico ricreativa e alla zona turistico ricettiva a bassa densità vengono inoltre stabilite le procedure che il comune deve seguire ai fini della loro progettazione e realizzazione. In sintesi, la procedura può ricondursi a tre fasi:
A)  Una prima fase, nella quale il comune
1)  Invita i proprietari a partecipare alla realizzazione del comparto;
2)  riceve la loro adesione accompagnata da fideiussione e dalla descrizione tecnica e finanziaria delle intenzioni imprenditoriali;
3)  riceve l'impegno, accompagnato da fideiussione, da parte dei proprietari con aree inferiori a 2 ha. ad acquistare, previo esproprio del comune, una superficie di comparto che li porti a 2 ha.
B)  Una seconda fase, nella quale il comune
1)  Seleziona attraverso bando gli imprenditori interessati a completare il comparto e riceve le intenzioni imprenditoriali degli aggiudicatari delle aree del comparto da attribuire previa procedura di espropriazione;
2)  procede all'espropriazione e riunisce in consorzio per la realizzazione delle opere pubbliche i proprietari di tutte le aree del comparto.
C)  Una terza fase, più propriamente di progettazione del comparto, nella quale
-  I proprietari che possiedono più del 50% possono presentare immediatamente e direttamente un progetto riferito all'intero comparto e, dopo l'approvazione, realizzarne la parte ricadente nella loro proprietà, obbligandosi a realizzare in consorzio con gli altri aderenti le previsioni pubbliche. [Si sottolinea la presenza di un errore materiale in quanto nello scritto compare la dizione "un consorzio" invece che "in consorzio"];
-  il comune seleziona tramite bando di progettazione il progetto dell'intero comparto o di quanto resta da realizzare coerente con le intenzioni imprenditoriali raccolte in base a obiettivi generali e particolari di qualità anche economica dei progetti;
La normativa precisa inoltre che "la realizzazione del comparto può essere sottoposta ad un'unica richiesta di contributo finanziario pubblico secondo i criteri di prossima emissione mediante contratto di programma".
Considerato che:
Gli obiettivi del piano urbanistico attuativo si muovono secondo due indirizzi strategici.
Il primo consiste nel dare centralità al sistema degli spazi pubblici portando avanti "la priorità del disegno dello spazio pubblico e dei servizi collettivi in chiave di riqualificazione funzionale; promozione pubblica degli interventi con partecipazione del privato alla loro realizzazione." (Relazione sul piano urbanistico attuativo p. 15).
Tale centralità viene confermata dal livello di definizione predisposto per tutto il sistema infrastrutturale con le tavole 8bis - Viabilità in scala 1:4.000; 9bis - Sezioni- profili, 11bis impianti tecnologici, che rispondono, anche nei contenuti, a quanto richiesto dalla normativa vigente, nonché con rendering esplicativi (tavole B, C, D, E, F, G, H - Ipotesi progettuali per i principali spazi a destinazione pubblica).
Nel piano finanziario (relazione p. 35) vengono poi indicate le opere la cui realizzazione viene posta a carico dell'A.C. (alcune delle quali da attuarsi attraverso esproprio), con un costo previsto di E 11.692.000,00, e specificatamente:
-  la nuova strada del piano urbanistico attuativo che partendo dalla rotatoria, all'incrocio tra via S. M. Goretti e via S. Giuseppe La Rena, si biforca per collegare viale Kennedy e via S. Giuseppe La Rena nelle vicinanze della testata est della pista aeroportuale;
-  i parcheggi lungo la via S. Giuseppe la Rena ad est dell'area aeroportuale;
-  parte del verde lungo il canale Fontanarossa con il limitrofo parcheggio;
-  il verde compreso tra l'ampliamento dell'aeroporto e la nuova strada del piano urbanistico attuativo;
-  il parcheggio ed il relativo verde compreso tra il poligono di tiro e la scuola edile;
-  la riqualificazione di viale Kennedy con la relativa galleria dei servizi;
-  la rimodulazione e riqualificazione di Faro Biscari.
Dall'analisi degli elaborati di piano appare quindi che l'intera struttura portante dell'assetto dell'area risulta adeguatamente definita sia negli aspetti progettuali che in quelli tecnici ed economici.
Si condividono inoltre le modifiche apportate al sistema della viabilità previsto nel piano regolatore generale vigente, in quanto si ritengono migliorative dell'assetto generale dell'area ed in particolare del rapporto tra la fascia costiera e le destinazioni nell'entroterra che risultano tra loro meglio integrate.
Al fine di rendere più agevole il processo di attuazione del piano da parte dei privati, si ritiene però che, ferme restando le caratteristiche tecniche e progettuali, vada considerata tra gli interventi strutturali del piano, e quindi ricompresa tra le opere di attuazione prioritaria attraverso intervento pubblico, anche la bretella stradale che taglia da nord a sud tutta l'area meridionale del piano in oggetto, comprensiva della galleria dei servizi. Ciò garantirebbe infatti sia l'accessibilità che le possibilità di allacciamento alla galleria di servizi da parte dei singoli comparti.
A parere di questo Consiglio va inoltre inserito nel novero delle opere da realizzare per mano pubblica l'impianto di depurazione che, vista la fragilità ambientale di tutta l'area, costituisce elemento fondamentale e prioritario rispetto a qualsiasi intervento di modifica dell'assetto esistente.
Si ritiene inoltre che gli elaborati 12 - Particellare di esproprio e 13 - Elenco ditte espropriate non siano rispondenti alle finalità fissate dalla legge; essi infatti dovrebbero evidenziare e quantificare tutte le aree in possesso di privati che vengono assoggettate ad esproprio, in quanto interessate dalle opere di diretta attuazione da parte dell'A.C. di cui al precedente elenco. Nei suddetti elaborati viene invece dichiarata come assoggettata ad esproprio l'intera area oggetto del piano urbanistico attuativo (compresa la zona agricola), ad eccezione della sola fascia già edificata sul tratto di viale Kennedy posto a nord dell'aeroporto. Ne deriva una superficie da assoggettare a esproprio che rende incongruo il costo dichiarato nel piano finanziario e la modifica al bilancio di previsione 2002 ed al bilancio pluriennale 2002/2004 deliberata dal consiglio con delibera n. 58 del 12 dicembre 2002, avente per oggetto "Adozione del piano urbanistico attuativo, variante sud - Dimostrazione della disponibilità dei fondi".
Il secondo indirizzo strategico mira a lasciare ampi spazi di concertazione dell'attività pianificatoria da portare avanti in stretto rapporto con gli interessi del privato, sia esso proprietario o imprenditore. "Il piano d'azione - si dice nella relazione p. 15 - non vuole essere rigido, ma flessibile agli eventuali particolari cambiamenti delle situazioni locali ed alle successive definizioni progettuali."
Ciò trova riscontro peraltro nel livello di definizione riscontrabile negli elaborati relativi alla zonizzazione.
Il raffronto tra la tavola 4 - Variante al piano regolatore generale e la tavola 5bis - Zonizzazione, entrambe in scala 1:5.000, fa emergere con chiarezza come il livello di definizione del piano urbanistico attuativo sia sostanzialmente equivalente a quello della variante al piano regolatore generale approvata con D.P.R.S. n. 59/XIV del 24 marzo 2000. In entrambe infatti l'assetto territoriale a nord dell'aeroporto appare strutturato attraverso aree di intervento di media dimensione direttamente prospicienti su viale Kennedy, mentre quello a sud viene definito attraverso destinazioni di zona articolate per ampi areali (da 20 a 85 ha.).
Né ulteriori elementi di definizione emergono dalle tavole 5bis - Zonizzazione in scala 1:2.000 e tavole 6bis - Zonizzazione sul catastale in scala 1:2.000 che costituiscono un mero ingrandimento di quanto già riportato nella tavola di zonizzazione in scala 1:5.000.
Analogamente per lo schema planovolumetrico di cui all'art. 9, lett. f), della legge regionale n. 71/78, redatto a scala 1:5.000 nella tavola 7bis (ed il suo mero riporto nelle tavole a scala 1:2.000) che non risponde alle finalità di legge in quanto, come viene precisato in testata della tavola, "il posizionamento degli edifici e le loro sagome sono indicative".
Emerge quindi una contraddizione tra le condivisibili esigenze di flessibilità avanzate dall'A.C., peraltro già garantite nella variante 2000, e la redazione del piano urbanistico attuativo che, seppur mai esplicitamente dichiarato come piano particolareggiato, per l'iter procedurale intrapreso si vuole sostanziare come tale. Se infatti la flessibilità può connotare uno strumento di carattere generale quale il piano regolatore generale (e, quindi, una sua variante), essa non può essere assunta a base di un piano particolareggiato, per sua stessa natura di carattere esecutivo e, quindi, definitorio. Questa contraddizione risulta chiaramente, come già sottolineato, dall'analisi degli elaborati costituenti il piano urbanistico attuativo che, pur se rispondono all'elencazione di cui all'art. 9 della legge regionale n. 71/78, non presentano i contenuti tecnici richiesti per un piano attuativo.
L'assenza di definizione dei contenuti progettuali urbanistici non consente pertanto l'attuazione diretta degli interventi, così come previsto dalle norme di attuazione, tramite concessioni edilizie né tramite convenzioni di comparto.
Il comparto, infatti, viene tradizionalmente inteso come ambito di attuazione di un intervento già compiutamente definito nei suoi caratteri progettuali dallo strumento urbanistico. Per la legge regionale n. 71/78, art. 11, esso deve mirare ad "assicurare il rispetto di esigenze unitarie nella realizzazione degli interventi" nelle zone soggette ad interventi di conservazione, risanamento, costruzione e migliore utilizzazione del patrimonio edilizio.
Esso, pertanto, va riguardato come comparto edificatorio e quindi, come procedura di carattere prevalentemente esecutivo, tesa ad assicurare un'equa ripartizione degli oneri e dei benefici tra i proprietari interessati nell'attuare un assetto fisico già compiutamente prefigurato in base a strumenti urbanistici, siano essi generali che attuativi (piano particolareggiate e/o piano di recupero ex legge n. 457/78), informati ad una concezione prescrittiva dell'urbanistica.
Nel momento in cui, oggi, si tenta di proiettare nell'ordinario le sperimentazioni straordinarie dei programmi integrati, accordi di programma, etc. (dai quali la stessa variante 2000 del piano regolatore generale di Catania discende), ad avviso di questo Consiglio va rivisitato l'istituto del comparto, nel significato e nei contenuti, dandogli una dimensione più coerente con un'urbanistica intesa come processo e non come definizione di assetti, e come azione da realizzare in forma consensuale.
Ponendo al centro dell'azione pianificatoria la costruzione di forme di partenariato tra potere pubblico e privato, l'intervento pubblico si sostanzia nella definizione delle regole e nella realizzazione di un adeguato contesto di sviluppo che consenta l'integrazione funzionale degli attori e delle risorse.
In questa concezione processuale, il comparto si configura come strumento di ausilio alla formazione di accordi tra i proprietari, sia in termini di equa ripartizione di oneri e benefici, sia di definizione delle convenienze di investimento; esso va inteso quindi come procedura di individuazione del perimetro di un'area da assoggettare a piano esecutivo relativo a un progetto unitario.
Solo a valle della verifica sulle concrete disponibilità dei privati ad investire può aprirsi quindi una dimensione operativa che sia conformativa della proprietà immobiliare.
Per quanto riguarda il piano in esame, si ritiene pertanto che, in coerenza con le finalità espresse dall'A.C., il comparto vada inteso come supporto funzionale a mettere in moto la manifestazione di interesse da parte dei proprietari attraverso la quale definire le scelte economiche e funzionali da porre a base della configurazione fisica che va compiutamente espressa attraverso un piano esecutivo di iniziativa pubblica o privata esteso ad ogni comparto.
Occorre quindi che siano definite in maniera chiara:
-  le perimetrazioni dei comparti comprendenti anche le aree e le infrastrutture da cedere;
-  le procedure di formazione dei comparti [nelle norme di attuazione del piano in esame si rilevano delle discordanze rispetto a quanto stabilito per legge, in special modo in riferimento alle azioni nei confronti di proprietari di aree aventi dimensioni inferiori ai 2 ha.];
-  le procedure di esproprio dei proprietari non aderenti al comparto;
-  le procedure di aggiudicazione delle aree residue;
-  le procedure di definizione progettuale.
Per quanto attiene la zonizzazione, appaiono condivisibili le modifiche proposte in merito all'introduzione di nuove destinazioni di zona (parco del mare e campo di golf) nonché le modifiche apportate alla delimitazione delle singole zone e al sistema normativo proposto con le seguenti prescrizioni:
1)  Vanno corrette le discordanze presenti tra i diversi elaborati di piano, ed in particolare tra relazione, elaborati grafici e norme di attuazione.
2)  Deve essere predisposto apposito elaborato grafico nel quale vengono perimetrati in maniera chiara ed univoca i singoli comparti. Tale perimetrazione, che deve essere riportata in tutte le tavole di piano, deve essere definita in modo che ogni comparto costituisca stralcio funzionale autonomo e che siano chiaramente indicati gli oneri posti a carico di ogni singolo comparto sia in termini di aree da cedere che delle infrastrutture da realizzare a carico del comparto stesso tra le quali vanno inclusi gli impianti di smaltimento relativi al comparto.
3)  Nelle norme di attuazione delle zone turistico-ricreative, turistico-ricettive a bassa densità, parco del mare, campo da golf va inserita l'indicazione della procedura di attuazione che deve prevedere la redazione di un piano attuativo di iniziativa pubblica o privata esteso almeno ad un intero comparto, così come perimetrato nell'elaborato grafico di cui al pt. 1 per il quale vanno comunque osservate le procedure di legge per l'adozione e l'approvazione degli strumenti urbanistici esecutivi, così come disciplinati dalla vigente legislazione urbanistica (piano particolareggiato o piano di lottizzazione convenzionato). Se di iniziativa privata, il piano esecutivo va accompagnato da una convenzione che definisca le aree a parcheggio ed a verde che vanno realizzate e cedute e la realizzazione delle infrastrutture, compreso il sistema di smaltimento senza il quale non può essere rilasciata alcuna concessione edilizia.
4)Zona turistico-ricreativa
4.1)  Al fine di far sì che i caratteri prevalenti di tale zona permangano legati alle attività turistico ricreative, si ritiene che le destinazioni commerciali, produttive a carattere artistico artigianale debbano mantenere un carattere collaterale e che sia da ritenersi eccessiva l'incidenza massima del 20% della superficie da edificare consentita dalle norme di attuazione. Si ritiene inoltre che tra tali attività vadano esclusi supermercati e medie e grandi strutture di vendita, dando priorità alla localizzazione di piccoli esercizi per la vendita di prodotti tipici artigianali. In ogni caso, per tale tematica, va rispettato quanto sancito dalla legge regionale 22 dicembre 1999, n. 28 e dal relativo D.P.R. 11 luglio 2000.
4.2)  Va aggiunto a p. 20 delle norme di attuazione, così come segnalato anche dall'A.C., al capoverso riguardante gli oneri concessori, dopo "devono cedere al comune" la dizione "a scomputo degli oneri concessori".
5)Zona turistico-ricettiva a bassa densità
5.1)  Non si condivide l'inserimento tra le destinazioni d'uso consentite della ricettività alberghiera, esclusa nella variante 2000, in quanto comporta un forte incremento di posti letto che passano dai precedenti 2.000 a 5.000 (peraltro non segnalato come variazione rispetto all'apparato normativo vigente e non supportato da alcuna motivazione), snaturando l'assetto complessivo che, per tutte le aree a sud dell'aeroporto, privilegia destinazioni d'uso il più possibile leggere.
5.2)  Va aggiunto a p. 17 delle norme di attuazione, così come segnalato anche dall'A.C., al capoverso riguardante gli oneri concessori, dopo "devono cedere al comune" la dizione "a scomputo degli oneri concessori".
5.3)  Si ritiene inoltre che vada razionalizzata la distribuzione dei parcheggi localizzandoli più equamente in tutti i comparti della zona sud a ridosso della strada di spina, ciò ad evitare eccessiva concentrazione di mezzi privati in un unico punto e garantire una più diffusa accessibilità ed un pari carico di cessione tra comparti con stessa destinazione d'uso.
5.4)  Appare inoltre non coerente l'ipotesi progettuale di circondare con stalli di posteggio macchine uno degli edifici storici, segnalato nelle tavole di piano come manufatto da salvaguardare in base a norme di tutela inserite nella normativa. Si ritiene pertanto che il previsto parcheggio vada ridotto in dimensione garantendo un'ampia fascia a tutela del manufatto storico. L'area interessata deve riassumere la precedente classificazione di "verde rurale".
6)Parco del mare (norme di attuazione p. 32) e campo da golf (norme di attuazione p. 27)
6.1)  Va definita in maniera chiara la perimetrazione dei due comparti e, in particolar modo, in quale dei due ricada lo specchio d'acqua che, in ogni caso, non va computato ai fini della superficie utile realizzabile. Il progetto del laghetto artificiale lungo il canale Arci, che rientra tra le tipologie di cui all'allegato B del D.P.R. del 12 aprile 1996, dovrà necessariamente tenere in debito conto le concrete rifluenze sull'assetto ambientale ed idrogeologico della zona ed andrà soggetto alla procedura di V.I.A.
Il perimetro del comparto relativo al parco del mare dovrebbe comprendere il parcheggio e la viabilità perpendicolare a via S. Giuseppe La Rena in direzione est-ovest con relativa galleria dei servizi.
6.2)  Poiché nell'area destinata a campo da golf le norme lasciano flessibilità nella scelta delle destinazioni d'uso consentite, nella normativa vanno precisate le quantità minime di parcheggio da realizzare e cedere per ciascuna delle possibili attività consentite.
7)Parcheggi
7.1)  Vanno eliminate le discordanze tra norme di attuazione p. 31, relazione p. 26, tavole 5bis, tavole 7bis in relazione ai 6 parcheggi interrati P3 prospicienti al viale Kennedy a sud della pista aeroportuale.
7.2)  Non si condivide quanto riportato nella relazione a p. 28 dove si legge: "per le grosse aree a parcheggi limitrofe all'area fieristica è prevista la realizzazione di motel con relativo impianto di distribuzione.". Si precisa pertanto che, per quanto non presente nelle norme di attuazione, in tutte le aree a parcheggio viene esclusa la realizzazione di motel.
8)  Viene riconfermata la necessità della preventiva predisposizione da parte dell'A.C. di specifici piani di utilizzo unitari del parco urbano costiero e del sistema integrato del litorale che definiscano oltre che le configurazioni anche le modalità economiche di realizzazione.
Restano impregiudicati:
-  le condizioni espresse dalla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania, con parere n. 6213 dell'1 agosto 2002, e dal Genio civile con parere prot. n. 4927 del 4 marzo 2004, reso ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74;
-  il rispetto delle disposizioni di cui al D.P.R. 12 aprile 1996 in materia di valutazione di impatto ambientale;
-  il rispetto dell'art. 7 del decreto del Ministero dell'ambiente 31 ottobre 1997 (Gazzetta Ufficiale n. 267/97) e del decreto del Ministero dell'ambiente 3 dicembre 1999 (Gazzetta Ufficiale n. 289/99) per le attività consentite nell'intorno aeroportuale;
-  il mantenimento, ai fini cautelativi, della fascia di rispetto aeroportuale secondo il vigente piano regolatore generale per le aree a sud dell'aeroporto.
L'attuazione della variante resta subordinata alle preliminari verifiche in materia forestale e di tutela vegetazionale ai sensi delle leggi regionali n. 16/96 e n. 13/99.
-  Relativamente alle osservazioni/opposizioni ci si conforma alle considerazioni dell'ufficio valutate alla luce delle considerazioni sin qui espresse.
Tutto quanto sopra premesso, visto, rilevato e Considerato, questo Consiglio esprime parere favorevole all'approvazione del "piano urbanistico attuativo", variante Catania Sud con le modifiche ed integrazioni inserite nei considerata.";
Ritenuto di poter condividere il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 439 del 28 aprile 2005;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti del comma 7, lett. b), dell'art. 12 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, in conformità al voto n. 439 del 28 aprile 2005 reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica, è approvato il piano particolareggiato in variante allo strumento urbanistico denominato "Piano urbanistico attuativo - variante Catania Sud" del comune di Catania, adottato con delibera del consiglio comunale n. 58 del 12 dicembre 2002.

Art. 2

Le osservazioni e le opposizioni presentate avverso il piano attuativo in esame sono decise in conformità al parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 439 del 28 aprile 2005.

Art. 3

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
1)  proposta di parere n. 65 del 7 dicembre 2004, resa dal servizio 4/D.R.U.;
2)  voto n. 439 del 28 aprile 2005, reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica;
3)  delibera del consiglio comunale di Catania n. 58 del 12 dicembre 2002;
4)  delibera del consiglio comunale di Catania n. 53 del 3 novembre 2003;
Elaborati di progetto
5)  tav.  1  -  inquadramento territoriale - scala 1:10.000; 
6)  tav.  2  -  stato di fatto; 
7)  tav.  3  -  vincoli territoriali - scala 1:5.000; 
8)  tav.  4  -  previsioni della variante al piano regolatore generale - scala 1:2.000; 
9)  tav.  5  -  zonizzazione - scala 1:5.000; 
10)  tav.  5a  -  zonizzazione - scala 1:2.000; 
11)  tav.  5b  -  zonizzazione - scala 1:2.000; 
12)  tav.  5c  -  zonizzazione - scala 1:2.000; 
13)  tav.  5d  -  zonizzazione - scala 1:2.000; 
14)  tav.  5e  -  zonizzazione e comparti; 
15)  tav.  6a  -  zonizzazione sul catastale - scala 1:2.000; 
16)  tav.  6b  -  zonizzazione sul catastale - scala 1:2.000; 
17)  tav.  6c  -  zonizzazione sul catastale - scala 1:2.000; 
18)  tav.  6d  -  zonizzazione sul catastale - scala 1:2.000; 
19)  tav.  7  -  planivolumetrico - scala 1:5.000; 
20)  tav.  8  -  viabilità - scala 1:5.000; 
21)  tav.  9  -  sezioni-profili tratto A-F - scala 1:2.000 /200; 
22)  tav.  9  -  sezioni-profili tratto A-H - scala 1:2.000/ 200; 
23)  tav.  9  -  sezioni-profili tratto B-I - scala 1:2.000/ 200; 
24)  tav.  9  -  sezioni-profili tratto C-L - scala 1:2.000/ 200; 
25)  tav.  9  -  sezioni-profili tratto D-M - scala 1:2.000/ 200; 
26)  tav.  9  -  sezioni-profili tratto E-N - scala 1:2.000/ 200; 
27)  tav.  9  -  sezioni-profili tratto G-H - scala 1:2.000/ 200; 
28)  tav.  9  -  sezioni-profili tratto O-D - scala 1:2.000/ 200; 
29)  tav.  9  -  sezioni-profili tratto P-G - scala 1:2.000 200; 
30)  tav.  9  -  sezioni-profili tratto R-Q - scala 1:2.000/ 200; 
31)  tav.  9  -  sezioni-profili tratto T-R - scala 1:2.000/ 200; 
32)  tav.  9  -  sezioni-profili tratto S-R - scala 1:2.000/ 200; 
33)  tav.  9  -  sezioni-profili tratto U-S - scala 1:2.000/ 200; 
34)  tav.  10  -  sezioni-stradali tipo - scala 1:200; 
35)  tav.  11  -  impianti tecnologici; 
36)  tav.  12a  -  particellare di esproprio - scala 1:2.000; 
37)  tav.  12b  -  particellare di esproprio - scala 1:2.000; 
38)  tav.  12c  -  particellare di esproprio - scala 1:2.000; 
39)  tav.  12d  -  piano particellare; 
40)  tav.  12e  -  piano particellare; 
41)  tav.  13  -  elenco ditte esproprianti; 
42)  tav.  14  -  relazione illustrativa; 
43)  tav.  15  -  norme di attuazione; 
44)  tav.  16  -  relazione di stima; 
45)  tav.  A  -  ipotesi -  progettuale - golf; 
46)  tav.  B  -  ipotesi -  progettuale - fascia costiera; 
47)  tav.  C  -  ipotesi -  progettuale - isole attrezzate; 
48)  tav.  D  -  ipotesi -  progettuale - parco costiero; 
49)  tav.  E  -  ipotesi -  progettuale - parcheggi viale Kennedy; 
50)  tav.  F  -  visioni prospettiche; 
51)  tav.  G  -  ipotesi -  progettuale - nodo Faro Biscari; 
52)  tav.  H  -  ipotesi -  progettuale - parco urbano Playa; 
53)  tav.  I  -  particolari parcheggi viale Kennedy; 

Elenco delle tavole bis modificate con delibera n. 58 del consiglio comunale del 12 dicembre 2002
54)  tav.  5bis  -  zonizzazione - scala 1:5.000; 
55)  tav.  5abis  -  zonizzazione - scala 1:2.000; 
56)  tav.  5bbis  -  zonizzazione - scala 1:2.000; 
57)  tav.  5cbis  -  zonizzazione - scala 1:2.000; 
58)  tav.  5dbis  -  zonizzazione - scala 1:2.000; 
59)  tav.  6abis  -  zonizzazione sul catastale - scala 1:2.000; 
60)  tav.  6bbis  -  zonizzazione sul catastale - scala 1:2.000; 
61)  tav.  6cbis  -  zonizzazione sul catastale - scala 1:2.000; 
62)  tav.  6dbis  -  zonizzazione sul catastale - scala 1:2.000; 
63)  tav.  7bis  -  planivolumetrico - scala 1:5.000; 
64)  tav.  7abis  -  planivolumetrico - scala 1:2.000; 
65)  tav.  7bbis  -  planivolumetrico - scala 1:2.000; 
66)  tav.  7cbis  -  planivolumetrico - scala 1:2.000; 
67)  tav.  7dbis  -  planivolumetrico - scala 1:2.000; 
68)  tav.  8bis  -  viabilità - scala 1:4.000; 
69)  tav.  9bis  -  sezioni - profili tratto A-F - scala 1:2000/ 200; 
70)  tav.  9bis  -  sezioni - profili tratto B-I - scala 1:2000/ 200; 
71)  tav.  9bis  -  sezioni - profili tratto C-L - scala 1:2000/ 200; 
72)  tav.  9bis  -  sezioni - profili tratto D-M - scala 1:2000/ 200; 
73)  tav.  9bis  -  sezioni - profili tratto E-N - scala 1:2000/ 200; 
74)  tav.  11bis  -  impianti tecnologici - scala 1:5.000; 

Relazione geologica
75)  1A  -  carta geologica; 
76)  2A  -  carta geologica; 
77)  3A  -  carta geologica; 
78)  1B  -  carta geomorfologia; 
79)  2B  -  carta geomorfologia; 
80)  3B  -  carta geomorfologia; 
81)  1C  -  carta idrogeologica; 
82)  2C  -  carta idrogeologica; 
83)  3C  -  carta idrogeologica; 
84)  2D  -  carta litotecnica; 
85)  1D  -  carta litotecnica; 
86)  3D  -  carta litotecnica; 
87)  1E  -  carta di sintesi; 
88)  2E  -  carta di sintesi; 
89)  3E  -  carta di sintesi. 


Art. 4

Il comune di Catania dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione del piano particolareggiato in argomento e dovrà curare che, in breve tempo, vengano apportate dal progettista le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, in modo tale che per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo. Con successiva delibera, da trasmettere per opportuna conoscenza a questo Assessorato, il consiglio comunale dovrà prendere atto degli elaborati di piano come modificati in conseguenza del presente decreto.

Art. 5

Ai sensi dell'art. 13 del testo unico approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e successive modifiche, i decreti di esproprio relativi alle aree interessate dal piano particolareggiato per le espropriazioni, possono essere emanati entro il termine di cinque anni dalla data di efficacia dello strumento urbanistico attuativo approvato con il presente decreto.

Art. 6

Il piano particolareggiato approvato dovrà essere depositato, unitamente ai relativi allegati, a libera visione del pubblico presso l'ufficio comunale competente e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 7

Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 1150/42, il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 7 giugno 2005.
  LIBASSI 

(2005.24.1628)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
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Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
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Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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