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CIRCOLARI
ASSESSORATO DELLA SANITA'
CIRCOLARE 21 giugno 2005, n. 1170. Direttive sul nomenclatore tariffario regionale delle prestazioni specialistiche ambulatoriali di elettromiografia. Modifica alla circolare assessoriale n. 513 dell'8 gennaio 1990 (Interpretazione di alcune prestazioni comprese nei nomenclatori allegati nei DD.PP.RR. nn. 119/88 e 120/88).
AI DIRETTORI GENERALI DELLE AZIENDE UNITÀ SANITARIE LOCALI
AI DIRETTORI GENERALI DELLE AZIENDE OSPEDALIERE
ALL'A.I.O.P. - ASSOCIAZIONE ITALIANA OSPEDALITÀ PRIVATA
Al fine di fornire un'indirizzo univoco alle problematiche sollevate da alcune aziende unità sanitarie locali ed ospedaliere sulla corretta applicazione del nomenclatore tariffario regionale delle prestazioni specialistiche ambulatoriali di elettromiografia, si rende necessario operare una parziale modifica ed integrazione delle disposizioni contenute nella circolare assessoriale n. 513/90.
L'esigenza è quella di individuare un percorso assistenziale che possa evitare disagi al paziente, fornire una maggiore efficacia nella prestazione attraverso un corretto percorso diagnostico (ciò in considerazione che l'esame elettromiografico non può essere predeterminato nel numero e nel tipo di segmenti da analizzare da parte del medico prescrittore), evitare il moltiplicarsi delle prestazioni e contenere la spesa.
In particolare, nell'esigenza di perseguire le sopra esposte finalità, nella circolare assessoriale n. 513/90, vanno cassate, al punto 3 lettera A e B, le parole "che va specificato nella richiesta e nella relativa autorizzazione".
Per effetto di ciò, ad integrazione di quanto già previsto nella circolare più volte richiamata, si prevede che la richiesta del medico di medicina generale (medico prescrittore) debba contenere semplicemente l'indicazione generica dell'"esame elettromiografico", specificando soltanto se va riferita agli arti inferiori o superiori e, naturalmente, l'indicazione del relativo sospetto diagnostico.
Ovviamente la medesima richiesta non può contenere contestualmente l'esame per "arti superiori ed inferiori" che, dunque, vanno separate.
Da quanto sopra ne discende che lo specialista che erogherà la prestazione opererà secondo scienza e coscienza stabilendo il numero ed i tipi di segmenti (nervi o muscoli) che a suo giudizio sarà necessario esaminare al fine di giungere ad una corretta diagnosi del caso.
Resta fermo però che, a prescindere da quanti segmenti verranno analizzati, il numero massimo dei segmenti che verrà remunerato dal SSR per singola richiesta non potrà superare il numero di 8.
Il medico specialista che esegue la prestazione di elettromiografia dovrà, comunque, segnare sulla richiesta del medico di famiglia il numero ed il tipo di segmenti analizzati, allegando alla stessa relativa documentazione, al fine di consentire all'autorità competente (Azienda unità sanitaria locale) di potere effettuare i necessari controlli sulla qualità e quantità delle prestazioni erogate.
La presente circolare verrà trasmessa alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la relativa pubblicazione.
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