REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 17 GIUGNO 2005 - N. 26
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 17 maggio 2005.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di Pantelleria.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Visti i decreti interministeriali 1 aprile 1968, n. 1404 e 2 aprile l968, n. 1444;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'art. 68 della legge n. 10 del 27 aprile 1999;
Visto l'art. 5 della legge regionale n. 28 del 22 dicembre 1999, nonché il successivo D.P.Reg. di attuazione dell'11 luglio 2000;
Visto il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità, approvato con D.P.R. n. 327/01 e modificato dal decreto legislativo n. 302/02, reso applicabile con l'art. 36 della legge regionale n. 7 del 2 agosto 2002, come integrato dall'art. 24 della legge regionale n. 7 del 19 maggio 2003;
Visto il foglio prot. n. 21712 del 18 dicembre 2003, acquisito al protocollo di questo Assessorato con il n. 1702 del 16 gennaio 2004, con il quale il commissario straordinario del comune di Pantelleria ha trasmesso, per l'approvazione di competenza, gli atti e gli elaborati relativi al piano regolatore generale, con annessi prescrizioni esecutive e regolamento edilizio;
Vista la delibera n. 106 del 26 settembre 2002, con la quale il consiglio comunale ha adottato il piano regolatore generale con annesso regolamento edilizio e relative prescrizioni esecutive del comune di Pantelleria;
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, relativi alla deliberazione consiliare di cui sopra;
Vista l'attestazione del segretario comunale del 16 dicembre 2003 in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano in argomento nonché attestante la presentazione di n. 83 osservazioni e/o opposizioni entro i termini di legge e 5 fuori termine;
Visto il foglio prot. n. 9528 del 10 maggio 2005, con il quale il commissario straordinario trasmette a questo Assessorato la dichiarazione del segretario generale, resa ai sensi dell'art. 186 dell'ordinamento regionale degli enti locali, attestante che la delibera consiliare n. 106 del 26 settembre 2002 è stata sottoscritta dal presidente del consiglio, dal consigliere anziano e dallo stesso segretario;
Viste le apposite planimetrie di visualizzazione delle osservazioni e/o opposizioni nonché la relazione redatta dal responsabile dell'ufficio tecnico;
Vista la deliberazione n. 39 dell'11 dicembre 2003, con la quale la commissione straordinaria approva la proposta di deliberazione del responsabile dell'ufficio tecni co comunale;
Viste le osservazioni e/o opposizioni pervenute a questo Assessorato, relative alle seguenti ditte:
-  Valenza Antonino prot. n. 73128 del 5 dicembre 2002;
-  ing. Francesco Ciriminna prot. n. 72316 del 2 dicembre 2002;
-  Gaetano Valenza prot. n. 53297 del 5 settembre 2002;
-  costituendo osservatorio "Pantelleria Futura" prot. n. 13775 del 3 marzo 2003 e prot. n. 19026 del 20 marzo 2003;
-  Panebianco s.r.l. prot. n. 13515 dell'8 marzo 2004;
-  Ruggirello Santoro prot. n. 2497 del 20 gennaio 2004;
-  Brignone Francesco prot. n. 6207 del 5 febbraio 2004;
-  Valenza Antonino, Andrea, Franco e Renato prot. n. 77603 del 2 dicembre 2004;
Vista la nota prot. 225 dell'8 giugno 2004, con la quale l'unità operativa 3.2/D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica, unitamente agli atti ed elaborati relativi al piano regolatore generale, al regolamento edilizio ed alle prescrizioni esecutive, la proposta di parere n. 34 del 28 maggio 2004, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che di seguito si trascrive:
"Con nota n. 21712 del 18 dicembre 2003, acquisita il 16 gennaio 2004 da questo Assessorato, il comune di Pantelleria rappresentato da una commissione straordinaria costituita dai commissari dott. Vittorio Vasques, dott. Salvatore Bruno in sostituzione del sindaco e del consiglio comunale (sciolti ai sensi dell'art. 143 del testo unico degli enti locali), ha trasmesso gli atti ed elaborati relativi al nuovo strumento urbanistico generale, come elencati nella delibera consiliare di adozione n. 106 del 26 settembre 2002 e che qui si intendono integralmente trascritti. I termini previsti dagli artt. 4 e 19 della legge regionale n. 71/78 (modificati dall'art. 6 della legge regionale n. 9/93) scadranno pertanto rispettivamente il 12 ottobre 2004 e il 9 luglio 2005, mentre le misure di salvaguardia spireranno il 26 settembre 2005. Omissis.
Piano regolatore generale, regolamento edilizio, prescrizioni esecutive
Per quanto riguarda la pianificazione territoriale dell'Isola, si premette che il comune, già dotato di un piano di ricostruzione redatto nel 1946 e relativo essenzialmente al centro urbano, non risulta dotato di alcuno strumento urbanistico generale comunale. L'attività edilizio-urbanistica è stata consentita all'interno della perimetrazione del centro abitato, previsto dall'art 17, legge n. 765/67, e per quanto concerne le opere pubbliche dall'art. 1 della legge regionale n. 65/81.
Con decreto n. 8102 del 12 dicembre 1997 dell'Assessore dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione è stato approvato il P.T.P. dell'isola di Pantelleria.
Con decreto A.R.T.A. n. 378/D.R.U. del 15 ottobre 1999 è stato annullato il piano regolatore generale (procedura art. 1 legge regionale n. 28/91) esecutivo per decorrenza dei termini, ed è stato obbligato il comune a procedere alla formazione del nuovo strumento urbanistico con l'osservanza dei rilievi formulati dal Consiglio regionale dell'urbanistica con voti n. 632/98 e n. 191/99.
Ultimamente, nell'attesa che venisse definita la rielaborazione del piano regolatore generale, taluni interventi di trasformazione urbanistica nel territorio sono stati valutati in seno al patto territoriale Pantelleria ed Isole del Mediterraneo.
Con decreto A.R.T.A. n. 572 del 5 giugno 1997 è stata approvata la variante generale al piano regolatore del porto di Pantelleria centro.
E' dotato di piano P.I.P. zona artigianale in località Kazen.
Trattandosi di comune con popolazione minore di 10.000 abitanti non è obbligato alla redazione del P.E.E.P., ai sensi dell'art. 16 della legge regionale n. 71/78.
Dalla carta dei vincoli si rileva che il territorio comunale risulta sottoposto alle seguenti limitazioni dell'attività urbanistico-edilizia:
-  vincolo archeologico riguardante la muraglia in località Mursia (D.P.R.S. n. 354/68) e la zona Sesi (D.P.R.S. n. 353 dell'11 marzo 1968);
-  vincolo idrogeologico (R.D. n. 5267 del 30 dicem bre 1925);
-  vincolo sulla navigazione delle zone limitrofe agli aeroporti artt. 715 e 717 legge n. 58/63;
-  decreto del Comando in capo del dipartimento del basso Tirreno in data 1985 di imposizione ex novo della servitù militare sita in località Gelkamar;
-  decreto n. 741/44 del 10 dicembre 1998 di istituzione della riserva naturale orientata;
-  vincolo della zona circostante il castello, della zona Cuddie Rosse, Cuddia del Monte, legge n. 1497/39);
-  Oasi di protezione della fauna selvatica denominata "Lago di Venere";
-  vincolo paesaggistico legge n. 431/85.
Gli atti relativi al piano regolatore generale e gli elaborati di progetto, sono stati oggetto delle procedure di deposito e pubblicazione previste dalla legge regionale n. 71/78, a seguito delle quali sono state presentate n. 83 opposizioni e/o osservazioni nei termini di legge e n. 5 fuori termine.
Aspetti e fasi preliminari
Con delibera consiliare n. 184 del 23 giugno 1994, è stato affidato l'incarico per la redazione del nuovo strumento urbanistico generale all'ing. Ugo Roccatelli, que st'ultimo rinnovato con delibera giunta municipale n. 101 del 31 marzo 2000 per la rielaborazione totale del nuovo piano regolatore generale, R.E., P.E., riconfermato con delibera giunta municipale n. 439 del 6 ottobre 2000.
Con delibera consiliare n. 18 del 14 gennaio 2000 sono state adottate le direttive ex art. 3 della legge regionale n. 15/91, come indicate nell'allegata proposta formulata dall'ufficio tecnico comunale.
Con delibera della giunta municipale n. 247 del 21 giugno 2000, è stato affidato l'incarico all'agronomo dott. Antonella Inganni integrato con delibera della giunta municipale n. 341 del 6 settembre 2001, per l'adeguamento dello studio agricolo forestale (art. 89 della legge regionale n. 6/2001) e con delibera della giunta municipale n. 472 del 26 ottobre 2000 per l'individuazione delle formazioni rupestri, riparali e della macchia mediterranea, ai sensi del D.P.R. 28 giugno 2000, emanato in funzione dell'art. 4 della legge regionale n. 13/99.
Con delibera della giunta municipale n. 248 del 21 giugno 2000 è stato conferito l'incarico per lo studio geologico al dott. Giuseppe Restivo, integrato con delibera della giunta municipale n. 341 del 6 settembre 2001.
Con delibera consiliare n. 3 del 28 gennaio 2002 è stato approvato lo schema di massima del piano regolatore generale.
Verbale di verifica sull'effettiva consistenza delle aree destinate ad uso pubblico dal piano regolatore generale, stilato in contraddittorio tra l'ufficio tecnico comunale ed il progettista in data 2 aprile 2003.
Obiettivi e strategie del piano regolatore generale
Il piano redatto in conformità alle norme dettate dal P.T.P., alle prescrizioni indicate dal Consiglio regionale dell'urbanistica con i suddetti voti, si prefigge i seguenti obiettivi;
-  riqualificazione dell'ambiente agricolo e delle aree che caratterizzano la realtà ambientale e paesaggistica;
-  recupero del centro storico;
-  valorizzazione, tutela e salvaguardia delle aree che sono state interessate dall'urbanizzazione, dei beni ambientali e archeologici;
-  potenziamento dell'attività turistico-ricettiva con particolare riferimento alla fascia costiera;
-  definizione di un sistema di servizi correlati alla produzione ed alla residenza;
-  recupero di tutti i dammusi sparsi sull'isola secondo quanto suggerito dal P.T.P.;
-  integrazione della viabilità esistente sia territoriale che urbana;
-  sviluppo delle connessioni con il sistema regionale ed, in particolare, con le tratte aeree marittime e aereoportuali che collegano Pantelleria con le città di Trapani e Palermo, nonché i poli turistici regionali e nazionali;
-  presa d'atto delle proposte previste con la programmazione negoziata legate al patto territoriale Pantelleria ed Isole del Mediterraneo.
Sembra opportuno riportare brevemente le linee guida e gli obiettivi del P.T.P. considerati i limiti imposti sulla pianificazione territoriale dallo stesso.
Il P.T.P. opera sulla zona sottoposta a vincolo paesistico legge n. 1497/39 che nella fattispecie riguarda tutto il territorio comunale ad esclusione della zona del centro urbano e immediata zona periferica dove le norme hanno solo valore indicativo.
Le previsioni del P.T.P. si articolano in prescrizioni relative agli ambiti di appartenenza del paesaggio, che si trasformano in indirizzi per gli strumenti di pianificazione.
Il piano regolatore generale è stato pertanto redatto in conformità agli obiettivi del P.T.P., che si riferiscono prevalentemente alla tutela e valorizzazione del paesaggio.
Inoltre per la redazione dello stesso si è tenuto conto delle prescrizioni dei voti del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 635/98 e n. 191 del 9 settembre 1999 che, oltre al contrasto con il P.T.P., rilevavano:
-  un eccessivo dimensionamento del fabbisogno abitativo;
-  la mancanza dei requisiti di alcune zone territoriali omogenee classificate B;
-  la necessità di correlare lo studio geologico con le indicazioni del P.T.P. e dell'adeguamento della carta delle suscettività;
-  la necessità di raccordare il piano regolatore generale con la variante approvata al piano regolatore del porto;
-  la necessità di adeguare delle prescrizioni esecutive art. 2 legge regionale n. 71/78, da mettere in relazione con gli effettivi fabbisogni pubblici, privati, turistici, produttivi e dei servizi connessi.
Viene inoltre suggerito, in sede di controdeduzioni alle osservazioni, dalla commissione prefettizia che attualmente amministra il comune, l'ampliamento della zona A del capoluogo, che si limitava al solo Castello Barbacane (ex zona limitrofa al porto), a tutta la zona B 1 del capoluogo sulla base di approfonditi studi dei consulenti.
Le prescrizioni esecutive del piano in esame sono:
1)  piano particolareggiato della zona A (zona Castello);
2)  piano particolareggiato della zona A e zona scuola elementare;
3)  piano particolareggiato zona B;
4)  piano particolareggiato zona C;
5)  piano particolareggiato zona D-E.
Procedure di adozione deposito e pubblicità
Il piano regolatore generale, presentato dal professionista nella sua ultima stesura, è stato regolarmente pubblicato ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78.
Gli elaborati adottati con delibera consiliare n. 106 del 29 settembre 2002 del piano regolatore generale, regolamento edilizio e PP.EE. sono stati oggetto di:
-  deposito e pubblicazione all'albo pretorio dal 3 ottobre 2002 al 14 novembre 2002, pubblicazione su manifesto murale a partire dal 3 ottobre 2002;
-  pubblicazione sul quotidiano "Giornale di Sicilia" del 12 ottobre 2002;
-  pubblicazione sul quotidiano "La Repubblica" edizione Palermo del 14 ottobre 2002;
-  pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 25 ottobre 2002, n. 43, parte II;
-  come attestato dal segretario comunale in data 16 dicembre 2003, sono state presentate da enti e cittadini interessati n. 83 opposizioni e/o osservazioni nei termini di legge e n. 5 fuori termine, sulle quali il commissario straordinario ha controdedotto con delibera della commissione straordinaria n. 39 dell'11 dicembre 2003.
Analisi dei temi territoriali
Centro storico e patrimonio culturale
Oltre al nucleo più antico, sorto attorno al castello Barbacane di epoca bizantina vicino al porto, siti di particolare interesse storico distribuiti nel territorio sono stati individuati nelle tavole di piano (contrade Scauri Rekale, Kamma-Tracino, ecc.) oltre a numerose aree archeologiche.
Centro urbano
Il centro urbano, in parte coincidente con l'antico centro storico, formatosi intorno al porto ed al castello Barbacane all'interno dell'insenatura tra punta della Croce e punta S. Leonardo, venne distrutto nel 1943 durante la II guerra mondiale.
Ricostruito in alcune parti secondo quanto indicato dal piano di ricostruzione, è costituito dal nucleo antico e dalla relativa espansione avvenuta nella seconda metà del '900.
Le zone dell'espansione
Le maggiori concentrazioni urbane si trovano, oltre che a Pantelleria capoluogo, nelle contrade di Kamma-Tracino e Scauri Rekale che si sviluppano lungo la strada detta "perimetrale" che li attraversa.
La contrada di Kamma-Tracino
Piccolo nucleo agricolo poco distante dal mare, costituito da un insieme di "dammusi" per la sua vicinanza a Cala Levante e dell'Elefante, ha subito un notevole sviluppo urbanistico edilizio. Intorno all'antico nucleo della cittadella si rileva un'area d'interesse archeologico.
Scauri-Rekale
La frazione, dominata dal porto turistico, conserva un'identità rurale legata all'attività agricola.
Altri agglomerati edilizi sono S. Vito, Sibà, Bugeber, Madonna delle Grazie, Campobello, Karuscia, Buccuram e Gadir.
Il patrimonio edilizio, di Pantelleria è costituito dalla tipica costruzione dei "dammusi" distribuiti su tutto il territorio comunale.
Comprensorio termale
Riguarda la zona di Sataria, Sibà, Nicà, lungo la costa sud-ovest e quella di Gadir nord-est. Il piano regolatore generale individua nelle località di Gadir e Nika ulteriori aree da destinare a questa attività.
Patrimonio ambientale e vincoli
Si richiama quanto precedentemente esposto nella parte introduttiva.
-  Costa: la costa si presenta in prevalenza alta e frastagliata ricca d'insenature, alcune accessibili sia dal mare che da terra, attraverso sentieri impervi, spesso dotate di piccoli moli per l'attracco di pescherecci e imbarcazioni da diporto.
Il sistema delle "cale", lungo la costiera (cala del l'Ele fante, Gadir, ecc.) è interessato da insediamenti residenziali di tipo stagionale: dammusi (case sparse e qualche lottizzazione) di cui non sempre è nota la regolarità edilizia e da interventi di recupero e previsione di attrez zature, urbanizzazioni o aree di sosta, legate allo sviluppo turistico dell'isola previste nel patto territoriale.
Interventi di recupero della costa per migliorarne la fruibilità, proposti come interventi di opere pubbliche sono in via di definizione amministrativa.
-  Lago di Venere, Sibà: peculiarità ambientali al l'esterno del centro urbano, svolgono un ruolo catalizzatore per il turismo.
Il sistema produttivo
-  Agricoltura: coltura della vite, dell'ulivo e del cappero, distribuiti su tutto il territorio comunale inoltre caratterizzato dalla presenza delle piane aree pianeggianti, consente lo sviluppo di altri tipi di colture in modo da migliorare le risorse produttive dell'isola.
-  Pesca ed attività portuali.
-  Piccole industrie legate all'economia locale tra cui lo sfruttamento delle cave esistenti.
-  Turismo e ricettività: incrementato recentemente per effetto di interventi legati alla programmazione negoziata in prevalenza nelle contrade.
-  Attività estrattiva: il maggior numero di cave di sabbia, di pomice e pietrisco risultano dismesse ad eccezione di quella presente nella località Cuddia Al Manza. I giacimenti maggiori di pomice e di sabbia sono ubicati nel territorio destinato a zona A di riserva.
Il sistema viario
L'asse principale di comunicazione tra il capoluogo e i vari centri minori è costituito dalla S.P., cosiddetta "perimetrale", oggi insufficiente per le esigenze dell'isola data la sezione stradale ridotta e l'andamento tortuoso del tracciato.
Demografia e determinazione dei fabbisogni
Dalle analisi demografiche riportate nella relazione generale, si evince che il comune nel periodo 1971/1991 ha subito un lieve decremento demografico della popolazione residente che è passata da 8.327 a 7.484 abitanti. Ciononostante il progettista ipotizza un incremento stimato nell'ordine dell'8% riferito al decennio per un totale di crescita di 1.550 unità (dal 2001 al 2021), pari a 1.860 vani in relazione al rapporto di 1,2 vani per abitante (mc. 124.000/155.000 di volumetria insediabile).
Il dimensionamento del piano regolatore generale si è basato, come enunciato nelle relazioni, sulla riqualificazione e recupero dell'esistente, tenuto conto dei dammusi inutilizzati e da recuperare in ottemperanza alle indicazioni del P.T.P. oltre alle previsioni di sviluppo del patto territoriale.
Viene sostanzialmente confermata l'impostazione insediativa spontanea dell'isola, legata all'agricoltura ed allo sviluppo turistico e per tale motivo le zone C e C1 risul tano localizzate a ridosso dei centri abitati.
Le zone a suscettività di edilizia turistica (CT) sono state individuate in aree limitrofe ai centri di Scauri Rekale, Kamma-Tracino e Pantelleria capoluogo.
L'attività edilizia negli ultimi decenni ha determinato un esubero di vani non occupati stimati in 16.310 al 1991, pari al 46% ca. del complessivo patrimonio immobiliare dell'epoca.
Riguardo alle dotazioni di attrezzature di interesse generale e servizi, dalle analisi condotte dal progettista, sono risultate insufficienti. Gli standards totali (pregresso e futuro) 18/mq. per abitante risultano soddisfatti, ma carenti le previsioni di aree per l'edilizia scolastica e verde attrezzato.
Per le attività produttive vengono individuate la zona in contrada Kazen riproposta destinazione precedente approvata con P.P. ampliamento inserito nel patto territo riale, mentre le attività turistiche sono state localizzate in due aree vicino al centro abitato (zone D3) e lungo la costa sempre compatibilmente con le indicazioni del P.T.P.
Infine, una particolare attenzione è stata dedicata al potenziamento dei parcheggi e del sistema viario, in particolare ai collegamenti tra la S.P. perimetrale, creazione di una circonvallazione di Pantelleria centro, che permetterà di non attraversare il centro per raggiungere le contrade di Scauri e Kamma.
Disciplina urbanistica - Norme tecniche di attuazione
Per una migliore visualizzazione si è redatta la tabella allegata con le osservazioni del servizio relative alla parte che interessa la zonizzazione.
Regolamento edilizio
Il regolamento edilizio, annesso al piano regolatore generale, si compone di 99 articoli che disciplinano l'applicazione della normativa edilizia ed urbanistica nel territorio comunale.
Può ritenersi nel complesso condivisibile ma il testo dovrà comunque essere adeguato alle modifiche legislative derivanti dalla normativa vigente nella Regione ed a quella nazionale, legge regionale n. 17/94, testo unico espropri, testo unico edilizia e normativa sui lavori pubblici, per le parti recepite dalla Regione siciliana, e della nuova normativa sui lavori pubblici.
In linea generale si dovrà fare esplicito riferimento alla normativa vigente nella Regione siciliana, inoltre, nel rispetto di quanto dettato dalla legge regionale n. 23/98, la dicitura "il sindaco" deve essere sostituita con quella "il dirigente dell'ufficio tecnico comunale", tranne che nel caso della commissione edilizia comunale, la cui presidenza resta di competenza del sindaco o di suo delegato e non può essere soppressa.
La composizione della commissione edilizia deve essere adeguata alla luce di quanto dettato dalle leggi regionali n. 7/92 e n. 26/93.
Nel rispetto di quanto dettato dall'art. 7 della legge regionale n. 71/78 i membri di nomina della commissione edilizia restano in carica 5 anni.
Programmazione commerciale
Per una migliore visualizzazione si è redatta la tabel la allegata con le osservazioni del servizio.
Considerazioni
Come prima accennato, il piano regolatore generale proposto dal comune di Pantelleria deve adeguarsi alle indicazioni fornite dal Consiglio regionale dell'urbanistica nei sopradetti voti ed al P.T.P., riproponendo sostan zialmente il modello insediativo sviluppatosi spontaneamente in relazione alle esigenze economiche dell'isola.
Ciò determina l'utilizzo del patrimonio immobiliare esistente, privilegiando il recupero e la riqualificazione urbanistica dell'esistente e in assenza di un'eccessiva crescita demografica, una maggiore attenzione verso l'incremento delle aree turistico-ricettive legate allo sviluppo turistico dell'isola.
Pertanto appaiono ingiustificate le previsioni di nuo va espansione residenziale nelle frazioni di Tracino e Kamma e Scauri Rekale ed altri centri minori individuati come zone B4.
Risulta condivisibile la delimitazione della zona B0 che interessa alcune aree parzialmente edificate e che non hanno i requisiti previsti.
Si rileva inoltre comunque che in tali contesti, il progetto di piano regolatore generale non contiene alcuna analisi, né vengono riferite chiare informazioni riguardo all'edificato esistente, spesso ricadente nella fascia dei 150 metri dalla battigia, da tutelare nei termini del l'art. 15 della legge regionale n. 78/76.
Per quanto riguarda le zone di sviluppo residenziale, non si condivide l'eccessiva estensione delle zone CT, con le relative sottozone di sviluppo turistico.
Per quanto attiene alle zone destinate ad insediamenti produttivi - non interessate da piani attuativi - D3 previste nelle zone di Gadir e Nicà, dovranno altresì essere oggetto di un ridimensionamento in base ai reali fabbisogni di sviluppo turistico dell.
Non si condividono le norme di attuazione delle zone E che consentono l'edificazione turistico-ricettivo e residenziale e quant'altro se non previsto dalla norma nei termini modificati con il presente parere.
Parere
Il parere di questo servizio III, unità operativa 3.2 è, per quanto superiormente esposto, favorevole all'approvazione, con le sotto-elencate prescrizioni.
Cartografia
In ordine al sistema vincolistico ambientale dovranno essere espressamente riportati sugli elaborati di piano le aree individuate dalla Comunità europea nella rete di Natura 2000 che dovranno essere stralciate. L'attività urbanistica edificatoria in dette aree resta subordinata al ristudio delle stesse, nel rispetto del D.P.R. n. 357/97 e successive modifiche ed integrazioni, pertanto nelle more della loro disciplina in funzione della redazione dello studio di incidenza, in dette aree è prescritta l'assoluta inedificabilità.
Dovrà essere visualizzato il piano regolatore generale del porto e chiarita la presenza di aree bianche non normate in prossimità dell'area portuale.
Studio geologico
Nel premettere che il comune non risulta ancora classificato sismico, per le valutazioni sullo studio proposto nei termini dell'art. 5 della legge regionale n. 65/81 dal comune, si rimanda alle specifiche competenze presenti nel Consiglio regionale dell'urbanistica.
Studio agricolo forestale
Nei termini di quanto accertato dagli atti allegati al piano regolatore generale, detto studio risulta aggiornato alla vigente normativa (legge regionale n. 13/99, D.P.R. 28 giugno 2000, art. 89 della legge regionale n. 6/2001) per le valutazioni sullo studio proposto si rimanda comunque alle specifiche competenze presenti nel Consiglio regionale dell'urbanistica.
Norme di attuazione
Le norme di attuazione, nelle parti non espressamente trattate, dovranno essere adeguate alle indicazioni e prescrizioni, riportate dal presente parere e nelle valutazioni allegate allo stesso.
Zone A (A1)
Si ritengono in linea di massima condivisibili quelle previste, salvo che la perimetrazione della zona A del capoluogo dovrà comunque essere revisionata in relazione alle indicazioni fornite dal voto del Consiglio regionale dell'urbanistica sopra richiamato.
1.  Nella zona A di Pantelleria capoluogo, vanno ammessi unicamente gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo mentre devono essere esclusi, fino alla redazione del P.P. previsto dall'art. 55 della legge regionale n. 71/78, e redatto secondo la nuova perimetrazione quelli di ristrutturazione edilizia ed urbanistica, nel rispetto di quanto dettato con circolare A.R.T.A. 2/2000, con le modalità e i tempi previsti nella stessa.
Tutti gli interventi dovranno comunque essere compatibili con le indicazioni del P.T.P.
2.  Gli eventuali interventi di demolizione e ricostruzione e di completamento delle aree libere residue in tutte le zone A di Pantelleria centro non sono consentiti fino all'approvazione dei piani attuativi che, altresì, dovranno definire tutti gli indici e parametri urbanistico-edilizi.
Zone B
B0. Si condivide la destinazione proposta, a condizione che venga verificata la regolarità edilizia e la legittimità dei fabbricati ricadenti all'interno delle stesse, da estendere agli agglomerati inseriti all'interno delle cale.
B1. Si ribadisce quanto sopra prescritto in ordine alla riperimetrazione della zona A.
B2. Appaiono rispondenti ai requisiti di legge. Va cassato l'ultimo capoverso dell'art. 11 delle norme di attuazione.
B3. Condivise. Va cassato l'ultimo capoverso del l'art. 12 delle norme di attuazione.
B4. Condivise ma con l'esclusione delle B4 IACP, non riscontrando fabbisogni di edilizia economica e popolare che va a classificarsi zona E, inoltre va cassato il penultimo capoverso dell'art.13 delle norme di attuazione.
Zone C e CT
Si condividono tutte le zone C-CT con la precisazione che va cassato l'art. 16 delle norme di attuazione, in quanto immotivatamente vessatorio e limitativo della proprietà privata, e che ai sensi della vigente normativa non è ammessa la possibilità di edificazione per singola concessione.
Si condividono le CT1 e CT2 a condizione che venga attualizzato l'effettivo carico edilizio conseguente ad un stato di oggettiva parcellizzazione della proprietà fondiaria derivante dall'attività edilizia effettuata in questi ambiti. Pertanto, fermo restando che l'attività edificatoria in dette zone dovrà limitarsi ai lotti residui, in assenza del richiesto accertamento, le zone CT1 e CT2 sono da classificare di verde agricolo.
Non possono condividersi gli artt. 18 e 19 delle norme di attuazione in quanto la possibilità di ampliamenti nei limiti dei parametri edificatori consentiti nelle singole zone territoriali omogenee, non è preclusa da alcuna normativa.
Zone D
Si condividono con la precisazione che all'art. 23 (zone D3) va cassato il 3° capoverso restando la possibilità di ampliamenti di pubblici esercizi all'esterno dei centri abitati o in verde agricolo, regolata dalla normativa vigente nel rispetto delle previsioni del P.T.P. Da disattendere le previsioni di zone D4 nelle immediate vicinanze di impianti tecnologici esistenti o in corso di valutazione.
Zone E
Si condividono in linea di massima con le precisazioni seguenti:
-  la destinazione a case-vacanze non può essere ammessa nelle zone di "verde agricolo";
-  non è consentito il trasferimento di cubatura attraverso l'accorpamento di lotti di terreno non confinanti se non nei termini di legge.
-  non si condivide la prescrizione relativa alla dotazione di parcheggi nelle zone E1a;
-  nelle zone ricadenti nell'ambito della riserva naturale orientata prevalgono le norme del regolamento della stessa;
-  a pag. 29 va cassato il 3° capoverso riguardante gli interventi mirati alla salvaguardia dagli incendi;
-  gli eventuali ampliamenti devono restare nell'ambito della volumetria massima consentita nel "verde agricolo".
Zone F
Condivise nel complesso, ad esclusione del secondo capoverso dell'art. 30 delle norme di attuazione (zone F3) e il secondo capoverso dell'art. 31 delle norme di attuazione (F4).
Infrastrutture - Viabilità - Attrezzature
Si condivide l'impostazione generale finalizzata al potenziamento del collegamento tra i vari centri abitati e a creare una griglia a servizio dello sviluppo turistico, nel rispetto dei vincoli di carattere paesaggistico-ambientale.
Zone G
Si condividono ivi comprese le localizzazione dei distributori di carburante.
Zone H di rispetto
Si condividono le zone H1, H3, H5, H6, H7, H8, H9.
Zone H2
La delimitazione della fascia di rispetto cimiteriale va ricondotta a quella della normativa in materia e vanno cassati gli ultimi due capoversi dell'art. 38 delle norme di attuazione, in assenza di apposita autorizzazione da ottenere nei termini di legge.
Zona H4
Zone di rispetto della battigia del mare, sono consentiti esclusivamente gli interventi previsti dall'art. 15 della legge regionale n. 78/76, tutti gli interventi indicati nell'art. 40 delle norme di attuazione che esulano da quanto contemplato dal predetto articolo vanno disattese.
Norme transitorie
Fino all'approvazione del piano adottato ed in salvaguardia, l'attività edificatoria non può che limitarsi a quella precedente allo stesso piano adottato e non essere riferita allo strumento in salvaguardia, tranne che non ci si venga a trovare nelle condizioni previste dall'art. 19 della legge regionale n. 71/78.
Programmazione commerciale
Ai sensi della legge regionale n. 28/99 e delle direttive emanate con D.P.R. 11 luglio 2000 il piano trasmesso risulta preventivamente adeguato alla nuova disciplina in materia di programmazione commerciale come riportato nella delibera di adozione e rappresentato nella relazione e regolamento della disciplina del commercio redatta dal progettista. Si allega pertanto scheda riepilogativa a riguardo.
Prescrizioni programmazione commerciale
In sede di rilascio delle concessioni edilizie per la realizzazione di nuovi edifici destinati ad esercizi commerciali, deve essere assicurato il rispetto delle dotazioni di parcheggi pertinenziali e deve essere eseguita la valutazione di impatto sulla viabilità ai sensi degli artt. 16 e 17 del citato D.P.R.S.
Prescrizioni esecutive
L'esame delle prescrizioni esecutive evidenzia che le stesse non risultano redatte in ossequio alle disposizioni in materia elaborati grafici insufficienti sotto il profilo descrittivo sia per quanto riguarda le ipotesi d'intervento sulle unità edilizie. Si ritiene pertanto che detti strumenti possano essere considerati validi solo come analisi preliminare e di linee guida per il recupero del vecchio centro ma che non possono avere alcune valenze di P.P. e come tali debbano essere completate da una più puntuale definizione delle tipologie d'intervento, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa esistente.
Si ritiene quindi che in attesa di ristudio del P.P. del centro storico zona A possono essere effettuati soltanto gli interventi previsti dall'art. 20 lett. a), b), c).
Esame delle osservazioni ed opposizioni
Le osservazioni ed opposizioni vengono decise in conformità alle precedenti considerazioni e prescrizioni come meglio specificato nella tabella allegata.
In particolare, in assenza di una specifica indicazione riportata sulla stessa tabella, il parere è da ritenersi espresso in adesione al parere del progettista o del consiglio comunale, nei limiti dagli stessi organi valutati.
In merito alle osservazioni giunte direttamente a questo dipartimento, anche fuori termine, si ritiene che le stesse ad esclusione di quelle già trattate in sede di controdeduzione dalla commissione prefettizia, e fermo restando le valutazioni di carattere generale espresse con il presente parere, potranno essere oggetto di valutazione da parte della commissione prefettizia in sede di controdeduzione nei termini dell'art. 4, comma 6, legge regionale n. 71/78. Quanto sopra salvo eventuali eccezioni, riguardanti errori materiali o piccole modifiche richieste sulla base di consolidate situazioni di fatto e/o di diritto, che non inficiano la validità complessiva del progetto di piano come da valutazioni riportate nella tabella citata.
Allegati:
-  atti ed elaborati elencati nelle note comunali citate;
-  dati ISTAT al 1998 e censimento 2001;
-  scheda disciplina urbanistica;
-  scheda programmazione commerciale, osservazioni pervenute direttamente in assessorato;
-  tabella valutazione osservazioni e opposizioni, vedi considerazioni parere.";
Rilevato che gli allegati di cui sopra sono inseriti nella proposta di parere che costituirà parte integrante del presente provvedimento;
Visto il voto n. 360 del 15 settembre 2004, reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica, sulla scorta degli atti ed elaborati trasmessi dall'unità operativa 3.2/D.R.U., che qui di seguito si trascrive:
"Il Consiglio, vista la nota prot. n. 225 dell'8 giugno 2004 con la quale l'unità operativa 3.2 del servizio III del D.R.U., ha trasmesso il parere n. 34 del 28 maggio 2004, reso ai sensi dell'art. 68 ultimo comma della legge regionale n. 10/99, sulla pratica segnata in oggetto;
Vista la documentazione allegata al suddetto parere;
Sentita la commissione relatrice che ha illustrato la proposta di parere dell'ufficio, a tale proposito il consiglio dopo avere evidenziato alcune incongruenze riportate nel suddetto parere prende atto dei chiarimenti e rettifiche forniti dal responsabile del servizio III/D.R.U. che di seguito si riportano:
Zone B0
Le considerazioni riportate a pag. 8 del parere vanno cassate perché frutto di refuso. Le considerazioni riportate a pag. 10 del parere sono così rettificate: "Per dette zone che individuano piccoli nuclei edificati posti al l'ester no dei centri abitati , ricadenti in taluni casi nella fascia dei 150 metri dalla battigia, sebbene il piano non preveda incrementi volumetrici, dovranno essere condotte verifiche amministrative finalizzate ad accertare la regolarità delle costruzioni realizzate. Nelle more di dette verifiche, le previsioni sono disattese, e le aree interessate sono disciplinate a verde agricolo fatte salve le prescrizioni del P.T.P.".
Zone B4
Le considerazioni riportate a pag. 8 del parere vanno cassate perché frutto di refuso. Le considerazioni riportate a pag. 10 del parere sono così rettificate: "Le previsioni sono condivise ad esclusione di quelle titolate "B4 I.A.C.P." dal momento che il comune non è obbligato alla formazione di piani di zona per edilizia economica e popolare. Le aree relative alle zone disattese sono disciplinate a verde agricolo fatte salve le prescrizioni del P.T.P.".
Zone CT1 e CT2
Le considerazioni riportate a pag. 8 del parere riguardanti le zone CT vanno cassate perché frutto di refuso.
Le considerazioni riportate a pag. 10 del parere riguardanti le zone CT1 e CT2 sono così rettificate: "Le previsioni delle zone CT1 e CT2 in relazione alla loro estensione non sono supportate da approfondite analisi che ne dimostrino il reale fabbisogno, si registra inoltre l'assenza di elementi che documentino la consistenza delle costruzioni realizzate in tali contesti al fine di poterne concretamente stabilire la capacità insediativa residua. Dette zone pertanto sono stralciate per essere sottoposte a ristudio. In sede di ristudio dovrà essere verificato con dati aggiornati l'effettivo carico urbanistico conseguente ad uno stato di oggettiva parcellizzazione della proprietà fondiaria derivante dall'attività edilizia esercitata in detti ambiti.
Nelle more di detto nuovo studio le aree relative alle zone disattese sono disciplinate a verde agricolo, fatte salve le prescrizioni del P.T.P.".
Considerato che nel corso della discussione è emerso l'orientamento di condividere il parere dell'ufficio con le rettifiche di cui sopra, che è parte integrante del presente voto con l'introduzione delle seguenti prescrizioni:
1) Zona A
In conformità alla circolare A.R.T.A 2/2000, all'art. 14 delle linee guida del P.T.P.R. e all'elaborato di analisi del vigente P.T.P. dell'Isola di Pantelleria, titolato: Schede tematiche riconoscitive e dichiarative dei beni culturali tematici, la perimetrazione della zona A del capoluogo va ampliata secondo nuovi confini riportati sullo stralcio planimetrico, foto-ridotto, che si allega.
Alla base dei nuovi confini di centro storico-ambientale, sono state poste le cartografie storiche dell'IGM (1877, 1942), risalenti al periodo tra l'inizio del secolo e la seconda guerra mondiale, nonché la mappa del catasto borbonico, redatta nel dicembre 1851. Questa si presenta sotto forma di schizzo che schematizza sia la morfologia dell'isola, sia il centro abitato, con una rappresentazione d'insieme a griglia. Tale rappresentazione appare attendibile sulla base di un confronto, sia con il catastale di primo impianto, sia con i fogli IGM del 1877 e del 1942.
La suddetta perimetrazione, pur se resa difficoltosa dall'annullamento di brani di tessuto storico del centro antico, derivante dai bombardamenti dell'ultimo conflitto mondiale, tiene conto della documentazione sopra richiamata, nonché della scheda CSU/IPCE n. I-19-82-014, ove sono segnati i siti riferiti ai beni d'interesse monumentale distrutti. La delimitazione, inoltre, ingloba i brani residui del tessuto antico ed anche alcune zone ricostruite nel dopoguerra, o ancora non ricostruite, al fine di consentire una pianificazione attuativa da cui possa scaturire una zona quanto più possibile omogenea, fatti salvi i vincoli derivanti dal D.A.R.T.A. 4 luglio 2000 e successive modifiche ed integrazioni, che devono parimenti essere rappresentati a meno di modifiche.
La pianificazione esecutiva, pertanto, dovrà redigersi all'interno di detta perimetrazione con finalità del recupero dell'identità e della qualificazione urbanistico-architettonica della parte antica della città, sulla base della documentazione citata ed allegata.
2) In relazione a segnalazioni di caduta massi in contrada Cala Levante e Balata dei Turchi, l'attività edilizia, qualora consentita, dovrà essere subordinata alla verifica di stabilità dei versanti interessati.
3) Zone C e CT
All'art. 15 delle norme tecniche di attuazione, vanno cassati i commi 5° (...sono consentite altresì piscine...); 6° (Per le piscine...).
Nel condividere le motivazioni rappresentate nel parere dell'ufficio che ha proposto lo stralcio delle sottozone CT1 e CT2, il consiglio ritiene che le stesse mo tivazioni valgono coerentemente anche per la sottozona CT.
Pertanto il ristudio delle sottozone CT, CT1 e CT2, oltre a tenere conto di quanto detto nel parere dell'ufficio, dovrà essere supportato da accurate analisi condotte sul patrimonio rurale esistente, sul sistema delle trazzere esistenti, sulla partitura dei fondi agricoli, ecc., su tutti gli elementi insomma che possano concorrere a definire l'armatura del territorio agricolo, in funzione di previsioni urbanistiche che, nell'ottica di soddisfare le esigenze turistico-residenziali, perseguano il recupero dei valori tradizionali ambientali, riproponendo con una normativa dettagliata i caratteri tipologici e materici dell'edificato tradizionale nonché l'uso di specie vegetali locali.
4) Zone D3
Gli insediamenti turistici termali di nuovo impianto dovranno realizzarsi attraverso piani particolareggiati attuativi estesi all'intero ambito.
In sede di rilascio di autorizzazioni o concessioni il comune dovrà accertare che non venga previsto il prelevamento delle acque termali.
5) Per gli aspetti di natura paesistico-ambientale:
-  Sono state riscontrate differenze seppure non macroscopiche sulle perimetrazioni riferite ai confini d'ambito del P.T.P. riportati negli elaborati di piano. I confini d'ambito del P.T.P. pertanto vanno verificati e vanno fedelmente visualizzati nelle tavole di piano regolatore generale;
-  Per quanto riguarda la perimetrazione dell'area d'interesse archeologico va precisato che tale area, seppure riportata nel P.T.P., deve intendersi come area di probabile reperimento di resti archeologici e pertanto assoggettata alla corrispondente norma del P.T.P., di conseguenza va modificata l'indicazione nella legenda del piano in esame;
-  Nelle tavole di piano regolatore generale è stata disattesa la ''perimetrazione della fascia di rispetto costiero'', così come definita dall'art. 48 delle norme di attuazione del P.T.P. e dallo stesso perimetrata nella tavola 19. Tale perimetrazione, con la relativa norma di rife rimento, dovrà essere riportata nel piano regolatore generale;
-  Alcune zone territorali omogenee del nuovo strumento urbanistico, risultano incompatibili con le attività previste negli ambiti del P.T.P. vigente, all'interno dei quali ricadono;
-  In ordine al sistema vincolistico ambientale (aree SIC e ZPS), dovranno essere espressamente riportate sugli elaborati di piano regolatore generale le aree individuate dalla Comunità europea nella rete Natura 2000:
-  ITA010019 (montagna Grande e monte Gibele);
-  ITA010020 (area costiera, Falesie e Bagno dell'Acqua).
Per dette aree, da stralciare in questa sede, è prescritta l'assoluta inedificabilità nelle more dello studio di valutazione d'incidenza nel rispetto del D.P.R. n. 357/97 e successive modifiche ed integrazioni e della conseguente disciplina urbanistica da effettuarsi nelle forme di legge.
Alla luce di quanto sopra rilevato, quindi, va disattesa qualsiasi norma, o zonizzazione del piano regolatore generale non conforme al sopraordinato P.T.P.
Per quanto sopra il Consiglio esprime parere favorevole all'approvazione del piano regolatore generale del comune di Pantelleria adottato con la deliberazione consiliare n. 106 del 26 settembre 2002, in conformità al parere dell'ufficio n. 34 del 28 maggio 2004, salvo quanto considerato con il presente parere.";
Vista la nota dirigenziale prot. n. 66754 del 14 ottobre 2004, con la quale è stato chiesto al comune di Pantelleria di adottare, ai sensi del 6° comma dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, le controdeduzioni alle determinazioni assessoriali di cui al condiviso voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 360 del 15 settembre 2004;
Vista la deliberazione commissariale n. 38 del 9 novembre 2004, con la quale la commissione straordinaria, ha adottato le controdeduzioni alle determinazioni di questo Assessorato di cui al voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 360 del 15 settembre 2004;
Vista la nota n. 9 del 31 gennaio 2005 con la quale l'unità operativa 3.3/D.R.U. ha trasmesso la proposta di parere n. 2 del 28 gennaio 2005 conseguente alle controdeduzioni comunali, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che qui di seguito si trascrive:
"Con nota n. 28131 del 21 dicembre 2004, acquisita al protocollo di questo Assessorato il 27 dicembre 2004 al n. 82248, il comune di Pantelleria ha trasmesso la delibera commissariale n. 38 del 9 novembre 2004 e relativi allegati di controdeduzioni al voto n. 360 del 15 settembre 2004 con il quale è stato ritenuto meritevole di approvazione con prescrizioni il progetto di piano regolatore generale del comune in questione.
Si riportano pertanto di seguito le valutazioni di questo servizio III, unità operativa 3.3 relativamente alle deduzioni comunali riportate nel succitato atto commissariale. Al fine di facilitare la lettura del presente parere si farà riferimento alla numerazione riportata nella delibera commissariale, relativa all'argomento, n. 38 del 9 novem bre 2004.
Modifiche cartografiche
Dal punto 1 al punto 10.
Le controdeduzioni comunali condividono le prescrizioni del C.R.U. relative alle modifiche cartografiche, rappresentando che i rilievi contenuti nei punti 3), 4), 7), 8) e 10) erano già stati discussi in sede di adozione nella delibera di controdeduzione alle osservazioni ed opposizioni da parte della commissione prefettizia.
Alcuni rilievi vengono invece formulati relativamente ai punti 1) e 7):
1)  Zone SIC e ZPS.
Nel voto del Consiglio regionale dell'urbanistica viene prescritta l'assoluta inedificabilità nelle aree inserite nel sistema vincolistico ambientale SIC e ZPS, Natura 2000 ITA010019 (montagna Grande e monte Gibele ITA10020 (aree costiere, Falesia e Bagno dell'acqua) nel rispetto del D.P.R. n. 357/97 e successive modifiche ed integrazioni.
Viene rappresentata l'indisponibilità dell'ufficio tecnico dovuta alla mancanza di documentazione ufficiale, che definisca in modo certo la perimetrazione di dette aree. Viene inoltre osservato che la notevole estensione delle aree va a gravare su un territorio già interessato da vincoli ambientali, come la destinazione a riserva naturale orientata ed al regime vincolistico del P.T.P., per i sopradetti motivi, viene quindi rappresentata la difficoltà nel redigere lo studio di valutazione d'incidenza ambientale previsto dal D.P.R. n. 357/97 e circolare A.R.T.A prot. n. 3194/97.
A riguardo viene chiesto di rivedere la prescrizione circa l'inedificabilità nell'attesa che venga definito lo studio d'incidenza.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Non si ritiene valida la proposta del comune, in quanto la valutazione d'incidenza è elaborata a corredo del piano regolatore generale che tra l'altro non interessa le parti del territorio rientranti nella riserva naturale orientata o sottoposte a regime vincolistico d'immodificabilità previsto nel P.T.P., ma piuttosto deve riguardare i contesti territoriali dove possono essere consentite trasformazioni, seppure compatibili con la destinazione dell'attività agricola. Pertanto nelle more della redazione della stessa, si conferma la prescrizione di assoluta inedificabilità nelle aree stralciate, dettata dal voto del Consiglio regionale dell'urbanistica.
7)  Perimetrazione centro urbano Pantelleria.
Sulla base della proposta formulata dall'ufficio tecni co comunale, viene chiesto di poter modificare la perimetrazione del centro urbano di Pantelleria da sottoporre a piano particolareggiato tra il corso Umberto, la via Dante, la via Cavallotti e la via Rocche, "per ricomprendere all'interno della suddetta perimetrazione le aree limitrofe all'arena ed i terrazzamenti immediatamente a monte, ivi compresi diversi fabbricati di antica costruzione ed il vecchio tessuto urbano". All'interno della perimetrazione proposta viene inclusa "l'estremità di una delle prescrizioni esecutive tra via Cavallotti e via Rocche", è inserito inoltre "il lungomare Falcone-Borsellino (di proprietà comunale) fino al limite della perimetrazione del piano regolatore generale del Porto".
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si ritiene di poter condividere la controdeduzione proposta dal comune, trattandosi di un intervento che mira ad una maggiore tutela della zona A. Poiché viene accolta la perimetrazione suggerita dal Consiglio regionale dell'urbanistica proponendone un ulteriore lieve ampliamento.
Modifiche norme tecniche di attuazione
11)  Zona territoriale omogenea A.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si riconferma il parere dell'ufficio, le prescrizioni del C.R.U. vengono sostanzialmente condivise dal comune.
12)  Zona territoriale omogenea B2.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si riconferma il parere dell'ufficio, le prescrizioni del C.R.U. vengono sostanzialmente condivise dal comune.
13)  Zona territoriale omogenea B3.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si riconferma il parere dell'ufficio, le prescrizioni del Consiglio regionale dell'urbanistica vengono sostanzialmente condivise dal comune.
14)  Zona territoriale omogenea B4.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si riconferma il parere dell'ufficio, le prescrizioni del Consiglio regionale dell'urbanistica vengono sostanzialmente condivise dal comune.
15)  Zona territoriale omogenea C.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si riconferma il parere dell'ufficio, le prescrizioni del Consiglio regionale dell'urbanistica vengono sostanzialmente condivise dal comune.
16)  Zona territoriale omogenea CT, CT1, CT2.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si riconferma il parere dell'ufficio, le prescrizioni del Consiglio regionale dell'urbanistica vengono sostanzialmente condivise dal comune.
17)  Zona territoriale omogenea D3.
a) Nel voto del Consiglio regionale dell'urbanistica vengono confermate le previsioni di insediamenti turistici termali di nuovo impianto che dovranno realizzarsi attraverso piani particolareggiati attuativi estesi all'intero ambito. In sede di rilascio di concessione o autorizzazione il comune dovrà accertare che non venga previsto il prelevamento delle acque termali.
b)  Il 3° capoverso dell'art. 23 viene cassato.
Il comune controdeduce chiedendo di poter disattendere le previsioni di insediamenti turistici termali di nuovo impianto inseriti nelle zone di Gadir e Nicà e di poter consentire in tali aree il solo sfruttamento delle risorse termali, a solo scopo terapeutico, regolato dalla vigente normativa in materia, con limitati interventi compatibili con le norme di attuazione del P.T.P.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si ritiene di poter condividere le controdeduzioni del comune che si adegua alle prescrizioni del P.T.P. per dette aree , in quanto la scelta localizzativa rimane comunque subordinata alle indicazioni fornite dal P.T.P.
Relativamente alla lett. b). Si riconferma il parere dell'ufficio, le prescrizioni del Consiglio regionale dell'urbanistica vengono sostanzialmente condivise dal comune.
18)  Zona territoriale omogenea D4.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si riconferma il parere dell'ufficio, le prescrizioni del Consiglio regionale dell'urbanistica vengono sostanzialmente condivise dal comune.
19)  Zona territoriale omogenea E.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si riconferma il parere dell'ufficio, le prescrizioni del Consiglio regionale dell'urbanistica vengono sostanzialmente condivise dal comune.
20)  Zona territoriale omogenea F3.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si riconferma il parere dell'ufficio, le prescrizioni del Consiglio regionale dell'urbanistica vengono sostanzialmente condivise dal comune.
21)  Zona territoriale omogenea F4.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si riconferma il parere dell'ufficio, le prescrizioni del Consiglio regionale dell'urbanistica vengono sostanzialmente condivise dal comune.
22)  Zona territoriale omogenea H2.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si riconferma il parere dell'ufficio, le prescrizioni del Consiglio regionale dell'urbanistica vengono sostanzialmente condivise dal comune.
23)  Zona territoriale omogenea H4.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si riconferma il parere dell'ufficio, le prescrizioni del Consiglio regionale dell'urbanistica vengono sostanzialmente condivise dal comune.
24) Norme transitorie.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si riconferma il parere dell'ufficio, le prescrizioni del Consiglio regionale dell'urbanistica vengono sostanzialmente condivise dal comune.
25)  Prescrizioni esecutive.
Con il voto del Consiglio regionale dell'urbanistica le prescrizioni esecutive vengono condivise come solo valore indicativo, come analisi preliminare e di linee guida per il recupero del vecchio centro. Pertanto ne è stato chiesto il ristudio nel rispetto di quanto previsto dalla normativa esistente.
Il comune controdeduce condividendo le prescrizioni dettate dal voto del Consiglio regionale dell'urbanistica.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si riconferma il parere dell'ufficio, le prescrizioni del Consiglio regionale dell'urbanistica vengono sostanzialmente condivise dal comune.
26)  Regolamento edilizio.
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Si riconferma il parere dell'ufficio, le prescrizioni del Consiglio regionale dell'urbanistica vengono sostanzialmente condivise dal comune.
Osservazioni ed opposizioni
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Rugirello Santoro - Riproposizione dell'osservazione n. 25 oggetto di controdeduzione nella delibera commissariale n. 39 dell'11 dicembre 2003 alla quale si rinvia per le valutazioni relative.
Brignone Francesco - Riproposizione dell'osservazione n. 35 oggetto di controdeduzione nella delibera commissariale n. 39 dell'11 dicembre 2003 alla quale si rinvia per le valutazioni relative.
Ciriminna Francesco - Riproposizione dell'osservazione n. 77 oggetto di controdeduzione nella delibera commissariale n. 39 dell'11 dicembre 2003 alla quale si rinvia per le valutazioni relative.
Valenza Antonio - Riproposizione dell'osservazione n. 82 oggetto di controdeduzione nella delibera commissariale n. 39 dell'11 dicembre 2003 alla quale si rinvia per le valutazioni relative.
Valenza Gaetano - Si condivide la controdeduzione del comune.
Cittadini Panteschi - Parzialmente accolta in riferimento al parere.
Costituendo osservatorio - Riproposizione di quanto rappresentato nella delibera di controdeduzione n. 39 dell'11 dicembre 2003 alla quale si rinvia per le valutazioni relative.
Panebianco s.r.l. - Parzialmente accolta in relazione alle prescrizioni dettate dal voto del Consiglio regionale dell'urbanistica.
Deduzione sulle osservazioni
Osservazioni proposte dai tecnici locali di Pantelleria - Riproposizione della n. 79 della delibera di controdeduzione n. 39 dell'11 dicembre 2003 alla quale si rinvia per le valutazioni relative.
Belvisi - Riproposizione della n. 63 della delibera di controdeduzione n. 39 dell'11 dicembre 2003 alla quale si rinvia per le valutazioni relative.
Proposte di modificazione
Il comune propone in questa sede di apportare delle modifiche (non precedentemente discusse da questo Assessorato) ai seguenti articoli delle norme di attuazione del piano regolatore generale:
Art. 4. Regolamenta il patrimonio edilizio dei dammusi al fine di tutelarne la sua caratteristica tipologica costruttiva e dei suoi accessori viene chiesto di modificare alcuni parametri tecnici e planivolumetrici come riportati nella delibera di controdeduzione n. 38 del 9 novembre 2004.
Proposta che "è supportata dalla sua applicazione già in essere" oggetto di discussione e positiva valutazione da parte della Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali di Trapani.
Art. 10 Zona territoriale omogenea B1.
Art. 11 Zona territoriale omogenea B2.
Art. 13 Zona territoriale omogenea B4.
Art. 58 contenuti dei piani di lottizzazione.
Art. 75 parametri urbanistici ed edilizi.
Art. 76 Volumi tecnici, pertinenze, accessori e modalità per l'ottenimento dei permessi (volumi tecnici, pertinenze, accessori).
Parere del servizio unità operativa 3.3.
Pur condividendo in linea di massima le proposte di modifica del comune, si rappresenta che le stesse appaiono invalutabili in questa fase del procedimento e da rinviare ad apposita variante successiva all'approvazione del piano regolatore generale.";
Visto il voto n. 418 del 3l marzo 2005 con cui il Consiglio regionale dell'urbanistica, nel condividere la proposta di parere n. 2 del 24 dicembre 2004 dell'unità operativa 3.3/D.R.U., ha espresso il parere che qui di seguito si trascrive:
"Il Consiglio,
Vista la nota prot. n. 9 del 31 gennaio 2005 con la quale l'unità operativa 3.3 del servizio 3° del D.R.U. ha trasmesso il parere n. 2 del 21 dicembre 2004 reso ai sensi dell'art. 68 ultimo comma della legge regionale n. 10/99, sulla pratica segnata in oggetto;
Vista la documentazione allegata al suddetto parere;
Visto il voto n. 360 reso da questo consiglio nella seduta del 15 settembre 2004 sul piano regolatore generale in argomento;
Sentita la commissione relatrice che ha illustrato la proposta di parere dell'ufficio;
Considerato che nel corso della discussione è emerso l'orientamento di condividere il parere dell'ufficio, che è parte integrante del presente voto, con l'introduzione delle seguenti considerazioni:
- In ordine al sistema vincolistico ambientale (aree SIC e ZPS), richiamato nel parere di questo consiglio n. 360 del 15 settembre 2004, si precisa che le aree individuate dalla Comunità europea nella rete Natura 2000, sono quelle riportate nella cartografia I.G.M. a scala 1:25.000 (servizio GIS - WEB), consultabile sul sito dell'Assessorato (A.R.T.A.);
-  Le osservazioni e/o opposizioni riportate nella deliberazione n. 38/04 di controdeduzione al voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 370/04, si riferiscono nella maggior parte ad osservazioni già controdedotte in sede comunale e decise da questo Assessorato. Per dette osservazioni si rimanda a quanto espresso nei pareri dell'ufficio n. 34 del 28 maggio 2004, e n. 2 del 28 gennaio 2005, condivisi da questo consiglio.
Per quanto sopra il consiglio esprime parere favorevole all'approvazione del piano regolatore generale del comune di Pantelleria, con annessi, prescrizioni esecutive e regolamento edilizio, adottati con la deliberazione consiliare n. 106 del 26 settembre 2002 con l'introduzione delle prescrizioni discendenti dal voto di questo consiglio n. 360 del 15 settembre 2004, salvo quanto considerato con il presente parere, a seguito delle controdeduzioni formulate con la deliberazione della commissione straordinaria n. 38 del 9 novembre 2004.";
Ritenuto di potere condividere i pareri del Consiglio regionale del'urbanistica resi con i voti n. 360 del 15 settembre 2004 e n. 418 del 3l marzo 2005;

Decreta:


Art.  1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, è approvato e reso esecutivo, in conformità ai pareri resi dal Consiglio regionale dell'urbanistica con i voti n. 360 del 15 settembre 2004 e n. 418 del 31 marzo 2005, il piano regolatore generale con annessi prescrizioni esecutive e regolamento edilizio del comune di Pantelleria, adottato con delibera del commissario ad acta n. 106 del 26 settembre 2002.

Art.  2

Le osservazioni ed opposizioni presentate avverso lo strumento urbanistico in argomento sono decise in conformità e con le stesse motivazioni contenute nei pareri resi dal Consiglio regionale dell'urbanistica con i voti n. 349 del 29 luglio 2004 e n. 410 del 9 marzo 2005.

Art.  3

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
1)  proposta di parere n. 34 del 28 maggio 2004, resa dall'unità operativa 3.2/D.R.U.;
a)  dati Istat al 1998 e censimento 2001;
b)  scheda disciplina urbanistica;
c)  scheda programmazione commerciale;
d)  tabella valutazione osservazioni e opposizioni (vedi considerazioni parere);
2)  voto n. 360 del 15 settembre 2004 reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica;
3)  proposta di parere n. 2 del 24 dicembre 2004 dell'unità operativa 3.3/D.R.U.;
4)  voto n. 418 del 31 marzo 2005, reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica;
5)  delibera del consiglio comunale n. 106 del 26 settembre 2002;
6)  delibera della commissione straordinaria n. 39 dell'11 dicembre 2003;
7)  delibera della commissione straordinaria n. 38 del 9 novembre 2004;
PIANO REGOLATORE GENERALE
8)  relazione generale;
9)  tav.    1  -  stato di fatto, scala 1:10.000; 
10)  tav.    2  -  stato di fatto, scala 1:10.000; 
11)  tav.    3  -  stato di fatto, scala 1:10.000; 
12)  tav.    4a  -  tavola vincoli, scala 1:10.000; 
13)  tav.    5a  -  tavola vincoli, scala 1:10.000; 
14)  tav.    6a  -  tavola vincoli, scala 1:10.000; 
15)  tav.    4b  -  tavola vincoli, scala 1:10.000; 
16)  tav.    5b  -  tavola vincoli, scala 1:10.000; 
17)  tav.    6b  -  tavola vincoli, scala 1:10.000; 
18)  tav.    7  -  tavola vincolo idrogeologico, scala 1:10.000; 
19)  tav.    8  -  tavola vincolo idrogeologico, scala 1:10.000; 
20)  tav.    9  -  tavola vincolo idrogeologico, scala 1:10.000; 
21)  tav.  10  -  tavola patto territoriale "Pantelleria e Isole del Mediterraneo", scala 1:10.000; 
22)  tav.  11  -  tavola patto territoriale "Pantelleria e Isole del Mediterraneo", scala 1:10.000; 
23)  tav.  12  -  tavola patto territoriale "Pantelleria e Isole del Mediterraneo", scala 1:10.000; 
24)  tav.  13  -  stato di fatto "Kamma-Tracino", scala 1:2.000; 
25)  tav.  14  -  stato di fatto "Kamma-Tracino", scala 1:2.000; 
26)  tav.  15  -  stato di fatto "Kamma-Tracino", scala 1:2.000; 
27)  tav.  16  -  stato di fatto "Scauri", scala 1:2000; 
28)  tav.  17  -  stato di fatto "Scauri", scala 1:2000; 
29)  tav.  18  -  stato di fatto "Scauri", scala 1:2000; 
30)  tav.  19  -  stato di fatto "Scauri", scala 1:2000; 
31)  tav.  20  -  stato di fatto "Scauri", scala i :2000; 
32)  tav.  21  -  stato di fatto "Pantelleria centro", scala 1:2.000; 
33)  tav.  22  -  stato di fatto "Pantelleria centro", scala 1:2.000; 
34)  tav.  23  -  stato di fatto "Pantelleria centro" - scala 1:2.000; 
35)  tav.  24  -  progetto del territorio comunale contenente la suddivisione in zone omogenee che disciplinano l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:1.000; 
36)  tav.  25  -  progetto del territorio comunale contenente la suddivisione in zone omogenee che disciplinano l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:1.000; 
37)  tav.  26  -  progetto del territorio comunale contenente la suddivisione in zone omogenee che disciplinano l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:1.000; 
38)  tav.  27  -  progetto del centro urbano di Kamma - Tracino suddiviso in zone omogenee per l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:2.000; 
39)  tav.  28  -  progetto del centro urbano di Kamma - Tracino suddiviso in zone omogenee per l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:2.000; 
40)  tav.  29  -  progetto del centro urbano di Kamma - Tracino suddiviso in zone omogenee per l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:2.000; 
41)  tav.  30  -  progetto del centro urbano di Scauri - Rekale suddiviso in zone omogenee per l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:2.000; 
42)  tav.  31  -  progetto del centro urbano di Scauri - Rekale suddiviso in zone omogenee per l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:2.000; 
43)  tav.  32  -  progetto del centro urbano di Scauri - Rekale suddiviso in zone omogenee per l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:2.000; 
44)  tav.  33  -  progetto del centro urbano di Scauri - Rekale suddiviso in zone omogenee per l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:2.000; 
45)  tav.  34  -  progetto del centro urbano di Scauri - Rekale suddiviso in zone omogenee per l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:2.000; 
46)  tav.  35  -  progetto del centro urbano di Pantelleria centro suddiviso in zone omogenee per l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:2.000; 
47)  tav.  36  -  progetto del centro urbano di Pantelleria centro suddiviso in zone omogenee per l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:2.000; 
48)  tav.  37  -  progetto del centro urbano di Pantelleria centro suddiviso in zone omogenee per l'uso del suolo e degli edifici, scala 1:2.000; 
49)  tav.  38a  -  tavole della viabilità; 
50)  tav.  38b  -  tavole della viabilità; 
51)  tav.  38c  -  tavole della viabilità; 
52)  tav.  39  -  rete elettrica sotterranea di media tensione con soppressione della relativa vecchia rete aerea esistente; 
53)  tav.  40  -  rete fognante ed impianti di depurazione; 
54)  tav.  41  -  rete idrica; 
55)  tav.  42  -  piano regolatore del porto; 
56)  tav.  43b  -  piano particolareggiato della zona industriale; 

57)  norme di attuazione del piano regolatore generale;
58)  relazione e regolamento riguardanti la disciplina del commercio;
59)  piano particellare di esproprio;
60)  PRESCRIZIONI ESECUTIVE
Piano particolareggiato zona A
61)  tav. lA  -  pianta piano interrato, quota -3,00; 
62)  tav. 2A  -  pianta piano interrato, quota +3,80/ +4,25 
63)  tav. 3A  -  pianta piano interrato, quota + 6,80/ +7,25; 
64)  tav. 4A  -  pianta piano coperture, quota +9,801 +10,25; 
65)  tav. 5A  -  catastale 
66)  tav. 6A  -  profilo A-A; 
67)  tav. 7A  -  profilo B-B; 

Piano particolareggiato zona B
68)  tav. 1B  -  progetto a quota 14,00 - 18,50 - 24,00; 
69)  tav. 2B  -  progetto livello coperture; 
70)  tav. 3B  -  mappa catastale; 
71)  tav. 4B  -  profilo A-A; 

Piano particolareggiato zona C
72)  tav. 1C  -  progetto; 
73)  tav. 2C  -  progetto, quota +4,00 - 6,50 - 9,00; 
74)  tav. 3C  -  profilo; 
75)  tav. 4C  -  mappa catastale; 

Piano particolareggiato zone D-E
76)  tav. 1D-E  -  progetto pianta, quota 0,00; 
77)  tav. 2D-E  -  progetto pianta, quota +3,90; 
78)  tav. 3D-E  -  progetto pianta, quota +7,60 +7,90; 
79)  tav. 4D-E  -  progetto pianta, quota +11,30; 
80)  tav. 5D-E  -  mappa catastale; 
81)  tav. 6D-E  -  progetto pianta, quota 0,00 (demolizio ne, recupero e ricostruzione); 
82)  tav. 7D-E  -  progetto pianta, quota 0,00 (demolizio ne, recupero e ricostruzione); 

83)  regolamento edilizio;
STUDIO AGRICOLO-FORESTALE
Studio con riferimento alla legge regionale n. 13/99
84)  carta 1 tavole 1.1 carta delle aree interessate da coltivazioni agricolo-forestali, in scala 1:10.000 contenente l'individuazione dei "boschi" secondo la definizione dell'art. 4 della legge regionale n. 16/96 così come modificato dall'art. 4 della legge regionale n. 13/99;
85)  carta 1 tavole 1.2 carta delle aree interessate da coltivazioni agricolo-forestali, in scala 1:10.000 contenente l'individuazione dei "boschi" secondo la definizione dell'art. 4 della legge regionale n. 16/96 così come modificato dall'art. 4 della legge regionale n. 13/99;
86)  carta 1 tavole 1.3 carta delle aree interessate da coltivazioni agricolo-forestali, in scala 1:10.000 contenente l'individuazione dei "boschi" secondo la definizione dell'art. 4 della legge regionale n. 16/96 così come modificato dall'art. 4 della legge regionale n. 13/99;
87)  carta dei boschi carta 2 tavola 2.1;
88)  carta dei boschi carta 2 tavola 2.2;
89)  carta dei boschi carta 2 tavola 2.3;
90)  relazione di commento e documentazione fotografica;
Studio con riferimento alla legge regionale n. 6/2001
91)  nota tecnica;
92)  carta dei boschi carta 2 tavola 2.1;
93)  carta dei boschi carta 2 tavola 2.2;
94)  carta dei boschi carta 2 tavola 2.3;
STUDIO GEOLOGICO COSTITUITO
95)  A  -  territorio insulare, 1:10.000 
96)  A.1  -  relazione; 
97)  A.2  -  geologia; 
98)  A.3  -  geomorfologia; 
99)  A.4  -  idrogeologia; 
100)  A.5  -  emergenze geologiche; 
101)  A.6  -  pericolosità geologica; 
102)  A.7  -  documentazione fotografica; 
103)  B  -  centro frazioni zone produttive 1:2.000; 

B1)  Pantelleria Centro
104)  B1.1  -  relazione; 
105)  B1.2  -  geologia; 
106)  B1.3  -  geomorfologia; 
107)  B1.4  -  litotecnica 
108)  B1.5  -  pericolosità geologica; 
109)  B1.6  -  pericolosità sismica; 
110)  B1.7  -  indagini geognostiche; 

B2) Zona industriale
111)  B2.1  -  relazione; 
112)  B2.2  -  geologia; 
113)  B2.3  -  geomorfologia; 
114)  B2.4  -  litotecnica 
115)  B2.5  -  pericolosità geologica; 
116)  B2.6  -  pericolosità sismica; 

B3)  Madonna delle Grazie
117)  B3.1  -  relazione; 
118)  B3.2  -  geologia; 
119)  B3.3  -  geomorfologia; 
120)  B3.4  -  litotecnica 
121)  B3.5  -  pericolosità geologica; 
122)  B3.6  -  pericolosità sismica; 
123)  B3.7  -  indagini geognostiche; 

B4)  San Vito
124)  B4.l  -  relazione; 
125)  B4.2  -  geologia; 
126)  B4.3  -  geomorfologia; 
127)  B4.4  -  litotecnica 
128)  B4.5  -  pericolosità geologica; 
129)  B4.6  -  pericolosità sismica; 
130)  B4.7  -  indagini geognostiche; 

B5)  Buccuram
131)  B5.1  -  relazione; 
132)  B5.2  -  geologia; 
133)  B5.3  -  geomorfologia; 
134)  B5.4  -  litotecnica 
135)  B5.5  -  pericolosità geologica; 
136)  B5.6  -  pericolosità sismica; 

B6)  Sibà
137)  B6.1  -  relazione; 
138)  B6.2  -  geologia; 
139)  B6.3  -  geomorfologia; 
140)  B6.4  -  litotecnica 
141)  B6.5  -  pericolosità geologica; 
142)  B6.6  -  pericolosità sismica; 

B7)  Scauri
143)  B7.1  -  relazione; 
144)  B7.2  -  geologia; 
145)  B7.3  -  geomorfologia; 
146)  B7.4  -  litotecnica 
147)  B7.5  -  pericolosità geologica; 
148)  B7.6  -  pericolosità sismica; 
149)  B7.7  -  indagini geognostiche; 

B8)  Rekale
150)  B8.1  -  relazione; 
151)  B8.2  -  geologia; 
152)  B8.3  -  geomorfologia; 
153)  B8.4  -  litotecnica 
154)  B8.5  -  pericolosità geologica; 
155)  B8.6  -  pericolosità sismica; 

B9)  Kamma-Tracino
156)  B9.1  -  relazione; 
157)  B9.2  -  geologia; 
158)  B9.3  -  geomorfologia; 
159)  B9.4  -  litotecnica 
160)  B9.5  -  pericolosità geologica; 
161)  B9.6  -  pericolosità sismica; 
162)  B9.7  -  indagini geognostiche; 

B10)  Gadir
163)  B10.1  -  relazione; 
164)  B10.2  -  geologia; 
165)  B10.3  -  geomorfologia; 
166)  B10.4  -  litotecnica 
167)  B10.5  -  pericolosità geologica; 
168)  B10.6  -  pericolosità sismica; 

B11) Bugeber
169)  B11.1  -  relazione; 
170)  B11.2  -  geologia; 
171)  B1l.3  -  geomorfologia; 
172)  B11.4  -  litotecnica 
173)  B11.5  -  pericolosità geologica; 
174)  B11.6  -  pericolosità sismica; 
175)  B11.7  -  indagini geognostiche; 

B12) Kattibuale
176)  B12.1  -  relazione; 
177)  B12.2  -  geologia; 
178)  B12.3  -  geomorfologia; 
179)  B12.4  -  litotecnica; 
180)  B12.5  -  pericolosità geologica; 
181)  B12.6  -  pericolosità sismica. 


Art.  4

Il comune di Pantelleria dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione dello strumento urbanistico in argomento e dovrà curare che in breve tempo vengano apportate dal progettista le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, affinché per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo. Con successiva delibera, da trasmettere per opportuna conoscenza a questo Assessorato, il consiglio comunale dovrà prendere atto degli elaborati di piano come modificati in conseguenza del presente decreto.

Art.  5

Ai sensi dell'art. 13 del testo unico approvato con D.P.R. n. 327/01 e successive modifiche, i relativi decreti di espropriazione delle aree interessate dalle prescrizioni esecutive possono essere emanati entro il termine di anni 5 dalla data di efficacia dello strumento urbanistico approvato con il presente decreto.

Art.  6

Lo stesso comune, entro il termine di giorni 90 dalla notifica del presente decreto, dovrà inoltre sottoporre all'approvazione di questo Assessorato lo studio delle parti territoriali soggette a nuovo studio secondo le indicazioni di cui al citato parere del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 360 del 15 settembre 2004.

Art.  7

Lo strumento urbanistico approvato dovrà essere depositato, unitamente a tutti gli elaborati relativi, a libera visione del pubblico nella segreteria comunale e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art.  8

Il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 17 maggio 2005.
  LIBASSI 

(2005.20.1346)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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