REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
SUPPLEMENTO ORDINARIO N.1
PALERMO - VENERDÌ 10 GIUGNO 2005 - N. 25
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2/E - 90141 PALERMO
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SUPPLEMENTO ORDINARIO N.1


P.O.R. Sicilia 2000/2006. Misure 3.06 e 3.08 - Modalità di presentazione delle istanze e di svolgimento delle azioni cofinanziate dal Fondo sociale europeo.

BANDO MULTIMISURA FSE
Decisione Commissione n. CC (2000) 2346 dell'8 agosto 2000.

Premessa
Per quanto riguarda la normativa comunitaria, i testi cui fare riferimento sono i seguenti:
-  il regolamento CE n. 1260/1999, recante disposizioni sui Fondi strutturali;
-  il regolamento CE n. 1784/1999, relativo al FSE;
-  il regolamento CE n. 448/2004 della Commissione del 10 marzo 2004, che modifica il regolamento CE n. 1685/2000, recante disposizioni di applicazione del regolamento CE n. 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi strutturali e che revoca il regolamento CE n. 1145/2003;
-  il regolamento CE n. 438/2001, recante modalità di applicazione del reg. CE n. 1260/99 per quanto riguarda i sistemi di gestione e controllo;
-  il regolamento CE n. 1159/2000, relativo alle azioni informative e pubblicitarie sugli interventi dei Fondi strutturali;
-  il regolamento CE n. 1681/1994, relativo alle irregolarità ed al recupero delle somme indebitamente pagate.
Per quanto riguarda la normativa regionale, andranno tenuti presenti, prioritariamente, i seguenti documenti fondamentali:
-  il P.O.R. Sicilia 2000-2006, approvato dalla commissione europea con decisione CE C (2004) n. 5184 ed adottato con deliberazione n. 23 del 26 gennaio 2005 dalla Giunta regionale;
-  il relativo Complemento di programmazione, adottato con deliberazione n. 404 del 21 dicembre 2004 dalla Giunta regionale;
-  l'accordo di programma siglato dal Ministro Letizia Moratti e il Presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro in data 25 marzo 2003.
Con il presente avviso si forniscono i criteri generali per la stesura, la presentazione, la selezione e l'attuazione dei progetti relativi alle seguenti misure:
-  misura 3.06 - Prevenzione della dispersione scolastica (azioni D, E, e G del Complemento di programmazione);
-  misura 3.08 - Promozione dell'istruzione e della formazione permanente (azione F del Complemento di programmazione).
Il presente avviso ha validità per il biennio 2005-2006.
Responsabile delle suddette misure è il dirigente generale del dipartimento pubblica istruzione e la relativa funzione operativa è attribuita all'area II "programmazione e coordinamento" e all'area III - "affari generali" site in Palermo, via Generale Magliocco n. 46 - Tel. 091/7073018-008-007-002, e-mail uob5istruzione@regione.sicilia.it.
Costituiscono parte integrante del presente avviso i formulari allegati.
Tutti i suddetti documenti sono disponibili sui seguenti siti internet:
-  www.regione.sicilia.it/bbccaa/pi;
-  www.euroinfosicilia.it;
-  presso il dipartimento pubblica istruzione al suindicato indirizzo.
1. Contenuti dei progetti
I progetti dovranno tener conto delle specifiche tecniche previste per ogni misura dal Complemento di programmazione del P.O.R. Sicilia e delle seguenti indicazioni:
1.1. L'analisi dei bisogni a livello locale
Questa fase d'indagine preliminare all'elaborazione del progetto è indispensabile poiché consente un'adeguata valutazione ex-ante che deve essere assunta come prassi consueta nell'attività di progettazione delle istituzioni scolastiche.
Per quanto riguarda le attività contro la dispersione, un'attenta valutazione degli andamenti del fenomeno deve essere fatta non solo all'interno dell'istituzione scolastica, ma anche nella rete più allargata delle scuole del territorio. Nell'analisi del fenomeno si dovrà tener conto degli studi condotti dagli osservatori provinciali sulla dispersione.
Un utile supporto per l'analisi dei bisogni e per i collegamenti e i raccordi che potrà sviluppare l'istituzione scolastica è costituito dall'insieme dei pacchetti multimediali realizzati, nell'ambito del Programma operativo multiregionale (P.O.M. 1994-1999) - Sottoprogramma 6, dal Ministero della pubblica istruzione. Tali documenti sono reperibili sul sito web www.istruzione.it/fondistrutturali.
1.2. Fattibilità delle iniziative
La fattibilità delle iniziative potrà essere verificata anche in relazione alle esperienze precedenti dell'istituzione scolastica e ai risultati ottenuti; inoltre sarà indispensabile valutare e quantificare le risorse disponibili: all'interno dell'istituzione scolastica, in termini di risorse umane, materiali ed attrezzature, nella rete esterna in termini di collaborazioni che l'istituzione scolastica ha costruito nel tempo.
Le istituzioni scolastiche, previa verifica della fattibilità delle iniziative, procederanno ad elaborare il documento progettuale che dovrà contenere anche i risultati di queste prime fasi d'analisi dei bisogni e d'individuazione delle finalità.
1.3. Articolazione progettuale
Ogni iniziativa deve prevedere il gruppo di progetto, la sua composizione in termini di caratteristiche professionali, i compiti e le funzioni dei diversi soggetti, interni ed esterni all'istituzione scolastica, con particolare riferimento alle funzioni di coordinamento e all'identificazione delle diverse mansioni.
Per ogni progetto dovranno essere individuati:
-  gli obiettivi formativi specifici, in termini di conoscenze, competenze, abilità, comportamenti, capacità relazionali che l'intervento dovrà produrre nei destinatari e nelle destinatarie;
-  gli obiettivi trasversali;
-  l'articolazione e i contenuti del progetto;
-  le metodologie;
-  la tipologia, genere e numero dei destinatari;
-  le risorse umane interne ed esterne;
-  le modalità di accertamento delle conoscenze e/o competenze acquisite;
-  gli interventi di individualizzazione del percorso;
-  la durata;
-  le fasi di realizzazione ed i relativi tempi di attuazione;
-  gli strumenti di valutazione dell'iter progettuale;
-  i materiali didattici e le risorse tecnologiche;
-  la sede.
Per quanto riguarda l'eventuale coinvolgimento di esperti, è necessario che esso avvenga sulla base di criteri di qualità e di trasparenza, definiti nell'ambito del gruppo di progetto. In ogni caso tale individuazione dovrà essere supportata dall'acquisizione di curricula che dimostreranno l'adeguatezza delle competenze in rapporto agli obiettivi formativi.
Il dirigente scolastico è responsabile dell'attività complessiva del progetto, funzione per la quale non percepisce alcun emolumento. Presiede il gruppo di progetto percependo i relativi emolumenti di cui al decreto interministeriale n. 326/95. Quest'ultima attività può essere delegata. Il dirigente scolastico non può svolgere diretta attività d'esperto, di docente, di tutor, di formatore dei docenti e di valutatore del progetto.
Può svolgere le funzioni di tutor solo il personale scolastico appartenente all'istituzione scolastica che attua il progetto, mentre gli esperti dovranno essere reclutati sulla base del possesso delle competenze previste e con criteri di qualità e trasparenza, definiti nel rispetto del decreto interministeriale n. 44 dell'1 febbraio 2001, artt. 33 e 40:
Art. 33 - (Interventi del consiglio d'istituto nell'attività negoziale)
Omissis...
2) Al consiglio d'istituto spettano le deliberazioni concernenti la determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente, delle seguenti attività negoziali:
...Omissis
g) contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti;
Art. 40 - (Contratti di prestazione d'opera)
1) L'istituzione scolastica può stipulare contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti, al fine di garantire l'arricchimento dell'offerta formativa e la realizzazione di specifici programmi di ricerca e di sperimentazione.
2) Il consiglio d'istituto, sentito il collegio dei docenti, disciplina nel regolamento d'istituto le procedure e i criteri di scelta del contraente, al fine di garantire la qualità della prestazione e il limite massimo dei compensi attribuibili in relazione al tipo d'attività e all'impegno professionale richiesto.
Il capo d'istituto, i componenti del gruppo di progetto, i responsabili, i docenti, i tutor non possono partecipare all'azione di sistema "monitoraggio e valutazione" prevista per il progetto e indicata di seguito nel presente bando.
In ogni progetto dovranno essere inoltre specificate: le azioni d'accompagnamento, come le attività di promozione e di pubblicità dell'iniziativa e, se necessario, incentivi per la partecipazione di persone non autonome.
La realizzazione delle attività d'informazione e pubblicizzazione dovrà essere programmata, a livello di progetto, sia nei confronti dell'esterno (cittadini, istituzioni pubbliche e private, mass media, ecc.) sia nei confronti degli utenti potenziali degli interventi progettati.
Nei progetti dovranno inoltre essere specificate le eventuali modalità di certificazione finale e di riconoscimento dei crediti formativi.
Potranno essere inoltre realizzati, come azioni di sistema, anche brevi periodi di formazione dei docenti coinvolti nelle iniziative, finalizzati esclusivamente al confronto con gli esperti, agli approfondimenti tematici e al collegamento delle iniziative finanziate dai fondi con le attività curriculari.
Dovranno, altresì, sempre nell'ambito delle azioni di sistema, essere realizzate le attività di monitoraggio e valutazione del progetto.
Il progetto dovrà definire anche il piano finanziario previsionale redatto, a pena di inammissibilità del progetto, secondo lo schema e rispettando i contenuti inseriti nel formulario allegato.
2. Costi dei progetti
Le fonti normative generali in vigore, relativamente alle spese ritenute ammissibili, sono le seguenti:
-  regolamento CE n. 448/2004 del 10 marzo 2004, che modifica il regolamento CE n. 1685/2000, recante disposizioni di applicazione del regolamento CE n. 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai fondi strutturali e che revoca il regolamento CE n. 1145/2003;
-  circolare del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 41/2003 del 5 dicembre 2003;
-  art. 508 - decreto legislativo n. 297/94 incompatibilità;
-  decreto legislativo n. 507 del 15 novembre 1993 e successive modifiche ed integrazioni - Esenzione tassa pubbliche affissioni.
-  decreto interministeriale n. 326 del 12 ottobre 1995. Compensi per iniziative di aggiornamento e formazione del personale ispettivo, direttivo, docente e A.T.A.;
-  decreto interministeriale n. 44 dell'1 febbraio 2001. Decreto concernente le "Istruzioni generali sulla gestione amministrativo - contabile delle istituzioni scolastiche";
-  circolare ministeriale n. 88 del 26 novembre 2003. "Programma annuale delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, per l'anno 2004;
-  contratto collettivo nazionale di lavoro per la dirigenza scolastica (1 marzo 2002), art. 26;
-  circolare n. 43/99 dell'8 giugno 1999 - Attività corsuali effettuate nello svolgimento dei moduli di formazione a distanza (FAD) per i programmi operativi cofinanziati dal FSE;
-  decreto legislativo n. 276/03 - Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato libero, di cui alla legge n. 30 del 14 febbraio 2003;
-  circolare n. 1/04 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali - Disciplina delle collaborazioni coordinate e continuative nella modalità c.d. a progetto;
-  circolare n. 103/2004 - Legge n. 326/2003, art. 44 - Esercenti attività di lavoro autonomo occasionale - chiarimenti;
-  circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri - dipartimento della funzione pubblica - n. 4/2004 del 15 luglio 2004 - Collaborazioni coordinate e continuative. Presupposti e limiti alla stipula dei contratti. Regime fiscale e previdenziale.
Le spese considerate ammissibili sono quelle, altresì, previste dall'avviso dell'Assessorato regionale del lavoro pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 34 del 26 luglio 2002, pagg. 49 e seguenti, e successive modifiche ed integrazioni, nonché dalla circolare 11 giugno 2004, n. 6, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 31 del 23 luglio 2004 (parte prima).
Le spese devono essere giustificate da prove documentali originali, registrate nella contabilità dell'istituzione scolastica attuatrice, e si devono riferire temporalmente ad azioni realizzate nel periodo compreso tra la data di autorizzazione avvio attività e la conclusione dell'attività progettuale. Fanno eccezione le spese di progettazione, di certificazione e di rendicontazione finale.
Le spese che saranno riconosciute non ammissibili saranno detratte dai rimborsi e/o dal saldo, e - qualora i relativi fondi siano stati già erogati - ne sarà chiesta la restituzione. Tutti i costi devono essere considerati onnicomprensivi e comprendono, quindi, anche gli eventuali oneri sociali e fiscali, l'I.V.A., se dovuta, ecc. Si rileva che l'I.V.A. è ammissibile nei costi solo se realmente e definitivamente sostenuta dal beneficiario finale. In tal caso la spesa deve essere calcolata al lordo dell'I.V.A. Tutti i costi relativi ad attività di persone, ivi compresi quelli di gestione organizzativa ed amministrativa, devono essere rapportati a costi orari unitari e possono riguardare soltanto attività prestate oltre il regolare orario di servizio. Esse dovranno risultare dai registri delle firme o da altro documento che attesti l'impegno orario (verbale, ecc.).
I rimborsi a favore dei docenti non si estendono ad eventuali indennità di missione o trasferta.
Gli emolumenti in favore del personale non docente devono riferirsi alla normativa di riferimento della categoria d'appartenenza.
Per il computo delle spese sostenute va distinto fra costi diretti (inerenti unicamente al singolo progetto) e indiretti (inerenti complessivamente ai progetti e alla gestione generale della scuola).
Per i costi diretti deve essere documentato l'iter (dall'ordine/incarico, alla conferma, all'utilizzo, all'imputazione, al pagamento, alla quietanza e all'eventuale documentazione prevista dalla disciplina che regola l'I.V.A. e i contributi I.N.P.S.).
Le spese di vitto, alloggio e trasporto imputabili ad attività previste dal corso sono ammissibili secondo le disposizioni vigenti in materia. Le spese per mensa dovranno essere documentate da una convenzione stipulata con il fornitore, dovrà essere specificato il costo d'ogni singolo pasto.
I costi indiretti (spese telefoniche, postali, di riscaldamento, ecc.) sono ammissibili solo se connessi con l'azione finanziata e in stretto rapporto alla durata della stessa. Essi devono essere dimostrati mediante l'imputazione di una quota parte del costo totale, stabilito in base alla contabilità o da fatture, bollettini, ecc. Tale imputazione dovrà essere riportata sia sul documento originale che sulle copie eventualmente inserite come documentazione dei singoli progetti.
2.1. Copertura assicurativa I.N.A.I.L.
Tutte le attività organizzate nell'ambito del P.O.R. sono da considerare attività scolastiche, anche agli effetti dell'ordinaria copertura assicurativa I.N.A.I.L. per conto dello Stato. Pertanto, ai sensi del D.P.R. 9 aprile 1999, n. 156 (regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567, concernente la disciplina delle iniziative complementari e le attività integrative delle istituzioni scolastiche), non è dovuto il pagamento d'alcun premio assicurativo all'I.N.A.I.L. per gli allievi e per tutto il personale impegnato.
Possono essere, tuttavia, riconosciute assicurazioni aggiuntive per i rischi eventualmente non coperti dalle polizze assicurative dell'istituzione scolastica.
2.2. Variazioni di spesa
Nei limiti invalicabili della spesa massima complessiva del progetto e ferma restando l'esigenza di rispettare in linea di principio gli importi delle singole categorie di spesa, è possibile tuttavia, con specifica delibera del collegio dei docenti, a seconda delle esigenze proprie delle diverse iniziative (anche connesse alle diverse situazioni progettuali e territoriali) ed al fine di ottimizzare la spesa, variare la ripartizione fra le singole voci, per favorire, in modo particolare, quelle destinate alle attività formative per gli allievi.
Le variazioni di spesa del quadro finanziario approvato possono essere effettuate per non più di due volte durante la fase di attuazione del progetto; tali variazioni sono ammissibili tra le macrovoci di spesa previste (azioni rivolte alle persone, azioni di accompagnamento ed azioni di sistema) entro il limite massimo del 20% del costo delle macrovoci che si incrementano, e non richiedono autorizzazione da parte di questo dipartimento, rimanendo imputabile alla responsabilità della singola istituzione scolastica ogni violazione del suddetto limite. Sono ammesse altresì variazioni di spesa all'interno della medesima macrovoce, fatto salvo il costo totale della macrovoce in questione.
Si ribadisce che tutte le variazioni consentite dovranno, comunque, essere deliberate dal collegio dei docenti e mantenute agli atti del progetto.
Tutti i compensi corrisposti per la partecipazione alle attività previste al personale appartenente alle amministrazioni dello Stato, compresi quelli erogati al personale amministrativo, tecnico ed ausiliario delle istituzioni scolastiche, sono esclusi "dalla base contributiva e pensionabile, in quanto le predette attività non rientrano tra i compiti di istituto del personale medesimo".
Al riguardo, si fa specifico riferimento alla circolare del Ministero del tesoro, rag. gen. dello Stato, Isp. gen. per gli ordinamenti del personale del 10 giugno 1996, n. 149948, diramata con nota MPI-Gabinetto/IV dell'8 luglio 1996, prot. n. 2138/BL.
2.3. Compensi
Tutte le prestazioni retribuite dovranno avvenire a seguito di regolare contratto d'opera, convenzione o lettera d'incarico. Tale documento dovrà indicare analiticamente l'oggetto della prestazione, il numero di ore assegnato e il relativo compenso orario onnicomprensivo.
Alla lettera d'incarico per qualsiasi dipendente della pubblica amministrazione - con particolare riguardo per l'amministrazione scolastica - dovrà essere allegata la formale autorizzazione a tale collaborazione da parte del dirigente responsabile.
Si ricorda che è sempre obbligatoria la valutazione comparativa del curricula dei candidati all'incarico e che il verbale di tale valutazione e una copia di tutti i curricula presentati dovranno essere inseriti nella documentazione del progetto.
Gli incarichi per il personale coinvolto nel progetto, con l'esclusione del personale A.T.A., dovranno, di regola, essere inquadrati come incarichi di prestazione d'opera.
Per quanto concerne tali prestazioni, si rinvia a quanto contenuto nel decreto legislativo n. 276/2003 ed alla circolare Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 1/2004 dell'8 gennaio 2004, nonché, per quanto riguarda le attività di lavoro autonomo occasionale, a quanto disposto dalla circolare dell'Istituto nazionale previdenza sociale - direzione centrale delle entrate contributive - n. 103 del 6 luglio 2004 e circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento della funzione pubblica - n. 4/2004 del 16 luglio 2004 concernente le collaborazioni coordinate e continuative.
I progetti non possono prevedere acquisti di tecnologie e di materiale soggetto ad essere inventariato.
Ove si presentino esigenze strettamente indispensabili e direttamente collegabili allo specifico obiettivo dell'azione, è possibile acquisire in leasing o prendere in affitto tecnologie, pacchetti informatici ed ogni strumentazione necessaria alla realizzazione dell'azione.
Il leasing e l'affitto dovranno essere strettamente limitati al tempo di attuazione del progetto. Si rimanda, per gli specifici vincoli, al regolamento CE n. 448/2004, norma n. 10, riportato nella pagina web sopraindicata, ricordando, in particolare, che non sono comunque considerate ammissibili le spese amministrative per l'accensione del leasing.
Anche in caso di ricorso al leasing o all'affitto - così come in tutte le attività che prevedono acquisto di materiali didattici, ecc. - dovranno essere osservate le norme previste dal D.I. n. 44 dell'1 febbraio 2001, art. 34, nonché dal decreto Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 agosto 1997, n. 452 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 1997, n. 302): "Regolamento recante approvazione del capitolato di cui all'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, relativo alla locazione ed all'acquisto di apparecchiature informatiche, nonché alla licenza d'uso dei programmi".
3. La presentazione dei progetti
Per la presentazione dei progetti dovranno essere utilizzati i formulari previsti per ogni misura allegati al presente avviso.
I formulari dovranno essere compilati in ogni loro parte.
Dovranno, altresì, essere convalidati dalla firma del dirigente scolastico, pena l'inammissibilità del progetto.
Ogni istituzione scolastica non potrà presentare più di un progetto per ogni misura, a pena di esclusione di tutti i progetti presentati.
Per quanto concerne l'azione D della misura 3.06, solo gli istituti professionali potranno presentare un progetto per ogni classe post-qualifica.
I progetti dovranno essere inviati in triplice copia e su supporto informatico che dovrà necessariamente contenere anche la scheda "dati" in formato Excel (una per ogni progetto) allegata ai formulari, a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento (farà fede il timbro postale), o a mano, presso il protocollo, a ciascun CSA competente per Provincia, entro le ore 14,00 del trentesimo giorno dalla pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Ai fini della presentazione nei termini sopra specificati farà fede il timbro postale per i progetti presentati a mezzo raccomandata e il timbro del protocollo per quelli consegnati a mano.
Non verranno presi in considerazione progetti pervenuti con modalità diverse o spediti ad indirizzi diversi da quello indicato nel presente bando. In ogni caso non verranno presi in considerazione progetti pervenuti (a mezzo raccomandata A/R) oltre il ventesimo giorno dalla suddetta data di scadenza, non rispondendo l'amministrazione per eventuali ritardi o disguidi postali.
Ciascun progetto dovrà essere contenuto in una singola busta, all'esterno della quale dovrà essere citata la misura cui si riferisce insieme con la denominazione e l'indirizzo dell'istituzione scolastica.
4. Procedure di selezione e valutazione
I progetti dovranno essere trasmessi, entro i termini previsti dal presente bando, ai CSA competenti per provincia.
I CSA provvederanno, a mezzo appositi "nuclei di valutazione", ad effettuare la selezione dei progetti e a trasmettere al dipartimento pubblica istruzione i progetti valutati accompagnati dalla scheda di valutazione. I nuclei dovranno essere costituiti tenendo conto dei diversi obiettivi e delle diverse caratteristiche dei progetti da valutare. Potranno farne parte i docenti utilizzati ai sensi della legge n. 448/98 o i membri di altri gruppi di lavoro localmente istituiti, nonché esperti specifici provenienti dal mondo della scuola, del lavoro e della cultura, da enti locali e da organismi rappresentativi del terzo settore. Dovrà essere assicurata la partecipazione di almeno un rappresentante del dipartimento regionale della pubblica istruzione.
I suddetti nuclei di valutazione procederanno alla verifica di ammissibilità e alla valutazione dei progetti, nonché alla redazione delle graduatorie stesse secondo le modalità e i criteri indicati nel presente bando.
Tutta la documentazione relativa ai suddetti procedimenti deve essere inviata - in originale - presso il dipartimento pubblica istruzione - per eventuali successivi adempimenti e controlli nazionali e comunitari.
Tutti i progetti riconosciuti come ammissibili verranno valutati in relazione a tre macro-criteri:
-  situazione di contesto;
-  architettura del progetto;
-  elementi di qualificazione del progetto.
Per ciascuno dei macro-criteri viene assegnato un punteggio complessivo derivante dalla somma dei punteggi parziali relativi a ciascuna delle variabili che afferiscono a tale macro-criterio. Ogni valutatore avrà la possibilità di esprimere il proprio giudizio scegliendo, in una scala proposta, il punteggio da assegnare ad ogni variabile.
Condizioni di premialità, che si traducono nell'attribuzione di un punteggio aggiuntivo rispetto a quello assegnato a conclusione del processo di valutazione, sono previste per:
a) i progetti che presentino un'analisi disaggregata per genere:
-  del contesto socio economico di riferimento;
-  dei fabbisogni dei fruitori dell'intervento;
-  dell'impatto previsto dell'intervento.
b) i progetti che tengano conto delle indicazioni contenute nelle linee guida VISPO (Valutazione di impatto strategico sulle pari opportunità) relativamente a:
-  miglioramento delle condizioni di vita al fine di rispondere meglio ai bisogni delle donne;
-  miglioramento delle condizioni di accesso delle donne al mercato del lavoro e alla formazione;
-  miglioramento delle condizioni delle donne sul lavoro e redistribuzione del lavoro di cura;
-  promozione della partecipazione delle donne alla creazione di attività socio-economiche.
Tutti i progetti che avranno raggiunto la soglia minima del 60% del punteggio massimo previsto saranno giudicati idonei.
Incompatibilità
I dirigenti dei nove CSA provinciali dovranno accertare che i componenti dei nuclei di valutazione non si trovino in condizioni di incompatibilità con l'espletamento dell'incarico specificate di seguito.
Nessun componente delle commissioni di valutazione dovrà aver preso parte ad alcuna attività inerente i progetti oggetto di valutazione.
A tal fine i componenti dei nuclei di valutazione dovranno rilasciare apposita dichiarazione. Nel caso in cui le dichiarazioni risultassero mendaci o incomplete, fatto salvo ogni ulteriore provvedimento di legge, l'amministrazione regionale potrà dichiarare decaduto il componente del nucleo che le abbia rilasciate e provvederà alla sostituzione dello stesso.
5. Finanziamenti
I progetti sono finanziati con una quota comunitaria, a carico dei Fondi strutturali europei, ed una quota nazionale e regionale con le seguenti percentuali:

Fondo  Quota comunitaria Quota nazionale Quota regionale 
Fondo sociale europeo  70% 21% 9%  

La dotazione finanziaria complessiva verrà ripartita a livello territoriale su base provinciale utilizzando i dati relativi alla popolazione studentesca per la misura 3.06 e, per la misura 3.0.8, alla popolazione residente.
I pagamenti verranno effettuati secondo le nuove regole comunitarie, mediante anticipazioni e successive erogazioni basate su certificazione di spese effettivamente sostenute.
Le quote saranno corrisposte direttamente alle istituzioni scolastiche attuatrici dei progetti con accreditamento sul conto corrente acceso presso l'istituto bancario che svolge il servizio di cassa.
I finanziamenti saranno accreditati secondo i dispositivi previsti dal regolamento CE n. 1260/99, e in particolare:
-  il 50% del finanziamento complessivo quale prima anticipazione verrà corrisposto a seguito della trasmissione della scheda di monitoraggio fisico iniziale;
-  un ulteriore 30% a seguito di presentazione di una relazione sullo stato di attuazione a firma del dirigente scolastico da cui risulti l'impegno del primo acconto corrisposto e la spesa di almeno il 30% con fatture quietanzate e/o documenti contabili aventi forza probatoria equivalente;
-  il 20% a saldo a seguito della verifica del rendiconto.
In considerazione dell'importanza dell'efficienza della spesa è indispensabile che le istituzioni scolastiche attuatrici provvedano immediatamente al pagamento degli impegni assunti non appena ricevuti i fondi o, ove possibile, con anticipazioni di cassa.
Le spese si devono riferire temporalmente ad azioni realizzate nel periodo compreso tra la data di autorizzazione all'avvio del progetto e la conclusione dello stesso. Fanno eccezione le spese di progettazione, di certificazione e di rendicontazione finale.
Le istituzioni scolastiche ammesse a finanziamento dovranno impegnarsi a:
-  rispettare i termini e le modalità di monitoraggio secondo le richieste del dipartimento regionale pubblica istruzione;
-  designare un responsabile del procedimento, individuato come referente per il monitoraggio e la verifica delle spese ammissibili, che dovrà essere messo nelle condizioni di partecipare alle azioni di qualificazione/addestramento promosse dall'autorità di gestione e dall'autorità di pagamento;
-  rispettare tempestivamente le disposizioni ed indicazioni in merito all'informazione ed alla pubblicità del cofinanziamento comunitario, nazionale e regionale;
-  realizzare l'operazione finanziata secondo il cronogramma specifico presentato con l'istanza di finanziamento, fatte salve eventuali variazioni approvate dal dipartimento regionale pubblica istruzione;
-  tenere in un luogo stabilito, in modo unitario ed ordinato, tutta la documentazione relativa all'operazione finanziata; garantire che la documentazione sarà disponibile per eventuali controlli - con un preavviso minimo di un giorno - fino a 3 anni dalla chiusura del P.O.R. Sicilia;
-  annullare opportunamente - secondo le modalità indicate dal dipartimento regionale pubblica istruzione - tutte le fatture ed i documenti comprovanti le spese ammesse al P.O.R.;
-  comunicare tempestivamente i risultati di verifiche, controlli o ispezioni effettuate da altre autorità o amministrazioni sull'operazione finanziata. Le eventuali economie rinvenienti da rinunce ai finanziamenti, revoche o da qualsiasi altra causa potranno essere impiegate per lo scorrimento della graduatoria.
6. Autorizzazione dei progetti
Il dipartimento regionale pubblica istruzione provvederà, a mezzo di specifica nota, ad autorizzare le istituzioni scolastiche beneficiari e del finanziamento a porre in essere l'attività progettuale che, in mancanza di detta autorizzazione, non potrà essere iniziata. Gli istituti scolastici dovranno formulare espressa accettazione del finanziamento nei termini previsti nella nota di autorizzazione. Gli istituti paritari dovranno, contestualmente a detta accettazione, inviare:
1)  garanzia fidejussoria pari all'80% del costo complessivo del progetto, secondo lo schema allegato al presente avviso pubblico;
2)  certificato antimafia;
3)  copia del decreto di parità.
Il costo derivante dalla concessione di detta garanzia fidejussoria dovrà essere inserito all'interno del piano finanziario del progetto sotto la voce "spese di funzionamento e gestione".
Le attività progettuali e la conseguente attivazione della spesa devono comunque essere pienamente intraprese entro e non oltre 30 giorni dall'accettazione del finanziamento.
Le istituzioni scolastiche che, una volta in possesso dell'autorizzazione, decidano di non attivare uno o più progetti nei tempi previsti, ne daranno immediata comunicazione a questo dipartimento, e comunque non oltre il 5° giorno dal ricevimento dell'autorizzazione, indicando i codici dei singoli progetti, per rendere possibile l'immediato trasferimento dell'autorizzazione ad altri istituti della stessa provincia.
Trascorso il termine suddetto dei 30 giorni senza alcuna comunicazione sull'avvio delle attività da parte delle istituzioni scolastiche beneficiarie, si procederà d'ufficio all'annullamento dell'autorizzazione.
Entro 15 giorni dal ricevimento dell'autorizzazione gli istituti scolastici beneficiari dovranno trasmettere a questo dipartimento regionale gli estremi della delibera del consiglio d'istituto/circolo da cui risulti la formale assunzione a bilancio delle iniziative.
7. Informazione e pubblicità
I soggetti finanziati devono attenersi al regolamento comunitario vigente in tema di informazione e pubblicità degli interventi dei fondi strutturali (regolamento CE n. 1159/2000 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Comunità europea L. n. 130/30 del 31 maggio 2000).
8. Tutela privacy
I dati dei quali la Regione entra in possesso a seguito del presente avviso saranno trattati nel rispetto della legge n. 675/96 e modifiche.
9. Attuazione e monitoraggio
Come azioni di sistema collegate ai progetti, dovranno anche essere previste iniziative di monitoraggio e valutazione periodica e finale, anche con soggetti esterni alla scuola e con strumenti di valutazione degli impatti.
Nello specifico, ogni istituzione scolastica dovrà provvedere a trasmettere al dipartimento regionale pubblica istruzione, nei tempi e con le modalità che saranno successivamente indicate, le informazioni relative alle attività di monitoraggio e controllo, che verranno fornite al momento dell'autorizzazione all'avvio del progetto e che nel seguito vengono brevemente descritte.
Il monitoraggio delle attività finanziate si realizza attraverso due diverse procedure informatiche:
1) la procedura MonRendCert;
2) la procedura MonitWeb
La procedura MonRendCert è visionabile presso il sito http://www.regione.sicilia.it/bbccaa/pi/por/Monitoraggio-controllo/monitoraggio--inizio.htm nella sezione dell'area III dedicata alle procedure di monitoraggio e controllo, mentre il manuale d'uso che descrive le funzionalità della procedura MonitWeb è disponibile presso l'indirizzo http://monitweb.tesoro.it.
L'utilizzo di entrambe le procedure è obbligatorio e dovrà essere svolto nel rigoroso rispetto dei tempi previsti nel presente bando e delle successive comunicazioni dell'unità di monitoraggio e controllo; le istituzioni scolastiche che intendono presentare progetti ai sensi del presente avviso, dovranno preliminarmente visionare le procedure di monitoraggio sopradescritte e con l'accettazione dell'eventuale finanziamento, impegnarsi ad utilizzarle secondo le indicazioni operative che verranno fornite in fase di attuazione ed a rendere disponibile per le operazioni richieste personale adeguatamente addestrato nella gestione delle stesse.
Le istituzioni scolastiche, non appena ricevuta la nota di autorizzazione all'avvio, dovranno attivare immediatamente tutte le azioni previste dal progetto ed iniziare a liquidare conseguentemente le spese previste, così da alimentare progressivamente il sistema informativo, evitando di concentrare l'esecuzione delle attività e delle spese nelle fasi conclusive delle stesse.
Il programma MonRendCert integra in un unico foglio elettronico le seguenti schede:
a) scheda di monitoraggio fisico iniziale (Mon 1).
Ha lo scopo di informare sull'effettivo avvio del progetto e di fornire i dati necessari per gli indicatori di avvio previsti dalle norme comunitarie.
Essa deve essere compilata esclusivamente sul modello fornito e trasmessa a questa amministrazione entro e non oltre 15 giorni dalla data di inizio delle attività previste nel progetto.
Il rispetto di tale scadenza va considerato fondamentale, in quanto il mancato invio entro il termine previsto da parte dell'istituzione scolastica non consentirà la corresponsione della prima anticipazione;
b) scheda di certificazione della spesa (Cert).
Le istituzioni scolastiche titolari di progetto dovranno, con scadenza trimestrale solare (30/03-30/06-30/09-30/12), trasmettere al dipartimento regionale pubblica istruzione la scheda di certificazione della spesa effettiva riguardante ogni singolo progetto. Tale certificazione riguarda tutte le spese effettivamente liquidate (pagamenti) nel trimestre di riferimento, indipendentemente dalle risorse fino a quel momento ad esso formalmente attribuite.
La spese, quindi, dovranno essere certificate anche se materialmente effettuate attraverso anticipazioni di cassa, con risorse proprie dell'istituzione scolastica.
Si richiama l'attenzione sulla particolare importanza che assume tale certificazione nell'ambito della nuova modalità di gestione dei fondi strutturali.
La certificazione, anche in caso di assenza di spesa, dovrà comunque essere prodotta alle scadenze stabilite, pena il blocco della corresponsione degli anticipi e saldi.
Entro 30 giorni dalla conclusione del progetto dovrà inoltre essere inviata la scheda di certificazione finale; essa rappresenterà la situazione conclusiva della spesa effettivamente liquidata;
c) scheda di monitoraggio fisico finale (Mon 2).
La scheda Mon2 deve essere trasmessa entro 15 giorni dalla conclusione del progetto.
Nel caso di mancato invio della scheda si procederà al blocco degli anticipi eventualmente residui e del saldo;
d) scheda della rendicontazione per il monitoraggio finanziario (Rend).
Le istituzioni scolastiche titolari di progetto dovranno, con scadenza trimestrale solare (30/03-30/06-30/09-30/12), trasmettere al dipartimento regionale pubblica istruzione, unitamente alla scheda di certificazione della spesa (Cert), anche la scheda di rendicontazione (Rend), alla quale dovranno essere allegate le fatture o documenti di valore equivalente, per ogni singola spesa liquidata.
Entro 30 giorni dalla conclusione del progetto dovrà inoltre essere inviata la scheda di rendicontazione finale; essa riporterà il dettaglio analitico della spesa totale effettivamente liquidata.
L'importo riportato nella scheda di rendicontazione finale dovrà, ovviamente, corrispondere con i dati definitivi della certificazione finale della spesa;
e) scheda di monitoraggio bimestrale procedura MonitWeb.
Le istituzioni scolastiche titolari di progetto dovranno, con cadenza trimestrale trasmettere al dipartimento regionale pubblica istruzione, la scheda di certificazione della spesa (Cert), e la scheda di rendicontazione (Rend), mentre con scadenza bimestrale dovranno trasmettere le stampe di controllo tratte dal S.I. MonitWeb, con la quale verrà certificato l'inserimento dei dati di monitoraggio, fisico, finanziario e procedurale e verificati gli stessi con i dati inseriti nelle schede Cert e Rend.
Sia la procedura MonRendCert che la procedura MONITWEB, prevedono la nomina di un responsabile unico, che dovrà essere designato dal dirigente scolastico e segnalato attraverso la scheda di monitoraggio fisico iniziale (Mon 1); tale figura sarà il referente per le procedure in argomento, per l'intera durata del progetto, nei confronti del dipartimento pubblica istruzione.
10. Il controllo
I regolamenti comunitari - regolamento CE n. 2060/97 e n. 1260/99 - richiamano costantemente l'importanza dei controlli come garanzia dell'efficienza e della trasparenza sia dei contenuti che delle procedure dei progetti, dettando precise disposizioni in merito alla loro organizzazione e agli adempimenti da rispettare ad ogni livello di responsabilità, e prevedendo in particolare un sistema articolato di controlli sia interni che esterni.
Il P.O.R. Sicilia 2000/2006, al punto 3.1.9, nell'individuare i compiti delle unità di monitoraggio e controllo, evidenzia in particolare la necessità di predisporre un piano dei controlli sugli interventi finanziati al quale deve fare seguito l'effettiva esecuzione degli stessi.
L'unità di monitoraggio e controllo del dipartimento regionale pubblica istruzione predisporrà pertanto, in fase attuativa, un proprio piano di controlli, in base al quale verranno eseguiti sopralluoghi volti a verificare la corretta esecuzione delle procedure di monitoraggio e controllo, nonché il rispetto di tutte le procedure finanziario-amministrative previste nel presente bando e nelle successive comunicazioni dell'Unità di monitoraggio e controllo e dell'area programmazione e coordinamento del dipartimento regionale pubblica istruzione
La predisposizione del controllo ispettivo sarà comunicata al dirigente scolastico con un anticipo di almeno 7 giorni rispetto alla data fissata; al termine dell'ispezione verrà redatto un verbale, che dovrà essere allegato alla documentazione relativa al progetto ed esibito nel caso di eventuali ulteriori sopralluoghi, sia da parte di funzionari della Regione Sicilia che di commissioni esterne alla stessa.
11. Inammissibilità dei progetti
Non verranno esaminati i progetti:
-  pervenuti oltre i termini previsti;
-  pervenuti con modalità diverse da quelle previste dal presente bando;
-  sprovvisti della firma del dirigente scolastico;
-  sprovvisti degli estremi di delibera del collegio dei docenti;
-  presentati secondo formulari diversi da quelli allegati al presente bando;
-  con formulari non compilati in ogni loro parte;
-  presentati in numero maggiore da quello previsto dal presente bando;
-  con piano finanziario non conforme al relativo schema allegato al presente bando;
-  presentati da soggetti diversi da quelli previsti dal presente bando.
Non sono ammesse integrazioni e modificazioni ai progetti presentati dopo la scadenza del termine di presentazione.
Il soggetto proponente potrà in ogni caso sostituire il progetto già presentato, con altro progetto che modifichi, integri o sostituisca in tutto o in parte il precedente, esclusivamente entro i termini di cui al punto 3 del presente bando e con l'espressa indicazione sulla busta del progetto sostituito.
Misura 3.06. - Prevenzione della dispersione scolastica
L'azione D della scheda di misura 3.06 del CdP prevede percorsi di alternanza scuola-lavoro per gli studenti delle scuole superiori da realizzare preferibilmente nei Centri risorse contro la dispersione scolastica.
L'azione è finalizzata a facilitare la transizione scuola-lavoro mediante il raccordo fra sistema dell'istruzione e realtà produttiva, con l'attuazione di stage in azienda a supporto dei percorsi formativi istituzionali, che favoriscano:
-  l'acquisizione di attitudini ed atteggiamenti finalizzati all'orientamento dei giovani per l'inserimento nei vari ambiti delle attività professionali;
-  l'apprendimento di capacità operative, riferite allo svolgimento di specifici ruoli lavorativi;
-  l'acquisizione e lo sviluppo di saperi tecnico-professionali in contesti produttivi;
-  l'acquisizione di competenze relazionali, comunicative ed organizzative;
-  la socializzazione nell'ambito della realtà lavorativa;
-  l'utilizzo efficace di esperienze integrative in azienda all'interno del percorso formativo;
-  la rimotivazione degli allievi in difficoltà nei confronti dei percorsi formativi, anche con l'apporto e il coinvolgimento del mondo del lavoro;
-  il raccordo con il contesto territoriale per il sostegno di iniziative di sviluppo locale.
L'azione prevede:
-  esperienze di percorsi innovativi di alternanza scuola-lavoro, a supporto dei percorsi curricolari della scuola secondaria superiore;
-  preventiva concertazione con le istituzioni territoriali, con le parti sociali, con, ove possibile, le strutture del sistema produttivo;
-  interventi di formazione specifica per i docenti, da realizzarsi eventualmente anche con pacchetti multimediali di formazione a distanza o supporti multimediali;
-  modalità innovative di certificazione e riconoscimento di crediti formativi (riconoscimento della qualifica di secondo livello per gli istituti professionali);
-  preparazione dell'intervento attraverso attività di orientamento per gli allievi.
Ogni progetto, di norma, è rivolto a gruppi di un minimo di 15 alunni e un massimo di 20 che frequentano le classi quarte e quinte dell'istruzione secondaria superiore. I gruppi non sono necessariamente riferibili ad unica classe.
Potranno presentare progetti le scuole medie superiori pubbliche statali e paritarie.
Per le singole voci di costo le istituzioni scolastiche dovranno attenersi alle indicazioni contenute nello schema di piano finanziario allegato al presente bando.
La dotazione finanziaria prevista per questa azione, per il biennio 2005-2006, è di E 14.000.000,00, di cui E 13.000.000,00 saranno destinati al finanziamento dei progetti presentati dagli istituti professionali.
L'azione E della scheda di misura 3.06 del CdP prevede attività volte a favorire il successo formativo degli alunni in situazioni di handicap, da realizzare all'interno dei Centri territoriali risorse per l'handicap.
Obiettivi dell'azione:
-  prevenire e/o fronteggiare le diverse fenomenologie di dispersione scolastica (frequenze irregolari, abbandono, bocciature, insuccesso, etc.) a cui possono andare incontro gli studenti disabili;
-  favorire l'acquisizione di competenze e abilità per promuovere la pluralità delle intelligenze degli alunni disabili;
-  promuovere adeguate forme d'integrazione socio-relazionale in momenti extracurriculari;
-  favorire il coinvolgimento delle famiglie anche con la creazione di specifici spazi di riflessione e confronto educativo;
-  creare raccordi scuola-famiglia-territorio nella prospettiva di una costruzione integrata del "Progetto di Vita".
L'azione prevede:
-  attivazione di laboratori integrati per l'acquisizione di competenze e abilità cognitive e metacognitive, linguistiche, psicomotorie, socio-relazionali etc.;
-  ateliers per l'espressività corporea, plastica, etc.;
-  laboratori per la promozione delle competenze informatiche e tecnologiche;
-  interventi di formazione specifica per i docenti impegnati nel processo integrativo;
-  percorsi formativi per i genitori miranti alla presa in carico delle situazioni educative "difficili".
Potranno presentare progetti le scuole sedi di CTRH e le scuole sedi di osservatorio di area sulla dispersione scolastica. Ogni CTRH e ogni osservatorio di area costituirà una rete di scuole che parteciperanno al progetto.
I gruppi devono essere formati da non più di venti ragazzi di cui un quinto disabili.
Per le singole voci di costo le istituzioni scolastiche dovranno attenersi alle indicazioni contenute nello schema di piano finanziario allegato al presente bando.
La dotazione finanziaria prevista per questa azione per il biennio 2005-2006, ammonta ad E 2.854.000,00.
L'azione G della misura 3.06 del CdP prevede la formazione per gli studenti che operano nelle isole minori e nei centri montani per l'acquisizione di competenze informatiche. Tale azione discende dal protocollo di intesa tra MIUR e Regione siciliana, ed è contestuale e sinergica le azioni previste nel bando del PON scuola finalizzato a dotare le isole minori siciliane di attrezzature informatiche per la F.A.D.
L'azione prevede corsi di alfabetizzazione informatica ed è rivolta a gruppi di un minimo di quindici alunni e ad un massimo di venti.
Potranno presentare progetti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado pubblici, statali e paritari ricadenti nelle quattordici isole minori del territorio regionale e nei comuni montani di cui all'allegato A.
Per le singole voci di costo le istituzioni scolastiche dovranno attenersi alle indicazioni contenute nello schema di piano finanziario allegato al presente bando.
La dotazione finanziaria prevista per tale azione, così come stabilito nell'avviso pubblico di cui alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 45 del 17 ottobre 2003, ammonta ad E 2.000.000,00.
I progetti relativi a tutti i suddetti interventi previsti dalla misura saranno presentati tramite l'allegato formulario che dovrà essere compilato in ogni sua parte e sottoscritto dal capo d'istituto.
Per quanto non previsto, e in particolare per quanto riguarda i costi ammissibili, il cronogramma e i termini e le modalità di presentazione dei progetti, si rimanda alla parte generale dell'avviso nonché al P.O.R. Sicilia 2000-2006 e al relativo Complemento di programmazione, che costituiscono i documenti fondamentali da cui discendono i bandi stessi.
Misura 3.08. - Promozione dell'istruzione e della formazione permanente
L'azione F della scheda di misura 3.08 del CdP prevede attività volte al recupero delle antiche tradizioni a rischio di estinzione, attraverso l'insegnamento dei mestieri legati alla cultura popolare siciliana, anche al fine di favorire la nascita di microprofessionalità proprie del territorio. potranno presentare progetti:
1) le istituzioni scolastiche sedi di centri territoriali permanenti per l'educazione degli adulti (O.M. n. 455 del 29 luglio 1997);
2) le istituzioni scolastiche di istruzione superiore pubbliche statali e paritarie che attuano corsi serali per studenti lavoratori;
3) le istituzioni scolastiche che operano all'interno di istituti penitenziari.
I progetti saranno rivolti a gruppi di n. 15/20 allievi, ad eccezione dei progetti rivolti a soggetti detenuti che potranno anche essere in numero inferiore a quindici. Alla fine di ciascun corso, ad ogni partecipante verrà rilasciata la relativa certificazione delle competenze acquisite.
Detta certificazione potrà essere rilasciata a coloro che abbiano frequentato per un numero di ore non inferiore al 75% delle ore corsuali previste.
Ai partecipanti ai suddetti corsi, con accertato stato di disoccupazione, nonché ai corsisti detenuti, verrà corrisposta un'indennità di frequenza pari ad E 1,50 ora, al lordo della ritenuta d'acconto nella misura del 20%. Tale indennità, con riferimento all'effettiva presenza comprovata dalle firme del corsista sul registro didattico di frequenza, sarà riconosciuta solo in caso di partecipazione effettiva ad almeno il 20% delle ore corsuali previste dal progetto.
I progetti relativi alla suddetta azione dovranno essere presentati solamente dalle istituzioni scolastiche di cui ai precedenti punti 1, 2, 3 e 4 tramite gli allegati formulari, che dovranno essere compilati in ogni loro parte e sottoscritti dal capo d'istituto.
Per le singole voci di costo le istituzioni scolastiche dovranno attenersi alle indicazioni contenute nello schema di piano finanziario allegato al presente bando.
La dotazione finanziaria della suddetta azione, relativa al periodo 2005/2006, ammonta ad E 1.393.500,00.
Per quanto non previsto e, in particolare, per quanto riguarda i costi ammissibili, il cronogramma, i termini e le modalità di presentazione dei progetti, si rimanda alla parte generale dell'avviso nonché al P.O.R. Sicilia 2000-2006 e al relativo Complemento di programmazione, che costituiscono i documenti fondamentali da cui discendono i bandi stessi.
Il dirigente generale ad interim del dipartimento regionale pubblica istruzione: Pergolizzi

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(2005.22.1449)101*


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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
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Trasposizione grafica curata da
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