REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 3 GIUGNO 2005 - N. 24
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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 26 aprile 2005.
Approvazione del progetto del piano particolareggiato di recupero del centro storico del comune di Valdina.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 7 maggio 1976, n. 70;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge 5 agosto 1978, n. 457;
Vista la legge regionale 6 maggio 1981, n. 86;
Viste le altre leggi nazionali e regionali regolanti la materia urbanistica;
Visto il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità, approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, reso applicabile con l'art. 36 della legge regionale n. 7 del 2 agosto 2002, come integrato dall'art. 24 della legge regionale n. 7 del 19 maggio 2003;
Visto il foglio prot. n. 201 del 12 gennaio 2005, pervenuto a questo Assessorato il 14 gennaio 2005 ed assunto al protocollo in pari data con il n. 2536, con il quale il comune di Valdina ha trasmesso, per l'approvazione di competenza, ai sensi dell'art. 12 della legge regionale n. 71/78, gli atti e gli elaborati del piano particolareggiato di recupero del centro storico;
Vista la delibera n. 24 del 12 agosto 2004, con la quale il consiglio comunale di Valdina ha adottato il progetto relativo al piano particolareggiato di recupero del centro storico;
Visti gli atti di pubblicazione e deposito, resi ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78, relativi alla delibera consiliare n. 24/2005;
Vista l'attestazione del segretario comunale, in ordine alle procedure di deposito e pubblicazione del piano in argomento, nonché della mancanza di presentazione di osservazioni e/o opposizioni avverso il piano adottato;
Vista la nota prot. n. 5365 dell'1 aprile 2004, con la quale l'ufficio del Genio civile di Messina, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, ha espresso parere favorevole, a condizione, sulla compatibilità geomorfologica del territorio in relazione alle previsioni del piano in argomento;
Vista l'attestazione prot. n. 201 del 12 gennaio 2005, del responsabile dell'area tecnica dell'ufficio tecnico comunale di Valdina, "che nell'ambito del piano particolareggiato di recupero del centro storico non ricadono immobili sottoposti a vincoli di cui alle leggi n. 1089/39 e n. 1497/39";
Visto il parere n. 8 del 7 aprile 2005, formulato ai sensi dell'art. 9 della legge regionale n. 40/95, dell'unità operativa 4.1, dipartimento regionale dell'urbanistica di questo Assessorato, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis
Dagli allegati del piano particolareggiato in argomento si rileva che:
Situazione urbanistica
Il centro di Valdina ha origini dal processo di antropizzazione, avviatosi nel periodo romano, legato alle vicende storiche di Rometta e Roccavaldina. Lo sviluppo storico del centro abitato è scarsamente documentato nelle sue fasi evolutive. Quello che fino ai primi decenni del '900 era un unico nucleo adagiato nella parte sommitale del crinale, oggi si presenta diviso in due parti dall'aspetto fusiforme incernierate sulla settecentesca Chiesa madre, separati da un tratto della strada di circonvallazione e dalla presenza del municipio.
Il centro storico è composto da tipologie legate all'attività agricola, piccole case a schiera e pochi palazzetti configurandosi con una trama del tessuto viario tipicamente medievale, rappresentata con delle stradine strette e tortuose. Il sistema costruttivo è formato principalmente da muratura mista in pietrame e laterizi, con l'uso frequente di pietra locale chiara per portali, finestre e mensole. Appare privo di quegli elementi che definiscono un centro "storico-artistico" per l'assenza di edifici monumentali, per dimensione o per caratteristiche architettoniche. Tuttavia l'omogeneità del tessuto, la morfologia, le tipologie edilizie, ne fanno un unicum di pregio dalla valenza storico-ambientale e testimoniale.
Obiettivi e contenuti del piano particolareggiato
Il piano regolatore generale, approvato con decreto n. 275/D.R.U. del 22 giugno 1997, ha perimetrato come zone omogenee "A" i due nuclei di Valdina che conservano caratteristiche storiche, testimoniali e ambientali.
Dalla relazione descrittiva allegata al piano particolareggiato si evince che l'ipotesi di recupero di un centro storico minore come quello di Valdina, non può non nascere da un rinnovato rapporto con il territorio all'interno del quale assumere ruolo e funzioni. Infatti, ha il compito tra l'altro di innescare un processo di riqualificazione economica e sociale del territorio facendo riferimento anche alle risorse reali del territorio.
Il recupero del centro storico e il suo riuso devono quindi puntare su attività tra cui certamente quella residenziale permanente, in parte, ma soprattutto quella turistico-residenziale, espositiva-museale, di servizi al turismo, dell'artigianato tradizionale che diventi fonte di produttività e di richiamo turistico.
Viene rappresentato come obiettivo principale del piano quello del recupero attraverso la conservazione intesa anche come l'attivazione di interventi complessi di rifunzionalizzazione strettamente compatibili con l'assetto morfo-tipologico, evitando destinazioni d'uso, la cui attivazione porterebbe a modificazioni e alterazioni della struttura e nello stesso tempo interventi di recupero e di riqualificazione guidati verso il mantenimento di tutti quegli elementi dell'architettura che caratterizza il centro storico di Valdina.
Nella considerazione che al momento risulta difficile quantificare una previsione di sviluppo demografico, il dimensionamento del piano particolareggiato si basa sulla capacità insediativa teorica del patrimonio edilizio esistente a destinazione residenziale, che potrebbe in gran parte essere utilizzato a scopo turistico, stagionale.
Dalla valutazione di un patrimonio edilizio che risulta, dalle analisi effettuate in maniera anche diretta, pressoché abbandonato e che 38.400 mc. di esso è recuperabile ai fini residenziali, si ipotizza, tenendo conto di standard abitativi rispondenti alle attuali esigenze, una capacità insediativa massima di circa 400 nuovi abitanti.
Il piano tende a recuperare la continuità strutturale e morfologica attraverso il prolungamento di via Torre che nella omogeneità della pavimentazione e della percorribilità pedonale, costituisca elemento di integrazione funzionale e di fruibilità complessiva dei due nuclei.
Nella relazione tecnica descrittiva, viene riferito che la presenza di attrezzature collettive esterne al perimetro del centro storico, realizzate in anni recenti, come le scuole, il centro sociale, i campi sportivi e quelli previsti nel piano regolatore generale, di fatto saturano il fabbisogno di standard anche per il centro storico.
Il piano particolareggiato destina prevalentemente ad attrezzature collettive, legate all'uso turistico del centro, i manufatti e le aree da riconvertire. Il piano lascia una certa flessibilità alla tipologia di attrezzature che potrà essere scelta di volta in volta in base a specifiche esigenze. Mentre sono vincolanti quelle non presenti nell'intera frazione di Valdina e ritenute necessarie quali: il centro di incontro, assistenza e polifunzionale per gli anziani, la biblioteca, videoteca, aree a verde.
Le previsioni progettuali individuano le seguenti zone:
a)  zone per viabilità e parcheggi;
b)  zone per verde e giardini pubblici e privati;
c)  zone prevalentemente residenziali;
d)  zone per attività turistico ricettive;
e)  zone per attività museali e culturali;
f)  zone per attività commerciali e per botteghe artigianali di produzione, trasformazione e vendita di prodotti legati alla cultura agricola del centro e all'artigianato tradizionale locale.
Tuttavia, si è rilevato che le attività delle zone di cui alle lett. d), e) ed f), che nell'elaborato allegato 4 "Destinazioni d'uso", sono distinte con specifico retino nelle varie unità di intervento, nelle norme tecniche di attuazione all'art. 8 le stesse attività risultano compatibili alla zona residenziale. Infatti nelle unità edilizie a destinazione residenziale sono consentite, oltre alle abitazioni: magazzini, garages (se ricadenti in viabilità carrabile), laboratori artigianali, attività alberghiere, uffici pubblici e privati ecc.. Sono consentiti inoltre esercizi commerciali di vicinato e di piccola distribuzione.
Il piano prevede la realizzazione di attrezzature subordinandola alla redazione di un progetto generale esteso all'intera area d'intervento.
Per quanto riguarda gli interventi sulle aree edificate essi sono definiti secondo le seguenti categorie:
a)  conservazione così suddivisa nelle seguenti sottocategorie di cui alle norme tecniche di attuazione:
-  manutenzione ordinaria;
-  opere interne;
-  manutenzione straordinaria;
-  restauro;
-  risanamento conservativo;
b)  trasformazione così suddivisa nelle seguenti sottocategorie di cui alle norme tecniche di attuazione:
-  ristrutturazione semplice;
-  ristrutturazione complessa;
-  ristrutturazione con ampliamento;
-  ricostruzione - solo in casi di crollo o negli edifici che presentano un elevato degrado strutturale;
-  indice di densità fondiaria non superiore ai 5 mc./mq. e altezza max m. 7,00;
-  demolizione senza ricostruzione.
Gli interventi si attuano ad eccezione per quelli relativi alla "manutenzione ordinaria e straordinaria" e per le "opere interne", per unità minime coincidenti con l'unità edilizia, individuate nell'elaborato n. 5 e n. 6 a scala 1:500.
Inoltre sono previste specifiche norme sulle modalità di intervento e coloritura dei prospetti.
Infine, nell'elaborato n. 7 sono indicati l'individuazione di parcheggi ed il sistema della viabilità, quest'ultimo, suddiviso in carrabile, a transito limitato, percorso pedonale e scalinate di collegamento pedonale. Lo stesso elaborato contiene l'indicazione della tipologia di pavimentazione stradale.
Considerato che:
Sono state osservate le prescrizioni di legge relative alla pubblicazione e al deposito del piano particolareggiato ai sensi della vigente legislazione.
La compatibilità delle previsioni contenute nel piano in argomento con le condizioni geomorfologiche del territorio interessato è stata accertata dall'ufficio del Genio civile di Messina, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, con il parere favorevole a condizione, reso in data 1 aprile 2004, prot. n. 5365.
Il piano particolareggiato è stato redatto in coerenza con il contenuto dell'art. 2 della legge regionale n. 70/76, in quanto le specifiche norme sono finalizzate alla conservazione, la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico, monumentale ed ambientale ed alla rivitalizzazione del centro attraverso la permanenza degli attuali abitanti.
Gli interventi di ricostruzione ammissibili tengono conto di quanto disposto dall'art. 55 della legge regionale n. 71/78.
Tuttavia, si rende necessario che per i locali con destinazione d'uso ad esercizi commerciali, siano rispettate le norme previste dalla legge regionale n. 28 del 24 dicembre 1999 relative alla disciplina del commercio.
Inoltre in ordine alla incongruenza relativa alle destinazioni d'uso ammissibili come in precedenza rilevato, per le stesse deve farsi riferimento alle norme tecniche di attuazione del piano particolareggiato al fine di una univoca lettura ed attuazione del piano particolareggiato medesimo.
Per tutto quanto sopra premesso e considerato:
Questa unità operativa 4.1 è del parere di ritenere meritevole di approvazione il progetto del piano particolareggiato di recupero del centro storico di Valdina approvato con deliberazione consiliare n. 24 del 12 agosto 2004 con le prescrizioni di cui ai sopra considerata ed alle condizioni rese nel parere dell'ufficio del Genio civile di Messina, prot. n. 5365 dell'1 aprile 2004.";
Ritenuto di poter condividere il predetto parere n. 8 del 7 aprile 2005;
Rilevato che la procedura seguita è conforme alla normativa vigente;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti del comma 7°, lett. a), dell'art. 12 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, in conformità al parere n. 8 del 7 aprile 2005 dell'unità operativa 4.1 del dipartimento regionale urbanistica di questo Assessorato, è approvato il progetto del piano particolareggiato di recupero del centro storico del comune di Valdina, adottato con delibera consiliare n. 24 del 12 agosto 2004.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
1)  delibera del consiglio comunale n. 24 del 12 agosto 2004;
Elaborati
2)  allegato studio geologico;
3)  allegato schede di indagine sul patrimonio edilizio (rielaborato in data 28 maggio 2004);
4)  allegato  0) -  relazione tecnica descrittiva; 
5)  allegato  1) -  stralcio piano regolatore generale, scala 1:2.000; 
6)  allegato  2/a) -  epoca di costruzione - stato di conservazione - grado di occupazione, scala 1:500; 
7)  allegato  2/b) -  destinazione d'uso e tipo di proprietà; 
8)  allegato  2/c) -  tipologie edilizie; 
9)  allegato  2/d) -  altezze edifici; 
10)  allegato  2/e) -  valori architettonici; 
11)  allegato  2/f) -  tipi di copertura e pavimentazioni stradali; 
12)  allegato  2/g) -  impianto pubblica illuminazione; 
13)  allegato  2h) -  impianto rete fognante; 
14)  allegato  3) -  assetto funzionale e della compatibilità morfo-tipologica; 
15)  allegato  4) -  destinazione d'uso, scala 1:500; 
16)  allegato  5) -  categorie d'intervento, scala 1:500; 
17)  allegato  6) -  unità minima d'intervento, scala 1:500; 
18)  allegato  7) -  sistema della viabilità e dei parcheggi; 
19)  allegato  8/a) -  planimetria della struttura edilizia dei piani terra, scala 1:200; 
20)  allegato  8/b) -  planimetria della struttura edilizia dei piani terra, scala 1:200; 
21)  allegato  9/a) -  profili regolatori, scala 1:200; 
22)  allegato  9/a1) -  profili regolatori, scala 1:200 (rielaborato in data 28 maggio 2004); 
23)  allegato  9/b) -  profili regolatori, scala 1:200; 
24)  allegato  9/b1) -  profili regolatori, scala 1:200 (rielaborato in data 28 maggio 2004); 
25)  allegato  9/c) -  profili regolatori, scala 1:200; 
26)  allegato  9/c1) -  profili regolatori, scala 1:200 (rielaborato in data 28 maggio 2004); 
26)  allegato  9/d) -  profili regolatori; 
27)  allegato  9/d1) -  profili regolatori, scala 1:200 (rielaborato in data 28 maggio 2004); 
28)  allegato  9/e) -  profili regolatori, scala 1:200; 
29)  allegato  9/e1) -  profili regolatori, scala 1:200 (rielaborato in data 28 maggio 2004); 
30)  allegato  10) -  assetto funzionale delle aree strategiche, scala 1:200; 
31)  allegato  11) -  abaco dei materiali edilizi e urbani; 
32)  allegato  12) -  norme tecniche di attuazione; 
33)  allegato  13) -  piano particellare di esproprio, scala 1:1.000; 
34)  allegato  14) -  espropriazioni; 
35)  allegato  15) -  revisione di massima di spesa. 


Art. 3

Il comune di Valdina dovrà provvedere ai successivi adempimenti consequenziali alla emissione del presente decreto.

Art. 4

Ai sensi dell'art. 13 del testo unico approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e successive modifiche, i relativi decreti di espropriazione delle aree interessate dalle prescrizioni esecutive, possono essere emanati entro il termine di cinque anni dalla data di efficacia dello strumento urbanistico approvato con il presente decreto.

Art. 5

Il piano particolareggiato approvato dovrà essere depositato, unitamente ai relativi allegati, a libera visione del pubblico presso l'ufficio comunale competente e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante affissione all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 6

Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 1150/42, il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 26 aprile 2005.
  LIBASSI 

(2005.18.1207)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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