REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 3 GIUGNO 2005 - N. 24
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI


ORDINANZA COMMISSARIALE 22 aprile 2005.
Giudizio positivo di compatibilità ambientale ed autorizzazione alla realizzazione del progetto presentato dalla società Platani Energia Ambiente s.c.p.a., con sede legale in Palermo, relativo al sistema di gestione integrato per l'utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani al netto della raccolta differenziata - Sistema Agrigento.

IL COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA RIFIUTI E LA TUTELA DELLE ACQUE IN SICILIA

Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Vista l'ordinanza del Ministro dell'interno n. 2983 del 31 maggio 1999, con la quale il Presidente della Regione è stato nominato Commissario delegato per la predisposizione di un piano di interventi di emergenza nel settore della gestione dei rifiuti e per la realizzazione degli interventi necessari per far fronte alla situazione di emergenza;
Viste le ordinanze di protezione civile n. 3048 del 31 marzo 2000, n. 3072 del 21 luglio 2000, n. 3136 del 25 maggio 2001, n. 3190 del 22 marzo 2002, n. 3334 del 23 gennaio 2004 e n. 3354 del 7 maggio 2004, con le quali sono state approvate modifiche ed integrazioni all'ordinanza n. 2983 del 31 maggio 1999;
Visto l'art. 1-ter del decreto legge 7 febbraio 2003, n. 15, come convertito, con modificazioni, con legge 8 aprile 2003, n. 62, recante disposizioni urgenti per il superamento di situazioni di emergenza ambientale;
Vista la disposizione n. 641 del 23 luglio 2001, con la quale il Presidente della Regione, nella qualità di Commissario delegato, ha nominato Vice Commissario l'avv. Felice Crosta, conferendo allo stesso tutte le competenze afferenti il Commissario delegato, nonché tutte le attribuzioni amministrativo-contabili scaturenti dall'ordinanza n. 2983/99 e dalle successive ordinanze modificative ed integrative;
Visto il D.P.C.M. del 23 dicembre 2004, con il quale viene prorogato lo stato di emergenza in materia di gestione dei rifiuti nella Regione siciliana fino al 31 dicembre 2005;
Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, "Attuazione delle direttive nn. 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CEE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio" e le successive modifiche ed integrazioni;
Considerato che l'art. 57 del sopra citato decreto legislativo n. 22/97 prevede che le norme regolamentari e tecniche che disciplinano lo smaltimento dei rifiuti restano in vigore sino all'adozione delle specifiche norme adottate in attuazione del citato decreto legislativo;
Vista la legge n. 308 del 15 gennaio 2004, "Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale e misure di diretta applicazione";
Visto il decreto n. 288 del 3 marzo 1989 che disciplina le autorizzazioni sullo smaltimento dei rifiuti;
Visto il parere dell'Ufficio legislativo e legale n. IV/49.98.11 relativo all'approvazione dei progetti ed all'autorizzazione alla realizzazione ai sensi dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97;
Visti i codici C.E.R. allegati al decreto legislativo n. 22/97 e la loro trasposizione ai codici dell'elenco dei rifiuti di cui alla decisione n. 2000/532/CEE, come modificata dalle decisioni nn. 2001/118/CEE, 2001/119/CEE e 2001/573/CEE;
Vista la direttiva 9 aprile 2002 del Ministero dell'ambiente, recante "Indicazioni per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n. 2557/2001 sulle spedizioni di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco di rifiuti";
Vista la legge n. 70 del 25 gennaio 1994, recante norme per la semplificazione degli adempimenti in materia ambientale;
Visto il decreto ministeriale n. 148 dell'1 aprile 1998, relativo all'approvazione del modello di registro di carico/scarico dei rifiuti;
Visto il decreto ministeriale n. 145 dell'1 aprile 1998, di definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti;
Visto il D.P.C.M. del 31 marzo 1999, di sostituzione del modello unico di dichiarazione in materia ambientale e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il D.P.R. del 24 maggio 1988, n. 203, di attuazione delle direttive CEE nn. 80/779, 82/884, 84/360 e 85/203, concernenti norme in materia di qualità dell'aria, relativamente a specifici agenti inquinanti, e di inquinamento prodotto dagli impianti industriali, ai sensi dell'art. 15 della legge 16 aprile 1987, n. 183;
Visto il decreto ministeriale n. 503 del 19 novembre 1997, recante norme per l'attuazione delle direttive nn. 89/369/CEE e 89/429/CEE concernenti la prevenzione dell'inquinamento atmosferico provocato dagli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani e la disciplina delle emissioni e delle condizioni di combustione degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani, di rifiuti speciali non pericolosi, nonché di taluni rifiuti sanitari;
Vista la direttiva n. 2000/76/CE del Parlamento europeo, recante i valori limite di emissione e le norme tecniche riguardanti le caratteristiche e le condizioni di esercizio degli impianti di incenerimento e di coincenerimento dei rifiuti;
Visto il decreto legislativo n. 152 dell'11 maggio 1999, modificato ed integrato dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 258, sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva n. 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva n. 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole ed, in particolare, l'art. 45 in ordine all'autorizzazione agli scarichi delle acque reflue;
Visto l'art. 40 della legge regionale n. 27/86, che disciplina gli scarichi delle pubbliche fognature e gli scarichi degli insediamenti civili che non recapitano nelle pubbliche fognature e modifica la legge regionale 18 giugno 1977, n. 39 e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo n. 372 del 4 agosto 1999, di attuazione della direttiva n. 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrata dell'inquinamento;
Visto il decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, di attuazione della direttiva n. 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti;
Visto il decreto ministeriale 13 marzo 2003, relativo ai criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica;
Visto il decreto n. 242/83 del 30 giugno 1983, con il quale è stato approvato il piano ASI di Casteltermini;
Visto l'art. 4, commi 1, 2, 3, 4 e 5 e l'art. 5 dell'ordinanza n. 3190/2002, che modificano l'ordinanza di protezione civile n. 2983/99, con la quale si stabilisce che la frazione residua dei rifiuti urbani, al netto della raccolta differenziata, prodotta nei comuni della Regione siciliana, deve essere utilizzata in impianti di termovalorizzazione con recupero di energia;
Visto l'art. 9 dell'O.P.C.M. n. 2983/99, come modificato dall'art. 4, comma 16, dell'ordinanza n. 3136/2001, con il quale il Commissario delegato, Presidente della Regione siciliana, provvede all'approvazione dei progetti ed all'autorizzazione all'esercizio degli impianti di recupero e smaltimento ai sensi degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, in deroga al procedimento amministrativo dagli stessi disciplinato, salva la competenza attribuita ai prefetti in materia di discariche stabilendo in particolare che l'approvazione dei progetti da parte del Commissario delegato sostituisce ad ogni effetto visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali e costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico comunale e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori;
Visto il comma 4 dell'art. 2 dell'O.P.C.M. n. 3334 del 23 gennaio 2004, che stabilisce che il Commissario delegato, per la valutazione della compatibilità ambientale dei progetti relativi ai sistemi per l'utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani, al netto della raccolta differenziata, prodotti nei comuni della Regione siciliana, da destinare agli impianti di termovalorizzazione con recupero di energia, si avvale, in deroga rispettivamente all'art. 1 del decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996, e successive modifiche ed integrazioni, agli artt. 1 e 6, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 agosto 1988, n. 377, e successive modifiche ed integrazioni, ed all'art. 91 della legge regionale 3 maggio 2001, n. 6, e relativi regolamenti di attuazione, della commissione di cui all'art. 18, comma 5, della legge 11 marzo 1988, n. 67, e successive modifiche ed integrazioni, che si esprime entro 45 giorni dalla richiesta;
Visto l'art. 4 dell'ordinanza n. 2983 del 31 maggio 1999, modificato dall'art. 2, comma 1, lett. k) e l) dell'ordinanza n. 3048 del 31 marzo 2000, dall'art. 2, commi 4, 5, 6, e 15 dell'ordinanza n. 3072 del 21 luglio 2000 e dell'art. 4, punto 9 dell'ordinanza n. 3136 del 25 maggio 2001 e da ultimo dall'art. 5 dell'O.P.C.M. n. 3190/2002;
Visto l'art. 15 dell'ordinanza n. 2983 del 31 maggio 1999, che elenca le norme che il Commissario delegato, per l'esecuzione del mandato affidatogli, può derogare, ove necessario e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico;
Visto l'art. 4, comma 4-ter dell'O.P.C.M. n. 3072 del 21 luglio 2000, che attribuisce al Commissario delegato l'esclusiva competenza al rilascio dell'autorizzazione allo smaltimento finale delle scorie della termoutilizzazione, ivi compreso quello in discariche per rifiuti speciali, nonché, ove necessario, alla loro costruzione e/o gestione;
Visto il comma 3, art. 19, del decreto legislativo n. 22/97, che stabilisce che le regioni privilegiano la realizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti in aree industriali, compatibilmente con le caratteristiche delle aree medesime... e che... tale disposizione non si applica alle discariche;
Visto il "Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia", adottato con ordinanza commissariale n. 1166 del 18 dicembre 2002;
Vista la nota n. 220445 del 28 maggio 2003, con la quale la Commissione europea - Direzione generale ambiente ha comunicato che il predetto piano è conforme alle direttive europee in materia;
Considerato che il suddetto piano prevede, tra l'altro, che tutti i rifiuti urbani a valle della raccolta differenziata debbano essere conferiti al sistema di trattamento di termovalorizzazione;
Vista l'ordinanza commissariale del 30 settembre 2004, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 10 dell'11 marzo 2005, con la quale è stato aggiornato il piano di gestione dei rifiuti in Sicilia;
Vista l'ordinanza n. 2196 del 2 dicembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 8 del 20 febbraio 2004, con la quale vengono approvati i nuovi criteri e le modalità di presentazione e di utilizzo delle garanzie finanziarie, nonché i nuovi parametri per la determinazione degli importi da prestarsi da parte dei soggetti richiedenti le autorizzazioni allo smaltimento ed al recupero di rifiuti;
Vista la nota prot. n. 23921 del 3 dicembre 2003 del Commissario delegato, con la quale vengono definite, con apposite linee guida, le funzioni dell'organismo di vigilanza e controllo (O.V.C.) per l'attività di vigilanza e di controllo sulle operazioni e sugli atti svolti dall'Operatore industriale;
Vista l'istanza prot. n. 2 del 5 giugno 2003, assunta al protocollo n. 11266 del 9 giugno 2003, con la quale la società Platani Energia Ambiente s.c.p.a. (di seguito denominata Platani), con sede legale in Palermo, via Pietro Nenni n. 28, costituita da Elettroambiente S.p.A., Enel Produzione S.p.A., A.M.I.A S.p.A., E.M.I.T. Ercole Marelli Impianti Tecnologici S.p.A. e Catanzaro Costruzioni s.r.l., (concessionaria del servizio di trattamento e smaltimento di rifiuti urbani al netto della raccolta differenziata, provenienti dagli A.T.O.: AG 1, AG 2, AG 3, CL 1, CL 2 , TP 2, PA 4 sud), ha chiesto, ai sensi degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97, l'approvazione del progetto relativo al sistema di gestione integrato per l'utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani al netto della raccolta differenziata, l'autorizzazione alla realizzazione del sistema stesso e l'autorizzazione all'esercizio delle attività di smaltimento e recupero da svolgersi nei seguenti impianti che compongono il sistema integrato di seguito denominato "sistema Agrigento":
-  impianto di termovalorizzazione - comuni di Casteltermini e Campofranco - area ASI della provincia di Agrigento - agglomerato industriale Casteltermini, "Valle del Platani";
-  impianto di selezione e biostabilizzazione - comune di Casteltermini (AG) e Campofranco - area ASI della provincia di Agrigento - agglomerato industriale Casteltermini, "Valle del Platani";
-  impianto di selezione e biostabilizzazione - comune di Favara (AG) - zona ASI della provincia di Agrigento - agglomerato industriale Aragona-Favara;
-  discarica per rifiuti non pericolosi (ex 1ª categoria). Comune di Acquaviva Platani (CL);
-  discarica per rifiuti non pericolosi (ex 1ª categoria). Comune di Aragona (AG), contrada Serra di Palermo;
-  stazione di trasferenza di Sciacca (AG) - zona industriale, contrada S. Maria;
-  stazione di trasferenza di Ravanusa (AG) - area ASI della provincia di Agrigento - agglomerato industriale di Ravanusa;
-  stazione di trasferenza di Serradifalco (CL);
-  stazione di trasferenza di Gela - zona industriale, contrada S. Lucia (CL);
-  stazione di trasferenza di Castelvetrano (TP), contrada Rampante;
Visti i verbali delle conferenze convocate ai sensi dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, nel corso delle quali sono state richieste integrazioni e chiarimenti, svoltesi:
-  il 28 luglio 2003 relativamente all'impianto di termovalorizzazione nel comune di Casteltermini;
-  il 28 luglio 2003 relativamente all'impianto di selezione e biostabilizzazione nel comune di Casteltermini;
-  il 29 luglio 2003 relativamente alla discarica di Aragona;
-  il 29 luglio 2003 relativamente all'impianto di selezione e biostabilizzazione di Aragona-Favara;
-  il 29 luglio 2003 relativamente alla stazione di trasferenza di Sciacca;
-  il 29 luglio 2003 relativamente alla stazione di trasferenza di Ravanusa;
-  il 30 luglio 2003 relativamente alla stazione di trasferenza di Serradifalco;
-  il 30 luglio 2003 relativamente alla stazione di trasferenza di Gela;
-  il 30 luglio 2003 relativamente alla discarica di Acquaviva Platani;
Vista la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale avanzata, ai sensi del comma 4 dell'art. 2 dell'O.P.C.M. n. 3334 del 23 gennaio 2004, con nota prot. 5361/A2 del 15 marzo 2004, dal Commissario delegato al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio;
Visti gli avvisi di pubblicità relativi al "Sistema Agrigento", comparsi il giorno 26 marzo 2004 su Italia Oggi (testata nazionale), La Sicilia, Il Giornale di Sicilia e La Repubblica ediz. Palermo (testate locali) ed i successivi avvisi comparsi il 26 novembre 2004, ad integrazione di quelli pubblicati il 26 marzo 2004, sulle medesime testate;
Vista la nota prot. Platani/12/04/UM/rc del 19 marzo 2004, assunta al protocollo n. 6216 del 24 marzo 2004, con la quale la Platani ha trasmesso il progetto definitivo e lo studio di impatto ambientale del "Sistema integrato Agrigento", aggiornato sulla base delle osservazioni dettate nel corso della prima Conferenza e relativo ai seguenti impianti:
-  impianto di termovalorizzazione - comuni di Casteltermini (AG) e di Campofranco (CL) - area ASI della provincia di Agrigento, agglomerato industriale di Casteltermini "Valle del Platani";
-  impianto di selezione e biostabilizzazione - comune di Casteltermini (AG) e di Campofranco (CL) - area ASI della provincia di Agrigento, agglomerato industriale di Casteltermini "Valle del Platani";
-  impianto di selezione e biostabilizzazione - comune di Favara (AG) - zona ASI della provincia di Agrigento - agglomerato industriale di Aragona-Favara;
-  discarica per rifiuti non pericolosi (ex 1ª cat.) - comune di Aragona (AG), contrada Serra di Palermo;
-  stazione di trasferenza di Sciacca (AG) - zona industriale contrada Santa Maria;
-  stazione di trasferenza di Ravanusa (AG) - area ASI della provincia di Agrigento - agglomerato industriale di Ravanusa;
-  stazione di trasferenza di Gela (CL) zona industriale contrada Santa Lucia;
-  stazione di trasferenza di Castelvetrano (TP) - contrada Rampante;
Vista la nota prot. Gab/2004/6534/B09 del 5 luglio 2004 del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, con la quale si trasmette, ai sensi del comma 4, art. 2 dell'O.P.C.M. n. 3334 del 23 gennaio 2004, il parere favorevole con prescrizioni n. 592 del 10 giugno 2004, reso dalla commissione per la valutazione di impatto ambientale e la relazione generale concernente il sistema integrato ivi contenuta;
Viste le note prot. Platani/43/04/UM/rc dell'1 luglio 2004, prot. ELE/120/MM/mt del 14 luglio 2004, prot. Platani/46/04/UM/rc del 2 luglio 2004, prot. Platani/50/04/UM/rc del 2 luglio 2004, prot. Platani/49/04/UM/rc del 2 luglio 2004, prot. Platani/48/04/UM/rc del 5 luglio 2004 e prot. Platani/47/04/UM/rc del 2 luglio 2004 con le quali la Platani trasmette a tutti gli enti invitati nelle conferenze del 2003 i chiarimenti e le integrazioni richieste dagli stessi nel corso delle precedenti conferenze;
Vista la nota prot. Platani/58/04/UM/rc del 21 luglio 2004, assunta la protocollo n. 16064 del 22 luglio 2004, con la quale la Platani, con riferimento al nuovo assetto impiantistico, integra la precedente istanza ai sensi degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97;
Visti i verbali delle conferenze convocate, ai sensi dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, a seguito del parere favorevole di compatibilità ambientale sopra citato, svoltesi:
-  il 26 luglio 2004 relativamente alla stazione di trasferenza nel comune Gela;
-  il 26 luglio 2004 relativamente alla stazione di trasferenza nel comune di Sciacca;
-  il 26 luglio 2004 relativamente all'impianto di selezione e biostabilizzazione nei comuni di Aragona e di Favara;
-  il 2 agosto 2004 relativamente all'impianto di termovalorizzazione nel comune di Casteltermini;
-  il 2 agosto 2004 relativamente all'impianto di selezione e biostabilizzazione nel comune di Casteltermini;
-  il 3 agosto 2004 relativamente alla stazione di trasferenza nel comune di Ravanusa;
-  il 3 agosto 2004 relativamente alla stazione di trasferenza nel comune di Castelvetrano;
-  il 3 agosto 2004 relativamente alla discarica di Aragona;
Visti gli avvisi di pubblicazione all'albo pretorio pervenuti dai comuni nel cui territorio ricadono gli impianti previsti in variante urbanistica, muniti della correlativa attestazione di avvenuta pubblicazione;
Visto il progetto definitivo relativo agli impianti che costituiscono il "Sistema Agrigento" costituito, nella formulazione conclusiva, dai seguenti elaborati:
1) relazione tecnica generale (volume 1)
-  relazione tecnica - progetto definito del sistema di trattamento ed utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani (PEM. RT. 003 del 30 gennaio 2004);
-  documento preliminare alla valutazione dei rischi del sistema di trasferenza (PEM. RT. 1010 del 18 dicembre 2003);
-  tavole allegate alla relazione tecnica (PEM. RT. 003/A 16 settembre 2002);
-  definizione dei codici CER per i rifiuti trattati e smaltiti nell'ambito del sistema (PEM. RT. 004 del 17 marzo 2004);
2)  stazione di trasferenza R.U. - località Castelvetrano (TP) (volume 2.1):
-  relazione tecnica descrittiva (PEM. RT. 140.01 del 9 febbraio 2004);
-  relazione geologica esecutiva (PEM. RT. 14002 dell'11 febbraio 2004);
-  relazione di calcolo impianti elettrici (PEM. RT. 140.03 del 16 febbraio 2004);
-  computo metrico (PEM. RT. 140.04 del 9 febbraio 2004);
-  disciplinare tecnico descrittivo (PEM. RT. 140.5 del 9 febbraio 2004);
-  relazione geotecnica descrittiva (PEM. RT. 140.06 del 9 febbraio 2004);
-  relazione sismica (PEM. RT. 140.07 del 9 febbraio 2004);
-  relazione preliminare di calcolo delle strutture (PEM. RT. 140.08 del 16 febbraio 2004);
-  quadro normativo (PEM. RT. 140.09 del 9 febbraio 2004);
-  quadro economico (PEM. RT. 140.10 del 16 febbraio 2004);
-  stralcio catastale, stralcio piano regolatore generale, aerofotogram., destinazione urbanistica (PEM. DI. 140.01 del 9 febbraio 2004);
-  planimetria di rilievo (PEM. DI. 140.02 del 9 febbraio 2004);
-  planimetria (PEM. DI. 140.03 del 9 febbraio 2004);
-  ufficio-spogliatoi e pianta e sezione (PEM. DI. 140.04 del 9 febbraio 2004);
-  pesa a bilico - piante e sezioni (PEM. DI. 140.05 del 9 febbraio 2004);
-  vasca riserva idrica ed antincendio (PEM. DI. 140.06 del 9 febbraio 2004);
-  planimetria impianto elettrico (PEM. DI. 140.07 del 9 febbraio 2004);
-  particolari esecutivi (PEM. DI. 140.08 del 9 febbraio 2004);
-  planimetria capannone - pianta, prospetto, sezioni (PEM. DI. 140.09 del 9 febbraio 2004);
-  vasca di raccolta acqua di prima pioggia - fossa himoff (PEM. DI. 140.10 del 9 febbraio 2004);
-  planimetria impianto antincendio (PEM. DI. 140.11 del 9 febbraio 2004);
-  planimetria impianto smaltimento acque bianche e nere (PEM. DI. 140.12 del 9 febbraio 2004);
-  carta dei vincoli ambientali ed urbanistici (PEM. DA. 14013 del 16 febbraio 2004);
3)  stazione di trasferenza R.U. - località Gela (CL) (volume 2.2):
-  relazione geologica -rt (PEM. RT. 15601 del 20 marzo 2003);
-  relazione tecnica generale -rt (PEM. RT. 15602 del 29 maggio 2003);
-  corografia (stralcio piano regolatore generale, carta dei vincoli, stralcio catastale) (PEM. DI. 15603 del 20 marzo 2003);
-  rilievo topografico area in esame (PEM. DI. 15604 del 20 marzo 2003);
-  documentazione fotografica (PEM. DI. 15605 del 20 marzo 2003);
-  rilievo topografico con indicazione del lotto (PEM. DI. 15606 del 20 marzo 2003);
-  planimetria generale - pianta delle coperture (PEM. DI. 15607 del 20 marzo 2003);
-  planimetria generale quotata (PEM. DI. 15608 del 20 marzo 2003);
-  lay-out movimentazione mezzi in entrata (PEM. DI. 15609 del 20 marzo 2003);
-  lay-out movimentazione mezzi in uscita (PEM. DI. 15610 del 20 marzo 2003);
-  sezioni trasversali (PEM. DI. 15611 del 20 marzo 2003);
-  planimetria impianto idrico ed antincendio (PEM. DI. 15612 del 20 marzo 2003);
-  planimetria impianto fognario acque bianche e acque nere (PEM. DI. 15613 del 20 marzo 2003);
-  planimetria impianto elettrico (PEM. DI. 15614 del 20 marzo 2003);
-  planimetria opere d'arte in c.a. ed opere di sostegno (PEM. DI. 15615 del 20 marzo 2003);
-  uffici, spogliatoi e servizi igienici - planimetrie, prospetti e sezioni (PEM. DI. 15616 del 20 marzo 2003);
-  capannone in c.a. e c.a.p. (PEM. DI. 15617 del 20 marzo 2003);
-  vasche di riserva idrica ed antincendio (PEM. DI. 15618 del 20 marzo 2003);
-  bilico - planimetria ed esecutivi strutturali (PEM. DI. 15619 del 20 marzo 2003);
-  particolari costruttivi: impianto di depurazione acque nere; impianto di trattamento acque di prima pioggia e di lavaggio piazzale (PEM. DI. 15620 del 20 marzo 2003);
-  pavimentazione stradale - caditoie trasversali -gabbionate (PEM. DI. 15621 del 20 marzo 2003);
-  relazione geotecnica -rt (PEM. RT. 15622 del 29 maggio 2003);
-  relazione di calcolo di verifica strutture in c.a. -rt (PEM. RT. 15623 del 29 maggio 2003);
-  relazione calcoli elettrici, dimensionamento linee -rt (PEM. RT. 15624 del 20 marzo 2003);
-  computo metrico -rt (PEM. RT. 15625 del 20 marzo 2003);
-  disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici -rt (PEM. RT. 15626 del 29 maggio 2003);
-  relazione sismica -rt (PEM. RT. 15627 del 29 maggio 2003);
-  relazione idraulica -rt (PEM. RT. 15628 del 29 maggio 2003);
-  corografia su supporto della carta tecnica regionale con ubicazione dell'impianto (PEM. DI. 15629 del 13 febbraio 2004);
-  stralcio catastale con ubicazione dell'impianto (PEM. DI. 15630 del 13 febbraio 2004);
-  estratto di mappa catastale con visure per immobili (PEM. DI. 15631 del 13 febbraio 2004);
-  norme di attuazione (PEM. DI. 15632 del 13 febbraio 2004);
-  planimetria a curve di livello con indicate le linee di sezione (PEM. DI. 15633 del 13 febbraio 2004);
-  sezione trasversale n. 1 (PEM. DI. 15634 del 13 febbraio 2004);
-  sezione longitudinale n. 2 (PEM. DI. 15635 del 13 febbraio 2004);
-  carta dei vincoli ambientali ed urbanistici (PEM. DA. 15636 del 16 febbraio 2004);
-  relazione tecnica integrativa -rt (PEM. RT. 15629 del 5 agosto 2004);
4)  stazione di trasferenza R.U. - località Ravanusa (AG) (volume 2.3):
-  relazione geologica -rt (PEM. RT. 14401 del 24 novembre 2003);
-  relazione tecnica illustrativa (PEM. RT. 14402 del 20 marzo 2003);
-  relazione, calcoli elettrici, dimensionamento delle linee e calcoli illuminotecnica -rt (PEM. RT. 14403 del 20 marzo 2003);
-  corografia scala varie (PEM. DI. 14404 del 20 marzo 2003);
-  ortofoto scala 1:10.000 (PEM. DI. 14405 del 20 marzo 2003);
-  documentazione fotografica del sito -rt (PEM. RT. 14406 del 20 marzo 2003);
-  planimetria d'insieme con riferimento alla documentazione fotografica scala 1:500 (PEM. DI. 14407 del 20 marzo 2003);
-  planimetria stato di fatto e rilievi topografici con indicazione della rete dei sottoservizi scala 1:200 (PEM. DI. 14408 del 20 marzo 2003);
-  planimetria stato di fatto con indicazione delle sezioni scala 1:200 (PEM. DI. 14409 del 20 marzo 2003);
-  sezioni trasversali di terreno e progetto (dalla sez. A-A alla sez. E-E) scala 1:200 (PEM. DI. 14410 del 20 marzo 2003);
-  sezioni trasversali di terreno e progetto (dalla sez. F-F alla sez. O-O) scala 1:200 (PEM. DI. 14411 del 20 marzo 2003);
-  planimetria generale di progetto scala 1:200 (PEM. DI. 14412 del 20 marzo 2003);
-  planimetria impianto fognario acque bianche e nere scala 1:200 (PEM. DI. 14413 del 20 marzo 2003);
-  planimetria impianto idrico ed antincendio scala 1:200 (PEM. DI. 14414 del 20 marzo 2003);
-  planimetria impianto elettrico e d'illuminazione scala 1:200 (PEM. DI. 14415 del 20 marzo 2003);
-  sezioni tipo scavo smaltimento acque bianche e nere scala 1:25 (PEM. DI. 14416 del 20 marzo 2003);
-  esecutivi pozzetto in c.a. - scala 1:25 (PEM. DI. 14417 del 20 marzo 2003);
-  piante e sezioni rampa e piazzale di scarico 1:100 (PEM. DI. 14418 del 20 marzo 2003);
-  piante e sezioni capannone scala 1:100 (PEM. DI. 14419 del 20 marzo 2003);
-  piante e prospetti ufficio e spogliatoi scala 1:50 (PEM. DI. 14420 del 5 dicembre 2003);
-  particolare cancello d'ingresso scala 1:50 (PEM. DI. 14421 del 20 marzo 2003);
-  pianta e sezione vasca trattamento acque bianche scala 1:50 (PEM. DI. 14422 del 20 marzo 2003);
-  planimetria generale con individuazione della movimentazione interna scala 1:200 (PEM. DI. 14423 del 20 marzo 2003);
-  esecutivi bilico scala 1:50 (PEM. DI. 14424 del 20 marzo 2003);
-  pianta e sezioni vasca idrica ed antincendio scala 1:50 (PEM. DI. 14425 del 20 marzo 2003);
-  pianta e sezioni fossa settica scala 1:50 (PEM. DI. 14426 del 20 marzo 2003);
-  piante esecutivi piastre di fondazione scala 1:200 (PEM. DI. 14427 del 20 marzo 2003);
-  computo metrico -rt (PEM. RT. 14428 del 20 marzo 2003);
-  relazione di calcolo preliminare strutturale -rt (PEM. RT. 14429 del 29 maggio 2003);
-  disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici -rt (PEM. RT. 14430 del 29 maggio 2003);
-  tabella riassuntiva degli elementi geometrici, indici di fabbricabilità e confronto con i parametri di progetto (PEM. RT. 14431 del 29 maggio 2003);
-  planimetria generale inserita nello strumento urbanistico (PEM. DI. 14432 del 5 dicembre 2003);
-  carta dei vincoli ambientali ed urbanistici (PEM. DA. 14433 del 16 febbraio 2004);
5)  stazione di trasferenza R.U. - località Sciacca (AG) (volume 2.4):
-  relazione geologica -rt (PEM. RT. 14801 del 24 novembre 2003);
-  relazione tecnica illustrativa -rt (PEM. RT. 14802 del 20 marzo 2003);
-  relazione impianto elettrico e di illuminazione -rt (PEM. RT. 14803 del 20 marzo 2003);
-  relazione impianti, smaltimento acque bianche, fognario, idrico e antincendio -rt (PEM. RT. 14804 del 20 marzo 2003);
-  computo metrico -rt (PEM. RT. 14805 del 20 marzo 2003);
-  categorie di lavori -rt (PEM. RT. 14806 del 20 marzo 2003);
-  disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici -rt (PEM. RT. 14807 del 20 marzo 2003);
-  corografia, stralcio catastale e stralcio piano regolatore generale (PEM. DI. 14808 del 20 marzo 2003);
-  rilievo stato di fatto - planimetria e sezione (PEM. DI. 14809 del 20 marzo 2003);
-  rilievo stato di fatto - sezioni (PEM. DI. 14810 del 20 marzo 2003);
-  lay-out impiantistico e movimentazione mezzi (PEM. DI. 14811 del 20 marzo 2003);
-  planimetria generale (PEM. DI. 14812 del 20 marzo 2003);
-  sezioni (PEM. DI. 14813 del 20 marzo 2003);
-  sezioni di scavo (PEM. DI. 14814 del 20 marzo 2003);
-  planimetria con opere d'arte - muri di contenimento (PEM. DI. 14815 del 20 marzo 2003);
-  planimetria con opere d'arte - piastre in c.a. (PEM. DI. 14816 del 20 marzo 2003);
-  capannone - piante, sezioni e particolari costruttivi (PEM. DI. 14817 del 20 marzo 2003);
-  elemento prefabbricato per uffici - spogliatoi (PEM. DI. 14818 del 22 settembre 2003);
-  scatolare in c.a (PEM. DI. 14819 del 20 marzo 2003);
-  pesa a ponte (PEM. DI. 14820 del 20 marzo 2003);
-  planimetria impianto elettrico e citofonico (PEM. DI. 14821 del 20 marzo 2003);
-  planimetria impianto idrico e di irrigazione (PEM. DI. 14822 del 20 marzo 2003);
-  planimetria impianto di raccolta acque bianche (PEM. DI. 14823 del 20 marzo 2003);
-  planimetria impianto fognario (PEM. DI. 14824 del 20 marzo 2003);
-  planimetria impianto antincendio (PEM. DI. 14825 del 20 marzo 2003);
-  documentazione fotografica -rt (PEM. RT. 14826 del 20 marzo 2003);
-  relazione dei calcoli preliminari delle strutture -rt (PEM. RT. 14827 del 29 maggio 2003);
-  relazione idrologica e verifica portanza dello scatolare in c.a. -rt (PEM. RT. 14828 del 29 maggio 2003);
-  studio di inserimento urbanistico - scala 1:200 (PEM. DI. 14829 del 29 maggio 2003);
-  relazione geotecnica -rt (PEM. RT. 14830 del 29 maggio 2003);
-  relazione sismica -rt (PEM. RT. 14831 del 29 maggio 2003);
-  tabella dati metrici -rt (PEM. RT. 14832 del 29 maggio 2003);
-  corografia, stralcio catastale e stralcio piano regolatore generale con inserimento del progetto (PEM. DI. 14833 del 22 settembre 2003);
-  carta dei vincoli con sovrapposizione del progetto (PEM. DI. 14834 del 22 settembre 2003);
-  carta dei vincoli ambientali ed urbanistici (PEM. DA. 14835 del 16 febbraio 2004);
6)  impianto di selezione R.U. - Casteltermini (AG) (volume 3.1):
-  elenco apparecchiature (PEM. CE. 3002 del 20 marzo 2003);
-  elenco utenze elettriche (PEM. CE. 3003 del 20 marzo 2003);
-  computo metrico (PEM. CE. 3004 del 20 marzo 2003);
-  relazione tecnica (PEM. RT. 301 del 20 marzo 2003);
-  relazione di gestione (PEM. RT. 3001 del 20 marzo 2003);
-  relazione tecnica impianti elettrici (PEM. RT. 3002 del 20 marzo 2003);
-  specifiche tecniche apparecchiature (PEM. SP. 301 del 20 marzo 2003);
-  specifica tecnica quadri di media tensione (PEM. SP. 3001 del 20 marzo 2003);
-  specifica tecnica quadri power center (PEM. SP. 3002 del 20 marzo 2003);
-  specifica tecnica quadri motor control center (PEM. SP. 3003 del 20 marzo 2003);
-  specifica tecnica trasformatori m.t./b.t. (6/0,4 kv) (PEM. SP. 3004 del 20 marzo 2003);
Volume 3.2
-  assieme generale ricezione/selezione pianta e sezioni (PEM. DA. 301 del 21 ottobre 2002);
-  assieme generale biofiltri (PEM. DA. 302 del 10 ottobre 2002);
-  assieme generale biostabilizzazione pianta e sezioni (PEM. DA. 303 del 10 ottobre 2002);
-  locale cabina elettrica (PEM. DA. 304 del 10 ottobre 2002);
-  assieme generale vasca raccolta reflui e colaticci (PEM. DA. 305 del 10 ottobre 2002);
-  assieme generale pesa a ponte automezzi (PEM. DA. 306 del 10 ottobre 2002);
-  assieme generale piattaforme lavaggio automezzi (PEM. DA. 307 del 10 ottobre 2002);
-  planimetria generale (PEM. DA. 3001 del 20 marzo 2003);
-  planimetria cavidotti (PEM. DA. 3002 del 20 marzo 2003);
-  planimetrie interfacce per acqua antincendio/acqua industriale/acqua potabile e drenaggi (PEM. DA. 3003 del 20 marzo 2003);
-  assieme generale trattamento acque reflue (PEM. DA. 3004 del 20 marzo 2003);
-  schema unifilare generale (PEM. DE. 301 dell'11 ottobre 2002);
-  architettura di tema (PEM. DE. 3001 del 20 marzo 2003);
-  selezione secco/umido e biostabilizzazione schema di flusso (PEM. DI. 301 del 17 ottobre 2002);
-  trattamento aria ricezioni/selezione/biostabilizz. schema di flusso (PEM. DI. 302 del 14 ottobre 2002);
-  trattamento acque reflue schema di flusso (PEM. DI. 3003 del 20 marzo 2003).
7)  impianto di selezione secco-umido - Aragona-Favara (AG) (volume 3.3):
-  relazione tecnica illustrativa -rt (PEM. RT. 401 del 10 marzo 2003);
-  planimetria generale (PEM. DS. 402 del 10 marzo 2003);
-  schema di flusso ricezione - selezione - biostabilizzazione (PEM. DS. 403 del 10 marzo 2003);
-  schema di flusso trattamento aria (PEM. DS. 404 del 10 marzo 2003);
-  assieme generale ricezione, selezione e biostabilizzazione (PEM. DS. 405 del 10 marzo 2003);
-  ricezione e selezione (piante) (PEM. DS. 406 del 10 marzo 2003);
-  ricezione e selezione (prospetti e sezioni) (PEM. DS. 407 del 10 marzo 2003);
-  biostabilizzazione (piante) (PEM. DS. 408 del 10 marzo 2003);
-  biostabilizzazione (prospetti e sezioni) (PEM. DS. 409 del 10 marzo 2003);
-  ricezione, selezione e biostabilizzazione: estrazione aria e biofiltri (PEM. DS. 410 del 10 marzo 2003);
-  edificio pesa e pesa (PEM. DS. 411 del 10 marzo 2003);
-  locali di servizio (PEM. DS. 412 del 10 marzo 2003);
-  impianto elettrico: schema planimetrico di distribuzione (PEM. DE. 413 del 10 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare (PEM. DE. 414 del 10 marzo 2003);
-  relazione geologica (PEM. RT. 415 del 10 marzo 2003);
-  sezioni geologiche (PEM. DS. 416 del 10 marzo 2003);
-  reti idriche: schema planimetrico (PEM. DS. 417 del 10 marzo 2003);
-  reti fognarie: schema planimetrico (PEM. DS. 418 del 10 marzo 2003);
-  computo metrico estimativo -rt (PEM. CE. 419 del 10 marzo 2003);
-  inserimento paesaggistico (PEM. DS. 420 del 10 marzo 2003);
-  stralci planimetrici e catastale (PEM. DS. 421 del 20 ottobre 2003);
-  stato di fatto e di progetto: profili (PEM. DS. 422 del 20 ottobre 2003);
-  prevenzione incendi (PEM. RT. 423 del 20 ottobre 2003);
-  presidi antincendio: elaborati grafici (PEM. DS. 424 del 20 ottobre 2003);
-  documentazione prevista dalla legge n. 447/95 (PEM. RT. 425 del 20 ottobre 2003);
-  carta dei vincoli ambientali ed urbanistici (PEM. DA. 426 del 16 febbraio 2004);
-  carta del censimento delle cave e delle discariche (PEM. DA. 427 del 16 febbraio 2004);
-  accesso all'impianto dalla s.p. 15 (ex S.S. 189) (PEM. RT. 426 del 4 settembre 2004);
-  documento di valutazione dei rischi (PEM. RT. 427 del 4 settembre 2004).
8)  impianto di termovalorizzazione - Casteltermini (AG) (volume 4.1):
-  progetto definitivo dell'impianto di termovalorizzazione (PEM. RT. 101 del 16 febbraio 2004);
-  allegato 1: bilanci di materia ed energia al cnc (PEM. RT. 101);
-  allegato 2: elenco apparecchiature e macchinario (PEM. RT. 101);
-  allegato 3: fogli dati apparecchiature e macchinario (PEM. RT. 101);
-  allegato 4: specifiche generali, apparecchiature ed elenco utenze elettriche (PEM. RT. 101);
Volume 4.2
-  allegato 5: specifica generale strumentazione ed elenco strumenti (PEM. RT. 101);
-  allegato 6: elenco fluidi e classi tubazioni (PEM. RT. 101);
-  allegato 7: elenco tubazioni e valvole (PEM. RT. 101);
-  allegato 8: gestione acque di impianto e progetto rete fognaria acque meteoriche (PEM. RT. 101);
-  allegato 9: computi metrici opere civili (PEM. RT. 101);
-  allegato 10: relazione su opere civili e calcoli statici (PEM. RT. 101);
-  allegato 11: elenco tavole allegate;
-  valutazione e mitigazione dell'impatto visivo dell'impianto (PEM. RT. 1009 del 20 marzo 2003);
-  rappresentazione 3d dell'impianto di selezione, biostabilizzazione e dell'impianto di termovalorizzazione di Casteltermini (PEM. DA. 1100 del 12 febbraio 2004);
-  relazione previsionale di impatto acustico dell'impianto di selezione, biostabilizzazione dell'impianto di termovalorizzazione di Casteltermini (PEM. RT. 110 del 17 marzo 2004);
Volume 4.3
-  schema di processo termovalorizzatori (PEM. PD. 001 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico termodistruzione (PEM. DI. 001 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico trattamento fumi (PEM. DI. 002 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico turbina (PEM. DI. 003 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico condensatore (PEM. DI. 004 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico degasatore (PEM. DI. 005 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico drenaggi sporchi (PEM. DI. 006 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico chimici ciclo vapore (PEM. DI. 007 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico chimici trattamento fumi (PEM. DI. 008 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico circuito raffreddamento (PEM. DI. 010 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico distribuzione acqua refrigerata (PEM. DI. 011 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico produzione acqua demineralizzata (PEM. DI. 012 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico distribuzione acqua demineralizzata (PEM. DI. 013 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico distribuzione acqua servizi (PEM. DI. 014 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico trattamento acque (PEM. DI. 016 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico aria compressa (PEM. DI. 017 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico distribuzione aria servizi (PEM. DI. 018 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico distribuzione aria strumenti (PEM. DI. 019 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico inertizzazione ceneri (PEM. DI. 020 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico stazione metano (PEM. DI. 021 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico acqua antincendio (PEM. DI. 022 del 20 marzo 2003);
-  schema planimetrico pluviali (PEM. DI. 023 del 20 marzo 2003);
-  schema planimetrico reti acque reflue da strade, piazzali e superfici inquinate (PEM. DI. 024 del 20 marzo 2003);
-  architettura sistema di controllo (PEM. DC. 001 del 20 marzo 2003);
Volume 4.4
-  corografia (PEM. DA. 001 del 20 marzo 2003);
-  planimetria generale e prospetti (PEM. DA. 002 del 20 marzo 2003);
-  planimetria delle apparecchiature - pianta (PEM. DA. 003 del 20 marzo 2003);
-  planimetria delle apparecchiature - sezioni (PEM. DA. 004 del 20 marzo 2003);
-  planimetria generale antincendio (PEM. DA. 005 del 20 marzo 2003);
-  planimetria reti acque reflue (PEM. DA. 006 del 20 marzo 2003);
-  planimetria generale pavimentazioni(PEM. DA. 007 del 20 marzo 2003);
-  analisi delle superfici utilizzate (PEM. DA. 008 del 20 marzo 2003);
-  analisi dei volumi (PEM. DA. 009 del 20 marzo 2003);
-  planimetria punti di emissione in atmosfera (PEM. DA. 010 del 20 marzo 2003);
-  impianto di inertizzazione ceneri - pianta e sezioni (PEM. DA. 013 del 20 marzo 2003);
-  planimetria con curve di livello e sezioni impianto su sezioni geologiche (PEM. DA. 022 del 30 gennaio 2004);
-  planimetria generale (scala 1:1.000) stato di fatto con curve di livello (PEM. DA. 023 del 20 maggio 2004);
-  sezioni stato di fatto terreno 1/2/3/4 (PEM. DA. 024 del 29 marzo 2004);
-  sezioni stato di fatto terreno 5/6/7/ 8 (PEM. DA. 025 del 25 maggio 2004);
-  estratto di mappa catastale (PEM. DA. 101 del 20 marzo 2003);
-  piano quotato (PEM. DA. 102 del 30 gennaio 2004);
-  carta dei vincoli ambientali ed urbanistici (PEM. DA. 030 del 16 febbraio 2004);
-  carta del censimento delle cave e delle discariche (PEM. DA. 031 del 16 febbraio 2004);
-  planimetria fondazioni (PEM. DF. 001 del 20 marzo 2003);
-  edificio ricezione rifiuti - piante e sezioni (PEM. DF. 002 del 20 marzo 2003);
-  edificio ricezione e stoccaggio rifiuti - piante - prospetti & sezioni (PEM.DF.003 del 20 marzo 2003);
-  sala controllo - sala quadri - prospetti e sezioni (PEM. DF. 02004 del 20 marzo 2003);
-  sala controllo - sala quadri - struttura e fondazioni - casseforme (PEM. DF. 006 del 20 marzo 2003);
-  edificio turbogeneratore - pianta - prospetti & sezioni (PEM. DF. 008 del 20 marzo 2003);
-  fondazioni edificio turbogeneratore - casseforme (PEM. DF. 009 del 20 marzo 2003);
-  fondazione forno e caldaia - casseforme (PEM. DF. 011 del 20 marzo 2003);
-  fondazione camini - casseforme (PEM. DF. 012 del 20 marzo 2003);
-  fondazione filtro a maniche - casseforme (PEM. DF. 013 del 20 marzo 2003);
-  fondazione reattore - casseforme (PEM. DF. 014 del 20 marzo 2003);
-  struttura camini (PEM. DF. 015 del 20 marzo 2003);
-  edificio officina & magazzino - piante - prospetti & sezioni (PEM. DF. 016 del 20 marzo 2003);
-  edificio uffici - piante & prospetti (PEM. DF. 017 del 20 marzo 2003);
-  fondazione serbatoio stoccaggio acqua grezza (PEM. DF. 018 del 20 marzo 2003);
-  fondazioni trasformatori e vasca recupero olio (PEM. DF. 019 del 20 marzo 2003);
-  edificio uffici - fondazioni e strutture - casseforme (PEM. DF. 020 del 20 marzo 2003);
-  fondazioni officina e magazzino - casseforme (PEM. DF. 021 del 20 marzo 2003);
-  edificio servizi ausiliari - pianta, prospetti & sezione (PEM. DF. 022 del 30 gennaio 2004);
-  fondazioni edificio servizi ausiliari - casseforme (PEM. DF. 023 del 30 gennaio 2004);
-  fondazioni condensatore - casseforme (PEM. DF. 024 del 30 gennaio 2004);
-  sala controllo & sala quadri - piante (PEM. DF. 025 del 18 giugno 2004);
Volume 4.5
-  schema elettrico generale unificare (PEM. DE. 001 del 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro qmt-1 (PEM. DE. 002 del 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro qmt-2 (PEM. DE. 003 del 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro pc-1 / pc-2 (PEM. DE. 004 del 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro l.f.m.1 (PEM. DE. 005 del 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro mcc-2- (PEM. DE. 006 del 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro mcc-3 (PEM. DE. 007 del 20 marzo 2003);
- schema elettrico unifilare quadro mcc-4 (PEM. DE. 008 del 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro p.c.e.1 (PEM. DE. 009 del 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro uffici (PEM. DE. 010 del 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro qc-1 (PEM. DE. 011 del 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro qcc-1 (PEM. DE. 012 del 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro mcc-5 (PEM. DE. 013 del 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro mcc-6 (PEM. DE. 014 del 20 marzo 2003);
-  planimetria generale rete di terra (PEM. DE. 015 del 20 marzo 2003);
-  impianto di terra sala quadri (PEM. DE. 016 del 20 marzo 2003);
-  particolari di impianto di terra (PEM. DE. 017 del 20 marzo 2003);
-  impianto rete di terra sottostazione 150 kv (PEM. DE. 018 del 20 marzo 2003);
-  sottostazione 150 kv (PEM. DE. 019 del 20 marzo 2003);
-  sala controllo, sala quadri - uffici e edificio chimici - impianto luce e prese (PEM. DE. 020 del 20 marzo 2003);
-  sala controllo - sala quadri - uffici e servizi - impianto rilevazione incendi (PEM. DE. 022 del 20 marzo 2003).
9)  Studio geologico dell'area dell'impianto di selezione - biostabilizzazione e dell'impianto di termovalorizzazione di Casteltermini (AG) (volume 4.6):
- relazione geologica generale -RG (PEM. RT. 1007/a del 20 marzo 2003);
-  planimetrie e aereofotogrammetrie con ubicazione indagini in situ (PEM. RT. 1007/b 20 marzo 2003);
-  carta geolitologica (scala 1:10.000) (PEM. RT. 1007/c del 20 marzo 2003;
-  carta geomorfologica (scala 1:10.000) (PEM. RT. 1007/d del 20 marzo 2003);
-  carta idrogeologica (scala 1/10.000) (PEM. RT. 1007/e del 20 marzo 2003);
-  sezione geostratigrafica (scala 1:500) (PEM. RT. 1007/f del 20 marzo 2003);
-  carta geologica generale e carta del bacino idrografico (scala 1:100.000) (PEM. RT. 1007/g del 20 marzo 2003);
-  documentazione fotografica (PEM. RT. 1007/h del 20 marzo 2003);
-  analisi di laboratorio chimiche e geotecniche (PEM. RT. 1007/m del 20 marzo 2003);
- relazione afferente alle risultanze delle indagini geognostiche e geoelettriche (PEM. RT. 1007/1 del 24 novembre 2003);
-  planimetrie e cartografia tematica (PEM. RT. 1007/3 del 24 novembre 2003);
-  sezioni geostrutturali (scala 1:500) (PEM. RT. 1007/4 del 24 novembre 2003);
-  sezioni geostrutturali e idrogeologiche (scala 1:2.000 e scala 1:10.000) (PEM. RT. 1007/5 del 24 novembre 2003);
-  documentazione fotografica indagini (PEM. RT. 1007/6 del 24 novembre 2003);
10)  Discarica per rifiuti non pericolosi di Aragona (AG) (volume 5.1):
-  relazione tecnica illustrativa (PEM. RT. 451b del 9 febbraio 2004);
-  relazione geologica (PEM. RT. 452b del 9 febbraio 2004);
- carta geologica (PEM. DS. 453b del 9 febbraio 2004);
-  sezioni geologiche PEM. DS. 454b del 9 febbraio 2004);
-  carta geomorfologica (PEM. DS. 455b del 9 febbraio 2004);
-  carta idrogeologica (PEM. DS. 456b 9 febbraio 2004);
-  relazione tecnico-agronomica (PEM. RT. 457b del 9 febbraio 2004);
-  stralci planimetrici e catastali (PEM. RT. 458b del 9 febbraio 2004);
-  stato di fatto (PEM. DS. 459b del 9 febbraio 2004);
-  previsioni di progetto: planimetria (PEM. DS. 460b del 9 febbraio 2004);
-  previsioni di progetto: profili regolatori (PEM. DS. 461b del 9 febbraio 2004);
-  fasi realizzative (PEM. DS. 462b del 9 febbraio 2004);
-  restituzione finale: planimetria (PEM. DS. 463b del 9 febbraio 2004);
-  restituzione finale: profili di coltivazione finale (PEM. DS. 464b del 9 febbraio 2004);
-  rete raccolta percolato (PEM. DS. 465b del 9 febbraio 2004);
-  particolare vasca raccolta percolato (PEM. DS. 466b 9 febbraio 2004);
-  raccolta acque meteoriche (PEM. DS. 467b del 9 febbraio 2004);
-  rete illuminazione (PEM. DS. 468b del 9 febbraio 2004);
-  capannone, ufficio, bilico, area deposito e area manutenzioni (PEM. DS. 469b del 9 febbraio 2004);
-  planimetria rete di monitoraggio (PEM. DS. 470b del 9 febbraio 2004);
-  documentazione prevista dalla legge n. 447/95 (PEM. RT. 471b del 9 febbraio 2004);
- prevenzione incendi (PEM. RT. 472 del 9 febbraio 2004);
-  presidi antincendio: elaborati grafici (PEM. DS. 473b del 9 febbraio 2004);
-  raccolta acque restituzione finale (PEM. DS. 474b del 9 febbraio 2004);
-  rete biogas (PEM. DS. 475b del 9 febbraio 2004);
-  particolari captazione biogas (PEM. DS. 476b del 9 febbraio 2004);
-  piastre di fondazione biogas (PEM. DS. 477b del 9 febbraio 2004);
-  computo metrico (PEM. RT. 478b del 9 febbraio 2004);
-  inserimento paesaggistico (PEM. DS. 479b del 9 febbraio 2004);
-  carta dei vincoli ambientali ed urbanistici (PEM. DA. 480 del 16 febbraio 2004);
-  carta del censimento delle cave e delle discariche (PEM. DA. 481 del 16 febbraio 2004);
-  computo dei volumi (PEM. RT. 480b del 4 settembre 2004);
-  opere di difesa idraulica (PEM. RT. 481b del 4 settembre 2004);
-  indagini geognostiche e geotecniche, verifiche di stabilità (PEM. RT. 482b del 4 settembre 2004);
-  documento di valutazione dei rischi (PEM. RT. 438b del 4 settembre 2004).
11) studio di impatto ambientale:
-  studio di impatto ambientale: inquadramento generale (P239/00 -R20040/2004 del 19 febbraio 2004);
-  studio di impatto ambientale: stazione trasferenza Gela (P239/00 -R048/04 del 19 febbraio 2004);
-  studio di impatto ambientale: impianto di selezione e biostabilizzazione, termovalorizzazione - Casteltermini (P239/00 -R042/04 del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica dell'impianto di selezione, biostabilizzazione, termovalorizzazione - Casteltermini (P239/00 -R20043/04 del 19 febbraio 2004);
-  studio di impatto ambientale: impianto di discarica per rifiuti non pericolosi di Aragona (P239/00 -R046/04 del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica dell'impianto di discarica per rifiuti non pericolosi di Aragona (P239/00 -R047/04 del 19 febbraio 2004);
-  studio di impatto ambientale: impianto di selezione e biostabilizzazione di Aragona-Favara (P239/00 -R050/04 del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica dell'impianto di selezione e biostabilizzazione di Aragona-Favara (P239/00 -R051/04 del 19 febbraio 2004);
-  studio di impatto ambientale: stazione trasferenza di Castelvetrano (P239/00 -R044/2004 del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica della stazione trasferenza di Castelvetrano (P239/00 -R045/2004 del 19 febbraio 2004);
-  studio di impatto ambientale: stazione trasferenza di Ravanusa (P239/00 -R052/2004 del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica della stazione trasferenza di Ravanusa (P239/00 -R053/2004 del 19 febbraio 2004);
-  studio di impatto ambientale: stazione trasferenza di Gela - allegato 1 - relazione di incidenza (P239 -R048/2004 del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica della stazione trasferenza di Gela (P239/00 -R049/2004 del 19 febbraio 2004);
-  studio di impatto ambientale: stazione trasferenza di Sciacca (P239/00 -R054/2004 del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica della stazione di trasferenza di Sciacca (P239/00 -R055/2004 del 19 febbraio 2004).
12)  Allegato 8: Progetto definitivo dell'impianto di selezione e biostabilizzazione e dell'impianto di termovalorizzazione di Casteltermini:
- relazione tecnica -rt (PEM. RT. 030 del 4 febbraio 2004);
-  corografia (scala 1:2.500) (PEM. DA. 001 del 20 marzo 2003);
-  planimetria generale e prospetti (scala 1:500) (PEM. DA. 002 del 20 marzo 2003);
-  planimetria delle apparecchiature - pianta (scala 1:250) (PEM. DA. 003 del 20 marzo 2003);
-  planimetria delle apparecchiature - sezioni (scala 1:200) (PEM. DA. 004 del 20 marzo 2003);
-  planimetria fondazioni (scala 1:250) (PEM. DF. 001 del 20 marzo 2003);
-  edificio ricezione rifiuti piante & sezioni (scala 1:250) (PEM. DF.002 del 20 marzo 2003);
-  edificio ricezione e stoccaggio rifiuti, piante - prospetti & sezioni (scala 1:250) (PEM. DF. 003 del 20 marzo 2003);
-  sala controllo & sala quadri, pianta, prospetti & sezioni (scala 1:100) (PEM. DF. 004 del 20 marzo 2003);
-  edificio turbogeneratore, pianta - prospetti & sezioni (scala 1:100) (PEM. DF. 008 del 20 marzo 2003);
-  edificio servizi ausiliari, pianta, prospetti & sezioni (scala 1:100) (PEM. DF. 022 del 30 gennaio 2004);
-  edificio officina & magazzino, piante - prospetti & sezioni (scala: 1:200) (PEM. DF. 016 del 20 marzo 2003);
-  edificio uffici, piante & prospetti (scala 1:200) (PEM. DF. 017 del 20 marzo 2003);
-  assieme generale ricezione/selezione pianta e sezioni (scala 1:200) (PEM. DA. 301 del 21 ottobre 2002);
-  assieme generale biostabilizzazione pianta e sezioni (scala 1:250) (PEM. DA. 303 del 10 ottobre 2002);
-  relazione tecnica - RT (PEM. RT. 101 del 16 febbraio 2004);
-  schema di processo termovalorizzatore (PEM. PD. 001 del 20 marzo 2003);
Visti i titoli che attestano la disponibilità delle aree ove sono previsti gli impianti del "Sistema integrato Agrigento" ed i relativi certificati di destinazione urbanistica;
Viste le delibere n. 69 del 12 ottobre 2002 e n. 48 del 19 luglio 2002, nonché la nota prot. n. 2623 dell'8 novembre 2004, con le quali il Consorzio ASI della provincia di Agrigento dichiara la disponibilità dei lotti 9, 10, 13, 14, 17 e 18 e delle aree attualmente destinate a parcheggio, comprese tra i lotti sopra citati, dell'agglomerato industriale di Casteltermini Valle del Platani;
Visti i pareri degli enti interessati dal progetto, espressi in sede di conferenze o trasmessi successivamente, di seguito elencati:
1)  impianto di termovalorizzazione e impianto di selezione e biostabilizzazione nei comuni di Casteltermini e Campofranco - zona A.S.I. di Agrigento - in variante al piano ASI:
-  comune di Casteltermini: il sindaco, in sede di conferenza del 2 agosto 2004, chiede, prima di esprimere parere, che tutti gli enti che non si sono espressi si esprimano e inoltre rappresenta la preoccupazione della cittadinanza per gli impianti in oggetto e produce nota prot. n. 70790 del 22 luglio 2004, contenente le osservazioni prodotte da un consigliere comunale contrarie alla variante. Inoltre produce la nota prot. n. 11078 del 26 luglio 2004 con cui il Presidente del consiglio comunale di Casteltermini si oppone alla realizzazione del termovalorizzatore ed allega copia della deliberazione n. 43/04 con la quale il consiglio comunale chiede al Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti di ridiscutere il piano di gestione dei rifiuti con tutti gli enti locali coinvolti;
-  ufficio tecnico comune di Casteltermini: in sede di conferenza del 2 agosto 2004, il rappresentante esprime parere favorevole alla variante del piano regolatore generale dell'ASI;
-  sindaco di Campofranco: in sede di conferenza del 2 agosto 2004, esprime parere nettamente contrario alla realizzazione delle opere in oggetto sotto tutti i punti di vista, tenendo conto che l'area interessata è ubicata nelle immediate vicinanze della riserva naturale Monte Conca, del bosco di contrada Spagnolo e con diverse iniziative produttive già affermate e in fase di sviluppo che verrebbero ad essere pregiudicate nella loro espansione con grave danno economico per gli operatori economici e per i cittadini, in particolare evidenzia che gli impianti verrebbero ad essere ubicati a circa 800 mt. dal centro abitato di Campofranco, molto vicini ai comuni del circondario con grave pregiudizio per la salute e fa presente, inoltre, che la popolazione ha manifestato preoccupazione per la salute e per l'economia. Produce delibera n. 63 del 28 novembre 2003 con cui si esprime la netta contrarietà alla costruzione del termovalorizzatore in quanto si pone a poche centinaia di metri dal comune di Campofranco, provocherà danni alla salute, all'ambiente e all'economia e si chiede la rielaborazione di un piano alternativo;
-  ufficio tecnico comune di Campofranco: in sede di conferenza del 2 agosto 2004, il rappresentante dichiara di subordinare il proprio parere al parere del Genio civile di Caltanissetta;
-  Azienda sanitaria locale n. 1 di Agrigento serv. medicina del lavoro: con nota prot. n. 3163/2004 del 23 luglio 2004, esprime parere favorevole con prescrizioni;
-  Azienda sanitaria locale n. 1 di Agrigento serv. igiene pubblica: con nota prot. n. 2753 del 14 ottobre 2004, esprime parere dettando le prescrizioni da rispettare ai fini della gestione degli impianti;
-  Azienda sanitaria locale n. 2 di Caltanissetta serv. medicina del lavoro: con nota prot. n. 2351 del 2 agosto 2004, esprime il nulla osta per l'impianto di termovalorizzazione; con nota prot. n. 2352 del 2 agosto 2004 esprime il nulla osta per l'impianto di selezione e biostabilizzazione;
-  Azienda sanitaria locale n. 2 di Caltanissetta serv. igiene pubblica: in sede di Conferenza del 2 agosto 2004 il rappresentante esprime parere favorevole con prescrizioni;
-  ufficio del Genio civile di Agrigento: in sede di Conferenza del 2 agosto 2004, il rappresentante esprime parere favorevole ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74. Con nota prot. n. 5772/03 del 15 ottobre 2003, ha espresso parere favorevole con prescrizioni ai fini idraulici ai sensi dell'art 5 legge n. 37/94 per la sdemanializzazione. Con nota prot. n. 15537/2004 dell'11 ottobre 2004 (parere n. 283) ha espresso parere idraulico favorevole ai sensi degli artt. 93 e 97 del T.U. sulle opere idrauliche R.D. n. 523/1904 e ss.mm.ii. (rischio esondazioni) con prescrizioni;
-  Consorzio A.S.I. di Agrigento: in sede di Conferenza del 2 agosto 2004, il rappresentante esprime parere favorevole. Con nota prot. n. 2623 dell'8 novembre 2004, il consorzio A.S.I., comunica il nulla osta all'assegnazione della ulteriore superficie destinata a parcheggio fermo restando che si potrà procedere all'assegnazione definitiva dei lotti non appena sarà definita la procedura relativa alla sdemanializzazione delle aree ex alveo del fiume Platani, per la quale, l'agenzia del demanio - sede di Palermo, con nota prot. n. 2004/40327 del 4 novembre 2004, esprime parere favorevole. Il rappresentante dell'ASI, inoltre, per quanto riguarda le aree destinate a parcheggio, rappresenta che si potrà formalizzare l'assegnazione definitiva dopo la definizione della variante dello strumento urbanistico ASI;
-  ufficio del Genio civile di Caltanissetta: con nota prot. n. 1627/2004 del 24 marzo 2004, esprime parere favorevole con prescrizioni ai fini idraulici ai sensi dell'art. 5 legge n. 37/94 per la sdemanializzazione;
-  Comando provinciale dei V.V.F.: in sede di Conferenza del 2 agosto 2004, il rappresentante dei VV.F. esprime parere favorevole con prescrizioni;
-  Soprintendenze dei beni culturali ed ambientali di Agrigento e di Caltanissetta: dal verbale di riunione dell'8 febbraio 2005, svoltasi presso l'ufficio del Vice Commissario per l'emergenza rifiuti al fine di chiarire la situazione vincolistica della zona ASI ove sono previsti gli impianti, le Soprintendenze di Agrigento e di Caltanissetta hanno confermato che effettivamente l'attuale corso del fiume Platani dista oltre 150 mt. (vincolo decreto legislativo n. 42/2004) dal perimetro del progetto, ma che il corso d'acqua pubblica del Fiume è identificato come alveo abbandonato ma non sdemanializzato. Pertanto il vincolo imposto ex legge Galasso resta vigente fino a che l'area d'interesse non verrà sdemanializzata;
-  EAS: con nota prot. n. 806 del 27 luglio 2004 rappresenta la necessità di coinvolgere la società Siciliacque in ordine all'interferenza delle condotte con gli impianti;
-  Siciliacque: con nota prot. n. 871 del 5 novembre 2004, rappresenta la soluzione più opportuna in ordine all'interferenza del progetto con le condotte EAS e vengono dettate le prescrizioni da porre in atto in sede esecutiva;
-  Provincia regionale di Agrigento: in sede di Conferenza del 2 agosto 2004, il rappresentante esprime parere favorevole chiedendo che i dati dei rilevamenti della centraline vengano mandate via modem anche alla centrale della Provincia;
-  Provincia regionale di Caltanissetta: in sede di Conferenza del 2 agosto 2004, il rappresentante produce relazione, datata 30 luglio 2004, con cui esprime parere sfavorevole per i seguenti motivi: "1) Il progetto non rispetta i limiti di emissioni previsti dalla direttiva CE n. 76/2000...; 2) dall'analisi idrogeologica di dettaglio del sito si evidenzia la presenza di una falda freatica sottostante posta a profondità di mt. 3,50, che interagirebbe con le strutture incassate...; 3) il sistema di smaltimento dei reflui è interrato e non si condivide la scelta; 4) nulla viene detto circa la qualità delle acque reflue da strade, piazzali, etc. che affluiscono verso il depuratore, nè sulla loro compatibilità con il depuratore consortile; 5) in relazione al pericolo di ruscellamento e di esondazione, dovuto alla immediata vicinanza del fiume Platani, non risulta formulata alcuna previsione progettuale che ponga in quota di sicurezza idraulica gli impianti; 6) non risultano sufficientemente descritte le opere di impermeabilizzazione della fossa dei rifiuti, che devono offrire condizioni almeno pari a quelle previste dal decreto legislativo n. 36/2003. Inoltre, nel corso della Conferenza, il rappresentante della Provincia ha evidenziato che nell'avviso pubblico non è stato indicato il comune di Campofranco e quindi, indirettamente, non è stata coinvolta la provincia di Caltanissetta, per cui non hanno avuto la possibilità di presentare osservazioni alla Commissione VIA, costituendo ciò un vizio di forma per quanto riguarda le procedure relative al sistema integrato Agrigento. Infine ha prodotto la deliberazione n. 11 dell'11 febbraio 2004, con cui il consiglio provinciale esprime il proprio dissenso alla decisione del Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti di installare un termovalorizzatore senza il coinvolgimento ed in assenza dei pareri delle Amministrazioni locali e, soprattutto, in assenza di un piano di interventi tecnici ed economici rispetto alla raccolta differenziata....";
-  A.R.T.A. - D.R.U.: con parere n. 35 del 27 ottobre 2004, il serv. III della D.R.U., trasmesso con nota prot. n. 23402 del 12 aprile 2005, esprime parere favorevole sotto l'aspetto prettamente urbanistico;
2)  discarica per rifiuti non pericolosi in contrada Serra di Palermo nel comune di Aragona - in variante allo strumento urbanistico comunale:
-  comune di Aragona: in sede di Conferenza del 3 agosto 2004, il responsabile dell'ufficio urbanistica ed il sindaco non esprimono parere, tuttavia il sindaco chiede di conoscere il parere dell'Ispettorato ripartimentale delle foreste in ordine al vincolo idrogeologico, e fa presente che il comune di Aragona è sottoposto a vincolo sismico di 2ª categoria;
-  ufficio del Genio civile di Agrigento: con nota prot. n. 12241-15954 del 15 dicembre 2004, esprime parere favorevole con prescrizioni ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, mentre, per quanto riguarda gli artt. 17 e 18 della legge n. 64/74 (nulla osta sismico), prescrive che dovrà essere richiesta la preventiva autorizzazione prima della realizzazione delle opere;
-  Ispettorato ripartimentale delle foreste di Agrigento: con nota prot. n. 569 del 3 marzo 2005, esprime parere favorevole con prescrizioni ai sensi del R.D. n. 3267 del 30 dicembre 1923;
-  Azienda sanitaria locale n. 1 di Agrigento - servizio medicina del lavoro: con nota prot. n. 4594/2004 del 29 novembre 2004 prescrive che, prima della messa in funzione dell'impianto, dovrà essere ritrasmesso il documento di valutazione dei rischi con le integrazioni richieste ai sensi del decreto legislativo n. 626/94;
-  Azienda sanitaria locale n. 1 di Agrigento - servizio igiene pubblica: con nota prot. n. 418 del 6 ottobre 2004 esprime parere favorevole;
-  Comando provinciale dei VV.F.: con nota prot. n. 10418 del 20 luglio 2004, esprime parere favorevole con prescrizioni;
-  Consorzio di bonifica 3 AG: con nota prot. n. 6040 del 3 agosto 2004, in merito alla localizzazione della discarica, comunica che l'opera ricade all'interno del comprensorio di bonifica e che non contrasta con gli interventi in programma;
3)  impianto di selezione e biostabilizzazione in area A.S.I. di Aragona/Favara, contrada Rampante nel comune di Favara:
-  comune di Favara: in sede di Conferenza del 26 luglio 2004 il delegato dal sindaco di Favara, nonché coordinatore dell'area tecnica, dà lettura della nota del sindaco, prot. n. 416/gab del 26 luglio 2004, con la quale lo stesso esprime parere contrario al progetto sotto il profilo politico sociale. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, inoltre, rileva l'assenza di vincoli e la conformità agli standard e fa presente l'assenza del nulla osta della provincia regionale relativo all'innesto alla s.p. 15 che l'ufficio ritiene fondamentale e principale per la fruizione dell'impianto;
-  Provincia regionale di Agrigento - settore viabilità: con nota prot. n. 1520/1 del 18 gennaio 2005, esprime parere favorevole al rilascio del N.O. per gli accessi all'impianto previsti sulla S.P. n. 15;
-  Provincia regionale di Agrigento - Territorio e ambiente: in sede di Conferenza del 26 luglio 2004, il rappresentante esprime parere favorevole;
-  Consorzio ASI: in sede di Conferenza del 26 luglio 2004 il rappresentante dichiara che il progetto è conforme agli strumenti urbanistici dell'ASI e pertanto esprime parere favorevole dal punto di vista tecnico;
-  Comando provinciale dei VV.F.: con nota prot. n. 9987-VII del 28 luglio 2004, esprime parere favorevole con prescrizioni;
-  Azienda sanitaria locale n. 1 di Agrigento - servizio medicina del lavoro: con nota prot. n. 4209/2004 del 26 ottobre 2004 prescrive che prima della messa in funzione dell'impianto, dovrà essere trasmesso il documento di valutazione dei rischi con le integrazioni richieste ai sensi del decreto legislativo n. 626/94 e l'identificazione dei soggetti previsti dalla normativa in materia di igiene e sicurezza sul lavoro;
-  Azienda sanitaria locale n. 1 di Agrigento - servizio igiene pubblica: in sede di Conferenza del 26 luglio 2004 il rappresentante esprime parere favorevole;
4) stazione di trasferenza nel comune di Ravanusa (AG) zona ASI di Agrigento:
-  comune di Ravanusa: il rappresentante, responsabile dell'ufficio tecnico, esprime parere favorevole a condizione che siano garantiti tutti gli accorgimenti tecnici all'avanguardia al fine di evitare la dispersione degli odori al di fuori dell'area dell'impianto ed inoltre prescrive il lavaggio dei mezzi mobili e fissi quotidianamente e la piantumazione di alberatura ad alto fusto intorno al perimetro dell'area d'impianto;
-  consorzio ASI di Agrigento: con nota prot. n. 1865/seg del 14 luglio 2004, esprime parere favorevole;
-  Provincia regionale di Agrigento: in sede di Conferenza del 3 agosto 2004, il rappresentante esprime parere favorevole all'impianto e chiede che anche i nastri trasportatori all'esterno dell'impianto siano protetti dall'azione eolica;
-Azienda sanitaria locale n. 1 - servizio medicina del lavoro: con nota prot. n. 3129/2004 del 29 luglio 2004 si esprime parere favorevole con condizioni;
-  Azienda sanitaria locale n. 1 - servizio igiene pubblica: con nota prot. n. 330 del 15 luglio 2004 esprime parere favorevole con condizioni;
-  Comando provinciale dei VV.F.: con nota prot. n. 11799 del 3 agosto 2004, dichiara che l'impianto non è soggetto a controllo di prevenzione incendi ai sensi del decreto ministeriale 16 febbraio 1982;
5)  stazione di trasferenza nel comune di Sciacca - zona industriale contrada S. Maria:
-  comune di Sciacca - ufficio urbanistica: in sede di Conferenza del 29 luglio 2003, il rappresentante esprime parere favorevole al progetto sotto il profilo urbanistico ed in via preliminare. Precisa altresì che il comune di recente ha adottato il piano ASI con delibera consiliare n. 136 dell'11 luglio 2003, dove insiste l'area della stazione di trasferenza;
-  Azienda sanitaria locale n. 1 di Agrigento - medicina del lavoro: con nota prot. n. 3045 del 23 luglio 2004 e nota prot. n. 3449/2004 del 26 agosto 2004, esprime parere favorevole con prescrizioni;
-  Azienda sanitaria locale n. 1 di Agrigento - igiene e sanità pubblica: con nota prot. n. 1171 del 23 luglio 2004, esprime parere favorevole con prescrizioni;
-  Comando provinciale dei VV.F.: in sede di Conferenza del 26 luglio 2004 il rappresentante dichiara che l'attività non è soggetta ai controlli di prevenzione incendi ai sensi della legge 16 febbraio 1982, tuttavia vengono suggerite alcune prescrizioni progettuali. Inoltre dichiara che il progetto dell'impianto antincendio è conforme alle norme UNI 10799;
6)  stazione di trasferenza nel comune di Castelvetrano - contrada Rampante-Favara - in variante allo strumento urbanistico comunale:
-  comune di Castelvetrano: in sede di Conferenza del 3 agosto 2004, il rappresentante, delegato dal sindaco, esprime parere favorevole in variante allo strumento urbanistico sentita la commissione edilizia;
-  ufficio del Genio civile di Trapani: con nota del 14 aprile 2005 trasmette il parere ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, con il quale dichiara che, in linea di massima, il progetto appare compatibile con le condizioni geologiche e geomorfologiche dell'area interessata e vengono dettate prescrizioni;
-  Provincia regionale di Trapani: in sede di Conferenza del 3 agosto 2004, il rappresentante esprime parere favorevole;
-  Comando provinciale dei VV.F. di Trapani: in sede di Conferenza del 3 agosto 2004, il rappresentante esprime parere favorevole ai fini della prevenzione incendi;
-  Azienda sanitaria locale n. 9 - servizio medicina del lavoro: in sede di Conferenza del 3 agosto 2004, il rappresentante esprime parere favorevole;
-  Azienda sanitaria locale n. 9 - servizio igiene pubblica: in sede di Conferenza del 3 agosto 2004, il rappresentante esprime parere favorevole con condizioni;
-  servizio demanio trazzerale: in sede di Conferenza del 3 agosto 2004, il rappresentante dichiara che la società, che dovrà realizzare l'opera, legittimi il suolo trazzerale in interesse ai sensi dell'art. 13 della legge regionale n. 4/2003 e, pertanto, esprime parere favorevole alle suddette condizioni;
7)  stazione di trasferenza nel comune di Gela (CL) - zona industriale contrada Santa Lucia:
-  comune di Gela - ufficio urbanistica: in sede di Conferenza del 26 luglio 2004, il rappresentante dell'ufficio urbanistica del comune, dà lettura del proprio provvedimento n. 1252 del 23 luglio 2004, con il quale si esprime parere contrario. Tuttavia, il comune, si dichiara disponibile ad una rilocalizzazione dell'impianto nelle adiacenze della discarica di contrada Timpazzo;
-  Provincia regionale di Caltanissetta: in sede di Conferenza del 26 luglio 2004, il rappresentante produce una nota, datata 19 luglio 2004, contenente le diverse motivazioni per le quali esprime parere non favorevole;
-  Consorzio ASI di Gela: in sede di Conferenza del 26 luglio 2004, il rappresentante conferma il parere del comune di Gela;
-  Comando provinciale dei VV.F. di Caltanissetta: in sede di Conferenza del 26 luglio 2004, il rappresentante dichiara che l'impianto non è soggetto al controllo dei VV.F., ma fa presente che è necessario rispettare i criteri previsti dalla 626/94 e successive modifiche ed integrazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al decreto ministeriale 10 marzo 1998 che detta i criteri generali di sicurezza anticendio per la sicurezza nei luoghi di lavoro;
-  Comitato di coordinamento della provincia di Caltanissetta: con nota prot. n. 242/2004 del 12 agosto 2004, esprime parere contrario, ritenendo inidonea, per diverse motivazioni, l'area d'intervento e anche perché il comune di Gela ha espresso parere favorevole alla rilocalizzazione dell'impianto in contrada Timpazzo, già destinata ad analoghe finalità;
-  Ispettorato ripartimentale delle foreste di Caltanissetta: con nota n. 3725 del 9 agosto 2004 comunica la non sussistenza di vincolo idrogeologico;
-  Azienda unità sanitaria locale n. 2 - servizio medicina del lavoro: con nota prot. n. 2354/ML del 2 agosto 2004 esprime il nulla osta;
-  Azienda sanitaria locale n. 9 - servizio igiene pubblica: con nota prot. n. 2354/ML del 2 agosto 2004 esprime il nulla osta;
Considerato che ad oggi non sono pervenuti i pareri dell'ufficio urbanistica del comune di Campofranco, del sindaco del comune di Casteltermini per gli impianti di pretrattamento e termovalorizzazione della zona ASI di Agrigento, del sindaco del comune di Sciacca e della Provincia regionale di Agrigento per la stazione di trasferenza di Sciacca, del sindaco del comune di Ravanusa per la stazione di trasferenza, del sindaco e dell'ufficio urbanistica del comune di Aragona e della Provincia regionale di Agrigento per la discarica di Aragona e dell'A.R.T.A. - D.R.U. relativamente alla discarica di Aragona ed alla stazione di trasferenza di Castelvetrano, pur essendo stati trasmessi dalla società i chiarimenti e le integrazioni di volta in volta richieste dai suddetti uffici e pur essendo stati invitati, dal Vice Commissario per l'emergenza rifiuti, ad esprimere parere, in coerenza con le scadenze previste dalle ordinanze di protezione civile, entro 15 giorni dal ricevimento del verbale dell'ultima Conferenza, tenuto conto della situazione di emergenza rifiuti esistente nella Regione;
Vista la nota del Vice Commissario per l'emergenza rifiuti, prot. n. 4424 del 22 febbraio 2005, con la quale si sollecitano i pareri al sindaco di Aragona ed all'A.R.T.A. - D.R.U., ciascuno per gli aspetti di propria competenza, relativamente alla discarica di Aragona;
Visti gli avvisi di pubblicità relativi al "Sistema Agrigento", comparsi il 26 novembre 2004 su Italia Oggi (testata nazionale), La Sicilia, il Giornale di Sicilia e la Repubblica ediz. Palermo (testate locali) comprendenti, ad integrazione di quelli pubblicati nelle medesime testate il 26 marzo 2004, anche la provincia di Caltanissetta ed il comune di Campofranco;
Vista la nota dell'ufficio del Commissario per l'emergenza rifiuti prot. n. 1129 dell'1 gennaio 2005, con la quale si inviano al Ministro dell'ambiente le copie dei suddetti avvisi di pubblicazione;
Considerato in ordine agli impianti di termovalorizzazione e di pretrattamento dell'area ASI di Agrigento, che le motivazioni addotte dalla provincia di Caltanissetta nel proprio parere non favorevole, sono risolvibili progettualmente e pertanto condivisibili se assunte come prescrizioni sia per le fasi esecutive del progetto sia per la fase di gestione degli impianti; che i dissensi sul piano di gestione dei rifiuti in Sicilia, espressi con le deliberazioni di consiglio dei comuni di Campofranco, di Casteltermini e della provincia di Caltanissetta, sono da ritenersi superati in quanto il "piano di gestione dei rifiuti in Sicilia", adottato con ordinanza commissariale n. 1166 del 18 dicembre 2002, con nota della Commissione europea - direzione generale ambiente n. 220445 del 28 maggio 2003, è stato ritenuto conforme alle direttive europee in materia ambientale; che la distanza, in linea d'aria, tra gli impianti ed il comune di Campofranco non è nè di poche centinaia di metri nè di 800 mt., come dichiarato dal sindaco e dal consiglio comunale dello stesso comune, bensì è superiore a 1,7 km. e che, a tal proposito, il piano di gestione non pone alcun limite minimo, ma predilige le aree industriali per la localizzazione di tal tipo di impianti; che le preoccupazioni riferite alla salute pubblica sono da ritenersi superate in quanto gli organi preposti in tal senso, ovvero le Aziende unità sanitarie locali n. 1 e n. 2, hanno espresso parere di competenza favorevole;
Vista la richiesta, rappresentata in sede di Conferenza del 2 agosto 2004, della provincia di Agrigento, di essere coinvolta nella campagna di monitoraggio ante operam insieme all'A.R.P.A. ed all'O.V.C. per quanto riguarda il termovalorizzatore;
Vista la nota prot. n. Platani/105/4/UM/pm del 20 dicembre 2004, con la quale la Platani Energia Ambiente, trasmette chiarimenti alla C.P.T.A. di Agrigento in riscontro alla nota prot. n. 1018 del 15 novembre 2004, relativamente agli impianti di pretrattamento ubicati nei comuni di Favara zona ASI e di Casteltermini zona ASI;
Vista la nota prot. n. CVIA/2004/3313 del 29 dicembre 2004 della commissione di valutazione dell'impatto ambientale, con la quale, in riferimento alla nota dei consiglieri comunali di Aragona n. prot. DSA 72004/21698 del 4 ottobre 2004, viene confermato che negli elaborati progettuali e nei documenti integrativi agli atti della commissione stessa risulta che il sito da utilizzare per la discarica di Aragona e per tutte le opere connesse od aree di pertinenza ad essa collegate, impegna una superficie di 298.560 mq. e come tale è stato valutato dalla commissione VIA;
Vista la nota prot. n. Platani/91/04/UM/pm dell'11 ottobre 2004, con la quale la Platani trasmette la relazione di accertamento della distanza esistente fra l'area boschiva denominata "Occhio Bianco" ed il sito destinato alla realizzazione della discarica di Aragona contrada Serra di Palermo;
Ritenuto di poter derogare, ai sensi del citato art. 15 dell'ordinanza n. 2983 del 31 maggio 1995, alla legge 8 agosto 1985 n. 431, artt. 1, 1-bis, 1-ter, 1-quater, 1-quinquies, 1-sexties, relativamente alla fascia di rispetto di 150 m. dell'alveo storico del fiume Platani, in quanto le opere in progetto sono posizionate ad una distanza superiore ai 150 mt. dall'attuale alveo del fiume;
Visto il parere della C.P.T.A. di Agrigento, prot. n. 1166 del 24 dicembre 2004 con il quale vengono indicati i limiti di emissione dell'impianto di termovalorizzazione di Casteltermini;
Considerato che, ad oggi, non risulta che la CPTA di Agrigento, abbia fissato i limiti alle emissioni in atmosfera relativi agli impianti di selezione e biostabilizzazione dei comuni di Favara e Casteltermini-Campofranco, nonostante:
-  con istanza del 17 maggio 2004 la Platani ha avanzato istanza ai sensi del D.P.R. n. 203/88;
-  con nota prot. n. 19841 del 21 settembre 2004, questo ufficio ha sollecitato tutte le CPTA per l'istruttoria ai fini del rilascio dell'autorizzazione ex D.P.R. n. 203/88;
-  a seguito della riunione del 4 ottobre 2004, avvenuta presso i locali della Presidenza, l'Assessore per il territorio e l'ambiente con nota prot. n. 64253 del 5 ottobre 2004, ha invitato le CPTA a dare priorità al rilascio dei pareri relativi ai "Sistemi integrati";
-  con successiva nota del Commissario delegato, prot. n. 24669 del 22 novembre 2004, l'Assessorato del territorio e dell'ambiente è stato invitato a disporre con la massima urgenza quanto necessario ai fini dell'autorizzazione ex D.P.R. n. 203/88;
-  con nota prot. n. 27367 del 23 dicembre 2004, questo ufficio ha nuovamente sollecitato la CPTA di Agrigento alla trasmissione dei prescritti pareri;
-  con nota prot. n. 105/04/UM/pm del 20 dicembre 2004, la Platani ha fornito i chiarimenti richiesti dalla segreteria della CPTA di Agrigento;
Vista la nota prot. n. 1371 del 18 gennaio 2005, con la quale l'ufficio del Commissario per l'emergenza rifiuti, ha rappresentato alla CPTA di Agrigento, all'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente - dipartimento territorio - servizio 3 emissioni, all'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente - dipartimento territorio - dirigente generale, all'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente, che, ove non pervenga il prescritto parere di competenza della CPTA di Agrigento, nel termine di giorni 10 dal ricevimento della nota stessa, l'ufficio applicherà, ai sensi della lettera f) dell'art. 28 del decreto legislativo n. 22/97, per quanto riguarda gli impianti di selezione e biostabilizzazione dei comuni di Favara e Casteltermini-Campofranco, il rispetto dei limiti previsti dal decreto ministeriale 12 luglio 1990, già previsti per impianti analoghi, fermo restando che l'avvio degli impianti stessi resta subordinato all'ottenimento dell'autorizzazione alle emissioni ai sensi del D.P.R. n. 203/88;
Vista l'istanza della società Catanzaro Costruzioni s.r.l., con sede legale in Favara (AG), via Miniera Ciavalotta, lotti n. 92/94, recante prot. n. 923 del 3 dicembre 2004 ed assunta al prot. n. 26256 del 9 dicembre 2004, con la quale si chiede, ai sensi degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97, il rilascio dell'autorizzazione alla realizzazione ed alla gestione degli impianti di selezione e biostabilizzazione ubicato nell'A.S.I. della provincia di Agrigento, agglomerato industriale Aragona-Favara e di discarica per rifiuti non pericolosi ubicata in Aragona, contrada Serra di Palermo, di cui ai progetti presentati dalla Platani nell'ambito del sistema integrato Agrigento e con la quale, inoltre, si trasmette il certificato della Camera di commercio di Agrigento n. CEW/14288/2004/CAG0008 del 15 novembre 2004, dal quale risulta, tra l'altro, che nulla osta ai fini dell'art. 10 della legge 31 maggio 1965 n. 575 e successive modificazioni;
Vista la nota prot. Platani 124/05/UM/pm dell'11 aprile 2005, con la quale la Platani chiede che siano rilasciati alla Catanzaro Costruzioni s.r.l., con sede legale in Favara, via Miniera Ciavalotta, lotti n. 92/94 frazione ASI di Agrigento, le autorizzazioni artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97, relative alla realizzazione e gestione degli impianti di selezione e biostabilizzazione ubicato nell'A.S.I. della provincia di Agrigento, agglomerato industriale Aragona-Favara e di discarica per rifiuti non pericolosi ubicata in Aragona, contrada Serra di Palermo, originariamente richieste dalla stessa Platani, che ha promosso il procedimento autorizzativo per tutto il sistema integrato e fermo restando che entrambi gli impianti resteranno asserviti al sistema integrato stesso promosso e coordinato da Platani S.c.p.a.;
Considerato che la Catanzaro Costruzioni S.r.l., con sede legale in Favara (AG), via Miniera Ciavalotta, lotti n. 92/94, partecipa alla società Platani Energia Ambiente consortile per azioni;
Vista la nota prot. n. 6018/Urb. del 7 aprile 2005, con la quale il comune di Gela conferma la disponibilità alla localizzazione del progetto della stazione di trasferenza nel sito di contrada Timpazzo;
Vista la nota prot. Platani 127/05/UM/pm del 13 aprile 2005, con la quale la Platani, preso atto della superiore nota del comune di Gela nonché del verbale della conferenza di servizi del 23 marzo 2005, tenutasi presso lo stesso comune, chiede di stralciare la stazione di trasferenza di contrada S. Lucia di Gela dall'autorizzazione così come richiesta, impegnandosi, contestualmente, a presentare in tempi brevi il progetto definitivo della stazione di trasferenza di Gela sul nuovo sito concordato con il comune di Gela;
Ritenuto per quanto sopra detto, di poter stralciare, dal sistema integrato Agrigento, il progetto relativo alla stazione di trasferenza di contrada S. Lucia in Gela e di poter rinviare, successivamente ad una nuova istruttoria, l'autorizzazione della stazione di trasferenza nel nuovo sito nel comune di Gela;
Vista la nota prot. Platani 108/04/UM/pm del 28 dicembre 2004, con la quale la Platani ha trasmesso il certificato della Camera di commercio di Milano n. CEW/84435/2004/CMI1566 dell'11 novembre 2004, dal quale risulta, tra l'altro, che nulla osta ai fini dell'art. 10 della legge 31 maggio 1965 n. 575 e successive modificazioni;
Vista la nota prot. Platani 128/05/UM/pm del 14 aprile 2005, con la quale la Platani comunica che la sede legale della società è stata trasferita in via Messina n. 22 - Palermo;
Ritenuto di doversi determinare alla luce delle conferenze svolte e dei pareri resi, da ritenersi esaustivi, ai sensi del già citato art. 9 dell'O.P.C.M. n. 2983/99 come modificato dall'art. 4, comma 16 dell'ord. n. 3136/01, con il quale "Il Commissario delegato - Presidente della Regione siciliana, provvede all'approvazione dei progetti ed all'autorizzazione all'esercizio degli impianti di recupero e smaltimento ai sensi degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, in deroga al procedimento amministrativo dagli stessi disciplinato, salva la competenza attribuita ai prefetti in materia di discariche stabilendo, in particolare, che l'approvazione dei progetti da parte dello stesso Commissario delegato sostituisce ad ogni effetto, visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali e costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico comunale e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori";
Ritenuto di condividere talune prescrizioni dettate dai vari enti e di condividere le prescrizioni dettate dalla commissione di valutazione di impatto ambientale e pertanto di doverle fare proprie nel dispositivo della presente ordinanza;
Ritenuto sulla base del parere favorevole della commissione di valutazione di impatto ambientale, sopra citato, di poter esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale;
Considerato che le parti esecutive presentate con il progetto non sono oggetto di esame in quanto non rientrano tra i documenti necessari ai fini dell'approvazione ex art. 27 del decreto legislativo n. 22/97;
Ritenuto che per il progetto presentato, meritevole di approvazione, in quanto in linea con l'O.P.C.M. n. 2983/99 e successive modifiche ed integrazioni, con la normativa vigente e con il piano di gestione dei rifiuti in Sicilia e le successive modifiche ed integrazioni, si può procedere al rilascio delle autorizzazioni ai sensi degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97, nei termini di cui alle istanze sopra citate prodotte dalle società;
Per quanto sopra espresso;

Ordina:


Art. 1

Ai sensi dell'art. 2, comma 4 dell'O.P.C.M. n. 3334 del 23 gennaio 2004, si esprime giudizio positivo di compatibilità ambientale sul progetto costituito dagli elaborati citati in premessa, presentato dalla società Platani Energia Ambiente s.c.p.a., con sede legale in Palermo, via Messina n. 22 - Palermo.

Art. 2

Ai sensi dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, sono approvati, con le prescrizioni di cui al successivo art. 6, gli elaborati progettuali citati in premessa che costituiscono il progetto definitivo del "Sistema integrato Agrigento", presentati dalla società Platani Energia Ambiente s.c.p.a. e si autorizza, altresì, la medesima società, alla realizzazione di:
-  impianto di termovalorizzazione - comuni di Casteltermini (AG) e di Campofranco (CL) - area ASI "Valle del Platani";
-  impianto di selezione e biostabilizzazione - comune di Casteltermini (AG) e di Campofranco (CL) - area ASI "Valle del Platani";
-  stazione di trasferenza di Sciacca (AG) - zona industriale;
-  stazione di trasferenza di Ravanusa (AG) - zona industriale;
-  stazione di trasferenza di Castelvetrano (TP) - contrada Rampante.
L'approvazione di cui al presente articolo costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico e gli impianti dichiarati di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza, ai sensi del comma 5 dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, per i motivi indicati in premessa.

Art. 3

Ai sensi dell'art. 28 del decreto legislativo n. 22/97, la società Platani Energia Ambiente s.c.p.a., con sede legale in Palermo, via Messina n. 22 - Palermo, è autorizzata alla gestione degli impianti approvati ai sensi del precedente art. 2 per le seguenti operazioni:
-  impianto di termovalorizzazione con produzione di energia elettrica per le operazioni R1 ed R13 dell'allegato C al decreto legislativo n. 22/97, sito nei comuni di Casteltermini (AG) e di Campofranco (CL) - area ASI "Valle del Platani";
-  impianto di inertizzazione (annesso al termovalorizzatore) per le operazioni D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97;
-  impianto di selezione e biostabilizzazione per le operazioni D8, D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97, sito nei comuni di Casteltermini (AG) e di Campofranco (CL) - area ASI "Valle del Platani";
-  stazioni di trasferenza per le operazioni D13 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97, localizzate nei comuni di Sciacca (AG) zona industriale, Ravanusa (AG) zona industriale e Castelvetrano (TP) contrada Rampante.

Art. 4

Ai sensi degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97, la società Catanzaro Costruzioni s.r.l., con sede legale in Favara (AG), via Miniera Ciavalotta, lotti n. 92/94, è autorizzata alla realizzazione e alla gestione, esclusivamente nell'ambito del Sistema integrato Agrigento stesso, già promosso e coordinato da Platani Energia Ambiente s.c.p.a., degli impianti di seguito elencati:
-  impianto di selezione e biostabilizzazione - comune di Favara (AG) - zona ASI di Aragona-Favara, per le operazioni D8, D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97;
-  discarica per rifiuti non pericolosi (ex 1ª cat.) - comune di Aragona (AG) - contrada Serra di Palermo, per l'operazione D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97.

Art. 5

L'autorizzazione è concessa, ai sensi del comma 3 dell'art. 28 del decreto legislativo n. 22/97, per 5 anni a partire dalla data della presente ordinanza ed è rinnovabile per la durata prevista dalla convenzione di cui all'art. 4 dell'O.P.C.M. n. 2983/99 e successive modifiche e integrazioni. Entro 180 giorni dalla scadenza deve essere presentata domanda di rinnovo, ai sensi dell'art. 28 del decreto legislativo n. 22/97, alla Regione, che si determinerà prima della scadenza della stessa.

Art. 6

La validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle prescrizioni, obblighi e caratteristiche impiantistiche specifiche per ogni impianto di cui agli allegati n. 1, n. 2, n. 3, n. 4 e n. 5, che costituiscono parte integrante della presente ordinanza, nonché delle seguenti prescrizioni riferite all'intero Sistema integrato Agrigento:
a) deve essere effettuata una campagna di monitoraggio ante operam, per la qualità dell'aria, per prevenire l'inquinamento acustico e per le acque di falda nel caso di discariche al fine di uniformare, a tal riguardo, i progetti esecutivi al decreto ministeriale 1 aprile 2004, relativamente ai siti destinati alla realizzazione di tutti gli impianti del Sistema integrato Agrigento. Le campagne di monitoraggio dell'ambiente nelle zone potenzialmente interessate dagli interventi autorizzati, già avviate nella fase ante operam, dovranno proseguire nel corso dei lavori di realizzazione degli impianti e dopo la loro messa in funzione; i comparti ambientali da controllare, i punti di controllo, i parametri da misurare, la frequenza delle misurazioni devono essere concordati con ARPA Sicilia e con l'organismo di vigilanza e controllo. Le centraline di rilevamento dovranno essere dotate di software conforme alla trasmissione dei dati sul sistema nazionale SIMAGE ed andranno ad integrare il sistema di rilevazione regionale e/o provinciale esistente. L'inizio della campagna di monitoraggio ante operam dovrà essere comunicata ai comuni ed alle province competenti per territorio;
b)  la società Platani Energia Ambiente s.c.p.a. resta la destinataria di ogni intervento, prescrizione od altro promosso dall'organismo di vigilanza e controllo e quindi l'unica controparte con la quale lo stesso organismo deve colloquiare;
c)  la progettazione esecutiva degli impianti, delle piattaforme a tecnologia complessa e delle discariche si deve predisporre prevedendo opere di mitigazione mediante forme architettoniche ed ingegneristiche basate su tecniche naturalistiche;
d)  nell'esecuzione delle opere deve essere preservata, se presente ed ove possibile, la copertura vegetale arbustiva evitando il taglio della vegetazione e conservando quei nuclei di comunità vegetale suscettibili di produrre, ad operazioni ultimate, il ripopolamento del sito;
e)  le aree destinate agli impianti devono prevedere una barriera di protezione ambientale realizzata con siepi e alberatura d'alto fusto autoctone e/o compatibili con l'habitat naturale o incrementare l'alberatura attuale fino a costituire la barriera di cui sopra;
f)  alla fine dei lavori si deve provvedere all'esecuzione di opere di riconformazione morfologica dei siti interessati dalle attività di cantiere, delle aree utilizzate per il deposito di materiale e per la realizzazione di eventuali piste di accesso;
g)  deve essere riutilizzato, ove possibile, il materiale di scavo e portato a discarica l'eventuale esubero;
h)  gli impianti devono essere sempre mantenuti nel miglior stato di efficienza tale da garantire sempre il rispetto della presente ordinanza e delle caratteristiche tecniche relative a ciascuna tipologia di impianto;
i)  il funzionamento degli impianti deve avvenire nel rispetto di tutte le norme di conduzione degli impianti stessi previste nei progetti;
j)  si dovrà provvedere alla decontaminazione e risanamento ante operam dei terreni di ubicazione degli impianti, ove dovessero risultare inquinati, fermo restando quanto previsto alla lett. b), art. 20 del decreto legislativo n. 22/97;
k)  per la realizzazione e la gestione degli impianti devono essere rispettate le norme igienico-sanitarie e di sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro stabiliti delle normative vigenti;
l)  prima della messa in esercizio degli impianti deve essere prodotto alla Regione il certificato di prevenzione incendi e/o la dichiarazione di inizio attività autorizzata dai VV.F., fermo restando che devono essere poste in essere le prescrizioni e le condizioni dettate dagli stessi VV.F. nel corso delle conferenze o con successive note specifiche;
m)  le acque meteoriche di dilavamento, le acque di prima pioggia e di lavaggio, le acque contaminate derivanti da spandimenti o da operazioni di estinzione di incendi delle aree esterne devono essere convogliate ed opportunamente trattate, ai sensi dell'art. 39, comma 1 del decreto legislativo n. 152/99 e successive modifiche ed integrazioni;
n)  devono essere predisposti ed evidenziati opportuni sistemi per il campionamento di tutte le acque reflue prodotte dagli impianti;
o)  le diverse sezioni degli impianti devono essere opportunamente identificate tramite apposita cartellonistica recante le indicazioni delle caratteristiche dell'impianto e, dove necessario, anche le relative indicazioni di pericolo;
p)  i prelievi idrici degli impianti devono essere minimizzati;
q) deve essere predisposto e sottoposto ad approvazione il piano di utilizzo degli invasi delle discariche nel periodo transitorio che precederà la messa in esercizio del termovalorizzatore, nonché del termovalorizzatore stesso, quando verrà successivamente impiegato per lo smaltimento ed il recupero energetico della frazione secca temporaneamente stoccata. Tale piano d'utilizzo deve tener conto delle condizioni di massima protezione e gestione ambientale degli stoccaggi per il tempo di avvio dell'impianto destinato al recupero energetico;
r)  deve essere modificato il cronoprogramma di realizzazione degli impianti adottando il criterio di minimizzazione del tempo di lavorazione e stoccaggio delle frazioni separate da destinare al recupero energetico, magari anticipando la realizzazione degli impianti di recupero energetico per porli in linea con le fasi di pretrattamento da realizzare nelle piattaforme;
s)  deve essere sottoposta a prove di laboratorio la FOS per individuare diverse forme d'utilizzo ambientalmente compatibili con le risultanze analitiche adottando in via preferenziale destino diverso dalla discarica;
t) devono essere effettuati ulteriori accertamenti ed indagini di dettaglio geognostico ante operam, per eventualmente adottare modifiche progettuali relative a strutture di: discarica, impianti di selezione biostabilizzazione e termovalorizzatore;
u)  devono essere concordate, mediante accordi di programma con il Commissario delegato e gli enti locali, le opere di compensazione del sistema;
v)  l'avvenuta realizzazione degli impianti deve essere comunicata ai comuni ed alle province territorialmente competenti, all'A.R.P.A. e alla Regione. In tale comunicazione deve essere allegato un certificato di fine lavori attestante la conformità degli stessi al progetto approvato;
w)  per la gestione operativa degli impianti, almeno 30 giorni prima dell'inizio dell'attività, deve essere individuata e comunicata la figura del direttore tecnico avente una adeguata formazione professionale e tecnica in materia di legislazione ambientale e di conduzione di impianti di smaltimento rifiuti, nonché, sempre del direttore tecnico, dovrà essere trasmessa la copia autenticata del titolo di studio, certificato del casellario giudiziale e certificati dei carichi pendenti rilasciati dalla Procura della Repubblica competente e dalla Pretura e la dichiarazione di accettazione dell'incarico. Nel corso della gestione degli impianti la società è tenuta a comunicare ogni eventuale variazione del direttore tecnico;
x)  l'operatore industriale deve sottoporre all'organismo di vigilanza e controllo tutti gli atti necessari alla verifica di quanto indicato nelle linee guida di cui alla nota prot. n. 23921 del 3 dicembre 2003;
y)  le società, prima della messa in esercizio degli impianti che producono emissioni in atmosfera, dovranno essere in possesso dell'autorizzazione ai sensi del D.P.R. n. 203/88;
z)  la Platani dovrà produrre entro breve tempo un nuovo progetto per la stazione di trasferenza nel comune di Gela così come indicato nelle premesse;
aa)  le prescrizioni di cui alla presente ordinanza superano o integrano, ove occorre, gli elaborati approvati.

Art. 7

Tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati. L'autorità competente procederà al rilascio dell'autorizzazione allo scarico prevista dall'art. 40 della legge regionale n. 27/86 ed al rilascio della certificazione di agibilità degli impianti.

Art. 8

La validità dell'autorizzazione, ex art. 28 del decreto legislativo n. 22/97, di cui all'art. 4 della presente ordinanza è subordinata alla presentazione, da parte della Catanzaro Costruzioni s.r.l., e quindi all'accettazione da parte della Regione, delle garanzie finanziarie di cui all'art. 14 del decreto legislativo n. 36/2003 e dell'ordinanza n. 2196 del 2 dicembre 2003 e successive modifiche ed integrazioni, a garanzia delle obbligazioni derivanti dall'esercizio dell'attività e della gestione successiva alla chiusura della discarica di contrada Serra di Palermo del comune di Aragona, autorizzata ai sensi della presente ordinanza, a copertura delle spese derivanti da eventuali operazioni di smaltimento di rifiuti, compresa la bonifica ed il ripristino ambientale.

Art. 9

Le società sono obbligate, ciascuna per gli impianti di propria competenza, alla presentazione delle garanzie finanziarie relative agli impianti di trasferenza, pretrattamento e termovalorizzazione afferenti il Sistema integrato Agrigento, che deve avvenire nei modi e nei termini di cui all'ordinanza n. 2196 del 2 dicembre 2003 e successive modifiche ed integrazioni.

Art. 10

La Platani concorderà, congiuntamente agli altri operatori industriali concessionari del servizio integrato dei rifiuti, con l'O.V.C., un piano operativo che preveda la possibilità di mutuo soccorso tra i sistemi integrati della Regione siciliana, per fermo impianto dovute a cause accidentali. Detto piano dovrà essere trasmesso dall'O.V.C. entro 180 giorni dalla data del presente provvedimento alla Regione.

Art. 11

Le società, ai sensi dell'art. 11, comma 3, del decreto legislativo n. 22/97 e del D.P.C.M. 31 marzo 1999 e ss.mm.ii., di approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale, devono comunicare alla Camera di commercio competente per territorio, secondo le modalità previste dalla legge n. 70 del 1994 entro il 30 di aprile di ogni anno, il quantitativo di rifiuti smaltiti nel corso dell'anno solare precedente.

Art. 12

Le società devono tenere presso la sede di ciascun impianto apposito registro di carico e scarico regolarmente vidimato, conformemente alle disposizioni di cui all'art. 12 del decreto legislativo n. 22/97 ed al decreto ministeriale n. 148 dell'1 aprile 1998.

Art. 13

Quando a seguito di controlli successivi all'avviamento degli impianti, questi non risultino conformi all'autorizzazione di cui alla presente ordinanza, la Regione interviene ai sensi del comma 4 dell'art. 28 del decreto legislativo n. 22/97.
Il presente provvedimento è in ogni caso subordinato al rispetto delle altre norme comunitarie, nazionali e regionali anche più restrittive che dovessero essere emanate in attuazione del decreto legislativo n. 22/97 o intervenire in materia, nonché al rispetto delle disposizioni dettate dall'autorità amministrativa per la gestione dell'impianto.
L'attività autorizzata ai sensi della presente ordinanza non deve costituire un pericolo per la salute dell'uomo e recare pregiudizi all'ambiente ed in particolare creare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, la fauna e la flora nonché causare inconvenienti da rumore ed odori.
Sono fatte salve le competenze di altri enti od organi relative alla esecutività del progetto approvato, ivi compresa la rete elettrica di collegamento al termovalorizzatore.

Art. 14

Le province territorialmente competenti effettueranno periodicamente l'attività di controllo e vigilanza di cui all'art. 20 del decreto legislativo n. 22/97, anche avvalendosi dei dipartimenti A.R.P.A. provinciali.

Art. 15

Alla presente ordinanza è ammesso ricorso, entro il termine di 60 giorni, al Tribunale amministrativo regionale, ai sensi della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro il termine di 120 giorni.

Art. 16

La presente ordinanza sarà trasmessa ai comuni di Casteltermini, Campofranco, Aragona, Favara, Ravanusa, Sciacca, Castelvetrano e Gela, alla Provincia regionale di Agrigento, alla Provincia regionale di Caltanissetta e alla Provincia regionale di Trapani, all'A.R.P.A., all'Organismo di vigilanza e controllo e al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.

Art. 17

La presente ordinanza sarà trasmessa alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana affinché venga pubblicata per esteso.
Palermo, 22 aprile 2005.
  CUFFARO 

Allegato n. 1
Impianto di termovalorizzazione con produzione di energia elettrica (operazioni R1 ed R13 dell'allegato C al decreto legislativo n. 22/97), con annessa sezione di inertizzazione (operazioni D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97) sito nei comuni di Campofranco (CL) e Casteltermini (AG).
Ubicazione: Consorzio ASI della Provincia di Agrigento agglomerato industriale di Casteltermini - Valle del Platani - Lotti 9, 10, 13, 14, 17, 18 - foglio di mappa n. 75 comune di Casteltermini particelle 39, 40, 71, 75, 81, 185, 318, 350, 351, 352, 353, 355, 356, 358, 359, 362, 363, 364, 365, 366, 367, 368, 383, 390, 391, 392, 393, 394, 395, 396, 404, 405 e foglio di mappa n. 11 comune di Campofranco, particella 267.
Le sezioni principali che costituiscono l'impianto sono:
-  fossa ricevimento e stoccaggio rifiuti;
-  sistema di caricamento dei forni mediante carriponte;
-  due forni di incenerimento del tipo a griglia mobile raffreddata ad acqua;
-  due caldaie sui fumi di combustione dei forni;
-  due linee trattamento fumi;
-  sistemi di stoccaggio e trasporto scorie;
-  sistemi di stoccaggio e trasporto ceneri;
-  camino a due canne;
-  un ciclo termico a vapore;
-  sistemi ausiliari;
-  sezione di recupero energetico realizzata mediante la interposizione di caldaia a vapore surriscaldato dall'energia termica dei fumi di combustione dei rifiuti, pipeline del vapore prodotto che alimenta turbogeneratore, sezione di condensazione;
-  opere accessorie quali impianti di demineralizzazione, raccolta e spegnimento scorie, impianto di condizionamento e riduzione pericolosità ceneri da destinare a discarica di servizio;
-  sezione di inertizzazione dei residui di filtrazione prodotti dal trattamento fumi e delle ceneri leggere contenenti sostanze pericolose.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 6, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a)  l'avvio dell'impianto di termovalorizzazione è subordinato all'ottenimento dell'autorizzazione alle emissioni gassose in atmosfera ai sensi del D.P.R. n. 203/88. L'impianto garantirà limiti di emissione in atmosfera e modalità di monitoraggio conformi al decreto ministeriale n. 503 del 19 novembre 1997 che, in ogni caso, non potranno essere meno restrittivi dei valori contenuti nella direttiva comunitaria 2000/76/CE;
b)  il controllo ed il monitoraggio dei reflui e delle emissioni in atmosfera devono avvenire secondo la normativa vigente al momento della messa in funzione degli impianti;
c)  si deve predisporre un sistema di controllo e gestione ambientale che consenta di riportare i valori dei parametri principali relativi alle emissioni su pannelli a messaggio variabile o sistemi simili, a disposizione del pubblico. Tali dati saranno inviati on-line all'agenzia di controllo ARPA Sicilia ed alla provincia di Agrigento;
d)  il termovalorizzatore deve produrre energia elettrica e pertanto la sua attivazione è subordinata all'effettivo collegamento alla sottostazione esistente;
e) dovranno essere adottati tutti gli opportuni accorgimenti tecnici e le cautele necessarie alla limitazione delle emissioni maleodoranti derivanti dalla fase di messa in riserva dei rifiuti in ingresso; in particolare si prescrive che la termovalorizzazione dei rifiuti deve avvenire in tempi rapidi;
f)  nella redazione del progetto esecutivo, la fossa di conferimento rifiuti deve essere prevista in sicurezza idraulica e dotata di reti separate di captazione delle acque di percolato da quelle meteoriche e di piattaforma, destinate ad apposito stoccaggio calcolato con il rischio idraulico più elevato;
g)  la fossa dei rifiuti deve essere impermeabilizzata;
h)  nella redazione del progetto esecutivo dovranno essere predisposte le misure ingegneristiche e gestionali di salvaguardia nei confronti del pericolo di esondazione e ruscellamento sottoposte all'approvazione dell'autorità territorialmente competente in materia di difesa idraulica;
i)  nella redazione del progetto esecutivo la localizzazione delle vasche di prima pioggia dovrà essere effettuata in funzione della profondità della falda. Dette vasche, dovranno essere realizzate in c.s. adeguatamente additivato al fine di assicurarne l'impermeabilizzazione;
j)  le acque in ingresso al depuratore consortile dovranno rispettare, quando lo stesso entrerà in esercizio, la tabella dei limiti prevista dal regolamento dell'ASI;
k)  le condotte EAS esistenti, denominate Dn 500 e Dn 800, dell'acquedotto Fanaco-Madonie ovest, se rimarranno in sito al di sotto della strada interna principale dell'impianto, in sede di progettazione esecutiva, nel tratto che interessa l'impianto, dovranno essere protette, anche a salvaguardia delle strutture dell'impianto stesso. Detti interventi dovranno essere preventivamente approvati da Sicilacque;
l)  si dovrà predisporre un piano di monitoraggio per la fase di esercizio per gli ecosistemi individuati nel SIC ITA 050006 "Monte Conca";
m)  potrà essere predisposto per la visita all'impianto un percorso didattico con punti di osservazione interni ed esterni, sala riunioni, mezzi audiovisivi, che comunque dovrà prevedere sistemi di sicurezza e vie di fuga;
n)  la capacità annua di termovalorizzazione è di 272.466 tonnellate di rifiuti. In ogni caso, in funzione del potere calorifico dei rifiuti stessi, non dovrà essere superata la capacità termica di progetto di ogni singola linea di termovalorizzazione pari a 63,00 MW. La messa in riserva dei rifiuti da effettuarsi nella fossa di accumulo prima della termovalorizzazione è di circa 3.000 tonnellate. Il deposito preliminare prima dell'operazione di inertizzazione è di 380 mc., mentre la potenzialità di trattamento di inertizzazione è di 24.000 t/anno;
o)  nella eventualità che l'impianto di termovalorizzazione dovesse essere alimentato con rifiuti tal quali (fuori servizio dell'impianto di separazione secco/umido), dovranno essere attuate procedure e/o essere installati in adeguate posizioni, ove il sistema di alimentazione lo consentisse, dispositivi atti ad individuare la presenza di bombole (GPL, acetilene, ossigeno) e/o bombe, al fine di difendere il forno da eventi esplosivi. Il personale addetto deve essere istruito a riconoscere scritte, etichette, simboli e forme di possibili contenitori;
p)  tutti i materiali conferiti all'impianto di termovalorizzazione, nell'eventualità che dovesse essere alimentato con rifiuti tal quali (fuori servizio dell'impianto di separazione secco/umido) devono essere sottoposti a sistemi di sorveglianza radiometrica da attuarsi concordemente con l'O.V.C.;
q)  i rifiuti ammessi all'impianto di termovalorizzazione, identificati in codici CER, sono costituiti in primo luogo dalla seguente frazione secca dei rifiuti solidi urbani separata dagli impianti di selezione:
-  19 12 12 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11.
Sono ammessi inoltre i seguenti scarti combustibili, purché non recuperabili come materiali:
-  020103 scarti di tessuti vegetali;
-  020104 rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi);
-  020107 rifiuti della silvicoltura;
-  030101 scarti di corteccia e sughero;
-  030105 segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 030104*;
-  030301 scarti di corteccia e legno;
-  030307 scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone;
-  030308 scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati;
-  150101 imballaggi in carta e cartone;
-  150102 imballaggi in plastica;
-  150103 imballaggi in legno;
-  150105 imballaggi in materiali compositi;
-  150106 imballaggi in materiali misti;
-  150109 imballaggi in materia tessile;
-  150203 assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 150202;
-  170201 legno;
-  170203 plastica;
-  190501 parte di rifiuti urbani e simili non compostata;
-  190502 parte di rifiuti animali e vegetali non compostata;
-  190801 vaglio;
-  191201 carta e cartone;
-  191204 plastica e gomma;
-  191207 legno diverso da quello di cui alla voce 191206;
-  191208 prodotti tessili;
-  191210 rifiuti combustibili (CDR: combustibile derivato da rifiuti);
-  200101 carta e cartone;
-  200110 abbigliamento;
-  200111 prodotti tessili;
-  200125 oli e grassi commestibili;
-  200132 medicinali diversi da quelli di cui alla voce 200131;
-  200138 legno, diverso da quello di cui alla voce 200137;
-  200139 plastica;
-  200203 altri rifiuti non biodegradabili.
I seguenti rifiuti biodegradabili, sono ammessi temporaneamente all'impianto di termovalorizzazione nei casi in cui gli impianti di selezione/biostabilizzazione o le discariche di sistema risultino fuori servizio:
-  190503 composti fuori specifica;
-  200108 rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  200201 rifiuti biodegradabili;
-  200301 rifiuti urbani non differenziati;
-  200302 rifiuti dei mercati;
-  200399 rifiuti urbani non specificati altrimenti;
r)  i rifiuti ammessi in ingresso alla sezione di inertizzazione sono i seguenti:
-  190105* residui di filtrazione prodotti dal trattamento fumi;
-  190107* residui solidi prodotti dal trattamento dei fumi;
-  190113* ceneri leggere contenenti sostanze pericolose;
-  190115* ceneri di caldaia, contenenti sostanze pericolose;
s)  i rifiuti in uscita dall'impianto di inertizzazione e le scorie provenienti dal termovalorizzatore, classificati come rifiuti non pericolosi, saranno conferiti alla discarica di servizio per rifiuti non pericolosi (già classificata di 2ª cat. tipo B) appartenente alla piattaforma impiantistica di Bellolampo - Palermo, autorizzata con ordinanza n. 1455 del 29 novembre 2004.
Allegato n. 2
Impianto di selezione e biostabilizzazione (operazioni D8, D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), sito nei comuni di Campofranco (CL) e Casteltermini (AG).
Ubicazione: Consorzio ASI della provincia di Agrigento agglomerato industriale di Casteltermini-Valle del Platani - Lotti 9, 10, 13, 14, 17, 18 - foglio di mappa n. 75 comune di Casteltermini particelle 39, 40, 71, 75, 81, 185, 318, 350, 351, 352, 353, 355, 356, 358, 359, 362, 363, 364, 365, 366, 367, 368, 383, 390, 391, 392, 393, 394, 395, 396, 404, 405 e foglio di mappa n. 11 comune di Campofranco, particella 267.
Le sezioni principali che costituiscono l'impianto di selezione e biostabilizzazione sono:
-  conferimento, accettazione, stoccaggio frazione residuale;
-  pretrattamento, selezione e produzione frazione secca e frazione umida;
-  biostabilizzazione della frazione umida;
-  impianto di trattamento dell'aria;
-  impianti ausiliari.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 6, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a)  l'impianto è finalizzato alla selezione della frazione secca (destinata al termovalorizzatore) da quella umida (destinata alla biostabilizzazione);
b)  l'avvio dell'impianto di selezione e biostabilizzazione è subordinato all'ottenimento dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del D.P.R. n. 203/88;
c)  l'impianto garantirà, per tutti i punti di emissione, il rispetto dei limiti previsti dal decreto ministeriale 12 luglio 1990;
d)  per i parametri non espressamente indicati si farà riferimento alle tabb. C e D dell'allegato 1 al decreto ministeriale 12 luglio 1990;
e)  per quanto attiene i sistemi di abbattimento, compatibilmente con l'impianto, potranno essere previsti i carboni attivi per garantire l'abbattimento delle sostanze organiche volatili (S.O.V.);
f)  la potenzialità nominale di selezione è di 2x39 t/h;
g)  il deposito preliminare dei rifiuti in ingresso è consentito per il tempo necessario all'avviamento degli stessi alla selezione. La quantità di rifiuti ammessi nel deposito preliminare per l'impianto è di 1.000 tonnellate;
h)  la frazione umida deve essere trattata nell'ambito dell'impianto di biostabilizzazione; nel caso in cui la FOS prodotta dall'impianto viene destinata allo smaltimento in discarica essa verrà ritenuta stabile, dal punto di vista biologico, quando rispetterà i requisiti seguenti:
-  indice respirometrico statico inferiore a 600 mgO2/kgSV/h (metodo IPLA 1998);
-  umidità compresa nell'intervallo 30-60%;
-  il periodo di biostabilizzazione in cumuli rivoltati deve essere di durata minima di 28 giorni;
i)  se lo stesso materiale biostabilizzato di cui al precedente punto, dovesse invece essere impiegato per altri scopi, come ad esempio recuperi ambientali, allora si deve verificarne la rispondenza a tutti i requisiti di qualità fissati dalle norme per tali destinazioni, con indici più restrittivi. Il recupero ambientale rimane comunque subordinato ad autorizzazione ai sensi del decreto legislativo n. 22/97;
j)  sono fatte salve le prescrizioni di cui all'allegato 1 lettere h), i), j), k), l), m), alla presente ordinanza;
k)  deve essere prevista l'installazione di dispositivi in grado di individuare, sul flusso di rifiuti in ingresso, la presenza di bombole (GPL, acetilene, ossigeno) e/o bombe al fine di difendere le sezioni a valle da eventi esplosivi con pregiudizio della sicurezza di operai e visitatori;
l)  i rifiuti ammessi in ingresso all'impianto di selezione e biostabilizzazione sono costituiti in primo luogo dai rifiuti solidi urbani conferiti direttamente dagli ATO di riferimento e dai rifiuti compattati provenienti dalle stazioni di trasferenza, descritti dai codici CER:
-  200301 rifiuti urbani non differenziati.
Sono ammessi inoltre i seguenti rifiuti, espressi in codici CER:
-  150106 imballaggi in materiali misti;
-  191212 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 191211*;
-  200108 rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  200201 rifiuti biodegradabili;
-  200302 rifiuti dei mercati;
-  200307 rifiuti ingombranti;
-  200399 rifiuti urbani non specificati altrimenti.
Allegato n. 3
Impianto di selezione e biostabilizzazione (operazioni D8, D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), sito in comune di Favara (AG).
Ubicazione: comune di Favara (AG) - Consorzio ASI della provincia di Agrigento - Agglomerato industriale di Aragona-Favara - lotti 89, 90, 91 - foglio di mappa n. 11 particelle n. 27, 75, 248, 527, 788, 797, 833, 834.
Le sezioni principali che costituiscono l'impianto di selezione e biostabilizzazione sono:
-  conferimento, accettazione, stoccaggio frazione residuale;
-  pretrattamento, selezione e produzione frazione secca e frazione umida;
-  biostabilizzazione della frazione umida;
-  impianto di trattamento dell'aria;
-  impianti ausiliari.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 6, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a)  l'impianto è finalizzato alla selezione della frazione secca (destinata al termovalorizzatore) da quella umida (destinata alla biostabilizzazione);
b)  l'avvio dell'impianto di selezione e biostabilizzazione è subordinato all'ottenimento dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del D.P.R. n. 203/88;
c)  l'impianto garantirà, per tutti i punti di emissione, il rispetto dei limiti previsti dal decreto ministeriale 12 luglio 1990;
d)  per i parametri non espressamente indicati si farà riferimento alle tabb. C e D dell'allegato 1 al decreto ministeriale 12 luglio 1990;
e)  per quanto attiene i sistemi di abbattimento, compatibilmente con l'impianto, potranno essere previsti i carboni attivi per garantire l'abbattimento delle sostanze organiche volatili (S.O.V.);
f)  la potenzialità di selezione dell'impianto è di 2x22 t/h;
g)  il deposito preliminare dei rifiuti in ingresso è consentito per il tempo necessario all'avviamento degli stessi alla selezione. La quantità di rifiuti ammessi nel deposito preliminare per l'impianto è di 440 tonnellate;
h)  la frazione umida deve essere trattata nell'ambito dell'impianto di biostabilizzazione; nel caso in cui la FOS prodotta dall'impianto viene destinata allo smaltimento in discarica essa verrà ritenuta stabile, dal punto di vista biologico, quando rispetterà i requisiti seguenti:
-  indice respirometrico statico inferiore a 600 mgO2/kgSV/h (metodo IPLA 1998);
-  umidità compresa nell'intervallo 30-60%;
-  il periodo di biostabilizzazione in cumuli deve essere di durata minima di 28 giorni;
i)  se lo stesso materiale biostabilizzato, di cui al precedente punto, dovesse invece essere impiegato per altri scopi, come ad esempio recuperi ambientali, allora si deve verificarne la rispondenza a tutti i requisiti di qualità fissati dalle norme per tali destinazioni, con indici più restrittivi. Il recupero ambientale rimane comunque subordinato ad autorizzazione ai sensi del decreto legislativo n. 22/97;
j)  deve essere prevista l'installazione di dispositivi e/o l'attuazione di procedure in grado di individuare, sul flusso di rifiuti in ingresso, la presenza di bombole (GPL, acetilene, ossigeno) e/o bombe al fine di difendere le sezioni a valle da eventi esplosivi. Il personale addetto deve essere istruito a riconoscere scritte, etichette simboli e forme di possibili contenitori;
k)  prima della messa in funzione dell'impianto, dovrà essere trasmesso il documento di valutazione dei rischi, ai sensi del decreto legislativo n. 626/94 e l'identificazione dei soggetti previsti dalla normativa in materia di igiene e sicurezza sul lavoro;
l)  in fase di gestione dell'impianto, devono essere rispettate le prescrizioni della provincia di Agrigento, settore viabilità, di cui alla nota prot. 1520/1 del 18 gennaio 2005;
m)  i rifiuti ammessi in ingresso all'impianto di selezione e biostabilizzazione, identificati in codici CER, sono costituiti in primo luogo dai seguenti rifiuti solidi urbani conferiti direttamente dagli ATO di riferimento e dai rifiuti compattati provenienti dalle stazioni di trasferenza:
-  200301 rifiuti urbani non differenziati.
Sono ammessi inoltre i seguenti rifiuti:
-  150106 imballaggi in materiali misti;
-  191212 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 191211*;
-  200108 rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  200201 rifiuti biodegradabili;
-  200302 rifiuti dei mercati;
-  200307 rifiuti ingombranti;
-  200399 rifiuti urbani non specificati altrimenti.
Allegato n. 4
Discarica di servizio per rifiuti non pericolosi (già classificata di prima categoria) (operazioni D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), sita in contrada "Serra di Palermo" - comune di Aragona (AG).
Ubicazione: comune di Aragona - Contrada "Serra di Palermo" foglio di mappa 16, particelle 106, 111, 123, 176, 179, 180, 181, 182, 183, 184, 208, 210, 211, 212, 213, 225, 228, 229, 236.
Le sezioni principali che costituiscono la discarica sono:
-  vasca principale per la FOS costituita da una serie di moduli e vasca per la frazione secca, attrezzate ingegneristicamente mediante geotessili, strutture di protezione ambientale, rivestimenti in HDPE;
-  sistema di protezione dell'invaso rispondente alle norme guida del decreto legislativo n.  36/2002 progettato in struttura multistrato composta da: argilla, materassino bentonitico, rivestimento in HDPE;
-  rete di raccolta del percolato;
-  rete di monitoraggio per eventuali perdite di fondo;
-  sistema di captazione del biogas;
-  pozzi spia e piezometri di controllo;
-  opere accessorie.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 6, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a)  la capacità totale della discarica è di 4.335.350 mc., per un esercizio di 20 anni. La discarica impegna una superficie di 298.560 mq., compreso le opere connesse od aree di pertinenza ad essa collegate;
b)  devono essere comunque rispettati i criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica di cui al decreto del Ministero dell'ambiente 13 marzo 2003;
c)  fermo restando che devono essere comunque rispettate le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, la preparazione del fondo e delle pareti della discarica, e/o di ogni singolo lotto di discarica, verrà realizzata in modo tale da rispettare i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.2;
d)  il progetto esecutivo della discarica deve dettagliare tutte le attività di scavo previste per la preparazione dell'invaso, sia qualitativamente che quantitativamente, e specificare il destino di tutti i materiali di risulta;
e)  gli scarichi idrici dal sito della discarica ed i sistemi di controllo e monitoraggio delle acque devono essere localizzati in modo opportuno, sulla base delle risultanze di uno studio idrologico ed idrogeologico approfondito da eseguire in fase di progettazione esecutiva;
f)  i sistemi di raccolta e di smaltimento del percolato prodotto in seno alla discarica devono essere funzionanti prima dell'inizio dell'esercizio della discarica stessa; essi devono inoltre essere mantenuti efficienti durante tutta la gestione operativa e dopo la chiusura dell'invaso, fino a quando il monitoraggio svolto in fase post-operativa abbia accertato (sotto il controllo di ARPA Sicilia) che la discarica non comporta più rischi per la salute e per l'ambiente, così come richiesto dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003;
g)  deve essere adottato un piano di gestione che minimizzi l'utilizzo degli invasi attrezzati, procedendo per lotti a minor impatto visivo e paesaggistico con piano di ricostruzione paesaggistica coerente con la situazione ante operam;
h) esaurita la volumetria disponibile per ogni singolo lotto o modulo, verrà realizzata una copertura superficiale finale che rispetti i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.3;
i)  il progetto esecutivo dovrà contenere la progettazione delle strutture di protezione ambientale di cui è prevista la realizzazione, in relazione a possibili fenomeni d'interferenza con le acque di ruscellamento;
j)  prima della messa in funzione dell'impianto, dovrà essere trasmesso all'Azienda unità sanitaria locale di competenza il documento di valutazione dei rischi, ai sensi del decreto legislativo n. 626/94 e l'identificazione dei soggetti previsti dalla normativa in materia di igiene e sicurezza sul lavoro;
k)  in fase di progettazione esecutiva dovranno essere rispettate le condizioni dettate dall'ufficio del Genio civile di Agrigento nel parere favorevole n. 1262 del 15 dicembre 2005 e le condizioni dettate dall'Ispettorato ripartimentale delle foreste di Agrigento nel parere favorevole n. 569 del 3 marzo 2005;
l)  nella fase di gestione deve essere assicurata la minimizzazione dei deflussi superficiali adottando anche canali di gronda flessibili/provvisori per separare efficacemente le acque superficiali pulite da quelle potenzialmente contaminate;
m)  deve essere condotta una campagna di monitoraggio almeno annuale delle acque sotterranee interessate, da effettuarsi almeno in tre pozzi rappresentativi, dell'andamento idrico sotterraneo;
n)  i rifiuti ammessi in discarica sono costituiti in primo luogo dalla frazione umida dei rifiuti solidi urbani separata dagli impianti di selezione e successivamente sottoposta a trattamento di biostabilizzazione, espressa con il codice CER:
-  190503 composti fuori specifica.
Sono ammessi inoltre i seguenti scarti del trattamento delle acque, espressi in codici CER, purché caratterizzati da un'umidità inferiore al 75%:
-  190801 vaglio;
-  190802 rifiuti dell'eliminazione della sabbia;
-  190814 fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 190813*;
-  190901 rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari
-  190902 fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell'acqua;
-  200306 rifiuti della pulizia delle fognature.
Sono ammessi infine i seguenti scarti inerti, espressi in codici CER, purché non recuperabili come materiali:
-  191202 metalli ferrosi;
-  191203 metalli non ferrosi;
-  191205 vetro;
-  191209 minerali (ad esempio sabbia, rocce);
-  200203 altri rifiuti non biodegradabili;
-  200303 residui della pulizia stradale.
I seguenti rifiuti biodegradabili e/o combustibili, espressi in codici CER, sono ammessi in discarica temporaneamente, prima dell'avviamento dell'impianto di selezione/biostabilizzazione e dell'impianto di termovalorizzazione del Sistema integrato, oppure nei casi in cui tali impianti dovessero successivamente risultare fuori servizio, purché caratterizzati da un'umidità inferiore al 75%:
-  020103 scarti di tessuti vegetali;
-  020106 feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate), effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito;
-  020203 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  020304 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  020501 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  020601 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  030101 scarti di corteccia e sughero;
-  030105 segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 030104*;
-  030301 scarti di corteccia e legno;
-  030307 scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone;
-  030308 scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati;
-  190805 fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane;
-  190812 fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 190811*;
-  191201 carta e cartone;
-  191204 plastica e gomma;
-  191207 legno diverso da quello di cui alla voce 191206*;
-  191208 prodotti tessili;
-  191210 rifiuti combustibili (CDR: combustibile derivato da rifiuti);
-  191212 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 191211*;
-  200108 rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  200201 rifiuti biodegradabili;
-  200301 rifiuti urbani non differenziati;
-  200302 rifiuti dei mercati;
-  200307 rifiuti ingombranti;
-  200399 rifiuti urbani non specificati altrimenti;
o)  la frazione secca dei rifiuti solidi urbani prodotta dagli impianti di selezione (191212 altri rifiuti - compresi materiali misti - prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 191211*) ed il rifiuto 191210 (rifiuti combustibili - CDR: combustibile derivato da rifiuti), potranno essere temporaneamente stoccati in discarica separatamente dagli altri rifiuti (nell'apposita vasca destinata ai rifiuti secchi) e successivamente ripresi dopo la realizzazione del termovalorizzatore di Casteltermini (AG), previa ottemperanza della prescrizione di cui ai punti q) ed r) dell'art. 6 della presente ordinanza.
Allegato n. 5
Stazioni di trasferenza (operazioni D13 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), localizzate nei comuni di Sciacca, (AG), Ravanusa (AG), Castelvetrano (TP).
Ubicazione della stazione di trasferenza di Sciacca: comune di Sciacca, contrada S. Maria, foglio di mappa n. 50 particella 140.
Ubicazione della stazione di trasferenza di Ravanusa: comune di Ravanusa, area ASI di Ravanusa, lotto F6, destinazione urbanistica "D".
Ubicazione della stazione di trasferenza di Castelvetrano: comune di Castelvetrano, foglio di mappa n. 29, particella n. 77, 211.
Le sezioni principali che costituiscono le stazioni di trasferenza sono:
-  realizzazione, all'interno di aree attrezzate, mediante strutture di copertura della fossa, di tipo leggero in prefabbricati o carpenterie metalliche. Ogni stazione è dotata di un'area di conferimento dei rifiuti, sistemi di raccolta delle acque di lavaggio e di percolato, sistema di caricamento dei bilichi.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 5, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a)  gli impianti consentiranno il trasferimento dei rifiuti presso gli impianti di trattamento e/o di smaltimento con veicoli aventi volumetria maggiore rispetto a quelli utilizzati dai singoli comuni e/o ATO per la raccolta dei rifiuti solidi urbani;
b)  l'impianto di Sciacca avrà una potenzialità di 65.579 t/anno;
c)  l'impianto di Ravanusa avrà una potenzialità di 67.295 t/anno;
d)  l'impianto di Castelvetrano avrà una potenzialità di 72.018 t/anno;
e)  in fase esecutiva si deve procedere alla modifica di progetto realizzando la completa chiusura delle aree destinate a fossa rifiuti anche mediante l'uso di strutture leggere per impedire il trasporto eolico di polveri e solidi leggeri durante le fasi di trasferimento dei rifiuti;
f)  per la stazione di trasferenza nel comune di Castelvetrano, in fase esecutiva si dovranno rispettare le condizioni prevista dall'ufficio del Genio civile di Trapani dettate con parere del 14 aprile 2005;
g)  per la stazione di trasferenza nel comune di Ravanusa, in fase di gestione si dovranno rispettare le prescrizioni dettate dalla Azienda unità sanitaria locale n. 1 - U.O. igiene pubblica con nota prot. n. 330 del 15 luglio 2004 e dall'Azienda unità sanitaria locale n. 1 Area medicina del lavoro con nota prot. n. 3129 del 29 luglio 2004;
h)  per la stazione di trasferenza nel comune di Sciacca, in fase di gestione si dovranno rispettare le prescrizioni dettate dalla Azienda unità sanitaria locale n. 1 con nota prot. n. 3045 del 23 luglio 2004;
i)  i rifiuti ammessi in ingresso alle stazioni di trasferenza, identificati in codici CER, sono costituiti in primo luogo dai seguenti rifiuti solidi urbani conferiti direttamente dagli ATO di riferimento:
-  200301 rifiuti urbani non differenziati.
Sono ammessi inoltre, solo nel caso in cui il trasporto di tali frazioni verso gli impianti di selezione e biostabilizzazione possa essere effettuato separatamente dal resto, i seguenti rifiuti:
-  200307 rifiuti ingombranti;
-  150106 imballaggi in materiali misti;
-  200108 rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  200201 rifiuti biodegradabili;
-  200302 rifiuti dei mercati.
j)  per i rifiuti ingombranti è consentita, ove necessario e per comodità di trasporto, la riduzione volumetrica tramite impianto mobile, adottando tutte le precauzioni per evitare rumori e dispersione di polvere.
(2005.18.1185)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
Alessandro De Luca
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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