REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
SUPPLEMENTO ORDINARIO N.1
PALERMO - VENERDÌ 20 MAGGIO 2005 - N. 21
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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Bando di attuazione della misura 4.13b) "Sostegno alla creazione, al riconoscimento comunitario ed al controllo di prodotti regionali di qualità" del P.O.R. Sicilia 2000/2006.

1)  Riferimenti normativi
Reg. CE n. 1257/99 sul sostegno allo sviluppo rurale del FEOGA, titolo II "Misure di sviluppo rurale", capo IX "Promozione dell'adeguamento e dello sviluppo delle zone rurali", art. 33, comma 2, trattino 4 e successive modifiche (Reg. n. 1783/2003).
Orientamenti comunitari per gli aiuti di stato nel settore agricolo (2000/C del 28 febbraio e successive modifiche ed integrazioni).
Programma operativo regionale (P.O.R.) della Regione siciliana 2000/2006, misura 4.13 approvato con decisione della commissione europea C(2004 ) n. 5184.
Complemento di programmazione (Cdp) del P.O.R., misura 4.13 adottato con deliberazione n. 404 del 21 dicembre 2004 dalla Giunta regionale.
Legge regionale del 23 dicembre 2000, n. 32 "Disposizioni per l'attuazione del P.O.R. 2000/2006 e di riordino dei regimi di aiuto all'impresa".
Copie integrali del P.O.R., del Cdp e del presente bando sono consultabili presso il sito della regione siciliana www.regione.sicilia.it e/o sul sito www.euroinfosicilia.it.
2) Dotazione finanziaria del presente bando
La spesa pubblica prevista al presente bando per la realizzazione degli interventi di cui alla misura 4.13b), sarà pari a E 9.293.579,02 come da allegato n. 5 ultima colonna. La sopra citata spesa è riservata ai P.I.T. inseriti nella graduatoria approvata con i D.P.R. n. 94 e 175 del 2002 e al P.I.T. approvato con decreto n. 304 del 3 dicembre 2004 fino a esaurimento delle risorse.
Considerato che la suddetta spesa riguarda tutte le risorse finanziarie destinate ai P.I.T., escluso quelle già impegnate e da impegnare, il presente avviso rappresenta l'ultimo bando PIT.
Le risorse finanziarie inutilizzate saranno destinate agli interventi non inseriti nei P.I.T.
Eventuale economie, maturate anche sulla quota territorializzata del programma operativo o eventuali rinunce andranno recuperate e riallocate, a scorrimento, sulle graduatorie.
Sarà destinata alla realizzazione del P.I.R. R.E.S. (Rete ecologica siciliana) una riserva finanziaria pubblica pari a 62.817,00 (come da tabella risorse finanziarie per la progettazione integrata contenuta nel Cdp) secondo le modalità previste per la programmazione e gestione dei P.I.R.
3) Finalità e tipologie di intervento
La sottomisura mira ad incentivare il miglioramento della qualità dei prodotti a denominazione di origine (Dop, Igp, As, Doc, Igt e Vqprd) riconosciuti almeno a livello nazionale ai sensi dei regolamenti 2081-2082/91 e della legge nazionale n. 164/92 sulle denominazioni di origine dei vini, dei prodotti biologici certificati, ai sensi del regolamento n. 2092/91 e dei prodotti che adottano sistemi di qualità riconosciuti in ambito nazionale ai sensi del regolamento C.E. n. 1783/2003 art. 24 ter - paragrafi 2 e 3, al fine di accrescere il valore della suddetta produzione agricola e di rispondere alle esigenze dei consumatori.
L'obiettivo è quello di valorizzare e promuovere le produzioni agricole oggetto di intervento attraverso la predisposizione e attuazione di programmi di miglioramento qualitativo. Con questa azione si prevede l'introduzione di sistemi di qualità e di sistemi di gestione ambientale (ISO 9000, 14000, EMAS), di sistemi di gestione della salute dei lavoratori (OHSAS 18001), di sistemi di gestione etici dell'azienda (SA 8000), di standard di qualità specifici (IFS, BRC e EUREPGAP) e di sistemi di tracciabilità di filiera e aziendale (UNI 10939 e 11020). La sottomisura si identifica come regime di aiuto, che prevede la concessione di finanziamenti. In particolare, essa compartecipa:
-  alle spese di avviamento dei consorzi di tutela e valorizzazione;
-  alle spese per:
-  la revisione di disciplinari di produzione dei prodotti Dop, Igp, Doc, Igt e Vqprd riconosciuti;
-  la stesura di disciplinari d'uso del marchio del consorzio;
-  la progettazione del marchio consortile;
-  studi riguardanti l'introduzione di sistemi di qualità e di sistemi di gestione ambientale (ISO 9000, 14000 e registrazione EMAS), di sistemi di gestione della salute dei lavoratori (OHSAS 18001), di sistemi di gestione etici dell'azienda (SA 8000), di standard di qualità specifici (IFS, BRC e EUREPGAP) e di sistemi di tracciabilità di filiera e aziendale (UNI 10939 e 11020);
-  il rilascio della prima certificazione relativa ai sopradescritti sistemi di qualità;
-  la progettazione dei marchi collettivi di qualità e la predisposizione dei disciplinari d'uso.
4)  Area territoriale di attuazione
La sottomisura trova applicazione sul territorio regionale ed è soggetta a territorializzazione nell'ambito dei progetti integrati territoriali (PIT) fino a un massimo della dotazione finanziaria programmata, di cui alla tabella A del paragrafo 2.1 del Cdp adottato con delibera n. 404 del 21 dicembre 2004 e nei limiti delle iniziative ritenute ammissibili al finanziamento.
Gli interventi inseriti in progetti integrati territoriali P.I.T., i cui importi sono stati approvati con D.P.R. n. 94/2002 e rideterminati con D.P.R. n. 175/2002 dovranno in ogni caso essere attuati conformemente a quanto previsto dalla presente sottomisura; pertanto non potrà essere attuato nessun sistema separato d'istruttoria, monitoraggio e controllo. L'allegato 5 elenca i P.I.T. e i relativi importi approvati ai sensi dei sopra citati D.P.R. e del decreto n. 304 del 3 dicembre 2004.
I destinatari della misura interessati ad accedere alla riserva finanziaria destinata ai P.I.T. che prevedono l'attuazione della misura, unitamente alla istanza di finanziamento (allegato 1), dovranno produrre lo specifico modulo di cui all'allegato 4 del presente bando.
La riserva del P.I.R. R.E.S. (Rete ecologica siciliana) trova applicazione esclusivamente nei territori delle isole minori (comuni di Ustica, Favignana, Lampedusa, Linosa, Leni, Lipari, Malfa, Pantelleria, Santa Maria di Salina).
5)  Soggetti destinatari della misura
Consorzi di tutela e valorizzazione di prodotti Dop, Igp e AS riconosciuti almeno a livello nazionale (decreto del MIPAF) ai sensi dei reg. n. 2081/92 e 2082/92 e Consorzi di tutela di vini D.O.C. e I.G.T. riconosciuti dal M.I.P.A.F. ai sensi della legge n. 164/92.
Consorzi di tutela e valorizzazione di prodotti biologici certificati ai sensi del reg. n. 2092/91.
Imprese singole e associate di produzione e/o lavorazione e/o condizionamento e/o trasformazione e commercializzazione di prodotti biologici, Igp e Dop certificati ed Igt, DOC e Vqprd per i vini, di prodotti che adottano sistemi di qualità riconosciuti di cui all'art. 24 ter del regolamento n. 1783/2003 ad esclusione delle O.P. riconosciute ai sensi del reg. n. 2200/96.
GAL leader II esclusi quelli che saranno finanziati con i programmi PIC LEADER PLUS.
Soggetti gestori delle aree naturali protette riconosciute ai sensi della legge regionale n. 98/81 e successive modifiche.
6)  Attribuzione delle risorse finanziarie messe a bando
Verranno attribuite le risorse finanziarie destinate ai singoli P.I.T. nei limiti degli importi approvati e rideterminati con i D.P.R. 94 e 175/2002 e con il decreto n. 304 del 3 dicembre 2004 di cui all'allegato n. 5. Per singolo P.I.T. l'attribuzione delle risorse terrà conto del punteggio totalizzato dal singolo progetto fino a esaurimento dei sopradetti importi approvati.
Qualora l'importo complessivo richiesto dai destinatari ricadenti all'interno dell'area P.I.T., sia inferiore a quello approvato, le risorse finanziarie residue saranno attribuite ai progetti che non hanno fatto richiesta di accesso alla dotazione finanziaria dei P.I.T. secondo l'ordine della graduatoria generale e del punteggio assegnato.
7)  Requisiti di ammissibilità
Consorzi di tutela e valorizzazione delle Dop, Igp, As, Vqprd, DOC, Igt:
-  devono essere costituiti con atto pubblico ai sensi dell'art. 2602 del Codice civile;
-  devono avere come scopo sociale la tutela, valorizzazione e promozione della denominazione di origine o dell'indicazione geografica protetta o dell'attestazione di specificità.
Consorzi di valorizzazione di prodotti biologici ai sensi del reg. n. 2092/91:
-  devono essere costituiti con atto pubblico ai sensi dell'art. 2602 del Codice civile;
-  devono avere come scopo esclusivo la valorizzazione dei prodotti biologici certificati;
-  devono avere un numero minimo di 25 aziende aderenti che producono in biologico certificato, in conformità al reg. n. 2092/91 e successive modifiche.
Imprese singole e associate di produzioni Dop, Igp, As:
-  devono essere in possesso della dichiarazione, rilasciata dall'organismo di controllo autorizzato dal MIPAF, attestante che l'impresa è iscritta nell'elenco dei produttori e/o confezionatori o trasformatori che intendono utilizzare la Dop o Igp o As. Si precisa che la sopradetta dichiarazione è valida come requisito minimo di ammissibilità, ma non è sufficiente per la concessione del finanziamento che sarà subordinato alla presentazione della certificazione di prodotto Dop o Igp o As.
Imprese singole e associate di produzioni biologiche e di produzioni che adottano sistemi di qualità di cui all'art. 24 ter del reg. CE n. 1783/2003:
-  devono essere in possesso della certificazione di prodotto rilasciata da un ente terzo (enti di certificazione) riconosciuto e autorizzato dal MIPAF.
Imprese viti-vinicole singole e/o associate di vini Vqprd, D.O.C. e Igt:
-  devono aver prodotto uve destinate alla produzione di vini D.O.C. e/o Igt;
-  devono essere in possesso della dichiarazione di idoneità per l'utilizzo della DOC (esame chimico-fisico e organolettico) rilasciata dalla commissione degustazione della Camera di commercio competente;
-  devono aver commercializzato vini D.O.C. e/o Igt.
GAL e Enti pubblici, consorzi pubblici e/o misti gestori delle aree naturali protette;
-  devono proporre progetti riguardanti esclusivamente le produzioni Dop, Igp, Doc, Igt e biologiche certificate o le produzioni che adottano sistemi di qualità di cui all'art. 24 ter del reg. CE n. 1783/2003 certificati da un ente terzo riconosciuto dal MIPAF.
Nella realizzazione degli interventi previsti, i GAL, enti pubblici, consorzi pubblici e/o misti dovranno assicurare la massima partecipazione a livello locale e la necessaria trasparenza nella scelta dei responsabili della realizzazione degli stessi attraverso l'adozione di procedure di evidenza pubblica. In ogni caso, essi dovranno garantire che le azioni finanziate sono attuate nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente in materia di appalti pubblici di lavori, forniture e servizi.
Limitatamente al P.I.T. 8, vedi allegati n. 6 e 7, per i quali i criteri aggiuntivi sono espressi in termini di esclusività, i soggetti destinatari che faranno richiesta di accesso alla dotazione finanziaria del suddetto P.I.T., oltre ai suddetti requisiti, dovranno proporre iniziative che interessino esclusivamente i comparti previsti negli interventi 18 e 2.
8)  Tipologia degli interventi e regime di incentivazione
Le spese eleggibili a finanziamento sono quelle contenute ai punti 10.5, 10.7 e 13.2 degli orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato (2000/C del 28 febbraio e successive modifiche ed integrazioni) e quelle previste dal reg. n. 1685/2000. Non sono finanziabili gli investimenti materiali nelle aziende agricole e nelle imprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
La sottomisura 4.13 b prevede aiuti per:
A) Avviamento dei consorzi di tutela :
a)  affitto dei locali;
b)  acquisto attrezzature di ufficio compresi materiale e programmi informatici (ai sensi dell'art. 1, paragrafo 2 del reg. CE n. 723/97, per materiali e attrezzature si intende il materiale informatico, inclusi i programmi e gli apparecchi di telecomunicazione, quali telefoni, fax e telex, nonché i costi di installazione di detto materiale, con esclusione delle normali attrezzature e dei mobili di ufficio);
c)  costi del personale;
d)  costi di esercizio;
e)  spese amministrative.
B) Studi e investimenti per il controllo della qualità
a)  revisione dei disciplinari di produzione delle Dop, o Igp, o As o Vqprd o Doc o Igt;
b)  creazione del marchio consortile incluse le spese di registrazione;
c)  predisposizione di un disciplinare d'uso del marchio consortile;
d)  acquisto di dotazioni strumentali per la realizzazione di specifiche analisi;
e)  acquisto attrezzature di laboratorio;
f)  realizzazione di studi preliminari riguardanti la conoscenza dei mercati geografici di vendita dei prodotti Dop, o Igp, o DOC, IGT, Vqprd o biologici e i canali di vendita utilizzati da parte delle imprese associate al consorzio;
g) ricerche di mercato per l'individuazione di nuovi mercati di sbocco dei prodotti Dop, o Igp, o DOC, IGT, Vqprd o biologici tutelati dal consorzio, per l'individuazione di nuovi canali distributivi di vendita dei sopradetti prodotti, ricerche sul posizionamento competitivo dei prodotti a marchio Dop, o Igp, o DOC, IGT, Vqprd o biologici, sul grado di soddisfacimento del consumatore e sul packaging innovativo. Tali ricerche dovranno essere realizzate da società di rilevanza nazionale che abbiano effettuato ricerche in ambito agro-alimentare a favore di enti pubblici e/o aziende private;
h)  studi riguardanti l'introduzione di sistemi di qualità e di sistemi di gestione ambientale (ISO 9000, 14000 e registrazione EMAS), di sistemi di gestione della salute dei lavoratori (OHSAS 18001), di sistemi di gestione etici dell'azienda (SA 8000), di standard di qualità specifici (IFS, BRC e EUREPGAP) e di sistemi di tracciabilità di filiera e aziendale (UNI 10939 e 11020);
i)  rilascio della prima certificazione relativa ai sopradescritti sistemi di qualità da parte di società accreditate dal SINCERT e dal CNAA limitatamente alla certificazione SA 8000;
l)  creazione di marchi collettivi di qualità e predisposizione del disciplinare d'uso dei suddetti marchi.
Sono rivolti ai Consorzi di tutela e valorizzazione gli interventi dalla lettera a) alla lettera h) e la certificazione della tracciabilità di filiera ai sensi della norma UNI 10939.
Sono rivolti alle imprese gli interventi di cui alle lettere h) e i).
Sono rivolti ai GAL e agli enti gestori delle aree naturali protette, gli interventi di cui alle lettere h) e l).
9)  Spesa massima ammissibile a finanziamento e livello di aiuto
Consorzi di tutela
La spesa massima ammissibile a finanziamento del progetto proposto non potrà superare l'importo di E 200.000,00 (comprensivo delle spese di progettazione) di cui il 50% per le spese di avviamento descritte alla lettera A del paragrafo 8 ed il 50% per le voci descritte alla lettera B del paragrafo 8.
Imprese singole e associate
La spesa massima ammissibile a finanziamento per la realizzazione degli interventi di cui al paragrafo 8, lettere h) e i), non potrà superare complessivamente l'importo di E 60.000, comprensivo delle spese di progettazione e nei limiti degli importi determinati per i singoli interventi di cui all'allegato n. 8.
GAL e Enti pubblici e/o misti gestori di aree naturali protette
La spesa massima ammissibile a finanziamento del progetto proposto non potrà superare l'importo di 100 mila euro comprensivo delle spese di progettazione.
Ai fini della determinazione della spesa massima ammissibile a finanziamento, per singolo intervento, l'Amministrazione regionale prenderà in considerazione le offerte economiche più basse. Qualora il soggetto destinatario scelga l'offerta economica più alta, la maggiore spesa sarà a totale carico dello stesso.
Livello di aiuto
Relativamente alle voci di spesa descritte alla lettera A del paragrafo 8, (avviamento dei consorzi) ad esclusione delle spese relative alle attrezzature di ufficio, il livello di aiuto sarà decrescente: 100%, 80%, 60%, 40% e 20% rispettivamente al 1, 2, 3, 4 e 5 anno dalla data di costituzione del consorzio in rapporto alle spese reali sostenute (orientamenti comunitari 2000/C del 28 febbraio e successive modifiche ed integrazioni)). Per le attrezzature di ufficio e di laboratorio il livello di aiuto previsto è del 50%.
L'importo massimo finanziabile delle suddette voci è pari a 100.000 euro. Nel caso in cui la richiesta di contributo sia superiore a 100.000 euro la maggiore spesa sarà a totale carico del consorzio.
Per le voci di cui alla lettera B del paragrafo 8, il livello di aiuto concesso sarà pari al 100% della spesa ammissibile a finanziamento fino a un massimo di contributo pubblico di 100.000 euro incluse le spese di progettazione. Nel caso in cui la richiesta di contributo sia superiore a 100.000 euro la maggiore spesa sarà a totale carico del consorzio.
Le spese di progettazione non possono superare il 7% (nel caso di tecnici professionisti laureati iscritti all'albo) o il 5% (nel caso di tecnici professionisti diplomati iscritti all'albo) dell'importo complessivo del progetto approvato.
Relativamente alle spese di esercizio, l'importo massimo ammissibile a finanziamento non potrà superare 6.000 euro per anno.
Per quanto riguarda le ricerche di mercato la spesa massima ammissibile a finanziamento non potrà superare l'importo di 25.000 euro.
L'I.V.A. può costituire una spesa ammissibile solo se è realmente e definitivamente sostenuta dal destinatario nell'ambito dei regimi di aiuto ai sensi dell'art. 87 del trattato. L'I.V.A., che può essere in qualche modo recuperata, non può essere considerata ammissibile anche se non è effettivamente recuperata dal destinatario dell'aiuto (reg. CE n. 1685 del 28 luglio 2000).
10) Anno di costituzione del consorzio
Per le voci di spesa di cui alla lettera A del paragrafo 8 (avviamento) non possono essere concessi contributi per spese sostenute dopo il 5° anno dalla data di costituzione del Consorzio (orientamenti comunitari 2000/C del 28 febbraio e successive modifiche ed integrazioni).
11)  Conclusione dei progetti
Compatibilmente al periodo di programmazione comunitaria (2000/2006) i progetti dovranno essere conclusi e rendicontati entro giugno 2008 limitatamente ai consorzi, GAL e Enti gestori delle aree naturali protette; entro dicembre 2006 limitatamente alle imprese singole e associate.
12)  Decorrenza delle spese ammesse a contributo
Saranno ammesse a contributo le spese sostenute dopo la presentazione della domanda di aiuto all'Amministrazione regionale (art. 30 del reg. CE n. 1260/99) nei limiti degli importi approvati dall'ufficio preposto all'istruttoria dei progetti.
13)  Presentazione istanza di finanziamento e documentazione per accedere alla misura
L'istanza dovrà essere redatta in duplice copia e compilata sullo specifico modello allegato al presente bando (allegato n. 1) e corredata della documentazione in duplice copia di cui all'allegato n. 2.
Presentazione istanza. Potrà essere presentata entro 60 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, pena l'esclusione, a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno, ovvero mediante consegna diretta presso la sede dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste ufficio accettazione che provvederà a rilasciare apposita ricevuta indicante la data di consegna dell'istanza. Per il rispetto dei termini di presentazione, farà fede la data del timbro dell'ufficio postale di spedizione oppure nel caso di consegna a mano la data della ricevuta attestante l'avvenuta consegna.
Nel caso in cui la data di scadenza del predetto termine coincida con un giorno festivo o non lavorativo, la stessa è prorogata al primo giorno utile.
L'amministrazione non risponde di eventuali ritardi o disguidi dovuti al servizio postale.
I richiedenti dovranno inoltrare in busta chiusa l'istanza di aiuto corredata della documentazione richiesta all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, viale della Regione Siciliana n. 2771 - 90145 Palermo. Sulla busta deve essere riportata la seguente dicitura: P.O.R. Sicilia 2000/2006 - Misura 4.13 b) "Sostegno alla creazione, al riconoscimento comunitario ed al controllo di prodotti regionali di qualità" - Bando di attuazione. Dipartimento interventi strutturali - servizio VIII "Tutela valorizzazione e promozione dei prodotti agricoli" - unità operativa n. 44.
Le istanze pervenute oltre i termini stabiliti dal bando, incomplete della documentazione di cui all'allegato 2, presentate da soggetti destinatari di natura diversa da quella prevista al paragrafo 5, verranno escluse e restituite a mezzo posta al soggetto destinatario.
I progetti di investimento che dovessero risultare non esecutivi non saranno valutati per il successivo finanziamento.
14)  Criteri di selezione dei destinatari e predisposizione delle graduatorie
La selezione dei progetti terrà conto in primo luogo della verifica del possesso dei requisiti di ammissibilità e della completezza della documentazione prodotta di cui all'allegato 2. In mancanza della documentazione che dimostri il possesso dei requisiti di ammissibilità e nei casi di documentazione incompleta, i progetti non saranno ammessi a finanziamento.
Ai progetti che risulteranno ammissibili verrà attribuito un punteggio in base al quale si predisporrà una graduatoria.
Il punteggio sarà attribuito come specificato nelle pagine seguenti:

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15)  Priorità
L'Amministrazione regionale procederà alla formazione e approvazione delle graduatorie assegnando le risorse pubbliche messe a bando secondo l' ordine seguente:
1) consorzi di tutela e valorizzazione;
2) imprese;
3) enti gestori delle aree naturali protette e G.A.L non finanziati con i Leader "Plus".
16)  Pubblicazione della graduatoria e tutela dei diritti del richiedente
L'Amministrazione regionale procederà alla pubblicazione delle tre graduatorie provvisorie nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Entro 30 giorni dalla data di pubblicazione delle stesse nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, i destinatari hanno facoltà, ai sensi della legge regionale n. 10/91, di chiedere all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste il riesame della propria istanza di finanziamento. L'amministrazione entro 30 giorni darà comunicazione agli interessati degli esiti del riesame.
Qualora gli interessati non si avvalgano della possibilità sopra prevista, la graduatoria assumerà carattere definitivo salvo ulteriori ricorsi previsti dalla normativa vigente.
Dopo l'esame di eventuali ricorsi sarà predisposta la graduatoria definitiva per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
17)  Procedure di istruttoria
Dopo la pubblicazione della graduatoria definitiva nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, l'Amministrazione avvierà l'iter istruttorio.
Qualora necessario, l'amministrazione potrà fare richiesta al destinatario, di ulteriore documentazione integrativa che entro 30 giorni dovrà essere presentata alla stessa.
L'istruttoria riguarderà:
a)  l'esame della documentazione prodotta a corredo dell'istanza di finanziamento;
b)  la valutazione tecnica del progetto. Verrà esaminata la compatibilità dell'intervento proposto con gli obblighi e le prescrizioni previste dal bando e dal documento di programmazione comunitaria (P.O.R.) nonché dal complemento di programmazione (Cdp);
c)  la determinazione della spesa ammessa a finanziamento;
d)  l'emissione del decreto di finanziamento;
e)  la rendicontazione e liquidazione parziale e finale degli interventi.
18)  Controlli e sanzioni
In applicazione delle procedure di cui al titolo XIII della legge regionale n. 32 del 23 dicembre 2000 "disposizioni per l'attuazione del P.O.R. 2000/2006 e di riordino dei regimi di aiuto alle imprese", l'Amministrazione può procedere a propria discrezione ai controlli sulle spese ammesse a finanziamento, allo scopo di verificare lo stato di attuazione delle stesse, la veridicità delle dichiarazioni e informazioni prodotte. I suddetti controlli verranno eseguiti direttamente dai funzionari dell'Assessorato dell'agricoltura e/o da tutti i soggetti demandati ai sensi della normativa comunitaria, nazionale e regionale.
In qualsiasi fase dell'esame di ammissibilità o di istruttoria, qualora l'Amministrazione regionale rilevi la mendacità di una dichiarazione, procederà all'archiviazione del progetto d'investimento o alla revoca del decreto di finanziamento.
Qualora i beni acquistati con l'aiuto siano alienati, ceduti o distratti nei 5 anni successivi alla concessione, ovvero prima del termine ultimo previsto dal progetto esecutivo, è disposta la revoca dello stesso, il cui importo restituito sarà maggiorato degli interessi calcolati sulla base del tasso ufficiale di sconto (TUS).
19)  Anticipi
Nel caso in cui il destinatario intenda avvalersi delle anticipazioni dovrà presentare la richiesta di anticipazione secondo l'allegato 11.
Annualmente il destinatario può ottenere una anticipazione nella misura massima del 50% sul contributo annuo concesso. Il destinatario deve dimostrare (con fattura), entro 3 mesi dalla concessione dell'anticipo, di aver sostenuto l'intera spesa relativa all'annualità di riferimento. Utilizzata l'anticipazione e rendicontata la spesa potrà richiedersi ulteriore anticipazione.
I destinatari che intendono usufruire della suddetta anticipazione devono allegare alla sopradetta richiesta la fidejussione bancaria o polizza assicurativa.
La stipula della predetta fidejussione dovrà avvenire con istituti di credito o società assicurative, allo scopo abilitate, di cui alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 35 serie generale dell'11 febbraio 2002 "Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo".
La fidejussione sarà svincolata dopo l'approvazione della rendicontazione dell'annualità di riferimento.
20) Rendicontazione e liquidazione delle spese sostenute
Sulla base della documentazione giustificativa fornita, attestante l'avvenuta spesa e di una relazione tecnico economica, l'amministrazione procederà alla liquidazione delle spese previste nel piano economico, previa verifica documentale e visiva (con sopralluoghi). L'importo da liquidare sarà ridotto per ogni annualità del decimo di garanzia che verrà liquidato ad ultimazione del progetto.
Ai fini della rendicontazione occorre produrre:
-  elenco riassuntivo delle fatture redatto in base all'apposito modello di cui all'allegato 15 del bando, ai sensi del reg. CEE n. 1257/99;
-  fatture quietanzate. In sede di accertamento le fatture originali verranno annullate con l'apposizione della dicitura "prestazione o fornitura inerente l'attuazione della misura 4.13b del P.O.R. Sicilia 2000/2006 - regolamento CEE n. 1257/99";
-  dichiarazione ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. n. 445/2000, che per la fornitura dei beni e servizi oggetto delle fatture elencate sono stati effettuati i pagamenti dell'intero importo;
-  dichiarazione ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. n. 445/2000, che le fatture sono state regolarmente registrate nelle scritture contabili e fiscali ed integralmente pagate e che non esiste alcuna ragione di credito, nonché accordi che prevedono successive riduzioni di prezzo in qualunque forma e/o fatturazioni di storno;
-  buste paga del personale e modulo CUD - copie conformi all'originale;
-  relazione tecnica sullo stato di avanzamento delle attività, firmata dal legale rappresentante e/o approvata dal consiglio di amministrazione.
21)  Modifica del progetto
Fermo restando l'importo determinato e approvato dall'amministrazione, sono previste modifiche ai progetti esecutivi approvati, previa comunicazione scritta del soggetto destinatario all'Amministrazione regionale. La stessa si riserva la facoltà di autorizzare le modifiche compatibilmente con le finalità del progetto iniziale, ed in conformità con il P.O.R. 2000/2006.
Le modifiche che possono essere autorizzate si riferiscono esclusivamente agli interventi descritti alla lett. B) del paragrafo 8 "tipologia degli interventi e regime di incentivazione" e all'acquisto di attrezzature d'ufficio di cui alla lettera A) del paragrafo 8.
22)  Proroghe e termine di ultimazione degli interventi
Eventuale proroga, non superiore a 6 mesi, può essere autorizzata dall'amministrazione, su richiesta scritta del destinatario per motivi non dipendenti dalla volontà dello stesso. La richiesta di proroga potrà interessare esclusivamente gli interventi di cui alla lettera B del paragrafo 8 del bando.
Il dirigente generale del dipartimento regionale interventi strutturali: CROSTA

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(2005.18.1199)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
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Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
Alessandro De Luca
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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