REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 20 MAGGIO 2005 - N. 21
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DISPOSIZIONI E COMUNICATI

ASSESSORATO DEL LAVORO, DELLA PREVIDENZA SOCIALE, DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DELL'EMIGRAZIONE


   

Avviso 11 maggio 2005, n. 2, concernente direttive per la programmazione e presentazione dei progetti a valere del P.R.O.F. - Piano regionale dell'offerta formativa 2006.

PREMESSA
I.1.  -  Finalità generali
Il presente avviso pubblico fa riferimento:
-  alla legge regionale 6 marzo 1976, n. 24 e successive modifiche ed integrazioni;
-  all'art. 23, comma 5, della legge regionale 21 settembre 1990, n. 36 e successive modifiche ed integrazioni;
-  al capo II, "Disposizioni in materia di formazione professionale" della legge regionale 15 maggio 1991, n. 27 e successive modifiche ed integrazioni;
-  all'art. 2 della legge regionale 1 settembre 1993, n. 25, istitutivo di "garanzie per il personale della formazione professionale";
-  all'art. 39 della legge 23 dicembre 2002, n. 23, recante norme sulle "attività formative";
-  all'art. 132 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4;
-  all'art. 68 della legge 17 maggio 1999, n. 144;
-  alla legge 14 febbraio 2003, n. 30;
-  alla legge 28 marzo 2003, n. 53;
-  al regolamento CE n. 1260/99 del Consiglio del 21 giugno 1999;
-  al regolamento CE n. 1784/99 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999;
-  al regolamento CE n. 1159/2000 della Commissione del 30 maggio 2000;
-  al regolamento CE n. 68/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001;
-  al regolamento CE n. 69/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001;
-  al regolamento CE n. 438/2001 della Commissione del 2 marzo 2001;
-  al regolamento CE n. 2355/2002 della Commissione del 27 dicembre 2002 che modifica il regolamento CE n. 438/2001;
-  al regolamento CE n. 448/2004 della Commissione del 10 marzo 2004;
-  al P.O.R. Sicilia 2000/2006 approvato dalla Commissione europea con decisione n. C(2000)2346 dell'8 agosto 2000 e successive modifiche;
-  al Complemento di programmazione attuativo del P.O.R. Sicilia 2000/2006, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 149 del 20-21 marzo 2001 e successive modifiche ed integrazioni;
-  alla circolare n. 41/2003 del 5 dicembre 2003 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
-  alle "Disposizioni per l'accreditamento delle sedi formative e orientative nella Regione siciliana", approvate con decreto n. 03/FP del 30 aprile 2003 e successive rettifiche ed attuazioni.
Capitolo  I
PROGRAMMAZIONE

I.1  -  Direttive generali
Gli interventi programmabili devono essere coerenti con quanto previsto dal P.O.R. Sicilia 2000/2006, con gli obiettivi delle misure del Complemento di programmazione e con la classificazione delle attività che emerge dai documenti nazionali e comunitari, nonché dalle disposizioni per l'accreditamento.
Gli interventi formativi dovranno essere in grado di fornire agli utenti quelle conoscenze, competenze e capacità che sono indispensabili in un mercato del lavoro e in un sistema produttivo in progressiva trasformazione, garantendo, laddove necessario, opportunità di rapide riconversioni professionali adeguate alla complessità del sistema.
Nel programmare gli interventi si terrà conto delle priorità comunitarie derivanti dai regolamenti comunitari vigenti.
I progetti proposti dovranno tenere conto degli indirizzi contenuti nelle analisi, nelle indagini e negli studi sui fabbisogni formativi e professionali a livello nazionale e regionale a vario titolo promossi, di cui sia certa e documentata la fonte, con particolare riferimento agli enti bilaterali nazionali e regionali, che hanno individuato i profili professionali maggiormente rispondenti ai mercati di riferimento, alle esigenze espresse dal mercato del lavoro, nonché alla domanda espressa dalle imprese.
Le indagini nazionali disponibili sono: l'indagine OBNF dell'organismo bilaterale Confindustria CGIL/CISL/UIL, l'indagine ENFEA dell'organismo bilaterale Confapi CGIL/CISL/UIL, l'indagine Excelsior dell'Unioncamere, l'indagine EBNA dell'organismo bilaterale dell'artigianato CGIL/CISL/UIL, etc.
Dovranno tenere conto, altresì, del fabbisogno evidenziato dall'ufficio di collocamento dello spettacolo, di seguito specificate:
-  scenografo: è il professionista che ha il compito di ricostruire o ricreare gli ambienti nei quali vengono realizzate le scene;
-  tecnico audio: si occupa dell'acquisizione, trasmissione, elaborazione del suono;
-  macchinista: è una figura professionale in grado di saper montare e smontare le scene durante lo spettacolo e di costruire e manovrare i congegni di scena;
-  sarta: deve conoscere il taglio e cucito, il disegno su carta modello, riconoscere i materiali ed avere conoscenza di base e di tintura e di stampa tessuti, conoscere la storia del teatro e del costume e le varie ambientazioni;
-  tecnico luci: si occupa dell'illuminazione del set e della realizzazione dei conseguenti effetti scenici di luci e colori.
Saranno considerati, comunque, prioritari i progetti integrati sia in termini di azioni/attività/iniziative (progetto integrato) che in termini di soggetti (integrazione di soggetti).
Nel caso di programmazione di più edizioni di uno stesso corso, queste dovranno essere inserite in unico progetto che dovrà prevedere anche le attività e le risorse trasversali necessarie ad un'efficace gestione progettuale (ad esempio: il coordinamento); allo stesso modo nel caso di programmazione di più corsi finalizzati ad unico obiettivo, coerenti con una sola misura del Complemento di programmazione (ad esempio: obbligo formativo).
In caso di progetti pluriennali, gli organismi dovranno presentare il progetto comprensivo delle articolazione didattiche relative a tutte le annualità formative di riferimento che sarà valutato ed approvato nel suo complesso, ma finanziato nei singoli anni formativi di riferimento, indicando nel progetto sia il costo complessivo che il costo relativo ad ogni singola annualità.
Il Piano regionale dell'offerta formativa verrà articolato nel rispetto degli obiettivi sotto indicati su base regionale:

Obiettivi      Percentuali indicative 
Diritto/dovere alla formazione (anche oltre il 18° anno d'età)      38% 
Apprendistato      1% 
Formazione continua e permanente      4% 
Formazione per ambiti speciali (FAS)      17% 
Diritto/obbligo formativo (DOF)      20% 

I.2  -  Obiettivi
I.2.1  -  Diritto/dovere alla formazione (D.D.F.)
Il diritto/dovere alla formazione rappresenta un'offerta formativa di carattere professionalizzante finalizzata a dotare la persona di requisiti di competenza tali da consentirle di immettersi nel mercato del lavoro e delle professioni anche oltre il 18° anno d'età.
Tale obiettivo comprende interventi di qualificazione, specializzazione, formazione iniziale, secondaria e superiore.
I.2.2  -  Apprendistato (APPR.)
In attuazione dell'art. 16 della legge n. 196/97 e dell'art. 49 del decreto legislativo n. 276/2003, le attività formative per apprendisti devono perseguire obiettivi formativi articolati in 4 aree di contenuto: competenze relazionali, organizzazione ed economia, disciplina del rapporto di lavoro, sicurezza sul lavoro. Destinatari sono giovani di età non inferiore a 17 anni (se assolto il diritto/dovere alla formazione) e non superiore a 29.
Le attività non potranno avere una durata inferiore a 240 ore.
I.2.3  -  Formazione continua e permanente (F.C. e F.P.)
Con la formazione continua e permanente si intende supportare l'individuo, nell'arco di tutta la vita, nel processo di adeguamento delle proprie competenze e conoscenze e della professionalità ai processi di innovazione scientifica, tecnologica, produttiva e organizzativa.
I destinatari degli interventi formativi, che rientrano in questo ambito, sono, pertanto, le lavoratrici ed i lavoratori (sia autonomi che dipendenti) per consentire loro il recupero di una mancata o parziale formazione iniziale, per sostenere i percorsi di evoluzione e promozione professionale, per garantire il mantenimento delle conoscenze di fronte ai processi di trasformazione ed innovazione del lavoro.
I.2.4  -  Formazione ambiti speciali (F.A.S.)
Formazione socio assistenziale
In tale ambito è prevista qualificazione finalizzata a figure professionali operanti nel settore sociale nel rispetto degli standard strutturali ed organizzativi dei servizi e degli interventi socio-assistenziali di cui alla legge regionale 5 maggio 1986, n. 22 e successive modifiche ed integrazioni. Tali riferimenti normativi dovranno essere riportati nel formulario. Eventuali diverse esigenze formative manifestate da enti locali e/o organizzazioni di categoria dovranno essere opportunamente documentate ed allegate agli interventi formativi proposti.
Destinatari:
ii)  soggetti privi di diploma di scuola secondaria superiore;
ii)  soggetti in possesso del diploma di scuola secondaria superiore.
Requisiti di accesso per entrambe le categorie di destinatari, in dipendenza della figura professionale:
ii)  assolvimento dell'ex obbligo scolastico;
ii)  possesso del diploma di scuola secondaria superiore.
Durata: 900 ore annue e 1.800 ore biennale.
Formazione per soggetti con deficit di opportunità.
L'obiettivo prevede la preparazione di soggetti portatori di svantaggio all'integrazione sociale e lavorativa. Tali iniziative vanno progettate ad hoc, tenendo conto dell'utenza, dei vincoli legati alle condizioni oggettive e soggettive. L'accesso a tali azioni formative può prescindere dall'assolvimento dell'ex obbligo scolastico e, in tal caso, può farsi riferimento all'art. 6 del D.P.R. 12 luglio 2000, n. 257.
Destinatari: disabili, disadattati sociali, detenuti adulti, detenuti minori.
Durata:
-  HDC  da  900  a  1.800  ore, se biennale (orientamento e preformazione); 
-  DAD  da  350  a    900  ore; 
-  DIS  da  500  a    900  ore; 
-  DMI  da  500  a  1.800  ore (se biennale). 

Certificazione: attestato di frequenza e/o certificato di qualifica professionale e/o attestato di abilitazione e/o certificato di specializzazione a secondo della tipologia dell'intervento.
I.2.5  -  Diritto/obbligo formativo (D.O.F.)
Attraverso la formazione professionale si realizza, ai sensi della legge n. 53 del 28 marzo 2003, il diritto alla formazione sia per quei giovani che scelgono un percorso formativo diverso da quello dell'istruzione, sia per quei giovani che la scuola non riesce ad attirare: in tal caso la formazione rappresenta uno strumento fondamentale di prevenzione del disagio e delle difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro di una fascia significativa della popolazione giovanile.
L'impianto formativo è finalizzato all'educazione attiva e dovrà essere attuato secondo un processo di apprendimento che, facendo leva sull'esperienza di lavoro in laboratorio, fornisce le competenze di base, trasversali e tecnico-professionali, tali da garantire una formazione completa del cittadino.
Potranno essere progettati percorsi di formazione professionale - rivolti alle ragazze e ai ragazzi che, concluso il primo ciclo di studi, manifestino la volontà di accedervi - caratterizzati da curricoli formativi e da modelli organizzativi volti a consolidare e ad innalzare il livello delle competenze di base, a sostenere i processi di scelta dello studente in ingresso, in itinere ed in uscita dai percorsi formativi e la sua conoscenza del mondo del lavoro.
I percorsi sperimentali di formazione professionale, nelle more dell'emanazione dei decreti legislativi di attuazione della riforma recata dalla legge n. 53/2003, devono conformarsi a standard minimi formativi relativi alle competenze di base, onde potere garantire la spendibilità nazionale degli esiti formativi, intermedi e finali, certificati, nonché i passaggi dai percorsi formativi a quelli scolastici.
Tali percorsi devono avere durata almeno triennale, contenere, con equivalente valenza formativa, discipline ed attività attinenti sia alla formazione culturale sia alle aree professionali interessate, consentire il conseguimento di una qualifica professionale riconosciuta a livello nazionale e corrispondente almeno al secondo livello europeo.
Al fine dei passaggi tra i sistemi formativi, dovranno essere necessariamente raggiunte intese con le istituzioni scolastiche.
I.2.6  -  Misure coerenti P.O.R. Sicilia 2000/2006
I contenuti delle schede del P.O.R. Sicilia sono disponibili sul sito www.euroinfosicilia.it.
I.3  -  Numero destinatari
Per ogni intervento che prevede una qualifica professionale, dovrà, inoltre, essere accertata e dichiarata la conformità ad eventuali leggi e normative nazionali o regionali di settore che ne definiscono le specificità, nonché la rispondenza a esigenze formative finalizzate a concreti sbocchi occupazionali.
Nella seguente tabella viene fissato il numero minimo/massimo di allievi da ammettere alle attività corsuali, distinto per obiettivi:

Obiettivi      Numero allievi 
Diritto/dovere alla formazione      da 12 a 20 allievi 
Diritto/obbligo formativo      da 12 a 20 allievi 
Formazione continua e permanente      da  8 a 25 allievi 
Formazione ambiti speciali (tranne socio-assistenziali)      da  8 a 12 allievi (HDC) 
      da    8 a 10 allievi (DMI, DAD, DIS) 
Altri      da 12 a 20 allievi 

Inoltre, limitatamente a casi particolarmente significativi e debitamente motivati (interventi concertati con scuole pubbliche, allievi in convitto o semi-convitto presso istituti ecc.), il numero degli allievi può superare il limite massimo posto.
I.4  -  Contenuti progettuali
I progetti devono prevedere lo sviluppo e l'estensione del sistema di valutazione a tutte le fasi. Occorrerà valutare l'efficacia, l'efficienza e la qualità delle singole iniziative progettuali e creare un sistema di monitoraggio anche per il miglioramento e l'adeguamento continuo sulla base degli obiettivi individuati e delle eventuali non conformità rilevate.
All'interno del progetto, ogni intervento formativo proposto di durata pari a 900 ore annuali dovrà prevedere, competenze specifiche di base e trasversali, che si riferiscono alle seguenti discipline:
-  lingua inglese (di base);
-  informatica di base (di base);
-  cultura d'impresa (trasversale);
-  presentazione del corso (trasversale);
-  spendibilità della professione (trasversale);
-  diritto del lavoro e sindacale (di base);
-  igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (decreto legislativo n. 626/94) (di base).
Per ogni intervento che preveda una qualifica professionale, dovrà, inoltre, essere accertata e dichiarata la conformità ad eventuali leggi e normative nazionali o regionali di settore che ne definiscono le specificità, nonché la rispondenza a esigenze formative finalizzate a concreti sbocchi occupazionali.
Gli interventi di durata pari o superiori alle 450 ore dovranno prevedere attività di stage aziendale di norma per almeno il 20% delle ore complessive del corso.
Per i progetti formativi, di durata superiore alle 150 ore, che non riguardano il settore delle tecnologie informatiche e multimediali è fatto obbligo di inserire almeno un modulo formativo relativo all'utilizzo di tecnologie informatiche e multimediali, oppure adottare, nell'ambito del progetto, anche modalità di insegnamento o operative riferibili a tecnologie della "società dell'informazione".
E' fatto divieto proporre qualifiche professionali per l'esercizio delle quali la normativa prevede una abilitazione professionale rilasciata da autorità istituzionali (esempio: "guide turistiche", "accompagnatore turistico", "interprete", per ciò che concerne il settore turismo; "erborista" per ciò che concerne il settore agricolo).
Attesa la rilevanza dell'apprendimento pratico nel luogo dove l'attività professionale di riferimento viene svolta normalmente, valutati i particolari fabbisogni formativi del profilo professionale di riferimento, ogni progetto, nell'attività formativa pratica, deve prevedere obbligatoriamente lo "stage aziendale", ad eccezione delle attività di formazione per soggetti con deficit di opportunità, di formazione continua e permanente e dei progetti di durata inferiore a 150 ore.
La previsione dettagliata dello stage (azienda, modalità, articolazione) prima dell'avvio delle attività dovrà essere comunicata al servizio U.P.L. competente per territorio e dovrà espletarsi a compimento di almeno il 30% dell'attività teorica, a meno che la natura del progetto non richieda diversamente.
Si rammenta che la attività svolta in stage è riconosciuta quale docenza frontale perché svolta all'interno della attività didattica.
Per i settori di seguito indicati, il monte ore delle attività pratiche (stage, visite didattiche, esercitazioni pratiche, project work), non potrà essere inferiore alla misura percentuale sotto indicata:
-  agricoltura 60%, di cui almeno il 20% per stage aziendale;
-  commercio e servizi 50%, di cui almeno il 20% per stage aziendale;
-  industria ed artigianato 50%, di cui almeno il 10% per stage aziendale;
-  operatori sociali 30%, di cui almeno il 25% per stage aziendale;
-  recupero sociale 50%, di cui la parte relativa allo stage aziendale verrà stabilita dalla natura dell'intervento e dalla tipologia dei destinatari;
-  turismo 50%, di cui almeno il 30% per stage aziendale.
Si precisa inoltre che gli stage previsti in progetto potranno essere formalizzati al momento della richiesta di autorizzazione di inizio attività, allegando la convenzione stipulata con l'azienda.
Per favorire un efficace sviluppo dei processi formativi ed arricchire il contenuto metodologico didattico, è consentito il ricorso a personale esperto con contratto per prestazioni specialistiche.
L'intervento degli esperti è consentito per gli interventi formativi per i quali non si dispone delle professionalità richieste all'interno dell'organico dell'ente e nelle liste di mobilità.
Capitolo II
COSTI - DOTAZIONE FINANZIARIA

II.1  -  Prescrizioni generali
Gli importi finanziati ai progetti inseriti nel Piano regionale dell'offerta formativa costituiranno il tetto massimo delle risorse riferibili a ciascun progetto ammesso a finanziamento.
La determinazione del costo del progetto dovrà tenere conto da una parte, del costo del personale utilizzato nel progetto, cui dovrà applicarsi quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro degli operatori della formazione professionale; per i restanti costi non potrà essere superato il parametro massimo pari ad E 30/ora progetto.
Nel caso di utilizzo di personale a prestazione/collaborazione, a questi dovrà essere riconosciuto il costo equiparato a quello previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro degli operatori della formazione professionale in corso di recepimento.
I dati relativi al personale utilizzato nel progetto dovranno essere riportati nel modello "elenco nominativo del personale utilizzato nel progetto".
In applicazione dell'art. 39 della legge regionale n. 23/2003, per la gestione dei progetti si rinvia a quanto previsto dalle relative circolari attuative.
II.2  -  Erogazione del finanziamento
Il finanziamento delle azioni prevede una copertura del 100% del costo pubblico.
Per le azioni cofinanziate dal Fondo sociale europeo, il 70% del costo pubblico complessivo è a carico del fondo medesimo, mentre il 30% è a carico del cofinanziamento nazionale e, di questo, il 21% è a carico dello Stato ed il 9% a carico dell'Amministrazione regionale.
L'erogazione del finanziamento verrà effettuata come segue:
-  il 50% del finanziamento pubblico complessivo, quale prima anticipazione;
-  un secondo anticipo, pari al 30% del finanziamento pubblico complessivo;
-  il restante 20% a seguito della verifica del rendiconto.
Per il pagamento del personale di cui all'art. 2 della legge regionale 1 settembre 1993, n. 25 e successive modifiche ed integrazioni, e al 3° comma dell'art. 39 della legge regionale 23 dicembre 2002, n. 23, l'erogazione del finanziamento avverrà secondo la normativa vigente.
In ordine alla documentazione da produrre, per quanto non previsto dal presente avviso, si rinvia alla circolare n. 6/2004 e successive modifiche ed integrazioni.
Capitolo  III

PRESENTAZIONE, SELEZIONE E VALUTAZIONE
III.1  -  Soggetti ammissibili a finanziamento
Possono presentare progetti i sottoelencati soggetti:
1)  enti pubblici;
2)  enti di diritto privato senza scopo di lucro aventi per fine la formazione professionale;
3)  enti ex art. 4 della legge regionale n. 24/76 e successive modifiche;
4)  enti di diritto privato con scopo di lucro ma aventi per fine la formazione professionale a finanziamento pubblico senza scopo di lucro o che indichino esplicitamente di non avere scopo di lucro o di non distribuire gli utili tra i soci o associati per le attività oggetto del finanziamento pubblico;
5)  altri soggetti specificamente indicati nelle singole schede di misura.
Detti organismi dovranno, altresì, avere ottenuto l'accreditamento secondo la normativa vigente.
III.2  -  Progetti ammissibili
Per quanto concerne i requisiti di ammissibilità formale dei progetti, questa sarà riscontrata preventivamente in relazione ai seguenti elementi:
-  legittimazione del soggetto proponente;
-  presentati da soggetti accreditati, in possesso dei requisiti di cui al presente avviso;
-  completi e redatti secondo il formulario;
-  pervenuti entro il termine previsto;
-  corredati della documentazione richiesta.
III.3  -  Valutazione
I progetti ritenuti ammissibili saranno sottoposti a successiva valutazione, secondo i seguenti criteri:

Criteri di valutazione dei progetti      Punteggio max 
1)  Caratteristiche del soggetto attuatore      150 

-  capacità organizzativa, logistica e strutturale;
-  esperienza nello specifico ambito di intervento del progetto presentato;
-  interrelazioni maturate con il territorio (rispetto le analisi dei fabbisogni formativi);
-  livelli di efficacia/efficienza raggiunti.
2)  Struttura progettuale      300 

-  obiettivi del progetto;
-  coerenza della struttura progettuale: corretta articolazione delle azioni, coerenza dei contenuti ed adeguatezza degli strumenti di intervento rispetto agli obiettivi;
-  qualità delle attività proposte, articolazione dell'intervento. Metodologie didattiche, coerenza con l'asse di riferimento, coerenza con le indicazioni contenute nelle linee guida VISPO (Valutazione di impatto strategico sulle pari opportunità), grado di innovatività/sperimentalità, con correlati elementi oggettivi di verifica;
-  trasferibilità dell'esperienza;
-  pubblicizzazione e diffusione dei risultati.
3)  Occupabilità      150 

-  impatti attesi, diretti ed indiretti, sui destinatari rispetto al contesto di riferimento del progetto;
-  ipotesi concrete di occupabilità.
4)  Risorse umane      200 

-  risorse interne;
-  risorse esterne;
-  risorse tecnico-specialistiche di supporto.
5)  Economicità      200 

-  economicità del progetto;
-  parametri di costo.
  Totale punteggio massimo     1.000 

Saranno ritenuti ammissibili i progetti che raggiungono la soglia minima di 600 punti.
Ai fini della redazione del Piano regionale dell'offerta formativa, si terrà conto:
-  del grado di sovrapposizione degli interventi sullo stesso territorio;
-  del rispetto delle indicazioni programmatiche articolate per ambiti di intervento;
-  distribuite su base regionale così precedentemente indicato;
-  della distribuzione degli interventi, rispetto ai vari settori produttivi.
Il Piano regionale dell'offerta formativa dovrà prevedere gli interventi formativi fino al raggiungimento del numero di ore programmate, comprensivi delle 2ª e 3ª annualità dei progetti pluriennali approvati negli anni precedenti, che dovranno essere inseriti nei progetti integrati.
I progetti formativi, finalizzati all'assolvimento del diritto/obbligo formativo, saranno finanziati con apposito provvedimento.
E' fatto obbligo impiegare prioritariamente il personale inserito nelle liste di mobilità provinciali degli operatori della formazione professionale ex. legge regionale n. 24/76.
III.4  -  Documentazione
All'istanza dovrà essere allegata, pena la non ammissibilità, in copia unica, la seguente documentazione:
a)  formulario in formato cartaceo timbrato e firmato in ogni pagina dal progettista e dal legale rappresentante;
b)  formulario su supporto informatico (sia del progetto che del personale);
c)  atto costituivo e statuto dell'ente, in copia autentica, se non già in possesso dell'amministrazione: qualora il soggetto proponente abbia già operato con l'Amministrazione regionale, dovrà dichiarare, relativamente alla documentazione non soggetta a scadenza, gli estremi di presentazione degli atti già depositati e l'invarianza dei medesimi;
d)  copia autenticata della deliberazione dell'organo decisionale dell'organismo proponente, o altro atto, attestante la legittimazione/autorizzazione del legale rappresentante alla presentazione del progetto;
e)  autocertificazione secondo il modello reso disponibile;
f)  copia della normativa di settore (ove previsto);
g)  curriculum dell'organismo/i, evidenziando l'esperienza nello specifico ambito di intervento del progetto/i e l'eventuale certificazione di qualità;
h)  curricula delle risorse umane esterne impiegate nel progetto (qualunque sia il rapporto giuridico che li lega all'organismo) per il quale viene richiesto il finanziamento, con l'indicazione della tipologia del rapporto contrattuale e dell'impegno nel progetto stesso;
i)  schema di lettere di incarico (una per tipologia di prestazione) con indicato il ruolo da svolgere nel progetto.
III.5  -  Condizioni di non ammissibilità
Non saranno considerati ammissibili i progetti:
-  pervenuti fuori termine;
-  presentati da soggetti non accreditati;
-  incompleti, in quanto privi di dati necessari per l'identificazione e la valutazione della proposta o non corredati dalla documentazione richiesta;
-  presentati da soggetti diversi da quelli indicati;
-  presentati da soggetti che non hanno i requisiti di ammissibilità;
-  recanti palesi incongruenze tra le caratteristiche dei destinatari e il contenuto delle azioni;
-  che non abbiano raggiunto il punteggio minimo stabilito.
Non possono essere ammessi a finanziamento interventi rivolti a far conseguire profili professionali nel settore sanitario o parasanitario, la cui competenza è riservata all'Assessorato regionale della sanità, nonché quelli la cui conseguente attività è subordinata all'acquisizione di specifici titoli abilitativi previsti da normative specifiche (interprete, guida turistica, procuratore legale, agente affari e mediazione, promotori finanziari, conduttori impianti termici, conduttori generatori a vapori, direttore tecnico di agenzia di viaggi e turismo, etc.).
III.6  -  Termini e modalità
L'istanza, redatta secondo il modello disponibile nel sito ufficiale della Regione siciliana www.regione.sicilia.it/lavoro e in quello del P.O.R. Sicilia 2000/2006 www.euroinfosicilia.it, dovrà essere corredata dal progetto in formato cartaceo e su supporto informatico e dalla documentazione sopra elencata.
Nell'istanza dovrà essere indicato obbligatoriamente il codice identificativo di accreditamento, il formulario dovrà contenere tutte le indicazioni e le informazioni richieste che verranno utilizzate per la valutazione dei progetti.
Il formulario in formato cartaceo, le cui pagine dovranno essere numerate, dovrà essere timbrato e firmato dal progettista e dal legale rappresentante in ogni pagina e rilegato.
L'istanza di finanziamento presentata dovrà essere in regola con le norme vigenti in materia di bollo e dovrà essere firmata dal legale rappresentante dell'organismo presentatore o da un suo delegato.
L'autentica della firma può essere effettuata, ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, artt. 21 e 38, ossia mediante allegazione di fotocopia di un documento d'identità (chiaro e leggibile) del soggetto firmatario.
L'istanza, completa di tutta la documentazione richiesta, dovrà essere inviata, anche a mezzo raccomandata A/R all'Assessorato regionale del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione, dipartimento regionale formazione professionale, servizio programmazione, via Imperatore Federico n. 52 - 90143 Palermo, e dovrà pervenire entro e non oltre il termine stabilito.
Ad ogni istanza dovrà corrispondere un progetto. Ogni istanza deve essere contenuta in busta chiusa in cui dovrà essere riportata, in calce a sinistra, la seguente indicazione





Le istanze dovranno pervenire, anche a mezzo posta, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Nella stessa dovrà essere indicato la denominazione del progetto a cui è stata allegata la documentazione richiesta in originale.
Capitolo  IV
DISPOSIZIONI FINALI

IV.1  -  Controlli
Al fine di garantire un efficace e costante controllo sulle risorse impegnate o impegnabili, la Regione eserciterà il monitoraggio dello stato di avanzamento delle iniziative e dei relativi pagamenti, verificando, anche attraverso i controlli di tipo ispettivo - l'eventuale esistenza di ritardi nell'esecuzione del progetto o il blocco dello stesso e, ciò, al fine di consentire all'Amministrazione di assumere i provvedimenti consequenziali.
Inoltre l'Amministrazione procederà ad effettuare controlli a campione sulla veridicità delle dichiarazioni rese, sulla realizzazione dell'attività formativa, e sull'osservanza degli obblighi connessi a tale attività, anche successivamente alla data di chiusura dell'attività formativa.
IV.2  -  Osservazioni
Avverso la graduatoria provvisoria, entro 15 giorni dalla pubblicazione della stessa nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, possono essere proposte osservazioni al dirigente generale del dipartimento regionale formazione professionale.
IV.3  -  Tutela privacy
I dati dei quali la Regione entra in possesso a seguito della presentazione dei progetti verranno trattati nel rispetto della legge n. 675/96 e successive modifiche ed integrazioni.
IV.4  -  Responsabile del procedimento
Ai sensi della legge regionale n. 10/91, si informa che la struttura amministrativa responsabile è il dipartimento regionale formazione professionale.
Per quanto non previsto, si rinvia alla normativa vigente.
Tutta la modulistica citata è disponibile nel sito ufficiale della Regione siciliana www.regione.sicilia.it e in quello del P.O.R. Sicilia www.euroinfosicilia.it.
L'Amministrazione si riserva, ove necessario, di impartire ulteriori istruzioni.
Il dirigente generale del dipartimento regionale formazione professionale: BOLOGNA
(2005.19.1245)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

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Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
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Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
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