REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 13 MAGGIO 2005 - N. 20
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI E DELLE AUTONOMIE LOCALI


DECRETO 1 aprile 2005.
Direttive per la presentazione di progetti per l'accesso a contributi finalizzati ai servizi di telefonia sociale per le persone anziane - Art. 80, comma 14, della legge 23 dicembre 2000, n. 388.

L'ASSESSORE PER LA FAMIGLIA, LE POLITICHE SOCIALI E LE AUTONOMIE LOCALI

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale n. 28 del 1962;
Vista la legge regionale n. 22 del 6 maggio 1986, di riordino dei servizi e delle attività socio-assistenziali;
Viste le leggi regionali 6 maggio 1981, n. 87 e 25 marzo 1986, n. 14, recanti l'istituzione, organizzazione e gestione dei servizi per le persone anziane;
Vista la legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali";
Visto l'art. 80, comma 14, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato", che prevede che una quota del Fondo nazionale per le politiche sociali sia destinata al sostegno dei servizi di telefonia rivolti alle persone anziane, attivati da associazioni di volontariato e da altri organismi senza scopi di lucro con comprovata esperienza nel settore dell'assistenza agli anziani, che garantiscano un servizio continuativo per tutto l'anno e l'assistenza alle persone anziane per la fruizione degli interventi e dei servizi pubblici presenti nel territorio;
Visto il Piano nazionale sociale n. 2001/03, adottato con D.P.R. 3 maggio 2001, ai sensi dell'art. 18 della citata legge n. 328/2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 204 del 6 agosto 2001, che indica tra le aree d'intervento la macro area "persone anziane" e intende favorire l'autonomia della persona anziana, consentendole di vivere nella propria casa o comunque in un ambiente simile alla casa, contro il rischio di abbandono, di sradicamento dalle abitudini e dal contesto sociale, di istituzionalizzazione, nell'ambito di un sistema integrato di interventi e servizi sociali centrato sul passaggio da politiche per contrastare l'esclusione sociale e politiche per promuovere l'inclusione sociale;
Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 28 febbraio 2002, n. 70, recante il regolamento sulle condizioni e modalità per l'erogazione dei contributi di cui all'art. 80, comma 14, legge n. 388/2000 in materia di servizi di telefonia rivolti alle persone anziane;
Richiamato, in particolare, il contenuto del citato D.M. n. 70/02, che attribuisce alle regioni:
-  art. 4, l'individuazione delle modalità che attestino la comprovata esperienza, nel settore della promozione dei servizi per le persone anziane, dei soggetti destinatari dei contributi;
-  art. 6, la predisposizione dei criteri per l'individuazione dei progetti da ammettere a finanziamento;
-  art. 7, la previsione delle modalità di concessione e di erogazione dei contributi, in modo da garantirne la massima pubblicità nel territorio, l'individuazione delle modalità per il monitoraggio, per la valutazione dell'attuazione dei progetti, per la revoca eventuale dei contributi concessi;
Preso atto che con decreto ministeriale 8 febbraio 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 9 maggio 2002 n. 107, si è provveduto al riparto della quota del fondo prevista dall'art. 80, comma 14, della legge n. 388/2000 con assegnazione alla Regione Sicilia di E 413.201,69 già accreditati sul c/c infruttifero n. 22721/256 intrattenuto dalla Regione presso la Tesoreria centrale dello Stato e successivamente iscritti sul capitolo di spesa 183737 del bilancio della Regione Sicilia;
Ritenuto di dovere provvedere alla definizione dei criteri e delle modalità per l'accesso ai contributi, per l'individuazione dei progetti da ammettere a finanziamento e per la concessione e l'erogazione dei contributi previsti dall'art. 80, comma 14, della legge n. 388/2000, mediante apposita direttiva, alla quale verrà data diffusione sul territorio attraverso il sito internet della Regione siciliana - Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali;

Decreta:


Art. 1

E' approvata, nel testo allegato sub A) che costituisce parte integrante del presente atto, la direttiva per la presentazione delle richieste e per l'erogazione dei contributi finalizzati ai servizi di telefonia sociale rivolti alle persone anziane mediante accesso agli stanziamenti assegnati alla Regione siciliana dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali per l'anno 2002, per E 413.201,69 = ai sensi dell'art. 80, comma 14, della legge 23 dicembre 2000, n. 388.

Art. 2

E' approvato, nel testo allegato sub B) che costituisce parte integrante del presente decreto, il modello di domanda del finanziamento - art. 80, comma 14, legge n. 388/2000.
Il presente decreto, non soggetto a controllo da parte della ragioneria centrale ai sensi della legge n. 10/99, sarà trasmesso alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione.
Palermo, 1 aprile 2005.
  STANCANELLI 

Allegato A
DIRETTIVE PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI PER L'ACCESSO A CONTRIBUTI FINALIZZATI AI SERVIZI DI TELEFONIA SOCIALE PER LE PERSONE ANZIANE
Art. 80, comma 14, della legge 23 dicembre 2000, n. 388.

1.  Premessa
Con legge 23 dicembre 2000, n. 388, contenente "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato", è stato disposto che una quota del Fondo nazionale per le politiche sociali sia destinata al sostegno dei servizi di telefonia rivolti alle persone anziane, attivati da associazioni di volontariato e da altri organismi senza scopi di lucro con comprovata esperienza nel settore dell'assistenza agli anziani, che garantiscano un servizio continuativo per tutto l'anno e l'assistenza alle persone anziane per la fruizione degli interventi e dei servizi pubblici presenti nel territorio.
Il Piano nazionale sociale 2001/2003 adottato con D.P.R. 3 maggio 2001, in attuazione di quanto disposto dalla cosiddetta "Legge quadro di riforma dell'assistenza" n. 328/2000, riporta tra le aree d'intervento la macro area "persone anziane"; nell'ambito di un sistema integrato di interventi e servizi sociali centrato sul passaggio da politiche per contrastare l'esclusione sociale e politiche per promuovere l'inclusione sociale, il Piano è esplicitamente orientato a favorire l'autonomia della persona anziana, consentendole di vivere nella propria casa o comunque in un ambiente simile alla casa, contro il rischio di abbandono, di sradicamento dalle abitudini e dal contesto sociale, di istituzionalizzazione.
Per le finalità sopra richiamate, alla Regione siciliana sono stati assegnati per l'anno 2002 E 423.785,00, da utilizzare nel rispetto del regolamento che disciplina le condizioni e le modalità per l'erogazione dei contributi di cui all'art. 80, comma 14, legge n. 388/2000 in materia di servizi di telefonia rivolti alle persone anziane (decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 70 del 28 febbraio 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 20 aprile 2002).
La Regione siciliana, al fine di dare attuazione alle suddette disposizioni e quindi offrire opportunità a sostegno dei soggetti del privato sociale già attivi in favore della popolazione anziana - grazie al significativo impulso dato dalla legislazione regionale a partire dagli anni '80 ai servizi volti a non sradicare la persona anziana dal proprio contesto socio-familiare - provvede quindi, attraverso le presenti direttive: all'individuazione delle modalità attestanti la comprovata esperienza, nel settore della promozione dei servizi per le persone anziane, dei soggetti destinatari dei contributi; alla predisposizione dei criteri per l'individuazione dei progetti da ammettere a finanziamento; a stabilire le modalità di concessione e di erogazione dei contributi, in modo da garantirne la massima pubblicità nel territorio, nonché le modalità per il monitoraggio, per la valutazione dell'attuazione dei progetti, per la revoca eventuale dei contributi concessi.
2.  Soggetti ammessi a presentare i progetti
Possono presentare i progetti per la concessione di contributi i rappresentanti legali degli organismi senza scopo di lucro, che abbiano una sede operativa permanente nel territorio della Regione e che operino da almeno due anni con carattere di continuità e specificità nel settore della promozione dei servizi per le persone anziane, in conformità a quanto previsto dall'art. 3 del decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 28 febbraio 2002, n. 70, di seguito indicati:
-  organismi non lucrativi di utilità sociale;
-  organismi della cooperazione;
-  organizzazioni di volontariato;
-  associazioni ed enti di promozione sociale;
-  fondazioni;
-  enti di patronato;
-  altri soggetti privati senza scopo di lucro.
In sede di presentazione dell'istanza l'organismo richiedente dovrà documentare di aver maturato sul territorio della Regione siciliana una diretta, continua e specifica esperienza nel settore dell'assistenza alle persone anziane attraverso un'apposita relazione, sottoscritta dal legale rappresentante, che riassuma l'attività svolta nell'ultimo biennio, il numero dei contatti e/o collegamenti, prestazioni ed interventi attivati, con indicazione delle eventuali committenze, pubbliche e/o private. Ai fini dell'assegnazione e dell'erogazione del contributo, l'Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali potrà richiedere la documentazione relativa all'esperienza dichiarata.
3.  Progetti finanziabili e requisiti del servizio
Le proposte progettuali di durata annuale dovranno prevedere un servizio di telefonia continuativo per un anno con una copertura non inferiore a 10 ore giornaliere, comprese le festività. Il servizio dovrà essere assicurato unicamente da operatori, con esclusione di risponditori automatici.
L'assistenza, rivolta ad utenti d'età superiore ai 65 anni, deve garantire interventi di supporto e di aiuto assicurati secondo tempi e modalità adeguati alla condizione di bisogno e comunque idonei a consentire la fruizione dei servizi e degli interventi attivati nel territorio, in particolare per le persone anziane che vivono sole o in condizioni di disagio per difficoltà psico-fisiche, economiche, abitative.
Il progetto dovrà contenere una descrizione completa delle caratteristiche del servizio di telefonia, degli interventi di assistenza e di promozione ad esso collegati e delle professionalità utilizzate. Il progetto dovrà, altresì, contenere una documentazione attestante i costi previsti e la relativa copertura finanziaria.
Possono essere ammessi a contributo i progetti:
-  di servizi di nuova attivazione;
-  di potenziamento di servizi già attivati (a titolo esemplificativo si ricordano le esperienze del telesoccorso avviate ai sensi del decreto dell'Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali del 23 novembre 1992); in tal caso il contributo sarà relativo alla parte connessa all'ampliamento e l'ente richiedente dovrà descrivere le attività in corso e le attività che si propone di realizzare mediante il contributo.
In particolare i progetti dovranno essere redatti secondo il seguente schema:
1)  caratteristiche dell'organismo proponente ed esperienza specifica nel settore;
2)  formulazione e motivazione dell'ipotesi di gestione del servizio di telefonia sociale ritenuta ottimale in termini di qualità, flessibilità, convenienza economica e fattibilità operativa;
3)  finalità, funzioni e attività del servizio; specificare e dettagliare se si tratta di:
3.1) attivazione di nuovo servizio;
3.2) ampliamento di servizio già esistente;
4)  tipologia del bacino di riferimento e dell'utenza prevista con indicazione:
4.1) dei comuni ricompresi;
4.2) della popolazione complessiva;
4.3) della popolazione di riferimento di età superiore a 65 anni;
5)  descrizione completa delle caratteristiche del servizio con riferimento al collegamento con i servizi sociali del comune, con i servizi sanitari e con altre iniziative significative esistenti nel settore della promozione dei servizi per la popolazione anziana:
5.1)  descrizione degli interventi di assistenza e promozione che, nelle previsioni di cui alla legge n. 388/2000, art. 80, comma 14, alla legge n. 328/2000 e nel rispetto del Piano sociale nazionale approvato con D.P.R. 3 maggio 2001, si intendono attivare in rapporto alla specificità della domanda di aiuto ad integrazione ed innovazione dei servizi e degli interventi già in atto;
5.2)  gli obiettivi specifici, i tempi, le modalità e gli strumenti operativi, professionali ed organizzativi, che si intendono impiegare, con indicazione del numero e delle qualifiche degli operatori, documentando la specifica preparazione e competenza professionale, anche con riguardo ai volontari; indicazione delle istituzioni, associazioni, Onlus ed organizzazioni del volontariato che hanno partecipato alla progettazione e/o che si ritiene possano partecipare alla loro attuazione mediante appositi atti d'intesa con indicazione degli impegni assunti e degli operatori coinvolti;
5.3)  qualità e funzionalità delle attrezzature disponibili e/o da acquisire;
5.4)  metodologia, strumenti e tempi del monitoraggio e della verifica in itinere e finali del progetto;
6)  descrizione dei costi complessivi previsti nel caso di nuova attivazione (punto 3.1) o nel caso di ampliamento del servizio (punto 3.2), con indicazione dell'importo del contributo richiesto (max 80% del costo complessivo) e della quota relativa al cofinanziamento a carico dell'organismo richiedente e/o di altri soggetti pubblici e privati aderenti, secondo un articolato piano economico che potrà prevedere spese per:
-  affitto locali;
-  attrezzature (max 20% della spesa prevista);
-  personale: indicazione dei livelli retributivi applicati per le prestazioni lavorative e/o professionali assicurate (in rapporto libero convenzionale od altro titolo) e per oneri generali e strumentali, con applicazione del C.C.N.L. per gli operatori, del tariffario per il personale professionale in convenzione, ed a rimborso delle spese documentate per il personale volontario;
-  attività di formazione permanente (max 5% della spesa prevista);
-  utenze;
-  altre spese finalizzate (da esplicitare) nel limite del 5% della spesa complessiva;
-  totale;
7) piano economico dettagliato, con indicazione dell'importo del contributo richiesto e della quota a carico del soggetto richiedente e di altri soggetti aderenti al progetto, non inferiore al 20% della spesa complessiva prevista, ed apposita specifica delle fonti di copertura finanziaria.
Si precisa che non potranno essere ammessi a contributo:
-  oneri relativi ad attività di promozione dell'organizzazione proponente non connesse direttamente al progetto per il quale si chiede il contributo;
-  oneri relativi ad attività formative non strettamente collegate al medesimo progetto;
-  qualsiasi spesa sostenuta per l'ordinario funzionamento e gestione dell'organizzazione proponente;
-  oneri per attrezzature, arredo, dotazione strumentale non direttamente connessi alla realizzazione del progetto.
4)  Tempi e modalità per la presentazione dei progetti
Gli enti debbono, pena l'esclusione, presentare il progetto nel termine massimo di giorni 45 dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del presente atto, in busta chiusa ed in triplice copia all'Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali, dipartimento regionale della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali, servizio 7° - via Trinacria nn. 34/36 - 90144 Palermo, tramite inoltro postale a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, o tramite consegna diretta. Ai fini del rispetto del termine farà fede la data del timbro postale ovvero del bollo di ricevimento in caso di consegna diretta.
L'istanza di finanziamento a firma del legale rappresentante dell'organismo proponente secondo lo schema in allegato B dovrà essere corredata da:
1)  copia dell'atto costitutivo e dello statuto, composizione del consiglio d'amministrazione e degli organi di controllo;
2)  relazione del legale rappresentante dell'organismo attestante la comprovata e specifica esperienza nel settore della promozione dei servizi per le persona anziane, secondo quanto indicato nel precedente punto 2;
3)  relazione di progetto, relativa all'intervento per il quale si richiede il contributo, redatta in conformità a quanto indicato al precedente punto 3, con impegno ad avviare le attività in caso di esito positivo entro gg. 30 dall'avvenuta comunicazione di ammissione;
4)  atto d'intesa con il comune/comuni nel cui territorio avranno luogo le attività;
5)  copia dell'atto di iscrizione al registro regionale ex legge regionale n. 22/94 per le associazioni di volontariato o di eventuale iscrizione all'albo regionale ex legge regionale n. 22/86, in rapporto alla natura e alle attività dell'ente proponente;
6) dichiarazione del legale rappresentante da cui risulti che il progetto proposto non ha beneficiato di altri finanziamenti o contributi.
5)  Requisiti e modalità per la concessione e l'erogazione dei contributi
I soggetti richiedenti si impegnano ad assicurare il cofinanziamento del progetto presentato per almeno il 20% dell'importo complessivo previsto.
L'Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali provvederà ad approvare, con apposito provvedimento, l'elenco dei progetti ammessi a contributo nel limite delle risorse assegnate alla Regione a valere sulla quota assegnata con D.M. 8 febbraio 2002 sul Fondo ex art. 80, comma 14, legge n. 388/2000 per l'es. 2002 per contributi finanziari a sostegno di servizi di telefonia sociale per anziani, riservandosi la facoltà di determinare l'entità dei contributi concessi.
Successivamente all'approvazione del superiore elenco, si procederà all'erogazione dei contributi in favore dei soggetti ammessi secondo le seguenti modalità:
-  40% dell'importo complessivo del contributo, a comunicazione dell'avvio del servizio;
-  60% a presentazione della relazione sul I semestre di attività.
Rimane facoltà dell'Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali l'attivazione di forme di controllo e di verifica sullo svolgimento del servizio, anche con impiego dei competenti uffici comunali di servizio sociale.
Nel caso di non svolgimento del progetto o di mancato rispetto delle caratteristiche del progetto ammesso a finanziamento, o nel caso di svolgimento parziale delle attività previste nel progetto e ammesse a contributo, l'Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali procederà rispettivamente alla revoca del contributo concesso o alla riduzione proporzionale della quota a saldo, con recupero eventuale delle quote già accreditate.
6)  Modalità di monitoraggio e verifica dell'attuazione dei progetti
Gli organismi destinatari dei contributi sono tenuti a:
-  dare comunicazione all'Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali - dipartimento della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali - servizio 7° - dell'avvio del progetto entro 30 gg. dalla data di comunicazione regionale di ammissione al contributo, contestualmente all'avvio delle attività;
-  inviare al suddetto dipartimento - servizio 7°:
-  una relazione sull'andamento delle attività relativa al I semestre;
-  una relazione complessiva sulle attività svolte a carico del contributo, corredata dalla documentazione giustificativa delle spese sostenute per l'intero progetto.
Le suddette relazioni dovranno contenere i seguenti dati ed informazioni :
-  numero dei contatti telefonici in ingresso;
-  modalità organizzative e gestionali seguite;
-  rapporti attivati con soggetti istituzionali e del privato sociale e le connesse risorse, messe in rete nella gestione delle attività;
-  nodi critici riscontrati nell'attivazione e nella fornitura del servizio.
In sede di adozione del provvedimento di approvazione dei progetti, l'Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali si riserva di fornire ulteriori indicazioni utili per la stesura delle relazioni.
In caso di mancata presentazione della documentazione finale (relazione complessiva sulle attività e documentazione giustificativa della spesa sostenuta) entro il termine di 60 gg. dalla conclusione del progetto, l'Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali provvede alla revoca del contributo ed al conseguente avvio dell'azione di recupero delle somme assegnate.
7)  Valutazione
All'esame e selezione dei progetti pervenuti si provvederà sulla scorta dei seguenti elementi di valutazione:
-  popolazione e ampiezza del territorio individuato, con priorità per i progetti rivolti ad ambiti con maggiore incidenza di anziani ultra 65enni e con popolazione non inferiore ai 50.000 abitanti;
-  livello d'integrazione dei progetti proposti con i servizi sociali e sanitari di base e di secondo livello, anche mediante protocolli d'intesa già operativi con i comuni e le aziende sanitarie interessate, nonché con altre istituzioni ed organismi i cui campi di attività possano essere di rilievo per il servizio proposto;
-  esperienza maturata in precedenza;
-  professionalità specifica degli operatori previsti;
-  capacità di risposta flessibile nell'arco delle 24 ore;
-  idoneità del progetto alla prosecuzione oltre la fase di sperimentazione;
-  entità della spesa annuale e complessiva e della compartecipazione ai costi da parte degli organismi proponenti.
All'approvazione e finanziamento dei progetti ammissibili si provvederà entro i 60 giorni successivi allo scadere del termine fissato per la presentazione delle domande di contributo, con contestuale avvio della procedura di accredito delle somme assegnate nell'ambito delle disponibilità trasferite dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
Allegato B




(2005.17.1159)
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012*

MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
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