REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 18 FEBBRAIO 2005 - N. 7
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 18 gennaio 2005.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di Giarre.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Visti i decreti interministeriali 1 aprile 1968, n. 1404 e 2 aprile 1968, n. 1444;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'art. 68 della legge n. 10 del 27 aprile 1999;
Visto l'art. 5 legge regionale n. 28 del 22 dicembre 1999, nonché il successivo D.P.Reg. di attuazione dell'11 luglio 2000;
Visto il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità, approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, reso applicabile con l'art. 36 della legge regionale n. 7 del 2 agosto 2002, come integrato dall'art. 24 della legge regionale n. 7 del 19 maggio 2003;
Visto il foglio prot. n. 5249 del 6 marzo 2003 pervenuto a questo Assessorato il 19 marzo 2003 ed assunto al protocollo generale in pari data con il n. 18465, con il quale il comune di Giarre ha trasmesso, ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale n. 71/78, gli atti e gli elaborati relativi al piano regolatore generale, con annesse le prescrizioni esecutive ed il regolamento edilizio;
Visto l'ulteriore foglio prot. n. 18805 del 24 luglio 2003, pervenuto il 29 luglio 2003 ed assunto in pari data al protocollo di questo Assessorato con il n. 44126, con il quale il comune di Giarre ha trasmesso le integrazioni richieste con le note di questo Assessorato prot. n. 25899 del 16 aprile 2003 e prot. n. 36903 del 16 giugno 2003;
Vista la delibera n. 1 dell'8 luglio 2002, con la quale il commissario ad acta, nominato presso il comune di Giarre con decreto n. 153 del 9 aprile 2002, ha adottato il piano regolatore generale con annesso regolamento edilizio e prescrizioni esecutive del comune di Giarre;
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, relativi alle delibere di cui sopra;
Vista la certificazione a firma del sindaco del comune di Giarre, datata 5 marzo 2003, in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano in argomento nonché attestante la presentazione, entro i termini di legge di n. 190 osservazioni/opposizioni, delle quali n. 17 fuori termine di legge, avverso il piano adottato;
Visto l'elenco delle osservazioni e/o opposizioni;
Viste le osservazioni/opposizioni di cui al suddetto elenco nonché i relativi elaborati di visualizzazione e deduzioni redatti dal progettista;
Viste le osservazioni/opposizioni pervenute, fuori termine, a questo Assessorato a firma delle ditte: Grasso Concetta ed altri, Torrisi Lucia, Catarella Antonino ed altri, De Vita Michele, Di Mauro Giuseppe, Siracusano Valeria, Raciti Orazio, Saracino Alfio, Grasso Camillo, Patanè Onofrio ed altri, Buda Salvatore, Caudullo Pina, Puglisi Santa ed altri, Caudullo Rosa, Fumagalli Alfredo, Motta Antonina, Cardillo Leonardo ed altri, Emanuele Rosa;
Vista la nota prot. n. 25591/00, 70432/01, 7850/01 del 29 marzo 2001, con la quale l'ufficio del Genio civile di Catania, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, ha espresso parere favorevole, a condizioni, in merito alle previsioni dello strumento urbanistico in argomento;
Vista la nota prot. n. 312/02 del 6 luglio 2002, con la quale l'Ente parco dell'Etna ha espresso parere favorevole sul piano regolatore generale in argomento;
Vista la nota prot. n. 642 del 27 novembre 2003, con la quale il servizio 4/D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica, unitamente agli atti ed elaborati relativi, la proposta di parere n. 74 del 25 novembre 2003, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Situazione urbanistica precedente (intenzioni progettuali)
Il progetto
L'uso urbanistico ed edilizio del territorio di Giarre è in atto regolamentato da un programma di fabbricazione approvato con decreto n. 898 del 12 luglio 1989.
Da quanto riportato dai progettisti nella relazione tecnica, il progetto di piano è mirato a porre Giarre Città Annonaria, cioè città che assume il ruolo prevalente di offrire e garantire servizi per un ambito territoriale esteso ad una zona autonoma ed alternativa dell'area metropolitana catanese.
Pertanto, i progettisti pongono come obiettivi principali i seguenti:
-  creazione e realizzazione della griglia viaria perimetrale;
-  disciplina del territorio;
-  definizione attrezzature di interesse comunale e servizi;
-  riqualificazione dell'esistente.
Zonizzazione
Il piano regolatore generale prevede la suddivisione dell'intero territorio comunale in zone in rapporto alle diverse destinazioni d'uso, ai vincoli ed alle opere o trasformazioni consentite ai sensi della vigente normativa.
Dalle norme di attuazione sono state desunte le caratteristiche di tali zone omogenee di seguito sinteticamente descritte:
Zona A
Comprende le aree del territorio interessate da edifici e le loro pertinenze di particolare valore storico-monumentale; sono ammesse operazioni di risanamento e trasformazione conservativa.
L'edificazione è ammessa solo previa formazione di un piano particolareggiato o di lottizzazione convenzionata avente per oggetto tutta la zona.
Il rapporto di copertura non deve essere maggiore di 7/10 del lotto edificabile.
Detta zona è normata dall'art. 10 delle norme di attuazione.
Zona B
I progettisti suddividono la zona B in 7 sottozone: si tratta di zone residenziali di completamento (B1, B2, B3, B4, B4*, B5, B6), normate dall'art. 11 delle norme di attuazione.
Zona B1
Enuclea la zona compresa fra le vie Lisi, Gentile, Privitera, vico Salimbene e il torrente.
L'edificazione è ammessa solo previa formazione di un piano particolareggiato o di lottizzazione convenzionata avente per oggetto tutta la zona, la densità fondiaria è di 5,00 mc./mq.
Zona B2
L'edificazione è ammessa per comparti, previa formazione di un piano particolareggiato o di lottizzazione convenzionata. Gli interventi di risanamento conservativo ambientale, finalizzati a ricostruire o a mantenere gli ambienti esistenti, devono tutelare i valori architettonici, urbanistici e sociali.
Sono ammessi anche interventi di iniziativa pubblica, la densità fondiaria non deve eccedere il 70% di quella preesistente.
Zone B3, B4, B4*, B5, B6
Delimitano zone in cui è ammessa la costruzione continua e discontinua lungo il fronte stradale, le suddette zone differiscono per la densità fondiaria, caratteristica per ogni zona. La zona B4* riguarda una zona vincolata ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497.
Il suddetto art. 11 delle norme di attuazione è comprensivo delle "prescrizioni particolari per le zone B", dove viene specificato che in dette zone possono essere autorizzate singole concessioni anche senza la preventiva approvazione di un piano di lottizzazione e l'utilizzazione a scopo residenziale di lotti interclusi.
La densità fondiaria per le zone B3, non deve essere maggiore di 3,50 l'altezza massima degli edifici è di ml. 14,20; per le zone B4 la densità fondiaria deve essere non maggiore di 3,00 mc./mq., l'altezza è di ml. 17,50; per le zone B4* la densità fondiaria non deve essere maggiore di 3,00 mc./mq. e l'altezza massima non può superare in alcun caso i ml. 10,00; per le zone B5 la densità fondiaria non deve essere maggiore di 3,00 mc./mq. e l'altezza non deve superare i 7,50.
Per le zone B6 la densità fondiaria non deve essere maggiore di 2,00 mc./mq. e l'altezza massima è fissata in ml. 7,50.
Zone C
I progettisti suddividono la zona C in 6 sottozone: zone C1, C2, C2*, C3, C3*, C5.
Vengono previste nuove zone di espansione C solo nella parte centrale, in prossimità del corso delle Province ad ovest del piano per l'edilizia economica e popolare Jungo, ed a S. Maria La Strada lato ovest.
Le altre zone C sono ubicate in corrispondenza di alcuni comparti edificatori già previsti nel programma di fabbricazione, limitandone però sia l'estensione che la densità fondiaria.
In tutte dette zone l'attività edilizia è subordinata alla preventiva approvazione di un piano di lottizzazione convenzionato, la densità fondiaria varia da 0,75 a 4,5 mc./mq. In particolare, per la zona C2 la densità fondiaria non deve essere maggiore di 0,75 mc./mq. e l'altezza è fissata in 7,50 ml., per la zona C2* la densità fondiaria non deve essere maggiore di 1,00 mc./mq. e l'altezza degli edifici è fissata in ml. 7,50, per le zone C3 la densità fondiaria non deve essere maggiore di 2,00 mc./mq. e ldegli edifici è fissata in ml. 7,50, per la zona C3 la densità fondiaria è di 2,00 mc./mq. e l'altezza è fissata in ml. 7,50.
La zona omogenea C5 è relativa a quella per l'edilizia economica e popolare e tutti i parametri edilizi sono quelli previsti dalle norme di attuazione del piano per l'edilizia economica e popolare vigente, del quale con il presente piano se ne riconferma la validità.
Dette zone sono normate dagli artt. 12, 13, 14, 15, 16, 17 e 19 delle norme di attuazione.
Zona C6 - Residenze stagionali
Si tratta di parti del territorio comunale prevalentemente libere con valenza panoramica destinata alla residenza stagionale. Le costruzioni devono essere di tipo isolate e non è consentita l'edificazione in aderenza. Il lotto minimo deve essere di 2.000,00 mq., l'indice di fabbricabilità max 0,25 mc./mq. e l'altezza max 6,00 ml.
Detta zona è normata dall'art. 18 delle norme di attuazione.
Zone per insediamenti produttivi:
Zone D (D1, D2,) - A destinazione artigianale
Dette zone sono rispettivamente destinate a:
-  attività industriali e artigianali;
-  attività artigianali, commerciali, direzionali e terziari.
Zone D1 - Insediamenti artigianali/industriali
E' consentita la costruzione di laboratori artigianali, autorimesse, magazzini e depositi.
L'edificazione è consentita previa formazione ed approvazione di piani di lottizzazione convenzionata, intervento diretto o di piani di insediamenti produttivi è fissata una densità fondiaria pari a 3,00 mc./mq. e l'altezza massima non superiore a ml. 11,00.
Detta zona è normata dall'art. 20 delle norme di attuazione.
Zone D2 - Insediamenti artigianali, commerciali, direzionali e terziari
E' ammessa la costruzione di fabbricati destinati agli usi sopra detti per le zone D1, con esclusione di edifici ad uso abitativo.
Per l'edificazione in dette zone sono stati individuati n. 16 comparti edificatori.
L'edificazione è subordinata all'approvazione del piano particolareggiato o di lottizzazione convenzionato esteso alla superficie dell'intero comparto è fissata una densità fondiaria pari a 3,00 mc./mq. e l'altezza max non deve essere superiore a 8,00.
Detta zona è normata dall'art. 21 delle norme di attuazione.
Zona agricola:
Zona E
Sono ammessi interventi pertinenti all'esercizio dell'agricoltura, nonché interventi produttivi ai sensi dell'art. 22 della legge regionale n. 71/78. La densità edilizia per le costruzioni residenziali deve essere non maggiore di 0,03 mc./mq. e l'altezza max è di ml. 7,50.
Detta zona è normata dall'art. 22 delle norme di attuazione.
Zone per impianti e attrezzature di interesse generale:
Zona F
Si tratta di alcune aree del territorio destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generale o comune (ospedali, chiese, mercati ecc.), la densità fondiaria non deve essere maggiore di 5,00 mc./mq.
Detta zona è normata dall'art. 23 delle norme di attuazione.
Zona I
Tale zona è destinata all'istruzione. E' ammessa la costruzione di asili nido, scuole materne, scuole dell'obbligo, scuole medie e superiori.
Detta zona è normata dall'art. 24 delle norme di attuazione.
Zona AB
In tale zona è ammessa la costruzione di impianti produttivi di carattere turistico-alberghiero, la densità fondiaria deve essere non maggiore di 3,00 mc./mq. e l'altezza max di 11,00.
Detta zona è normata dall'art. 25 delle norme di attuazione.
Zona PC
Si tratta di aree destinate a strutture per la protezione civile. Tali aree nell'uso normale, possono essere utilizzate in vario modo (ad es. fiere, mercati periodici, aree a verde, ecc.) e comunque con strutture provvisorie smontabili e removibili allo scopo di non compromettere la destinazione in caso di emergenza.
Detta zona è normata dall'art. 26 delle norme di attuazione.
Zona P - Polo intermodale
Tale zona sarà caratterizzata da un complesso organico di strutture e servizi integrati finalizzati alla razionalizzazione della grande distribuzione commerciale ed allo scambio di merci basato sull'intermodalità dei vari segmenti e mezzi di trasporto tra loro collegati: scalo ferroviario, porti, aeroporti e viabilità di grande comunicazione.
L'edificazione di detta zona sarà regolamentata attraverso la formazione di piani attuativi.
Detta zona è normata dall'art. 27 delle norme di attuazione.
Zona VP - Verde pubblico
Sono ammesse modeste opere infrastrutturali di arredo.
Le suddette opere sono specificate dall'art. 28 delle norme di attuazione.
Zona PU - Parco urbano
Si tratta di una zona che ha conservato il carattere di interesse paesistico ed ambientale.
Detta zona è normata dall'art. 29 delle norme di attuazione.
Zona VS - Verde sportivo
Sono zone destinate ad attrezzature sportive e relativi servizi.
Detta zona è normata dall'art. 30 delle norme di attuazione.
Zona VPR - Verde privato
Zona VPRI - Verde di salvaguardia ambientale
E' prescritto il mantenimento dello stato dei luoghi.
Dette zone sono normate rispettivamente dall'art. 31 e dall'art. 32 delle norme di attuazione.
Zona VPA - Verde parco agricolo perturbano
Si tratta di zona caratterizzata di valori paesistico ed ambientale.
Detta zona è normata dall'art. 33 delle norme di attuazione.
Viabilità
I progettisti prevedono una viabilità perimetrale di collegamento e una che collega Giarre e le sue frazioni.
In generale è stata individuata, quasi per intero, una viabilità coincidente con quella preesistente per ridurre i costi d'intervento e non incidere con nuovi tagli il territorio.
Sono stati previsti sostanzialmente una serie di collegamenti mirati al miglioramento delle attuali arterie e la realizzazione di raccordi con la viabilità esistente.
Inoltre, è stato proposto un nuovo tracciato della Circumetnea che, interrandosi a Coste, può costituire una ferrovia metropolitana, collegando piazza Duomo di Giarre al porto di Riposto, a torre Archirafi, con possibilità di collegamento con Catania, rientrando nella ferrovia dello Stato a Carruba/Archi, dove è stata prevista la nuova stazione della Circumetnea con ampio parcheggio.
Zone per attrezzature e servizi
La dotazione di piano delle superfici destinate ad attrezzature e servizi è stata operata in base ad una puntuale valutazione approdando a valori (mq. 1.062.724) ben superiori alla dotazione minima richiesta (mq. 545.490). Ciò anche per tenere conto dell'esigenza di creare attrezzature di interesse collettivo a valenza sovracomunale. Sono stati previsti dei centri sociali culturali polifunzionali nei quartieri.
Si prevedono nuove aree per asilo nido e scuola materna, è stato proposto un considerevole ampliamento della zona artigianale di Trapunti fra la S.S. 114 e la Giarre-S. Venerina; nelle frazioni sono state localizzate micro aree artigianali e a ridosso del centro abitato.
In località Carruba è stata localizzata una grande area per la realizzazione di un centro intermodale.
Inoltre, sono stati previsti:
-  mercato ortofrutticolo;
-  mercato dei fiori;
-  macello consortile o centro carni;
-  mercato ambulante;
-  aree per parcheggi, mq. 84.039 in aggiunta alle superfici attualmente impegnate mq. 50.065.
Prescrizioni esecutive
Sono state redatte, ai sensi dell'art. 2 della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche ed integrazioni, n. 11 prescrizioni esecutive con i relativi allegati come da elenco riportato nella sindacale prot. n. 5249 del 6 marzo 2003 e successivamente integrato con nota comunale prot. n. 12560/2003.
Dette prescrizioni esecutive consistono nei sotto elencati piani particolareggiati che insistono su aree di espansione (C2, C2* e C3):
1)  S. Maria La Strada - zona C3;
2)  S. Giovanni M. - zona C2*;
3)  Macchia - zona C2;
4)  Comparto 1 - zona C3;
5)  Comparto 2 - zona C3;
6)  Viale delle Province - zona C3*;
7)  Altarello - zona C2;
8)  Carruba - via S. Giuseppe - zona C2*;
9)  Carruba - via S. Martino - zona C2*;
10)  San Leonardello - zona C2*;
11)  Zona artigianale Trepunti.
Prescrizione esecutiva S. Maria La Strada - zona C3:
Detta prescrizione esecutiva riguarda un comparto destinato a zona C3 è delimitata ad est con la zona B5, ad ovest con strada di piano circumvallazione ovest, a nord con zona agricola e a sud con zona B5. Il piano di piano ammette la costruzione di villini plurifamiliari a schiera continua o discontinua o duplex.
Presenta una superficie complessiva di 31.761 mq. con un numero di abitanti da insediare pari a 382.
Presenta le seguenti prescrizioni:
-  densità fondiaria max 2 mc./mq.;
-  rapporto di copertura max 40%;
-  distanza minima >=5 ml.
Si prevede una spesa per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (strade, verde e parcheggio) pari a lire 1.125.029.890.
Prescrizione esecutiva S. Giovanni M. - zona C2*:
Detta prescrizione esecutiva riguarda un comparto destinato a zona C2* è delimitata ad est con la via A. Di Bella, ad ovest parte con la via Musumeci, parte con area di istruzione ed area a parcheggio, a nord parte con via Meda e parte con la zona B5 ed a sud con la via Di Bella.
Il piano di piano ammette la costruzione di villini plurifamiliari a schiera continua o discontinua o duplex.
Presenta una superficie complessiva di 40.269 mq. con un numero di abitanti da insediare pari a 273.
Presenta le seguenti prescrizioni:
-  densità fondiaria max m. 1,00 mc./mq.;
-  rapporto di copertura max 40%;
-  distanza minima >=5 ml.
Si prevede una spesa per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (strade, verde e parcheggio) pari a lire 912.939.855.
Prescrizione esecutiva Macchia - zona C2:
Detta prescrizione esecutiva riguarda un comparto a destinazione residenziale Macchia zona C2* è delimitata ad est con la zona B5 ed a verde pubblico, ad ovest parte con la via delle Zagare con via Volta e verde sportivo, a nord con via Delle Rose e a sud con verde sportivo con protezione civile e via delle Zagare.
Il piano ammette la costruzione di villini plurifamiliari a schiera continua o discontinua o duplex.
Presenta una superficie complessiva di 60.953 mq. con un numero di abitanti da insediare pari a 342.
Presenta le seguenti prescrizioni:
-  densità fondiaria max 0,75 mc./mq.;
-  rapporto di copertura max 40%;
-  distanza minima >=5 ml.
Si prevede una spesa per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (strade, verde e parcheggio) pari a lire 751.696.775.
Prescrizione esecutiva comparto 1 - zona C3:
Detta prescrizione esecutiva riguarda un comparto a destinazione residenziale comparto 1 - zona C3 è delimitata ad est con la zona edilizia popolare, ad ovest con il viale delle Province, a nord con via A. Gramsci e a sud con via Settembrini.
Il piano di piano ammette la costruzione di villini plurifamiliari a schiera continua o discontinua o duplex.
Presenta una superficie complessiva di 8.660 mq. con un numero di abitanti da insediare pari a 125.
Presenta le seguenti prescrizioni:
-  densità fondiaria max 2,00 mc./mq.;
-  rapporto di copertura max 40%;
-  distanza minima >=5 ml.
Si prevede una spesa per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (strade, verde e parcheggio) pari a lire 111.212.336.
Prescrizione esecutiva comparto 2 - zona C3:
Detta prescrizione esecutiva riguarda un comparto a destinazione residenziale comparto 2 - zona C3 è delimitata ad est con la zona edilizia popolare, ad ovest con il viale delle Province, a nord con via Settembrini e a sud con la strada di zona edilizia popolare.
Il piano di piano ammette la costruzione di villini plurifamiliari a schiera continua o discontinua o duplex.
Presenta una superficie complessiva di 22.864 mq. con un numero di abitanti da insediare pari a 333.
Presenta le seguenti prescrizioni:
-  densità fondiaria max 2,00 mc./mq.;
-  rapporto di copertura max 40%;
-  distanza minima >=5 ml.
Si prevede una spesa per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (strade, verde e parcheggio) pari a lire 271.509.540.
Prescrizione esecutiva viale delle Province - zona C3*:
Detta prescrizione esecutiva riguarda un comparto a destinazione residenziale viale delle Province - zona C3* è delimitata ad est con strada di zona edilizia popolare, ad ovest con zona B5, a nord con strada di zona edilizia popolare e a sud con strada di zona edilizia popolare.
Il piano di piano ammette la costruzione di villini plurifamiliari a schiera continua o discontinua o duplex.
Presenta una superficie complessiva di 25.127 mq. con un numero di abitanti da insediare pari a 349.
Presenta le seguenti prescrizioni:
-  densità fondiaria max 2,00 mc./mq.;
-  rapporto di copertura max 40%;
-  distanza minima > = 5 ml.
Si prevede una spesa per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (strade, verde e parcheggio) pari a lire 416.288.982.
Prescrizione esecutiva Altarello - zona C2:
Detta prescrizione esecutiva riguarda un comparto a destinazione residenziale Altarello - zona C2 è delimitata ad est con zona B5, ad ovest con strada di piano regolatore, a nord con strada esistente e a sud con parcheggio e strada esistente.
Il piano di piano ammette la costruzione di villini plurifamiliari a schiera continua o discontinua o duplex.
Presenta una superficie complessiva di 25.152 mq. con un numero di abitanti da insediare pari a 353.
Presenta le seguenti prescrizioni:
-  densità fondiaria max 2,00 mc./mq.;
-  rapporto di copertura max 40%;
-  distanza minima > = 5 ml.
Si prevede una spesa per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (strade, verde e parcheggio) pari a lire 429.284.559.
Prescrizione esecutiva Carruba - via S. Giuseppe - zona C2*:
Detta prescrizione esecutiva riguarda un comparto a destinazione residenziale Carruba - via S. Giuseppe - zona C2* è delimitata ad est con zona B5, ad ovest con viale della Gioventù, a nord con la via S. Giuseppe e a sud con via Corridori Gancia.
Il piano di piano ammette la costruzione di villini plurifamiliari a schiera continua o discontinua o duplex.
Presenta una superficie complessiva di 12.984 mq. con un numero di abitanti da insediare pari a 84.
Presenta le seguenti prescrizioni:
-  densità fondiaria max 1,00 mc./mq.;
-  rapporto di copertura max 40%;
-  distanza minima > = 5 ml.
Si prevede una spesa per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (strade, verde e parcheggio) pari a lire 171.643.081.
Prescrizione esecutiva Carruba - via S. Martino - zona C2*:
Detta prescrizione esecutiva riguarda un comparto a destinazione residenziale Carruba - via S. Martino - zona C2* è delimitata ad est con zona B6 e B5, ad ovest, a nord e a sud con zona agricola.
Il piano di piano ammette la costruzione di villini plurifamiliari a schiera continua o discontinua o duplex.
Presenta una superficie complessiva di 14.160 mq. con un numero di abitanti da insediare pari a 84.
Presenta le seguenti prescrizioni:
-  densità fondiaria max 1,00 mc./mq.;
-  rapporto di copertura max 40%;
-  distanza minima > = 5 ml.
Si prevede una spesa per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (strade, verde e parcheggio) pari a lire 59.506.095.
Prescrizione esecutiva San Leonardello -- zona C2*:
Detta prescrizione esecutiva riguarda un comparto a destinazione residenziale San Leonardello - zona C2* è delimitata ad est con via Madonna della Libertà, ad ovest e a nord con zona agricola, e a sud con zona B5.
Il piano di piano ammette la costruzione di villini plurifamiliari a schiera continua o discontinua o duplex.
Presenta una superficie complessiva di 7.422 mq. con un numero di abitanti da insediare pari a 57.
Presenta le seguenti prescrizioni:
-  densità fondiaria max 1,00 mc./mq.;
-  rapporto di copertura max 40%;
-  distanza minima > = 5 ml.
Si prevede una spesa per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (strade, verde e parcheggio) pari a lire 69.993.870.
Prescrizione esecutiva zona artigianale Trepunti:
Il progetto della zona artigianale Trepunti è ubicato in un'ampia area delimitata ad est dalla statale 114, a sud dalla zona artigianale prevista nello strumento urbanistico vigente (il cui piano particellare è stato approvato con delibera del consiglio comunale n. 23/91) e con la strada provinciale n. 86, Codavolpe-S. Leonardello, ad ovest dalla strada provinciale n. 85 S. Venerina Trepunti, a nord dalla via S. Matteo.
L'intera area artigianale occupa circa 238.354 mq., ricadente nel foglio n. 66 del nuovo catasto terreni, di superficie così distribuita:
-  superficie lotti mq. 121.936;
-  superficie strade mq. 44.793;
-  area a parcheggio mq. 21.940;
-  area a verde mq. 6.470;
-  attrezzature mq. 161.123;
-  totale area ad uso pubblico mq. 444.522;
-  aree escluse mq. 27.703;
superficie totale del piano mq. 238.354.
Sono state previste le seguenti tipologie:
Tipologia A e A* - Artigianato di servizio con abitazione del titolare. Di tali tipologie ne sono previste 16 lotti;
Tipologia A1 - Artigianato di servizio con abitazione del titolare. Di tale tipologia ne è prevista 1 lotto;
Tipologia B e B* - Artigianato di produzione. Di tali tipologie ne sono previste 26 lotti;
Tipologia C e C* - Artigianato di imprese produttive. Di tali tipologie ne sono previste 17 lotti.
Complessivamente l'intervento prevede un totale di 60 lotti con un volume realizzabile di 365.808 mc., una superficie di mq. 121.936 e una superficie coperta di mq. 48.798.
L'importo per la realizzazione delle opere di urbanizzazione, con esclusione degli oneri per la realizzazione delle attrezzature, risulta pari a lire 14.086.205.250.
CONSIDERAZIONI
1.0.  -  Procedure
Occorre evidenziare che in base agli atti prodotti le procedure di adozione del piano sono regolari in quanto:
-  la deliberazione commissariale di adozione del piano n. 1/2002 con i relativi allegati, è contestuale all'adozione delle prescrizioni esecutive;
-  il piano con i relativi allegati è supportato dallo studio geologico, redatto ai sensi dell'art. 5 della legge regionale n. 65/81 ed in conformità della circolare assessoriale n. 2222/95;
-  il piano è supportato dallo studio agricolo forestale, con allegata una dichiarazione relativa alla non necessità di adeguamento dello studio in questione alle modifiche ed integrazioni della legge regionale n. 16/96 (legge regionale n. 13/99 e legge regionale n. 6/2001);
-  il piano con i relativi allegati è stato sottoposto preventivamente all'adozione, all'esame e parere dell'ufficio del Genio civile competente, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74;
-  il piano con i relativi allegati è stato sottoposto all'esame e parere dell'Ente parco dell'Etna;
-  il piano con i relativi allegati è stato regolarmente depositato e pubblicizzato, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78;
-  sulle osservazioni e/o opposizioni presentate avverso il piano ed alle prescrizioni esecutive sono state formulate proprie deduzioni da parte dei progettisti;
-  dal verbale redatto ai sensi dell'art. 8 del disciplinare tipo regionale, non si evincono sostanziali contrasti con le previsioni del piano regolatore generale;
-  dall'esame della cartografia si deduce che le previsioni del piano regolatore generale non ricadono all'interno del perimetro delle aree inserite nel piano straordinario dell'assetto idrogeologico di cui al decreto del 4 luglio 2000.
Si rappresenta, infine, che non si è dato luogo a delibera di controdeduzioni relativamente alle osservazioni presentate al piano regolatore generale, adottato dal commissario, stante che l'intervento sostitutivo è stato disposto a seguito di dichiarazione di incompatibilità resa dalla maggioranza dei consiglieri comunali pro-tempore, ex art. 176 dell'Ordinamento regionale degli enti locali.
2.0.  -  Progetto di piano
Le analisi del dimensionamento del piano sono state condotte per un arco temporale decennale (1999-2009).
Tuttavia, poiché il patrimonio edilizio esistente risulta sottoutilizzato, così come precisato nella relazione progettuale, la capacità insediativa del piano per il prossimo ventennio si ritiene che possa soddisfare il fabbisogno di aree residenziali, produttive, turistiche e dei servizi connessi, tenuto conto degli indirizzi assunti per la redazione del piano ed i criteri adottati per le più importanti sistemazioni urbanistiche.
2.1.  -  Vincoli
In generale i progettisti hanno indicato negli elaborati di piano i vincoli con le relative fasce di rispetto discendenti da leggi specifiche, ad eccezione:
-  della fascia di rispetto cimiteriale del cimitero comunale di Giarre che risulta inferiore a quella minima prescritta dalla vigente normativa (mt. 200), salvo l'acquisizione dell'autorizzazione per la riduzione della stessa secondo la procedura della normativa vigente. Si precisa che la riduzione della fascia di rispetto cimiteriale è subordinata all'autorizzazione sanitaria prescritta per legge;
-  della relativa fascia di rispetto boschiva che dovrà essere indicata sugli elaborati di piano in base a quanto fissato dall'art. 10 della legge regionale n. 16/96 e successive modifiche ed integrazioni;
-  delle fasce di rispetto dei torrenti o corsi d'acqua presenti nel territorio che dovranno essere indicate sugli elaborati di progetto in base a quanto indicato dalla legge n. 431 dell'anno 1985 (150 mt.).
Pertanto, l'ente locale in sede di controdeduzione dovrà indicare sugli elaborati grafici le fasce sopraspecificate sopperendo alle evidenziate carenze.
3.0.  -  Zonizzazione
3.1.  -  Zona A
I progettisti perimetrano una zona omogenea A nel centro urbano di Giarre a riconferma di quelle prevista dal programma di fabbricazione.
Nel corso del sopralluogo effettuato si è avuto modo di constatare che parte del centro abitato del capoluogo, non destinato a zona A, è ancora riconoscibile l'originario tessuto urbano, lo stesso ha mantenuto le caratteristiche morfologiche e tipologiche originarie, anche se, una minima parte dell'edilizia esistente è stata oggetto di discutibili interventi che talvolta ne hanno alterato la tipologia.
Inoltre, esiste ulteriore cospicua porzione di detto centro classificata invece quale zona B1 B2 e B3 nelle quali, sebbene in maniera non omogenea a motivo di intercorsi fenomeni di sostituzione edilizia, si ravvisano persistere valori urbanistici ed ambientali meritevoli di tutela.
Pertanto non si condivide pienamente detta zona A come enucleata dai progettisti; per tale ragione, si ritiene che la zona A debba essere estesa fino ad includere alcuni comparti classificati nel piano adottato zone B1, B2 e B3 nelle quali è ancora riconoscibile o meglio si è mantenuto l'originario tessuto viario pure in presenza di processi, anche consistenti, di alterazioni tipologiche e/o di sostituzione delle unità edilizie, delimitate con tratto di colore rosso nelle planimetrie nn. 6 e 9 del progetto di piano.
All'interno della zona così classificata mantengono, ovviamente, le loro destinazioni le aree pubbliche, di uso pubblico o destinate a verde privato così come individuate dai progettisti.
Inoltre, si è rilevato che nelle frazioni di Giarre il piano non individua alcuna zona A, tuttavia, si è rilevata la presenza di un tessuto urbano di antica formazione nonché la presenza di tipologie edilizie di notevole pregio architettonico.
Pertanto, le aree evidenziate anch'esse con segno rosso sulle planimetrie del progetto di piano n. 4, 11 e 16, vanno classificate come zone territoriali omogenee A.
Inoltre, i progettisti dovranno anche includere e disciplinare nella zona A una parte degli spazi inedificati immediatamente adiacenti alla frazione Miscarello, evidenziati con segno rosso nella relativa tavola di progetto di piano, destinate dal piano come zone C6 (per le quali si rimanda alle considerazioni di cui al successivo punto 3.3), in quanto costituiscono complemento urbanistico del complesso urbano storico per le particolari caratteristiche paesaggistiche ed ambientali negli stessi presenti.
Infine, si è rilevata la sussistenza di edifici di particolare pregio architettonico anche se inseriti in zone territoriali omogenee diverse dalla A. Per tutti gli edifici che presentano le predette caratteristiche sono ammissibili interventi di restauro conservativo, mentre nelle aree contigue possono essere consentiti gli interventi edilizi compatibili per tipologia e caratteristiche con gli immobili da salvaguardare.
Per tutte le zone A così enucleate valgono le prescrizioni di cui all'art. 10 delle relative norme di attuazione.
3.2. - Zone B
In ordine alla enucleazione della zone B in linea di massima le stesse vengono condivise salvo quanto appresso specificato:
-  parte delle zone B1, B2 e B3 contornate con colore rosso sono da classificare zona A per le considerazioni che precedono.
Per quanto riguarda l'enucleazione della zona B5 e per alcuni comparti della zona B6, caratterizzati dalla presenza di ampi spazi liberi, precisamente per quelli perimetrati nelle frazioni adiacenti a zone esistenti quasi sature, si richiede un'analisi territoriale che dimostri il possesso dei requisiti prescritti dal D.M. n. 1444/68, in difetto tali comparti sono da considerare come zona territoriale C.
Inoltre, per quanto riguarda l'isolato di zona omogenea territoriale B5 in contrada Macchia, compresa tra la via S. Matteo e la via Parisi, non si può fare a meno di rilevare che lo stesso è caratterizzato dalla presenza di ampi spazi inedificati la cui attuazione per singoli interventi si presenta problematica. Pertanto, si prescrive la preliminare predisposizione di strumenti esecutivi al fine di definire il migliore assetto urbanistico dell'isolato, i rapporti planivolumetrici con l'edificato esistente e le necessarie urbanizzazioni primarie.
3.3.  -  Zona C
I progettisti localizzano le zone di espansione C principalmente nella parte centrale, in prossimità del corso delle Province ad ovest del piano per l'edilizia economica e popolare Junco, ed a S. Maria la strada lato ovest.
Le altre zone C sono ubicate in corrispondenza di alcuni comparti edificatori già previsti nel programma di fabbricazione, limitandone però sia l'estensione che la densità fondiaria.
In linea di massima le stesse vengono condivise salvo quanto appresso specificato:
Per quanto riguarda le zone C6 (residenze stagionali), non si può fare a meno di rilevare che l'ampia estensione delle aree non è giustificata da apposite analisi a sostegno di tale previsione.
Per quanto attiene le aree previste nella frazione Miscarello, ferme restando le considerazioni formulate in ordine alla perimetrazione del nucleo storico, in considerazione della conformazione orografica del sito notevolmente acclive e certamente ancora significativo come paesaggio e che parte della zona è interessata da fenomeni franosi, per come evidenziato dagli atti ed elaborati di natura geologica, non si condividono le zone C6 in detta frazione e pertanto le stesse assumono la classificazione di zone E di verde agricolo.
Per quanto riguarda le aree C6 previste in località S. Giovanni M. pur non essendo le stesse adeguatamente giustificate, dal punto di vista dimensionale, poiché, tuttavia non si può escludere in assoluto l'esigenza locale di prevedere zone destinate a tale scopo, si prescrive, al fine di attenuare l'eccessivo carico urbanistico, la riduzione dell'indice di densità fondiaria da 0,25 mc./mq. a 0,15 mc./mq. con l'obbligo della preliminare attuazione attraverso piani di lottizzazioni estesi almeno a 2 ettari.
3.4.  -  Zona D
Vengono individuate in prossimità delle frazioni, aree classificate zone D2 Artigianale, commerciale, terziaria e l'allargamento della zona artigianale D1 Industriale-artigianale (circa 24 ettari) a nord della frazione S. Leonardello oggetto di prescrizioni esecutive.
Le scelte progettuali formulate quanto a dette zone sono condivise salvo all'allargamento della zona artigianale localizzata a nord di S. Leonardello che, come peraltro evidenziato in alcune osservazioni, si ritiene sovradimensionata (circa tre volte la zona produttiva esistente), rispetto ai prevedibili fabbisogni locali.
Pertanto, si prescrive lo stralcio di tale zona, perché sia ristudiata e dimensionata in rapporto ai fabbisogni produttivi del comune. Nelle more detta zona assumerà la destinazione di verde agricolo.
3.5.  -  Zona E
Si ritengono condivisibili le prescrizioni di cui all'art. 22 delle norme di attuazione ad eccezione dell'ultimo comma in quanto gli interventi per il tempo libero e lo svago (campi di calcetto, tennis, atletica, ecc.) non sono compatibili con le attività consentite in verde agricolo, questi ultimi peraltro esclusi dall'art. 22 della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche e integrazioni.
4.0.  -  Attrezzature
In generale si condividono le previsioni in ordine alle attrezzature, che risultano ben distribuite, in linea di massima, nei diversi settori del centro abitato nel rispetto dei bacini di utenza di cui Giarre si pone come città annonaria, cioè città che assume il ruolo prevalente di offrire e garantire servizi per un ambito territoriale esteso ad una zona autonoma ed alternativa alla fascia dell'area metropolitana catanese e messinese.
Le previsioni delle attrezzature di interesse comune mirano a consolidare il ruolo di centro di servizi del comune di Giarre.
Ciò posto non si può fare a meno di osservare:
-  le aree destinate a protezione civile considerate le molte osservazioni che sono state avanzate dai proprietari in quanto titolari di diverse concessioni edilizie, dette aree vanno riverificate al fine dell'attuabilità delle predette aree in relazione alla efficacia delle concessioni edilizie rilasciate;
-  non si condivide l'area riservata ad edilizia scolastica nella "Prescrizione esecutiva S. Giovanni Montebello", perché ricadente all'interno di una fascia di attenzione associata ad una faglia sepolta, come evidenziato nel parere del Genio civile di Catania (prot. n. 25591/00, n. 7432/01 e n. 7850/01 del 29 marzo 2001), in quanto individuata come area controindicata all'edificazione.
4.1.  -  Polo intermodale
Il piano prevede una notevolissima estensione di un'area provvista di tutti i servizi, attrezzature per quanto necessario che possa servire da centro di deposito, smistamento, scambio di prodotti e merci ...(omissis) con la destinazione di "Polo intermodale".
Preliminarmente, non si può fare a meno di rilevare che la relazione non riporta apposite analisi giustificative a sostegno dell'ampia estensione della stessa, che indubbiamente incide notevolmente sull'assetto territoriale sia del comune di Giarre che di quelli viciniori.
Peraltro le funzioni in essa previste come specificate all'art. 27 delle norme di attuazione risultano molto generiche e le conferiscono una natura intercomunale anch'essa non giustificata da alcuna analisi che tenga conto delle esigenze sovracomunali e neanche da direttive a livello di piano territoriale di settore.
Per quanto sopra si disattende tale previsione e si classifica l'area relativa a zona E di verde agricolo.
5.0.  -  Viabilità
Il sistema viario proposto appare nella sua generalità una conferma dell'attuale situazione, finalizzato essenzialmente, all'adeguamento della viabilità esistente attraverso semplici e funzionali miglioramenti e collegamenti con la stessa.
Detti interventi appaiono idonei a soddisfare le esigenze della mobilità urbana ed extraurbana delle attuali arterie di collegamento in quanto finalizzati principalmente al decongestionamento del traffico veicolare.
6.0.  -  Norme di attuazione
Le norme di attuazione si devono intendere modificate e adeguate in relazione a quanto sopra considerato alla zona territoriale omogenea e a quanto espresso dall'ufficio del Genio civile di Catania con nota prot. n. 25591/00, 7432/01 e 7850/01 del 29 marzo 2001.
7.0.  -  Regolamento edilizio
Si ritiene di poter condividere in linea generale il contenuto del regolamento edilizio al quale dovranno essere apportate le seguenti modifiche:
Art. 4: Sostituire "n. 21 del 1998" con "n. 25 del 1997, art. 10";
Titolo 1 - Cap. II: modalità per costruire: gran parte degli articoli inseriti in questo capitolo si riferiscono a precipue disposizioni di legge che disciplinano le attività edilizie.
Gli articoli, considerata la datazione della relazione del regolamento, non sono aggiornati alle recenti disposizioni di legge e pertanto queste ultime devono considerarsi prevalenti rispetto al regolamento edilizio adottato.
Si devono considerare altresì introdotte in questo capitolo le disposizioni agevolative e alternative in materia di attività edilizia introdotte nella Regione siciliana con l'art. 14 della legge regionale n. 2/2002;
Art. 24 - punto 1: eliminare il secondo capoverso in quanto le variazioni possibili previste al piano di lottizzazione integrano una variante allo stesso piano e come tale da sottoporre all'approvazione del consiglio comunale;
Art. 54: sostituire "ml. 3,00" con "ml. 1,50" considerato che una profondità eccessiva dei loggiati, non giustificata da esigenze tecniche, configura la creazione di spazi non sottraibili dal computo della superficie coperta;
Art. 54: vanno comunque richiamate le definizioni di cui all'art. 20 della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche ed integrazioni;
Art. 111: vanno richiamate le disposizioni relative ai parcheggi di cui alla legge regionale n. 28/99 ed al D.P.R.S. dell'11 luglio 2000;
Art. 127: va cassato l'articolo in quanto le sanzioni penali non sono oggetto di regolamento edilizio;
Art. 129: per gli evidenti contenuti normativi di attuazione detto articolo va trasferito alle norme di attuazione.
I due elaborati planimetrici intitolati "Comparti edificatori - zona D2", allegati al regolamento edilizio, vanno stralciati e trasferiti nelle norme di attuazione.
8.0.  -  Prescrizioni esecutive
Si condividono le aree da destinare al soddisfacimento di fabbisogni residenziali ad eccezione della proposta prescrizione esecutiva Trepunti per le considerazioni espresse nella presente proposta di cui al precedente punto 3.4.
9.0.  -  Programmazione commerciale
Con nota sindacale prot. n. 4253 del 14 agosto 2003 il comune di Giarre, come in precedenza riferito, ha integrato con la documentazione richiesta, la programmazione urbanistica riferita al settore commerciale.
Detta integrazione sostanzialmente consiste nel recepimento delle disposizioni statali e regionali in materia di attività commerciali. In effetti, l'amministrazione comunale ha provveduto, tramite adeguamenti normativi di cui alla legge regionale n. 28/99 e al decreto presidenziale dell'11 luglio 2000, a rendere conforme la variante generale al piano regolatore generale adottata.
Detto adeguamento non implica innovazioni rispetto all'impostazione generale al piano regolatore generale, avendo previsto solamente limitate modifiche di adeguamento alle norme di attuazione, come dettagliatamente descritto nell'allegata relazione tecnica.
Di fatto si è proceduto alla disciplina dell'attività commerciale attraverso una dettagliata analisi delle strutture di vendita esistenti sul territorio comunale, in particolare in contrada S. Maria La Strada, Giarre-Altarello, Trepunti, Carruba, S. Leonardello e S. Giovanni, sfruttandone al massimo le risorse esistenti. Da detta analisi ne deriva che le attività commerciali esistenti nel territorio di Giarre sono complessivamente 811 così ripartite:
-  90,4% esercizi di vicinato;
-  9% medie strutture di vendita;
-  0,6% grandi strutture di vendita di livello inferiore;
-  0% grandi strutture di vendita di livello superiore.
Vengono inoltre individuate 7 strutture di vendita all'ingrosso.
Sono state individuate nello strumento adottato, le aree da destinare agli insediamenti di medie e grandi strutture di vendita al dettaglio, le aree da destinare al mercato in aree pubbliche di tipo giornaliero, periodico, fisso...
Le suddette attività commerciali sono state allocate:
-  nel centro storico (esercizi di vicinato);
-  nelle zone urbane consolidate (B1 e B2 e zone di espansione) sono consentite anche le medie strutture di vendita solo nel caso in cui si dimostri l'asservimento di idonee aree a parcheggio a sevizio delle stesse;
-  nelle zone produttive sono consentite medie e grandi strutture di vendita;
-  nelle zone speciali - zona destinata a "Polo intermodale" è consentito l'inserimento di medie e grandi strutture di vendita e o di centri commerciali la cui edificazione sarà regolamentata attraverso la formazione di piani attuativi;
-  nelle zone destinate a "Protezione civile" possono essere utilizzate a "mercati su aree pubbliche di tipo giornaliero o periodico" fiere ecc.
Preliminarmente si rileva che tra gli atti relativi alla programmazione commerciale le relative norme di attuazione non sono state adottate contestualmente allo strumento urbanistico, pertanto, per quanto riguarda le zone interessate assoggettate a tali norme, si prescrive l'osservanza degli articoli della legge regionale n. 28/99 e del decreto presidenziale dell'11 luglio 2000. A tal fine si rimanda all'elaborato redatto dall'ufficio tecnico comunale V settore - relazione e disciplina attuativa - punto 6.0 in quanto redatto in conformità alla superiore normativa.
Considerato che:
-  il procedimento amministrativo seguito appare regolare in quanto nessuna modifica urbanistica è stata apportata al piano regolatore generale adottato ma, con appositi elaborati è stato integralmente recepito quanto previsto dalla normativa in materia al fine di garantire un assetto tale per favorire la realizzazione di una rete distributiva efficiente;
-  le attività di Giarre ed in particolar modo quelle terziarie, come meglio in precedenza riportato, si rivolgono anche ad una estesa fascia di Comuni della Sicilia orientale che ne costituiscono l'area di gravitazione.
Si condividono le scelte progettuali ad eccezione di quelle previsioni che sono state oggetto di considerazioni della presente proposta di parere.
10.0.  -  Osservazioni ed opposizioni
A seguito delle pubblicazioni ex art. 3 della legge regionale n. 71/78, sono pervenute in totale n. 190 osservazioni e/o opposizioni al comune di Giarre delle quali n. 173 entro i termini di legge e n. 17 fuori termine. In merito alle suddette osservazioni pervenute (entro e fuori termine di legge) si determina quanto segue:
Tav. n. 1 (S. Giovanni Montebello-Scarrone):
Rigettate in conformità a quanto considerato al punto 3.3 della presente proposta di parere: 109, 179;
Superate in relazione a quanto considerato al punto 3.3 della presente proposta di parere: 164, 178;
Rigettate in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 58, 69, 75, 116, 134, 164 (in merito alle zone B6);
Accolte in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 6, 31, 38, 42.
Tav. n. 2 (San Giovanni Montebello-Ciapparo-Cutula):
Per le seguenti osservazioni nn. 6, 38, 42, 109, 164, 178 e 179 valgono le determinazioni già formulate per le osservazioni visualizzate nella tav. n. 1;
L'accoglimento è subordinato alle verifiche di cui al punto 3.2 della presente proposta di parere: 144;
Rigettate in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 54, 135;
Accolte in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 31.
Tav. n. 3 (S. Maria La Strada-Scarrone):
Rigettate in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 18, 28q, 59, 60, 111, 132 (1° punto), 154, 175, 184.
Tav. n. 4:
Rigettata in quanto non è dimostrato il possesso dei requisiti di cui al D.M. n. 1444/68: 155;
L'accoglimento è subordinato alle verifiche di cui al punto 3.2 della presente proposta di parere: 78, 102;
Rigettate in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 33, 99, 104, 147, 188;
Accolte in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 6, 21, 28b, 31, 42, 190.
Tav. n. 5 (S. Giovanni Montebello - Tagliaborsa):
Si rinvia a quanto considerato al punto 4.0 della presente proposta di parere: 7;
Rigettate in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 115, 135, 152, 182;
Accolte in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 28(o), 31, 42, 84.
Tav. n. 6 (Centro Stazione):
Superata dalle considerazioni di cui al punto 3.1 della presente proposta di parere: n. 19, n. 53, n. 55; per dette osservazioni il comune in sede di controdeduzioni è onerato ad effettuare le opportune verifiche in conseguenza delle controdeduzioni assunte dai progettisti;
Rigettate in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 3, 15, 47(e), 56, 133, 138, 140, 154, 186;
Accolte in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 28(i), 42, 47(a), 90.
Tav. n. 7 (Macchia - Cerza Spirdo - Sciara):
Rigettate in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 66, 72, 92, 97, 107, 118, 170;
Accolte in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 21, 27, 35, 181.
Tav. n. 8 (Macchia - Ospedale - Peri):
Si rinvia a quanto considerato al punto 4.0 della presente proposta di parere: 7, 64, 95, 174;
L'accoglimento è subordinato a quanto considerato al punto 3.2 della presente proposta di parere: 20;
Rigettate in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 4, 16, 62, 73, 74, 76, 87, 98, 106, 110, 114, 119, 156, 157, 158, 168, 185;
Accolte in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 9, 11, 31, 63, 180, 183;
Le osservazioni 28(e), 28(n), 28(l), 47(b), 48(b), vengono decise in conformità alla "proposta di valutazione" di cui alle controdeduzioni formulate dai progettisti.
L'osservazione n. 162 viene accolta stante il rilevante interesse pubblico della richiesta con la prescrizione che l'amministrazione comunale studi un'idonea soluzione urbanistica ove compatibile con la situazione del contesto.
Tav. n. 9 (Centro - Jungo):
Si rinvia a quanto considerato al punto 4.0 della presente proposta di parere: 18c, 28g, 28m, 28o, 28p, 64, 89, 93, 94, 95, 96, 100, 124, 174;
Superata in relazione a quanto considerato al punto 3.1 della presente proposta di parere: 19;
L'accoglimento è subordinato alle verifiche di cui al punto 3.2 della presente proposta di parere: 8, 17;
Rigettate in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 10, 43, 44, 45, 48 (punto 1), 49 (punto 1), 50, 65, 85, 88, 119, 103, 129, 130, 131, 150, 163, 165, 166, 167;
Accolte in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 26, 32, 42, 48 (punto 2), 49 (punto 2), 57, 61, 86, 159;
L'osservazione n. 2 non attiene alla materia urbanistica trattandosi di problematiche inerenti le indennità espropriative;
Per le osservazioni 28e, e 47d si rinvia all'ufficio tecnico comunale la verifica dello stato di fatto ai fini della decisione.
Tav. n. 10 (Macchia sud-ovest - Miscarello):
Per le seguenti osservazioni nn. 42, 109, 164, 178, 179 valgono le determinazioni già formulate per le osservazioni visualizzate nella tav. n. 1;
Rigettate in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 66, 107;
Accolte in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 27, 35, 91, 181.
Tav. n. 11 (Peri - Trepunti):
Rigettata con riferimento a quanto considerato al punto 4.1 della presente proposta di parere: 47f;
Rigettate in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 13, 46, 51, 62, 67, 68, 73, 79, 101, 108, 112, 123, 125, 126, 127, 128, 137, 141 , 142, 143, 145, 148, 149, 153, 171, 172, 186, 101;
Accolte in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 22, 27, 37, 40, 41, 52, 80, 120, 121, 122, 160, 180.
Tav. n. 12 (Altarello - Rovettazzo):
L'accoglimento è subordinato a quanto considerato al punto 3.2 della presente proposta di parere: 8;
Si rinvia a quanto considerato al punto 4.0 della presente proposta di parere: 95;
Rigettate in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 67, 105, 149, 151, 167.
Tav. n. 13 (Trepunti - S. Leonardello):
Rigettate con riferimento a quanto considerato al punto 4.1 della presente proposta di parere: 36, 47f, 164, 178;
Superate in conformità a quanto considerato al punto 3.4 della presente proposta di parere: 5 (punto 2) per quest'ultima si respinge la nuova destinazione richiesta, 164, 178;
L'accoglimento è subordinato a quanto considerato al punto 3.2 della presente proposta di parere: 5 (punto 1);
Rigettate in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 67, 139, 149, 189;
Accolte in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 5 (punto 3), 22, 42.
Tav. n. 14 (Carruba - Rovettazzo):
Superata in relazione a quanto considerato al punto 4.1 della presente proposta di parere: 164, 178, 187;
Rigettate in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 67, 70, 146, 148, 149.
Tav. n. 15 (Carrubba):
Accolta in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 42.
Tav. n. 16 (S. Leonardello - Mangano):
Accolte in conformità a quanto considerato al punto 4.1 della presente proposta di parere: 164, 178;
Accolta in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 113, 42.
Tav. n. 17 (Carrubba):
Rigettata in conformità a quanto considerato al punto 4.1 della presente proposta di parere: 47g, 187;
Superate in relazione a quanto considerato al punto 4.1 della presente proposta di parere: 71, 164, 178;
Accolta in conformità a quanto controdedotto dai progettisti: 82, 83, 177.
Determinazioni per le osservazioni: visualizzate nell'allegato planimetria generale, scala 1.10.000, non indicate in nessuna cartografia, per quelle relative alle norme di attuazione e al regolamento edilizio:
Osservazione n. 23 si accoglie in conformità a quanto controdedotto dai progettisti;
Osservazione n. 24 meritevole di accoglimento ad eccezione della modifica riportata all'art. 20, comma 2, in quanto la zona normata da detto articolo è stata stralciata per le considerazioni che precedono;
Osservazione n. 25 meritevole di accoglimento;
Osservazione n. 29 non si prende in considerazione in quanto in pendenza del ricorso giurisdizionale;
Osservazione n. 30 si accoglie subordinatamente alla verifica dell'efficacia del programma di lavoro;
Osservazioni n. 34, 173 meritevoli di accoglimento in conformità alle determinazioni espresse dai progettisti;
Osservazione n. 81 superata per la richiesta relativa all'area "Polo intermodale e direzionale" mentre per le altre richieste detta osservazione non si accoglie in conformità a quanto determinato dai progettisti;
Osservazione n. 109 rigettata in conformità a quanto considerato al punto 3.3 della presente proposta di parere;
Osservazione n. 117 rigettata in conformità a quanto considerato al punto 3.3 della presente proposta di parere;
Osservazione n. 136 si accoglie subordinatamente alla verifica dell'efficacia del programma di lavoro;
Osservazione n. 169 rigettata in conformità alle determinazioni espresse dai progettisti;
Osservazione n. 176 non si accoglie in quanto l'area è ubicata all'esterno di contesti insediativi;
Osservazioni n. 178, 179 superate con riferimento alle precedenti considerazioni.
In ordine alla zona V.P.R. (verde privato) sono pervenute le osservazioni nn. 1, 4, 12, 14, 15, 59, 77, 132 (punto 2), 161, alle quali i progettisti hanno controdedotto con motivazioni che appaiono in contraddizione con l'art. 31 che norma detta zona.
Ciò in quanto, mentre nelle controdeduzioni formulate dai progettisti, si afferma che tale vincolo è indirizzato alla tutela del fabbricato (v. osservazioni nn. 1, 14 e 15), con il superiore art. 31 è ammesso nello stesso sito, a pari volume, la demolizione e ricostruzione di edifici esistenti e iscritti al catasto alla data di approvazione del piano.
Oltre agli interventi di mantenimento dello stato geomorfologico dei luoghi, delle sistemazioni del terreno, delle vegetazioni esistenti e delle colture tradizionali, le alberature e le aree a verde devono essere mantenute dal proprietario.
Peraltro, dalla lettura dell'osservazione n. 14 l'opponente rileva che nell'area in questione non esiste alcuna "vegetazione pregiata".
Per quanto sopra, in sede di controdeduzione, il comune è onerato ad effettuare le opportune verifiche.
Per gli immobili e le aree di pertinenza che non possiedono le caratteristiche prescritte dalla citata norma, il comune in sede di controdeduzione, dovrà proporre una destinazione urbanistica compatibile con le zonizzazioni circostanti.
Osservazioni e/o opposizioni fuori termine pervenute all'A.R.T.A.:
Ditte: Grasso Concetta ed altri, Torrisi Lucia, Catarella Antonino ed altri, De Vita Michele, Di Mauro Giuseppe, Siracusano Valeria, Raciti Orazio, Saracino Alfio, Grasso Camillo, Patanè Onofrio ed altri, Buda Salvatore, Caudullo Pina, Pugliesi Santa ed altri, Caudullo Rosa, Fumagalli Alfredo, Motta Antonina, Cardillo Leonardo ed altri, Emanuele Rosa; per dette osservazioni non oggetto di valutazione da parte dei progettisti, si reputa necessario acquisire il preventivo avviso da parte del comune.
Per tutto quanto precede questo servizio 4/CT, al fine di dotare il comune di Giarre di uno strumento urbanistico generale si propone che il progetto di piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive, regolamento edilizio e norme di attuazione del comune di Giarre, adottato con deliberazione commissariale n. 1 dell'8 luglio 2002 ed esitato favorevolmente con prescrizioni dall'ufficio del Genio civile di Catania con parere prot. n. 25591/2000, n. 7432/2001, n. 7850/2001 del 29 marzo 2001, sia meritevole di approvazione con stralci, modifiche e prescrizioni nel rispetto delle superiori considerazioni, previa l'adozione delle controdeduzioni di cui all'art. 4, comma VI, legge regionale n. 71/78 e fatto salvo il parere del Consiglio regionale dell.";
Visto il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 309 del 3 marzo 2004, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
La proposta di piano regolatore generale e di programmazione commerciale del comune di Giarre, adottata con deliberazione commissariale n. 1 dell'8 luglio 2002, risulta dimensionata per il decennio 1999-2009 su una previsione di 30.230 abitanti a fronte dei 27.260 attuali, con un incremento di 2.970 unità, tenendo in conto, altresì, la stima degli utenti provenienti dalle aree di gravitazione per servizi che potrebbero immigrare a Giarre nel prossimo decennio.
I progettisti inoltre, nella relazione del piano regolatore generale, evidenziano, analizzando i dati forniti dall'ufficio tecnico comunale, relativi al patrimonio edilizio esistente, che il dimensionamento previsto dal pre-vigente programma di fabbricazione, approvato con decreto n. 898 del 12 luglio 1989, non si è realizzato totalmente, lasciando ancora in atto da insediare, in zona C d'espansione, circa 6.000 altri vani/ab., quindi, nella considerazione che Giarre ha avuto nel decennio passato un limitato incremento demografico, per il dimensionamento del nuovo strumento urbanistico generale, gli stessi hanno proceduto a modificare le previsioni inerenti le zone C residue previste dal programma di fabbricazione, riconfermando talvolta l'ubicazione di insediamenti nelle medesime aree di cui al pre-vigente programma di fabbricazione, tal altra, in nuove zone per il completamento delle stesse, ma con potenzialità edificatorie ridotte sia per estensione sia per volumetria insediabile.
La dotazione di area per i servizi di cui al decreto ministeriale n. 1444/68, prevista ai fini del soddisfacimento del fabbisogno pregresso e futuro per ciascun abitante, risulta, nel piano regolatore generale adottato, mq. 34, 92 e quindi, in ogni caso, superiore ai 18 mq./ab., minimi dettati dalle norme vigenti.
Da quanto riportato dai progettisti nella relazione tecnica, il progetto di piano è mirato a qualificare Giarre quale "Città Annonaria", che assume il ruolo prevalente di offrire e garantire servizi per un ambito territoriale esteso ad una zona autonoma ed alternativa dell'area metropolitana catanese, attraverso i seguenti obiettivi principali:
-  creazione e realizzazione della griglia viaria perimetrale;
-  disciplina del territorio;
-  definizione attrezzature di interesse comunale e servizi;
-  riqualificazione dell'esistente.
Sono stati, in pratica, previsti una serie di collegamenti mirati al miglioramento della mobilità attuale e la realizzazione di nuovi raccordi viari; è stato, altresì, proposto un nuovo tracciato della Circumetnea che, interrandosi a Coste, può costituire una ferrovia metropolitana, collegando piazza Duomo di Giarre al porto di Riposto, a torre Archirafi, con possibilità di migliori e più attuali congiunzioni con Catania, ricongiungendosi alla ferrovia dello Stato a Carruba/Archi, dove è stata prevista la nuova stazione della Circumetnea con un ampio parcheggio annesso.
Considerata
Le analisi del dimensionamento del piano sono state condotte per un arco temporale decennale (1999-2009); pur tuttavia, poiché il patrimonio edilizio esistente risulta sotto utilizzato, così come precisato nella relazione progettuale, la capacità insediativa del piano per il prossimo ventennio si ritiene possa soddisfare il fabbisogno di aree residenziali, produttive, turistiche e dei servizi connessi, tenuto conto degli indirizzi assunti per la redazione del piano ed i criteri adottati per le più importanti sistemazioni urbanistiche.
I progettisti hanno individuato una zona omogenea A nel centro urbano di Giarre a riconferma della perimetrazione prevista dal pre-vigente programma di fabbricazione. Nel corso del sopralluogo effettuato si è avuto modo di constatare che parte del centro abitato del capoluogo, non individuato quale zona A ha mantenuto caratteristiche morfologiche e tipologiche dell'originario impianto, anche se una parte dell'edilizia esistente è stata oggetto di interventi sostitutivi. Tale considerazione coinvolge, altresì, ambiti urbanistici classificati quali zone B1, B2 e B3 nelle quali, sebbene oggetto di più significativi fenomeni di sostituzione edilizia, sono mantenuti, a volte, valori urbanistici ed ambientali meritevoli di tutela.
Non si condivide nel complesso la perimetrazione della zona A come enucleata dai progettisti; per tale ragione, si ritiene che la zona A debba essere estesa fino ad includere alcuni comparti classificati nel piano adottato come zona omogenea B, nei quali è ancora riconoscibile, o si è mantenuto, l'originario tessuto viario, seppure in presenza di processi, anche consistenti, di alterazioni tipologiche e/o di sostituzione delle unità edilizie, in conformità alla perimetrazione individuata dalla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania, che in uno al presente voto si allega.
...Omissis...
Rispetto a tale perimetrazione di zona A, l'amministrazione comunale di Giarre potrà, in sede di controdeduzioni, motivatamente, proporre eventuali modifiche sulla base di apposite ulteriori analisi ed indagini storico tipologiche sul patrimonio edilizio esistente.
Inoltre, si è rilevato che, nelle varie frazioni (Carruba, Santa Maria La Strada, San Giovanni Montebello, Macchia, San Leonardello, Trepunti, Altarello) del comune di Giarre, il piano regolatore generale adottato non individua alcuna zona A, seppur, in tali frazioni minori, si sia rilevata la presenza di un tessuto urbano di antica formazione, nonché la presenza di tipologie edilizie di notevole pregio architettonico, il tutto meritevole di conservazione e valorizzazione; anche per tali frazioni (Carruba, Santa Maria La Strada, San Giovanni Montebello, Macchia, San Leonardello, Trepunti, Altarello) si allegano, in uno al presente voto, sulla base degli studi effettuati dalla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania, le perimetrazioni afferenti agli ambiti di zona A - Centro storico.
...Omissis...
Analogamente a quanto rassegnato per la perimetrazione di centro storico individuata per il centro di Giarre, l'amministrazione comunale potrà anche per esse, in sede di controdeduzioni, motivatamente, proporre eventuali modifiche sulla base di opportune analisi ed indagini storico tipologiche.
Per tutte le zone A così enucleate valgono le prescrizioni di cui all'art. 10 delle relative norme di attuazione.
All'interno della zona A, così perimetrata, le previsioni contenute nel piano regolatore generale adottato con deliberazione commissariale n. 1 dell'8 luglio 2002, inerenti lotti ancora inedificati, mantengono la destinazione urbanistica di "verde privato vincolato" esclusivamente quando costituiscono pertinenza di edifici preesistenti, altrimenti la possibilità edificatoria è demandata alla preventiva formazione di apposito piano attuativo; mantengono, invece, le loro destinazioni siccome individuate nel piano regolatore generale adottato con deliberazione commissariale n. 1 dell'8 luglio 2002, le aree pubbliche e/o di uso pubblico destinate a servizi ed attrezzature.
Aggiuntivamente, questo Consiglio, nel rilevare che esistono, diffusi sul territorio giarrese anche se insistenti in zone territoriali omogenee diverse dalla A, dei fabbricati di particolare pregio architettonico e meritevoli di salvaguardia ed attenzione, ai fini della loro conservazione nel contesto ambientale di riferimento (seppur non oggetto, ad oggi, di apposito regime vincolistico di tutela), ne evidenzia l'esistenza, trasmettendo, in uno al presente atto, l'elencazione, con annessa individuazione cartografica, ai fini della loro univoca individuazione, redatta dalla Soprintendenza di Catania. Per tutti gli edifici che presentano le predette caratteristiche sono ammissibili interventi di restauro conservativo, mentre nelle aree contigue possono essere consentiti gli interventi edilizi compatibili per tipologia e caratteristiche con gli immobili da salvaguardare.
In ordine all'enucleazione delle zone B, in linea di massima, le stesse vengono condivise, salvo quanto appresso specificato:
Per quanto riguarda l'enucleazione della zona B5 e per alcuni comparti della zona B6 caratterizzati dalla presenza di ampi spazi liberi, e precisamente per quelli perimetrati nelle frazioni adiacenti a zone esistenti quasi sature, si richiede un'analisi territoriale che dimostri il possesso dei requisiti prescritti dal decreto ministeriale n. 1444/68; in difetto tali comparti sono da considerare come zona territoriale C. Inoltre, per quanto riguarda l'isolato di zona omogenea territoriale B5 in contrada Macchia, compreso tra la via S. Matteo e la via Parisi, si rileva che lo stesso è caratterizzato dalla presenza di ampi spazi inedificati la cui attuazione per singoli interventi si presenta problematica. Pertanto, si prescrive la preliminare predisposizione di strumenti esecutivi, al fine di definire il migliore assetto urbanistico dell'isolato, i rapporti planivolumetrici con l'edificato esistente e le necessarie urbanizzazioni primarie.
Infine, le previsioni inerenti lotti ad oggi inedificati, interni alle zone B, cui è stata attribuita la destinazione urbanistica di "verde privato vincolato" mantengono tale destinazione esclusivamente quando costituiscono pertinenza di edifici preesistenti; altrimenti la possibilità edificatoria è regolata dalle norme d'attuazione della zona in cui insistono.
I progettisti localizzano le zone di espansione C principalmente nella parte centrale, in prossimità del corso delle Province ad ovest del piano per l'edilizia economica e popolare Junco, ed a S. Maria La Strada lato ovest. Le altre zone C sono ubicate in corrispondenza di alcuni comparti edificatori già previsti nel programma di fabbricazione, limitandone però sia l'estensione sia la densità fondiaria.
In linea di massima, le stesse appaiono condivisibili, salvo per quanto riguarda le zone C6 (residenze stagionali), per le quali si rileva che l'ampia estensione delle stesse non è giustificata da apposite analisi a sostegno di tale previsione; poiché, tuttavia, non si può escludere in assoluto l'esigenza locale di prevedere zone destinate a tale scopo, si prescrive, al fine di attenuare l'eccessivo carico urbanistico, la riduzione dell'indice di densità fondiaria da 0,25 mc./mq. a 0,15 mc./mq. con l'obbligo della preliminare attuazione attraverso piani di lottizzazioni estesi almeno a 2 ettari, ed aventi lotti minimi di 4.000 mq.
Per quanto attiene le aree previste nella frazione Miscarello, ferme restando le considerazioni formulate in ordine alla perimetrazione del nucleo storico, tenuto conto della conformazione orografica del sito notevolmente acclive e certamente ancora significativo come paesaggio e che parte della zona è interessata da fenomeni franosi, per come evidenziato dagli atti ed elaborati di natura geologica, non si condividono le zone C6 in detta frazione e pertanto le stesse assumono la classificazione di zone E di verde agricolo.
Il piano regolatore generale, con le allegate prescrizioni esecutive, adottato con la deliberazione commissariale n. 1 dell'8 luglio 2002 prevede zone D, per insediamenti produttivi, suddivise in D1 destinate ad attività industriali e artigianali e D2 destinate ad insediamenti artigianali, commerciali, direzionali e terziari. Tali destinazioni, in special modo per le zone D2, sia nel centro urbano che nelle frazioni, sono state localizzate come micro aree artigianali a ridosso delle destinazioni residenziali, a volte addirittura adiacenti ad aree destinate alla ricettività turistica o ad altre destinazioni non compatibili. In particolare, inoltre, è prevista una zona D2 artigianale, commerciale e terziaria nonché l'allargamento della zona artigianale D1 industriale, artigianale, interessante un ampio territorio esteso circa 24 ettari a nord della frazione S. Leonardello, oggetto di prescrizioni esecutive. Tale previsione si ritiene sovradimensionata (essendo circa tre volte la zona produttiva esistente) rispetto ai prevedibili fabbisogni. Pertanto, si prescrive lo stralcio di tutte le zone D2, perché vengano ristudiate, dimensionate in rapporto ai reali fabbisogni produttivi del comune, nonché inserite in un adeguato contesto di riferimento anche in relazione alle destinazioni contermini e tenendo in debito conto le attività già insediate e da salvaguardare. Nelle more detta zona assumerà la destinazione di verde agricolo.
In linea di massima si condividono le previsioni in ordine alle attrezzature, che risultano ben distribuite nei diversi settori del centro abitato, nel rispetto dei bacini di utenza di cui Giarre si pone come "Città Annonaria", cioè città che assume il ruolo prevalente di offrire e garantire servizi per un ambito territoriale esteso ad una zona autonoma ed alternativa alla fascia dell'area metropolitana catanese e messinese.
Tuttavia, non è condivisibile la localizzazione de:
-  l'area destinata ad edilizia scolastica, nella prescrizione esecutiva S. Giovanni Montebello, poiché ricadente all'interno di una fascia d'attenzione associata ad una faglia sepolta, come evidenziato nel parere del Genio civile di Catania (prot. n. 25591/2000, n. 7432/2001, 7850/2001 del 29 marzo 2001), ed individuata come area controindicata all'edificazione;
-  l'area destinata a protezione civile sia per la sua localizzazione in relazione alla destinazione ed alle edificazioni preesistenti ed in corso di realizzazione, sia per l'estensione, sia, infine, in relazione ai collegamenti viari ed agli accessi. Pertanto, in relazione alle molte opposizioni ed osservazioni presentate dai proprietari, spesso anche titolari di diverse concessioni edilizie, dette aree vanno riverificate nelle loro destinazioni da parte dell'amministrazione proponente, anche in relazione all'efficacia delle concessioni edilizie rilasciate.
Il piano prevede, inoltre, la localizzazione di un "polo intermodale", quale area provvista di tutti i servizi ed attrezzature destinate a centro di deposito, smistamento, scambio di prodotti e merci di notevolissima estensione, definito come complesso organico di strutture e servizi integrati finalizzati alla razionalizzazione della grande distribuzione commerciale ed allo scambio di merci, basato sull'intermodalità dei vari segmenti e mezzi di trasporto tra loro collegati: scalo ferroviario, porti, aeroporti e viabilità di grande comunicazione. Si evidenzia che tale destinazione, sia per la localizzazione, sia per l'estensione, pur incidendo in maniera estremamente significativa sia sull'assetto territoriale del comune di Giarre che di quelli viciniori, appare carente sia sotto il profilo motivazionale (stante l'assenza di apposite analisi giustificative), sia sotto il profilo delle infrastrutturazioni connesse. Inoltre, le funzioni previste e specificate all'art. 27 delle norme di attuazione risultano molto generiche e conferiscono a tale previsione una valenza intercomunale non giustificata da alcuna analisi sovracomunale o da una pianificazione d'area vasta sovraordinata o di settore.
Per quanto sopra è da disattendere tale previsione ed in tale ambito potrebbe localizzarsi, nella parte immediatamente adiacente agli assi viari, l'area destinata a protezione civile e nella rimanente parte, anche per la presenza di aziende agricole in attività, sarà mantenuta la destinazione a zona E di verde agricolo; resta salva, successivamente, la facoltà dell'amministrazione, attraverso le ordinarie procedure, di conferire all'area le destinazioni più idonee ai fini di un più confacente assetto urbanistico. Nelle more detta zona assumerà la destinazione di verde agricolo.
Le norme di attuazione si devono intendere modificate e adeguate in relazione a quanto sopra considerato per le zona territoriale omogenea e a quanto espresso dall'ufficio del Genio civile di Catania con nota prot. n. 25591/2000, 7432/2001 e 7850/2001 del 29 marzo 2001.
Si ritiene di poter condividere, in linea generale, il contenuto del regolamento edilizio, nella considerazione delle modifiche di cui all'allegato parere n. 74 del 25 novembre 2003 del servizio 4/CT - Affari urbanistici Sicilia orientale della Direzione regionale dell'urbanistica e che lo stesso, in considerazione della datazione della sua stesura, non risulta aggiornato alle più recenti disposizioni di legge, quindi queste ultime devono ritenersi prevalenti rispetto al regolamento edilizio adottato, anche in relazione alle nuove attribuzioni dei poteri del sindaco, del dirigente dell'ufficio tecnico - settore urbanistica ed alla costituzione e composizione della commissione edilizia comunale.
La programmazione urbanistica riferita al settore commerciale consiste, sostanzialmente, nel recepimento delle disposizioni statali e regionali in materia. Ciò non implica innovazioni, rispetto all'impostazione generale, al piano regolatore generale, siccome evincibile nella relazione tecnica. Risultano, infatti, individuati, nello strumento adottato, sia gli ambiti per gli esercizi di vicinato, sia le aree da destinare agli insediamenti di medie e grandi strutture di vendita al dettaglio, a condizione che si dimostri l'asservimento di idonee aree a parcheggio a servizio delle stesse, sia, infine, le aree da destinare al mercato in aree. Quindi, nella considerazione che è stato integralmente recepito quanto previsto dalla normativa in materia al fine di garantire un assetto tale da favorire la realizzazione di una rete distributiva efficiente, e che anche le attività del terziario a Giarre servono un'estesa fascia di comuni della Sicilia orientale che ne costituiscono bacino gravitazionale, si condividono tali scelte progettuali, ad eccezione di quelle previsioni che sono state oggetto di specifiche considerazioni.
A seguito delle pubblicazioni ex art. 3 della legge regionale n. 71/78, sono pervenute in totale n. 190 osservazioni e/o opposizioni al comune di Giarre delle quali n. 173 entro i termini di legge e n. 17 fuori termine.
In merito alle suddette osservazioni pervenute (entro e fuori termine di legge) nel rappresentare, che non si è dato luogo a delibera di controdeduzioni relativamente alle osservazioni presentate al piano regolatore generale, adottato dal commissario, stante che, l'intervento sostitutivo è stato disposto a seguito di dichiarazione di incompatibilità resa dalla maggioranza dei consiglieri comunali pro-tempore, ex art. 176 dell'O.R.E.L. si determina quanto segue:
Vengono, pertanto, così determinate le osservazioni e/o opposizioni, tenendo conto dei superiori considerata, di quanto controdedotto dai progettisti, della proposta dell'ufficio ed a seguito di ulteriori approfondimenti resi anche in sede di sopralluogo.
Accolte o ritenute superate le osservazioni e/o opposizioni nn.: 1, 4, 5, 6, 8, 9, 11, 12, 14, 15, 17, 19, 20, 21, 22, 23, 25, 26, 27, 31, 32, 34, 35, 36, 37, 38, 40, 41, 42, 48 (punto 2), 49 (punto 2), 52, 53, 57, 59, 61, 63, 64, 77, 78, 80, 81, 82, 83, 84, 86, 89, 90, 91, 93, 94, 95, 96, 100, 102, 109, 113, 117, 120, 121 122, 124, 132 (punto 2), 147, 150, 159, 160, 161, 162, 163, 173, 174, 177, 178, 179, 180, 181, 183, 187, 189, 190.
Respinte le osservazioni e/o opposizioni nn.: 3, 10, 13, 16, 33, 39, 43, 44, 45, 46, 50, 51, 54, 56, 58, 60, 62, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 79, 85, 87, 88, 92, 97, 98, 99, 101, 103, 104, 105, 106, 107, 108, 110, 111, 112, 114, 115, 116, 118, 119, 123, 125, 126, 127, 128, 129, 130, 131, 133, 134, 135, 137, 139, 140, 141, 142, 143, 145, 146, 148, 149, 151, 152, 153, 154, 165, 166, 167, 168, 169, 170, 171, 172, 175, 176, 182, 184, 185, 186, 188.
L'osservazione n. 2 non attiene alla materia urbanistica trattandosi di problematiche inerenti le indennità espropriative.
L'osservazione n. 29 non si prende in considerazione in quanto in pendenza del ricorso giurisdizionale.
Per le osservazioni e/o opposizioni nn. 7, 18, 24, 28, 30, 47, 55, 136, 138, 155, 156, 157, 158, si reputa necessario acquisire il preventivo avviso da parte del comune, pertanto viene onerata l'amministrazione, per mezzo del proprio ufficio tecnico comunale delle necessarie verifiche anche in relazione ai superiori considerata nonché delle opportune controdeduzioni anche da parte dei progettisti; mentre per quelle pervenute all'A.R.T.A. fuori termine (Grasso Concetta ed altri, Torrisi Lucia, Catarella Antonino ed altri, De Vita Michele, Di Mauro Giuseppe, Siracusano Valeria, Raciti Orazio, Saracino Alfio, Grasso Camillo, Patanè Onofrio ed altri, Buda Salvatore, Caudullo Pina, Pugliesi Santa ed altri, Caudullo Rosa, Fumagalli Alfredo, Motta Antonina, Cardillo Leonardo ed altri, Emanuele Rosa e Giuseppe Scudiero) si rimettono all'amministrazione per l'esame e le valutazioni conseguenti.
Si prescrive, inoltre, che l'amministrazione comunale sia onerata in fase di controdeduzione a rappresentare sugli elaborati progettuali:
-  la fascia di rispetto cimiteriale del cimitero comunale di Giarre sia ricondotta a quella minima prescritta dalla vigente normativa (mt. 200), salvo la preventiva acquisizione della prevista autorizzazione sanitaria per la riduzione della stessa secondo la procedura delle normative vigenti;
-  le fasce di rispetto dei boschi siano indicate sugli elaborati del piano regolatore generale in base a quanto fissato dall'art. 10 della legge regionale n. 16/96 e successive modifiche ed integrazioni;
-  le fasce a rispetto dei torrenti e corsi d'acqua presenti nel territorio, larghe 150 mt., siano indicate sugli elaborati di progetto in base a quanto indicato dalla legge n. 431/85.
Per tutto quanto sopra visto, premesso, valutato e considerato, il Consiglio regionale dell'urbanistica, al fine di dotare il comune di Giarre di uno strumento urbanistico generale è del parere che il progetto di piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive, regolamento edilizio e norme di attuazione del comune di Giarre, adottato con deliberazione commissariale n. 1 dell'8 luglio 2002 ed esitato favorevolmente con prescrizioni dall'ufficio del Genio civile di Catania con parere prot. n. 25591/2000, n. 7432/2001, n. 7850/2001 del 29 marzo 2001, relativamente ai rischi idrogeologici, geomorfologici, vulcanici e sismici, sia meritevole di approvazione con stralci, modifiche e prescrizioni nel rispetto delle superiori considerazioni, previa l'adozione delle controdeduzioni di cui all'art. 4, comma VI, legge regionale n. 71/78.";
Vista la propria nota prot. n. 31469 del 14 maggio 2004, con la quale, ai sensi del 6° comma dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, è stato richiesto al comune di Giarre di adottare le controdeduzioni alle determinazioni assessoriali di cui al, condiviso, voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 309 del 3 marzo 2004;
Vista la delibera n. 79 del 9 agosto 2003, trasmessa con foglio prot. n. 6023 del 7 settembre 2004 unitamente agli elaborati redatti dal progettista in ordine alle controdeduzioni, con la quale il consiglio comunale di Giarre ha formulato le proprie deduzioni alle determinazioni assessoriali di cui al parere n. 309 del 3 marzo 2004 del Consiglio regionale dell'urbanistica;
Vista la nota prot. n. 482 del 2 novembre 2004 con la quale il servizio 4/D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica la proposta di parere n. 54 del 27 ottobre 2004 formulata, ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, in merito alle controdeduzioni comunali, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
-  Controdeduzioni relative alle prescrizioni sulle previsioni del piano regolatore generale:
1)  Zona A
In ordine alla prescrizione dettata dal Consiglio regionale dell'urbanistica di estendere la perimetrazione della zona A includendo alcuni comparti della zona territoriale omogenea B, il consiglio comunale approva la proposta dell'ufficio tecnico comunale di attribuire a detti comparti la classificazione di zona A2 del centro urbano e zona A2* nella frazioni.
In considerazione che tale proposta non è pertinente alla determinazione assunta con voto del Consiglio regionale dell'urbanistica, ma riguarda una proposta di variante all'articolazione della zona di centro storico, in questa sede tale controdeduzione non è ammissibile dovendo il comune procedere ad una apposita variante secondo il dettato della circolare assessoriale n. 2/2000.
Pertanto, si conferma quanto contenuto nel citato voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 309/2004.
2)  Fabbricati di particolare pregio architettonico e meritevoli di salvaguardia
Il consiglio comunale approva la proposta dell'ufficio tecnico comunale di modificare la disciplina edificatoria nelle aree contigue alle zone "V.P.R." al fine che gli interventi edilizi siano compatibili per tipologia e caratteristiche con gli immobili da salvaguardare in conformità a quanto aveva previsto in merito il Consiglio regionale dell'urbanistica.
3) Zona B5 e B6
Si prende atto delle verifiche effettuate dall'ufficio tecnico comunale in merito alla sussistenza dei requisiti dimensionali delle zone territoriali omogenee B prescritti dal decreto ministeriale n. 1444/68.
Per i comparti che non presentano tali requisiti il consiglio comunale propone che vengano classificati quali zone C consentendo l'edificazione con i parametri delle zone C ovvero per singoli lotti se urbanizzati con strade pubbliche e reti civiche, consentendo la monetizzazione dei 18 mq./ab. da cedere per standards urbanistici.
4) Zona B5 di Macchia
Il consiglio comunale approva la proposta dell'ufficio tecnico comunale di inserire una strada con relativo parcheggio all'interno del comparto che, non possedendo i requisiti di cui all'art. 2 del decreto interministeriale n. 1444/68 viene declassato da zona B a zona C stante la reale impossibilità di intervenire con un unico piano particolareggiato.
Tale assunto del consiglio comunale non può essere condiviso in questa sede in quanto detta previsione di viabilità dovrà essere oggetto di apposita variante da adottare secondo la vigente normativa.
5) Zona B5 di via Forlanini - viale dello Ionio
Il consiglio comunale non approva la proposta dell'ufficio tecnico comunale relativamente alla riperimetrazione di tale contesto urbano. Pertanto, nel prendere atto che dai conteggi dell'ufficio tecnico comunale risultano verificati i parametri per la classificazione di zona B rimangono valide le previsione del piano regolatore generale.
6) C6 - Residenze stagionali
Il consiglio comunale non approva le controdeduzioni formulate dall'ufficio tecnico comunale e pertanto rimangono confermate le prescrizioni di cui al voto del Consiglio regionale dell'urbanistica.
7) Zona D1
Il consiglio comunale non approva le controdeduzioni formulate dall'ufficio tecnico comunale il quale ha giustificato il previsto ampliamento della zona D1 atteso che durante la fase di formazione del piano sono state presentate 120 domande di insediamento da parte di operatori e che nella zona D1 prevista dal precedente strumento urbanistico sono stati già realizzati n. 40 opifici da assegnare agli aventi diritto.
In considerazione che con il voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 309/04 è stato richiesto di giustificare la previsione della zona in argomento in relazione ai reali fabbisogni e che quanto formulato dall'ufficio tecnico comunale fornisce i chiarimenti richiesti si è dell'avviso di confermare la previsione della zona D1 con la relativa prescrizione esecutiva.
8) Zona D2
Per quanto riguarda le zone D2 il Consiglio regionale dell'urbanistica ne aveva prescritto lo stralcio "perché vengano ristudiate, ridimensionate in rapporto ai reali fabbisogni produttivi del comune, nonché inserite in un adeguato contesto di riferimento anche in relazione alle destinazioni contermini e tenendo in debito conto le attività già insediate e da salvaguardare.".
In considerazione che le controdeduzioni proposte dall'ufficio tecnico comunale, cosi emendate ed approvate dal consiglio comunale, non superano i rilievi formulati dal Consiglio regionale dell'urbanistica, le stesse non risultano condivisibili e pertanto, rimane confermato lo stralcio delle stesse e la classificazione delle aree a zona E (verde agricolo).
9) Zona D2 - Ampliamento zona alberghiera via Ungaretti
Si condivide l'assunto del consiglio comunale di non approvare la proposta di controdeduzione formulata dall'ufficio tecnico comunale atteso che riguarda una nuova previsione che andrà eventualmente sottoposta alla procedura di variante urbanistica secondo la vigente normativa.
10) Zona D2 di via S. Matteo - Ridimensionamento e trasformazione in zona di protezione civile
Non si condivide l'assunto del consiglio comunale per le stesse motivazioni espresse per i punti 8 e 9.
11)  Zona "polo intermodale"
Il consiglio comunale non approva la proposta di controdeduzione formulata dall'ufficio tecnico comunale pertanto, rimane confermato nel merito quanto contenuto nel voto del Consiglio regionale dell'urbanistica.
12)  Modifiche al regolamento edilizio 

Non si condivide l'assunto del consiglio comunale in ordine all'adeguamento del regolamento edilizio con l'inserimento del piano del colore etc. che dovrà eventualmente essere oggetto di apposita variante.
-  Controdeduzioni relative alle osservazioni e/o opposizioni:
Come in precedenza riportato l'assunto del consiglio comunale si articola anche in n. 23 punti relativi alle valutazioni sulle osservazioni e/o opposizioni.
Sono state oggetto di valutazione da parte dell'ufficio tecnico comunale e del consiglio comunale le osservazioni e/o opposizioni qui pervenute dopo la stesura del voto, altre per le quali il Consiglio regionale dell'urbanistica ha reputato necessario acquisire il preventivo avviso da parte del comune ed infine sono state oggetto di valutazione alcune osservazioni e/o opposizioni per le quali il Consiglio regionale dell'urbanistica si era già determinato con il richiamato voto n. 309/2004. Mentre non sono state oggetto di valutazione le osservazioni e/o opposizioni qui pervenute fuori termine per le quali il Consiglio regionale dell'urbanistica le aveva rimesse all'amministrazione per l'esame e le valutazioni conseguenti.
-  Osservazioni pervenute dopo la stesura del voto:
Osservazione presentata da Grasso Concetta ed altri: superata in relazione a quanto considerato al punto 4 della presente proposta di parere;
Osservazione presentata dalla ditta D'Amico Luigi ed altri e da Bianco Angela ed altri: superata in relazione a quanto considerato al punto 11. della presente proposta di parere;
Osservazione presentata dalla ditta Scuderi Giuseppe ed altri: accolta in conformità a quanto controdedotto dall'ufficio tecnico comunale e dal consiglio comunale;
-  Osservazioni soggette all'acquisizione di parere da parte del consiglio comunale:
Osservazione presentata dalla ditta Morabito Michele n. 7: accolta in conformità a quanto controdedotto dall'ufficio tecnico comunale;
Osservazione presentata dalla ditta Brischetto Lucia n. 18: rigettata in conformità a quanto controdedotto dall'ufficio tecnico comunale;
Osservazione presentata dal capo settore V - ufficio tecnico comunale Giarre n. 24: meritevole di accoglimento ad eccezione degli articoli che normano zone che sono state oggetto di stralcio per le considerazioni che precedono;
Osservazione presentata dal capo settore V - ufficio tecnico comunale Giarre n. 28: accolta in conformità a quanto controdedotto dall'ufficio tecnico comunale e dal consiglio comunale;
Osservazione presentata dal capo settore V - ufficio tecnico comunale Giarre n. 30: si accoglie subordinatamente alla verifica del p.d.l.;
Osservazione presentata dal capo settore V - ufficio tecnico comunale Giarre n. 47: accolta in conformità a quanto controdedotto dall'ufficio tecnico comunale e dal consiglio comunale;
Osservazione presentata dalla ditta Campo Emanuele n. 55: accolta in conformità a quanto controdedotto dall'ufficio tecnico comunale;
Osservazione presentata dalla ditta Saracino Alfio n. 136: accolta in conformità a quanto controdedotto dall'ufficio tecnico comunale;
Osservazione presentata dalla ditta Buda Salvatore n. 138: accolta in conformità a quanto controdedotto dall'ufficio tecnico comunale e dal consiglio comunale;
Osservazione presentata dalla ditta Garaffo Giuseppe + 1 n. 155: rigettata in conformità a quanto controdedotto dal consiglio comunale;
Osservazione presentata da ditte private diverse nn. 156, 157, 158: rigettate in conformità a quanto controdedotto dall'ufficio tecnico comunale;
-  Osservazioni non riportate nel voto del Consiglio regionale dell'urbanistica:
Osservazione presentata dalla ditta Siracusano Valeria n. 144: l'accoglimento è subordinato a quanto considerato al punto 3 della presente proposta di parere;
Osservazione presentata dalla L.I.P.U. n. 164: superata dalle considerazioni di cui al punto 11. della presente proposta di parere;
-  Osservazioni controdedotte all'accoglimento da parte del Consiglio regionale dell'urbanistica:
Osservazione presentata dalla ditta Guerriera Carmelo n. 4: rigettata in conformità a quanto controdedotto dall'ufficio tecnico comunale e dal consiglio comunale;
Osservazione presentata dalla ditta Greco Mario n. 77: rigettata in conformità a quanto controdedotto dall'ufficio tecnico comunale e dal consiglio comunale;
Osservazione presentata dal capo settore dell'ufficio tecnico comunale n. 120: accolta in conformità a quanto controdedotto dall'ufficio tecnico comunale e dal consiglio comunale;
Osservazione presentata dalla ditta Privitera Giuseppe + 1 n. 150: rigettata in conformità a quanto controdedotto dall'ufficio tecnico comunale e dal consiglio comunale;
Osservazione presentata dalla ditta Fresta Lucio n. 162: si accoglie stante il rilevante interesse pubblico della richiesta con la prescrizione che l'amministrazione comunale studi un'idonea soluzione urbanistica ove compatibile con la situazione del contesto;
Osservazione presentata dalla ditta De Pietro Renato Legambiente n. 178: superata con riferimento alle precedenti considerazioni;
Osservazione presentata dalla ditta Panebianco Maria n. 189: rigettata in conformità a quanto controdedotto dall'ufficio tecnico comunale e dal consiglio comunale;
-  Osservazioni controdedotte al respingimento da parte del Consiglio regionale dell'urbanistica:
Osservazione presentata dalla ditta Musumeci Angelo n. 188: rigettata in conformità a quanto controdedotto dall'ufficio tecnico comunale e dal consiglio comunale.
Infine sono pervenute n. 3 osservazioni assunte al protocollo di questo Assessorato in data successiva alla delibera di controdeduzioni, presentate dalle seguenti ditte: Panebianco Agata a nome della sorella Panebianco Maria, Guerriera Carmelo e Pelluzza Giuseppe.
Per quanto riguarda le prime due osservazioni trattandosi di reiterazioni si rimanda alle determinazioni di cui alle osservazioni n. 4 e n. 189 della presente proposta di parere mentre per la terza osservazione, indicata con il n. 112 di cui al voto n. 309/2004 si conferma quanto già determinato con detto voto.
Nel senso su esposto è la proposta di parere formulata da questo servizio ai sensi dell'art. 68 della legge n. 10/99.";
Visto il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 392 del 13 gennaio 2005, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Ritenuto di potersi condividere integralmente la proposta dell'ufficio è del parere di accogliere le controdeduzioni al piano regolatore generale, alle prescrizioni esecutive ed al regolamento edilizio del comune di Giarre, in conformità al parere n. 54 del 27 ottobre 2004 espresso dal servizio 4 del D.R.U., con la precisazione che eventuali modifiche o aggiunte riportate sugli elaborati grafici e/o nelle norme tecniche di attuazione non oggetto di specifiche richieste di controdeduzioni, non possono essere prese in esame e pertanto vengono comunque disattese.";
Ritenuto di poter condividere i pareri del Consiglio regionale dell'urbanistica resi con i voti n. 309 del 3 marzo 2004 e n. 392 del 13 gennaio 2005;
Rilevata la regolarità della procedura seguita;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, in conformità ai pareri resi dal Consiglio regionale dell'urbanistica con i voti n. 309 del 3 marzo 2004 e n. 392 del 13 gennaio 2005, nonché alle condizioni contenute nella nota dell'ufficio del Genio civile di Catania in premessa richiamata, è approvato il piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio del comune di Giarre, adottato con delibera del commissario ad acta n. 1 dell'8 luglio 2002.

Art. 2

Le osservazioni e/o opposizioni presentate avverso allo strumento urbanistico in argomento sono decise in conformità e con le stesse motivazioni contenute nei pareri resi dal Consiglio regionale dell'urbanistica con i voti n. 309 del 3 marzo 2004 e n. 392 del 13 maggio 2005.

Art. 3

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
1)  proposta di parere n. 74 del 25 novembre 2003 resa dal servizio 4/D.R.U.;
2)  parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 309 del 3 marzo 2004, con allegato elenco della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania degli edifici meritevoli di salvaguardia nel comune di Giarre;
3)  proposta di parere n. 54 del 27 ottobre 2004 resa dal servizio 4/D.R.U.;
4)  parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 392 del 13 gennaio 2005;
5)  delibera del commissario ad acta n. 1 dell'8 luglio 2002;
6)  delibera del consiglio comunale di Giarre n. 79 del 9 agosto 2004;
Elaborati piano regolatore generale
7)  relazione generale;
8)  relazione criteri stesura finale;
Riclassificazione comparti
9)  relazione;
10)  quadro d'unione, scala 1:25.000, fogli B e C, comparti 3, 5, 6, 8 e 12;
11)  foglio  D, comparti 1 e 4;
12)  foglio  Dbis, comparto 11;
13)  foglio  E, comparto 15;
14)  foglio  F, comparti 2 e 3;
15)  foglio  G, comparti 7, 8 e 10;
16)  regolamento edilizio;
17)  norme di attuazione;
18)  tabella norme di attuazione;
19)  relazione integrativa: prescrizioni di carattere geologico, norme di attuazione, regolamento edilizio;
20)  inquadramento territoriale, scala 1:25.000;
21)  tavola dei vincoli, scala 1:10.000;
22)  impluvi e corsi d'acqua, scala 1:10.000;
Stato di fatto
23)  stato di fatto, scala 1:10.000;
24)  tavola  3, scala 1:2.000;
25)  tavola  4, scala 1:2.000;
26)  tavola  5, scala 1:2.000;
27)  tavola  6, scala 1:2.000;
28)  tavola  7, scala 1:2.000;
29)  tavola  9, scala 1:2.000;
30)  tavola 10, scala 1:2.000;
31)  tavola 11, scala 1:2.000;
32)  tavola 12, scala 1:2.000;
33)  tavola 13, scala 1:2.000;
34)  tavola 14, scala 1:2.000;
35)  tavola 16, scala 1:2.000;
36)  tavola 17, scala 1:2.000;
Progetto
37)  tavola  1, planimetria generale, scala 1:10.000;
38)  tavola  1, scala 1:2.000;
39)  tavola  2, scala 1:2.000;
40)  tavola  3, scala 1:2.000;
41)  tavola  4, scala 1:2.000;
42)  tavola  5, scala 1:2.000;
43)  tavola  6, scala 1:2.000;
44)  tavola  7, scala 1:2.000;
45)  tavola  8, scala 1:2.000;
46)  tavola  9, scala 1:2.000;
47)  tavola 10, scala 1:2.000;
48)  tavola 11, scala 1:2.000;
49)  tavola 12, scala 1:2.000;
50)  tavola 13, scala 1:2.000;
51)  tavola 14, scala 1:2.000;
52)  tavola 15, scala 1:2.000;
53)  tavola 16, scala 1:2.000;
54)  tavola 17, scala 1:2.000;
Prescrizioni esecutive
55)  dimensionamento comparti, costo opere urbanizzazione e indennità di espropriazione, elenco particelle interessate dagli interventi per le opere di urbanizzazione;
Santa Maria La Strada - zona C3;
56)  relazione tecnica;
57)  tavola progetto, schemi distributivi, planivolumetrico, profili regolatori, stralcio piano regolatore generale, scala 1:1.000;
58)  tavola impianti tecnologici, catastale, scale varie;
59)  tavola planimetria particolareggiata, scala 1:500;
San Giovanni M. - zona C2*;
60)  relazione tecnica;
61)  tavola progetto, profili regolatori, stralcio piano regolatore generale, scala 1:500;
62)  tavola impianti tecnologici, planivolumetrico, catastale, scala 1:1.000;
63)  tavola particolari costruttivi, scala varia;
Macchia - zona C2;
64)  relazione tecnica;
65)  tavola progetto, profili regolatori, stralcio piano regolatore generale, scala 1:500;
66)  tavola impianti tecnologici, planivolumetrico, catastale, scala 1:1.000;
67)  tavola particolari costruttivi, scala varia;
Comparto 1 - zona C3;
68)  relazione tecnica;
69)  tavola progetto, profili regolatori, scala 1:500;
70)  tavola impianti tecnologici, planivolumetrico, catastale, particolari costruttivi, scala 1:1.000;
Comparto 2 - zona C3;
71)  relazione tecnica;
72)  tavola progetto, profili regolatori, stralcio piano regolatore generale, scala 1:500;
73)  tavola impianti tecnologici, planivolumetrico, catastale, particolari costruttivi, scala 1:1.000;
Viale delle Province - zona C3*;
74)  relazione tecnica;
75)  tavola progetto, profili regolatori, stralcio piano regolatore generale, scala 1:500;
76)  tavola impianti tecnologici, planivolumetrico, catastale, scala 1:1.000;
77)  tavola particolari costruttivi, scala varia;
Altarello - zona C2;
78)  relazione tecnica;
79)  tavola progetto, profili regolatori, stralcio piano regolatore generale, scala 1:500;
80)  tavola impianti tecnologici, planivolumetrico, catastale, scala 1:1.000;
81)  tavola particolari costruttivi, scala varia;
Carruba, via S. Giuseppe - zona C2*;
82)  relazione tecnica;
83)  tavola planimetria particolareggiata, stralcio piano regolatore generale, scala 1:500;
84)  tavola impianti tecnologici, planivolumetrico, catastale, scala 1:1.000;
85)  tavola particolari costruttivi, scala varia;
Carruba, via S. Martino - zona C2*;
86)  relazione tecnica;
87)  tavola planimetria particolareggiata, stralcio piano regolatore generale, scala 1:500;
88)  tavola progetto, impianti tecnologici, particolari costruttivi, planivolumetrico, profili regolatori, catastale, scala 1:1.000;
San Leonardello - zona C2*;
89)  relazione tecnica;
90)  tavola planimetria particolareggiata, scala 1:500;
91)  tavola progetto, impianti tecnologici, particolari costruttivi, profili regolatori, planivolumetrico, catastale, scala 1:1.000;
Zona artigianale Trepunti;
92)  relazione tecnica;
93)  piano particellare di esproprio;
94)  tavola progetto e stralcio piano regolatore generale, scala 1:1.000;
95)  tavola profili regolatori, scala 1:1.000;
96)  tavola planivolumetrico, scala 1:1.000;
97)  tavola impianti, scala 1:1.000;
98)  tavola catastale, scala 1:2.000;
Studio geologico
99)  relazione parte prima;
100)  relazione parte seconda;
101)  tavola  1,  carta geologica, scala 1:10.000;
102)  tavola  2,  carta geomorfologica, scala 1.10.000;
103)  tavola  3,  carta idrogeologica, scala 1:10.000;
104)  tavola  4,  carta della pericolosità geologica, scala 1:10.000;
105)  foglio  1a,  carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000,
106)  foglio  2a,  carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000,
107)  foglio  3a,  carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000;
108)  foglio  4a,  carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000;
109)  foglio  5a,  carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000;
110)  foglio  6a,  carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000;
111)  foglio  7la,  carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000;
112)  foglio  7lla,  carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000;
113)  foglio  8a, carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000;
114)  foglio  9a, carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000;
115)  foglio  10la, carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000;
116)  foglio  10lla, carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000;
117)  foglio  11a, carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000;
118)  foglio  12a, carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000;
119)  foglio  13a, carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000;
120)  foglio 14-15a, carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000;
121)  foglio  16a, carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000;
122)  foglio  17a, carta geologica e litotecnica, scala 1:2.000;
123)  foglio  1b, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
124)  foglio  2b, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
125)  foglio  3b, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
126)  foglio  4b, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
127)  foglio  5b, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
128)  foglio  6b, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
129)  foglio  7lb, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
130)  foglio  7llb, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
131)  foglio  8b, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
132)  foglio  9b, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
133)  foglio  10lb, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
134)  foglio  10llb, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
135)  foglio  11b, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
136)  foglio  12b, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
137)  foglio  13b, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
138)  foglio  14-15b, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
139)  foglio  16b, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
140)  foglio  17b, carta geomorfologica, scala 1.2.000;
141)  foglio  1c, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000,
142)  foglio  2c, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000,
143)  foglio  3c, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000,
144)  foglio  4c, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000,
145)  foglio  5c, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000,
146)  foglio  6c, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000,
147)  foglio  7lc, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000;
148)  foglio  7llc, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000;
149)  foglio  8c, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000;
150)  foglio  9c, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000;
151)  foglio  10lc, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000;
152)  foglio  10llc, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000;
153)  foglio  11c, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000;
154)  foglio  12c, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000;
155)  foglio  13c, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000;
156)  foglio  14-15c, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000;
157)  foglio  16c, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000;
158)  foglio  17c, carta della pericolosità geologica, scala 1:2.000;
159)  foglio  1d, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
160)  foglio  2d, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
161)  foglio  3d, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
162)  foglio  4d, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
163)  foglio  5d, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
164)  foglio  6d, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
165)  foglio  7ld, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
166)  foglio  1lld, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
167)  foglio  8d, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
168)  foglio  9d, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
169)  foglio  10ld, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
170)  foglio  10lld, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
171)  foglio  11d, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
172)  foglio  12d, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
173)  foglio  13d, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
174)  foglio  14-15d, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
175)  foglio  16d, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
176)  foglio  17d, carta della pericolosità sismica locale, scala 1:2.000;
177)  foglio  1e, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
178)  foglio  2e, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000,
179)  foglio  3e, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
180)  foglio  4e, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
181)  foglio  5e, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
182)  foglio  6e, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
183)  foglio  7le, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
184)  foglio  7lle, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
185)  foglio  8e, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
186)  foglio  9e, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
187)  foglio  10le, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
188)  foglio  10lle, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
189)  foglio  11e, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
190)  foglio  12e, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
191)  foglio  13e, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
192)  foglio  14-15e, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
193)  foglio  16e, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
194)  foglio  17e, carta di sovrapposizione tra le condizioni e aree a maggiore pericolosità geologica e la zonizzazione urbanistica, scala 1:2.000;
195)  tavola carta di sintesi delle aree interessate da prescrizioni esecutive, scala 1:2.000;
196)  allegato 1, indagini geognostiche a supporto dello studio geologico per il piano regolatore generale;
197)  allegato 2, indagini geognostiche a supporto dello studio geologico per il piano regolatore generale;
Studio agricolo-forestale
198)  relazione tecnica;
199)  tavola 1, carta della litologia, scala 1:10.000;
200)  tavola 2, carta pedo-morfologica, scala 1:10.000;
201)  tavola 3, carta d'uso e delle colture specializzate, scala 1:10.000;
202)  tavola carta dei boschi, scala 1:10.000 (revisione dello studio agricolo forestale del territorio comunale in adeguamento all'art. 4 della legge regionale n. 16/96);
203)  relazione di commento alla carta dei boschi;
204)  dichiarazione relativa alla non necessità di adeguamento dello studio agricolo forestale alle modifiche ed integrazioni della legge regionale n. 16/96 apportate dalle leggi regionali nn. 13/99 e 6/2001;
Programmazione urbanistica commerciale
205)  tavola in scala 1:10.000.

Art. 4

Il comune di Giarre dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione dello strumento urbanistico in argomento e dovrà curare che in breve tempo vengano apportate dal progettista le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, affinché per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo. Con successiva delibera, da trasmettere a questo Assessorato al fine di consentire gli adempimenti di vigilanza, il consiglio comunale dovrà prendere atto degli elaborati di piano come modificati in conseguenza del presente decreto.

Art. 5

Ai sensi dell'art. 13 del testo unico approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e successive modifiche, i relativi decreti di espropriazione delle aree interessate dalle prescrizioni esecutive, possono essere emanati entro il termine di cinque anni dalla data di efficacia dello strumento urbanistico approvato con il presente decreto.

Art. 6

Lo strumento urbanistico approvato dovrà essere depositato, unitamente ai relativi allegati, a libera visione del pubblico presso l'ufficio comunale competente e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 7

Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 1150/42, il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 18 gennaio 2005.
  LIBASSI 

(2005.3.135)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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