REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDĖ 4 FEBBRAIO 2005 - N. 5
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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI E DELLE AUTONOMIE LOCALI


DECRETO 30 dicembre 2004.
Approvazione del piano di riparto del patrimonio del Consorzio Acquedotto Alcamo - Castellammare del Golfo, con sede in Alcamo, ed estinzione dello stesso.

L'ASSESSORE PER LA FAMIGLIA, LE POLITICHE SOCIALI E LE AUTONOMIE LOCALI

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il vigente ordinamento amministrativo degli enti locali, approvato con legge regionale 15 marzo 1963, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'art. 60 della legge n. 142 dell'8 giugno 1990, come recepito dall'art. 1, lett. m), della legge regionale 11 dicembre 1991, n. 48, che prevede la revisione dei consorzi e delle altre forme associative fra enti locali sopprimendoli o trasformandoli, nelle forme previste dalla stessa legge, entro due anni dalla sua entrata in vigore (17 dicembre 1991);
Visto l'art. 1 della legge regionale 10 ottobre 1994, n. 38, di proroga del suddetto termine al 31 dicembre 1994;
Visto l'art. 31 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la convenzione del 19 ottobre 1917, successivamente ratificata dalla prefettura di Trapani il 23 gennaio 1923, prot. n. 17087, con la quale č stato costituito il "Consorzio Acquedotto Alcamo-Castellammare del Golfo" per l'approvvigionamento e distribuzione di acqua potabile degli stessi comuni, con sede in Alcamo;
Viste le delibere n. 58 del 21 marzo 1994 e n. 92 del 24 maggio 1994, con le quali i comuni consorziati hanno manifestato la volontā di estinguere il Consorzio, stante l'insussistenza dei requisiti per la trasformazione in uno dei moduli organizzativi previsti dalla normativa al tempo vigente;
Visto il decreto n. 152/VIII del 13 agosto 1994, di avvio della procedura di cessazione del consorzio e contestuale nomina del dr. Girolamo Di Vita, quale commissario liquidatore, con il compito di procedere alla liquidazione delle attivitā e passivitā di tale ente e per formulare il relativo progetto di riparto del patrimonio, ai sensi dell'art. 213 dell'O.R.EE.LL.;
Visto il decreto n. 36/VIII del 13 marzo 1996, con il quale, a seguito di dimissioni del suddetto dr. Girolamo Di Vita, si č proceduto alla sostituzione di quest'ultimo con il dr. Salvatore Taormina;
Visto il decreto n. 52/VIII del 2 maggio 1996, di ulteriore sostituzione del dr. Salvatore Taormina con il dr. Vito Aiello;
Vista la deliberazione del commissario liquidatore n. 7 del 18 dicembre 2000, di approvazione del piano di riparto e contenente la proposta di emanazione del decreto di estinzione;
Vista la nota prot. n. 20 del 5 giugno 2001, con la quale il commissario liquidatore ha informato questo Assessorato del contenzioso instauratosi tra il Consorzio e l'Ente acquedotti siciliani, la cui pendenza non avrebbe consentito l'emissione del provvedimento di formale estinzione dell'ente;
Vista la nota prot. n. 33091 dell'1 luglio 2004, con la quale il commissario liquidatore ha successivamente trasmesso la sentenza n. 1192/2003 del 19 novembre / 22 dicembre 2003, con la quale la Corte di appello di Palermo, sezione I civile, in relazione alla suddetta controversia, si č espressa favorevolmente al Consorzio (respingendo l'appello proposto dall'Ente acquedotti siciliani avverso la sentenza del giudice unico del Tribunale di Trapani del 22 giugno e 18 settembre 2001, che condannava tale ente al pagamento dei contributi spettanti al Consorzio per l'anno 1992 e degli interessi per gli anni 1990-1992);
Considerato che la definizione del sopracitato contenzioso consente, adesso, di definire la procedura di estinzione del Consorzio in argomento;
Vista la nota prot. n. 3492 del 20 luglio 2004, con la quale, tenuto conto del tempo trascorso, č stata chiesta al commissario liquidatore la conferma o la riproposizione del piano di riparto, evidenziando che la mancata risposta sarebbe stata intesa quale conferma dei dati precedentemente trasmessi;
Considerato che la suddetta nota č rimasta ad oggi senza riscontro;
Considerato che il termine di scadenza del 31 dicembre 1994 non č stato rispettato e che la revisione disposta con decreto n. 30/XVIII del 13 ottobre 1998 č stata effettuata, per la prima volta, in applicazione delle disposizioni di cui all'art. 60 della legge n. 142 dell'8 giugno 1990, come recepito dall'art. 1, lett. m), della legge regionale 11 dicembre 1991, n. 48;
Ritenuto che al procedimento di revisione e di estinzione va applicato l'art. 213 del vecchio O.R.EE.LL, relativamente all'approvazione del piano di riparto;
Vista, in ordine al prescritto parere, la deliberazione di Giunta regionale n. 65 del 6 marzo 2003, con la quale viene disposta la cessazione dell'attivitā dei CO.RE.CO. della Sicilia e per effetto della quale viene meno l'obbligo dell'invio agli stessi organi degli atti sottoposti a controllo;
Ritenuto, pertanto, di approvare il piano di riparto formulato dal commissario liquidatore e, conseguentemente, procedere all'estinzione del "Consorzio acquedotto Alcamo-Castellammare del Golfo";

Decreta:


Art. 1

E' approvato il piano di riparto del Consorzio Acquedotto Alcamo-Castellammare del Golfo, con sede in Alcamo, di cui alla deliberazione commissariale n. 7 del 18 dicembre 2000.

Art. 2

Il Consorzio Acquedotto Alcamo-Castellammare del Golfo, con sede in Alcamo, viene dichiarato estinto.

Art. 3

Il presente decreto sarā pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 30 dicembre 2004.
  STANCANELLI 

(2005.2.78)
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039
   


MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
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